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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: Orpo unicum15/06/2015 20:36:59
Se un funzionario sputa controvento è incompatibile... I dirigenti apicali vanno di qua e di là senza soluzione di continuità... E Cantone tace
Ri_mah

Da: Luisa15/06/2015 20:51:01
Le deleghe di firma dovranno essere poste in essere x il tempo limitato all'espletamento del concorso.    Se no sono illegittime e chiaramente lesive dei principi teste enunciati.   Quindi è  chiaro solo concorso.  GRAZIE CONSULTA

Da: Leo15/06/2015 20:53:49
Arrampicatevi pure sugli specchi.,  vi guarderò scivolare e farmi male.  Solo legalità solo onestaonestà.  Grazie Corte.

Da: Gorgiu15/06/2015 21:01:11
il personale e le risorse interne di Equitalia, gente precettata e inserita senza nemmeno un concorso, che tristezza

Da: Leo15/06/2015 21:01:20
British Library
Oggi una ricorrenza che ci riguarda.  Viva la Costituzione viva le costituzioni.      La Magna Carta (Magna Charta Libertatum) è un documento, scritto in latino, che il re Giovanni Senzaterra d'Inghilterra fu costretto a concedere ai baroni del Regno Unito, propri feudatari diretti, presso Runnymede, il 15 giugno 1215[1]. Venne chiamata magna per non confonderla con un provvedimento minore, una carta rilasciata proprio in quegli anni per regolamentare i diritti di caccia. Pur presentandosi quindi come un atto di concessione da parte del re, costituiva un

Da: Leo15/06/2015 21:04:32
La Magna Charta Libertatum è stata interpretata a posteriori come il primo documento fondamentale per il riconoscimento universale dei diritti dei cittadini, sebbene essa vada inscritta nel quadro di una giurisprudenza feudale[3] in cui, durante il XII e XIII secolo, la concessione di privilegi (libertates) da parte di sovrani a comunità o sudditi, offre altri esempi di natura analoga (Federico Barbarossa alla Lega Lombarda nel 1183, il re Andrea II d'Ungheria ai suoi vassalli nel 1222). In sostanza la Magna Carta conferma i privilegi del clero e dei feudatari, eliminando o diminuendo l'influenza del re.

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Da: Leo15/06/2015 21:06:34
nuendo l'influenza del re.

Tra i suoi articoli ricordiamo:

il divieto per il sovrano di imporre nuove tasse ai suoi vassalli diretti senza il previo consenso del commune consilium regni, il consiglio comune del regno, formato da arcivescovi, abati, conti e i maggiori tra i baroni, da convocarsi con un preavviso di almeno quaranta giorni e deliberante a maggioranza dei presenti (articoli 12 e 14)
la garanzia, valida per tutti gli uomini di condizione libera, di non poter essere imprigionati senza prima aver sostenuto un regolare processo, da parte di una corte di pari, se la norma era incerta o il tribunale non competente, o secondo la "legge del regno" (articolo 39, in cui si ribadisce il principio dell'habeas corpus integrum)
la proporzionalità della pena rispetto al reato (articolo 20)
l'istituzione di una commissione di venticinque baroni, che, nel caso in cui il re avesse infranto i suoi solenni impegni, doveva fargli guerra, chiedendo la partecipazione di tutti i sudditi (articolo 61, in cui si manifesta il futuro principio della legittima resistenza all'oppressione di un governo ingiusto)
l'integrità e libertà della Chiesa inglese (articolo 1), precedentemente messa in discussione sia dalla disputa tra Enrico II, padre di Giovanni, e l'arcivescovo di Canterbury Tommaso Becket sulla giurisdizione regia nelle cause criminali contro gli ecclesiastici, sia dall'iniziale mancato riconoscimento (compiuto solo dopo la scomunica da parte del papa Innocenzo III con la Bolla pontificia del 24 agosto 1215) dell'arcivescovo Stephen Langton (tra i maggiori ispiratori della Carta) da parte del re Giovanni.
La Magna Carta regolamentava inoltre l'importante legge consuetudinaria detta "della foresta", abolendo i demani regi (in latino foreste) creati sotto il regno di Giovanni e le relative multe comminate ai trasgressori (articoli 47 e 48).

Da: Leo15/06/2015 21:22:50
TUTTI DOVREBBERO GRIDARE VIVA LA SENTENZA INVECE
Da mesi ormai il governo non affronta le conseguenze della sacrosanta sentenza della Corte costituzionale, che accogliendo chi come noi protestava da anni, ha riconosciuto l'illegittimità di quasi mille dirigenti delle diverse agenzie tributarie, di cui quasi 800 all'Agenzia delle Entrate. E' un problema molto serio, perché inevitabilmente "ingrippa" l'ordinaria e straordinaria amministrazione dell'apparato tributario, e, tanto per fare un esempio, sta potentemente rallentando l'attuabilità della voluntary disclosure, le cui procedure prevedono un ruolo molto rilevante dei dirigenti tributari a fronte della procedibilità stessa e della valutazione delle istanze.
Oggi, per la prima volta, viene lanciato un segnale molto preoccupante. L'editoriale di prima pagina di Repubblica Affari&Finanza lancia esplicitamente l'ipotesi che la mancata soluzione al problema da parte del governo dipenda da una manina nascosta, che sarebbe poi quella degli amici degli evasori. Da parte mia non c'è alcuna polemica con i giornalisti di Repubblica, che hanno fatto il loro mestiere. Cioè hanno raccolto la tesi che rilanciano all'interno dell'Agenzia delle Entrate e dell'apparato tributario pubblico. però è esattamente questa la cosa grave,  che vale la pena di una riflessione.
Se il governo finora non ha emanato un provvedimento, come si è visto più volte da quanto facevano trasparire sui media, si deve al fatto che i vertici e il più dei dirigenti illegittimi di AgEntrate contavano e contano su una sanatoria: che lasci tutti allo stesso posto d prima, come se la Corte non fosse intervenuta. Al più, tra le ipotesi caldeggiate dall'apparato tributario emerse sui giornali, si aspettano un finto concorso ad personas, al quale partecipino solo i dirigenti illegittimi, e che sani l'effetto della sentenza della Corte attraverso una solenne presa in giro: innanzitutto di milioni di contribuenti itaiani.
Non è questa la sede per una disquisizione tecnica sulla teoria amministrativa funzionale dei dirigenti, secondo la quale molti hanno invocato che gli atti esecutivi da loro emessi e firmati, e anche quelli ricadenti nei termini ordinari d'impugnazione, fossero comunque e restassero validi e non impugnabili. Ci hanno pensato una raffica di decisioni in senso opposto assunte dalle Commissioni Tributarie Provinciali a favore delle impugnative, a smentire le prime, precipitose e inavvedute dichiarazioni del direttore dell'Agenzia delle Entrate che, all'indomani della pronunzia della Corte aveva invitato con toni spicci i contribuenti a non perdere tempo e soldi impugnando gli atti firmati dai dirigenti illegittimi.
Voglio solo affermare un principio. L'organizzazione delle agenzie con incarichi dirigenziali a tempo e in deroga al principio del concorso pubblico è stata funzionale a un principio dell'uniformità a cordate interne, collegate ai vertici di AgEntrate. Mentre la stessa Agenzia diventava sempre più impropriamente titolare della facoltà di scrivere riservatamente i provvedimenti tributari, oltre che di monopolista della loro interpretazione.
La sentenza della Corte apre alla necessità di una svolta.  Occorrono rapidamente concorsi veri, aperti a tutti i 40mila finzionari, moltissimi dei quali - ce ne sono a bizzeffe di ottimi, preparati e indipendenti dalla politica - hanno vissuto le "cordate" come una cocente penalizzazione della loro professionalità. Interroghiamoci piuttosto sui dirigenti a capo del personale delle Agenzie, che negli anni hanno bandito concorsi che sono finiti tutti annullati,  a maggior giustificazione della prassi illegittima invalsa nelle Agenzie, e che oggi restano tutti in carica ai loro posti. Quando dovrebbero essere i primi a saltare, vita la sentenza della Corte.
Questa è la vera manina in azione che impedisce il provvedimento "giusto" che il governo deve emanare. Evocare lo spettro degli evasori per confermare la macroscopica illegittmità perpetrata nell'apparato tributario è un artificio penoso. Perché in nome della lotta al presnto interesse innominabile dei furbetti del fisco, persegue invece l'intesse evidente dei furbi di Stato.

Da: dirigenti esterni15/06/2015 21:28:00
Scusate.premesso  che da grande non  vorrei fare il dirigente. vorrei solo avere un capo competente  in tributario!per questo temo gli eventuali arrivi da dirigenti di altre amministrazioni.
in agenzia il capo deve conoscere il lavoro dell'ufficio!nn mettiamo timbri!ma entriamo nella vita delle persone. ..nn si scherza

Da: Leo15/06/2015 21:32:35
Concorso!!!!!!!

Da: Leo15/06/2015 21:34:13
Le sorti dell'agenzia sono in mano ai funzionari tutti o quasi tutti laureati.  Non confondere il dirigente con il bravo esperto funzionario.  Sono due cose diverse.   Sempre Viva la sentenza viva il concorso

Da: mai15/06/2015 21:42:37
dirigenti esterni
ho visto come é stata agevolata la vita delle persone.
concorso senza se e senza ma

Da: giusto per sapere..15/06/2015 22:39:29
a parte il reclutamento tramite concorso, quali competenze, qualità ecc dovrebbe avere un dirigente di un uff dell'AdE?

Da: dirigenti esterni15/06/2015 22:39:36
Sul concorso nn ci sono dubbi
Io temo l'arrivo di dirigenti di altre amministrazioni rimasti senza posizioni in quanto in esubero e magari che sono diventati tali superando concorsi farsa.
Nn credo che fuori dall'agenzia sia tutto d'oro.

Da: Orpo unicum15/06/2015 22:47:16
X giusto x sapere... Hai presente le menate del problem solving, team leader, presenti a se stessi, un filino preparati e aggiornati, persone educate coi colleghi, collaboratori ed esterni ...refrattari alle lunghe riunioni ed ancor più al cincischiare parlando di max sistemi....salvo poi incartarsi su un protocollo...capaci di usare il computer... (Vabbè proviamo con la pace nel mondo). Notte

PS astenersi perditempo cazzari raccomandati....

Da: dirigenti esterni15/06/2015 22:57:48
E neanche devono confondere il sintetico con un tipo di tessuto

Da: giusto per sapere..15/06/2015 23:00:52
per orpo unicum.. beh, non è un profilo dirigenziale un filino basso? forse sei troppo stanco e in confusione per descrivere il tuo capo ideale?

Da: Orpo unicum15/06/2015 23:07:45
Vabbè non è al mio livello...ma mi accontento.
Non x insistere... Fai di meglio saputello fastidioso ( sempre con immutato affetto, te possino). Come sai le contestazioni generiche è come non fossero poste ( rif. Art. 115 cpc)

Da: Orpo unicum15/06/2015 23:09:15
Perdonami, non resisto... Anche così passerebbero gran pochi degli incaricati attuali ( x la mia esperienza stimo un 20%).

Da: giusto per sapere..15/06/2015 23:25:20
per orpo unicum .. sempre con questi ex incaricati.. che pizza... io mi riferivo ai vincitori del tostissimo concorso che faranno.. come lo vorresti il prossimo dirigente del tuo ufficio. dai descrivilo!

Da: Ci vediamo al concorso15/06/2015 23:54:03
Il quiz preselettivo......quanto ci sarà da ridere a quel quiz......

Da: Orpo unicum16/06/2015 00:32:20
Tu fatica di esprimere un pensiero, no? Sarai mica uno psicologo? Il mio/mia te l'ho descritto/a.... Ora vediamo cosa sai fare tu caro il mio pizzaiolo.

Notte e sogni sereni

Da: Tutti inattendibili16/06/2015 06:53:37
Domani sono tre mesi dalla sentenza.
Pareva che in pochi giorni sarebbe tornato tutto come prima. E invece dopo 92 giorni di #statesereniragazzzi siamo ancora al punto di partenza, ossia al 17 marzo.
Quand'é che qualcuno prenderà atto di aver fallito miseramente nel proprio progetto e leverà le tende?
Le dimissioni, queste sconosciute.

Da: indietro non si torna16/06/2015 07:09:55
In Italia ormai non si dimette più nessuno. Neanche gli amministratori di condominio.

Da: giusto per sapere..16/06/2015 07:40:36
Sai perchè insisto orpo unicum? Perchè il "dirigente" che descrivi somiglia tanto ad un funzionario esperto, con un minimo di formazione manageriale , con capacità di rapportarsi con i collaboratori, conoscenze informatiche ecc
Insomma potrebbe essere un ex incaricato (magari uno dei migliori) oppure tu stesso se ne avessi avuto l'opportunità... secondo me devi scavare ancora.... e insisto chiedendo a tutti quelli che scrivono in questo forum: come dovrebbe essere il prossimo dirigente degli uff AdE?

Da: una buona volta16/06/2015 08:48:15
Non servono più i dirigenti: è stato dimostrato in questi tre mesi che si va avanti anche senza, senza incaricati dirigenziali, senza i fancazzisti che scrivono in questo forum, senza i sindacalisti del cazzo che inneggiano alla legalità, alla fraternità e all'amore libero ... adesso iniziate a lavorare che è meglio. Non aspettate il concorso, perché non ci sarà bisogno di alcun concorso. I dirigenti di ruolo ci sono già e quando andranno in pensione saranno sostituiti da quelli delle Province o di altre amministrazioni rottamate. E' giusto che l'Agenzia abbia quello che si merita. Ripeto ... tornate a lavorare, perché la questione è già risolta ... è già scritto tutto nella sentenza.

Da: Orpo unicum16/06/2015 09:40:33
Per l'insistente ed incontentabile collega...credo.... E che vuoi di più, un amaro lucano. Mica sono neurochirurghi....epoi ha ragione il collega 8.48.15.... I dirigenti servono?  Tutti i medici di reparto sono dirigenti ....da noi si lavora meglio ora e non è una bella cosa.

Da: Marica16/06/2015 09:52:08
Vorrei una dirigente che abbia vinto un concorso vero, che abbia l'indipendenza giusta per decidere con imparzialità, che sia efficiente ed efficace nel risolvere le problematiche.

In poche parole non vorrei un incaricato/a. :)

Da: Tutti inattendibili16/06/2015 10:24:18
http://www.leoniblog.it/2015/06/15/perche-il-governo-tarda-sui-dirigenti-tributari-illegittimi/


Inattendibile anche Giannino.
Vero?!

Da: Giovanna16/06/2015 11:08:56
a sentenza della Corte apre alla necessità di una svolta.  Occorrono rapidamente concorsi veri, aperti a tutti i 40mila finzionari, moltissimi dei quali - ce ne sono a bizzeffe di ottimi, preparati e indipendenti dalla politica - hanno vissuto le "cordate" come una cocente penalizzazione della loro professionalità. Interroghiamoci piuttosto sui dirigenti a capo del personale delle Agenzie, che negli anni hanno bandito concorsi che sono finiti tutti annullati,  a maggior giustificazione della prassi illegittima invalsa nelle Agenzie, e che oggi restano tutti in carica ai loro posti. Quando dovrebbero essere i primi a saltare, vita la sentenza della Corte.
Questa è la vera manina in azione che impedisce il provvedimento "giusto" che il governo deve emanare. Evocare lo spettro degli evasori per confermare la macroscopica illegittmità perpetrata nell'apparato tributario è un artificio penoso. Perché in nome della lotta al presnto interesse innominabile dei furbetti del fisco, persegue invece l'intesse evidente dei furbi di Stato.

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