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docenti inidonei - decreto 104- 12/09/2013 novitá
6016 messaggi, letto 156481 volte

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Da: ghughi30/11/2013 20:37:38
Eravamo in graduatoria ad esaurimento. Ci lascino al nostro lavoro visto che i nostri ragazzi probabilmente dovremo mantenerli noi !!
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-30/11/2013 20:51:31
Grughi bisognerebbe capire se questa mobilitá esiste o no.

Perchè se esiste e non si vuole andare  ( si desidera rimanere in biblioteca ) è un problema...

Non ci pensare grughi ormai è legge....devi sbrigarti e pensare ad una soluzione che risponde alle tue esigenze...
Rispondi

Da: ghughi30/11/2013 21:03:25
Per il momento osservo, poi prenderò una decisione...
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-30/11/2013 21:22:34
X annange


Cosa ne pensi... Secondo te esiste o no questa mobilitá?
Rispondi

Da: annangie 30/11/2013 21:57:15
X riccardina

grazie per avermi interpellato, io di solito vi seguo in silenzio e penso che la mobilità sia difficilmente realizzabile perché le altre amministrazioni non hanno  intenzione di prendere in carico nessuno e tantomeno docenti idonei o inidonei che siano.
Penso che il passaggio ata lo stiano usando più che altro per scoraggiare nuove istanze di inidoneità. Lo ha detto anche la Ghizzoni in una sua dichiarazione in merito.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-30/11/2013 22:20:57
Grazie a te

Ti seguo da molto e ti stimo.

Se non si realizzasse fino al 2016  ( avendone accettata la condizione) potrebbe accadere ciò che prospetta  l'avvocato barone, diventeremmo  in esubero ? O giocano alle tre carte?

Mi interessa solo il tuo personale parere...
Rispondi

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Da: annangie 30/11/2013 22:31:16
X riccardina

è un mio parere e forse anche una mia speranza... dopo il 2016 gli inidonei saranno ulteriormente ridotti come numero (dedotti i pensionati e i volontari passati ata) e, visto che le nuove inidoneità saranno poche e solo quelle "vere" vi lasceranno finalmente in pace.
Quello  che non capisco invece è come mai  in uno Stato che dovrebbe tutelarvi invece si è sviluppato un accanimento inspiegabile e per niente economico alla fine...
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-30/11/2013 22:58:00
X annange


Purtroppo si è vero... È un accanimento ingiustificato...

In merito agli inidonei... Onestamente siamo tutti malati... Non credo ci siano veri o falsi... Forse lasceranno in pace... Chi è  grave ( nel senso che non può proprio insegnare) sedia a rotelle, patologie psichiatriche, non vedenti, senza voce, altro di gravissimo...
sono convinta che non risparmieranno obbligandoci in questo modo... ho lavorato 3 anni in segreteria e  il personale  difficilmente si assenta. Per noi è impossibile non fare assenze!!!  Oltre alle competenze che una persona può avere o meno  inserito nel proprio percorso di studi.
Ogni ufficio che si rispetti necessita di competenze adeguate che amino o apprezzino quel lavoro. Costringere o obbligare in questo modo ingannando non credo porterá risparmio,  ne frutti alla scuola.
Grazie
ti auguro una buona notte,:)
Rispondi

Da: gabriella inidonea01/12/2013 08:51:05
Buongiorno un mio dubbio.
visite mediche entro il 20 dicembre.
significa che devono iniziare a chiamare entro il 20 dicembre o le visite devono essere completate entro il 20 dicembre?
e se fosse la seconda ipotesi valida vuol dire che e' contro legge chiamare a visita dopo il 20 dicembre quindi non possono piu' chiamare se non esce ulteriore aggiustamento del decreto?
Nella mia provincia siamo circa 40 inidonei permanentemente di cui ne conosco 10 con gravi patologie , ma se hanno la 104 e non ci sono posti in amministrazioni vicine o non ci sono posti ata nel comune di residenza e non ci sono neanche piu' perche' ormai in esubero posti da docente come applicheranno la legge che cozza con la legge 104 personale? ma ci hanno pensato a tutte queste cose?
Rispondi

Da: Magic Excalibur 01/12/2013 09:51:04
Ma perché continuate a pensare al transito ATA difendete i vostri diritti di malati.....fatevi rispettare e soprattutto non fatevi declassare amministrativi...i segreteria crepate se state veramente male...poi non sapendo proprio niente...come pensate di sbrigare tutte le svariate procedure degli uffici amministrativi con l'aiuto degli A.A. di ruolo.....cor kazzo che vi aiutano....poi dove vi spostate con la macchina?
Kilometri....cattivo tempo...usura macchina....treno....ritardi treno....scioperi vari....rimanete dove siete è lottate...se sciegliete il transito siete proprio oltre che dei malati dei folli.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-01/12/2013 10:40:19
Gabriella quelli non le pensano ste cose... Non le conoscono. Non si preoccupano  per noi.

Non hanno il problema di non arrivare a fine mese...di andare in pensione...

Dei figli precari... Basta che fanno una telefonata.... È sono sistemati.

Dimenticavo andate al cinema a vedere l'ultima ruota del carro.... È carino...
Buona domenica a tutti... Ciao magic!
Rispondi

Da: gabriella inidonea01/12/2013 10:46:18
Io voglio portare la testimonianza di una mia amica maestra. Lei lavora con una maestra di 52 anni che e' gravemente malata di depressione, mentre fa lezione si addormenta per gli psicofarmaci che prende,da dire che la preside le ha asse solo materie meno importanti , ha solo 14 anni di ruolo quindi non potrebbe andare in dispensa volendo, aveva pensato di chiedere inidoneita' pressata dalle colleghe, dal medico curante e dai pochi amici che ha, ma dopo la nuova legge che disciplina i nuovi inidonei non ci pensa nemmeno.
Ecco l'espemio di una povera malata che rimarra' a far danno in classe, i bambini ridono quando si addormenta.
Veramente hanno fatto grandi cose i nostri politici con queste leggi prive di utilita' per tutti.
Rispondi

Da: gabriella inidonea01/12/2013 10:50:06
scusate per gli errori, sono troppo irritata da questa storia infinita.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-01/12/2013 11:07:04
Io ho lavorato il  primo anno  ( di prova) con una collega supplente che prendeva 2 tavor ... Se non mi avesse aiutata l ' AEC non ce l' avrei mai fatta!
( in classe avevo un bambino audio leso )

..... È non potevo lamentarmi.... Perché l ' avevano sostituita con una che menava i bambini....

È una che dorme .... Che fa ..!!!.. Che gliene frega..!!!!!!...
Basta che non russa:)
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-01/12/2013 11:15:01



Gabriella.... La scuola  é una barzelletta ormai....

Rispondi

Da: riccardina  -banned!-01/12/2013 11:29:44
Comunque io ho deciso...

Mi reco qui a roma presso le edizioni Paoline che hanno di tutto e compro i corsi per leggere e scrivere e far di conto ( se dovrò fare matematica ) così non rischierò di giocarmi le corde vocali un'
Altra volta.... Appena strillano.... Gli sparo il registratore.... O suono la campana....  e comincio a fregarmene....
Io non posso morire, se mi costringono trovo strategie per sopravvivere!!!
Rispondi

Da: Magic Excalibur 01/12/2013 12:29:53
Bella Riccardì....
Rispondi

Da: ortini 01/12/2013 16:57:46
colleghi cari e sfortunati come me...leggete lo studio di Lodolo d'Oria sulle malattie professionali...comunque noi siamo malati con diverse sfumature di gravità.....per i più gravi è difficile ottenere dispensa se solo si respira...rispondono come a me che posso essere demansionata da bibliotecaria a compiti ancor meno gravosi(quali?)..

i più giovani fra voi devono cercare la stabilità e questa per ora è solo il ritorno all'insegnamento o la scelta Ata...tutto il resto è ancora fumoso (comma 7 e mobilità) specie senza circolare del Miur...fregatevene,se starete male vi assenterete.....lo Stato ci tratta come se non ci fossero problemi di salute e conseguenze relative.....per chi ha la 104 non c'è problema perchè è tutelato dalla legge e non trasferibile  e anche l'AMNIC può dare una mano a chi fra noi è invalido....

la mobilità è prevista nella legge di stabilità ed io continuo a vedere una sinergia fra questa e il dl 104...credo che sarà pronta prima del 2016(data limite)....

nel frattempo come dice riccardina ,qualcuno di noi sarà migliorato ,qualcuno pensionato,qualcuno passato a miglior vita....:-)...

Rispondi

Da: riccardina  -banned!-01/12/2013 17:53:14
Ah!Ah!Ah!:)

sempre di buon senso Ortini ... infatti...
condivido proprio tutto...:)
Rispondi

Da: maria inidonea permanentemente01/12/2013 18:23:34
Domani e' 2 dicembre se togliamo il sabato e la domenica al 20 dicembre mancano 15 giorni.
ma in questi 15 giorni la mia speranza e' che inseriscano sul decreto interministeriale che uscirà la parola volontaria la visita medica per chi vuol tornare in classe, volontario il passaggio ata per chi vuol andare in segreteria e volontaria la mobilità intercompartimentale per chi si sente in grado ed ha anche l'ambizione di ritrovarsi a far carriera in altra amministrazione.
Gli altri come da più di una parte ho letto al proprio posto fino a pensionamento.
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-01/12/2013 18:41:22
maria, non credo appariranno quelle parole...

le hanno già scritte tutte....:(
Rispondi

Da: 4501/12/2013 19:07:34



docenti idonei ad altri compiti VOGLIONO RESTARE DOVE SONO

                      Ieri presso PIEVE DI CENTO
IN PENSIONE a 50 anni con 85 perc dello stipendio Finanzieri e Poliziotti ed Esercito. ANCORA:
DOCENTI SOPRANNUMERARI IN DISPENSA.PREPENSIONAMENTO!!!! CON CALCOLO, ATTENZIONE, PRE-FORNERO:!!!!
ED ESSI SONO sani!!!
Serbatoio forse di voti sindacali pd?
Noi DOCENTI scolastici con Gravi Patologie, Handicap, malattie siamo attaccati sistematicamente con VOLGARE CORRIVO terrorismo psicologico. E tentativi dii eliminarci per varie strade (MEF;MIUR;MPA)
LAVORIAMO CON ESITI DA ANNI COMPROVATI IN BIBLIOTECHE E LABORATORI.
Lo scorso anno, due nostri colleghi si tolsero la vita per lo stress infinite volte non sopportabile. Considerate che lo stipendio di un prof dopo quasi 25 anni è di 1450 Euro. Es
atto, avete letto bene.
Uno stato miserabile, per come tratta le CULTURA ed i BENI COMUNI, FRA I PRIMI LA SCUOLA PUBBLICA.
CI VUOLE GARROTARE DA QUATTRO ANNI. Siamo DOCENTI BIBLIOTECARI E DI LABORATORIO, PREPARATI, INFORMATI, DIDATTICAMENTE con un ruolo importante-sancito da un CONTRATTO.
LAVORIAMO SUI RAGAZZI BORDER, ENTRIAMO E DIVENTIAMO FOCUS DI PROGETTI SU PICCOLI DIFFICILI ED AFFASCINANTI GRUPPI CON DIFFICOLTA' DI RELAZIONE, PROMUOVIAMO LA LETTURA, L'USO SENSATO DELLA RETE, E-BOOK DIACRONICI E SINCRONICI, LIBRI CARTACEI!! ALLESTIAMO READING, VISIONI DI FILMS, PERCORSI SCIENTIFICI, TEATRO.
DIFFONDETE QUESTO APPELLO DAPPERTUTTO, NOI NON CI LASCEREMO FACILMENTE CANCELLARE... MA E' TUTTA LA SCUOLA CON NOI CHE ENTREREBBE IN UNA ZONA DI BUIO DA CUI NON SI ESCE, COME IN UNA GRAPHIC NOVEL, UN MANGA, OD UN FUMETTO DI BRECCIA O MOEBIUS.
Rispondi

Da: ortini 01/12/2013 20:41:16
condivido questo comunicato....è troppo giusto!!!!non bisogna mai perdere la capacità di indignarci.........anche se spesso la malattia può toglierci forza...davvero l'unica protesta che vedrei è quella di Non andare a visita  ...ma capisco che per alcuni può essere un'opportunità di tornare all'insegnamento o definire meglio i compiti del comma 7...spero ancora che qualche sindacato trovi una scappatoia dignitosa con la circolare applicativa....
Rispondi

Da: riccardina  -banned!-01/12/2013 22:12:26
Per avere un'idea del contesto...

Notizie :: ATA
In tre anni tagliati 47mila non docenti: a rischio vigilanza e gestione istituti

Pubblicato il 24 Novembre 2013 alle 13:31   
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Anief lancia l'allarme nel corso di un seminario nazionale svolto a Roma: anziché aumentare gli organici delle scuole, diventate autonome, gli ultimi governi hanno ridotto di un quinto il contingente nazionale degli Ata. E non è finita: con la nuova spending review a rischio altri 10mila posti. Mentre le assunzioni in ruolo procedono con il contagocce.

I tagli al personale della scuola si sono abbattuti anche su collaboratori scolastici, assistenti amministrativi e tecnici: a seguito della cancellazione spropositata di migliaia di istituti autonomi, solo negli ultimi tre anni sono stati cancellati 44.500 Ata. Cui vanno aggiunti 2.395 direttori dei servizi generali e amministrativi. In tutto 47mila posti in meno, che corrispondono ad un quinto del totale dei non docenti.

Il dato è stato reso noto nel corso di un seminario Anief su pianeta Ata e scuola autonoma, svolto questa mattina a Roma presso l'hotel H10: la riduzione di organico ha ridotto a 205mila gli Ata complessivi della scuola italiana, rispetto ai 252.000 effettivi dell'anno scolastico 2007/08. Invece di incrementare il loro numero, a seguito dell'introduzione dell'autonomia scolastica, che ha prodotto forti sgravi per le amministrazioni periferiche del Miur e degli ex provveditorati agli studi, per meri motivi di risparmio finanziario nazionale si è deciso di cancellare un Ata su cinque.

"È sempre più evidente - spiega Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir - che questa spregiudicata opera di dimensionamento voluta dagli ultimi governi sta mettendo a serio rischio il funzionamento delle scuole: tagliare in un solo triennio il 20% del personale a supporto della didattica compromette inevitabilmente tasselli fondamentali per il nostro sistema di istruzione, come la vigilanza negli istituti e le pratiche riguardati studenti, famiglie e personale".

Purtroppo non è finita: secondo le ultime indiscrezioni sulla nuova spending review, il Governo sarebbe in procinto di eliminare altri 800 istituti. In tal caso, considerando almeno una decina di Ata per ogni scuola, più altrettanti Dsga, vi sarebbero altri 10mila tra collaboratori, amministrativi e tecnici che verrebbero meno. "Uno dei punti centrali per risparmiare sulla spesa pubblica - commenta ancora Pacifico - dovrebbe anche stavolta andare incostituzionalmente a ridurre il numero di istituti e plessi scolastici. Dimenticando che ha però già messo in ginocchio l'erogazione del servizio, visto che oggi una scuola, quindi un solo dirigente scolastico, in media coordina a distanza altre quattro scuole".

Durante il seminario è anche emerso che sono davvero poche le nuove immissioni in ruolo previste nel triennio 2013-2015 attraverso la Legge 128/13: appena 13.400 tra amministrativi, tecnici ed ausiliari. A tal proposito i delegati Anief hanno messo in luce che tra i posti già vacanti, al netto dei futuri pensionamenti, ve ne sono quasi altrettanti ancora disponibili: ben 12.773, considerando 2.692 assistenti amministrativi, 1.032 assistenti tecnici, 8.172 collaboratori scolastici, 126 cuochi, 104 collaboratori scolastici tecnici, 111 guardarobieri, 36 infermieri.

Il giovane sindacato autonomo ha, infine, preso posizione contro l'illegittimità dell'invarianza finanziaria che lascia allo stipendio iniziale i neo-assunti, nonostante i tanti anni di precariato alle spalle: "secondo la Comunità europea - conclude Pacifico - questi precari dovevano già percepire gli scatti biennali di anzianità, che quindi non possono essere negati solo perché queste unità di personale sono state assunte in ruolo".


Notizie :: Varie
Dimensionamento: giorni cruciali per oltre 800 istituti a rischio chiusura

Pubblicato il 01 Dicembre 2013 alle 10:35   
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Anief si appella alla sensibilità delle istituzioni: negli ultimi sei anni la scuola ha già dato il suo contributo allo Stato, sotto forma di forti tagli di risorse, plessi e organici (che il sindacato riassume in questo documento). Ora basta: le mere esigenze di cassa non possono mettere in ginocchio la funzione della nostra scuola pubblica.

Ci aspettano giorni cruciali per il futuro di oltre 800 istituti scolastici. Dopo le notizie trapelate nei giorni scorsi sulla volontà del Ministero dell'Economia di tagliare, in regime di nuova spending review, il 10% delle attuali 8mila scuole, dalla stampa nazionale giunge la notizia che le scelte del Miur verranno rese pubbliche il prossimo 15 dicembre.

Anief rammenta all'amministrazione che tagliare il 10% di istituti scolastici comporterebbe sicuri disservizi all'utenza: negli ultimi sei anni è stata già cancellata una scuola su tre, infatti da 12mila sono passate alle attuali 8mila. Con conseguente riduzione dell'organico di dirigenti e Dsga di 4mila unità per profilo. Con il risultato finale che oggi un preside gestisce la propria scuola, più, in media, altri 4 istituti. Senza peraltro avere più la possibilità di retribuire le reggenze affidate ai vicari (L. 135/12).

Anief, inoltre, ricorda alle istituzioni responsabili dell'Istruzione pubblica che in Italia sono vigenti delle leggi sulla formazione degli istituti scolastici, a partire dai criteri previsti dal D.P.R. 233 del 18 giugno 1998, che non possono essere eluse per meri motivi di cassa. Anche i giudici lo hanno fatto osservare: non è un caso se la Corte Costituzionale, con la sentenza n. 147 del 7 giugno 2012, ha bocciato la chiusura o l'accorpamento degli istituti con meno di mille alunni.

Pertanto, il sindacato non può esimersi dal ricordare a questo Governo che se vuole veramente tracciare un solco rispetto a quelli che lo hanno preceduto deve porsi in controtendenza rispetto a questi dati impietosi. Ai quali ne vanno aggiunti altri, di rilievo altrettanto negativo.

Negli ultimi sei anni sono stati circa 200mila i posti, tra docenti e personale Ata, che sono stati cancellati per effetto dei piani di razionalizzazione (L. 244/2007, L. 133/2008, L. 111/11, L. 135/12). A proposito del personale non docente, l'Anief ha di recente calcolato che solo nell'ultimo triennio sono stati cancellati 44.500 Ata. Cui vanno aggiunti 2.395 direttori dei servizi generali e amministrativi. In tutto 47mila posti in meno, che corrispondono ad un quinto del totale dei non docenti.

Inoltre, un sesto dell'organico di diritto a fronte di 75.000 posti ridotti nei restanti due terzi dei comparti pubblici, ha portato il comparto istruzione a collezionare il 75% dei tagli adottati dalla spending review rispetto alla P.A. Ma non finisce qui: è stato anche stato ridotto di un sesto l'orario della didattica, il cosiddetto piano di offerta formativa curricolare. Col risultato che oggi l'Italia ha anche il triste primato di avere 4.455 ore studio nell'istruzione primaria rispetto alle 4.717 dell'Ocse e 2.970 in quella superiore di primo grado rispetto alle 3.034 sempre dell'Ocse con un tasso di Neet tra i 15 e i 29 anni del 23,2% mentre la media Ocse è ben diversa: il 15,8%.
Rispondi

Da: ab02/12/2013 11:50:12
Docenti inidonei e visite di controllo: qual è lo stato dell'arte?
Leggendo la nota della FlcCgil sullo "stato dell'arte" si apprende di "fughe in avanti" da parte di singole amministrazioni territoriali, prima dell'emanazione del decreto attuativo per le procedure che riguardano i docenti inidonei. Come stanno effettivamente le cose? Intervista Maria Teresa De Nardis (OrizzScuola)


Cosa ci puoi dire delle "fughe in avanti" denunciate dalla FLCGIL?
Sappiamo per certo che almeno in una provincia le visite sono già state effettuate con una solerzia omessa in tante altre "emergenze". E -cosa strana quanto illegittima-  alcuni Dirigenti scolastici hanno preso l'iniziativa di invitare gli utilizzati della propria scuola ad accettare o rifiutare per iscritto l'opzione del "passaggio Ata".
Ma la Flc-Cgil parlando di DECRETO specifico  si esprime in modo non del tutto appropriato, dal momento che nel D.L. 104 convertito nella Legge 128 si parla sì di "decreto del Ministro dell'economia e delle finanze", ma per quanto riguarda le risorse finanziarie da trasferire alle amministrazioni riceventi. Non si delega l'operatività a decreti attuativi, come invece si faceva nella Spending review 2012 (Con decreto del Ministro dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca, di concerto con il Ministro per la funzione pubblica e con il Ministro dell'economia e delle finanze, da emanare entro 20 giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto sono stabiliti i criteri e le procedure per l'attuazione dei commi 13 e 14). In questo caso infatti abbiamo una specifica legge dedicata alla scuola, che per quanto frettolosa e drastica nella sua approvazione, non è un generico contenitore di materie varie quale deve necessariamente essere una legge finanziaria.
Dunque è più verosimile ritenere che fin da subito potrebbe essere emanata una Circolare Ministeriale che regoli le prime fasi, cioè quelle riguardanti le visite di controllo e le loro immediate conseguenze.
E' infatti possibile che tali visite [per il rientro in classe] vengano supportate da circolari "locali", emesse a livello periferico dagli U.S.R.; quindi in alcune aree più solerti/zelanti  potrebbe seguire in tempi ravvicinati la mobilità verso cattedra ("in corso d'anno") per quanti fossero riconosciuti idonei (si presume un numero estremamente esiguo, visto che chi doveva decidere il difficile passo del rientro ha già operato il tentativo da tempo).
Per far ciò si rende necessaria una Circolare Ministeriale che disciplini i particolari di questa mobilità (INTERNA al settore scuola): sedi, punteggi, preferenze, precedenze, eventuali garanzie di tutela, possibilità di soprannumero temporaneo. Inoltre, sull'altro versante di mobilità interna -il passaggio nei ruoli ATA- già alcuni Uffici periferici si pongono interrogativi circa tempi e modalità dell'operazione.  Questo è un altro aspetto che il Miur dovrebbe chiarire.

E per la MOBILITA' INTERCOMPARTIMENTALE quali passi bisogna aspettarsi?
Per quanto riguarda la mobilità ESTERNA al comparto scuola è evidente che non basterà la semplice circolare Miur, essendone investiti anche gli altri Ministeri.
Pertanto l'emanazione di un vero e proprio Decreto attuativo potrebbe verificarsi in tempi più lunghi. Occorreranno infatti diversi mesi per pubblicare una lista di posti disponibili su tutto il territorio nazionale.
La sequenza dovrebbe essere questa: emanazione di una direttiva (governativa?) a Ministeri ed Enti vari per la ricognizione dei posti vacanti (che dovrebbero essere moltissimi, visto il cronico sotto-organico di personale, dovuto al rigido blocco delle assunzioni); scaduti i termini dell'individuazione dei posti, seguiranno i tempi materiali per il riordino dei dati raccolti e per la regolarizzazione delle comunicazioni incomplete. Dopo di ciò l'elenco dovrebbe essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Quindi seguirà la complessa fase della valutazione delle corrispondenze di titoli e livelli, e qui sarà probabilmente necessario il confronto sindacale. Solo dopo si potrà procedere al regolare invio delle domande di mobilità.
E' evidente quindi che se la mobilità interna può avere tempi brevi invece quella esterna no. Anzi è anche ipotizzabile (ma è solo una supposizione...) che ad un primo elenco di disponibilità ne segua a distanza uno ulteriore con dati degli Enti ritardatari, come è già avvenuto in passato.

E stata divulgata in questi giorni una nota in materia di visite, con la quale il Ministero delle Finanze (MEF) invita il Ministero dell'Istruzione (MIUR) ad uniformarsi, attraverso USR e AT, alle consegne: quale senso assume tale intervento?
Il MEF in primo luogo intende "fare ordine" in merito alla attribuzione delle visite alle Commissioni mediche competenti (CMV) e in secondo luogo invita il MIUR a fornire dettagliate indicazioni riguardo all'assegnazione del proprio rappresentante alle Commissioni e a spiegarne ruolo e limiti.
L'iniziativa del MEF intende supplire i "ritardi" del MIUR, di cui si diceva prima, e non è poi tanto singolare che siano proprio le Finanze a sollecitare il Ministero oggetto delle visite di controllo, visto che le visite sono ispirate da motivazioni di bilancio, eludendo purtroppo considerazioni e valutazioni sulle implicazioni umane e didattiche (in caso di rientro in cattedra disposto d'autorità) e sull'impatto generato nel funzionamento degli uffici riceventi i docenti in mobilità.
L'iniziativa del MEF ha tuttavia anche una sua ragion d'essere: è infatti la prima volta che un membro esterno alla professione interferisce funzionalmente su di una commissione medica, introducendo -fra l'altro-  un vulnus sul piano della privacy.
La diagnosi medica che motiva il giudizio di idoneità/inidoneità, infatti, rientra tra i "dati sensibili" che devono essere trattati osservando un protocollo cautelativo; in particolare il datore di lavoro non ha accesso alla diagnosi, bensì soltanto alle risultanze di idoneità o meno alle mansioni. (Art. 8 della L. 300/1970 - Statuto dei lavoratori; Codice in materia di protezione dei dati personali - D. lg.ivo n. 196/2003; Linee guida in materia di trattamento di dati personali di lavoratori per finalità di gestione del rapporto di lavoro alle dipendenze di datori di lavoro privati - Deliberazione n. 53/2006).
L'interferenza attiva, quindi, di un membro designato dal "datore di lavoro" sul processo decisionale della CMV condiziona il giudizio medico ed eventualmente le tutele del lavoratore, aprendo dubbi di fondo.
Sarà quindi interessante leggere cosa avrà a rispondere il MIUR a questa sollecitazione del MEF, dal momento che  -è legittimo sostenerlo-  il testo dei commi 5, 6 e 7 dell'art.15 - L. 128 è stato corretto e ricomposto durante le revisioni parlamentari con innegabile frettolosità.
Ringraziamo Maria Teresa De Nardis, del Coordinamento Nazionale Bibliotecari Scolastici
Rispondi

Da: Magic Excalibur 02/12/2013 12:01:20
Copia ed incolla Cgil Scuola......sono sempre le stesse ed identiche cose che ad inizio di ogni mese vengono lanciate nei vari siti sindacali....
Niente di nuovo...tutto vecchio e fermo al punto di non partenza.
Non rinnegherò mai questo mio e di tanti pensiero!!!
Se andate nelle segreterie o nei laboratori ci crepate da non addetti ai lavori.
Siete docenti non a.a. e a.t.....Passatevi una mano sulla coscienza la scelta di peggiorare la vostra salute è sola vostra....DIVENTATE ATA SO KAZZI AMARI SOLO X VOI.
Rispondi

Da: 4502/12/2013 14:44:09
Io non voglio diventare ATA, i docenti utilizzati in altri compiti non vogliono diventare ATA e non vogliono la mobilita' intercompartimentale, vogliono semplicemente rimanere al loro posto dove fanno un lavoro che sanno fare e che possono fare.
Ma lo stato, il governo , i politici, le leggi e tutto il trito e ritrito spingono alla disperazione e molti docenti utilizzati per paura, di dover affrontare viaggi che non possono fare preferiscono fare la domanda come ATA sperando, convinti spesso dai sindacati, di rimanere nel comune di residenza.
Io le vorrei vedere le segreterie scolastiche allo sfascio totale perche' prive di personale specializzato e preparato che porta avanti mille pratiche ? poi voglio vedere i dsga ed i ds con chi se la prendono visto che al momento nessuno della categoria ha fatto rimostranze al miur, i dirigenti dovevano tutelare i docenti utilizzati e soprattutto chiedere tassativamente che gli ATA devono rimanere al loro posto.Da docente inidonea permanentemente credo profondamente che nessun docente inidoneo vuol "passare " ATA ma non volendo perche' impossibilitati ad andare in altre amministraizioni faranno la domanda.
Io no non la faro' per rispetto ai precari ata che aspettano da una vita e perche' non saprei ad oltre 50 anni da dove cominciare.
Rispondi

Da: gabriella inidonea02/12/2013 16:55:04
Ben detto 45, io ho paura di andare fuori paese, non guido, la stazione e' a circa 30 km da dove vivo io e ci sono solo pullman ,
rimanere nella mia scuola come Ata e' una forzatura che faccio a me stessa che non puoi immaginare ma ora non ho  più la possibilità di ritrovare il posto da insegnante vicino casa, tutto occupato , posti liberi molto lontano, ed avendo perso con il fuori ruolo tutto il punteggio dovrei ripartire da zero.
Ma quando io firmai il contratto del 2008 le regole erano altre, qua fanno sempre le leggi retroattive.
Rispondi

Da: Magic Excalibur 02/12/2013 16:58:20
Fai la domanda di transito negli ATA per paura.....ahahahahahah. ...ALLORA FRANCAMENTE SIETE NON SOLO MALATI NEL FISICO...MA MALATI DI CERVELLO......LA  VOSTRA SALUTE VIENE PRIMA DI TUTTO....SE TRANSITATE ATA È LA VOLTA CHE CREPATE SOLO PER UNA STUPIDA E FOLLE SCELTA VOSTRA KASENTARI.
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Da: gabriella inidonea02/12/2013 17:03:31
Io non ho nessuno che mi accompagni lontano dal paese dove vivo, anzi io vivo con esattezza in una frazione di un piccolo paese di montagna, mi vieni a prendere tu e mi accompagni al ministero a Roma oppure in un ente qualsiasi a 40 km e piu' lontano da dove vivo?
Grazie per la tua comprensione, ho grande consapevolezza del lavoro immane delle segreterie, ma non saprei come spostarmi visto che non sono autonoma e visto che ho quasi 60 anni.
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