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Agenzia delle Dogane, 69 dirigenti II fascia
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Da: ok22/08/2013 20:26:53
Bene, ma non so se verranno evade quests interpellanze visto che Il governo rischia di cadere.

Da: risposta ministro22/08/2013 22:33:21
era una interrogazione della passata legislatura che è stata esitata con la seguente risposta

Atto Senato

Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 170
all'Interrogazione 4-07430
Risposta. - Con l'atto di sindacato ispettivo si contesta la validità di un recente bando di concorso indetto dall'Agenzia dei le dogane, in cui è prevista la possibilità di accesso alla qualifica di dirigente della seconda fascia anche per coloro clic sono in possesso della sola laurea triennale. Ad avviso degli interroganti, infatti, l'articolo 28 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 (che detta le norme generali sull'accesso alla qualifica di dirigente nelle amministrazioni pubbliche) consentirebbe l'ammissione a tali concorsi esclusivamente a soggetti in possesso di diploma di laurea del vecchio ordinamento o, in quanto ad esso equiparata, di laurea specialistica o magistrale del nuovo ordinamento.

Il testo del citato articolo 28 sconta il mancato aggiornamento in base alle modifiche intervenute nell'ordinamento universitario a seguito dei decreti ministeriali adottati, nel 1997 e nel 2004, in attuazione della legge 15 maggio 1997, n. 127: pertanto, in esso continuano a comparire indifferentemente le espressioni "laurea" e "diploma di laurea".

In merito agli elementi caratterizzanti la riforma dell'ordinamento didattico universitario (introdotta dal decreto 3 novembre 1999, n. 509, del Ministro dell'università e della ricerca scientifica e tecnologica, sostituito dal decreto 22 ottobre 2004, n. 270, del Ministro dell'istruzione, università e ricerca), è opportuno specificare che esso è attualmente improntato al conseguimento di titoli di studio di maggiore o minore specializzazione a seconda del percorso di studi lungo (laurea magistrale - LM) o breve (laurea - L) che si intenda perseguire. Ne consegue che nel medesimo corso di laurea lo studente può scegliere il diverso grado di specializzazione ponendo fine agli studi anche solo dopo un triennio (L) e conseguendo comunque un titolo di laurea preordinato all'inserimento nel mondo del lavoro ed all'esercizio delle correlate attività professionali regolamentate: oppure accedere ad un ulteriore biennio di specializzazione (LM) per il conseguimento di un titolo maggiormente qualificato, con una formazione di livello avanzato per l'esercizio di attività di elevata qualificazione e professionalità.

Il decreto ministeriale del 3 maggio 2004 ha poi affermato all'articolo 1, in maniera inequivoca, l'equiparazione dei diplomi di laurea (DL) alle nuove classi delle lauree specialistiche o magistrale (LM) come titolo valido per l'accesso ai pubblici concorsi.

Pertanto, nelle procedure di concorso in cui viene richiesto come requisito specifico per l'accesso la laurea specialistica deve considerarsi ammesso il diploma di laurea e non la laurea triennale: laddove è invece richiesto solo il diploma di laurea (DL) possono essere ammessi anche i soggetti in possesso della laurea di primo livello (L).

A tal riguardo, si segnala che il Dipartimento della funzione pubblica, con parere n. 42 del 16 giugno 2008, si è già espresso in relazione alla possibilità di inserire nei bandi di concorso tra i requisiti necessari ai fini dell'ammissione alla selezione per l'accesso alle qualifiche dirigenziali, anche il possesso della laurea triennale (L).

In tale sede, è stato chiarito che il citato articolo 28 "è stato nel tempo più volte modificato senza che sia stata adeguatamente considerata la necessità di un più rigoroso coordinamento della previsione stessa con il nuovo ordinamento universitario. Occorre precisare, infatti, che il testo risente di una formulazione che in parte è fondata sul regime ordinamentale anteriore alla riforma universitaria, dove non vi era distinzione tra laurea e diploma di laurea (vedi comma 2, dell'art. 28). In parte, invece, è stato adeguato all'attuale contesto normativo contemplando una diversa valenza dei vari titoli di studio".

La necessità di dare un'interpretazione coerente alla disposizione ha indotto il Dipartimento della funzione pubblica "a ritenere che non si debba fare all'interno del comma [2] un distinguo tra laurea e diploma di laurea ritenendo che la terminologia ambivalente sia conseguenza di un mancato aggiornamento del testo e che, pertanto, il riferimento al diploma di laurea non vada inteso come volto a richiamare un titolo di studio diverso dalla laurea. Per cogliere, comunque, la ratio del legislatore ed individuare correttamente il titolo di studio minimo richiesto per l'accesso (laurea triennale piuttosto che diploma di laurea e quindi laurea specialistica o magistrale) è necessario richiamare il comma 3 dello stesso articolo 28 dove, invece, la terminologia utilizzata è stata adeguata al nuovo ordinamento universitario. Il comma 3, infatti, prevede che al corso- concorso selettivo di formazione possano essere ammessi soggetti muniti di laurea nonché di uno dei seguenti titoli: laurea specialistica, diploma di specializzazione, ecc.".

Tanto premesso, il riferimento nel comma 3 del citato articolo 28 alla laurea specialistica lascia ritenere che laddove il legislatore ha voluto richiedere esplicitamente tale tipologia di laurea lo abbia espressamente previsto. Negli altri casi è da ritenere che il requisito minimo possa essere la laurea, tanto del vecchio ordinamento quanto del nuovo e che, pertanto, come tale vada inteso anche il riferimento a diploma di laurea.

Detto ciò, occorre considerare che l'articolo 28 può essere inteso come norma che fissa i requisiti minimi di accesso alla dirigenza. Rimane nella discrezionalità dell'amministrazione, tenuto conto della maggiore specializzazione sottesa alla laurea magistrale rispetto a quella triennale, e tenuto conto che quest'ultima è prevalentemente finalizzata ad essere spesa per l'inclusione nel mondo del lavoro, valutare il requisito di accesso più adatto per il reclutamento delle proprie professionalità in ragione delle proprie esigenze funzionali. Rimane cioè nella facoltà delle amministrazioni, prima dell'avvio delle procedure selettive, operare una scelta discrezionale volta a decidere il titolo di studio da richiedere come requisito di accesso alla dirigenza. Tale valutazione dovrà tener conto del livello di specializzazione del personale che si vuole assumere, ma soprattutto sarà finalizzata al miglior perseguimento dell'interesse pubblico facendo emergere, già in una fase anteriore allo svolgimento della procedura concorsuale, criteri diretti a realizzare un reclutamento fondato sul merito: ciò a garanzia di una migliore selezione della classe dirigenziale che, com'è noto, riveste un ruolo fondamentale nel determinare il buon andamento dell'attività amministrativa.

Nel richiamato bando emanato il 29 ottobre 2010, l'Agenzia delle entrate ha effettuato, per l'appunto, una valutazione di questo tipo e, in considerazione del livello di preparazione di base necessario per svolgere gli incarichi messi a concorso, ha richiesto il possesso della laurea vecchio ordinamento o di quella specialistica. Tuttavia, sulla base delle considerazioni precedentemente svolte, la diversa scelta effettuata dall'Agenzia delle dogane è altrettanto compatibile con il dettato normativo.

Si segnala, per completezza, che nei termini di cui sopra si è espresso anche il Tar del Lazio con sentenza n. 10729 del 3 novembre 2009, secondo cui «in aderenza al parere del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 42 del 2008, l'accesso alla qualifica di dirigente è stato nel tempo più volte modificato "senza che sia stata adeguatamente considerata la necessità di un più rigoroso coordinamento della previsione stessa con il nuovo ordinamento universitario". In particolare, "è evidente che il comma 2 dell'art. 28 è caratterizzato da una formulazione chiaramente ispirata al precedente ordinamento universitario", mentre il comma 3 distingue il titolo di laurea da quello relativo alla laurea specialistica. Ciò detto, è doveroso pervenire alla conclusione che "laddove il legislatore ha voluto richiedere esplicitamente la laurea specialistica, lo abbia espressamente previsto", con la conseguenza che l'espressione riportata nell'art. 28, comma 2, deve essere correttamente riferita solo alla laurea, "tanto del vecchio ordinamento, quanto del nuovo e che, pertanto, come tale vada inteso anche il riferimento al diploma di laurea".

Questa interpretazione è stata, peraltro, confermata con la sentenza n. 1983 del 2011 in cui lo stesso Tar del Lazio ha ribadito come "in linea con quanto già affermato in giurisprudenza, la previsione di un determinato tipo di laurea quale requisito di ammissione ad una procedura concorsuale per posti dirigenziali costituisce espressione di discrezionalità amministrativa, implicitamente ammessa dallo stesso art. 28 del d. lgs. n. 165 del 2001, il quale - limitandosi a prescrivere il diploma di laurea quale titolo di studio per l'accesso alla qualifica dirigenziale e, dunque, non specificando nulla in ordine alla concreta individuazione di quest'ultimo - lascia alla singola amministrazione il compito di procedere alla concreta individuazione del tipo di laurea ritenuto necessario (cfr., tra le altre, TAR Lazio, Roma, Sez. III, 16 gennaio 2008, n. 263; TAR Campania, Napoli, Sez. V, 18 dicembre 2002, n. 8122)".

PATRONI GRIFFI FILIPPO Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione

14/06/2012

Da: una chicca23/08/2013 00:55:45
reggenze a funzionari privi di laurea: sarà vero?

www.giornaledellumbria.it/article/article115302.html

Da: A volte i ricorsi al TAR servono23/08/2013 17:56:46
venerdì, 23 agosto 2013
Concorsi Troppi ricorsi, assunzioni bloccate




Basta un esposto e le sentenze del Tar sconvolgono tuttoIN LOMBARDIA PROVE DA RIFARE PER 355 PRESIDI: ANNO SCOLASTICO AL VIA SENZA DI LOROIN ALTO ADIGE STOP ALL' APERTURA PER 40 FARMACIE: NEL BANDO MANCAVA LA TRADUZIONE IN LINGUA LADINA IL CASO ROMA Scorrendo le storie, sparse in tutta Italia, e i numeri, impressionanti per alcune categorie, possiamo anticipare la conclusione: nel nostro Paese i concorsi pubblici sono decisi dal Tar. I RICORSI Basta un ricorso appena argomentato, un cavillo pescato nell' oceano di norme e regolamenti, un precedente che fa scuola, e zac, l' uragano delle sentenze travolge posti di lavoro, nomine, assegnazioni di incarichi e sedi professionali. Nel nuovo anno scolastico ormai alle porte, per esempio, in molte regioni italiane non ci saranno i dirigenti scolastici, bloccati dalle decisioni di tribunali amministrativi che, dalla Lombardia alla Campania, hanno accolto i ricorsi di qualche candidato escluso. In Lombardia ben 355 dirigenti scolastici sono finiti tra "color che son sospesi" perché il Tar ha certificato la violazione del principio dell' anonimato dei concorsi pubblici. Qualcuno ha imbrogliato? Non esattamente. L' irregolarità nasce dal fatto che le buste con gli elaborati scritti erano trasparenti e dunque potevano portare all' identificazione del candidato: si è discusso per giornate intere sul colore della carta, sulla gradazione della luce che filtrava attraverso le buste, sulla leggibilità dei testi, e alla fine è arrivato il giudizio universale della sentenza. Tutto da rifare. Come in Abruzzo, dove invece ha insospettito i giudici amministrativi il fatto che in poche settimane sono stati cambiati ben sei presidenti della commissione giudicante. Di fronte a una paralisi dell' intero sistema scolastico, il governo ha pensato di ricorrere al jolly di un decreto legge per sbloccare i concorsi dei dirigenti delle scuole, ma potrebbe essere un rimedio peggiore del male, con seri rischi di incostituzionalità e con le porte aperte a un nuovo tormentone giudiziario. I FUSI ORARI Dall' istruzione alla lotta contro l' evasione fiscale, un altro settore nevralgico dell' attività statale. I posti per 855 funzionari delle Agenzie delle entrate, che darebbero nuova linfa alla macchina per la riscossione dei tributi, sono stati congelati da una sentenza del Tar del Lazio. Questa volta la regolarità delle prova, 80 domande alle quali bisogna rispondere in 50 minuti, è stata compromessa da una questione di fusi orari. Gli esami si facevano in diverse regioni italiane, e gli orari del Piemonte non sono quelli della Sicilia. Così, in seguito a un ricorso del Codacons, si è scoperto che i candidati scesi in campo a Catania hanno avuto il vantaggio di essere convocati più tardi di quelli di Torino e dunque, grazie alla velocità del web, potevano sapere in anticipo le domande. Da qui la decisione del Tar del Lazio: concorso annullato e addio assunzioni nelle varie sedi delle Agenzie delle entrate. BANDI DA RISCRIVERE I candidati, visti con la filigrana dei tribunali amministrativi, non sono mai uguali. C' è sempre qualcuno che andrebbe favorito, magari sulla base di un presunto riconoscimento di un diritto acquisito. L' azienda dei trasporti di Reggio Calabria aveva messo a concorso un centinaio di posti di autisti, dimenticandosi però di riservarne una quota ai lavoratori socialmente utili. Procedura bocciata e bando da riscrivere. Così 514 infermieri e 38 tecnici di radiologia, posti messi a concorso dall' Asp di Palermo, non sono stati assegnati perché il concorso era soltanto per titoli. Troppo poco nel caos del precariato siciliano, secondo la sentenza del Tar che ha invitato a dare priorità ai lavoratori iscritti nelle liste di mobilità. LE FARMACIE I concorsi pubblici nell' Italia delle cento piccole e grandi corporazioni dovrebbero servire ad allargare il club dei privilegiati o quantomeno a sostituire i defunti. Il governo Monti, con molta gradualità e parsimonia, era riuscito a infilare nel decreto Cresci Italia una mini-liberalizzazione delle farmacie. Niente di rivoluzionario, per carità. Ma solo un allargamento delle sedi da mettere a concorso sulla base degli andamenti demografici sul territorio. Semplici calcoli aritmetici che, però, sono stati sufficienti ai titolari delle farmacie, spaventati per l' arrivo di nuovi concorrenti, a infilarsi nella riffa dei ricorsi al Tar. Così in Liguria l' assegnazione di 85 nuove sedi di farmacie è stata bloccata dai giudici amministrativi che hanno riconosciuto la fondatezza di una specifica contestazione: in alcuni quartieri di Genova la popolazione è leggermente diminuita e non aumentata, e questo è bastato a mandare a monte l' intero concorso. Stessa sorte in Alto Adige, dove però il pretesto per fermare la prova e l' apertura di una quarantina di farmacie è stato di natura linguistica: nel bando mancava la traduzione in ladino. Ed a tagliare la testa al toro, svuotando in modo definitivo i contenuti del decreto Cresci Italia in materia di farmacie, ci ha pensato il Tar del Veneto: qui i giudici, a differenza dei colleghi del Lazio e della Sardegna, hanno accolto il ricorso che contesta l' assegnazione ai comuni di nuovi poteri per la definizione delle piante organiche delle farmacie, rimandando la palla alla competenza della Corte costituzionale. Quanto basta per non fare nulla. IL CONSERVATORIO Nell' interminabile repertorio delle sentenze del Tar che decidono le sorti dei concorsi pubblici non poteva mancare, infine, il caso più microscopico. Il Conservatorio di musica di Salerno mette a concorso una cattedra di "Strumento oboe" e si presentano soltanto due candidati. Uno vince, e l' altro fa ricorso ai giudici del tribunale amministrativo. Con argomenti suggestivi perché nel ricorso parla della irregolarità delle posizioni del suo concorrente nei confronti dell' Enpals, dell' Inail e dell' Inps. I giudici leggono le carte e decidono di annullare il concorso: le vie del Tar sono infinite. Basta crederci. Antonio Galdo © RIPRODUZIONE RISERVATA

Da: A volte i ricorsi al TAR servono23/08/2013 18:01:17
venerdì, 23 agosto 2013
Concorsi Troppi ricorsi, assunzioni bloccate




Basta un esposto e le sentenze del Tar sconvolgono tuttoIN LOMBARDIA PROVE DA RIFARE PER 355 PRESIDI: ANNO SCOLASTICO AL VIA SENZA DI LOROIN ALTO ADIGE STOP ALL' APERTURA PER 40 FARMACIE: NEL BANDO MANCAVA LA TRADUZIONE IN LINGUA LADINA IL CASO ROMA Scorrendo le storie, sparse in tutta Italia, e i numeri, impressionanti per alcune categorie, possiamo anticipare la conclusione: nel nostro Paese i concorsi pubblici sono decisi dal Tar. I RICORSI Basta un ricorso appena argomentato, un cavillo pescato nell' oceano di norme e regolamenti, un precedente che fa scuola, e zac, l' uragano delle sentenze travolge posti di lavoro, nomine, assegnazioni di incarichi e sedi professionali. Nel nuovo anno scolastico ormai alle porte, per esempio, in molte regioni italiane non ci saranno i dirigenti scolastici, bloccati dalle decisioni di tribunali amministrativi che, dalla Lombardia alla Campania, hanno accolto i ricorsi di qualche candidato escluso. In Lombardia ben 355 dirigenti scolastici sono finiti tra "color che son sospesi" perché il Tar ha certificato la violazione del principio dell' anonimato dei concorsi pubblici. Qualcuno ha imbrogliato? Non esattamente. L' irregolarità nasce dal fatto che le buste con gli elaborati scritti erano trasparenti e dunque potevano portare all' identificazione del candidato: si è discusso per giornate intere sul colore della carta, sulla gradazione della luce che filtrava attraverso le buste, sulla leggibilità dei testi, e alla fine è arrivato il giudizio universale della sentenza. Tutto da rifare. Come in Abruzzo, dove invece ha insospettito i giudici amministrativi il fatto che in poche settimane sono stati cambiati ben sei presidenti della commissione giudicante. Di fronte a una paralisi dell' intero sistema scolastico, il governo ha pensato di ricorrere al jolly di un decreto legge per sbloccare i concorsi dei dirigenti delle scuole, ma potrebbe essere un rimedio peggiore del male, con seri rischi di incostituzionalità e con le porte aperte a un nuovo tormentone giudiziario. I FUSI ORARI Dall' istruzione alla lotta contro l' evasione fiscale, un altro settore nevralgico dell' attività statale. I posti per 855 funzionari delle Agenzie delle entrate, che darebbero nuova linfa alla macchina per la riscossione dei tributi, sono stati congelati da una sentenza del Tar del Lazio. Questa volta la regolarità delle prova, 80 domande alle quali bisogna rispondere in 50 minuti, è stata compromessa da una questione di fusi orari. Gli esami si facevano in diverse regioni italiane, e gli orari del Piemonte non sono quelli della Sicilia. Così, in seguito a un ricorso del Codacons, si è scoperto che i candidati scesi in campo a Catania hanno avuto il vantaggio di essere convocati più tardi di quelli di Torino e dunque, grazie alla velocità del web, potevano sapere in anticipo le domande. Da qui la decisione del Tar del Lazio: concorso annullato e addio assunzioni nelle varie sedi delle Agenzie delle entrate. BANDI DA RISCRIVERE I candidati, visti con la filigrana dei tribunali amministrativi, non sono mai uguali. C' è sempre qualcuno che andrebbe favorito, magari sulla base di un presunto riconoscimento di un diritto acquisito. L' azienda dei trasporti di Reggio Calabria aveva messo a concorso un centinaio di posti di autisti, dimenticandosi però di riservarne una quota ai lavoratori socialmente utili. Procedura bocciata e bando da riscrivere. Così 514 infermieri e 38 tecnici di radiologia, posti messi a concorso dall' Asp di Palermo, non sono stati assegnati perché il concorso era soltanto per titoli. Troppo poco nel caos del precariato siciliano, secondo la sentenza del Tar che ha invitato a dare priorità ai lavoratori iscritti nelle liste di mobilità. LE FARMACIE I concorsi pubblici nell' Italia delle cento piccole e grandi corporazioni dovrebbero servire ad allargare il club dei privilegiati o quantomeno a sostituire i defunti. Il governo Monti, con molta gradualità e parsimonia, era riuscito a infilare nel decreto Cresci Italia una mini-liberalizzazione delle farmacie. Niente di rivoluzionario, per carità. Ma solo un allargamento delle sedi da mettere a concorso sulla base degli andamenti demografici sul territorio. Semplici calcoli aritmetici che, però, sono stati sufficienti ai titolari delle farmacie, spaventati per l' arrivo di nuovi concorrenti, a infilarsi nella riffa dei ricorsi al Tar. Così in Liguria l' assegnazione di 85 nuove sedi di farmacie è stata bloccata dai giudici amministrativi che hanno riconosciuto la fondatezza di una specifica contestazione: in alcuni quartieri di Genova la popolazione è leggermente diminuita e non aumentata, e questo è bastato a mandare a monte l' intero concorso. Stessa sorte in Alto Adige, dove però il pretesto per fermare la prova e l' apertura di una quarantina di farmacie è stato di natura linguistica: nel bando mancava la traduzione in ladino. Ed a tagliare la testa al toro, svuotando in modo definitivo i contenuti del decreto Cresci Italia in materia di farmacie, ci ha pensato il Tar del Veneto: qui i giudici, a differenza dei colleghi del Lazio e della Sardegna, hanno accolto il ricorso che contesta l' assegnazione ai comuni di nuovi poteri per la definizione delle piante organiche delle farmacie, rimandando la palla alla competenza della Corte costituzionale. Quanto basta per non fare nulla. IL CONSERVATORIO Nell' interminabile repertorio delle sentenze del Tar che decidono le sorti dei concorsi pubblici non poteva mancare, infine, il caso più microscopico. Il Conservatorio di musica di Salerno mette a concorso una cattedra di "Strumento oboe" e si presentano soltanto due candidati. Uno vince, e l' altro fa ricorso ai giudici del tribunale amministrativo. Con argomenti suggestivi perché nel ricorso parla della irregolarità delle posizioni del suo concorrente nei confronti dell' Enpals, dell' Inail e dell' Inps. I giudici leggono le carte e decidono di annullare il concorso: le vie del Tar sono infinite. Basta crederci. Antonio Galdo © RIPRODUZIONE RISERVATA

Da: ...23/08/2013 21:53:06
Allora finisce qua?!

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Da: concorrentedogane 24/08/2013 09:24:03
aspetto altre news interessanti

Da: b.g.s.24/08/2013 10:19:26
Non vi illudete sono più forti come la mafia e la camorra non a caso le due regioni dei maggior INDIZIATI

Da: b.g.s.24/08/2013 10:19:32
Non vi illudete sono più forti come la mafia e la camorra non a caso le due regioni dei maggior INDIZIATI

Da: ...24/08/2013 11:23:24
Ma che dite!

Da: x ...24/08/2013 18:59:45
Sei sgamato

Da: x ...24/08/2013 19:00:36
Sei sgamato come il vento........

Da: Come può...24/08/2013 22:37:54
un funzionario o un operatore continuare a lavorare consapevole che chi vincerà questi concorsi non è altro che un raccomandato di merda......tirerà i remi in barca sicuramente...

Da: concorrentedogane 26/08/2013 09:15:33
mai mollare

Da: concorrentedogane 26/08/2013 11:07:08
mi sembra che il forum sia ancora in ferie

Da: Dormiente26/08/2013 15:13:57
Non siamo andati in ferie, vigiliamo su questo forum...., ma stiamo attendendo il grande rientro dalle ferie e soprattutto cosa farà questo Governo, se cade o meno.

La via giudiziaria è troppo lunga e dispendiosa e non è neanche certa considerato che molti alti magistrati hanno i figli nella pa ed alle Dogane.., le uniche soluzioni sono la via politica o una bella inchiesta, magari giornalistica ....

Da: concorrentedogane 26/08/2013 15:48:15
stiamo a vedere

Da: lotta dura senza paura( v pag 165)26/08/2013 16:16:08
E' vero in questi giorni...le persone sono ancora al mare più che a ferragosto e non possono verificare le notizie che hanno e che vorrebbero  "postare"...

...Io sono rientrato dalle ferie la scorsa settimana, ho trovato una montagna di lavoro in quanto il dirigente reggente, oltre a non capirci niente, non lavora, ed aspetta noi funzionari che gli facciamo le pratica,  così tra una montagna di carte che si sono arretrate  ed un po' di tempo libero, mi sto aggiornando sulle novità del forum, per non di intervenire a caso .

Ci vuole anche per questo un po' di tempo in quanto recuperare una decina di pagine del forum e leggerle con attenzione richiede del tempo.

Nel frattempo sto cercando anche dei documenti per poter essere circostanziato nel mio intervento.

Spero a breve vi darò  notizie!!!!

Da: concorrente entrate x interni26/08/2013 16:37:59
Vi invio il link che vi permette di visionare il curriculum dei reggenti delle dogane, non ancora ufficialmente pubblicati secondo quanto prevede il decreto "trasparenza" (traparenza de' che!!).

Avevo chiesto ai sindacati se si erano attivati richiedendoli all'agenzia delle dogane , in base alla recente normativa di attuazione sulla trasparenza , ma mi è stato risposto che non lo hanno ancora fatto, li avevano chiesti ad un funzionario che li aveva in quanto gli erano stati dati dallAgenzia delle dogane a seguito dell'esercizio  del diritto di accesso alle procedure di interpello , ma questo, logicamente, si era rifiutato di darli , allora mi sono rivolta ad un nostro informatico se mi aiutava a trovarli nella rete intranet, in quanto ho pensato che l'amministrazione ( in maniera furbesca) sebbene non li avesse pubblicati perché indecenti (e leggendoli ve ne renderete conto) comunque li avesse per non incorrere nelle sanzioni previste proprio dai decreti attuativi sulla trasparenza, e ce l'ho fatTaa!!!!. Eccoveli!!!! ftp://ftp.finanze.it/pub/dogane/cv_dirigenti/seconda/


Il "link" che vi ho postato è leggibile solo dalle reti intranet delle finanze o delle agenzie fiscali, vi suggerisco pertanto di scaricare i curricula sul vs computer prima che li cancellino o li modifichino.


PS  i curricula sono penosi in quanto non circostanziati , ognuno avrebbe potuto mettere qualsiasi cosa in quanto non vi sono riferimenti per un riscontro. Allora mi chiedo come l'amministrazione abbia potuto procedere ad una valutaizone comparativa???!. Alcuni reggenti hanno inserito nel curriculum le riunioni alle quali hanno partecipato in virtù dell'incarico conferito. E allora chi l'incarico non lo ha mai avuto come fa a concorrere e competere con persone nei confronti delle quali hanno creato un percorso preferenziale?!!!
( non parliamo del curriculum del dr. pPiscitello , postato a pag. 167, ma come il suo ce ne sono altri, leggeteli ...!!!???)
PS: Fate attenzione perché la rete intranet potrebbe individuare la macchina da cui siete colelgati, allora utilizzate l'espediente che vi ha suggerito il collega a pag. 157.

Da: x concorrente entrate x interni26/08/2013 18:14:20
se sono tutti volpi come te, siamo freschi:
sito Agenzia - area dogane - chi siamo - amministrazione trasparente - personale - dirigenti - titolari di incarichi dirigenziali di seconda fascia.
Ma fai presto, prima che cancellino tutto o che intervengano gli 007........

Da: x il genio che mi precede....26/08/2013 18:34:06
... il percorso che hai indicato è quello degli incaricati ex art. 19 (cosa ben diversa dalle reggenze);
visto che non sai distinguere i reggenti dagli incaricati ex art. 19 immagino che sarai tra i vincitori del concorso (a chiamata diretta con sola prova orale o per soli titoli generici tipo Pres. di assemblea condominiale quando manca il quorum legale)  per dirigenti di vertice !!!!!

Da: x x il genio che mi precede26/08/2013 20:48:37
volevo vedere se eri sveglio. State cercando i curricula, se in Dirigenti selezioni "curricula dei titolari di incarichi dirigenziali" trovi la terra promessa.....

Da: quasi quasi.....26/08/2013 21:37:32
I cv mi sembrano piuttosto generici, inoltre pochissimi in centrale sembrano aver lavorato al confine o presso uffici periferici.

Da: REGGENTI PRIVI DI LAUREA27/08/2013 10:29:27
Incredibile ma vero. Alle Dogane (r)esistono ancora, malgrado i Bassanini e i Brunetta. Nulla di perosnale (saranno anche bravissimi), ma allora perché non permettere ai diplomati di accedere alle posizioni da funzionario, perché non fare tutta una bella festa? Perché non fare tutti un po' come ca..o ci pare?

Da: elwood blues27/08/2013 15:49:33
X reggenti privi di laurea.

E chi ti dice che non lo facciano?
Consiglio: lasciate perdere i falsi problemi come la triennale (che dà l'accesso alla dirigenza) e concentratevi sulle cose avvenute durante il concorso!

Da: vendo codici27/08/2013 16:08:15
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Da: sig. Sisto27/08/2013 16:09:43
basta sciacalli, mia moglie è un santa donna, non la troia di Libeccio

Da: xchiarimentipag.164xsig.sistopag167xosservò=Lib27/08/2013 21:47:45
Il linguaggio di chi mi ha preceduto non è quello di una persona perbene quale è l'"ingegner Sisto", sembra piuttosto un'iniziativa del destinatario del "post" o di qualche altra persona a lui vicina in questo concorso, la quale ha voluto artatamente costituitre i presupposti per tentare di bloccare questo Forum querelando lo stesso Sisto nei confronti del quale esiste una nota e forte  inimicizia .

Per tale motivo voglio intervenire quale funzionario anziano e Ricordare agli altri partecipanti al forum che siano appena rientrati dalle ferie che a pag 164 "bha" aveva invitato a contattare l'ingegner Sisto per avere notizie precise sul componente interno del concorso "libeccio", sempre a pag. 164 "chiarimenti1?-- aveva chiesto di conoscere chi fosse l'Ingegner "Sisto".....( vi invito a leggere il collegamento).

E' importante, quindi,  precisare che "L'ingegner Sisto" è stato un apprezzato dirigente delle dogane in servizio  qui a Bari fino a luglio del 2006 quale Dirigente Ispettore presso l'Audit della locale Direzione Regionale, successivamente a tale data ha prestato servizio presso la Circoscrizione Doganale di Napoli  divenuta in seguito Ufficio delle Dogane di Napoli 2.
Negli anni 2005 e 2006, qui a Bari,  svolse  delle attività ispettive per la procura della repubblica che indagava  su una vicenda penale che avevano coinvolto l'allora Direttore regionale reggente Libeccio ( RGNR: 5898/96) per le quali l'allora PM aveva richiesto il rinvio a giudizio  al GIP per gravissimi reati e successivamente è stato anche imputato a Lecce (RGNR 4796/2006) per altri reati (falso e truffa). 
Le relazioni dell'ing. Sisto sulla vicenda di  bari, svolte secondo il carattere dello stesso con obiettività e correttezza,  furono molto critiche dell'operato  svolto dall'allora Dirrettore Libeccio come peraltro le deposizioni di altri testi .
I rapporti tra i due si interruppero a seguito del trasferimento in Liguria (nonostante i procedimenti penali allora in corso) di Libeccio da parte di GUAIANA su espressa richiesta  del Prefetto del tempo, per i motivi già indicati  da altro frequentatore del FORUM a pag 158 da "qui Bari..." . Quando nel maggio del 2007 Libeccio fu trasferito a Napoli  in qualità di direttore regionale divenne nuovamente il superiore dell'ingegner Sisto, provvedendo a perseguitarlo e screditarlo davanti ad altri funzionari, secondo lo stile dello stesso, abbassandogli artatamente i giudizi di valutazione, il tutto con l'appoggio dei vertici attuali dell'agenzia .

Cari colleghi che avete partecipato a questo concorso , vi vedo, vi seguo  e vi piango!!!..e vi esorto a far annulare questo concorso, x chiudere qui la storia senza coinvolgere moglie e figli!!!! !

Da: x tutti27/08/2013 22:10:00
I vertici dell'amministrazione e libeccio stanno cercando di boicottare e far chiudere questo sito perché li spaventa per le verità che stanno emergendo.

Se ciò dovesse accadere, VI PREGO, non inviate lettere né consegnatele  a mano alla moglie del commissario la sig.ra Manfra, il padre era un onosto collega, né al marito della doganale, magari quando vanno a prendere i figli a scuola, per  spiegare le qualità moriali e di carattere del commissario interno!!!

Per carità, Non lo fate, !!!

Meglio annullare il concorso e che libeccio chieda di andare lui ai Monopoli.

Vi raccomando non lo fate!!!

Cercate piuttosto di postare su questo FORUM   le informazioni che avete  il più velocemente possibile!!!

Da: x ...chirimenti28/08/2013 09:14:46
Sisto era stato confinato ad Ancona, nonostante l'anzianità ed i titoli non gli era stato dato l'incarico a Bari , ma la diatriba con il malefico L........ era dovuta a ben più gravi motivi con l'allora ricevitore della circoscrizione di Napoli , lascio a voi scoprire chi era........ ?

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