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ESAME AVVOCATO - SESSIONE 2011
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Da: estrella81 | 14/12/2011 13:40:58 |
PRIMA TRACCIA SVOLTA Sempronio, maresciallo della stazione dei carabinieri del comune di Delta, avvalendosi della propria casella di posta elettronica non certificata, con dominio riferito al proprio ufficio e accesso riservato, mediante password, invia all'ufficio dell'anagrafe del comune una e-mail, da lui sottoscritta con la quale chiede che gli siano forniti tutti gli elenchi di tutti gli individui di sesso maschile e femminile nati negli anni 1993 e 1994, precisando che tale informazioni sono necessarie per lo svolgimento di un indagine di polizia giudiziaria, indicando il numero di procedimento penale di riferimento della locale procura della repubblica. di tale richiesta viene casualmente a conoscenza il comandante della stazione, il quale intuisce immediatamente, come poi effettivamente si accerterà, che non esiste alcuna indagine che richiede quel genere di accertamento. Si accerta altresì che Caia, moglie del maresciallo Sempronio è titolare di un'autoscuola, sicché l'acquisizione dei nominativi dei residenti nel comune che da poco compiuto o si accingono a compiere la maggiore età è finalizzata ad indirizzare mirate proposte pubblicitarie per i corsi di guida. Di tanto il maresciallo Sempronio rende un ampia confessione mediante memoria scritta indirizzata al pubblico ministero. In seguito temendo le conseguenze penali del fatto commesso, Sempronio si rivolge ad un avvocato. Il candidato, assunte le vesti del legale, analizzato il fatto valuti le fattispecie eventualmente configurabili redigendo motivato parere. La fattispecie oggetto di parere, richiama alla nostra attenzione il reato di abuso d'ufficio che incontra puntuale disciplina nell'art. 323 c.p. La norma punisce con la reclusione da 6 mesi a tre anni, con la possibilità di un aumento di pena nei casi di eccezionale gravità, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, nello svolgimento delle proprie funzioni o del proprio servizio ed utilizzando i poteri all'uopo conferitigli, intenzionalmente commetta ovvero ometta di realizzare azioni al fine di procurare a se o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero per arrecare ad altri un danno ingiusto. Tutto ciò, salvo in casi in cui il fatto non costituisca un più grave reato. Diremo subito che l'abuso d'ufficio rientra nella categoria dei reati contro la pubblica amministrazione e che si identifica come un "reato proprio" ; per la sua configurabilità, è necessario, infatti, che il soggetto attivo sia un pubblico ufficiale od un incaricato di pubblico servizio. In altre parole, la condotta sanzionata deve necessariamente identificarsi con l'abuso "funzionale", cioè, come già accennato, con l'esercizio delle potestà e con l'uso di facoltà inerenti ad una funzione pubblica per finalità differenti da quelle per le quali l'esercizio del potere è concesso. Tale abuso, tuttavia, non dovrà limitarsi allo stadio potenziale; non basterà un semplice "abuso della qualità" ma occorrerà, piuttosto, un concreto esercizio delle funzioni o del servizio da parte del soggetto e cioè un abuso "concreto". Il legislatore, nella formulazione dell'art. 323 p.c. , tra l'altro rivisitata con la l. n. 234 del 1997, richiede poi che, per aversi punibilità, l'abuso deve estrinsecarsi nella violazione di norme di legge o di regolamento o dell'obbligo giuridico di astenersi, tipizzando,così, i fatti di abuso, in maniera da garantire la sfera di discrezionalità della Pubblica Amministrazione rispetto ad eventuali ingerenze dei giudici chiamati a pronunciarsi sulla figura. Nel caso di specie, la condotta del maresciallo Sempronio integra sicuramente il reato di cui all'art. 323 c.p. Egli, infatti, avvalendosi della propria casella di posta elettronica, sì, non certificata, ma cmq con un dominio riferito al proprio ufficio e accesso riservato a mezzo di una password, invia all'ufficio dell'anagrafe del comune una e-mail, da lui sottoscritta e col pretesto di un'indagine fasulla, chiedendo che gli siano forniti tutti gli elenchi di tutti gli individui di sesso maschile e femminile che si accingono a compiere la maggiore età al fine di trasmetterli a sua moglie Caia, la quale, in quanto titolare di un'autoscuola, potrà cosi agevolmente realizzare mirate proposte pubblicitarie per i corsi di guida. Nel suo agire si configurano tutti gli elementi dell'abuso d'ufficio quali appunto la qualifica di pubblico ufficiale, l'uso del potere per il perseguimento di un fine di natura squisitamente privata laddove invece avrebbe dovuto rispettarsi l'obbligo di astensione ed il potenziale accrescimento della situazione giuridica soggettiva a favore della moglie Caia, nel interesse l'atto è stato posto in essere. Tali deduzioni trovano riscontro, tra l'altro, nella giurisprudenza della Suprema Corte la quale, con la sentenza n.20094 del 2011, si era,pronunciata su di un caso analogo, propendendo per la configurazione del reato di abuso di ufficio in luogo del peculato. La corte ha argomentato la posizione assunta sostenendo che, per aversi il peculato, la condotta posta in essere avrebbe dovuto consistere nell'appropriazione di danaro o altra cosa mobile altrui in possesso o nella disponibilità del responsabile per ragioni del suo ufficio con la conseguenza che la violazione dei doveri di ufficio avrebbe costituito esclusivamente la modalità della condotta. Nel caso concreto, invece, era ravvisabile una diversa situazione, tutta sussumibile nella figura criminosa dell' abuso di ufficio, in quanto si riscontrava un abuso funzionale finalizzato, mediante attività di rilevanza giuridica o comportamenti materiali, a procurare un vantaggio ad un congiunto. Ulteriore conforto è dato dalla sent. N. 43302 del 2009, la quale identifica il vantaggio patrimoniale atto a configurare l'abuso d'ufficio non solo in tutte quelle azioni che si sostanzino nel conseguimento materiale di beni o vantaggi, ma anche quando semplicemente l'abuso realizzi un accrescimento della situazione giuridica soggettiva a favore di colui nel cui interesse l'azione è stata realizzata. Tenendo tuttavia conto del fatto che l'abuso d'ufficio è una fattispecie criminosa di evento e che nel caso concreto Sempronio sembra non aver portato a termine la sua azione delittuosa, pare giusto sostenere che egli risponderà del reato predetto solo intermini di tentativo, attenuato, tra l'altro, dalla circostanza del suo "pentimento" a mezzo della memoria scritta resa al Pubblico Ministero. N.B:RAGAZZI VALGONO LE STESSE RACCOMANDAZIONI DI IERI, RILEGGETE PERCHE' SONO ANDATA VELOCE E NN HO NEANCHE RILETTO, POSSONO ESSERCI ERRORI ORTOGRAFICI DEI QUALI NON MI SONO ACCORTA. ATTENTI ALLA PUNTEGGIATURA. NON FATE TUTTI COPIA CONFORME SE NO VI ANNULLANO, PARAFRASATE! IN BOCCA AL LUPO!!! | |
Da: Mah! | 14/12/2011 13:41:19 |
Anche io ho amici che stanno facendo l'esame, ma purtroppo quello che leggo qui e che succede nelle varie sedi d'esame non è molto dignitoso. Detto questo in bocca al lupo a tutti. Chi è preparato passerà sicuramente. | |
Da: futuro avvocato gennaro | 14/12/2011 13:42:10 |
napoli sospeso! | |
Da: daniela80 | 14/12/2011 13:42:57 |
la seconda???per favore ditemi qualcosa sulla seconda | |
Da: commissario basettoni | 14/12/2011 13:43:03 |
napoli sospeso per rivolta studenti! | |
Da: estrella81 x legal75 e tutti. | 14/12/2011 13:43:27 |
DATE UN'OCCHIATA CMQ. PIU' DI QUESTO NN HO SAPUTO FARE. | |
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Da: ME | 14/12/2011 13:43:28 |
ESTRELLA 81 SEI GRANDE MA MI PUOI DARE UNA MANO CON LA SECONDA TRACCIA?? SAI QLK COSA? | |
Da: angel gabry | 14/12/2011 13:43:33 |
novità per quanto riguarda catanzaro...??? | |
Da: m_ | 14/12/2011 13:43:53 |
PER ESTRELLA: a breve anche la seconda traccia? | |
Da: annarita79 | 14/12/2011 13:45:12 |
estrella la seconda traccia? | |
Da: anto86 | 14/12/2011 13:45:20 |
grazie estrella sei una grande | |
Da: commissario montalbano | 14/12/2011 13:45:31 |
lecce tutto bene, solo 3 espulsi | |
Da: giucom | 14/12/2011 13:45:59 |
ESTRELLA VEDI PER LA SECONDA TRACCIA... NON DICO DI FARLA MA ANCHE SOLO DI TROVARE UN PARERE SUI TUOI CANALI..... | |
Da: commissario montalbano | 14/12/2011 13:46:26 |
catanzaro, ritardo consegna ore 22 | |
Da: legal75xestrella | 14/12/2011 13:46:46 |
darò un occhiata ma è positiva come soluzione grazie | |
Da: estrella81 x legal75 e tutti. | 14/12/2011 13:47:45 |
MI SPIACE RAGAZZI. PER LA SECONDA NN POSSO AIUTARVI, VI DOVETE ACCONTENTARE DELLA PRIMA. RIPOSTO X SICUREZZA. IN BOCCA AL LUPO DI NUOVO.PRIMA TRACCIA SVOLTA Sempronio, maresciallo della stazione dei carabinieri del comune di Delta, avvalendosi della propria casella di posta elettronica non certificata, con dominio riferito al proprio ufficio e accesso riservato, mediante password, invia all'ufficio dell'anagrafe del comune una e-mail, da lui sottoscritta con la quale chiede che gli siano forniti tutti gli elenchi di tutti gli individui di sesso maschile e femminile nati negli anni 1993 e 1994, precisando che tale informazioni sono necessarie per lo svolgimento di un indagine di polizia giudiziaria, indicando il numero di procedimento penale di riferimento della locale procura della repubblica. di tale richiesta viene casualmente a conoscenza il comandante della stazione, il quale intuisce immediatamente, come poi effettivamente si accerterà, che non esiste alcuna indagine che richiede quel genere di accertamento. Si accerta altresì che Caia, moglie del maresciallo Sempronio è titolare di un'autoscuola, sicché l'acquisizione dei nominativi dei residenti nel comune che da poco compiuto o si accingono a compiere la maggiore età è finalizzata ad indirizzare mirate proposte pubblicitarie per i corsi di guida. Di tanto il maresciallo Sempronio rende un ampia confessione mediante memoria scritta indirizzata al pubblico ministero. In seguito temendo le conseguenze penali del fatto commesso, Sempronio si rivolge ad un avvocato. Il candidato, assunte le vesti del legale, analizzato il fatto valuti le fattispecie eventualmente configurabili redigendo motivato parere. La fattispecie oggetto di parere, richiama alla nostra attenzione il reato di abuso d'ufficio che incontra puntuale disciplina nell'art. 323 c.p. La norma punisce con la reclusione da 6 mesi a tre anni, con la possibilità di un aumento di pena nei casi di eccezionale gravità, il pubblico ufficiale o l'incaricato di un pubblico servizio che, nello svolgimento delle proprie funzioni o del proprio servizio ed utilizzando i poteri all'uopo conferitigli, intenzionalmente commetta ovvero ometta di realizzare azioni al fine di procurare a se o ad altri un ingiusto vantaggio patrimoniale ovvero per arrecare ad altri un danno ingiusto. Tutto ciò, salvo in casi in cui il fatto non costituisca un più grave reato. Diremo subito che l'abuso d'ufficio rientra nella categoria dei reati contro la pubblica amministrazione e che si identifica come un "reato proprio" ; per la sua configurabilità, è necessario, infatti, che il soggetto attivo sia un pubblico ufficiale od un incaricato di pubblico servizio. In altre parole, la condotta sanzionata deve necessariamente identificarsi con l'abuso "funzionale", cioè, come già accennato, con l'esercizio delle potestà e con l'uso di facoltà inerenti ad una funzione pubblica per finalità differenti da quelle per le quali l'esercizio del potere è concesso. Tale abuso, tuttavia, non dovrà limitarsi allo stadio potenziale; non basterà un semplice "abuso della qualità" ma occorrerà, piuttosto, un concreto esercizio delle funzioni o del servizio da parte del soggetto e cioè un abuso "concreto". Il legislatore, nella formulazione dell'art. 323 p.c. , tra l'altro rivisitata con la l. n. 234 del 1997, richiede poi che, per aversi punibilità, l'abuso deve estrinsecarsi nella violazione di norme di legge o di regolamento o dell'obbligo giuridico di astenersi, tipizzando,così, i fatti di abuso, in maniera da garantire la sfera di discrezionalità della Pubblica Amministrazione rispetto ad eventuali ingerenze dei giudici chiamati a pronunciarsi sulla figura. Nel caso di specie, la condotta del maresciallo Sempronio integra sicuramente il reato di cui all'art. 323 c.p. Egli, infatti, avvalendosi della propria casella di posta elettronica, sì, non certificata, ma cmq con un dominio riferito al proprio ufficio e accesso riservato a mezzo di una password, invia all'ufficio dell'anagrafe del comune una e-mail, da lui sottoscritta e col pretesto di un'indagine fasulla, chiedendo che gli siano forniti tutti gli elenchi di tutti gli individui di sesso maschile e femminile che si accingono a compiere la maggiore età al fine di trasmetterli a sua moglie Caia, la quale, in quanto titolare di un'autoscuola, potrà cosi agevolmente realizzare mirate proposte pubblicitarie per i corsi di guida. Nel suo agire si configurano tutti gli elementi dell'abuso d'ufficio quali appunto la qualifica di pubblico ufficiale, l'uso del potere per il perseguimento di un fine di natura squisitamente privata laddove invece avrebbe dovuto rispettarsi l'obbligo di astensione ed il potenziale accrescimento della situazione giuridica soggettiva a favore della moglie Caia, nel interesse l'atto è stato posto in essere. Tali deduzioni trovano riscontro, tra l'altro, nella giurisprudenza della Suprema Corte la quale, con la sentenza n.20094 del 2011, si era,pronunciata su di un caso analogo, propendendo per la configurazione del reato di abuso di ufficio in luogo del peculato. La corte ha argomentato la posizione assunta sostenendo che, per aversi il peculato, la condotta posta in essere avrebbe dovuto consistere nell'appropriazione di danaro o altra cosa mobile altrui in possesso o nella disponibilità del responsabile per ragioni del suo ufficio con la conseguenza che la violazione dei doveri di ufficio avrebbe costituito esclusivamente la modalità della condotta. Nel caso concreto, invece, era ravvisabile una diversa situazione, tutta sussumibile nella figura criminosa dell' abuso di ufficio, in quanto si riscontrava un abuso funzionale finalizzato, mediante attività di rilevanza giuridica o comportamenti materiali, a procurare un vantaggio ad un congiunto. Ulteriore conforto è dato dalla sent. N. 43302 del 2009, la quale identifica il vantaggio patrimoniale atto a configurare l'abuso d'ufficio non solo in tutte quelle azioni che si sostanzino nel conseguimento materiale di beni o vantaggi, ma anche quando semplicemente l'abuso realizzi un accrescimento della situazione giuridica soggettiva a favore di colui nel cui interesse l'azione è stata realizzata. Tenendo tuttavia conto del fatto che l'abuso d'ufficio è una fattispecie criminosa di evento e che nel caso concreto Sempronio sembra non aver portato a termine la sua azione delittuosa, pare giusto sostenere che egli risponderà del reato predetto solo intermini di tentativo, attenuato, tra l'altro, dalla circostanza del suo "pentimento" a mezzo della memoria scritta resa al Pubblico Ministero. N.B:RAGAZZI VALGONO LE STESSE RACCOMANDAZIONI DI IERI, RILEGGETE PERCHE' SONO ANDATA VELOCE E NN HO NEANCHE RILETTO, POSSONO ESSERCI ERRORI ORTOGRAFICI DEI QUALI NON MI SONO ACCORTA. ATTENTI ALLA PUNTEGGIATURA. NON FATE TUTTI COPIA CONFORME SE NO VI ANNULLANO, PARAFRASATE! IN BOCCA AL LUPO!!! | |
Da: per estrella | 14/12/2011 13:47:51 |
....grazie..... | |
Da: commissario basettoni | 14/12/2011 13:49:39 |
napoli, fuori hai quarti! | |
Da: angel gabry | 14/12/2011 13:49:47 |
commissario montalbano non dire corbellerie su catanzaro...informati nel miglior modo possibile... | |
Da: pic | 14/12/2011 13:50:11 |
ma è vera la sospensione di napoli | |
Da: ME | 14/12/2011 13:50:14 |
AVVOCATI PENALISTI!!!!!!!!!!!!! AIUTATE A SVOLGERE LA SECONDA TRACCIA!!!!!!!!!!!!! DATE NOTIZIE!!!!!!!!!!!!!! | |
Da: già avvocato | 14/12/2011 13:50:46 |
Grazie Estrella. Sei una delle poche persone serie e competenti di questo forum, nonchè altruista. Grazie di nuovo | |
Da: annarita79 | 14/12/2011 13:50:55 |
la seconda aiutoooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo | |
Da: kira1 | 14/12/2011 13:51:08 |
la seconda!!!! per favore | |
Da: sa | 14/12/2011 13:51:57 |
se non sai fare la seconda copiati la prima... | |
Da: alefranz | 14/12/2011 13:51:57 |
TRACCIA DUE -PROCEDIBILITA' D'UFFICIO, SENT N. 989/2011 : " L'art. 646 del Codice Penale "Appropriazione indebita" dispone che chiunque, per procurare a sé o a altri un ingiusto profitto, si appropria il denaro o la cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a euro 1.032. Se il fatto è commesso su cose possedute a titolo di deposito necessario, la pena è aumentata. Si procede d'ufficio, se ricorre la circostanza indicata nel capoverso precedente o taluna delle circostanze indicate nel n. 11 dell'articolo 61, ai sensi del quale l'avere commesso il fatto con abuso di autorità o di relazioni domestiche, ovvero con abuso di relazioni di ufficio, di prestazione d'opera, di coabitazione, o di ospitalità costituisce una circostanza aggravante. In applicazione di tali norme, la Corte di Cassazione, con la Sentenza n. 989/2011, ha accolto il ricorso promosso dal Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Ancona. Infatti, il Tribunale di Ancona dichiarava non doversi procedere per remissione di querela nei confronti di un imputato di appropriazione indebita di oggetti consegnati allo stesso in conto vendita. Il Procuratore Generale della Repubblica presso la Corte d'Appello di Ancona, ha censurato la sentenza impugnata, deducendo che il giudice del merito sarebbe incorso in violazione di legge per aver dichiarato estinto, per intervenuta rimessione di querela, un reato perseguibile di ufficio. Il ricorrente ha rilevato che, in fatto, era contestata l'aggravante di cui all'art. 61 n. 11 c.p., abuso di prestazioni d'opera che, ai sensi del secondo comma dell'art. 646 c.p.p., determina la perseguibilità d'ufficio del reato. La Corte ha ribadito che, ai fini della configurabilità della circostanza aggravante prevista dall'art. 61 n. 11 c.p., l'espressione "abuso di relazioni di prestazione d'opera" abbraccia, nel suo significato, oltre all'ipotesi di un contratto di lavoro, tutti i rapporti giuridici che comportino l'obbligo di un "facere" e che instaurino tra le parti un rapporto di fiducia dal quale possa essere agevolata la commissione del fatto. Dalla circostanza che, nel caso di specie, era stato contestato in fatto l'aggravante in argomento, considerato che i beni indicati nel capo di imputazione erano stati dati all'imputato in conto vendita, il reato era perseguibile d'ufficio, per cui a nulla rilevava la remissione di querela." | |
Da: inventore viaggi nel tempo | 14/12/2011 13:52:48 |
consegnato esame alle ore 17.30 a roma. andato bene! | |
Da: Vale X ESTRELLA | 14/12/2011 13:53:20 |
Estrella sei fantastica! detto questo, secondo te il maresciallo può chiedere il patteggiamento (poichè ha dato memoria scritta)? o altrimenti cosa può chiedere? quali istituti? (non capisco nulla ma devo aiutare il mio ragazzo che è dentro) GRAZIE!!!! | |
Da: ant82 | 14/12/2011 13:53:29 |
estrella come mai non parli dell'art. 615? | |
Da: qwait | 14/12/2011 13:54:44 |
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