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INPS, 35 posti di DIRIGENTE
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Da: attenzione23/05/2009 17:59:55
che vuol dire la vedo grigissima
Rispondi

Da: aleb23/05/2009 19:50:58
marramao
Rispondi

Da: attenzione23/05/2009 20:38:52
ma non si diceva maramao ??????
Rispondi

Da: llll24/05/2009 10:36:11
c'è nessuno?
Rispondi

Da: Terza Ter24/05/2009 10:39:18
Mah! Non vedo proprio il significato della distinzione tra insediamento del CIV INPDAP e prima seduta.
Per me l'incompatibilità sopravvenuta, se c'è, dovrebbe essere ricondotta all'atto di designazione della CISL che ovviamente è anteriore al DPCM.

Rispondi

Da: .24/05/2009 11:04:39
mi allibisce la storia del durc 
:o)
Rispondi

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Da: poveretti24/05/2009 11:45:49
a parte l'inconsistenza del ricorso, i ricorrenti hanno utilizzato squallidi mezzucci come il notificare lo stesso solo a concorrenti esterni all'istituto scelti forse nemmeno a caso considerata l'amicizia tra la ricorrente che lavora presso la segreteria del Dg ed una delle notificate che si è ben guardata dal comunicare qualcosa agli altri. Che squallore, e pensare che qualcuno, presumo ricorrente, ha scritto che proponendo il ricorso poteva ora camminare a testa alte, beh credo che la debba abbassare invece
Rispondi

Da: x poveretti24/05/2009 12:08:48

tesoro non ti preoccupare... ce l'hai fatta la prima volta, ce la farai anche la seconda
Rispondi

Da: condor24/05/2009 12:24:24
Volevo ringraziare pubblicamente tutti gli amici che mi hanno onorato della loro stima scrivendomi o contattandomi. La stima la ricambio e rimarremo in contatto. Non voglio venir meno alle sagge parole di chi ha ricordato che ora le novità è meglio scambiarle in luoghi meno "affollati" di questo, dirò solamente 2 cose, che non daranno alcun vantaggio ai ricorsisti, ma che forse faranno riflettere e daranno un po' di serenità a noi:
1) ieri sera (ma anche precedentemente me ne avevano parlato) discorrendo con un amico illuminato mi è stato fatto notare che forse, anche se l'impulso ed il cuore ci spingerebbero a opporci alla sospensiva, converrebbe attendere il 15 luglio e dibattere direttamente sul merito. Non vedo che altro  potrebbero dire allora i ricorsisti, ove perdessero, per cui forse la strada che sembrerebbe prima facie più lunga a ben pensare diventa invece la più veloce. Riflettiamo tutti su questo, e verifichiamolo con i legali che stiamo contattando formalmente o informalmente.
2) se i neonazisti dell'Illinois del film "Blues Brothers" mi designassero quale loro rappresentante, sarei per ciò stesso un neonazista? Non occorrerebbe forse che io accettassi formalmente e, soprattutto, per essere considerato neonazista, non occorrerebbe che partecipassi ad almeno una delle loro sedute o che compissi almeno un atto formale a loro riconducibile? Intelligenti pauca! :-)
Sursum corda amici!
Buona domenica
Rispondi

Da: Ulisse24/05/2009 12:36:33
fare reclamo avverso l'ordinanza di sospensione avrebbe, forse, l'unico effetto, se accolta, di revocare la medesima e consentire all'INPS di pubblicare la graduatoria;
ora, si tratta di capire, tramite un buon avvocato esperto di queste cose, quale utilità pratica avrebbe, se ne avesse, un simile atto, ai fini della creazione di un autentico diritto all'assunzione, almeno per i primi 35, sempre, naturalmente, in relazione a quello che sarà l'esito del merito.

buona domenica a tutti, specialmente all'efficientissimo condor, neonazista in pectore ;-)!
Rispondi

Da: condor24/05/2009 12:53:02
Grazie Ulisse, ricambio di cuore.
Mi hanno contattato alcuni amici ansiosi, perciò ho pensato di mettere sul forum (non mi ricordo se già era stato fatto, ma meglio 2 volte che nessuna) la sentenza di cui parlava Attila alcuin giorni fa.
Avviso ai ricorsisti (cui va il mio rispetto, e che dunque non me ne vorranno e non si adombreranno per un po' di ironia, che elargisco sempre a tutti, per primo a me stesso): non leggetela dopo il caffè, potrebbe andarvi per traverso! :-)       

REPUBBLICA ITALIANA            N. 5572/07 REG.DEC.
       IN NOME DEL POPOLO ITALIANO            N. 910 REG:RIC.
Il  Consiglio  di  Stato  in  sede  giurisdizionale,   Quinta  Sezione          ANNO 2007
ha pronunciato la seguente
decisione
sul ricorso in appello proposto dalla signora Marina CAMPANELLA, residente in Putignano, difesa dallâavvocato Luigi DâAmbrosio e domiciliata in Roma, via Cosseria 2, presso il dottor Alfredo Placidi;
contro
la signora Maria Carmela LARUCCIA, residente in Putignano, costituitasi in giudizio con lâavvocato Maria Petrocelli e domiciliata in Roma, via Cosseria 2, presso il dottor Alfredo Placidi;
e nei confronti
del comune di PUTIGNANO, costituitosi in giudizio in persona del sindaco Gian.zo Angelini De Miccolis, difeso dallâavvocato Giovanni DâInnella e domiciliato in Roma, via Ridolfino Venuti 42, presso lo studio dellâavvocato Francesco Altieri;
per la riforma
della sentenza 20 dicembre 2006 n. 4465, con la quale il tribunale amministrativo regionale per la Puglia, seconda sezione, ha annullato il provvedimento del comune di Putignano 4 agosto 2006 n. 362, di approvazione della graduatoria di un concorso per un posto di istruttore amministrativo.
Visto il ricorso in appello, notificato il 9 e depositato il 30 gennaio 2007;
visto il controricorso del comune di Putignano, depositato il 20 febbraio 2007;
visto il controricorso della signora Laruccia, depositato il 21 marzo 2007, e la memoria difensiva depositata il giorno seguente;
visti gli atti tutti della causa;
relatore, allâudienza del 27 marzo 2007, il consigliere Raffaele Carboni, e uditi altresì gli avvocati Luigi DâAmbrosio, Maria Petrocelli e Giovanni DâInnella;
ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue.
FATTO
Il comune di Putignano ha indetto il concorso sopra indicato, per titoli ed esami e riservato alle persone con ridotta o senza capacità lavorativa, e con deliberazione della giunta comunale 23 dicembre 2005 ha nominato la commissione giudicatrice: il segretario del comune, con funzioni di presidente, un docente universitario in materia giuridica e un funzionario designato dalla provincia di Bari. Le tre prove, scritta, orale e pratica, sarebbero state valutate ciascuna in trentesimi, riportando poi la media nel punteggio finale. La signora Campanella si è classificata prima in graduatoria con punti 52,25, mentre la signora Laruccia si è classificata seconda, con punti 51. In particolare, le due candidate, nellâordine, hanno ottenuto ventitre e ventisette trentesimi nella prova scritta (consistente in quesiti âa risposta multiplaâ); mentre per la prova orale e per la prova pratica (redazione di un atto amministrativo) sono stati attribuiti ad entrambe gli stessi voti, ventitre trentesimi nellâorale e ventisei trentesimi nella prova pratica. Prima della prova orale e per la prova di lingua inglese, la commissione giudicatrice è stata integrata con la professoressa Duffy Rosaleen, designata dallâautorità scolastica.
La signora Laruccia ha impugnato la graduatoria con ricorso al tribunale amministrativo regionale per la Puglia notificato il 10 e 11 novembre 2006, deducendone lâillegittimità per sei motivi. Con i primi tre motivi ha contestato i punteggi attribuiti per le prove, orale, scritta e pratica; con il quarto motivo ha dedotto che la valutazione dei titoli era stata effettuata dopo le prove dâesame. Con gli altri due motivi ha dedotto lâillegittima composizione della commissione giudicatrice, perché il segretario comunale «riveste altresì la carica di Referente regionale della UIL F.P.L., associazione sindacale dei Segretari Comunali» (quinto motivo), e perché la commissione era composta di soli uomini; in violazione degli articoli, rispettivamente, 35 e 57 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165.
Il comune e la controinteressata si sono costituiti in giudizio per resistere, e la signora Campanella con atto notificato lâ11 dicembre 2006, ha anche proposto ricorso incidentale, deducendo che, per un errore di calcolo, alla signora Laruccia era stato attribuito il punteggio finale di 51 anziché 50,75.
Il tribunale amministrativo regionale con la sentenza indicata in epigrafe ha accolto il ricorso giudicando fondati e assorbenti i motivi quinto e sesto, relativi alla composizione della commissione giudicatrice, con la motivazione che la carica sindacale del dottor Dioguardi, segretario generale del comune, non ne garantisce la terzietà nellâesercizio dellâincarico di presidente della commissione giudicatrice, in particolare perché era, nel comune, lâunico iscritto a quel sindacato; e che la deliberazione di nomina della commissione non reca traccia delle ragioni di assenza della componente femminile.
La signora Campanella appella, deducendo due motivi: nega che il dottor Dioguardi fosse rappresentante sindacale, essendo semplicemente iscritto a un sindacato. Sulla questione della presenza femminile lâappellante nega, in primo luogo, che la ricorrente di primo grado fosse legittimata a dedurre il motivo; fa poi presente che la commissione è stata integrata dalla professoressa Duffy Rosaleen, la quale ha sottoscritto il verbale del 6 luglio 2006 recante la graduatoria finale; e che in ogni caso non câè stata né ci poteva essere discriminazione a danno del sesso femminile, dal momento che le candidate ammesse alla prova orale erano due donne.
La signora Laruccia si è costituita con atto depositato il 22 marzo 2007i.
DIRITTO
Il Collegio non può tener conto del controricorso, contenente riproposizione dei motivi di ricorso assorbiti dal giudice di primo grado, depositato dalla parte appellata nellâimminenza della discussione della causa, oltre il termine di dieci giorni prima dellâudienza (articolo 39 del regolamento di procedura davanti al Consiglio di Stato emanato con regio decreto 17 agosto 1907 n. 642, e articolo 23, terzo comma, della legge 6 dicembre 1971 n. 1034 sui tribunali amministrativi regionali): i termini per il deposito di scritti e documenti non rispondono soltanto alla salvaguardia del contraddittorio, ma anche alla necessità, essa pure facente parte dellâequo processo, che il giudice sia messo in condizione di conoscere con agio gli atti processuali (vedasi la decisione della Sezione 15 febbraio 2007 n. 629).
Il primo motivo dâappello è fondato: lâarticolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 vieta la partecipazione alle commissioni giudicatrici di concorsi di pubblico impiego di «rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali». Nel caso in esame il presidente della commissione giudicatrice non era stato designato da associazioni sindacali, ma, come afferma la stessa dottoressa Laruccia nel ricorso di primo grado, era stato nominato dalla giunta comunale per la sua qualifica di funzionario comunale (âratione officiiâ); sicché la circostanza che egli fosse iscritto a unâassociazione sindacale, come pure che ne fosse lâunico iscritto nel comune e ne fosse il âreferenteâ, non hanno nessun rilievo. La norma che vieta la partecipazione alle commissioni giudicatrici di rappresentanti sindacali (ossia: designati dalle associazioni sindacali o scelti come commissari in ragione dellâappartenenza a unâassociazione sindacale) è diretta a preservare la terzietà delle commissioni giudicatrici e a scongiurare lâattribuzione di pubbliche funzioni ai sindacati, che sono semplici e libere associazioni private e non devono prendere il posto dei pubblici poteri; ma, se viene intesa come ha fatto il giudice di primo grado, essa viene a ledere, senza ragione, la libertà di associazione delle persone che, per ragione delle loro qualifiche professionali, hanno titolo per essere componenti di commissioni giudicatrici.
È fondato anche il secondo motivo dâappello. La disposizione di cui la ricorrente ha dedotto, e il giudice di primo grado ha ritenuto sussistente la violazione è lâarticolo 9 del regolamento generale sui concorsi pubblici emanato con decreto del presidente della repubblica 9 maggio 1994 n. 487, che, in esecuzione della norma contenuta prima nellâarticolo 61 del decreto legislativo 3 febbraio 1993 n.29, e poi nellâarticolo 57 del decreto legislativo 30 marzo 2005 n. 165 sui rapporti dâimpiego con le pubbliche amministrazioni, prescrive che sia riservato alle donne almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso. In punto di fatto, è opportuno far presente che la commissione era composta dal segretario comunale, presidente, in ragione della sua carica e di due componenti, pure di sesso maschile, che erano stati designati, lâuno da unâuniversità e un altro dalla provincia, senza che il comune avesse formulato richieste di sorta in ordine al sesso della persona da designare. Alla commissione è stata poi aggregata, in vista della prova di lingua inglese, una componente di sesso femminile, designata dallâautorità scolastica; e infine che alla prova orale erano state ammesse solo due candidate, le signore Campanella e Laruccia appunto. La ricorrente di primo grado, signora Laruccia, ha lamentato la violazione del citato articolo 9, senza peraltro indicare quale discriminazione abbia subìto dallâinsufficiente rappresentanza del sesso femminile. In via generale, perché sussista un interesse che legittimi lâimpugnazione di un atto amministrativo, occorre che lâatto sia lesivo e che si lamenti un comportamento illegittimo; nel senso, però, che vi sia un nesso causale, almento potenziale, tra la lamentata illegittimità e la lesione subìta. In particolare, quando si tratta di complessi procedimenti concorsuali o competitivi, come una gara, unâelezione, un concorso, non è sufficiente, per far annullare il provvedimento finale sfavorevole, dedurre la violazione di una delle tante regole del procedimento, che non presenti nesso col risultato finale. Più in profondità, la giustizia amministrativa ha la funzione di apprestare alle persone tutela contro le azioni amministrative illegittime, non di dare sfogo ai pretesti per fare annullare i provvedimenti amministrativi che non abbiano sortito lâeffetto desiderato. Perciò, in materia di presenza femminile nelle commissioni di concorso la Sezione, con decisione 6 giugno 2002 n. 3184, ha già stabilito, con richiamo anche a unâaltra decisione della sesta Sezione e a un parere di sezione consultiva, che lâassenza di una componente donna nella commissione di concorso non assume un rilievo autonomo in ordine alla posizione delle singole partecipanti di sesso femminile, e può essere dedotta come vizio se sia accompagnata da qualche circostanza «che evidenzii un comportamento dellâAmministrazione globalmente inteso ad attuare illegittime pratiche discriminatorie ai danni delle concorrenti»; osservando inoltre che «la funzione e le attribuzioni delle commissioni di concorso sono comunque ispirate a criteri costituzionali di trasparenza ed imparzialità la cui portata e il cui significato sono talmente pervasivi dellâordinamento da escludere che la sola mancanza di una componente di sesso femminile metta in forse tali profili». Nel caso in esame non solo non sono state dedotte circostanze che facciano pensare a una discriminazione a danno delle persone di sesso femminile, ma la doglianza non ha neppur senso dal momento che vi erano da valutare soltanto candidate.
Lâappello, in conclusione, è fondato e va accolto. Il Collegio stima peraltro equo compensare le spese di giudizio, in considerazione della materia del contendere.
Per questi motivi
accoglie lâappello indicato in epigrafe e per lâeffetto, in riforma della sentenza impugnata, respinge lâoriginario ricorso della signora Laruccia contro il provvedimento del comune di Putignano 4 agosto 2006 n. 362. Compensa le spese di giudizio .
Così deciso in Roma il 27 marzo 2007 e il 15 giugno 2007 dal collegio costituito dai signori:
Raffaele Iannotta    presidente
Raffaele Carboni    componente, estensore
Caro Lucrezio  onticelli    componente
Nicola Russo    componente
Adolfo Metro                componente


LâESTENSORE                IL PRESIDENTE
F.to Raffaele Carboni                  F.to Raffaele Iannotta
IL SEGRETARIO
F.to Agatina Maria Vilardo


DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 23/10/2007
(Art. 55 L. 27/4/1982, n. 186)
IL DIRIGENTE
F.to Antonio Natale

Rispondi

Da: ...24/05/2009 13:14:29
credo che l'appetito stia per passare a molti...altri l'hanno già perso
buon caffè e lemoncello
Rispondi

Da: x zampogna e zampognari24/05/2009 14:04:44
rimarrete suonati
Rispondi

Da: x ulisse24/05/2009 14:05:27
che tristezza, sai perchè
Rispondi

Da: x tutti i controricorrenti24/05/2009 14:41:35
dedicatevi ad altro concorso che fate prima
Rispondi

Da: poveretti24/05/2009 14:59:30
chi mi ha risposto invece non ce la farebbe neanche provasse il concorso altre cento volte lette le stronzate scritte nei temi che attraverso il ricorso ci ha rese note...vero tesoro? a proposito ma è così che ti rivolgi al dg?
Rispondi

Da: controricorrenti24/05/2009 15:04:19
già fatto, molti di sono sono già dirigente presso altre pp.aa., voi invece ve lo prenderete in quelo posto comunque
Rispondi

Da: Estraneo24/05/2009 15:58:56
La vicenda del ricorso sta evidenziando il peggio di qualche personaggio che scrive in questo forum, evidentemente fatto fuori completente ( non parzialmente). La boria ostentata quotidianamente cela l'incapacita' di farsi strada con le sole proprie forze, e in alcuni genera il desoderio di vedere soccombere che invece ha sudato onestamente per crearsi uno spazio di prestigio. Sono un dipendente inps che ha provato il concorso e non essendosi impegnato dovutamente e' stato giustamente trombato! Tuttavia a differenza di qualcuno cje conosco personalmente non mi rodo il fegato a sperare che avvenga l'ecatombe! Attendero' un nuovo bando ( che non sara' a breve) e certamente giochero' a dovere , questa volta , tutte le mie carte. Insomma questo ricorso e' assurdo:"" l'ecatombe o l'ammssione"". Mai vista una cosa del genere. Penso di conoscere personalmente la persona che scrive "" ve la prenderete sul naso "" o roba simile.  La boria fondata sul niente, l'essere semplicemente insulso.
Rispondi

Da: 24/05/2009 16:17:16
non preoccuparti Estraneo
ci penseranno i giudici a rimetterli a posto e fargli passare la boria

del resto è notorio che alcuni dei concorrenti ne hanno già provati diversi di concorsi a dirigente, sempre regolarmente bocciati ,lo capiranno prima o poi che non sono all'altezza

a te invece consiglio davvero di impegnarti adeguatamente alla prossima occasione per sfruttarla a dovere e raggiungerci nella classe dirigente al più presto .
è successa la stessa cosa ad un mio caro amico che come te ha sottovalutato questo appuntamento ed è rimasto fuori
a xoi auguro buona fortuna
non mancate la prossima meta

per i ricorrenti invece non si può che provare compassione
Rispondi

Da: per Terza ter24/05/2009 16:23:29
piccola squallida ignorante capziosa, ti piacerebbe,eh?
Rispondi

Da: cr24/05/2009 16:41:05
lo squallore e la meschinità del ricorso è già evidente nell'incongruenza delle richieste:
1) correggete meglio i nostri compiti, vi sono sfuggiti 8 capolavori e fate fare l'orale anche a noi
2) se in effetti vi accorgete che questi compiti erano veramente penosi allora, perso per perso, rovinate la vita a chi li ha fatti bene.
ma che ragioinamento è?
O ammettete che la procedura è stata regolare allora legittimamete aspirate a rientrarvi, oppure se siete convinti che non fosse regolare, per quale motivo volete che siano riesaminati i compiti????

Tutto ciò e MOLTO italiano: se sono gli altri a non pagare le tasse allora sono ladri da mettere in prigione, ma se capita l'occasione a me di certo non me la faccio sfuggire..
Rispondi

Da: .....24/05/2009 17:31:40
quoto cr..la sensazione che si ha è proprio questa...noi no e allora nessuno! siete gente da evitare accuratamente, cari ricorrenti, e conoscendo la realtà inps soprattutto nelle periferie, non avete fatto una buona mossa!....una sobillatrice è riuscita a portarvi dentro a questa storiaccia, poveretti che ci siete cascati con tutte le scarpe...uno dei pochi concorsi seri a cui noi concorrenti di professione abbiamo partecipato...nemmeno a magistratura c'è stata una tale sorveglianza agli scritti. le parole del presidente il giorno degli scritti hanno mostrato a tutti interni ed esterni il meglio dell'inps, l'orgoglio di appartenenza, la serietà, quella che chi è arrivato fino alla fine ha messo in ogni fase del concorso...credo che abbiate molto da imparare da che ce l'ha fatta, ma anche dai tanti che avete inutilmente contattato per farli ricorrere e che vi hanno risposto per le rime, dicendo che il concorso era stato serio, che c'erano amici preparati che avevano superato gli scritti, e che in fondo se non lo si era passato era forse perchè il compito non meritava di passare e la prossima volta si può far meglio...e si, ne avete da imparare in tema di modestia, di studio, di saper perdere lealmente, ecc,ecc. non è un caso si in tutta italia solo otto sfigatelli hanno pensato bene di fare questa carognata, che rovinerà un pò di felicità meritata a tanti.










Rispondi

Da: 24/05/2009 17:50:39
alcuni dei i ricorrenti hanno già partecipato più volte al concorso Dirigenti Inps e nonostante le note conoscenze sono state ripetutamente bocciate

di cosa vogliamo preoccuparci

c'è chi nella vita pur di arrivare è disposta anche a mettersi in ridicolo pubblicamente

non tutti hanno dignità nella vita
Rispondi

Da: x cucciolo24/05/2009 17:58:00
cucciolotto sei andato al mare oggi?
Rispondi

Da: idoneo24/05/2009 18:37:20
ho letto il ricorso e credo che verrà rigettato.
certo che se i concorrenti hanno scritto quelle cazzate nei compiti ci credo che li hanno segati!!hanno palesemente aggirato la traccia per soffermarsi sulle quattro minchiate imparate sul lavoro e che hanno ritenuto di dover riproporre (senza senso) negli scritti, dato che erano le uniche che sapevano!
Per quanto riguarda la vicenda Porrari, credo che sia irrilevante ai fini della validità del concorso, certo che avrebbe potuto dimettersi per tempo se avesse avuto un pò di coscienza, evitando queste inutili seccatute a tutti coloro che hanno dato l'anima per questo concorso...
Rispondi

Da: doxa...docet24/05/2009 18:37:47
beh, non solo 8, in senso assoluto, perchè non rende bene l'idea, ma 8 su 222 non ammessi agli orali, che rende meglio, e che corrisponde al 3,6%...millesimo più, millesimo meno!
...il 3,6% dei non ammessi, ad un concorso per dirigenti, ha fatto ricorso, ritenendo incomprese le proprie innovative proposte organizzative, tipo mettiamo al front office persone preparate, eliminiamo almeno il 50% del cartaceo, lasciamo uno sportello aperto fino a sera, liquidiamo le pensioni in 5 giorni, anzichè 28, e via dicendo da una banalità ad una insulsaggine, passando per una amenità!

mi viene in mente la storia di un direttore di sede che, ad un pensionando che voleva la liquidazione della pensione in qualche giorno, rispose "e che crede, che sia una pizza?"!

mi sembra, comunque, che i concorsi, specie quelli di un certo livello (ossia quello cui i trombati ricorrenti hanno inutilmente puntato e per i quali rimarrà sempre una evanescente chimera, con la beffa, oltre il danno), siano in genere vessati da un numero ben maggiore di ricorsi (in numero assoluto, o in percentuale di ricorrenti), e comunque non giungono mai ad ottenere l'annullamento sperato!

in ogni caso, i predetti ricorrenti, dei quali ormai tutti conosciamo lo spessore umano e morale, oltrechè chi ne è stato il burattinaio, avrebbero potuto sforzarsi un pò di più, e stilare altre, ben più valide, proposte organizzative, per poter ambire ad una valutazione migliore, quali, ad es.:

- l'autogestione di alcune sedi, che, senza una certa categoria di (ir)responsabili U.d.P., per lo più incapaci di organizzare alcunchè, anzichè ottimizzare, piuttosto aggravano i processi di lavoro, e devoluzione dell'indennità di funzione degli stessi a remunerazione di lavoro straordinario dei dipendenti;
- trasformare ogni dipendente in un pubblico ufficiale, con utilizzo di pistola, sì da risparmiare sulla spesa per la vigilanza (se non totalmente, almeno del 50%), tanto una ronda in pù, una in meno, in questo periodo storico, non fa molta differenza;
- predisporre dei cinturoni, con una ramazza all'estremità, con cui cingere i fianchi degli impiegati, naturalmente con turni settimanali, come per gli sportelli, affinchè, negli spostamenti durante le 7 ore e 12 minuti, ciascuno possa contribuire a tenere più puliti gli spazi comuni e gli uffici (con riduzione della spesa per le imprese di pulizia, se non totalmente, almeno del 50%);
- ridurre la settimana lavorativa da 5 giorni a 3, a parità di produttività, se necessario, anche con coercizioni personali (la L. 15/2009 lo consentirebbe pure), ma con una proporzionale riduzione dello stipendio (e che diamine, si avrebbero 2 giorni liberi in più, ci mancherebbe!): la produttività pro-capite e per sede schizzerebbe alle stelle e si potrebbe recuperare l'incentivo che qualche delinquente populista ha eliminato;
- individuare i dipendenti che lavorano a stento per la metà dell'orario normale (ossia il 50%), che secondo il miniministro sarebbero i più, costituire team di lavoro a coppia, e assegnare loro  una sola scrivania ed un solo pc (sai che risparmio, a parità di produzione!);
- istituire, al fine di aumentare lo spirito di corpo e la collaborazione fra colleghi, oltrechè il rapido miglioramento delle performances, delle speciali settimane kaizen, teorico-pratiche, con previa visione del film La corazzata Pot«mkin, di Sergej Michajlovič Ejzenštejn, o anche "Giovannona coscia lunga" e "L'esorciccio", cui potranno seguire Inpsiadi, con gare sportive in varie discipline.

...e si potrebbe proseguire, se non fosse che, purtroppo, mancano validi interlocutori e, specialmente, valutatori (non oso immaginare le contorsioni della Longa, di Porrari e del Prof., a leggere certe cagate pazzesche, durante le correzioni!).
Rispondi

Da: Ulisse24/05/2009 18:43:25
è vero, x ulisse, quella storia è di una tristezza immane, e perciò rivolgo un pensiero a tutte le persone invisibili, sole, isolate, o incapaci di tessere relazioni sociali, e che poi vengono trovate, così, alcuni giorni dopo l'ineluttabile, oltraggiate nel corpo, oltrechè nell'anima!
Rispondi

Da: cucciolo24/05/2009 18:44:23
ohè cucciolotto, no, non sono andato al mare, anche se oggi sarebbe stato l'unico posto in cui andare, ma tanto il prossimo w.e. ponte me ne vado a Ischia!!
Rispondi

Da: Ischia24/05/2009 19:42:22
Un bel bagno farebbe bene a molti qui.
Soprattutto a maggio che l'acqua è più fresca...
Non capisco, davvero, soprattutto perchè chi è esperto di concorsi sa bene che per ogni concorso c'è un ricorso.
E questo qui non fa eccezione.
Perciò, perchè tutta questa ansia?
Addirittura, c'è stato più sopra chi ha avanzato l'ipotesi di una sorta di complotto tra una delle ricorrenti e una delle vincitrici in alta posizione "che si è ben guardata dal comunicare qualcosa agli altri".
La quale ultima è una vera leggenda dei concorsi a dirigente dell'ultimo decennio avendone vinti a profusione e non avendo certo bisogno di questo all'INPS. Forse avrà cose più serie da fare che presenziare qui, lei che il dirigente già lo fa da un bel po' di tempo.
Mahhhh.
Consiglio, in alternativa ad Ischia, l'acqua gelida della Sardegna.


Rispondi

Da: per doxa24/05/2009 20:03:04
altra proposta: a turno i dipendenti armati di timbrino come per le discoteche potrebber sostituire i tornelli timbando il dipendente che esce per la pausa, con notevole risparmio anche sui tatuaggi....
Rispondi

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