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Esame avvocato Spagna
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Da: sinatra25/10/2011 22:15:48
cari amici ...mi e' sorto un dubbio....ammesso che se mi iscrivono al Coa di Alessandria non mi faranno giurare...io posso come abogado difendere, atteso tuttavia che ho  gia' giurato sia in spagna come abogado presso ilustre Colegio de Abogados e poi, essendo patrocinatore legale nel sessennio a noi concesso,  ho giurato innanzi al presidente della mia corte d'appello----ma quante volte devo giurare???il rito e la promessa e' la medesima....l'amico precedente dal titolo il giuramento??? ha ulteriori precisazioni e quale giurisprudenza????puoi arricchire il tema... un abrazo

Da: sinatra25/10/2011 22:15:59
cari amici ...mi e' sorto un dubbio....ammesso che se mi iscrivono al Coa di Alessandria non mi faranno giurare...io posso come abogado difendere, atteso tuttavia che ho  gia' giurato sia in spagna come abogado presso ilustre Colegio de Abogados e poi, essendo patrocinatore legale nel sessennio a noi concesso,  ho giurato innanzi al presidente della mia corte d'appello----ma quante volte devo giurare???il rito e la promessa e' la medesima....l'amico precedente dal titolo il giuramento??? ha ulteriori precisazioni e quale giurisprudenza????puoi arricchire il tema... un abrazo

Da: x sinatra25/10/2011 22:48:22
causa C-465/05

Da: sinatra25/10/2011 23:14:40
caro collega, con causa c-465-05 non ho trovato nulla.buona notte.

Da: ABOGADO ABOGADO25/10/2011 23:28:11
PER  x abogodo abogado
TU HAI DETTO:
"Poi, a limite, con la nuova direttiva ci sarà un periodo pre-integrazione pilotato per tutte le professioni regolate. Però, è pur vero che, termina ogni autonoma valutazione dei coa."
CIO' NON HA SENSO GIURIDICO PERCHE' LA PROCEDURA DI PREINFRAZIONE E' STATA INIZIATA DALLA COMMISSIONE UE CONTRO L'ITALIA A SEGUITO DELL'INTERROGAZIONE DI MASTELLA...ED E' CAUSATA DAI COMPORTAMENTI DEI COA CHE CHIEDONO COSE NON PREVISTE DALLA LEGGE PER STABILIRSI...QUINDI NON HA NULLA A CHE VEDERE CON LA REVISONE DELLA DIRETTIVA QUALIFICHE....E  POI DIMOSTRI UNA IGGNORANXA COLOSSALE QUANDO PARLI DI PREINFRAZIONE CONTRO LE PROFESSIONI....NON VUOL DIRE UN CAZZO!!!! LA PREINFRAZONE E' CONTRO UNO STATO NON PUO' ESSERE PER SUA NATURA CONTRO LE PROFESSIONI!!!QUINDI SEI DI SICURO UN AGGGGGGENTE ED ANCHE DEI PIU' IGNORANTI!!!!!!

Da: PER x zeus25/10/2011 23:37:21
LA PREINFRAZIONE TI SPIEGO SUBITO QUELLO CHE TU CHIEDI CIOE'....COME HO DETTO IO "VEDIAMO COME FINISCE LA PREINFRAZIONE " SIGNIFICA MOLTO SEMPLICEMENTE CHE IN QUESTA FASE LA COMMISSIONE UE CHIEDE AD UNO STATO IN VIA BONARIA DI UNIFORMARSI ALLE NORME COMUNITARIE E SE LO STATO O LE ISTITUZIONI DI QUELLO STATO NON SI UNIFORMANO CON I LORO COMPORTAMENTI AL DIRITTO COMUNITARIO A QUEL PUNTO LA COMMISSIONE UE INIZIA LA PROCEDURA DI INFRAZIONE AL TERMINE DELLA QUALE LO STATO INADEMPIENTE VIENE CONDANNATO AD UNA SANZIONE PECUNIARIA...E NEL CASO DEGLI ABOGADOS SE SI ARRIVASSE A CIO' SAREBBE PER COLPA DEI COA....TI E' CHIARO IL CONCETTO ZAPPA DI AGGGGGENTE!!!
POI TI RISPONDO CON L'INTERVENTO DI ALTRO UTENTE CHE SPIEGA BENE PERCHE' E' UNA STRONZATA CHE LA NUOVA DIRETTIVA E' CAUSATA DALLA PROCEDURA DI PREINFRAZIONE:
"nuove cavolate sulla direttiva servizi? Ci sono articoloni di repubblica di un mese addietro nei quali si riferiva di una volntà di apertura del mercato delle professioni in europa....attraverso tale direttiva non come si è scritto qui rappresentando questa direttiva ancora in itinere nella sua redazione come una sorta di spada di damocle per gli abogados... inoltre tuttociò striderebbe con la procedura di preinfrazione contro l'italia...ed anche con la lettera della BCE all'Italia scritta da Draghi e Trichet nella quale si indicava la via dell'apertura delle professioni...è proprio strana questa europa con una mano bastona l'italia sulle restrizioni all'accesso alle professioni e con l'altra mano scrive una direttiva degna del più becero dei leggggggggibus solutus....BAH!!! Come direbbe Asterix sono pazzi questi europei!!!! Invece come direi io: è in mala fede chi scrive queste cose facendo terrorismo di basso profilo al quale nemmeno il più tonto degli infradito crede!!!!!!!!"

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Da: asitech25/10/2011 23:43:32
Qua se sparano troppe cazzate!!!!! Andate a farvi fottere aggggenti  abogados depistatori vi auguro tutto il male del mondo fate schifo dite una marea di bugie per il vostro tornaconto personale da beceri ed infami bastardi quali siete!!!!! Fate schifo bugiardi di merda!!!!!

Da: x abogado abogado26/10/2011 08:28:26
continua a parlare di pere, quando il concetto è di diritto. La procedura pre, non significa che si arriverà all'infrazione. Inoltre, la procedura pre, non tiene conto delle direttive che dovranno intervenire dall' 1.1.12, fatto salvo che, se interviene la direttiva "sanante", la procedura (eventuale) di infrazione decade.
Inoltre, non credere che tutte le denunce alla Commissione EU siano tutte pro abogados. Ora non voglio entrare nello specifico per i già citati motivi, ma, per favore mi sapresti indicare delle università italiane dove superi ripettivamente: civile 1 e 2, amministrativo 1 e 2, commerciale, le procedure, lavoro, tributario, comunitario, internazionale, ecc. in tre mesi??? In Spagna, nelle note tre università questo è avvenuto (gluk!!!). A questo punto vale il principio CNF ovvero, (da non confondere con il noto Consiglio) CA NISCIUN è FESSE !

Da: ale26/10/2011 12:19:33
apperò.....
un plauso ad asitech, hai detto la verità, solo cazzate da fessi...........

Da: abogado abogado26/10/2011 12:22:54
senti di pere ci parli tu...io l'ho detto che siamo nella fase di preinfrazione ma sei tu che ometti volutamente di ricordare quello che io ho scritto e cioè che lo STATO membro DEVE UNIFORMARSI a quanto chiede la commissione UE altrimenti si apre l'infrazione vera e propria con sanzione pecuniaria questo è diritto non chiacchiere...
La direttiva sanante....non esiste sono tutte stronzate e chiacchiere da forum di abogados che spargono il germe del terrorismo verso altri futuri abogaods....dove sono queste fantomatiche proposte di direttive....senza il testo da leggere in un indirizzo web ufficiale sono chiacchiere alle quali rispondo che su Affari e Finanza di Repubblica di fine settembre (del quale su questo forum era stata postata la pagina) si parlava della riscrittura della direttiva qualifiche però in un senso di maggiore apertura delle professioni...l'esatto contrario di quanto dite voi spargitori di paura che non volete che altri infraditos vadano da una nota agggenzia che ha riaperto le iscrizioni perchè avete paura che i COA si incazzino...
Quanto alle università il giudizio dei professori è insindacabile e se vogliono  far sostenere degli esami sul programma necessariamente più corto perchè gli studenti in questi casi sono dei  GIA' LAUREATI ITALIANI, possono benissimo farlo senza violare nulla e nessuna direttiva può contestare questo aspetto!!!!!! Poi se uno si è iscritto in una università e dopo 1 e 6 mesi ha studiato e passa questi esami cosa vuoi dirgli...sai nessuna direttiva può cancellare l'autonomia universitaria che è antichissima.... e poi chi Italiano ai tempi dell'università magari sostiene alcuni esami con l'ERASMUS all'estero per esempio in danimarca come tenti che conosco...sei certo che gli esami fatti sono proprio con lo stesso numero di pagine di uno studente danese....? E allora invalidiamo l'erasmus per tutti e li rimandiamo a fare quegli esami nelle loro università nazionali....!!!! Come dice Beppe Grillo!!! A faffanculo!!!!!!
Quanto al CNF nel parere di Maggio ha scritto praticamente così: " cari COA fate come volete con gli abogados non vogliamo saperne nulla e se non li iscrivete probabilmente subirete azioni legali..."
E' strana questa Europa poi che con la BCE scrive una lettera all'italia nella quale la si invita ad aprire il mercato professionale e dall'altra arrivano le direttive dei tuoi sogni che tagliano le gambe...strano che il Commissario Rehn ancora insiste in questi giorni sulle professioni.... E poi sulle università note che dici tu che non conosco...non avrebbe nemmeno ragione alcuna per causa loro colpiere anche chi ha seguito percorsi più normali...tutti penalizzati anche chi è inappuntabile....ma siamo seri mica sei Totò a noi la fontana di trevi non la vendi chiaro?!?!

Da: ce lhanno con me!26/10/2011 12:50:31
cari COA fate come volete con gli abogados non vogliamo saperne nulla e se non li iscrivete probabilmente subirete azioni legali..

ehilà!!!!! si che siamo forti!!!!
su questo forum è da anni che si legge di azioni legali, risarcimenti, querele, polizia e altro. Poi si è saputo chi era a scrivere certe cose aggressive: ingenuotti oppure agenti in cerca di polli da spennare. Vedi i recenti avvenimenti che hanno portato a certe dispersioni fra le associazioni già esistenti, ridotte ad agenzie.

Da: aspen26/10/2011 12:51:16

Ha ragione ABOGADO ABOGADO

guadate questo video sulla direttiva qualifiche:

http://www.youtube.com/watch?v=AxWUSEyy9hY

Da: DIRETTIVA QUALIFICHE DA ITALIA OGGI26/10/2011 12:54:16
DIRETTIVA QUALIFICHE DA RISCRIVERE   


Notizia: Revisione Direttiva qualifiche verso la dismissione. A circa sei anni dalla sua approvazione, infatti, per la direttiva 36/05 sul riconoscimento della qualifiche professionali si sono aperti i lavori di revisione del testo che addirittura potrebbero mettere in dubbio la sopravvivenza di uno dei suoi punti nodali: le piattaforme comuni quei criteri, cioè, che avrebbero dovuto consentire di colmare le differenze formative tra i diversi paesi. Una delle rivoluzioni promesse dalla Zappalà (così è stata chiamata dal nome del suo relatore al Parlamento europeo), infatti, era proprio quella, stabilendo i livelli di qualifica ai quali corrispondono le competenze professionali, di dare la possibilità agli stati di mettere in piedi delle piattaforme dedicate a singole professioni al fine armonizzare le differenze formative tra i paesi membri e facilitare così la mobilità dei professionisti. Una semplificazione che, però, fanno sapere fonti vicine al ministero della giustizia che vigila su molti ordini professionali, non ha trovato mai attuazione e di piattaforme, come fanno sapere dal ministero della giustizia, non ne è stata creata nemmeno una. La motivazione? Troppe le diversità formative e troppo elevata la percentuale (almeno due terzi) dei paesi che avrebbero dovuto aderire per creare ogni singola piattaforma. Ecco perché tra le ipotesi, dopo un anno di consultazioni avviate dalla commissione europea e concluse nel Libro verde che contiene le eventuali proposte di modifica, c'è quella di abbassare la percentuale di paesi un terzo dei paesi potrebbe essere sufficiente) che aderiscono alle piattaforme se non di abolirle del tutto. Nello stesso tempo, spiegano ancora i tecnici di via Arenula che seguono la materia, parallelamente si sta ipotizzando la creazione di una tessera professionale per semplificare le procedure di riconoscimento con tanto di documentazione che attestata la qualificazione del professionista. E anche di questo, tra le altre cose, si parlerà il prossimo 3 e 4 ottobre a Cracovia quando le autorità europee, le organizzazioni dei consumatori, e le associazioni di categoria si riuniranno al Forum del Mercato interno organizzato appunto dal Parlamento europeo. Benedetta Pacelli 
Data Pubblicazione: 21/09/2011
Fonte: ITALIA OGGI

Da: DIRETTIVA QUALIFICHE26/10/2011 12:59:40
Qualifiche professionali, Bruxelles accelera
http://il-libero-professionista.confprofessioni.eu/2011/10/05/qualifiche-professionali-bruxelles-accelera/

ottobre 5, 2011
Dopo la consultazione pubblica, l'Ue prepara le sue conclusioni sul riconoscimento e sulla mobilità dei professionisti nel mercato unico.

Il 20 settembre scorso è scaduto il termine per presentare gli ultimi commenti al Libro Verde, il documento di consultazione sulla Direttiva per il riconoscimento delle qualifiche professionali pubblicato lo scorso giugno dalla Commissione europea. Ora si apre la seconda fase del processo di revisione della normativa europea per la mobilità dei professionisti che potrà integrare i suggerimenti degli stakeholdersed elaborare nuove strategie per agevolare la mobilità nel mercato unico.  I primi risultati della consultazione pubblica saranno resi noti il prossimo 7 novembre a Bruxelles durante una Conferenza di alto livello sul Libro Verde, per informare tutti gli attori coinvolti circa l'esito della seconda consultazione e per avere un ultimo scambio di opinioni prima che la Commissione presenti la sua proposta legislativa in materia di riconoscimento delle qualifiche.
Già dalla prima fase era emersa la necessità di un ammodernamento della regolamentazione europea nel senso di una sua semplificazione, senza pregiudicare la qualità della prestazione dei servizi; proprio per rispondere a tale esigenza negli ultimi dibattiti è stata dedicata particolare attenzione alla carta professionale europea, considerata sia dalla Commissione che dal Parlamento lo strumento in grado di produrre una spinta nel senso della mobilità, velocizzando il processo di riconoscimento aumentandone la trasparenza. Il Parlamento europeo ha già iniziato a lavorare sul dossier, presentando a luglio un primo progetto di relazione sull'attuazione e revisione della Direttiva qualifiche. Il documento, che si ispira al Libro Verde, raccoglie le prime riflessioni degli europarlamentari ed identifica alcune aree di lavoro, avendo come obiettivo primario lo snellimento del sistema di riconoscimento delle qualifiche e la promozione delle prestazioni transfrontaliere di servizi.Durante i mesi estivi si è parlato molto anche di piattaforme comuni (indispensabili per facilitare il riconoscimento delle qualifiche), formazione professionale continua e competenze linguistiche, che rimangono purtroppo uno dei principali ostacoli alla mobilità. È, inoltre, ferma intenzione dell'esecutivo europeo potenziare l'accesso alle informazioni e l'amministrazione online.
La Direttiva qualifiche si inserisce nel quadro più generale di promozione e sviluppo del mercato interno e per tale ragione sarà uno dei temi principali che verrà affrontato dal Single Market Forum dei primi di ottobre a Cracovia. In tale occasione anche il gruppo di lavoro della Commissione europea sulla carta professionale presenterà le sue prime conclusioni.

Da: RIFORME ORDINI E ANTITRUST: UN BRACCIO DI FERRO (I26/10/2011 13:03:09
http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=70445408

Da "CORRIERE DELLA SERA - INSERTO CORRIERECONOMIA" di lunedì 24 ottobre 2011

Deregulation Le associazioni di categoria temono un accerchiamento delle altre lobby 3 Ordini e Antitrust:

un braccio ferro (infinito) Catricalà rilancia su esami di Stato e liberalizzazioni. Ma i professionisti...

DI ISIDORO TROVATO Poteva essere l`occasione per parlarsi e chiarirsi.

E invece è stata l`occasione per ribadire la diversità delle posizioni, probabilmente inconciliabili.

L`intervento del presidente dell`Antitrust, Antonio Catricalà, al congresso dei notai aveva riacceso la speranza di un`apertura di dialogo tra il garante della concorrenza e il mondo delle professioni.

Da tempo si svolge un duello dialettico tra le due parti:

l`Antitrust chiede una liberalizzazione pressoché totale delle professioni che invece considerano queste riforme un pretesto per favorire altre lobby di potere (leggi Confindustria).

A Torino Catricalà, davanti ad alcuni tra i più importanti presidenti delle associazioni professionali, ha ribadito i punti cardine delle sue richieste: «Mi piacerebbe che all`interno dei consigli degli ordini professionali - ha ` spiegato il presidente dellAuthority - ci fossero anche membri delle associazioni dei consumatori. Perché gli Ordini non sono sindacati di categoria, ma dovrebbero tutelare l`interesse pubblico e non succede. E allora chi meglio dei consumatori per tutelare gli interessi collettivi?».

`esame d Stato L`altro grande bersaglio di critiche da parte dell`Antitrust è quell`esame di Stato che quest`estate sembrava poter essere eliminato dalla manovra economica correttiva. «Sarebbe ora che gli Ordini professionali riconoscessero l`aleatorietà di quegli esami - ribad i s e e Catricalà -. Si tratta di prove che spesso non premiano il merito. Meglio prevedere percorsi più selettivi all`università e poi un quinto anno che serva da tirocinio o praticantato.

E poi subito l`ingresso nel mondo del lavoro ».

Un`ipotesi questa per nulla gradita alle professioni ordinistiche come riaffermato dal presidente del Comitato unitario delle professioni, Marina Calderone. «Se usciamo dal principio della meritocrazia, insito nel supera- mento dell`esame di Stato, scadiamo di qualità.

Rendere abilitante all`esercizio della professione l`esame di laurea non costituisce, per talune professioni, la necessaria garanzia di qualità della prestazione professionale da rendersi non nell`interesse dei singoli ma della collettività.

Inoltre, in un momento in cui da più parti si richiede la riduzione dei costi pubblici, non possiamo accettare l`ingerenza di chi pensa di impartire lezioni ma poi fa l`opposto. Forse l`Authority farebbe bene a rivedere i suoi conti visto che il costo lordo dei 277 dipendenti dell`Antitrust ammonta, secondo il bilancio pubblicato sul loro sito ad oltre 38 milioni di euro».

Sul tema è intervenuto con veemenza anche Leopoldo Freyrie, presidente del Consiglio nazionale degli architetti.

«Preoccupa verificare che il presidente dell`Autorità della Concorrenza proponga soluzioni "cinesi" di abbassamento degli standard di conoscenza e di preparazione dei professionisti, che dovrebbero e devono, invece, essere considerati l`eccellenza del Paese.

Il tutto giustificandolo con calcoli di incremento del Pil che sono, di fatto, indimostrabili.

Tutti gli Stati europei condividono, nelle loro proposte di revisione sulla Direttiva qualifiche professionali: cinque anni di formazione ai quali si aggiunge almeno un anno di tirocinio per i futuri professionisti.

Mentre la Germania investe platealmente sulle professioni intellettuali come motore dello sviluppo» .

Altro ingombrante ostacolo sulla via del dialogo tra le parti è il ruolo che i professionisti chiedono di svolgere all`interno del panorama politico e sociale del Paese. «C`è uno schieramento di poteri che vorrebbe un`emarginazione dei professionisti - spiega Claudio Siciliotti, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti - ma la realtà e questi ultimi anni di crisi hanno evidenziato il ruolo sociale del nostro mondo. Credo che la triangolazione Stato-grande industria-grande sindacato abbia fatto il suo tempo. Al tavolo delle riforme devono sedersi anche realtà come quella dei professionisti che, oltre a produrre 15 punti di Pil, sono irrinunciabili attori sociali».


Da: RIFORME ORDINI E ANTITRUST UN BRACCIO DI FERRO I26/10/2011 13:06:18
http://www.confprofessioni.eu/news.jsp?idPagina=10925Mercato

Unico, venti ostacoli da rimuovere 11 OTTOBRE 2011

[Europa]

Dal forum di Cracovia luci e ombre sul single market

Il primo forum del mercato unico, organizzato congiuntamente da Commissione, presidenza polacca del Consiglio dell'Unione e Parlamento europeo, ha chiamato a raccolta cittadini, imprenditori, parti sociali e decisori politici a tutti i livelli al fine di dibattere dello stato del mercato unico. Alla due giorni polacca ha preso parte anche il Desk europeo di Confprofessioni.
Particolare attenzione ha avuto il documento della Commissione contenente i venti ostacoli incontrati con maggiore frequenza dai cittadini e dalle imprese, che confermano quindi il divario esistente fra le aspettative e la realtà del mercato unico. Alle aree più delicate sono stati dedicati degli appositi seminari tematici, tra questi occorre menzionare quello sul riconoscimento delle qualifiche professionali, il distacco dei lavoratori e la previdenza sociale di base, nonché gli ostacoli tributari ed il miglioramento del funzionamento della legislazione in materia di appalti pubblici.
Per quanto riguarda il riconoscimento delle qualifiche, il forum ha ribadito la centralità del dossier, considerato una delle leve principali per la rilancio del mercato unico. Nel contesto della revisione della direttiva europea sul riconoscimento delle qualifiche professionali, la Commissione sta considerando le potenzialità di una carta professionale europea per velocizzare il procedimento di riconoscimento e facilitare la mobilità. La possibilità di introdurre tale carta è attualmente in fase di discussione e la Commissione potrebbe già introdurla nella sua proposta legislativa sull'ammodernamento della direttiva qualifiche di fine anno. A sostegno di tale orientamento vi sono anche le conclusioni dei case studies condotti dallo Steering Group istituito dalla Commissione sulle potenzialità della carta professionale per ingegneri, dottori ed infermieri; in tutti e tre i casi è stato riconosciuto il valore aggiunto della tessera ai fini della promozione della mobilità transfrontaliera.
In conclusione, nella dichiarazione finale (la Krakow declaration) sono stati riconosciuti i benefici che il mercato unico ha portato, ma al tempo stesso è stato rinnovato l'invito a tutti i soggetti interessati ad impegnarsi per eliminare le barriere ancora esistenti e a cooperare per assicurare che la legislazione europea trovi piena attuazione. Un migliore funzionamento del mercato unico può, infatti, contribuire a rafforzare la crescita e la ripresa dell'Unione. A tal fine si auspica lo scambio di buone pratiche tra gli Stati membri, la corretta attuazione del diritto europeo, la promozione della mobilità dei lavoratori e la prestazione di servizi transfrontalieri.


Da: Mercato Unico, venti ostacoli da rimuovere26/10/2011 13:07:21
http://www.confprofessioni.eu/news.jsp?idPagina=10925

Mercato Unico, venti ostacoli da rimuovere 11 OTTOBRE 2011

[Europa]

Dal forum di Cracovia luci e ombre sul single market

Il primo forum del mercato unico, organizzato congiuntamente da Commissione, presidenza polacca del Consiglio dell'Unione e Parlamento europeo, ha chiamato a raccolta cittadini, imprenditori, parti sociali e decisori politici a tutti i livelli al fine di dibattere dello stato del mercato unico. Alla due giorni polacca ha preso parte anche il Desk europeo di Confprofessioni.
Particolare attenzione ha avuto il documento della Commissione contenente i venti ostacoli incontrati con maggiore frequenza dai cittadini e dalle imprese, che confermano quindi il divario esistente fra le aspettative e la realtà del mercato unico. Alle aree più delicate sono stati dedicati degli appositi seminari tematici, tra questi occorre menzionare quello sul riconoscimento delle qualifiche professionali, il distacco dei lavoratori e la previdenza sociale di base, nonché gli ostacoli tributari ed il miglioramento del funzionamento della legislazione in materia di appalti pubblici.
Per quanto riguarda il riconoscimento delle qualifiche, il forum ha ribadito la centralità del dossier, considerato una delle leve principali per la rilancio del mercato unico. Nel contesto della revisione della direttiva europea sul riconoscimento delle qualifiche professionali, la Commissione sta considerando le potenzialità di una carta professionale europea per velocizzare il procedimento di riconoscimento e facilitare la mobilità. La possibilità di introdurre tale carta è attualmente in fase di discussione e la Commissione potrebbe già introdurla nella sua proposta legislativa sull'ammodernamento della direttiva qualifiche di fine anno. A sostegno di tale orientamento vi sono anche le conclusioni dei case studies condotti dallo Steering Group istituito dalla Commissione sulle potenzialità della carta professionale per ingegneri, dottori ed infermieri; in tutti e tre i casi è stato riconosciuto il valore aggiunto della tessera ai fini della promozione della mobilità transfrontaliera.
In conclusione, nella dichiarazione finale (la Krakow declaration) sono stati riconosciuti i benefici che il mercato unico ha portato, ma al tempo stesso è stato rinnovato l'invito a tutti i soggetti interessati ad impegnarsi per eliminare le barriere ancora esistenti e a cooperare per assicurare che la legislazione europea trovi piena attuazione. Un migliore funzionamento del mercato unico può, infatti, contribuire a rafforzare la crescita e la ripresa dell'Unione. A tal fine si auspica lo scambio di buone pratiche tra gli Stati membri, la corretta attuazione del diritto europeo, la promozione della mobilità dei lavoratori e la prestazione di servizi transfrontalieri.


Da: Qualifiche professionali nell’Ue26/10/2011 13:18:12
http://www.europarlamento24.eu/qualifiche-professionali-nellue-una-consultazione-per-cambiarle/0,1254,72_ART_1618,00.html

Qualifiche professionali nell'Ue: una consultazione per cambiarle
La Commissione europea intenzionata a modernizzare la direttiva 2005/36/Ce relativa al mutuo riconoscimento delle qualifiche e cerca spunti presso le parti interessate. Forse novità per gli architetti. Proposta legislativa a dicembre.
22 Giugno 2011

Si parte da qui

Data di pubblicazione: 2011

Formato: pdf

Lingua: inglese

Dir_2005_36_Ce.pdf

Il testo consolidato al 24 marzo del 2011 della Direttiva sulle Qualifiche professionali, emendata nel corso degli anni conl'inserimento dei paesi aggiuntisi all'Ue e con allegati.
Link

Qualifiche professionali europee verso il cambiamento
Tag
competitività, concorrenza, consumatori, imprese, industria


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Invia questo articolo In consultazione con le parti interessate e partendo da un Libro verde, la Commissione europea sta cercando di modernizzare la direttiva sul riconoscimento delle qualifiche professionali, la 2005/36/Ce, di cui in allegato è presente la versione consolidata a marzo 2011 con l'inserimento delle qualifiche dei paesi che si sono aggiunti all'Ue.

Per la Commissione aggiornare la direttiva è una delle priorità dell'Atto per il mercato unico e contribuirà a rendere più competitiva l'economia europea e a sostenere la crescita e la creazione di occupazione, facilitando la mobilità dei lavoratori verso i posti di lavoro esistenti.

Il Libro verde di partenza sottolinea le possibili soluzioni future sulla base degli obiettivi raggiunti e che permettono nuovi approcci per migliorare la mobilità: l'introduzione di una carta professionale, strettamente connessa al sistema d'informazione del mercato interno potrebbe facilitare il riconoscimento in un altro Stato membro delle qualifiche del professionista.

Una carta professionale emessa da un'autorità competente nello Stato membro di origine del professionista potrebbe consentirgli di dimostrare le sue credenziali lavorative ai consumatori, datori di lavoro e autorità pertinenti in un altro Stato membro.

Le persone interessate sono invitate a fornire il loro contributo sul potenziale di nuove piattaforme comuni per facilitare la mobilità di lavoratori laddove non esiste un riconoscimento automatico, sviluppando una serie di criteri congiuntamente concordati per le qualifiche professionali.

Secondo la Commissione i requisiti formativi minimi per talune professioni (come quella di architetto) potrebbero essere rivisti.
A tal fine potrebbero essere necessari alcuni aggiustamenti della durata e del contenuto della formazione, nonché il possibile cambiamento delle capacità linguistiche per talune professioni sanitarie.

Si può rispondere alla consultazione entro il 20 settembre 2011.

Il documento di consultazione lo si raggiunge cliccando qui.

Successivamente la Commissione organizzerà una conferenza il 7 novembre 20111
Una proposta legislativa è prevista per dicembre 2011

Da: praticante lecchino26/10/2011 13:18:20
ABBBBOOOLITOOOOOOOO L'ESAMEEEEEEEEEEEEEEEEEE
ANDATE TUTTI AFFFANCULOOOOO EVVVVVIVAAAAAAAAAAAAAA

Da: PIPER 8026/10/2011 13:26:45
PER X ABOGADO ABOGADO E ALTRI TERRORISTI

TI BASTANO QUESTI POST CON TANTO DI PAGINE WEB ATTENDIBILISSIME TRA CUI QUELLA DEL PARLAMENTO EUROPEO...? HAI FINITO DI DIRE CAZZATE DEL TIPO CHE LA REVISONE DELLA DIRETTIVA QUALIFICHE E' RESTRITTIVA PER GLI ABOGADOS OPPURE HAI BISOGNO DI UN COLLQUIO CON BARROSO IN PERSONA...?!?!

Da: per "ce lhanno con me!"26/10/2011 14:41:25
ah non dice così il parere di maggio del CNF...? Basta leggere...le chiacchiere dei rosiconi che non sanno rispondere agli interventi ed in particolare a quello delle ore 12:22 stanno a zero...soprattutto dopo tutti i post con gli articoli ed i siti web attendibili...!!!!!
Inoltre qui di ingenui non ci sono...deluso? Non puoi sparare altre cazzate sulla direttiva qualifiche per fare il tuo terrorismo quotidiano...

Da: Vedo gente che rema contro26/10/2011 14:53:33
andate sull'altro forum a sfogarvi.

Da: exneo26/10/2011 14:54:53
chiedo scusa, ma il succo della questione a questo punto quale è?

Da: x-exneo26/10/2011 15:01:38
bohhh??? Uno ha scritto che hanno abolito l'esame di avvocato, ma quando? Io ho letto degli articoli più o meno generici che confermano che ci sarà la revisione della direttiva, ma non ho ben compreso in che termini. Se c'è qualche anima pia che mi illumina

Da: PER x-exneo26/10/2011 15:06:04
MA SAI LEGGERE GLI ARTICOLI POSTATI? TI SEMBRA CHE ANDIAMO VERSO UNA REVISIONE DELLA DIRETTIVA QUALIFICHE CHE SIA RESTRITTIVA PER GLI ABOGADOS CHE SI VOGLIONO ISCRIVERE...? TI SEMBRA POI CHE ABBIA RAGIONE CHI SPARGE IL GERME DEL TERRORISMO SU QUESTA DIRETTIVA E CHE DICE CHE ANCHE LA PROCEDURA DI PREINFRAZIONE CONTRO L'ITALIA VERRA' STOPPATA DA QUESTA DIRETTIVA? SE RITIENI QUESTO STAI MESSO MALE...OPPURE SEI LA STESSA PERSONA CHE HA POSTATO QUESTA ASSURDITA' MA CON UN NICK DIFFERENTE!!!!!

Da: exneo26/10/2011 15:07:12
se ti riferisci a Pipper, mi pare più un'esternazione d'impeto che un'affermazione.

Da: Esame-farsa26/10/2011 15:07:17
Infatti il succo qual è? La via spagnola è ancora percorribile? La proroga c'è? Io mi sto organizzando con altre 20 persone guidate da degli avv. stabiliti che hanno completato il percorso con iscrizione l'anno scorso. Loro si dicono sicuri circa la sussistenza della proroga...

Da: ottimo26/10/2011 15:07:37
Il succo e' che e' finita la via spagnola cosi' come la conoscevamo.
Ovviemente alcuni non se ne sono ancora accorti, o fanno finta.
Comunque il primo di novembre e' vicino.

Da: exneo26/10/2011 15:09:53
scusate, io l'unica cosa che ho capito è che ci sarà una revisione della direttiva. Non ho letto nulla sugli avvocati, ma, non credo che nella revisione generale della direttiva non includano gli avvocati. non ho idea in che termini.
Per ottimo, se quello che dici si lega al nostro discorso puoi essere più preciso per favore.

Da: exneo26/10/2011 15:11:23
ps: non mi riferisco alla proroga, non mi interessa, parlo della direttiva, anche se credo che siano accomunate da un unico destino

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