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Esame avvocato Spagna
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Da: Luigi | 06/03/2010 00:04:55 |
Basta offendere chi prende l'abilitazione all'estero... io l'ho presa a Târgu Neamţ e ho evitato tutte le ingiustizie tipiche del sistema italiano... e in più è stato piacevolmente facile, probabilmente anche più della via spagnola | |
Da: x Luigi | 06/03/2010 08:33:06 |
Concordo con te!!! C'era un collega sul forum che parlava di "via tunisina", qualche "signore", l'ha fatto scappare. Mi potresti spiegare come hai fatto o dare un recapito per parlarti? Ciao e ringraziamenti anticipati | |
Da: francesco sforzi | 06/03/2010 10:21:17 |
Ho sentito parlare anche dell'alternativa rumena, solo che ci sono tante ombre dovute al fatto che il sistema 1istituzionale è molto corrotto (specie per le pratiche di riconoscimento ed abilitazione, dove esiste un mercato di grande speculazione). Sapevo che i dentisti ricorrevano alla Romania, non credevo fosse uguale anche per l'avvocatura. Ma in Romania viene riconosciuta la laurea italiana e basta la sola laurea poer essere iscritti agli albi? Oppure occorre anche lì pratica più esame di stato? Io mi sto già attivando per reperire informazioni. Ma se sapete già qualcosa, scrivete. ripeto: l'unione fa la forza | |
Da: x Francesco Sforzi | 06/03/2010 12:51:22 |
Il problema è proprio qui, come funziona l'ìiscrizione all'ordine locale in Romania? Mi "pare" non ci giurerei, che bisonogna fare una pratica. Ma basta una dichiarazione di uno studio legale locale........... anche retrodatata= âââââ Da quello che mi è dato capire per ora, è che bisogna fare una specie di prova anche lì. Comunque come lei ha ben specificato, in Romania, ci si muove bene, come anche in altri lidi. Ho prontezza che, molti stanno tendando anche la "Via polacca o bulgara". Proviamo a capire e teniamoci in contatto, a limite con lo scambio e-mail, se lei è concorda. Spero che l'amico Luigi, ci aiuti in proposito distinti saluti | |
Da: x Francesco Sforzi | 06/03/2010 13:09:20 |
provate questo sito: www.baroul-bucuresti.ro/ | |
Da: x x francesco sforzi | 06/03/2010 14:37:23 |
la via polacca??? hahahahahaha ma smettetela!! ma quante buffonate raccontate?? documentatevi su come funziona negli altri paesi UE e poi parlate... per quanto riguarda la polonia è così difficile diventare avvocati che potrebbero essere loro ad intraprendere la "via italiana"! | |
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Da: x - x x Francesco Sforzi | 06/03/2010 15:56:12 |
Invece di stare ad inibire e offendere x francesco sforzi e francesco sforzi, che tentano quantomeno di provare a fare qualche cosa, perché non spieghi come funziona la cosa in Romania, dato che sai tutto. Inoltre, è chiaro che via polacca, è un modo di dire. | |
Da: monica | 06/03/2010 16:18:01 |
perdente sarai tu e sicuramente pure sfigato (e invidioso aggiungo)! Io sono Dirigente nel settore pubblico, sono soddisfatta del mio lavoro e anche dello stipendio. Per questo non cambierei mai la mia professione con altro. | |
Da: x Monica | 06/03/2010 16:37:10 |
Ma lascia perdere chi viene qui solo per offendere e denigrare. Non gli rispondere è meglio. Se non hai fretta di fare l'avv., ti sconsiglio la via spagnola. Cmq, se ci tieni evita la Spagna del sud, soprattutto le città più famose, Siviglia e Barcellona. | |
Da: Clint | 06/03/2010 22:37:25 |
Come cadete in contraddizione... rifuggite il sistema italiano che è pieno di difetti per rifugiarvi all'estero, dove "è tutto facile", con "dichiarazioni retrodatate"... ma siate seri, per favore... | |
Da: Pinuccia | 06/03/2010 22:54:29 |
A me hanno indicato Esch-sur-Alzette come luogo ideale per la prova d'esame. Dicono che è sufficiente presentare una tesina. | |
Da: francesco sforzi | 06/03/2010 23:31:05 |
addirittura il lussemburgo! Mah, ho verificato la romania. é un sistema da criminali mafiosi. Quindi lo boccio Iter pare consista in laurea più tre anni di pratica che possono essere retrodatate con pagamenti vari. IO NON CI STO! E poi rifuggo l'Italia perchè abbastanza subdola in queste forme di corruzione per poi intraprendere la carriera forense attraverso un sistema peggiore. Allora tanto vale prendere direttamente contatti con un senatore italiano, come per i concorsi per notaio, versargli contante e mi abilito in Italia senza sbattimenti di viaggi all'estero e pratiche burocratiche... Mi spiace irritare qualcuno, ma la via spagnola è quella più degna e trasparente in tutti i profili... | |
Da: francesco sforzi x pinuccia | 06/03/2010 23:42:17 |
Gli avvocati iscritti in Lussemburgo sono 391, oltre 203 praticanti. Con la laurea in giurisprudenza, generalmente ottenuta presso una Università straniera i cui titoli siano riconosciuti nel Granducato, chi intende intraprendere la professione forense deve seguire corsi complementari teorico-pratici. Detti corsi sono annuali: iniziano il 15 di ottobre e terminano il 31 gennaio; al termine viene consegnato al partecipante un diploma, che certifica la frequenza e i risultati ottenuti nelle esercitazioni. La contemporanea pratica presso uno studio legale dura tre anni ed è controllata da una Commissione istituita dal Ministero della Giustizia. Al termine della pratica, lâaspirante deve sostenere un esame scritto e uno orale piuttosto articolati. Mi dici come un italiano può diventare avvocato in lussemburgo senza invecchiare altri anni, dopo il periodo morto della pratica italiana??? | |
Da: Luigi | 07/03/2010 00:21:35 |
Sì, certo, è ovvio che ci sia bisogno di pagare qualcosa... ma che male c'è, dopotutto? Io in Italia non ho trovato altrettanta facilità e linearità nel trovare appoggi... mi sembra anche giusto poter abbreviare anni di noiosa pratica con una semplice offerta economica ad uno studio legale. Senza contare che i prezzi sono sostenibilissimi... e in più, il fascino di un Paese che non ha pari. | |
Da: CIAO x sempre | 07/03/2010 09:16:39 |
Ho l'impressione che qualcuno faccia tifo per la Spagna. Perchè??? Dico addio a questo forum ove si fa pubblicità e basta!!! Che strano, alcuni prima non SANNO NULLA ad esempio sulla ROMANIA, e dopo due minuti dicono che è un sistema di criminali mafiosi ecc. ecc.!!!??? Abbandono questo forum perchè ci sono agenti della CIA, che con sistemi da 007, scoprono tutto e/o hanno una bella agenzia per far conseguire la laurea in Spagna. Io non rispondo ma un'idea forse l'ho raggiunta e voi? trucchi da bottegaio.......... Non vi sforzate di risponedere, tanto su questo forum non ci vengo più. Un saluto particolare al dott. SFORZI. | |
Da: Carla | 07/03/2010 09:51:02 |
Concordo con CIAO. Infatti, se Sforzi o chi per lui sa qualcosa lo dica e basta. In Romania funziona così: (svolgimento) È facile dire che in Romania sono tutti mafiosi ed in Spagna no. Ognuno ha il diritto di andarsi a suicidare dove vuole, o addirittura intraprendere più strade in Europa, dato che, non câè una legge che proibisce più tentativi simultanei. Diversamente, penso che lâintuizione di CIAO sia giustaâââââââââââââââââ allora fatevi pubblicità a pagamento | |
Da: francesco sforzi | 07/03/2010 11:09:08 |
Innanzitutto non faccio pubblicità a nessuna agenzia. Prova ne sono tutti i miei interventi in questo foro in cui consiglio di diffidare dalle agenzie in quanto associazioni legalmente organizzate per truffare e vendere sogni irrealizzabili. Ho sempre sostenuto che la via spagnola non è facile con tanto di dati alla mano. Basta vedere le statistiche e il numero degli avvocati spagnoli ammessi nell'albo speciale dei stabiliti. In questo forum è nata la moda di tirare in ballo altre sedi alternative alla Spagna senza dare Prova. Si è iniziato con la Tunisia, poi si è passati alla Cina ed infine alla Romania. Io, con la mia preparazione di giurista internazionale, sono andato a verificare ciascun ordinamento citato. Non ho trovato nessuna convenzione bilaterale tra Tunisia e Francia o Tunisia e Italia per il riconoscimento delle professioni, salvo una convenzione di mutuo riconoscimento delle sentenze. Per quanto riguarda la Cina, non sono ancora riuscito a trovare niente, ma sto indagando. Riguardo alla Romania ho verificato ed ho valutato la fattibilità del percorso. Innanzitutto non esiste una convenzione bilaterale di omologazione della laurea come esiste per la Spagna. Poi in Romania il sistema prevede una pratica triennale. Ditemi voi come fare a sormontare questi ostacoli, visto che siete bravi a criticare senza dare contributi o prove???? Io almeno verifico e metto a disposizione le mie conoscenze. E da ulteriori indagini ho scoperto che in Romania basta pagare per comprarsi il titolo ed avere le certificazioni retrodatate per l'ammissione all'esame abilitativo. Ebbene se devo spendere 30000 o più euro per una abilitazione che costa tanti traffici in mezzo a tante ombre, io, personalmente, preferisco la via spagnola, dove al momento non sono scoppiati scandali di corruzione o altro. Solo le agenzie millantano professori o sedi accondiscenti, per attirare polli, mentre in realtà non lo sono. IO PREFERISCO DIVENTARE AVVOCATO PERCHE' VALGO, NON PERCHE' PAGO. SIA CHIARO. E CHIEDO A LORSIGNORI, CHE SONO TANTI INDIGNATI DEI MIEI INTERVENTI, FORSE PERCHE' RIPORTO ALLA REALTA' DELLE COSE , INNANZITUTTO DI OFFRIRE LA PROVA CONTRARIA DI CIO' CHE DICO E IN SECONDO LUOGO CHIEDO VIVAMENTE A COLORO CHE HANNO INDICATO LA VIA TUNISINA, LA VIA RUMENA, LA VIA LUSSEMBURGHESE, LA VIA DI SAN MARINO, LA VIA CINESE ETC. DI FORNIRE LE FONTI, LE LEGGI, I SITI ISTITUZIONALI NEI QUALI E' SPIEGATO COME OTTENERE L'ABILITAZIONE. Allora, solo allora, starò zitto | |
Da: via italiana | 07/03/2010 11:16:05 |
albo speciale deGLI stabiliti | |
Da: FUTURI ABOGADI â" unâamica | 07/03/2010 11:29:52 |
Carissimi colleghi, sono una collega avvocato da tre anni e, sento la necessità di comunicarvi quanto mi è indirettamente successo, in tema di abogadi. Lâanno scorso, un mio collega di studio a me molto vicino, ha subito lâennesima bocciatura allâesame. A quel punto ci siamo posti il problema di iniziare la cd âvia di Spagnaâ. Essendo il mio dominus con cui ho tenuto ottimi e reciproci rapporti, membro del COA, mi sono a lui rivolta per avere delucidazioni sullâeffettiva spendibilità in Italia di detto titolo. Dopo un tour di e-mail, a svariati COA del centro-nord e sud Italia a nome del dominus (essendo il nostro Ordine molto piccolo e pertanto mai si è imbattuto in simili questioni), abbiamo avuto sempre e comunque risposte molto negative, soprattutto sui titoli di Spagna. Ma, uno su tutti ci ha colpito e, vi riporto in copia incolla, omettendo ovviamente i nominativi: ***** Pregiatissimo collega avv. ââ., la presente in risposta alla Sua di pari Oggetto pervenutaci in data 28/11/2009. Le rappresentiamo in merito al quesito gentilmente postoci che, il Consiglio dellâOrdine di â., a partire dal 1 gennaio scorso, ha praticamente respinto tutte le istanze di iscrizione da parte di istanti con titoli stranieri, ad eccezione di quella presentata dallâav. â.. . Nella specie, lâav. â , ha dimostrato incontrovertibilmente che ha ed ha avuto onorata e lodevole attività di avocat ultraventennale. Inoltre, a seguito di richiesta di integrazione documentale, lâistante ha fornito dichiarazione tradotta e sottoscritta da parte del presidente del tribunale della città di â., a dimostrazione di quanto sopra. Ancora, risulta essere iscritto nellâelenco speciale degli avocat che possono patrocinare innanzi le magistrature superiori di Francia. Infine, e senza che gli fosse richiesto, ha dimostrato di essersi stabilito in Italia e nello specifico nel distretto di nostra competenza, a seguito di liete nozze con una nostra concittadina. Pertanto, la procedura, è parsa immune da censure. Ciò detto, fatte le eventuali dovute eccezioni, il nostro Ordine, non accetta iscrizioni di âcolleghiâ, che non dimostrino una effettiva, duratura e continua attività effettuata nel paese di provenienza. Nella speranza di ave fatto cosa gradita, invio i più cordiali saluti Ora fate voi, ma non fatevi truffare. Io ho sentito un dovere riferirvi cosa mi è accaduto. Uomo avvisatoâ.. | |
Da: yle | 07/03/2010 11:35:46 |
x Francesco Sforzi Non so se tu hai mai sostenuto l'esame in Italia, ma se così fosse ti auguro di superarlo perchè mi sembri una persona molto preparata e sono sicura che ce la puoi fare anche qui...a differenza di tanti caproni che rimangono tali a prescindere dal luogo scelto per conseguire l'abilitazione... In bocca al lupo | |
Da: x un amica. | 07/03/2010 11:37:03 |
Grazie, già so è vero. Trattasi del COA di NAPOLI, giusto? | |
Da: via italiana | 07/03/2010 11:38:42 |
se scrive "DEI stabiliti" non credo che abbia molte possibilità in italia... | |
Da: FUTURI ABOGADI ï¿ï¿" unâamica | 07/03/2010 11:38:51 |
fuoco, ci sei molto vicino, anche Napoli ha risposto comunque picche | |
Da: x abogadi | 07/03/2010 11:43:25 |
Pisa, Lucca e Firenze, hanno rifiutato gli abogadi ultimi..................., purtroppo | |
Da: francesco sforzi x yle | 07/03/2010 11:46:02 |
Ti ringrazio tantissimo della tua attestazione di stima. Io l'esame l'ho sempre superato allo scritto. Peccato che all'orale le commissioni non ascoltino i candidati e bocciano a "naso"... Ecco perchè, dopo due tentativi, deluso e schifato, sto intrapprendendo una via alternativa... Grazie comunque per il sostegno! | |
Da: yle | 07/03/2010 12:28:26 |
x Francesco Sforzi Capisco la tua indignazione...ne ho viste tante in sede di esame (gente che copiava, commissari che dettavano i compiti ai loro pupilli),per non parlare poi di tutti quelli che, senza capire un cavolo di diritto, riuscivano a superare l'esame... Io ho superato l'esame al secondo tentativo. Quando fui bocciata la prima volta allo scritto (per pochi punti) rimasi malissimo e, nonostante gli incoraggiamenti del mio dominus e dei miei colleghi, volevo mollare. Poi però ho deciso di sostenere nuovamente l'esame e per fortuna è andata bene. Ed è per questo che ti dico: NON MOLLARE, intraprendi pure la via spagnola ma non scartare del tutto la possibilità di sostenere nuovamente l'esame in Italia... | |
Da: x Francesco Sforzi | 07/03/2010 12:45:49 |
Ho letto di vie alternative. Altrettanto ho letto che non sei fiducioso su quelle extra-Spagna. Ora senza entrare nel dettaglio del perchè non ti piacciono, comunque per operare un raffronto tra Spagna e altri, sei in grado "se vuoi", di fare una griglia sui vari iter, San Marino, Andorra, Romania. PS: sulla Tunisia, una mia amica ha fatto l'esame al Minisero Italiano, dopo aver fatto una doamnda di convalida ed è stata abilitata. Resto in attesa un saluto | |
Da: x Sforzi | 07/03/2010 12:55:00 |
hai una e-mail, dove scriverti | |
Da: francesco sforzi | 07/03/2010 13:52:12 |
Il tempo è il mio metro di misura per valutare la vie alternative alla spagna. Se per ottenere l'abilitazione aliunde occorre avere un titolo di laurea ex novo, senza parziale riconoscimento degli esami sostenuti in Italia), a cui aggiungersi un periodo ulteriore di praticantato ed esame di stato, allora la via spagnola rimane quella che, nel breve periodo, permette di recuperare il tempo perso in Italia in attesa del colpo di fortuna per passare l'esame. Io in Italia non mollo! Ho fatto nuovamente l'esame a dicembre e sono in att esa dei risultati. Ma non posso "morire" sperando. Per cui eccomi a calcare la via spagnola. Comunque sono curioso su chi mi può smentire sia su andorra, Tunisia ed altro. Anzi meglio, ripeto l'unione fa la forza e se uniamo le nostre conoscenze, possiamo ottenere dei risultati. La mia mail è anteum@tiscali.it Prego di scrivermi solo cosa sensate. Gli insulti e le stronzate li segnalo alla polizia postale, sia chiaro. Sul forum sono tollerante, ma nella mia casella mail (cioè in "casa mia", no!) | |
Da: francesco sforzi x FUTURI ABOGADI ï¿" unâamica | 07/03/2010 14:36:52 |
Nel parere n.17 del 25 giugno 2009 la commissione consultiva del Consiglio nazionale forense, coordinata dal consigliere Gino Cardone, ha fornito specifiche indicazioni ai consigli dell'ordine forense che gestiscono gli Albi a livello locale in relazione alla iscrizione di chi abbia acquistato il titolo all'estero. D'ora in avanti è necessario che consigli dell'ordine esaminino nel dettaglio le domande di iscrizione. Gli ordini, in particolare, dovranno verificare la consistenza del percorso formativo professionale dell'interessato e quindi, se al titolo acquisito all'estero, corrisponda anche un periodo di esercizio professionale. Lo scopo è quello di verificare che non ci si trovi di fronte a una mera procedura burocratica di trasferimento da un paese all'altro posta in essere per approfittare delle disponibilità offerte dal diritto comunitario La commissione consultiva del Cnf, in particolare, ha risposto ad alcuni quesiti posti dagli ordini di Piacenza e di Vicenza in ordine agli effetti della sentenza della Corte di Giustizia C- 311/06 (cd. sentenza Cavallera, resa in una causa riguardante la professione di ingegnere. CIò che si intende chiarire è se tale sentenza possa avere effetti anche sulle iscrizione all'albo forense di avvocati che abbiano acquisito il titolo di abilitazione in uno dei paesi dell'Unione europea. Tale sentenza ha dichiarato infatti che il riconoscimento dei diplomi di cui alla direttiva 89/48/Cee (oggi 2005/36), presuppone che l'interessato abbia sostenuto esami nello stato di rilascio del titolo ed abbia anche acquisito esperienza professionale. La domanda di riconoscimento di un titolo professionale, sottolinea la Corte di Giustizia, a cui pero' non corrisponda alcuna effettiva esperienza concreta da riconoscersi, da' luogo ad un ''abuso del diritto''. I giudici di Lussemburgo in sostanza hanno fatto proprie le conclusioni dell'avvocato generale che aveva sottolineato come il duplice riconoscimento in uscita e poi in entrata dall'estero del titolo rappresenta una costruzione di puro artificio che contrasta con il principio comunitario in base al quale ''gli interessati non possono avvalersi fraudolentemente o abusivamente del diritto comunitario''. Ora il problema che si pone è determinare quale sia il tempo di esercizio della professione necessqrio per il riconoscimento e lo stabilimento, dal momento che la direttiva europea parla solo di professionalità conseguita e non di esperienza professionale... Un casino sui cui dovrà far luce la Corte di Giustizia europea o il consiglio di stato nei prossimi mesi, visto che le decisioni del COA sono palesamente illeggittime e si basano su una sentenza della Corte di Giustizia Europea resa per un caso di iscrizione "abusiva" da parte di un ingegnere italiano che ha conseguito l'abilitazione in Spagna per poi richiederne il riconoscimento in Italia. In questo caso, a differenza degli abogados, l'omologozaione avviene burocraticamente, senza il bisogno di sostenere esami ulteriori dal momento che, nel cmpo scientifico, 2 più 2 fa 4 dappertutto. Quindi, agli abogados, non si può negare di aver conseguito il titolo senza formazione nel paese locale e si sa che in spagna, uno dei motivi per cui si può divenire avvocati senza pratica e senza esame, è dovuto al fatto che l'ordinamento degli studi universitari è predisposto in maniera tale che un laureato in diritto siagià, a differenza di quello italiano, in grado di scrivere atti giuridici... Insomma, si tratti di cavilli che non hanno fondamento giuridico. Prova ne sia che il CNF ha adottato un parere, nè un regolamento né, tantomeno, alla luce della sentenza "Cavallerai", è stata mutata la direttiva sul diritto di stabillimento degli avvocati e ne il legislatore è intervenuto a modificare le norme relative all'attuazione della direttiva nello stato italiano. Ergo, chi compie un "abuso di diritto", al momento, sono solo i COA. Ma credo che chi ha ricevuto un diniego si sarà opposto e. quindi, prossimamente, lo status quo verrà ribaltato e tutto ritornerà nel normale ordine dei principi ispiratori della direttiva. | |
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