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Concorso MAGISTRATURA 2017
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Da: Come promesso | 28/01/2018 15:26:52 |
Estratto dalla lettera del Prof. Ugo Grassi già commissario al concorso di magistratura. Buona lettura nell'augurio che possa essere punto di partenza per fruttuose riflessioni come alcune criticità messe in luce da qualcuno prima, senza ricorre all'urlo e allo scandolo che lasciano il tempo che trova (baci seri). "...E' singolare notare che dopo il mio ritorno sul forum, conclusa l'esperienza da commissario, nessuno mi abbia chiesto: "professore, perchè non ci racconta come vanno davvero le cose lì dentro?" Lo avrei fatto volentieri ed avrei detto pubblicamente ciò che posso riassumere in poche battute: 1) è un concorso onesto guidato da persone oneste e scrupolose, che si impegnano per svolgere al meglio il loro compito. 2) se i commissari sono i "piloti", le regole concorsuali sono l'auto che viene consegnata loro dal Ministero con la pretesa che vengano realizzate prestazioni eccezionali. Peccato che se i piloti sono tutti campioni di formula uno, l'auto è una vecchia Peugeot 205 diesel... L'incrocio di questi due aspetti produce un concorso sì onesto ma inefficiente. Posso anche azzardare una stima di questa inefficienza: per ogni 300 candidati ammessi agli orali ne esistono altri 200 che meriterebbero eguale sorte, senza alcuna concessione alla qualità della selezione. Anzi: in molti casi tra gli esclusi vi sono candidati brillanti, che meriterebbero l'ammissione agli orali in misura anche maggiore rispetto ai loro più fortunati colleghi. Nell'aleatorietà della scelta dei 300 privilegiati all'interno della più ampia rosa di circa 500 persone cresce e si alimenta quel malumore che ormai sta diventando rancore. I correttivi vi sarebbero, ma la magistratura si chiude a riccio ogni qual volta si parla di riformare in modo serio il concorso, in quanto teme che "mettendo mano" alle regole potrebbe venir limitata l'autonomia dell'autorità giudiziaria. E queste non sono mie parole, ma le parole di un ex vicepresidente del CSM con cui ho avuto l'onore di dialogare a lungo su questi problemi. Da docente ho vissuto con grande turbamento il fatto che la commissione non potesse spiegare ai ragazzi per quale motivo li bocciavamo. Certe volte il dispiacere era così grande che mi veniva voglia di aprire la busta col nome per poter telefonare al candidato per spiegargli le ragioni della nostra decisione! Sottolineo che i registri dei verbali NON contengono neppure uno spazio ove poter sinteticamente motivare il provvedimento. L'omissione è ancora più grave ed ingiustificata se si pensa che i verbali dell'altro concorso "fratello" (quello notarile) contengono tale spazio, ove la commissione si cura di descrivere le ragioni della bocciatura. Dunque "l'atto di nascita" di chi sarà chiamato ad attuare i valori costituzionali, ad invocare i fondamentali principi della democrazia (trasparenza, ragionevolezza, legalità ) è un atto feudale e dispotico se non addirittura kafkiano. Ritengo disdicevole che la magistratura non avverta in modo corale la necessità di affrontare questo nodo. Ma la motivazione del provvedimento non è neanche il maggiore dei problemi. L'aspetto più rilevante (comune a qualunque concorso pubblico) riguarda l'individuazione dei criteri di correzione. E non mi riferisco a quelli pubblici, risibili ed ingenui, che le commissioni si tramandano dall'epoca del concorso con cui Noè selezionò chi imbarcare sull'Arca: mi riferisco a quelli scientifici di cui ogni commissione si dota all'inizio dei lavori di correzione, grazie soprattutto al lavoro dei commissari docenti, criteri i quali non vengono depositati tra gli atti della commissione. Ebbene: queste relazioni decidono, di fatto, chi vive e chi muore. Esse sono uno "strumento di misura" e come tali dovrebbero essere informate ai più elevati livelli scientifici: dovrebbero contenere un'esposizione ragionata di tutte le tesi prospettabili e soprattutto di tutte le possibili chiavi di lettura della traccia. Considerata l'elevata complessità dell'attuale nostro sistema giuridico è evidente che un simile risultato non può essere ottenuto all'esito di un lavoro "artigianale" realizzato da due, tre persone al massimo per quanto di alto profilo scientifico. Quello che voglio dire è che ormai è divenuto necessario un dialogo tra commissione e candidati di modo che i criteri scientifici siano il frutto di un lavoro condiviso. In un mondo perfetto queste relazioni dovrebbero essere pubblicate sul sito del Ministero PRIMA dell'inizio dei lavori di correzione, consentendo ai candidati - tramite un sistema di messanger anononimo ma utilizzabile solo dai candidati - di far pervenire al Presidente osservazioni e suggerimenti. Posso garantire che le commissioni non avrebbero alcuna remora a tener in conto tali osservazioni: anzi posso dire che sarebbero gradite ed apprezzate. Posso dirlo in quanto - di fatto - ciò è accaduto con la commissione di cui sono stato commissario. Tale "canale di comunicazione" è stato aperto dal tuo forum. Tutta o quasi tutta la commissione lo leggeva. Lo stesso hanno fatto le commissioni successive. Lo stesso forse sta facendo la commissione ora insediata. Tale scrupolo ed umiltà fa solo onore a chi si adopera affinché la correzione sia il più possibile equilibrata e coscienziosa. L'ampiezza e la qualità di questo "dialogo" è però determinata dall'autorevolezza del forum. E devo purtroppo sottolineare che questa autorevolezza è andata nel tempo scemando. Gli attacchi " a testa bassa" al concorso, ai commissari, alla magistratura hanno prodotto un affievolimento se non un'interruzione di questo dialogo. Partire dal convincimento che la commissione sia una sorta di "Spectre-masso-pluto-esoterica" intenta a gozzovigliare sui compiti, magari coi canini sporgenti leggendone uno-sì-uno-no, vuol dire non farsi ascoltare, ed il diritto di critica non si può pretendere valga a coprire ogni delirio. La verità sulla correzione? Molto più banale di quanto si possa credere. La commissione, dopo le relazioni scientifiche di cui ho detto, si divide in tre sottocommissioni. Ogni sottomissione, composta da nove persone e con un proprio presidente, è competente per la valutazione delle tre prove di un singolo candidato. Il gruppo da nove si divide in tre gruppi da tre. Nella stanza ove è presente il presidente si accomoda il funzionario del ministero cui spettano i compiti di verbalizzazione e gestione dell'apertura delle buste. Aperta la busta grande si aprono le tre buste con le prove, riportando su tutto il materiale il numero seriale di correzione (ciò rende IMPOSSIBILI errori di attribuzione delle prove). I tre compiti vengono smistati nelle tre stanze ed i tre gruppetti procedono in parallelo alla correzione degli elaborati. Il gruppo che termina per primo attende gli altri. Quando tutti hanno finito ci si ritrova nella stanza del presidente e si tirano le somme, anche valutando una compensazione tra le prove. Il tutto si svolge in un clima molto disteso, direi quasi domestico. Sovente qualche collega commissario si incarica di preparare il caffè e di fare un giro tra le stanze per distribuirlo a tutti. All'ora di pranzo ci si ritrova tutti in un baretto sotto gli uffici. Nessun costoso ristorante: solo una tavola calda con una cucina semplice, indispensabile per non rovinarsi lo stomaco. Trascorrendo due anni così si diviene amici, capisci e valuti le qualità umane degli altri e ti accorgi che in questi concorsi non c'è nulla di misterioso od oscuro. C'è invece tanta buona volontà di fare bene a dispetto di regole assurde. Un esempio? Io ho partecipato ad una procedura semplificata con solo due scritti. L'intento era di velocizzare la correzione. Peccato che nessuno si è ricordato di adeguare le regole per la correzione: le commissioni sono rimaste composte da nove persone le quali si sono divise in due gruppi asimmetrici, col risultato che i tempi di correzione sono rimasti immutati. Per non parlare della riforma Mastella, che ha imposto la formazione della commissione solo quindici giorni prima delle prove. Guidare un concorso di queste dimensioni ed importanza è come guidare un aereo. In soli quindici giorni i commissari ed il Presidente dovrebbero organizzarsi in modo da presentarsi impeccabili al primo giorno di prove. Improbabileâ�� In compenso si è prevista la presenza di un paio di avvocati. Ben vengano, ma allora perché non imporre la presenza anche di due giudici amministrativi, in grado di portare la loro sapienza in una materia così complessa e - diciamolo con chiarezza - meno conosciuta di quanto lo siano il diritto civile ed il diritto penale? Un cenno anche alla preparazione delle tracce. La legge impone che la sequenza delle prove sia oggetto di sorteggio. Dunque la commissione non può iniziare l'elaborazione delle tracce fin quando uno dei candidati non provvede al sorteggio medesimo. In questo modo rimangono poche ore per predisporre i tre quesiti. E valutate che la redazione è collegiale; tutti pretendono di dire (giustamente) la propria e nessuno vuole far "passare" tracce preconfezionate da qualche collega. E voi vi sorprendete che con l'inevitabile gran confusione che ne deriva qualche traccia sia formulata in modo opinabile o poco preciso? Il rimedio sarebbe semplicissimo: predeterminare l'ordine delle materie. In questo modo la commissione potrebbe riunirsi già dalle sei di mattina (o dalla notte se si preferisce) in modo da lavorare con calma alla stesura di meditati quesiti. E' la somma di tutti questi problemi a rendere inefficienti i concorsi pubblici. Ma di tutto ciò ne fanno le spese i commissari, che vengono pubblicamente criticati, in modo aspro. Mi dispiace, ma non ce lo meritiamo. Ovviamente qualcuno obietterà che esistono casi documentati di concorsi "discutibili": mi riferisco a quello del 1992 e a quello della nota vicenda Renna. Per quanto riguarda il primo mi limito a rassicurare tutti: quella vicenda ha ormai i caratteri della irripetibilità . Non mi soffermo ad esporre le mie opinioni; mi limito ad osservare che dopo quel concorso si decise che la correzione dovesse avvenire in presenza di un cancelliere del Ministero. Il caso Renna rimane invece un mistero. Ma se si guarda alla vicenda con animo sgombro da pregiudizi si scorge una luce: a dispetto della condotta del commissario, il candidato "protetto" era stato bocciato. Infatti anche ammettendo che qualche commissario abbia interessi occulti, difendere il proprio protetto è molto difficile. Devi, innanzi tutto, avere la fortuna di essere di turno quando il tuo pupillo viene corretto ed anche se ciò dovesse accadere, puoi difendere solo una delle tre prove ( e comunque devi vedertela con gli altri due commissari). Ma per quanto tu lo possa difendere vi sono sempre i criteri scientifici di riferimento che costituiscono uno sbarramento difficile da superare. Insomma rassegnatevi: il concorso è onesto. A mio giudizio tutti i concorsi pubblici dovrebbero essere improntati alla massima trasparenza. Fosse per me organizzerei visite guidate per i candidati durante i lavori di correzione: la smettereste di scrivere assurdità . Di certo una maggiore trasparenza contribuirebbe a disinnescare il rancore che ormai mi pare collocato tra i candidati e le commissioni, rancore che - temo - non abbia ancora offerto i suoi frutti peggiori. Questo forum è stato una straordinaria occasione mancata. Avreste potuto organizzarvi, ad esempio, per preparare una bozza di riforma da sottoporre, a suon di firme, alle autorità competenti. Negli anni scoprirete che i buoni argomenti hanno una loro intrinseca forza e riescono sempre a farsi largo anche nelle condizioni peggiori. Certo, ci vuole pazienza ed equilibrioâ�� Nell'attesa di una riforma che forse non arriverà mai (o se arriverà farà solo danni come da tradizione italiana) qual è la miglior sorte per il forum? Tre sono le soluzioni: 1) chiuderlo e... buonanotte ai suonatori! 2) moderarlo con maggiore severità , facendo capire agli utenti più irruenti che le livorose polemiche danneggiano tutti ed abbassano la credibilità del forum nella misura in cui contengono critiche irrazionali degne delle peggiori leggende metropolitane 3) prendendo atto che un forum quando va on-line assume vita propria e si sottrae all'assoluta signoria del suo fondatore, fare un passo indietro introducendo delle regole democratiche, dando vita ad un consiglio direttivo frutto di un'elezione da parte degli utenti (con annessi onori ed oneri). Segnalo che proprio in questo modo si è salvato ed è cresciuto l'importantissimo forum di aviazione civile. Forum ove scrivono ed intervengono piloti di linea, ingegneri progettisti, controllori di volo. Ad un certo punto l'importanza del forum era divenuta tale che alla crisi di crescita non si poteva rispondere con la semplice chiusura. I fondatori hanno capito che la chiusura del forum avrebbe comportato un danno sociale che doveva essere scongiurato. Un'ultima riflessione voglio dedicarla a quell'utente che chiede insistentemente se i moderatori siano pagati, aggiungendo "la gratuità è sospetta. Passare il proprio tempo a vedere se il post di un utente può passare o no, non si sa in base a quale criterio nei casi non eclatanti, e quindi censurarlo rende legittima la domanda: perchè lo fai? e di solito la risposta affonda le sue radici in una branca diversa dal diritto." La domanda vale anche per me. Chi me lo fa fare? Ho speso tutta la giornata a preparare questa lettera aperta e l'ho fatto a danno del mio lavoro (per il quale sì sono pagato). Chi mi paga? La CIA, Berlusconi? Occulte correnti della magistratura? E' triste pensare che tu, immagino giovane, sia già così cinico e rassegnato. Lo sai perché questo paese ancora non crolla? Perché esistono ancora persone guidate da un codice etico, che credono e sanno di avere un dovere verso gli altri, persone che - incredibilmente - sono altruiste. Era proprio quest' altruismo lo spirito originario della rete. Sino a dieci anni fa nessuno avrebbe neppure formulato un pensiero come il tuo. Avrei molto altro da aggiungere ma mi fermo qui perché mi rendo conto di essere stato vittima di "Fulserite". Un caro saluto ------------------------------------------------------- prof. avv. Ugo Grassi ordinario di diritto civile nell'Università degli Studi di Napoli Parthenope Trovate l'intera lettera sul forum di aspiranti uditori | |
Da: Bomber 2000 | 28/01/2018 15:30:55 |
Certo che la lettera del professore è un duro colpo per quelli che parlano di concorso truccato, favoritismi vari, raccomandati, marciume e chi più ne ha più ne metta. | |
Da: Veritas veritas veritas veritas | 28/01/2018 15:35:18 |
Bellissimo intervento del Prof. Grassi. Speriamo che anche per questo concorso sia così. Ora c'è attenzione mediatica. Confidiamo però sulla serietà di tutti i commissari. La traccia di amministrativo sicuramente ha alimentato polemiche. Vedremo eventuali altri scoop... ma i prof in commissione sono molto qualificati. Non penso si rovinino la carriera per aiutare qualcuno. Almeno spero. Intanto, in bocca al lupo ai consegnanti!!! E coraggio a tutti. Lottiamo con onestà e i risultati, se non nel concorso, nella vita arrivano! | |
Da: .................... | 28/01/2018 15:36:06 |
Beati monoculi in terra caecorum... | |
Da: servizio al piano | 28/01/2018 15:38:08 |
Non avevo letto prima, ma ad alcune soluzioni di buonsenso (tipo la prepubblicazione dei criteri scientifici) le avevo ipotizzate possibili.. @Equilibrio: dici "chi controlla i controllori?" Salomonicamente direi "uno faccia le parti, l'altro scelga per primo". Mettiamoli in condizione di doversi controllare a vicenda: 2 commissioni, di cui una permanente per la sola stesura delle tracce, ed una variabile che gestisca procedura e correzioni e stabilisca i criteri scientifici da pubblicare prima. Non ci vorrebbe molto per migliorare il sistema, anche se nessuno pretende la perfezione. Trasparenza si però. | |
Da: Come promesso | 28/01/2018 15:41:09 |
La lettera del prof. dice molto: che il concorso è ancora uno tra quelli più seri che vi siano in Italia. Ma dice anche qualcos'altro: che la modalità del concorso è migliorabile, al fine di trovare un modo migliore per selezionare gli aspiranti. Non è un problema di pulizia, ma di metodo. Tracce eccessivamente selettive e assoluta insindacabilità del giudizio, probabilmente, non prestano un buon servizio ai fini di una buona selezione. | |
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Da: iuste | 28/01/2018 15:50:22 |
Intanto ha parlato di molti candidati brillanti che restano fuori...se è pulito il concorso auguri | |
Da: @reagire | 28/01/2018 15:52:15 |
Sto guardando il cv di rolli che è pubblico ovviamente ed è effettivamente molto valido. Mi è saltato però agli occhi che ha anche scritto tre volte temi svolti per collana di magistratura di Ruscica............ | |
Da: atti di fede | 28/01/2018 15:55:55 |
On/Off Ma si può spegnere il proprio cervello così? Qualcuno ha doti straordinarie. | |
Da: Come promesso | 28/01/2018 16:03:17 |
Ecco, a proposito di buon servizio ai fini di una buona selezione, se molti candidati brillanti restano fuori, qualcosa nel meccanismo si inceppa. Io farei leggere questa lettera alla giornalista, anche se non è pruriginosa, non ci sono scandali e pettegolezzi. Ma contiene l'essenza di ciò che vivete sulla vostra pelle, quando dopo aver studiato per anni l'interezza di una materia complessa come l'amministrativo, ad esempio, vi esce una traccia molto particolareggiata, che vi sa sentire quella penna pesantissima. Dunque, immaginatevi chi deve correggere districarsi tra chi ha cercato di risolvere facendo riferimento ad argomenti generali, nello sforzo di alzare quella penna pesante, e chi invece, per caso o per attitudine, conosceva l'argomento specifico. E' in grado di rendere un buon servizio per una buona selezione? Se è vero che il mondo si è complicato e il diritto, a seguire, pure si è specializzato sempre più e se è davvero necessario questo percorso di parcellizzazione dei temi, forse andrebbe rivisitato l'intero meccanismo di selezione. Oppure, per piccoli passi, cominciare a mettere criteri uniformi e pubblici prima di ogni bando stabiliti dalla neo-commissione e ritornare a tracce su istituti generali, dibattuti dalla dottrina e giurisprudenza, che non necessariamente vuol dire scegliere la banalità . | |
Da: _Idealista_ | 28/01/2018 16:05:02 |
Con tracce così difficili ed eterogenee come quelle di quest'anno è molto difficile che una persona raccomandata passi. Chi ha avuto modo di consegnare, se ha fatto tre buoni elaborati, secondo me a questo giro ha una grande occasione. | |
Da: Bomber 2000 | 28/01/2018 16:14:27 |
Se si tornasse a tracce su istituti generali tutti consegnerebbero. A parte il lavoro extra per la commissione e l'allineamento dei tempi, che si può anche dire pazienza, la discrezionalità della stessa e quindi l'area sarebbero molto più elevate. Pensate a tre tracce sul genere de "il contatto sociale" Tutti avrebbero consegnato convinti di averle fatte bene. Quando escono i risultati e dei 5000 è più consegnanti ne sono passati a stare larghi 400 scoppia un putiferio mondiale. Ma come? Io ho detto tutto! Io ho parlato di questo è di quello. Io di qua io di là . Occorre un giusto bilanciamento in cui una traccia sia meno nota è più selettiva. Così è stato quest'anno. Così è stato nei concorsi passati | |
Da: Molto dipende | 28/01/2018 16:31:02 |
da cosa significa onesto. Se il futuro autore delle tracce comunica ai suoi amici e simili la rosa di temi che intende sottoporre alla commissione il concorso risulterà in parte truccato. Ecco perché sarebbe indispensabile che il presidente e gli autori delle tracce siano persone che non debbano fare carriera, non abbiano a che fare con la politica (i vari consulenti...), e siano di indubitabile capacità giuridica. Se metti tizietto a fare le tracce e il presidente magari non sa nulla di amministrativo il concorso diventa una barzelletta.. | |
Da: Molto dipende | 28/01/2018 16:37:00 |
da quando uno sa elaborare le tracce:http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/paese-barzelletta-39-ultima-prova-concorso-magistrati-165868.htm | |
Da: Paleozoico | 28/01/2018 16:40:16 |
Citare dagospia come fonte contraria a quella di un docente universitario che ha fatto parte della commissione? È uno scherzo chiaramente vero? | |
Da: Xxxxx.... | 28/01/2018 16:51:57 |
Il commissario ha detto quello che noi diciamo da tempo. I migliori restano fuori e non uno ma tanti. Le regole del concorso non le vogliono cambiare. Ce troppa discrezionalità nelle correzioni. Perché non le vogliono cambiare? Noi facciamo solo critiche? Ok comincio io nel fare critiche costruttive. La vigilanza era inefficiente, inadeguata. Tanta gente parlava e collaborava cavandosela con qualche mezza cazziata. Io che ho fatto il compito da solo ovviamente sono uno stupido!!!!! | |
Da: Le umiliazioni concorsuali | 28/01/2018 17:05:30 |
Un paio di giorni fa in uno status pubblico su Facebook Cristiana Sani, che ha partecipato al concorso pubblico per la magistratura a Roma, ha raccontato di essere stata perquisita da alcune agenti di polizia insieme ad altre che partecipavano al concorso: Agli scritti del concorso di Magistratura succede che alcune agenti della Polizia penitenziaria decidano improvvisamente (senza alcun indizio e indistintamente) di rinchiudere una concorsista alla volta in un angolo del bagno e perquisirla. La perquisizione richiede di togliersi la maglia, allentare il reggiseno, calarsi i pantaloni. E tirarsi giù le mutande. "Dottoressa, avanti! Si cali le mutande. Ancora più giù, faccia quasi per togliersele e si giri. Cos'è? Ha il ciclo, che non se le vuole tirare giù?!" Il poliziotto (oltre a frasi del tipo: "Vi faccio passare dei guai", "Allora ti lascio cintura e pistola e lo fai te il mio lavoro") va a chiamare due colleghe poliziotte, le quali si avvicinano alla nostra fila, dicendo: "Non vogliono andare fuori che hanno freddo?! Lasciatele stare qui che le riscaldiamo noi!" E iniziano a perquisire una ad una le ragazze in fila. Me compresa. Io lì per lì non ho capito quello che stesse succedendo, non me lo aspettavo, visto che durante le due giornate precedenti non avevo avuto esperienze simili. Capisco che c'è un problema nel momento in cui una ragazza esce dal bagno piangendo. Tocca a me e loro mi dicono di mettermi nell'angolo (non del bagno, ma del corridoio, con loro due davanti che mi fanno da paravento) per la perquisizione. Non mi mettono le mani addosso, sono sincera. Mi fanno tirare su maglia e canotta, davanti e dietro. Mi fanno slacciare il reggiseno. Poi giù i pantaloni. Ma la cosa scioccante è stata quando mi hanno chiesto di tirare giù le mutande.Io mi stavo vergognando come la Peggiore delle criminali e le ho tirate giù di mezzo millimetro. E loro mi hanno risposto quello che ho scritto, sul ciclo e bla bla bla. Mi sono rifiutata, rivestita e tornata al mio posto ma ero allibita. Questo è quello a cui ho assistito, niente di più e niente di meno. Repubblica Roma, in un articolo pubblicato oggi a firma di Francesco Salvatore, riporta però la tesi del ministero sull'accaduto: "Fonti ministeriali, però, dicono che la realtà è un'altra: Sani, dopo ripetuti andirivieni dalla sala verso il bagno, che avevano insospettito gli agenti, è stata sì perquisita e le sono stati trovati addosso alcuni bigliettini; per questo è stata espulsa dal concorso". La Sani però non ha detto di essere stata espulsa dal concorso, come sostiene il ministero, e ha anche detto che nella perquisizione non è stato trovato niente: Insomma, le versioni non combaciano in dettagli molto importanti. | |
Da: Bomber 2000 | 28/01/2018 17:19:38 |
Se non fanno i controlli non va bene perché c'è lassismo, inciuci e disonesta varie. Se li fanno non va bene perché sono brutali, mi devo spogliare e così via. Ragazzi fate pace con voi stessi per favore. E inoltre questa vicenda fa anche capire perché il contraddittorio è un principio così importante. Come dice pure il Tonini? (E non solo lui immagino) Sia sentita anche l'altra parte! | |
Da: LennieS | 28/01/2018 17:24:01 |
Il prof ha scritto che esistono in ogni tornata concorsuale almeno 500 candidati meritevoli???? Ha detto così? Quindi stando alle sue parole il livello sarebbe medio alto. | |
Da: Penitenziaria.... | 28/01/2018 17:24:48 |
Il problema è che gli agenti della penitenziaria sono abituati a sorvegliare i detenuti e molto spesso oltrepassano i limiti | |
Da: ... | 28/01/2018 17:25:18 |
Sì infatti, 'sta cosa delle lamentele sui controlli mi pare da schizofrenici. Trovano gente con le tracce già svolte e non dovrebbero controllare accuratamente?! A me pare il minimo.... capisco che può risultare seccante, ma alla fine è nel nostro interesse | |
Da: yeriack | 28/01/2018 17:26:37 |
Siete tutti fuori | |
Da: Pirolinii | 28/01/2018 17:28:25 |
Le tracce non le devono elaborare professori universitari e cattedratici. Le tracce le devono elaborare i magistrati. Per quanto mi riguarda, i professori universitari non dovrebbero neanche starci in commissione. Si va a fare un concorso per magistrato, non per dottore di ricerca. Che i professori universitari pensino a stare nelle università e non a farsi nominare nella commissione per il concorso in magistratura non appena possibile ogni tre anni. | |
Da: I commissari.. | 28/01/2018 17:33:05 |
...dovrebbero mettersi d'accordo con loro stessi. Dalla lettera del prof. Ugo Grassi si evince che rimangono fuori almeno 200 persone altrettanto meritevoli. Da un'altra parte leggevo qualche giorno fa l'intervista di un componente della commissione di un recente concorso che affermava che è anche difficile trovare 350 candidati idonei è che a meritare veramente l'accesso agli orali sarebbero a malapena 200-250 persone. Qui qualcosa non torna. Da che parte sta la verità ? | |
Da: I commissari.. | 28/01/2018 17:33:57 |
*...e che a meritare... | |
Da: LennieS | 28/01/2018 17:37:32 |
Infatti...concordo con l utente di su.. Ho sentito sempre la stessa voce. I commissari faticano a trovare elaborati decenti e adesso si dice che sarebbero addirittura 500 i meritevoli. Boh.. davvero non intendo. Se così fosse sarebbe un vero scoramento. | |
Da: Bomber 2000 | 28/01/2018 17:42:13 |
La verità non esiste o, più semplicemente, sta nel mezzo. Tutti sappiamo che ci sono commissari (o professori nelle nostre precedenti esperienze) più severi ed altri meno. Una commissione di oltre 20 persone serve anche a questo, ad una sintesi che porti il numero dei vincitori finali a combaciare col numero dei posti. Sintesi necessaria a maggior ragione in una materia opinabile come il diritto. L'alternativa è farli correggere tutti da uno solo e aspettare una ventina di anni per avere i risultati | |
Da: Xxxxx.... | 28/01/2018 17:44:15 |
Giu le mani dalla Polizia Penitenziaria. Hanno lavorata cm Dio comanda. Vigilanza tosta e autoritaria ma soprattutto erano vigili, seri svegli tosti. Forse a molti andava meglio la vigilanza di quelli che passavano tra i banchi a mo di passeggiata al Supermercato e poi iniziavano di nuovo a fare i loro comodi dopo il loro passaggio | |
Da: controlli ok | 28/01/2018 17:51:43 |
Ma allora adibisci un bagno del padiglione in via esclusiva alle perquisizioni fisiche e non lo fai usare come bagno. O adibisci una apposita area del padiglione con paraventi, con la possibilità di privacy per chi è sottoposto agli accertamenti. Legittimi, non si discute. Ma non lo fai in 2 metri quadrati di bagno accessibile e usato, con la porta aperta e la fila fuori. In una situazione dove anche togliersi le scarpe e mettere i piedi nudi sul pavimento sarebbe un disagio per chiunque. Se siete mai entrati in un bagno dei padiglioni a metà mattina, sapete perfettamente di quale situazione igienica stiamo parlando. Se l'episodio fosse confermato, al di là delle ulteriori modalità pratiche di esecuzione denunciate, sarebbe l'ennesima stortura di un concorso fuori controllo per il numero di partecipanti eccessivo per una sola macchina organizzativa. | |
Da: X xxxxxx | 28/01/2018 17:57:32 |
Lavorare sì, controllare ok, ma obbligare le persone a spogliarsi nude non ci sta proprio. Io mi sarei opposta con fermezza e mi sarei fatta portare davanti al tavolo della commissione a far presente l'accaduto. Inoltre se la polizia penitenziaria si è comportata così duramente è perchè ha ricevuto tale indirizzo dalla commissione. Non si può instaurare un clima autoritario in sede concorsuale per dare al concordo un'immagine di rigore e di serietà come contrappeso allo scandalo Bellomo. Chi di dovere avrebbe fatto meglio a controllare in tutti questi anni quello che stava accadendo e dovrebbe porre dei limiti al giro di soldi che sta intorno alle scuole di preparazione al concorso. Fare i duri all'ultimo e in sede concorsuale è controproducente e stucchevole. | |
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