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Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
10148 messaggi

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Da: X alessio CA31/01/2017 22:59:23
ma perchè gli avevi dato indicazioni sbagliate?
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Da: curioso X alessio CA31/01/2017 22:59:51
ma perchè gli avevi dato indicazioni sbagliate?

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Da: curiosaaaaa 31/01/2017 23:03:10
La stessa mia curiosità, perché hai dato indicazione sbagliata?
Rispondi

Da: Ko 31/01/2017 23:13:35

- Messaggio eliminato -

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Da: curiosaaaaa 31/01/2017 23:38:51
X ko
Nel 2017 hai ancora bisogno del wifi per collegarti? E lui aveva sbagliato per ben due volte il numero del citofono?
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Da: Ko 31/01/2017 23:49:56

- Messaggio eliminato -

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Da: curiosaaaaa 31/01/2017 23:59:57
A cazzariiiii
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Da: curioso x alessio04/02/2017 10:38:52
raga, ma oggi non vi incontrate?
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Da: curiosaaaa 04/02/2017 11:07:51
Dai che oggi vengo anche io
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Da: laurea in legge carta igienica11/02/2017 23:35:03
    Un avvocato su quattro, nel 2016, vive con meno di mille euro al mese mentre un decimo dichiara un reddito pari a zero.

Dati deprimenti quelli che emergono dalle ultime rilevazioni pubblicate da Cassa Forense sul reddito degli avvocati: nell'ultimo anno, un quarto degli avvocati italiani dichiara meno di 1.000 euro al mese, attestandosi su soglie di povertà mai raggiunte prima. E se anche la realtà si discosta dai dati ufficiali (non sempre il reddito nella dichiarazione dei redditi è uguale a quello effettivo), il divario non è più netto come un tempo, posti i penetranti strumenti di controllo e di repressione dell'evasione in mano all'Agenzia delle Entrate. Secondo l'elaborazione della Cassa (ricavata sulla base dei redditi Irpef e volumi Iva del 2015 dichiarati nel modello 5), su un totale di circa 240mila avvocati iscritti ce ne sono:

    - 60 mila che non supera 10.300 euro l'anno;
    - 40 mila che arriva a 20 mila euro l'anno;
    - 20 mila che ha un reddito pari a zero;
    - 20 mila che non ha neanche inviato, alla Cassa, il modello dichiarativo per il pagamento dei contributi previdenziali.

I risultati sono di tutta evidenza e ci consegnano uno spaccato in cui la professione dell'avvocato non ha più alcuna attrattiva, né in termini di decoro e prestigio, né in termini di remunerazione economica: due avvocati su tre (il 64,4%) guadagnano circa 1.600 euro al mese.

I più ricchi (circa il 20%) dichiarano 97.850 euro l'anno. Solo il 7% infine supera i 100.000 euro annui.

A incassare di meno sono gli avvocati calabresi (con circa 16.920 euro all'anno) seguiti da quelli che esercitano in Molise (19,581 euro all'anno) e Basilicata (20331 euro all'anno). Ai primi posti, invece, per reddito dichiarato ci sono gli avvocati della Lombardia (67.857 euro all'anno) e del Trentino (61.334 euro all'anno).

In media, gli avvocati del Nord hanno dichiarato un reddito pari a 55.559 euro, quelli del Centro 42.512 euro e quelli di Sud e Isole 22.822 euro.

Questi dati però non hanno disincentivato le iscrizioni: aumenta il numero di giovani che decidono di iscriversi all'albo e, quindi, anche alla Cassa. Dai 235mila dell'anno scorso sono passati a 239mila di quest'anno. Stranamente però è proprio la Calabria la regione con il maggior numero di avvocati rispetto alla popolazione: sono 6,8 ogni mille abitanti. Seguono Campania e Lazio.
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Da: Renzolino21/02/2017 19:12:02
Ma come a me sembrano tutti ricchi sfondati........ahahaha

gente di un certo lavello......
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Da: eramus avucatus25/02/2017 08:50:12
I laureati in ingegneria continuano a essere tra le categorie che più facilmente trovano lavoro dopo gli studi: livelli occupazionali elevati (67,6% di occupati "reali" a un anno dalla laurea), tasso di disoccupazione su
valori fisiologici a pochi anni dalla laurea (3,8% a cinque anni), stipendi mediamente più alti rispetto agli altri gruppi disciplinari (1.705 euro netti al mese), anche se pur sempre inferiori rispetto a quanto rilevato all'estero (2.029 euro netti al mese). Questi i risultati più interessanti che emergono dall'indagine del Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri sull'inserimento occupazionale dei laureati con competenze ingegneristiche, realizzata elaborando e analizzando i dati forniti da Almalaurea.

Tuttavia, l'indagine mette in evidenza anche le difficoltà che stanno affrontando gli ingegneri del settore civile e ambientale e la limitata efficacia del titolo di primo livello, almeno per ciò che riguarda gli studi ingegneristici (l'82,3% ha proseguito l'iter universitario e si è iscritto a un corso di laurea magistrale).
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Da: ale851 1  - 25/02/2017 09:25:24
dai tra cinquanta anni non esisterà più l'università come la conosciamo oggi, ma solo la facoltà (ops, volevo dire il dipartimento, o la scuola) di IGNEGNERIA
seguita da MEDICINA
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Da: .................25/02/2017 09:54:57
l'avvocato è una professione finita.
Rispondi

Da: laurea in legge carta igienica25/02/2017 11:46:38
Cancellarsi dall'albo degli avvocati per fare il becchino? E' quanto è avvenuto a Verona, dove un legale si è cancellato dall'ordine per partecipare ad un concorso comunale bandito per coprire un posto di becchino. A parlarne, in un convegno ad hoc organizzato alla Liuc di Castellanza, sulla crisi delle professioni è il presidente dell'ordine degli avvocati di Busto Arsizio, Angelo Proserpio. Quello del becchino è certamente un esempio estremo, evidenziato nel corso del convegno raccontato da VareseNews, ma che ben rappresenta la crisi attraversata da molte professioni italiane, e in primis da quella forense. Una crisi determinata dai più svariati fattori e condizionata dall'inefficienza del sistema giustizia e dalla sfrenata concorrenza. Ma non solo. Ad entrare in gioco è anche una vera e propria trasformazione della figura dell'avvocato, che si ritrova ad operare non soltanto come il difensore dei diritti ma altresì come professionista che fornisce "servizi" in una logica di mercato sempre più competitiva.

Un cambiamento radicale, dunque, per molti difficile da fronteggiare e che porta non solo alla metamorfosi estrema da avvocato a becchino, ma anche ad altre strade, spesso anche vincenti, aventi tuttavia il medesimo obiettivo di cambiare la propria vita e di scappare dalla frustrazione che l'avvocatura moderna è in grado di riservare a chi ne fa parte (leggi: "Fare l'avvocato? Meglio aprire un b&b").

La ricerca estrema di un posto fisso, in tutte le sue forme, o di un'attività comunque remunerativa e soddisfacente, diviene in sostanza più appetibile di una professione che, a detta di molti, sta perdendo le sue risorse.

Il "lasciare", infatti, non denota sempre coraggio di cambiare ma disagio nel continuare ad affrontare ciò per cui si è studiato e lottato per anni.

Da qui, la necessità di un'inversione di rotta, di una "diversa consapevolezza" dell'avvocato che va declinata in due direzioni, come ha dichiarato il direttore della scuola di diritto dell'ateneo di Castellanza, Alberto Malatesta. Oggi, la categoria vive "una doppia dimensione", afferma infatti il professore della Liuc: da un lato "quella tradizionale, l'avvocato come soggetto che tutela i diritti, cioè portatore di funzioni sociali fondamentali - dall'altro - il prestatore di servizi che agisce in una dimensione di mercato". Una duplicità che fa discutere ma che forse è la chiave del primo passo da compiere per risalire la china.


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Da: .................25/02/2017 11:49:18
il becchino è un posto che darà sempre lavoro.. l'avvocato è una professione in crisi...
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Da: laurea in legge carta igienica25/02/2017 12:48:55
Il becchino è una professione che attrarrà più avvocati in futuro, perchè il numero di coloro che muoiono ogni giorno è aumentato a tal punto da superare quello di coloro che nascono.
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Da: avvocato sfigato25/02/2017 17:24:02
ma dopo quanti anni comincerò a guadagnare?
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Da: caparbio25/02/2017 18:47:15
sono anche io un Avvocato (esercito da quattro anni da solo, sin dall'inizio); guadagno poco, ma non sono legato al denaro; il mio primo obiettivo, infatti, è quello di aiutare le persone a tutelare i loro diritti. Già questo mi gratifica; poi, pian pianino, arriverà anche il resto.
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Da: .................25/02/2017 18:54:19
e tu hai sbagliato lavoro.. mai visto un avvocato parlare così..
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Da: avvocati, notai,25/02/2017 19:56:59
giudici vengono tutti sotterrati dal becchino
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Da: e comunque25/02/2017 20:12:34
con tutte le mance che prende il becchino si porta a casa praticamente due stipendi
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Da: @ 25/02/2017 22:58:51

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Da: Il principe del diritto 26/02/2017 22:35:41
Tu turu tu tu
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Da: laurea in legge carta igienica27/02/2017 20:56:20
Il caparbio pur guadagnando poco può scegliere di fare l'avvocato per gioco fin quando potrà vivere sulle spalle dei genitori oppure di rendita.
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Da: @ 27/02/2017 22:26:51

- Messaggio eliminato -

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Da: Ispector 27/02/2017 23:37:20
meglio fare il medico legale che sostanzialmente è un avvocato penalista specialista sui delitti contro la persona?
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Da: Il principe del diritto 28/02/2017 08:06:54
Concorso pubblico per pulire i cessi........requisito essere in possesso della laurea, e non avere piu di 24 anni.
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Da: laurea in legge carta igienica28/02/2017 15:53:58
Se lo stipendio è di 1500 euro al mese e il posto è garantito a vita presso un ente pubblico, con diritto a ferie pagate, malattia e contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, diverse decine di migliaia di avvocati lascerebbero la toga per il posto di becchino, puliziere, bidello o netturbino.
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Da: Appellante 28/02/2017 22:14:47
Anche per 1000 euro al mese sicuro!
Oggi fanno gli avvocati solo per non stare a casa senza far niente, quindi si scrivono all'albo con i soldi in prestito e vanno in giro a darsi arie. Ma è gente che vive con i genitori, perche non può permettersi neanche di pagare un affitto, perche non guadagnano un tubo.
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