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Quanti di voi sono avvocati ma hanno lasciato per un concorso pubblico?
10148 messaggi

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Da: Quante stronzate25/05/2018 17:44:53
Non c'è nessuna superiorità.
Il notariato dovrebbe essere riformato da capo a piedi dico solo 1200 sedi vacanti.
Rispondi

Da: seeeeeee seeeee seee26/05/2018 08:34:18
Ma non dovevano essere 12000 le sedi notarili in Italia.
Almeno così recita l'ultima legge sulla concorrenza.
Quindi 12000 meno 4970, fa 7030 sedi vacanti.
seeeeeeee         seeeeeeeeeee          seeeeeeeeeee      seeeeee
i notai sono superiori etici seeeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeee
i notai coprono tutte le 12000 sedi ex legge sssseeeeeeeeeeeeeeee
seeeeeeeeeeeeeeeee  ssssesssseeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
I notai sotto i 2 mila euro  seeeeeeeeeeeeeeee    seeeeeee
i notai alla caritas  seeeeeeeeeeeee ssssseeeeeeeeeeeeee seeeeeeeee
Rispondi

Da: ....................26/05/2018 10:35:13
parliamo di avvocatura non di notariato...
Rispondi

Da: guadagni strabilianti26/05/2018 10:58:46
1 notaio guadagna mediamente quanto 7 avvocati.
1 farmacista guadagna quanto 3 avvocati.
1 medico quanto 2 avvocati.
1 dottore commercialista il 50% in più di 1 avvocato.

E meno male che le altre professioni sono in crisi.
LO DICONO LE OGGETTIVE STATISTICHE SUI REDDITI.

PRIMI IN CLASSIFICA
notai                                               reddito medio 217.800 euro
SECONDI IN CLASSIFICA
farmacisti                                         reddito medio 116.000 euro
TERZI IN CLASSIFICA
medici                                              reddito medio   65.000 euro
dottori commercialisti                           reddito medio 58.600 euro
odontoiatri                                         reddito medio   50.400 euro
ragioneri commercialisti  e consulenti lavoro                 49.000 euro
ULTIMI IN CLASSIFICA
eccellenze avvocatichie                          reddito medio 38.000 euro
In Italia per ogni magistrato ci sono 27 legali,
                                      in Francia 7,
                             nel Regno Unito 3.

Al primo posto della classifica per maggior numero di avvocati si piazza la Spagna con 253.190 avvocati,
seguita dall'Italia con 246.786;
al terzo posto il Regno Unito con 188.263.

Segue la Germania con 163.690.
Staccate la Francia con 60.223 avvocati


RECORD NEGATIVI
Italia popolazione 60.655.551  == 5,1 avvocati ogni mille abitanti,

Germania 80.636.124 =2,00 avv ogni 1000 abitanti = 40% Di Italia
Francia 64.938.715  == 0,92 avv ogni 1000 ab= 16% di Italia
Rispondi

Da: .................26/05/2018 11:15:48
solo i migliori, ricordatelo.. gli sfigati facessero i concorsini da falliti...
Rispondi

Da: seeeeeee seeeee seee26/05/2018 12:27:45
Parliamo di notai che diventano clienti di avvocati, perchè fanno un piccolo sconto.

https://codacons.it/i-notai-fanno-lo-sconto-il-loro-ordine-li-sospende/


I notai fanno lo sconto Il loro ordine li sospende

    fonte: Libero

secondo l' antitrust il consiglio di milano sta limitando la concorrenza l' italia rischia l' ennesima procedura di infrazione da parte di bruxelles
CHIARA PELLEGRINI Vietato fare sconti, almeno per i notai. Il Consiglio notarile di Milano (Cnm) è finito da qualche tempo nel mirino dell' Antitrust. Secondo il garante per la Concorrenza, infatti, «il Consiglio avrebbe perseguito l' obiettivo di indurre i notai del distretto a limitare, sotto il profilo quantitativo, la propria attività, così restringendo il confronto concorrenziale tra gli stessi e conducendo a una ripartizione del mercato e a una limitazione della concorrenza di prezzo». Il sospetto è che esista un accordo di cartello per livellare i prezzi verso l' alto. Qualche giorno fa un' ordinanza dell' Agcom ha confermato l' uso sproporzionato e distorto, del potere disciplinare da parte del Cnm per finalità perequative. Non solo, l' autorità presieduta da Giovanni Pitruzzella ha anche sollevato questioni di legittimità costituzionale su un emendamento alla legge di Stabilità che prevede l' esclusione delle azioni disciplinari dei consigli notarili dalla sfera d' intervento del Garante. Misura - contro la quale peraltro l' Agcom si era già appellata alla Consulta - che non solo impedisce ai notai di ricorrere all' Antitrust, ma rischia di provocare per il nostro Paese l' apertura dell' ennesima procedura di infrazione da parte di Bruxelles, mandando all' aria tutte le leggi e i decreti sulla concorrenza. RIBASSI VIETATI Tutto nasce dalla scelta di alcuni notai di Milano di abbassare i prezzi. Decisione che dal 2006, anno dell' entrata in vigore della legge Bersani, ha preso anche lo studio notarile di Paolo De Martinis, cominciando a ridurre le tariffe, perché «in un periodo di crisi come questo si cerca di andare incontro ai clienti che esigono competenza ma anche prezzi concorrenziali», spiega. Una scelta, stando al notaio, non gradita però al Cnm che lo ha sanzionato in diverse occasioni. Dal 2011, infatti, ha ricevuto dal Consiglio «processi disciplinari per vicende singolari, molte delle quali pretestuose e circa 50 mesi di sospensione». «Le motivazioni sono state le più disparate», racconta il notaio low cost, che è stato accusato persino di aver "lavorato troppo". Il Cnm ha calcolato, infatti, che ci vogliono due minuti per leggere ogni singolo foglio di un atto notarile, e che quindi un notaio non può fare più di 15 pratiche al dì. De Martinis ne faceva 20. Da qui le sanzioni, i reclami alla Corte d' Appello, i ricorsi in Cassazione. Diversa la versione di Arrigo Roveda del Cnm secondo cui «la legge non ammette che il notaio, pagato per il suo lavoro qualificato, lo faccia poi svolgere da altri. Quando questo è accaduto, ed è stato provato, i giudici hanno applicato le giuste sanzioni». INDAGA LA FINANZA Ma De Martinis ribatte: nel settembre del 2016 un' ispezione al Cnm del Nucleo speciale Antitrust (Fiamme Gialle) «ha rilevato una documentazione in cui si faceva riferimento ad una mappatura di ciascun notaio, con schemini volti alla perequazioni degli onorari tra i vari iscritti all' ordine». Il Codacons ha presentato un esposto in Procura contro il Cnm, accusandolo di aver applicato «una sorta di cartello per eliminare tutti gli spazi di confronto tra i notai». Secondo l' associazione dei consumatori «quando ci sarà la pronuncia dell' Antitrust verranno messi sotto osservazione tutti i Consigli del notariato per constatare come sono state erogate le sanzioni».
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Da: seeeeeee seeeee seee26/05/2018 17:58:34
Vietato fare sconti, almeno per i notai. Il Consiglio notarile di Milano (Cnm) è finito da qualche tempo nel mirino dell' Antitrust. Secondo il garante per la Concorrenza, infatti, �«il Consiglio avrebbe perseguito l' obiettivo di indurre i notai del distretto a limitare, sotto il profilo quantitativo, la propria attività, così restringendo il confronto concorrenziale tra gli stessi e conducendo a una ripartizione del mercato e a una limitazione della concorrenza di prezzo�». Il sospetto è che esista un accordo di cartello per livellare i prezzi verso l' alto. Qualche giorno fa un' ordinanza dell' Agcom ha confermato l' uso sproporzionato e distorto, del potere disciplinare da parte del Cnm per finalità perequative.
Rispondi

Da: .................27/05/2018 00:13:52
solo i migliori ricordatelo.. per gli sfigati ci sono i concorsini sfigati...
Rispondi

Da: seeeeeee seeeee seee27/05/2018 20:41:22
Solo i migliori fanno i notai e poi vanno alla caritas, con la porsche e lo yatch.
sssssseeeeeeeeeeeeeeeee         sssssssssssssseeeeeeeeeeee seeeee
Rispondi

Da: meglio panettiere che avvocato28/05/2018 16:18:13
Cantone: "In Campania sono troppe 6 facoltà di Giurisprudenza"

Il presidente Anac punta il dito anche contro gli atenei telematici. I presidi di Federico II, Vanvitelli, Suor Orsola: "Non è vero"

Il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, lancia un nuovo guanto di sfida contro il mondo accademico italiano.
«Alcune università andrebbero forse proprio chiuse. C'è uno iato enorme tra quelle del Sud e del Nord, amplificato ancora di più dalla logica di dare i contributi a chi lavora meglio e rendere così zavorre alcune università».

E se la prende, in particolare, con i dipartimenti di Giurisprudenza della Campania: «Se in una regione come la mia ci sono sei facoltà di Giurisprudenza, c'è qualcosa che non quadra».
E continua: «E non prendo nemmeno in considerazione il tema delle università telematiche su cui andrebbe fatta una riflessione che porterebbe a mettere in discussione un tabù, e lo dico come provocazione, quello del valore legale del titolo di studio».


E a Giurisprudenza si iscrive circa il 15 per cento della popolazione universitaria: alla Vanvitelli sono oltre 2.800 gli iscritti a Giurisprudenza, alla Federico II sono 10 mila, 1.600 alla Parthenope, tanto per fornire qualche dato.
«Numeri ridimensionati negli ultimi anni - spiega Lucio De Giovanni, preside di Giurisprudenza alla Federico II - perché con il crollo dei concorsi nella pubblica amministrazione sono diminuiti gli sbocchi occupazionali. Ma il problema non può essere ridotto alla quantità di dipartimenti, semmai bisogna valutarne la qualità. E lascio ad altri il compito».
Rispondi
Rispondi

Da: Basta terroni fannulloni nella PA 28/05/2018 18:59:44
Andate a lavorare
Rispondi

Da: guadagni strabilianti28/05/2018 19:57:01
Processati 6 noti avvocati. Avrebbero truccato il loro esame di Stato per l'abilitazione alla professione

Chi ha fatto gli esami di scuola superiore ricorda, in base alle varie epoche in cui li ha sostenuti, sistemi a dir poco avventurosi, sicuramente ingegnosi, per far arrivare temi già scritti, versioni già tradotte, problemi matematici già risolti, dove si teneva la prova scritta.

Nell'era dei telefonini e poi degli smartphone tutto è cambiato. Certo, è vietato portarli, ma possono essere utili come testa di ponte affinché questi contenuti arrivino in maniera rapida.

Se lo fanno gli studenti, il fatto è riprovevole ma non ci sono conseguenze di diritto penale. Se invece lo fanno gli avvocati durante una prova per l'accesso alla professione, allora il reato c'è.

Oddio, non è che il corpo delle leggi abbia incrociato, su questa materia, l'interesse dei parlamenti da più di 90 anni a questa parte, visto che, a suo tempo, la richiesta di rinvio a giudizio per 6 avvocati dell'agro aversano fu formulata ai sensi degli articoli 1 e 2 della Legge 475 del 1925.

A farne le spese sono stati Generoso Grasso, Giuseppe Massimo, Fabio Della Corte, Marco Carleo, Antonio Cantile e Lorenzo Caruso.

In breve, durante la prova scritta denominata "parere di diritto penale" per l'esame di abilitazione all'esercizio della professione forense, svoltasi a Napoli il 15 dicembre 2010, Generoso Grasso fece redarre da un terzo il compito che rispondeva alla seconda traccia, poi lo inviò all'indirizzo email di Giuseppe Massimo, che in quel momento sosteneva l'esame, il quale girò poi l'elaborato - sempre via mail - ad altri partecipanti alla stessa prova scritta.



Rispondi

Da: Ios29/05/2018 08:21:40
LA guerra dei poveri. Non vi accorgete che tutto il paese è allo sfascio e parlate solo degli avvocati. Pazzesco povera Italia.
Rispondi

Da: seeeeeee seeeee seee29/05/2018 11:16:07
Parliamo allora dei notai che vanno alla caritas poveretti, parcheggiando la porsche dietro l'angolo però.
I notai nuovi poveri. seeeeeeeee
seeeeeeeeee seeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeee
Rispondi

Da: seeeeeee seeeee seee29/05/2018 16:08:49
C'è anche un notaio tra i 19 indagati nella nuova inchiesta della procura di Taranto sulle truffe agli istituti di credito e alle finanziarie. Un'attività investigativa condotta dal pubblico ministero Daniela Putignano che ha permesso, secondo l'accusa, di individuare una vera e propria associazione a delinquere dedita alle truffe. Il sodalizio, per il pm Putignano che nelle scorse ore ha notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari,
Rispondi

Da: seeeeeee seeeee seee30/05/2018 07:56:57
Rito abbreviato per Giovanni Varchetta: il notaio era accusato di truffa ...
www.4minuti.it/.../rito-abbreviato-giovanni-varchetta-notaio-accusato-truffa-0052647...

REGGIO EMILIA (29 novembre 2012) - Giovanni Varchetta, famoso notaio napoletano con studio a Reggio, sarà processato il 31 gennaio prossimo con rito ...
superiorità etica notarile
seeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeeeee
Rispondi

Da: meditate matricole meditate30/05/2018 10:01:56
Chi l'ha detto che la cultura non paga? Scegliere di frequentare un buon ateneo e portare a compimento gli studi con il conseguimento della laurea apre le porte a un lavoro sicuro in poco tempo. Le possibilità di guadagnare bene aumentano se si sceglie di frequentare un'Università privata.

L'osservatorio JobPricing e Spring Professional ha realizzato un'indagine che analizza le prospettive di carriera offerte dalle più importanti Università italiane. Secondo lo studio, chi è riuscito a completare il percorso accademico rispetto a chi ha abbandonato l'Università può contare, in media, su quasi 12mila euro l'anno in più in busta paga.

Ci sono, inoltre, neo laureati che hanno riposto da poco tempo il tocco nel cassetto dei ricordi che riescono a guadagnare da subito cifre molto alte nonostante l'attestato di laurea sia ancora fresco di inchiostro. E sono per lo più studenti di Università private. Lo sanno bene, ad esempio, i corsisti della Bocconi, che nei primi dieci anni di carriera riescono ad arrivare a picchi di guadagno di 35.500 euro lordi all'anno, seguono poi gli ex studenti del Politecnico di Milano con 32.905 euro e quelli della LUISS Guida Carli con 32.870 euro.

Studiare all'Università conviene gli Atenei che prospettano le migliori buste paga 1

Le cose cambiano leggermente per chi si trova in piena maturità professionale, ovvero nella fascia d'età che va dai 45 ai 54 anni. In media i laureati ultra 45enni che hanno effettuato gli studi alla Bocconi guadagnano 63.861 euro lordi l'anno, segue poi la Cattolica di Milano con 61.040 e la Luiss Guido Carli con 58.892 euro.

I dati parlano chiaro: studiare al Nord e possibilmente presso un'Università privata conviene di più. Solitamente sono le facoltà scientifiche a consentire di raggiungere livelli retributivi maggiori con la prospettiva di una crescita costante del salario. Le prospettive di massimo crescita di guadagno le hanno gli studenti di Ingegneria Chimica e Chimica che possono veder aumentare il proprio stipendio, nel corso degli anni, dai 30.272 euro dei 25 anni ai 63-579 euro di chi compie il mestiere a 54 anni.

Ma quali sono le Università che permettono di ripagare nel minor tempo possibile i soldi investiti nella formazione? Secondo l'University Payback Index è il Politecnico di Milano a permettere di recuperare i soldi investiti nel minor tempo possibile. Ci vogliono, infatti, appena 12,6 anni, in media, per ritornare in pari e iniziare a guadagnare.
Rispondi

Da: @info30/05/2018 10:07:21
Che voi sappiate sussiste incompatibilità tra esercizio della professione forense e lavoro dipendente con contratto stagionale (3/4 mesi) nel settore privato?
Rispondi

Da: x@info30/05/2018 16:14:41
Certo che sì

http://www.consiglionazionaleforense.it/-/norme-in-materia-di-incompatibilita-dell-esercizio-della-professione-di-avvocato
Rispondi

Da: @@@ 30/05/2018 20:03:06
Ti ringrazio!!
Rispondi

Da: x@info30/05/2018 20:44:16
Di niente
Rispondi

Da: doppio guadagno31/05/2018 14:01:31
Gli avvocati possono anche ottenere la pensione di vecchiaia retributiva presso Cassa Forense; i requisiti necessari sono i seguenti:

    nel biennio 2017-2018: 68 anni di età più un minimo di 33 anni di contribuzione;
    nel biennio 2019-2020: 69 anni di età più un minimo di 34 anni di contribuzione;
    dal 1 gennaio 2021: 70 anni di età con almeno 35 anni di contribuzione.

Anche in questo caso la pensione è calcolata col sistema reddituale per la quota di base e col sistema contributivo per la modulare.

Per chi ha diritto alla pensione, però, non è necessaria la cancellazione dagli albi.

L'avvocato può richiedere l'anticipo del pensionamento di vecchiaia sino a 65 anni di età [1], fermo restando i requisiti di contribuzione minima appena osservati: l'importo della quota di base, calcolata secondo il criterio retributivo, viene però ridotto dello 0,41% per ogni mese di anticipo rispetto al requisito anagrafico richiesto per la pensione di vecchiaia. La riduzione non si applica se l'iscritto ha raggiunto 40 anni di contribuzione.

Nemmeno per questa pensione è richiesta la cancellazione dagli albi.
Chi non possiede i requisiti contributivi minimi richiesti per la pensione di vecchiaia retributiva può ottenere la pensione di vecchiaia contributiva, con i seguenti requisiti:

    biennio 2017-2018: 68 anni di età più un minimo di 5 anni ed un massimo di 32 anni di contribuzione;
    biennio 2019-2020: 69 anni di età più un minimo di 5 anni ed un massimo di 33 anni di contribuzione;
    dal 1 gennaio 2021: 70 anni di età con almeno 5 anni ed un massimo di 34 anni di contribuzione.

In questo caso, il calcolo della prestazione è interamente contributivo e non è richiesta la cancellazione dagli albi.
Rispondi

Da: .................31/05/2018 20:45:36
Solo i migliori andranno in pensione .......... solo i migliori eh..........
ricordalo............................
Rispondi

Da: X info 31/05/2018 22:03:33
E che fai? L'avvocato e il lavoratore stagionale? L'avvocato è una professione prestigiosa: non puoi macchiarla facendo nel contempo il lavoratore stagionale.
Rispondi

Da: seeeeeee seeeee seee01/06/2018 15:09:06
L'avvocato con i suoi 600 euro al mese si vanta che è prestigioso.
Il notaio con i suoi 7.000 euro  al mese si lamenta che va alla caritas.
seeeeeeeeeee seeeeeeeeeeee seeeee seeeeeeeeeeeeee
Rispondi

Da: Ma tanto solo a zappare la terra andrete stopi01/06/2018 15:22:45
Solo per voi! scopa,paletta,zappa in offerta predi 3 paghi 2 su daiii.... affrettatevi! Che solo questo vi resta di fare
Rispondi

Da: Ma tanto solo a zappare la terra andrete stopi01/06/2018 15:22:58
Solo per voi! scopa,paletta,zappa in offerta predi 3 paghi 2 su daiii.... affrettatevi! Che solo questo vi resta di fare
Rispondi

Da: seeeeeee seeeee seee01/06/2018 21:38:29
Se usciamo dall'euro finiamo tutti al lastrico e  allora sì eccellenze forate e notai armatevi di zappa che non vi resta altro da fare.
seeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeee seeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
Rispondi

Da: lauree forti02/06/2018 13:38:53
Il profilo più richiesto - spiega Donato Ferri, Mediterranean People Advisory Services Leader di Ey - è quello tecnico. In particolare analisti con laurea in area Stem (Ingegneria, Informatica, Matematica, Scienze). I candidati, però, devono possedere anche le soft skill, in molti casi competenze più difficili da trovare: flessibilità, resilienza, capacità di lavorare in squadra e gestire la complessità. Le energie rinnovabili sono in fase di sviluppo. Nonostante le incertezze normative, l'energia prodotta attarverso eolico, fotovoltaico e biomassa è in crescita».

La ricerca Exs-EY mette anche a confronto le caratteristiche del campione analizzato con quelle del manager ideale. Da questa comparazione emergono alcuni gap significativi in alcuni degli ambiti considerati. In tema di valori, mentre la necessità di riconoscimento del campione risulta superiore a quella del modello (5 punti su un massimo di 7 contro i 4,3 del modello), i professionisti del settore Energia che hanno risposto alla survey risultano avere complessivamente troppa autoreferenzialità e un livello insufficiente di attenzione agli altri (4 punti scontro i 6,1 del modello) e di apertura alla novità (4,8 punti contro i 6,1 del modello). Anche in tema di motivazione emergono diverse caratteristiche che gli executive del settore devono sviluppare maggiormente, in particolare l'orientamento all'innovazione (4,9 punti contro i 7 del modello) e alla sfida (4,7 punti contro i 6,1 del modello). Riguardo all'efficacia personale, la ricerca evidenzia la necessità per i manager dell'Energy di avere una maggiore capacità di apprendere dall'esperienza (5,1 punti contro i 6,7 del modello), una maggiore resilienza (4,8 punti contro i 6,5 del modello) e una più sviluppata capacità di leggere le proprie emozioni (5 punti contro i 6,2 del modello), mentre, in tema di tratti personali, necessitano di accrescere l'apertura mentale (5 punti contro i 6,2 del modello) e la coscienziosità (5,3 punti contro i 6,6 del modello). Tra gli elementi che si dimostrano limitanti rispetto alle rapide trasformazioni indotte dalla tecnologia emergono una scarsa attitudine di tipo collaborativo e l'importanza di infondere competenze utili a creare un contesto di squadra che abiliti il risultato, superando una leadership di stampo "attendistico" non adatta a fungere da "cinghia di trasmissione" del cambiamento.

«In questo momento - conclude Ferri - le aziende fanno fatica a trovare giovani con competenze da inserire subito in azienda. Le Università sono in una fase di rincorsa rispetto alle richieste del mercato. Spesso sono le stesse imprese energetiche che individuano i talenti e poi attivano percorsi formativi o Academy».


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Da: lauree forti03/06/2018 09:03:04
numero laureati in giurisprudenza          laureati in medicina

anno 2004 14.847                                 2.022
anno 2005 18.305                                 2.574
anno 2006 18.101                                 2.955
anno 2007 16.044                                 3.797
anno 2008 15.428                                  4.210                               
anno 2009 14.447                                  4.291
anno 2010 12.984                                 4.496                      
anno 2011  14.109                                 4.850
anno 2012  14.055                                 5.136
anno 2013  14.039                                 5.279
anno 2014  13.569                                 5.494
anno 2015  16.629                                 7.190
anno 2016  17.083                                  7.815
La matematica non è un'opinione
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