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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: me ne vado12/06/2016 11:15:29
Beh di questi rapporti in realtà se ne parla già da tempo, non so dove vive Nicola Porro. Poi mi domando ma quando Tremonti era ministro del mef (ben 10 anni dei 15 analizzati) le sue grandi inchieste giornalistiche dov'erano?

Da: ROMA LADRONA12/06/2016 12:41:13
Condivido....e poi non credo che sia questo il problema....segretati...avranno capito di aver dato soldi a soggetti affatto meritevoli dottraendoli all'economia reale...

Da: bla bla12/06/2016 12:41:50
sembri mia madre che dà sempre ragione agli altri.
Tu sei informatissimo, gli altri no. Mi rivolgo a questi.

Da: ROMA LADRONA12/06/2016 12:42:46
Beps. Patent box, abuso del diritto, panama... E non ci sono idraulici ed elettricisti in lista... Lasciam stare le libere operazioni delle banche.,,,daidai...

Da: ROMA LADRONA12/06/2016 12:44:15
No è che l'articolo era già uscito un anno fa...

Da: ROMA LADRONA12/06/2016 12:46:42
Vietato restare in servizio nella p.a

Eliminare il trattenimento in servizio nel pubblico impiego è stato legittimo. L'abrogazione dell'istituto va considerata l'ultimo tassello di un disegno legislativo volto a ridimensionarne l'ambito di operatività per realizzare il ricambio generazionale nella p.a. Un disegno che ha portato prima a degradare il trattenimento in servizio da vero e proprio diritto potestativo, esercitabile dal dipendente pubblico, a mero interesse legittimo, fino alla totale cancellazione ad opera del decreto legge n.90/2014.Lo ha deciso la Consulta con la sentenza n. 133/2016 che ha respinto tutte le censure mosse dai giudici rimettenti (i Tar della Lombardia, dell'Emilia-Romagna e del Lazio, oltre al Consiglio di stato) ritenendole in parte infondate e in parte inammissibili. Il Tar Lombardia, per esempio, aveva contestato che vi fossero ragioni di necessità e urgenza per provvedere con decreto legge, ma i giudici delle leggi hanno replicato che si è trattato di «un primo intervento di un processo laborioso, destinato a dipanarsi  in un arco temporale più lungo, volto a realizzare il ricambio generazionale nel settore».

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Da: bla bla12/06/2016 13:46:44
e questo scandalo chi se lo ricorda?

it / Economia & Lobby / Lobby

Slot machine, Corte dei Conti fa sconto da 500 milioni al gruppo Bplus dei Corallo
Slot machine, Corte dei Conti fa sconto da 500 milioni al gruppo Bplus dei Corallo
Lobby
Dopo otto anni di causa per non aver collegato gli apparecchi al sistema informatico, la multa di 90 miliardi è stata ridotta a 857 milioni complessivi, di cui 335 a carico di Bplus. Assolti Giorgio Tino e Antonio Tagliaferri, all'epoca dei fatti direttore generale e direttore dei giochi dei Monopoli di Stato
di Carlo Di Foggia | 7 febbraio 2015
COMMENTI (288)   
9,3 mila
Più informazioni su: Bplus, Francesco Corallo, Sisal, Slot Machine
Otto anni per passare da 98 miliardi a 857 milioni in tutto. L'intricata saga giudiziaria della maxi multa ai concessionari di slot si è chiusa ieri con la condanna delle ultime due società rimaste nel processo: Bplus e Hbg, che dovranno pagare rispettivamente 335 e 72 milioni di euro (erano 835 e 200 in primo grado). La terza Sezione d'appello della Corte dei Conti ha anche assolto gli ex alti dirigenti dei Monopoli, Giorgio Tino e Antonio Tagliaferri.

È l'epilogo di una vicenda incredibile, iniziata nel 2007 con la citazione dei magistrati contabili della Procura ligure per dieci concessionari: Cogetech, Sisal, Gamenet, Snai, Gmatica, Cirsa, Gtech e Codere (più i due condannati ieri) accusati di non aver collegato gli apparecchi al sistema informatico di controllo dei Monopoli, gestito dalla Sogei, nei tre anni precedenti. Il sistema telematico delle giocate (e delle imposte dovute) doveva essere pronto e funzionante nel 2004, ma ha fatto cilecca per anni, mentre le società continuavano a chiedere il nulla osta e installare macchinette senza curarsi dell'allaccio. Nel 2007, applicando alla lettera le penali previste, il Gat - il Gruppo antifrodi tecnologiche della Finanza - arriva a un calcolo stellare: tra tasse evase, contratti non rispettati, penali, multe e interessi, devono pagare 98 miliardi di euro, una cifra superiore alla raccolta lorda di tutto il settore. La somma viene inserita negli atti di citazione, e dopo un ricalcolo chiesto dalle società, in primo grado la Procura regionale contesta un danno erariale per 90 miliardi.

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La prima sentenza arriva solo nel 2012, e ridimensiona di molto l'importo: la sanzione viene ridotta a 2,5 miliardi di euro, 835 dei quali a carico di Bplus, l'unica, insieme a Hbg a contestare la cifra fino all'ultimo, arrivando alla sentenza definitiva di ieri. Gli altri concessionari avevano infatti già chiuso la vertenza pagando il 30 per cento delle somme dovute (430 milioni di euro) con il condono deciso nel 2013 dal governo Letta con il decreto Imu: la cambiale da pagare sull'altare delle larghe intese con Silvio Berlusconi. Con la condanna di ieri il conto finale si ferma a 857 milioni di euro, una cifra distante anni luce dalle contestazioni iniziali. La sanatoria del 2013, unita all'improvviso allontanamento del fondatore e comandante del Gat al tempo delle indagini, Umberto Rapetto (poi dimessosi), è stata al centro di numerose interrogazioni parlamentari e di un ampio dibattito pubblico, alimentato soprattutto dal Movimento 5 Stelle.

La sentenza di ieri complica non poco il futuro di Bplus, vero colosso del settore - 300 posti di lavoro e un miliardo di euro versato all'Erario - creato da Francesco Corallo, figlio di Gaetano, amico del boss mafioso Nitto Santapaola. La società, con base a Londra, ha già depositato ricorso alla Corte europea dei diritti dell'uomo, ed è commissariata dallo scorso agosto. Se la casa madre non paga, partirà una complessa procedura permessa da un legge Ue del 2001 per ottenere il denaro, altrimenti si provvederà a un difficile pignoramento dei beni in capo a Bplus Italia.

Il prossimo 12 marzo, il Tar sarà chiamato a pronunciarsi sulla seconda interdittiva antimafia emessa a dicembre dal Prefetto di Roma Giuseppe Pecoraro. Lo stesso che la scorsa estate ha commissariato Bplus (su segnalazione del presidente dell'Anac, Raffaele Cantone) affidandola all'ex generale della Finanza, Vincenzo Suppa. A fine luglio, infatti, la Procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio, tra gli altri, di Francesco Corallo nell'inchiesta sui presunti finanziamenti illeciti elargiti dalla Bpm di Massimo Ponzellini. Il commissariamento però è scattato dopo la nota con cui l'ex magistrato contabile Alfonso Rossi Brigante - nominato "controllore della legalità" da Bplus in cambio della sospensione dell'interdittiva - ha segnalato che "la società ha interrotto le operazioni controllate". Nel frattempo - come ha ricostruito Il Fatto - la compagnia inglese ha cambiato nome e ha continuato a drenare risorse verso la casa madre: 12 milioni a giugno, più altri 15 a luglio, riducendo la liquidità. La Direzione distrettuale antimafia indaga anche su una presunta evasione fiscale da 23 milioni, in parte finiti all'estero. A dicembre scorso, Pecoraro ha emesso una nuova interdittiva, segnalando "rapporti contrattuali con esercenti con precedenti penali", prolungando così il commissariamento. Si decide tutto il 12 marzo.

da Il Fatto Quotidiano del 7 febbraio 2015

Da: ROMA LADRONA12/06/2016 18:31:18
Qualcuno dice che la vicenda costò l'incarico ad uno dei ns. dirigenti maximi...

Da: Rin tin tin12/06/2016 19:51:42
Intanto prima della sentenza ci sono stati alcuni super fedelissimi che sono passati proprio ad equitalia...che non essendo pubblica non risentiva della sentenza 37...e infatti gli ex incaricati trasportati li continuano a percepire i 3500 circa netti...piu premi .
L'Ocse può poco...fa i report.... Qualcun altro dovrebbe intervenire...

Da: Rin tin tin12/06/2016 19:52:02
Intanto prima della sentenza ci sono stati alcuni super fedelissimi che sono passati proprio ad equitalia...che non essendo pubblica non risentiva della sentenza 37...e infatti gli ex incaricati trasportati li continuano a percepire i 3500 circa netti...piu premi .
L'Ocse può poco...fa i report.... Qualcun altro dovrebbe intervenire...

Da: don camillo13/06/2016 08:24:00
ma i dipendenti di Equitalia hanno fatto un pubblico concorso? come entrano in AE? ah, si... x grazia ricevuta...

Da: Domanda difficile 13/06/2016 12:20:50
Domani si decide sulla sospensione del concorso da 175 dirigenti?

Da: Riforma Agenzie13/06/2016 13:13:43
Ma, la riforma dell'Agenzia delle dogane è prevista? Perchè anche qui succede di tutto.

Da: amateci 13/06/2016 17:05:39
i vincitori del 175, saranno 175 pot.....

Da: ROMA LADRONA13/06/2016 18:22:19
Informiamo le colleghe ed i colleghi che le organizzazioni sindacali delle aree professionali e quelle della dirigenza sono convocate per l'incontro che si terrà lunedì 20 giugno 2016, alle ore 14,30, presso la Direzione Centrale del Personale, in Via Giorgione, 159 - piano 8° - stanza 814, sul seguente ordine del giorno:

•         Integrazione operativa delle strutture provinciali dell'Agenzia.

Vi terremo, come sempre, informati sull'esito dell'incontro.

Da: Integrazione operativa delle strutture provin13/06/2016 19:09:11
Ma che minchia vuole dire?...e poi gli altri punti come contratto, voluntary, chiusura degli sportelli, uffici dislocati...sindacati di merda. Sicuramente i confedereali ci hanno svenduto per un CAF a Trastevere.

Da: il lato oscuro13/06/2016 19:22:23
delle convocazioni

Da: ROMA LADRONA13/06/2016 20:22:12
Sarà xchè non si ricordavano che il Territorio, per legge, ha orari diversi....

Da: ROMA LADRONA13/06/2016 22:36:02
Con il notiziario "LA MEZZA PAGINA" del 7 marzo 2016 (http:// www.dirpubblica.it/contents.aspx?id=1601) abbiamo avviato la 5a raccolta fon- di attraverso la quale abbiamo finanziato le seguenti attività:
1. Pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del ricorso contro il concorso a 403 po-
sti da dirigente nell'Agenzia delle Entrate (in udienza per il merito il
22/06/2016 presso la Sezione III del Tar Lazio);
2. primo dei ricorsi contro la riesumazione del concorso a 175 posti da dirigen-
te nell'Agenzia delle Entrate definitivamente annullato con sentenza 4641 del 06/10/2015 del Consiglio di Stato, Sezione IV (in Camera di Consiglio per il giudizio cautelare il 14/06/2016 presso la Sezione 2ter del Tar Lazio);
3. costituzione di un fondo di garanzia contro la condanna alle spese.
Quest'ultima esigenza non è stata completata, molto probabilmente perché si è data la priorità agli altri adempimenti (vedi nn. 1 e 2).
Rammentiamo, però, che il 22 giugno 2016 andranno in Udienza, presso la Se- zione III del Tar Lazio due cause:
A. "Procedura selettiva d'interpello per il conferimento di posizioni organizzative nel quadro della spending review" del 7 agosto 2015 (cosiddette POS) in merito alla quale fu emessa l'Ordinanza 5696 del 17/12/2015 di integrazione del contraddit- torio mediante la pubblicazione sul sito internet dell'Agenzia delle Entrate del te- sto integrale del ricorso e dell'elenco no-
minativo dei controinteressati, con la fissazione dell'udienza di merito;
B. "Concorso pubblico per il reclutamento di quattrocentotre dirigenti di seconda fascia", bandito con
atto del Direttore dell'Agenzia delle Entrate n. 65107 del 6 maggio 2014, oggetto di numerose vicende, l'ultima delle quali è stata l'Ordinanza 2285 del 22/02/2016 con la quale è stata disposta la pubblicazio- ne in Gazzetta Ufficiale del ricorso DIRPUBBLICA, anche in questo caso con la fissazione dell'udien- za di merito.

Da: il lato oscuro14/06/2016 07:28:21

Da: delle richieste14/06/2016 07:30:20
..

Da: di denaro14/06/2016 07:30:56
...

Da: Studio Carmine14/06/2016 10:09:34
Non è esclusa una condanna alle spese ... anche pesante. Per cui vi chiediamo un quinto contributo (possibilmente e altrettanto pesante). Grazie

Da: Bravissimi 14/06/2016 13:17:36
Invece di scrivere cazzate, in quanto contributore chiedo ai dirigenti dirpubblica, attivi su questo forum, di dare notizie sulla sospensiva di oggi contro il 175
Secondo me si perde: ormai al TAR l'agenzia si è aggiustata...

Da: ex Territorio14/06/2016 13:35:04
Gli uffici provinciali verranno tutti soppressi e con essi le relative posizioni dirigenziali (oggi POT fino alla fine dell'anno).
Il dirigente dell'attuale ufficio del territorio sarà il Direttore Provinciale.
Al territorio rimarrà solo la POS nelle  province ove già sono state istituite.

Da: ROMA LADRONA14/06/2016 14:17:32
Cambio al vertice per quattro strutture regionali dell'Agenzia delle Entrate. Il Comitato di gestione, infatti, nella riunione del 6 giugno scorso, ha approvato il passaggio di testimone in alcune direzioni regionali delle Entrate. In particolare, a capo della Direzione regionale del Molise va Vincenzo Tarroux, oggi direttore regionale della Valle D'Aosta, mentre quest'ultima Direzione sarà guidata da Maria Letizia Schillaci Ventura, attualmente capo settore Audit della Direzione regionale del Veneto. Il Comitato di gestione ha inoltre deliberato la nomina a di rettore regionale dell'Abruzzo di Roberto Egidi, attuale vice direttore della Direzione centrale Audit, che mantiene l'ulteriore incarico di responsabile della Prevenzione della corruzione dell'Agenzia.Mentre Federico Monaco, l'attuale direttore della Direzione regionale Abruzzo, assumerà la guida della Direzione regionale dell'Umbria, attualmente ricoperta ad interim dal Direttore regionale delle Marche....""...........

Da: Studio Carmine14/06/2016 14:43:36
Non è esclusa una condanna alle spese ... forza!

Da: ROMA LADRONA14/06/2016 15:21:39
È xchè ci dovrebbe essere la condanna alle spese? Hanno una sentenza sullo stesso concorso favorevole e cmq non sono stati bastonati neppure i 200 ....x i quali la richiesta al giudice era molto più farlocca...hanno pagato più il loro avvocato...

Da: non è tollerabile che l''Agenzia delle Entrate14/06/2016 15:23:15

Da: non  tollerabile che l''Agenzia delle Entrate14/06/2016 15:44:55
delle Entrate, composto da 40.000 lavoratori diventi lo zimbello di un programma televisivo dopo che uno storico conduttore televisivo di questa trasmissione viene condannato a 6 mesi di carcere trasformati in 45000 di euro. Non è tollerabile che questi signori che guadagnano tanti soldi da permettersi di chiudere un contenzioso di 20 milioni di euro si accaniscano contro chi guadagna mediamente 2000 euro al mese con grandi responsabilità . Non è possibile che dei sindacati sempre pronti a stendere la mano per raccogliere tessere e, quindi denaro, fanno dei sterili comunicati riportando il comunicato della direttrice dell'entrate.  nemmeno il coraggio di un proprio comunicato , nemmeno il coraggio di presentarsi in una di queste trasmissioni per difendere chi ingrossa il loro conto in banca attraverso una percentuale del suo stipendio. Non è tollerabile che l'Agenzia delle Entrate venga assimilata a rapinatori, mafiosi, scippatori, che venga proposto di bruciare le case dove oltre alle mure , ai mobili, alle suppellettili, ci  sono  famiglie, anziani, bambini. Sarebbe opportuno che Dirpubblica, mettendo da parte ogni divergenza, ricordandosi che il suo segretario fa ancora parte di quella famiglia fiscale, prenda posizione in merito organizzando una serie di scioperi oppure raccogliendo fondi per acquistare una pagina di giornale per esternare tutta la rabbia e tutto il disgusto per quelle pagliacciate che offendono l'onore ela dignità di qualsiasi lavoratore fiscale a qualunque livello appartenga.

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