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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: giovane interlocutore07/05/2015 12:08:23
Uno stipendio da nababbo. Raffaele Bonanni, ex segretario della Cisl, da quando si è insediato a capo del sindacato ha visto aumentare vertiginosamente il proprio stipendio.


Infatti, secondo quanto scrive il Fatto quotidiano, Bonanni, oltre a percepire una pensione da nababbo (8.593 euro lordi al mese), dal 2006 ha beneficiato di incrementi salari notevoli. Dai 118.186 euro del 2006 fino ai 336mila euro di pochi mesi fa. Insomma, Bonanni, oltre a superare abbondantemenre il tetto per i manager pubblici, nel suo ultimo anno guadagnava più del presidente americano Barack Obama (che percepisce circa 275mila euro).

"Il sindacalista viene eletto segretario generale della Cisl nel 2006. Fino a quella data era segretario confederale e guadagnava meno di 80mila euro lordi all'anno. 75.223 nel 2003, 77.349 nel 2004 e 79.054 nel 2005. Quando diventa segretario generale, secondo il regolamento interno alla Cisl, il suo stipendio viene incrementato del 30%. Quindi, secondo le regole interne, avrebbe dovuto guadagnare circa 100mila euro lordi annui. Nel 2006, la Cisl dichiara all'Inps una retribuzione lorda, ai fini contributivi, di 118.186 euro. Un po' più alta di quella prevista ma non molto. Le stranezze devono giungere con gli anni seguenti. Nel 2007, infatti, la retribuzione complessiva dichiarata all'Inps è di 171.652 euro lordi annui. Che aumenta ancora nel 2008: 201.681 annui. L'evoluzione è spettacolare, gli incrementi retributivi di Bonanni sono del 45% e poi del 17%. Ma la progressione continua: nel 2009, la retribuzione è di 255.579 (+26%), nel 2010 sale "di poco" a 267.436 (+4%) mentre nel 2011 schizza a 336.260 con un aumento del 25%", si legge sul quotidiano di Padellaro. Come se non bastasse, Bonanni è riuscito a sfuggire sia alle modifiche introdotte nel 1995 dalla riforma Dini sia dalla riforma Fornero.

Da: giovane interlocutore07/05/2015 12:36:04
I  sindacati godono oltretutto di una «immunità» che li dispensa dall'obbligo di rendere pubblici i loro bilanci. Non si sa nemmeno con certezza quanti iscritti abbiano. Cambiano idea i loro stessi leader. Quando contrattano col governo dicono di rappresentare 11 milioni e 731 mila lavoratori. Ma quando devono versare i contributi alla Confédération Européenne des Syndicats gli iscritti diventano magicamente 7 milioni e mezzo.  In Parlamento c'è un'azione di una lobby continua soprattutto nei corridoi che ha prodotto una sfilza infinita di leggine ad hoc e regolamenti, spesso approvati con maggioranze bulgare. Più di una volta in zona cesarini, proprio nelle ultime battute delle legislature. Con un denominatore comune: quello di introdurre o consolidare un privilegio in grado di arricchire il business sindacale, a colpi di situazioni monopolistiche, esenzioni fiscali, vere e proprie regalie e accordi ai confini della legalità. Il risultato   è che oggi siamo diventati una gigantesca macchina da soldi. Se c'è un problema dei costi della politica a maggior ragione il discorso vale per il sindacato, anche perché i partiti uno straccio di bilancio lo presentano loro no. I forzieri dei tre porcellini sono gonfi di soldi fatti con la grande truffa delle tessere .  Pare che sia un miliardo, la cifra che aziende ed enti previdenziali versano ogni anno a Cgil, Cisl e Uil trattenendola da stipendi e pensioni degli iscritti, che spesso, magari senza saperlo, continuano a pagare per molti mesi anche dopo aver ritirato la loro delega al sindacato. Una montagna di soldi che il sindacato non deve neanche fare la fatica di raccoglierla . Poi vi è la manna dei patronati ovvero la miniera d'oro dei Caf. I centri di assistenza fiscale dei sindacati hanno milioni di clienti. Così incassano una montagna di soldi, contributi pubblici, tutti esentasse. E intanto reclutano nuovi iscritti, con il sistema condannato dalla corte di giustizia europea e difeso con le unghie da Cgil Cisl e Uil. I Caf sono uno dei salvadenai più ricchi dei sindacati italiani, che infatti difendono con le unghie e i denti ai tre patronati (Inca-Cgil, Inas-Cisl, Ital-Uil) l'erario ha sborsato 186 milioni di euro: devoluti in proporzione ai tre sindacati. Si tratta di un bottino vero e proprio che fa gola a chiunque, se si tiene conto che i loro introiti non si sa perché non sono tassati. Professionisti privilegiati. Per molti burocrati del sindacato la vecchiaia si presenta serena. Grazie a un regalo dell'amico Treu riceveranno infatti un assegno doppio. E ben 23 mila di loro hanno potuto riscattare, senza controlli, presunti periodi di lavoro in nero.1154 sono i fortunati italiani quasi tutti pezzi grossi del sindacato che possono godere della doppia pensione. Grazie a una legge la 564 del 1996, firmata da Tiziano Treu, ex ministro del lavoro in quota Cisl. E' stata inventata così la figura del sindacalista bipensionato esteso anche ai sindacalisti distaccati. Chi fa il lavoro di sindacalista sembra a vederlo logorato dal lavoro. D'altronde, poveretti, c'è chi ha cominciato nel sindacato già a 14 anni, come giura di aver fatto l'ex segretario aggiunto Cgil Ottaviano del Turco. In buona compagnia, per la verità. Perchè quando nel 1974 passò la cosiddetta legge Mosca, che riconosceva i contributi pensionistici a chi avesse prestato la propria opera in nero nel dopoguerra, di sindacalisti in tenera età ne spuntarono come funghi. All'Inps arrivarono 19 mila e 500 domande, poi altre 6 mila. Il governo rispose prorogando la scadenza di legge, e bastò per farne piovere sull'Istituto di previdenza altre 15mila domande. Alla fine si scoprì che c'erano 40mila e 500 ex sindacalisti da mettere in regola. Tra di loro, manco a dirlo, tutti i pezzi da novanta del sindacato. Oltre a Del Turco, gli ex Cisl Franco Marini, Sergio D'Antoni e Bruno Trentin, Fausto Bertinotti (ex Cgil) e Pietro Larizza (Uil).  Anche dalle nostre parte abbiamo una sfilza interminabile di sindacalisti che molto spesso hanno camminato a braccetto con la politica , svendendo i diritti dei lavoratori sul piano del raggiungimento e del soddisfacimento di esigenze personali. Certo non bisogna generalizzare , ci sono molti sindacalisti bravi, seri e che fanno i veri interessi dei lavoratori , ma ci sono anche  alcuni "bacchettoni" che magari hanno ottenuto promozioni o vergognosi e facili  passaggi da un ente locale ad un altro. Gente che da un lato finge di difendere i lavoratori vendendo cara la pelle ai politici di turno dall'altro poi chiedono agli stessi di pagare il conto, come avvenuto in passato con assunzioni , avanzamenti di carriera  e privilegi vari . Così ci ritroviamo il sindacalista "bacchettone" che magari  contesta ad esempio talune mobilità poste in essere da  un ente (che a dir suo hanno sbarrato la strada ai precari) e sottace su quelle fatte in  un altro ente , magari dove  il beneficiario di quelle mobilità sottaciute  era proprio lui. Insomma falsi moralisti travestiti da moralizzatori. Che schifo !

Da: giovane interlocutore07/05/2015 12:46:45
I  sindacati godono oltretutto di una «immunità» che li dispensa dall'obbligo di rendere pubblici i loro bilanci. Non si sa nemmeno con certezza quanti iscritti abbiano. Cambiano idea i loro stessi leader. Quando contrattano col governo dicono di rappresentare 11 milioni e 731 mila lavoratori. Ma quando devono versare i contributi alla Confédération Européenne des Syndicats gli iscritti diventano magicamente 7 milioni e mezzo.  In Parlamento c'è un'azione di una lobby continua soprattutto nei corridoi che ha prodotto una sfilza infinita di leggine ad hoc e regolamenti, spesso approvati con maggioranze bulgare. Più di una volta in zona cesarini, proprio nelle ultime battute delle legislature. Con un denominatore comune: quello di introdurre o consolidare un privilegio in grado di arricchire il business sindacale, a colpi di situazioni monopolistiche, esenzioni fiscali, vere e proprie regalie e accordi ai confini della legalità. Il risultato   è che oggi siamo diventati una gigantesca macchina da soldi. Se c'è un problema dei costi della politica a maggior ragione il discorso vale per il sindacato, anche perché i partiti uno straccio di bilancio lo presentano loro no. I forzieri dei tre porcellini sono gonfi di soldi fatti con la grande truffa delle tessere .  Pare che sia un miliardo, la cifra che aziende ed enti previdenziali versano ogni anno a Cgil, Cisl e Uil trattenendola da stipendi e pensioni degli iscritti, che spesso, magari senza saperlo, continuano a pagare per molti mesi anche dopo aver ritirato la loro delega al sindacato. Una montagna di soldi che il sindacato non deve neanche fare la fatica di raccoglierla . Poi vi è la manna dei patronati ovvero la miniera d'oro dei Caf. I centri di assistenza fiscale dei sindacati hanno milioni di clienti. Così incassano una montagna di soldi, contributi pubblici, tutti esentasse. E intanto reclutano nuovi iscritti, con il sistema condannato dalla corte di giustizia europea e difeso con le unghie da Cgil Cisl e Uil. I Caf sono uno dei salvadenai più ricchi dei sindacati italiani, che infatti difendono con le unghie e i denti ai tre patronati (Inca-Cgil, Inas-Cisl, Ital-Uil) l'erario ha sborsato 186 milioni di euro: devoluti in proporzione ai tre sindacati. Si tratta di un bottino vero e proprio che fa gola a chiunque, se si tiene conto che i loro introiti non si sa perché non sono tassati. Professionisti privilegiati. Per molti burocrati del sindacato la vecchiaia si presenta serena. Grazie a un regalo dell'amico Treu riceveranno infatti un assegno doppio. E ben 23 mila di loro hanno potuto riscattare, senza controlli, presunti periodi di lavoro in nero.1154 sono i fortunati italiani quasi tutti pezzi grossi del sindacato che possono godere della doppia pensione. Grazie a una legge la 564 del 1996, firmata da Tiziano Treu, ex ministro del lavoro in quota Cisl. E' stata inventata così la figura del sindacalista bipensionato esteso anche ai sindacalisti distaccati. Chi fa il lavoro di sindacalista sembra a vederlo logorato dal lavoro. D'altronde, poveretti, c'è chi ha cominciato nel sindacato già a 14 anni, come giura di aver fatto l'ex segretario aggiunto Cgil Ottaviano del Turco. In buona compagnia, per la verità. Perchè quando nel 1974 passò la cosiddetta legge Mosca, che riconosceva i contributi pensionistici a chi avesse prestato la propria opera in nero nel dopoguerra, di sindacalisti in tenera età ne spuntarono come funghi. All'Inps arrivarono 19 mila e 500 domande, poi altre 6 mila. Il governo rispose prorogando la scadenza di legge, e bastò per farne piovere sull'Istituto di previdenza altre 15mila domande. Alla fine si scoprì che c'erano 40mila e 500 ex sindacalisti da mettere in regola. Tra di loro, manco a dirlo, tutti i pezzi da novanta del sindacato. Oltre a Del Turco, gli ex Cisl Franco Marini, Sergio D'Antoni e Bruno Trentin, Fausto Bertinotti (ex Cgil) e Pietro Larizza (Uil).  Anche dalle nostre parte abbiamo una sfilza interminabile di sindacalisti che molto spesso hanno camminato a braccetto con la politica , svendendo i diritti dei lavoratori sul piano del raggiungimento e del soddisfacimento di esigenze personali. Certo non bisogna generalizzare , ci sono molti sindacalisti bravi, seri e che fanno i veri interessi dei lavoratori , ma ci sono anche  alcuni "bacchettoni" che magari hanno ottenuto promozioni o vergognosi e facili  passaggi da un ente locale ad un altro. Gente che da un lato finge di difendere i lavoratori vendendo cara la pelle ai politici di turno dall'altro poi chiedono agli stessi di pagare il conto, come avvenuto in passato con assunzioni , avanzamenti di carriera  e privilegi vari . Così ci ritroviamo il sindacalista "bacchettone" che magari  contesta ad esempio talune mobilità poste in essere da  un ente (che a dir suo hanno sbarrato la strada ai precari) e sottace su quelle fatte in  un altro ente , magari dove  il beneficiario di quelle mobilità sottaciute  era proprio lui. Insomma falsi moralisti travestiti da moralizzatori. Che schifo !

Da: soggetto.07/05/2015 13:12:22
ma perché non apri un forum sui sindacati?

Da: Brutta  aria07/05/2015 14:06:29
Non è che se i sindacati fanno schifo - con i soldi degli iscritti, voi fate meno schifo coi soldi pubblici e dei funzionari

Da: soggetto.07/05/2015 14:14:09
il benaltrismo di giovane
si butto le carte in terra, ma lui non fa la diffefrenziata, si ma lui passa con il rosso, si ma lui evade il fisco, si ma lui ....

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Da: x ale20207/05/2015 15:08:48
Purtroppo il travaso di bile mi è stato causato dal comprendere, tardivamente, in mano a chi siamo stati messi!!! Quanto al concorso credo che esso si possa finalmente affrontare senza stress e con molta fiducia. Poi se ci saranno i meritevoli, verranno necessariamente fuori!! Certamente i cretini non avranno a disposizione l'autostrada degli incarichi discrezionali senza obbligo di rendene conto da parte dei selezionatori!! Comunque, caro ragazzo, dovrai studiare molto, evitando lo stress.....come tutti!!

Da: Un giudice a Berlino 07/05/2015 15:11:53
Per la precisione il concorso del 2001 era per 350 dirigenti,  con previsione di tirocinio per 490.
Uscì contemporaneamente al concorso per 550 funzionari, con complessivi 770 tirocinanti (tutti assunti. dopo il tirocinio-bis in Italia-lavoro inventato per non farli tornare a casadopo 1 anno di tirocinio, causa blocco delle assunzioni nella PA).
Il bando fu annullato per un vizio ben più grave degli incarichi, che non costituirono motivo del contendere.
Se si avevano almeno 5 anni di servizio come funzionario non solo si accedeva direttamente agli orali, ma non era necessaria la laurea, in aperta violazione della 165/2001.
Alquanto paradossale quando nel contemporaneo concorso per funzionari la laurea era necessaria e non c'era neanche la minima riserva per gli interni!
Per la cronaca il bando fu subito annullato dal TAR e l'Agenzia neancheosò fare appello al Consiglio di Stato!

Da: Ale20207/05/2015 15:23:09
grazie per il ragazzo.

lo stress lo avrai tu come dirigente e visto che sei debole di bile cerca di tutelare la tua salute.

Sul concorso non ho nessun intenzione di farlo, sto troppo bene a fare 7:12 con 3 pause caffè , pausa sigaretta ecc ecc....

Da: Leo07/05/2015 15:53:02
Con la presente comunico che, in data 22/4 u.s., ho notificato all'Agenzia delle Entrate,al Ministero dell'Economia e delle Finanze e al Dipartimento della Funzione Pubblica dellaPresidenza del Consiglio dei Ministri l'atto di diffida in oggetto, invitando l'Agenzia delleEntrate, per conto di codesta spett.le Federazione sindacale, a ridurre gli uffici dirigenziali e lerelative dotazioni organiche nella misura e secondo le modalità di cui all'art. 23-quinquies, co.
1, lett. a), n. 2, del D.L. n. 95 del 2012, individuando gli uffici che già da tempo avrebberodovuto essere convertiti in posizioni organizzative di livello non dirigenziale.
Peraltro, nel procedere alla riduzione degli uffici dirigenziali, l'Agenzia dovrà attenersi alladisposizione di cui al comma 5, lett. c), dello stesso art. 23-quinquies, secondo cui «gliincaricati di funzioni di livello dirigenziale non generale non hanno mai competenzainfraprovinciale, salvo il caso in cui gli uffici abbiano sede in comuni città metropolitane», eciò perché «gli uffici infraprovinciali sono retti da funzionari», dovendosi rilevare che l'attuale
diverso assetto organizzativo delle strutture centrali e territoriali non risponde alle normeconnesse alla riduzione della spesa pubblica corrente ordinaria per il personale dirigenziale.
Con lo stesso atto, ho diffidato l'Agenzia, per l'ipotesi in cui ritesse di dover procedereall'istituzione di ulteriori posizioni organizzative ai sensi della medesima disposizione, dalconferire i relativi incarichi senza aver previamente esperito le procedure concorsuali previstedalle leggi vigenti per la progressione di carriera, dovendosi escludere che gli incarichi in
questione possano essere conferiti sulla base di semplici procedure interne di interpello ed ho invitato, nel contempo, la stessa Agenzia a dichiarare nulli e/o inefficaci analoghi incarichi già conferiti a funzionari già titolari di incarichi dirigenziali di cui all'art. 8, co. 24, del D.L. n. 16del 2012, a sua volta dichiarato costituzionalmente illegittimo, per violazione degli artt. 3, 51 e
97 Cost., con sentenza della Corte costituzionale del 17 marzo 2015, n. 37.
Infine, ho avvisato l'Agenzia delle Entrate, il Ministero dell'Economia e delle Finanze nonché ilDipartimento della Funzione Pubblica che, nell'ipotesi in cui si dovesse ravvisare nell'adozionedelle predette misure organizzative e gestionali, quale il conferimento di posizioni organizzativedi cui all'art. 23-quinquies del D.L. n. 95 del 2012, da un lato, ed il conferimento di deleghe di
firma e di funzioni dirigenziali di cui al mio precedente atto di diffida del 26/3/2015 in favore difunzionari già titolari degli incarichi dirigenziali di cui all'art. 8, co. 24, del D.L. n. 16 del 2012,un espediente per eludere il giudicato costituzionale, dissimulando sotto altre forme l'esercizioprecario di funzioni di dirigenziali già conferite contra legem e contra costitutionem, codestaspett.le Federazione non avrebbe tardato nel rivolgersi all'Autorità giudiziaria ompetente per latutela degli interessi collettivi con molta efficacia rappresentati

Da: Il pugno del managemente (ex the Public Manager)07/05/2015 15:56:05
Mentre voi state qui a rosicare e sparare cazzate su cazzate si è puntualmente verificato quello che grazie alle mie conoscenze ad alti livelli avevo anticipato già 3 giorni fa: presentato in Consiglio dei Ministri decreto per attribuire a noi managers incaricati le Posizioni Organizzative Speciali, con previsione di incremento delle stesse da 380 come da pianta organica attuale ad 840, ovvero il numero che necessita a noi managers. L'indennità aumenterà fino a raggiungere il montante netto che avevamo come dirigenti e stavolta sarà tutto pensionabile. Copertura finanziaria in parte sul FUA di voi pezzenti livellati e in parte con risorse aggiuntive del MEF.

GRAZIE MATTEO RENZI, SAPREMO COME RICOMPENSARTI ;)

Da: bravoo07/05/2015 16:18:04
Ti l'ha detto l'usciere?

Da: Nel caso07/05/2015 16:50:23
Pronti con gli avvocati!
All'erta sto. Fregati una volta può passare, ma la seconda no!

Da: Ma poi07/05/2015 16:58:32
si scrive "managers"? Ha studiato ad Oxford?

Da: sarà tra le varie ed eventuali07/05/2015 17:01:48
7 Maggio 2015

Il Consiglio dei Ministri è convocato venerdì 8 maggio 2015 alle ore 9,30 a Palazzo Chigi per l'esame del seguente ordine del giorno:

- DECRETO LEGISLATIVO: Norme di attuazione dello Statuto speciale della Regione Siciliana in materia di sanità penitenziaria (PRESIDENZA);

N. 2 DISEGNI DI LEGGE (PRESIDENZA - AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE) - recanti ratifica ed esecuzione dei seguenti Atti internazionali:

- Accordo di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica dell'Iraq, dall'altra, e Accordo quadro di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica delle Filippine, dall'altra;

- Accordo quadro globale di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica socialista del Vietnam, dall'altra;

N. 3 DECRETI LEGISLATIVI (PRESIDENZA - MINISTERI DI SETTORE) - recanti attuazione delle seguenti direttive:

- 2009/138/CE in materia di accesso ed esercizio delle attività di assicurazione e di riassicurazione (solvibilità II);

- 2012/35/UE, che modifica la direttiva 2008/106/CE, concernente i requisiti minimi di formazione per la gente di mare;

- 2013/31/UE, che modifica la direttiva 92/65/CEE, per quanto riguarda le norme sanitarie che disciplinano gli scambi e le importazioni nell'Unione di cani, gatti e furetti;

ESAME PRELIMINARE DI N. 2 DECRETI LEGISLATIVI (PRESIDENZA - MINISTERI DI SETTORE) - recanti:

- attuazione della direttiva 2013/11/UE sulla risoluzione alternativa delle controversie dei consumatori, che modifica il Regolamento (CE) n. 2006/2004 e la direttiva 2009/22/CE (direttiva sull'ADR per i consumatori);

- attuazione della decisione quadro 2006/783/GAI relativa all'applicazione del principio del reciproco riconoscimento delle decisioni di confisca;

- DECRETO PRESIDENZIALE: Regolamento recante disposizioni in materia di modalità di calcolo e liquidazione dei compensi degli amministratori giudiziari iscritti nell'Albo, a norma dell'articolo 8 del DLG n. 14 del 2010 (PRESIDENZA - GIUSTIZIA);

- LEGGI REGIONALI;

- VARIE ED EVENTUALI.

Da: Anche noi07/05/2015 17:02:10
Sapremmo come rivompensare Renzi

Da: Leo07/05/2015 17:37:06
Minchia tra le varie ed eventuali noooooo!

Da: SHEZZAN perCazzi vostri ex reggenti07/05/2015 17:44:10
Giusto il retore potevi fare. Continuo a indicarti la luna e tu stoltamente guardi il dito.
La frustrazione pluriennale non ti permette di essere lucido.
Credo di aver colto il tuo problema....vari tentativi di passare qualche selezione (art. 18,art. 17 ) e solenni trombature in terza fascia. Dai retta a me ....lascia perdere non è cosa tua.
Sono tempi duri per gli artisti figuriamoci per le comparse

Da: x giuseppeGianluca07/05/2015 17:47:06
dimentichi un piccolo particolare: ve l'ha già spiattellato un giudice a Berlino e te lo ribadisco; la nullità dei conferimenti di incarichi dirigenziali per inosservanza dell'art. 52 del DGL 165 l'ha già decretata il TAR nel 2011. L'esecutività della sentenza è stata momentaneamente sospesa dal CdS nelle more del giudizio di appello, ma ora lo stesso CdS non potrà che rigettare il ricorso dell'AE, e a quel punto la suddetta nullità sarà definitiva a tutti gli effetti. Quindi?

Da: Twittiamo a Renzi07/05/2015 17:51:19
Facciamo arrivare a Renzi il nostro dissenso ad ogni tentativo di salvateggio degli incaricati tramite twitter

Da: allibito e schifato07/05/2015 17:53:43
Non posso crederci......che paese di........
Spero siano illazioni

Da: ex reggente07/05/2015 17:54:30
avete letto il sole ed il messaggero di oggi? STIAMO TORNANDO CON LE POS!!! IN ATTESA DELLA SANATORIA CONCORSUALE DEL PROSSIMO ANNO! faranno un decreto ad hoc! ve lo dicevo che sarebbe cambiato poco o nulla. Vabbè, perderemo 20 mila euro lordi ma li guadagnamo sul lato dei contributi!

Da: x allibito e schifato07/05/2015 18:04:15
sì, ancora dai retta a quel coglione della pugnetta del management e alle sue conoscenze altolocate che esistono solo nella sua immaginazione malata...

Da: anti-antares 07/05/2015 18:12:14
Attenzione che quel magnaccio di Renzi puo' fare questo ed altro.Perche' secondo voi, hanno dato la misera progressione e l'acconto fua?Rispondetevi da soli...

Da: Orpo semplice07/05/2015 18:16:02
Mi sa di si.... Purtroppo...  Di punto in bianco Padoan firma e progressioni for all...
A pensar male opssss

Da: x anti-antares07/05/2015 18:29:01
potranno anche presentare un decreto per l'istituzione delle POS, ma non potranno assegnarle tout court agli ex incaricati, sennò si riparte da capo..
l'importante è assegnarle a qualcuno, e non importa a chi, chiaro? Questo i suddetti ex non hanno ancora capito. Ormai sono degli appestati e nessuno vuole più a che fare con loro, men che meno i vertici (?) dell'AE. La mia sensazione è che solo una sparuta minoranza di loro beneficerà della POS, che toccheranno in massima parte ad altri "previlegiati".

Da: parp07/05/2015 18:36:53
ragazzi prestiamo attenzione qui fra un po qualcuno ce lo metterà a quel posto .. purtroppo è vero ciò che ha detto ex manager

Da: x parp07/05/2015 18:39:05
e tu che ne sai?

Da: parp07/05/2015 19:03:54
ragazzi prestiamo attenzione qui fra un po qualcuno ce lo metterà a quel posto .. purtroppo è vero ciò che ha detto ex manager

Da: ahimè07/05/2015 19:05:51
PARE CHE CI SIA DAVVERO IL DECRETO,REGGENZE SUBITO PER IL TEMPO DI DARE LE E POS E FARE IL  CONCORSO , CHE DIRE OLTRE CHE AIMEEEEE'

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