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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: cassandra204/05/2015 23:44:58
Lo sapete se sono vere le voci che girano che girano secondo  le quali vogliono pagare  le deleghe di firma con i nostri soldi della produttività?

Da: ingegnere inculato04/05/2015 23:54:51
caro Panema, anche a me è successa una cosa analoga, solo che il sindacato era la Cisl. Tante belle parole, viaggi a mie spese a Roma, illusioni e promesse. Poi la nuda realtà e le agghiaccianti constatazioni.
Non gliene fregava nulla a nessuno, anzi stavamo sulle palle sia a quelli sopra (leggasi dirigenti) che a quelli di sotto (i sindacati generalisti). Eravamo una categoria da umiliare e da far fuori in quanto considerati corporativi e diversi. A quelli di sopra insidiavamo l'esercizio del potere in quanto, nel caso avessimo ottenuto la tutela della nostra peculiarità, avrebbero avuto a che fare con soggetti con la schiena dritta non condizionabili o ricattabili (cosa invece che si è realizzata perfettamente con l'attribuzione degli incarichi dirigenziali a tempo a buona parte di noi, conseguentemente con gli attributi trattenuti strettamente nelle loro mani, che abbiamo visto come si sono conclusi).
A quelli di sotto (i sindacati generalisti) davamo parimenti noia, sia per le motivazioni di cui sopra, che per il fatto che soggetti autonomi avrebbero costituito sigle e sindacati autonomi e, quindi, la negazione assoluta della loro  ragione di vita.
Queste sono le conseguenze. La negazione assoluta di ogni possibilità di carriera e l'equiparazione, di fatto, del titolo di studio: la laurea in ingegneria, l'esame di stato e l'iscrizione all'albo (necessari per la partecipazione al concorso) al diploma di geometra! Non per nulla già adesso siamo tutti quanti (ingegneri e geometri) denominati funzionari tecnici, senza distinzione alcuna. L'unica distinzione sono le fasce economiche.
Certo una bella soddisfazione dopo anni e anni di studi ed esami!
Occorre, a questo punto, bloccare, in ogni sede, le operazioni di revisione degli estimi. E' l'ultima nostra possibilità di far valere le nostre ragioni e la nostra peculiarità.
L'alternativa è la morte professionale e l'appiattimento sociale.

Da: Orpo II la vendetta05/05/2015 06:30:35
Lunedì 4 maggio 2015, è stato notificato all'Agenzia delle Entrate l'atto di diffida concernente l'accordo sindacale sottoscritto in data 22/4/2015 per l'erogazione di un acconto della retribuzione di risultato ai dirigenti di seconda fascia per l'anno 2014. Con il predetto atto, considerato che, per effetto della sentenza della Corte costituzionale del 17 marzo 2015, n. 37, è venuta meno la copertura finanziaria per gli oneri derivanti dall'art. 8, co. 24, del D.L. n. 16 del 2012, sono stati diffidati il Direttore dell'Agenzia delle Entrate, nonché il Direttore Centrale del Personale, il Comitato di gestione ed il Collegio dei Revisore dei Conti del medesimo Ente dall'autorizzare l'esecuzione dell'accordo sindacale nella parte in cui prevede il pagamento dell'acconto della retribuzione di risultato per l'anno 2014, nella misura ivi stabilita, anche in favore dei funzionari destinatari di incarichi dirigenziali conferiti in base all'art. 24, co. 8, dichiarato costituzionalmente illegittimo. In caso contrario la Federazione DIRPUBBLICA adirà l'Autorità giudiziaria contabile per la corretta gestione del bilancio e delle risorse

Da: X ORPO II05/05/2015 07:50:16
Ma l'accordo sindacale,  quando lo avete firmato,  era scritto in cirillico ?

Da: Leo05/05/2015 09:11:12
Un dirigente è tale solo se vince un concorso una selezione dura.
Gli incaricati erano e sono dei funzionari, a volte dei buoni funzionari, ma pur sempre funzionari, cosa bel diversa dall'essere dirigente.

Debbo dire un grazie alla Corte Costituzionale che ha affermato il sacrosanto principio della concorsualità e della libertà di partecipazione, da cui discende produttività efficienza ed efficacia nel raggiungimento dei risultati.

Senza concorso decadiamo nel becero comunismo sovietico (si nomina in base all'appartenenza non all'essere) o caso speculare ma identico al nazifascismo, dove tutto passava per nomine verticistiche.

Grazie Corte!! grazie Italia.

Da: Ipocrisia x Leo05/05/2015 09:20:23
Quando impugnerete  le nomine di prefetti,  questori,  ambasciatori,  consoli etc etc ne riparliamo.

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Da: Orpo II la vendetta05/05/2015 09:29:05
Giuro io non ho firmato niente....

Da: ma  che dite!05/05/2015 09:52:49
Ma dove vivete? Ma l'avete letta bene questa sentenza che ritenete giustizialista? Per me e' una sentenza politica, poiche' afferma che lo strumento non e' illegittimo, la norma non e' in se ' anticostituzionale, ma lo sarebbe il suo prolungato utilizzo.Io la trovo una sentenza anomala.E poi la  Costituzione afferma che ai pubblici uffici si accede per concorso e non alla dirigenza.E quanti  concorsi bisogna fare per stare in Agenzia con una  prospettiva di carriera? A saperlo uno fa nel mazzo per entrare in mGistratura, o per diventzre avvocato dello stato, dove trattamento economico e privilegi sono tali che i dirigenti di agenzia non sanno  cosa sono. E poi basta ad osannare quexta Dirpubblica come sindacato paladino della giustizia; o gli hanno pestato i piedi o non e' stato accontentato in qualcosa. Mai visto qualcuno che in Italia scatena u  tale putiferio se ha gli interessi soddisfatti.

Da: x ingegnere impalato05/05/2015 10:15:22
Se i giovani studenti di ingegneria avessero come prospettiva di massima professionalità la revisione degli estimi, smetterebbero di studiare!! Comunque non è colpa dei geometri se nelle Agenzie il lavoro per soli ingegneri è pochissimo per cui siete costretti a fare quello da geometri!

Da: soggetto.05/05/2015 10:18:15
scusa ma un dirigente non accede ad un pubblico ufficio???
O NO ????
La sentenza parla di elusione del principio concorsuale.
Poi gfammi capire per entrare da funzionerio il concorso
Da dirigente (PAGATO CON I SOLDI PUBBLICI) che guadagna 2 volte e mezza un funzionario NOOO? LO pagaghi chi lo vuole assumere.
Da ultimo è il 165/2001 che, tra l'altro, lo dice che per i dirigenti devono entrare per concorso.
Oltre almeno una decina di sentenze della corte

Da: soggetto.05/05/2015 10:27:51
ma come le leggono
ecco alcuni passaggi fate voi
4.âˆ' Quanto alla non manifesta infondatezza della questione, il giudice rimettente, in primo luogo, ritiene che la norma censurata contrasti con gli artt. 3 e 97 Cost., in quanto, consentendo l'attribuzione di incarichi a funzionari privi della relativa qualifica, aggirerebbe la regola costituzionale di accesso ai pubblici uffici mediante concorso.
Si assume in sintesi, anche mediante richiami alla giurisprudenza costituzionale (ex plurimis, sentenza n. 205 del 2004), che nel concorso pubblico va riconosciuta «la forma generale ed ordinaria di reclutamento per il pubblico impiego, in quanto meccanismo strumentale al canone di efficienza dell'amministrazione». La forma concorsuale esige - secondo il rimettente - che non siano introdotte arbitrarie ed irragionevoli restrizioni nell'ambito dei soggetti legittimati alla partecipazione, ed in particolare che, pur non essendo preclusa la previsione per legge di condizioni di accesso intese a favorire il consolidamento di pregresse esperienze lavorative maturate all'interno di un'amministrazione, non sia dato luogo, salvo circostanze eccezionali, a riserva integrale dei posti disponibili in favore del personale interno, né a scivolamenti automatici verso posizioni superiori, senza concorso o comunque senza adeguate verifiche attitudinali. Inoltre, il passaggio ad una fascia funzionale superiore comporterebbe l'accesso ad un nuovo posto di lavoro corrispondente a funzioni più elevate e sarebbe esso stesso soggetto, pertanto, quale forma di reclutamento, alla regola del pubblico concorso (è citata la sentenza di questa Corte n. 194 del 2002).

In secondo luogo, il giudice rimettente assume che l'elusione della regola del pubblico concorso determinerebbe un vulnus al principio del buon andamento della pubblica amministrazione, con conseguente lesione, sotto questo profilo, degli artt. 3 e 97 Cost.: infatti, rappresentando il concorso la forma generale ed ordinaria di reclutamento per il pubblico impiego, esso costituisce un meccanismo strumentale al canone di efficienza dell'amministrazione e, dunque, attuativo del principio del buon andamento

Infine, secondo il giudice a quo, la disposizione censurata si porrebbe in contrasto con gli artt. 3 e 51 Cost., in quanto consentirebbe l'accesso all'ufficio di dirigente in violazione delle condizioni di uguaglianza tra i cittadini che aspirano ad accedere ai pubblici uffici e in violazione dei requisiti stabiliti dalla legge per il conferimento degli incarichi dirigenziali, posto che l'art. 19 del d.lgs. n. 165 del 2001 prevederebbe un ben diverso procedimento per il conferimento degli incarichi dirigenziali.

6.âˆ' Nel giudizio innanzi alla Corte, con atto depositato il 4 marzo 2014, si è costituita Dirpubblica âˆ' Federazione del Pubblico Impiego, parte nel procedimento a quo, chiedendo, in primo luogo, l'accoglimento della questione di legittimità costituzionale, in riferimento agli artt. 3, 51 e 97 Cost. A tal fine, richiamati adesivamente gli argomenti del rimettente, la parte ricorda come la giurisprudenza consideri illegittimo, distinguendolo dalla reggenza, lo svolgimento di mansioni dirigenziali da parte di un funzionario, al fine di porre in evidenza che la norma censurata avrebbe fatto "salva", perpetuandola, una prassi contra legem, impedendo la copertura delle posizioni dirigenziali vacanti attraverso procedure concorsuali.
In secondo luogo, Dirpubblica chiede che sia dichiarata l'illegittimità costituzionale in via consequenziale dell'art. 1, comma 14, del d.l. n. 150 del 2013, come convertito, entrato in vigore nelle more del presente giudizio di costituzionalità, in relazione agli artt. 3, 51 e 97 Cost. Assume, in proposito, che tale disposizione incorrerebbe nelle medesime censure già evidenziate con riguardo all'art. 8, comma 24, del d.l. n. 16 del 2012, come convertito, in quanto proroga di un anno il termine per il completamento di procedure concorsuali - per altro, a far data dall'entrata in vigore del richiamato d.l. n. 150 del 2013, non ancora avviate - e, nel frattempo, consente di prorogare o modificare gli incarichi dirigenziali già attribuiti ai sensi dell'art. 8, comma 24, secondo periodo, del d.l. n. 16 del 2012.
In terzo luogo, eccepisce l'illegittimità costituzionale dell'art. 1, comma 14, del d.l. n. 150 del 2013, come convertito, anche per violazione degli artt. 3, 24, 97, 101, 111, 113 e 117 Cost., nonché dell'art. 6, paragrafo 1, della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, firmata a Roma il 4 novembre 1950, ratificata e resa esecutiva con legge 4 agosto 1955, n. 848 (CEDU), ritenendo che la disposizione sarebbe stata adottata al fine di risolvere ex auctoritate legis una controversia pendente dinnanzi al giudice amministrativo, con ciò pregiudicando il principio di parità delle armi e il diritto di difesa e incidendo sull'esercizio della funzione giurisdizionale.
Infine, chiede che la Corte costituzionale sollevi di fronte a se stessa questione di legittimità costituzionale della legge n. 15 del 2014, nella parte in cui ha modificato l'art. 1, comma 14, del d.l. n. 150 del 2013, in riferimento agli artt. 64, primo comma, e 81, terzo comma, Cost., allegando che nel procedimento di conversione sarebbero stati violati gli artt. 40, comma 2, e 102-bis, comma 1, del Regolamento del Senato della Repubblica.


4.âˆ' La questione è fondata.
4.1.âˆ' Secondo la costante giurisprudenza di questa Corte, nessun dubbio può nutrirsi in ordine al fatto che il conferimento di incarichi dirigenziali nell'ambito di un'amministrazione pubblica debba avvenire previo esperimento di un pubblico concorso, e che il concorso sia necessario anche nei casi di nuovo inquadramento di dipendenti già in servizio. Anche il passaggio ad una fascia funzionale superiore comporta «l'accesso ad un nuovo posto di lavoro corrispondente a funzioni più elevate ed è soggetto, pertanto, quale figura di reclutamento, alla regola del pubblico concorso» (sentenza n. 194 del 2002; ex plurimis, inoltre, sentenze n. 217 del 2012, n. 7 del 2011, n. 150 del 2010, n. 293 del 2009).
In apparenza, la disposizione impugnata non si pone in contrasto diretto con tali principi. Essa non conferisce in via definitiva incarichi dirigenziali a soggetti privi della relativa qualifica, bensì consente, in via asseritamente temporanea, l'assunzione di tali incarichi da parte di funzionari, in attesa del completamento delle procedure concorsuali.
Tuttavia, l'aggiramento della regola del concorso pubblico per l'accesso alle posizioni dirigenziali in parola si rivela, sia alla luce delle circostanze di fatto, precedenti e successive alla proposizione della questione di costituzionalità, nelle quali la disposizione impugnata si inserisce, sia all'esito di un più attento esame della fattispecie delineata dall'art. 8, comma 24, del d.l. n. 16 del 2012.

Da: x ma che dite!05/05/2015 11:05:03
Ma che dici tu!! In genere, da che mondo è mondo, si oppone e contesta chi subisce un'ingiustizia e non chi ne beneficia!! E comunque, se per entrare in magistratura o per fare l'avvocato dello Stato bisogna farsi il mazzo, non capisco perchè, per diventare Dirigente nell'AE potrebbe bastare (nella migliore delle ipotesi)  aver avuto l'occasione o la fortuna di essere apprezzato da un manager pubblico, di quelli della prima ora, con la mentalità e i parametri di valutazione dei vecchi burocrati!! Forse, per transitare dalla "enorme macchina vetusta, semiparalizzata, incapace di svolgere la propria funzione con un minimo di efficienza"(come Visco definiva  il vecchio Ministero delle Finanze), al sistema Agenzia, sarebbe stato necessario qualche passaggio e qualche garanzia costituzionale in più, evitando di ritenere presuntuosamente efficace concentrare, di fatto, tutta la gestione nelle mani di pochi plenipotenziari!! Le ingiustizie sono state toccate con mano, quotidianamente!! Prova ne sia il clima che si è creato e la bagarre che si è scatenata quando con la sentenza della Corte Costituzionale è stato ripristinato quel minimo di equità di cui si rischiava di perdere beffardamente il senso!! In migliaia i funzionari dell'AE attendevano giustizia, lamentando torti subiti che ora dovranno essere evidenziati e valutati in termini di danni psicologici, morali e materiali!! Questo sarebbe il necessario epilogo della vicenda e Dirpubblica dovrebbe continuare nella sua azione di tutela degli interessi della categoria del cui malcontento si è fatta interprete fino ad oggi. Certo che chi ha subito torti non potrà accontentarsi della comprensibile delusione o rabbia di chi, con il ripristino della giustizia, ha percepito lo svantaggio dell'improvviso (ma neppure tanto) venir meno di illegittimi vantaggi. Anche questi erano stati improvvisi!! E comunque sarebbe incivile, riduttivo e banale se ci si fermasse alla soddisfazione di avere avuto semplicemente ragione!! Dirpubblica ha ancora intenzione di assumere iniziative orientate alla tutela collettiva degli interessi della categoria?? Altrimenti si rischia di apparire come chi ha coltivato per vedere i frutti, ma poi non li sa cogliere!!

Da: Leo05/05/2015 11:57:13
Per ipocrisia "prefetti,  questori,  ambasciatori,  consoli" vengono nominati dopo avere superato apposito concorso.
E vengono nominati tra quelli che hanno superato il concorso, unico che può garantire professionalità e di conseguenza efficienza efficacia ed economicità nel raggiungimento di risultati.

Pensao che se ci fosse stato un concorso, oggi non saremmo a questo grave livello di inefficienza della classe dirigente in particolare quella incaricata.
Fortuna vuole che i concorsi che si sono fatti per funzionari hanno permesso all'agenzia di avere personale giovane, motivato e preparato come livellato, che da solo è stato in grado di sopperire alle gravi carenze manageriali degli incaricati.

Da: Nicolò05/05/2015 12:08:03
Sono d'accordo gli incaricati illegittimi sono stati una palla al piede per l'amministrazione creando il più delle volte difficoltà ai funzionari più preparati.

Il dirigente pubblico deve avere piena autonomia e diventare gestore di risorse per far loro produrre il più possibile. L'incarito era una via di mezzo tra un funzionario (a volte per onestà bravo) e un menager, confondendo i diversi ruoli, confondeva anche i funzionari subordinati.
Parecchie volte interveniva a sproposito, il più delle volte a correggere qualche errore di grammatica o di sintassi, bravo correttore di bozze.
Solo un concorso serio gestito dall'esterno può portare ad avere una classe di manager adeguati, che non siano come sono stati gli incaricati illegittimi meri correttori di bozze.

Da: anti-antares x leo 05/05/2015 12:48:26
Prefetti, questori ecc fanno un concorso da funzionario direttivo ( dirigenzializzato ).Proprio li' Sta l'inghippo!!!Qui dentro, invece, hanno distrutto la ex carriera direttiva ( con riqualificazioni di Massa, privatizzazione p.i., assunzioni massicce di " funzionari-operai-uscieri ecc ).In polizia,anche se non si diventa primo dirigente( colonnello ) , si hanno peculiari automatismi ( che portano a percepire lo stipendio da dirigente )...Li' e' tutto ( o parecchio ).

Da: stella05/05/2015 13:52:10
Credo che l'Agenzia voglia far cadere il silenzio su questa brutta vicenda ed infilare, quando nessuno è più attento, una norma salva lecchini....

Da: tutto è possibile05/05/2015 14:34:58
Questo governo ha i giorni contati. Al Senato ha una maggioranza risicatissima

Da: Il pugno del managemente (ex the Public Manager)05/05/2015 15:46:44
Trovata la soluzione: giovedì entrambe le agenzie attribuiscono una valanga di POS a noi managers incaricati. Saremo tutti "capi ufficio controlli". Copertura finanziaria nel DPCM di martedì.

Pezzenti livellati ve la siete presa in culo per l'ennesima volta... :D

Da: xIl pugno del managemente (ex the Public Manager)05/05/2015 16:02:41
Stiamo ancora aspettando di sapere per quali meriti sei stato incaricato!! O non lo sai neppure tu?? Si capisce che sei un provocatore scherzoso, ma pezzenti non devi dirlo nemmeno per scherzo a coloro ai quali il tuo incarico illegittimo ha tolto la possibilità di concorrerre legalmente. Capito, caro mendicante ??? E...non è ancora finita!!

Da: Leo05/05/2015 16:02:58
Si parla di decurtazione degli stipendi da dirigenti del 40%
è vero?

Da: Leo05/05/2015 16:15:46
La notizia per cui giovedi ci sono in arrivo già gli incarichi POS è priva di fondamento, in quanto:

In primis se cosi fosse, ci vorrebbe un bando (interpello) nel quale si mettano a concorso le posizioni organizzative speciali con un termine per la presentazioni. Successivamente avverrebbe la selezione ancorchè finta di facciata, ma dovrebbe avvenire.
E successivamente firmare le lettere di incarico ai vincitori fasulli.
Nelle more un bel ricorso che blocchi tutto e una bella denuncia alla corte dei conti per aggiramento della sentenza, se le retribuzioni non scendono almento del 60% rispetto a quelle dirigenziali.

Quindi caro public manager fasullo (non ti vuole prendere nemmeno il privato) puoi continuare la tua vacanza.
 

Da: anto.exincaricato05/05/2015 16:18:45
Sei tu che ti devi vergognare. Sei un fancazzista da spavento! Pensa a lavorare anzichè perdere tutto questo tempo! Ti devi vergognare ma profondamente, tanto da non riuscire a sollevare la testa da sotto la sabbia. Sei un perdente fannullone!!!

Da: Leo05/05/2015 16:28:45
In questo momento DIRPUBBLICA ha bisogno di sostegno.
Iscrivetevi in massa sono solo 10 euro al mese.

Da: Orpo II la vendetta05/05/2015 17:23:22
Nella mia regione chi si è dimesso non è che sia tornato proprio proprio funzionario....

Da: Brutta aria05/05/2015 18:34:00
Volevo solo ricordare ai semplici che non se ne sono ancora accorti che dirpubblica non firma nessun accordo.
Il pagamento della produttività stabilito coi sindacati firmatari, da cui dirpubblica è esclusa, prevede l'uso in parte delle somme della produttività dei funzionari.
Questione sempre fortemente contestata da dirpubblica e avallata dai firmatari gli accordi.
Quindi svegliatevi prima di sparare a caso.

Da: SHEZZAN per Leo05/05/2015 19:06:33
10 euro  solo se servono per comprare medicine a Barra

Da: allora.05/05/2015 19:08:11
Ma  che dici?  Che ignoranza é la legge brunetta che prevede l'obbligo di destinare parte del salario  accessorio a produttività anche alle agenzie fiscali. Personale dirigente e non Poi non firma perché é esclusa . Ma é logico che non firma. Poi a me risulta  esattamente il contrario leggi bene i comunicati di dirpubblica

Da: Brutta  aria05/05/2015 20:44:40
Appunto, personale dirigente e non. E gli incaricati? Da dove prendono le somme per loro?
Dirpubblica non firma, a prescindere dal motivo, ma sopra lo scemo che ha detto prima firmate gli accordi poi li contestate. ..sempre contestato il fatto che fufassero soldi in parte dai funzionari e in parte dai dirigenti per i LORO incarichi

Da: i have a dream05/05/2015 20:57:32
http://www.ilprimatonazionale.it/economia/dirigenti-incaricati-delle-agenzie-fiscali-un-silenzio-inquietante-22727

Da: Orpo II la vendetta x i pigri05/05/2015 21:14:40

agenzie fiscali agenzia delle entrateRoma, 5 mag - Dalla metà di aprile, cioè dopo gli ultimi "scontri" in campo aperto tra le due parti contendenti sulla vicenda dei dirigenti incaricati delle agenzie fiscali, improvvisamente è calato un silenzio che, per molti versi, sta assumendo aspetti inquietanti. Cerchiamo, pertanto, di fare un minimo di chiarezza.

Dal ministero dell'Economia si fa sapere che la questione è, ormai, nelle mani di Renzi che dovrà esaminare un progetto globale di ristrutturazione organizzativa, in particolare dell'Agenzia delle Entrate, e che non ha alcuna intenzione di adottare provvedimenti tampone tesi semplicemente  a rimettere al loro posto i funzionari decaduti dalle proprie posizioni dirigenziali all'indomani dell'ormai ben nota sentenza della Corte Costituzionale. Renzi ha fatto comunque sapere che l'intera questione è un'urgenza del governo ma non la ritiene un'emergenza e quindi il Premier si prenderà tutto il tempo necessario per valutare e decidere.



Nel frattempo sul fronte agenzie fiscali, dopo che tutti i tentativi di far passare un decreto legge di restaurazione dello status quo ante sono miseramente falliti, sta tornando prepotentemente alla ribalta la soluzione delle "posizioni organizzative speciali". Una soluzione che non richiederebbe un provvedimento legislativo ad hoc, evitando così di incorrere in una nuova censura della Corte Costituzionale, ma che presenterebbe diversi problemi di ordine pratico, a partire dal fatto che la norma che ha istituito tali Pos (l'art. 23-quinquies, comma 1 D.L. 6 luglio 2012 n. 95, la cosiddetta spending review) prevede un limite massimo di 380 unità complessive, mentre i dirigenti decaduti sarebbero esattamente il doppio ed inoltre almeno un centinaio di Pos sono già state assegnate al posto di precedenti posizioni dirigenziali cancellate proprio per il "taglio" effettuato dalle operazioni di revisione della spesa. Proprio per questo pare che l'Agenzia delle Entrate vorrebbe ricorrere al Regolamento di agenzia, in qualità di Ente pubblico economico, al fine di poter stabilire autonomamente il numero di posizioni organizzative da istituire. Il tutto, evidentemente, con l'accordo dei sindacati. Sindacati che, in tutta questa vicenda, almeno quelli più rappresentativi nel settore delle agenzie fiscali, hanno mantenuto un profilo estremamente basso finalizzato a non prendere una posizione decisa sulla vicenda, quasi a far pensare di temere di voler scontentare qualcuno dei contendenti. E come spesso accade in questi casi, quando si tenta di accontentare tutti si finisce per rendere tutti scontenti. E proprio in tale ottica si inserirebbe l'accordo firmato il 22 aprile scorso con la direttrice dell'Agenzia, Rossella Orlandi, per un sostanzioso acconto sulla retribuzione di risultato per l'anno 2014 e per lo scorrimento delle graduatorie per i passaggi di fascia economica all'interno delle aree funzionali. Insomma, una sorta di "regalo" ai dipendenti stanchi ed incattiviti con l'intento di rabbonirli e di preparare il terreno alla "soluzione Pos" per gli ex dirigenti.

Ma, come accennavamo sopra, oltre al limite numerico massimo stabilito per legge, ci sarebbe anche un'altra grossa difficoltà di ordine pratico per le Pos: se al termine della procedura di selezione venissero selezionati nuovamente in blocco gli ex dirigenti incaricati, la procedura rischierebbe di incorrere nella censura della giustizia amministrativa che, in entrambi i gradi di giudizio, si è già pronunciata contro gli incarichi ad personam e che potrebbe ravvisare nelle posizioni organizzative un escamotage per bypassare il divieto di nomine senza concorso.

Si porrebbe poi un ultimo quesito, stavolta relativo ai possibili beneficiari delle posizioni. Queste ultime prevedono una retribuzione lorda massima aggiuntiva che non può superare il 50% del trattamento economico corrisposto ad un dirigente di seconda fascia di livello retributivo più basso. Viene da chiedersi, quindi, quanti ex incaricati accetteranno le mansioni precedenti ma con una decurtazione che può andare dal 50 all'80% del precedente stipendio. Insomma, il silenzio che avvolge la vicenda è pieno di inquietudine, non solo per chi ha perso l'incarico, ma anche per gli altri dipendenti in attesa di un concorso e soprattutto per i contribuenti onesti che in questo caos amministrativo hanno soltanto da rimetterci.

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