NB: La redazione di mininterno.net non si assume alcuna responsabilità riguardo al contenuto dei messaggi.
Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
56952 messaggi, letto 1785675 volte
Discussione ad accesso limitato, solo gli utenti registrati possono scrivere nuovi messaggi
Torna al forum |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 307, 308, 309, 310, 311, 312, 313, 314, 315, 316, 317, ..., 1894, 1895, 1896, 1897, 1898, 1899 - Successiva >>
Da: | 06/09/2015 16:08:54 |
I barracuda hanno una meritata reputazione di predatori insaziabili e feroci. Gli adulti prediligono le acque profonde, mentre i giovani popolano le aree costiere e i fondali sabbiosi poco profondi. Nuotano e cacciano formando piccole bande, fatto non usuale in altre specie di predatori. Quelli di maggiori dimensioni, invece, usano cacciare in solitario | |
Da: | 06/09/2015 16:12:12 |
BARRACUDA AL NERO D'AVOLA Ingredienti: 2 barracuda di medie dimensioni 1 cipolla 1 carota 2 patate piccole 2 foglie di alloro Vino rosso Nero d'Avola Preparazione: Sventriamo il barracuda, laviamolo, asciughiamolo e affettiamo le cipolle sottili e la carota. Sbucciamo le patate e tagliamole a cubetti piccoli. Stufiamo, in una padella capiente, le patate con qualche cucchiaio di acqua per circa dieci minuti. Aggiungiamo le cipolle e le carote, mescoliamo e saliamo. Uniamo il barracuda ed il vino rosso, facciamolo sfumare e mettiamo il coperchio. Cuociamo per venti minuti circa verificando che il sughetto non si asciughi troppo. Tritiamo grossolanamente le foglie di alloro e di salvia e guarniamo il pesce prima di servirlo. | |
Da: Perfettamente d''accordo | 06/09/2015 16:28:54 |
Certa gente che rinfaccia presunti peccati a Barra è come un violentatore di bambini che dà di pervertito ad un genitore che ha dato uno schiaffo ad un figlio. Roba da barzelletta. | |
Da: obiettivamente. .... | 06/09/2015 16:43:35 |
Tutti gli ex incaricati non potranno essere riconfermati in blocco. La dirigenza non può permettersi ulteriori attacchi e diffide. | |
Da: obiettivamente. .... | 06/09/2015 16:44:24 |
Tutti gli ex incaricati non potranno essere riconfermati in blocco. La dirigenza non può permettersi ulteriori attacchi e diffide. | |
Da: all''ufficio risorse materiali | 06/09/2015 17:46:07 |
https://www.youtube.com/watch?v=9piVFJDV4rc | |
E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android. Scaricala subito GRATIS! |
Da: lauree | 06/09/2015 18:16:29 |
io di lauree ne ho sette, e non ho ancora 35 anni! | |
Da: andate a lavorare | 06/09/2015 18:36:12 |
Se ne dicono di cazzate su questo forum, ma perke' non andate a lavorare? Se non lo avete ancora capito tutti gli ex incaricati saranno confermati nelle nuove posizioni, definitive o temporanee... bye bye | |
Da: obiettivamente. .... | 06/09/2015 18:40:30 |
Saranno tutti riconfermati questo si sa | |
Da: | 06/09/2015 18:56:39 |
Italiani: ottimi soldati, pessimi comandanti. | |
Da: ex reggente | 06/09/2015 19:49:05 |
stiamo tornandooooooooo!!! e mo so c.....i vostri!!! | |
Da: Ormai | 06/09/2015 20:40:35 |
Vi siete fatti conoscere. Non contate una Minchia. | |
Da: seriamente.. | 06/09/2015 21:13:08 |
Riconfermati in blocco gli ex.....fatevene una ragione. Ubi major minor. Cessat | |
Da: EffeTre | 06/09/2015 21:27:00 |
Cacchiate, e lo sapete. A questo giro saltano in diversi. E poi al prossimo, quello del concorso, quasi tutti. | |
Da: stefano | 06/09/2015 21:41:49 |
Auguri ad Andrea Camilleri, 90 anni ben fatti! Quando rileggo La concessione del telefono, o La scomparsa di Pato' mi ricordoi bei tempi bui del Ministero delle finanze, e recupero gli anticorpi per schivare incaricati ad interim, audit, decaduti rancorosi, numeri programmati a capocchia, sindacalisti farlocchi etc.etc | |
Da: rancore...... | 06/09/2015 21:51:21 |
Altro che benessere organizzativo. Sarebbe auspicabile un bel sondaggio tra i lavoratori 1) sei soddisfatto della mansione che sei chiamato a svolgere? 2) ritieni i tuoi superiori preparati e affidabili? 3) l'ambiente di lavoro è sereno e produttivo? questionario anonimo e vediamo come si sta in ae! | |
Da: perfettamente d''accordo | 06/09/2015 21:53:58 |
Altra domanda: 4) cosa ne pensate dell'operato di Rossella Orlandi? Poi vorrei pubblicati i risulltati. | |
Da: bla bla bla | 06/09/2015 22:41:23 |
pubblicato sul sito INPS In questa sezione pubblichiamo informazioni che chiariscono le regole previste per la composizione e l'effettivo funzionamento delle maggiori gestioni pensionistiche amministrate dall'Istituto. Questo vuole essere un primo passo di una operazione di trasparenza dell'Inps, così come annunciato dal Presidente Boeri nel suo discorso di insediamento. L'undicesima scheda pubblicata è dedicata alla Pensione dei sindacalisti. Nel corso delle prossime settimane prenderemo in esame altri fondi e gestioni con la pubblicazione delle relative schede. Le pensioni dei sindacalisti I sindacalisti, al contrario di altre categorie analizzate in questa sezione, non appartengono ad una gestione previdenziale a sé stante. Tuttavia hanno regole contributive diverse dagli altri lavoratori perché possono vedersi ugualmente versati i contributi (o addirittura lo stipendio) da enti terzi rispetto  al sindacato presso cui prestano effettivamente il proprio lavoro e perché possono, prima di andare in pensione, farsi pagare dalle organizzazioni sindacali incrementi delle proprie pensioni a condizioni molto vantaggiose. Vediamo come. I contributi dei sindacalisti I lavoratori chiamati a ricoprire cariche sindacali provinciali o nazionali possono avvalersi dell'istituto dell'aspettativa per motivi sindacali (art. 31 dello Statuto dei lavoratori). L'aspettativa può essere retribuita, nel qual caso si parla di distacco, oppure non retribuita. L'aspettativa non retribuita non comporta, per il datore di lavoro originario, il versamento dei contributi previdenziali per il lavoratore. Nel caso del distacco, nonostante l'assenza di una prestazione lavorativa a suo favore, il datore di lavoro originario continua ad erogare la retribuzione e a versare i contributi previdenziali. E' quindi molto più onerosa per il datore di lavoro originario. Secondo le banche dati dell'istituto, i lavoratori in aspettativa non retribuita nel settore privato sono stati 2773 nel 2013 mentre è molto rara, in questo settore, l'aspettativa retribuita. Viceversa, è frequente nel settore pubblico. Le banche dati dell'Istituto evidenziano che, nel 2013, i lavoratori del settore pubblico in distacco sindacale erano 1045¹ mentre i dipendenti in aspettativa sindacale erano 748. I dati diffusi il 19 ottobre 2011 dal Ministero della pubblica amministrazione e la semplificazione segnalano che le giornate di assenza dei pubblici dipendenti per motivi sindacali (inclusi i permessi) nel 2010 rappresentano lo 0,16% delle giornate complessive di lavoro, pari al lavoro di 3.655 dipendenti per un anno e si traducono in un costo complessivo annuo valutabile in 113.277.390 euro. Aspettativa non retribuita e aspettativa retribuita (il distacco sindacale) sono soggetti a due regimi contributivi diversi che passeremo ora a descrivere. 1. L'aspettativa non retribuita Con l'aspettativa non retribuita si verifica una vera e propria sospensione del rapporto di lavoro. Vengono meno per il lavoratore il dovere della prestazione lavorativa e, per il datore di lavoro, l'obbligo di erogare la retribuzione e la contribuzione correlata. Normalmente l'organizzazione sindacale presso cui il lavoratore presta servizio gli corrisponde una somma per l'attività  svolta. Nonostante la sospensione del rapporto di lavoro, la posizione del rappresentante sindacale in aspettativa non retribuita viene tutelata sotto il profilo pensionistico con l'accredito dei contributi figurativi (sia quelli dovuti dal datore sia quelli dovuti dal lavoratore) a carico della gestione previdenziale alla quale il lavoratore è iscritto. Inoltre vi possono essere ulteriori contributi (contribuzione aggiuntiva) versati dal sindacato. La contribuzione figurativa Durante tutto il periodo di aspettativa, sulla posizione assicurativa del sindacalista vengono accreditati contributi figurativi, commisurati alla retribuzione che avrebbe percepito in costanza di rapporto di lavoro. Questa retribuzione è comprensiva degli incrementi contrattuali e degli scatti di anzianità . Non comprende, invece, gli emolumenti che presuppongono l'effettiva prestazione lavorativa, ad esempio i compensi per lavoro straordinario o i premi di produttività . Per i lavoratori chiamati a ricoprire cariche sindacali il collocamento in aspettativa² è efficace, ai fini del beneficio della copertura figurativa, dopo che è decorso il periodo di prova previsto dal contratto collettivo di lavoro della categoria di appartenenza e comunque un periodo non inferiore a sei mesi. La contribuzione figurativa non è riconosciuta a chi, non essendo dipendente dell'azienda al momento della dell'incarico sindacale, è stato assunto successivamente, nel corso dello svolgimento del mandato o incarico per il quale è fatta richiesta. Il riconoscimento della contribuzione figurativa opera esclusivamente ai fini pensionistici e non è applicabile alle gestioni previdenziali (TFS/TFR). Gli oneri corrispondenti alla contribuzione figurativa sono addebitati alla gestione previdenziale alla quale è iscritto il lavoratore. Con l'art.3, comma 9 del decreto legislativo 564/96 il diritto alla contribuzione figurativa per i periodi non retribuiti di aspettativa per cariche sindacali è previsto anche per i lavoratori iscritti ai fondi esclusivi dell'assicurazione generale obbligatoria. Le aspettative sindacali non retribuite comportano la sospensione dell'attività  lavorativa per tutta la durata dell'aspettativa sindacale. La tutela previdenziale viene meno quando: il provvedimento di aspettativa perde efficacia per il rientro in servizio per interruzione del rapporto di lavoro per cessazione dell'attività  aziendale Per gli iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici è esclusa la possibilità  di fruizione di periodi di aspettativa sindacale non retribuita per periodi inferiori a tre mesi. Condizione per l'accredito del periodo di contribuzione figurativa, per i pubblici e per i privati, è la presentazione dell'apposita domanda, per ogni anno solare o frazione di esso, entro il termine tassativo del 30 settembre dell'anno successivo a quello in cui il lavoratore ha usufruito dell'aspettativa, pena la decadenza dal diritto. La contribuzione aggiuntiva Documento generato il 05/09/2015 - Ora: 20.15 Titolo: Operazione porte aperte www.inps.it :Informazioni > Operazione porte aperte Pag. 1 di 3 La contribuzione aggiuntiva è una contribuzione di natura volontaria, contemplata dall'art.3, commi 5 e 6, del decreto legislativo 564/1996, destinata ad integrare la contribuzione figurativa o effettiva versata a favore dei lavoratori dipendenti, che siano dirigenti sindacali o componenti degli organismi direttivi statutari delle confederazioni ed organizzazioni sindacali, aventi il requisito della rappresentatività  nel comparto o area di riferimento. In particolare, il comma 5 prevede che dal 1° dicembre 1996, a favore dei lavoratori collocati in aspettativa, possa essere versata, facoltativamente, una contribuzione aggiuntiva sull'eventuale differenza tra le somme corrisposte per lo svolgimento dell'attività sindacale e la retribuzione di riferimento per il calcolo della contribuzione figurativa. Come detto, la retribuzione figurativa corrisponde alla retribuzione commisurata a quella cui il lavoratore avrebbe avuto diritto in base ai contratti collettivi di categoria, non comprendendo quegli emolumenti collegati all'effettiva prestazione lavorativa o condizionati da una determinata produttività , né incrementi retributivi o avanzamenti che non siano legati alla sola maturazione dell'anzianità  di servizio. Dalle regole suesposte discende quanto segue: per compensi per attività  sindacale non superiori alla retribuzione figurativa del lavoratore, l'organizzazione sindacale non paga mai alcun contributo; I contributi sulla retribuzione figurativa del lavoratore sono a carico della gestione previdenziale di appartenenza , quindi della collettività  dei lavoratori "contribuenti" della gestione. 2. L'aspettativa retribuita o distacco sindacale Con il distacco sindacale retribuito, al lavoratore che ricopre una carica sindacale è consentito di sospendere l'attività  lavorativa, completamente o parzialmente, per potersi dedicare allo svolgimento dell'attività  sindacale. Come già  accennato, a differenza dell'aspettativa non retribuita, al dirigente sindacale è garantita la retribuzione ed i periodi di distacco sono equiparati a tutti gli effetti al lavoro svolto presso il datore di lavoro originario anche ai fini del trattamento pensionistico. Quest'ultimo versa tanto lo stipendio che i contributi per il sindacalista. Nel distacco, il rapporto di lavoro viene sempre ritenuto vigente, evidentemente considerando di interesse pubblico lo svolgimento di attività  sindacale, equiparandola all'ordinaria prestazione lavorativa del dipendente. Poiché il distacco sindacale rappresenta un notevole costo per la pubblica amministrazione (nel settore privato è rarissimo), sia come singolo datore di lavoro che nel suo insieme, i distacchi sindacali sono contingentati da norme contrattuali e di legge. Per i pubblici dipendenti esistono delle limitazioni anche alle aspettative. Sulla materia è intervenuto da ultimo il Governo Renzi. Con l'articolo 7 del DL 90/2014, convertito con legge 114/2014, i distacchi e permessi sindacali retribuiti presso ciascuna amministrazione e per ciascuna organizzazione sindacale sono stati ridotti del 50%. Gli effetti a regime di questa misura decorrono dal 2015. Anche per i sindacalisti in distacco delle PPAA è previsto l'istituto della contribuzione aggiuntiva. Il comma 6 dell'art.3 del decreto legislativo 564/1996 prevede che la facoltà  di cui al comma 5 (la contribuzione aggiuntiva) possa essere esercitata per gli emolumenti e le indennità  corrisposti dall'organizzazione sindacale ai lavoratori in distacco sindacale con diritto alla retribuzione erogata dal proprio datore di lavoro. A differenza dell'aspettativa non retribuita, in questo caso il sindacato, se sceglie di versare la contribuzione aggiuntiva, è tenuto a versare i contributi sull'intera indennità  corrisposta al rappresentante per l'esercizio dell'attività  sindacale e non solo su compensi superiori alla retribuzione figurativa. Il sindacalista ha quindi un vantaggio poiché questo comporta un importo maggiore di contributi versati a suo favore. Spesso usufruiscono del distacco coloro che ricoprono cariche dirigenziali all'interno del sindacato. L'effetto dei contributivi aggiuntivi sulla pensione I contributi aggiuntivi possono essere versati sia nel caso dell'aspettativa non retribuita che in quello del distacco. La facoltà  può essere esercitata dall'organizzazione sindacale, previa richiesta di autorizzazione al fondo o regime pensionistico di appartenenza del lavoratore. La contribuzione aggiuntiva va determinata applicando la relativa aliquota pensionistica: per i lavoratori collocati in aspettativa non retribuita sull'eventuale differenza tra le somme corrisposte nell'anno per lo svolgimento dell'attività  sindacale e la retribuzione figurativa complessivamente accreditata nell'anno medesimo; per i lavoratori  con  distacco  sindacale  retribuito  dal datore  di  lavoro  sul totale degli emolumenti  e indennità  corrisposte dall'organizzazione sindacale. I compensi attribuiti quali corrispettivi per lo svolgimento dell'attività  sindacale sono destinati ad integrare la retribuzione ordinaria (virtuale, nei casi di aspettativa senza assegni, o effettiva, nei casi di distacco con retribuzione) ai soli fini pensionistici. La contribuzione aggiuntiva deve quindi necessariamente coesistere con quella principale (figurativa o effettiva) e non dà  luogo di per sé al riconoscimento di anzianità  contributiva. Se il versamento della contribuzione aggiuntiva non incide su quando si può andare in pensione, ha riflessi importanti sul livello della pensione, soprattutto per i dipendenti pubblici che si trovano nel regime misto o in regime retributivo ante riforma Fornero. Infatti, i periodi di contribuzione aggiuntiva vengono riconosciuti ad ai fini del calcolo della quota di pensione determinata per le anzianità maturate fino al 1992 (la cosiddetta quota A). La quota A di pensione è determinata sulla base della retribuzione percepita l'ultimo giorno di servizio ed è quindi soggetta a regole più generose rispetto a quelle applicate dal 1992 in poi per il calcolo della quota B di pensione, che considera la media delle retribuzioni percepite in un periodo di tempo più lungo. In sintesi un versamento elevato di contribuzione aggiuntiva sull'ultima retribuzione incide in modo molto significativo sulla quota A, facendo aumentare anche di molto la pensione complessiva dei sindacalisti del settore pubblico, cosa che non è possibile per tutti gli altri lavoratori. Per valutare gli effetti di questo trattamento particolarmente vantaggioso riservato ai sindacalisti, vediamo cosa avverrebbe trasferendo la contribuzione aggiuntiva dei sindacalisti dalla quota A alla quota B in una serie di casi effettivi. Cosa avverrebbe trasferendo la contribuzione aggiuntiva dalla quota A alla quota B Documento generato il 05/09/2015 - Ora: 20.15 Titolo: Operazione porte aperte www.inps.it :Informazioni > Operazione porte aperte Pag. 2 di 3 Qui di seguito si riportano alcuni casi di pensionati appartenenti al settore pubblico per i quali la pensione è stata ricalcolata escludendo la contribuzione aggiuntiva dalla quota A e attribuendola alla quota B. Il grafico mostra la pensione lorda annua effettivamente percepita e la pensione che ciascun soggetto percepirebbe se la contribuzione aggiuntiva fosse conteggiata all'interno della quota B anziché nella quota A. Sebbene il campione sia ridotto si nota una riduzione media dell'ordine del 27% sulla pensione lorda. In un caso si avrebbe addirittura una riduzione del 66% della somma percepita. ¹ Il dato sui distacchi sindacali è una stima per difetto in quanto ricavato dai flussi telematici mensili delle OOSS per i soggetti con contribuzione aggiuntiva. ² Concessa a partire dalla data di entrata in vigore del decreto legislativo n.564/199 | |
Da: Orpo unicum | 07/09/2015 00:21:20 |
Altra interpretazione rispetto la th dell'ing. Una bona dose di pessimismo e negatività sul lavoro, potrebbe essere meglio per la carriera piuttosto che un eccessivo ottimismo. Crederlo risulta difficile, in effetti, dal momento che viviamo immersi in una cultura in cui essere positivi è considerato una via per il successo. Gabriele Oettingen, professore di psicologia alla New York University, e autore di "Rethinking Positive Thinking"http://www.amazon.com/Rethinking-Positive-Thinking-Science-Motivation/dp/1591846870 dice che uno dei problemi degli ottimisti si presenta perché tendono a visualizzare i loro obiettivi come già realizzati, senza pensare agli ostacoli che invece possono frapporsi. "Pensare al futuro solo positivamente", spiega Ottingen "vi potrà piacere in questo momento, ma non riuscirete ad ottenere l'energia e l'impulso necessario per raggiungere gli obiettivi": Questo vale anche in altre situazioni. "I laureati che immaginano quanti soldi potranno guadagnare, inviando così un minor numero di curriculum alle aziende, guadagneranno meno, e le persone che fantasticano di perdere molto peso, saranno in effetti quelle che ne perderanno meno". Il punto è questo: sognare ad occhi aperti può convincerci di essere già arrivati ai nostri obiettivi, e questo può spingerci a sforzarci meno. Il pessimismo, invece, ci aiuta a prevedere gli ostacoli che potrebbero presentarsi durante il nostro percorso, studiando modi per evitarli e in caso superarli. Oltretutto, secondo Oettingen, un po' di negatività può aiutarci a comprendere che alcuni obiettivi non valgono la pena di essere perseguiti. Se si riesce a capire realisticamente che gli ostacoli da superare sono troppo grandi, gli sforzi troppo onerosi e il compenso troppo basso, allora si potrebbe riuscire a lasciar perdere quel sogno per poi concentrarsi su obiettivi più realistici. In ultimo, un consiglio. Al contrario di quanto possa sembrare, all'interno del proprio curriculum vitae è bene parlare anche dei propri insuccessi, anziché cercare di sottolineare solo i successi. Dimostrarsi poco impegnati rispetto che oberati di impegni, può di certo comprovare maggiore disponibilità . Insomma. Esiste un tipo di pessimismo che non è del tutto negativo: si tratta del pessimismo difensivo, ossia quello che aiuta le persone ad aspettarsi il peggio e dunque a impegnarsi di più perchè questo non avvenga. | |
Da: mazza che look | 07/09/2015 09:49:38 |
http://www.corriere.it/methode_image/2015/09/06/Economia/Foto%20Economia%20-%20Trattate/4306.0.1147595655-k8tE-U43110782797382m5C-1224x916@Corriere-Web-Sezioni.jpg?v=20150906215154 | |
Da: Il pugno del management (ex the public manager) | 07/09/2015 10:03:42 |
Come vi dicevo in tempi non sospetti il management si è dimostrato vicino a noi managers più preparati e meritevoli, dimostrando di avere le palle per sbattersene altamente il cazzo della delirante sentenza di quelle 4 mummie della corte costituzionale.... POS, POT, concorso "orientato", 50 posti da dirigente che prestissimo verranno assegnati ad altrettanti di noi in aspettativa: management, governo, parlamento, sindacati ci hanno messo a disposizione di tutto e di più per far volare nuovamente le nostre carriere e mettervelo nel culo a voi mediocri pezzenti merdacce di livellati che passate le giornate a rosicare qua dentro e a spulciare FB cercando le cazzate messe in rete da barra e dai grillini. Una menzione ovviamente anche per il nostro leader indiscusso Matteo Renzi che ieri a Cernobbio ha infiammato il cuore dell'Italia che produce e che traina la ripresa fianco a fianco con l'Agenzia delle Entrate... | |
Da: ...... | 07/09/2015 10:22:46 |
Il testo si commenta da solo. Povera Italia. | |
Da: management del cazzo | 07/09/2015 11:17:48 |
un dirigente ogni 29 dipendenti è un record mondiale una scala fatta da direttore agenzia capo settore dirigente generale dirigente dirigente regionale capo settore dirigente dirigente provinciale dirigente di area dirigente medie dimensioni | |
Da: ministero del cazzo | 07/09/2015 11:42:24 |
nuovi obiettivi di convenzione determinati al 30 agosto dimezzamento del numero di accertamenti (misurabile) incremento della tax complance (non misurabile) gli uffici hanno lavorato fino al 30 agosto e lavoreranno fino al 30 settembre (in attesa della nuova ripartizione) secondo gli obiettivi di convenzione dell'anno precedente). di conseguenza poichè hanno quasi raggiunto i vecchi obiettivi si limiteranno a completare i soli accertamenti in scadenza. gli uffici con dirigente furbo attiveranno comunque gli altri accertamenti e li lavoreranno in parte nel 2015 ma li completeranno nel 2016. non essendo la tax compliance un obiettivo misurabile scaricheranno le ore eccedenti rispetto ai nuovi obiettivi di accertamento su invenzioni varie di progetti di tax compliance. tre anni di obiettivi raggiunti agevolmente. se a fare i dirigenti mettono tanti catarella raggiungono gli stessi risultati. | |
Da: anti-antares x public m | 07/09/2015 11:46:41 |
Ma va' a cacare te, Renzi, Draghi, Pastorello, Monti ecc ecc...! | |
Da: ministero del cazzo | 07/09/2015 11:52:33 |
errore nel paragrafo di conseguenza poiché hanno quasi raggiunto i NUOVI obiettivi si limiteranno a completare i soli accertamenti in scadenza. | |
Da: ministero del cazzo | 07/09/2015 11:55:02 |
per chi non conosce catarella si precisa che si intende il catarella del commissario montalbano | |
Da: scorreggia | 07/09/2015 17:12:37 |
La verità e' che lavoriamo in un posto di merda | |
Da: bla bla bla | 07/09/2015 19:03:25 |
BRAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAVVOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO SCOREGGIA!! MI RICORDI FANTOZZI E' LA VERITA' SACROSANTA DOPO UNA AFFERMAZIONE DEL GENERE SI POTREBBE CHIUDERE IL SITO!! LA VERITA' E' VENUTA A , FINALMENTE | |
Da: niente pos | 07/09/2015 19:38:04 |
evviva.era chiaramento un sistema per accontentare gli scaricati. RASSEGNATEVI non c'è più trippa per gatti!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! CONCORSO | |
Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 307, 308, 309, 310, 311, 312, 313, 314, 315, 316, 317, ..., 1894, 1895, 1896, 1897, 1898, 1899 - Successiva >>