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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: Indiscrezione: laurea magistrale e voto minimo 10503/07/2015 20:21:35
solo per fare il concorso!

Da: ma vero?03/07/2015 20:32:23
Mi sono laureato con 80. Ma smettetila
Non ho stato mica sempri a stutiare

Da: deleghe03/07/2015 20:36:04
indietro non si torna...." ma che quando" cosa !:)  scrivi proprio bene :-) potrebbero darti un incarico :-) ..... tra poco qualcuno di voi pretenderà che per diventare allenatore della nazionale ci vuole il concorso pubblico :-)
Sebastiani ma lei cosa ha fatto di utile nel suo Ufficio per essere così "pretenzioso " ...
comunque accettate le deleghe ... tanto non rischiate nulla...proprio nulla... :-)

Da: ora si fa sul serio.03/07/2015 21:18:53
Buttate via gli attestati di laurea conseguite in Romania o in Tanzania. Buttate pure le lauree conseguite via on-line o attraverso Cepu o lauree con votazioni al di sotto di 100/100. Avete talmente provocato la sensibilità e la pazienza del Governo che ora si fa sul serio . Le lauree conseguite ( diciamo conseguite ! ) all'estero, le lauree conseguite ( diciamo conseguite ) via on line o magari via ebay o Amazon  non hanno valore. Buttate pure i diploma-lauree ( che vi consentono di scrivere dottore sul biglietto di visita) ora serve per diventare dirigenti una laurea con almeno 100/100 conseguite in università statali e serie quali la Bocconi, la Federico II, la Sapienza.  E caso strano a vantarsi di queste lauree sono solo i giovani incaricati, gli ingegneri, dal momento che non esiste una laurea in ingegneria via on-line ma solo lauree quadriennali quali economia e commercio e giurisprudenza.

Da: pa..03/07/2015 21:32:59
già come lo sciopero bianco dei macchinisti atac
ora pensate un po' devono usare il badge e un po' più di ore. e gli utenti?  e turisti?  va bbbbbe'
é una storia simile

Da: pirloni03/07/2015 21:43:03
La proposta di questo governo di dilettanti, vale a dire il punteggio aggiuntivo in vase all ateneo, e completamente incostituzionale. E solo una boiata, l ennesima,  che fa capire l inadeguatezza di renzi & co.

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Da: W unadis03/07/2015 21:43:36
Già le vedo le pile di accertamenti allinearsi sulla scrivania ed io a cavillare sulla consecutio temporis piuttosto che sulla punteggiatura e mandare in malora gli obbiettivi
Sciopero bianco e vi renderete conto

Da: mah03/07/2015 21:43:38
veramente le lauree online in ingegneria esistono eccome..

Da: ex reggente03/07/2015 21:58:47
veramente io non ho letto del voto minimo da nessuna parte. vi inventate sempre le cose

Da: x ora si fa sul serio03/07/2015 22:40:59
Bocconi è privata

Da: 03/07/2015 22:49:51
Per la partecipazione al concorso di ammissione al corso-concorso dirigenziale i candidati devono essere muniti, oltre della laurea specialistica o magistrale oppure del diploma di laurea conseguito secondo l'ordinamento didattico previgente al D.M. 509/1999, anche di dottorato di ricerca o di diploma di specializzazione o di master di secondo livello.

Da: cazzari03/07/2015 22:51:39
Funzionari studiosi di economia (me cojoni!!!), ma avete mai lavorato voi? Ma in quale pratica avete applicato quelle nozioncine da quattro soldi imparate a memoria come pappagalli e che domani avrete già dimenticato. Ma fatemi il favore!
ma avete mai risolto casi difficili di fiscalità (derivati, ias, operazioni straordinarie transnazionali, trust...)? Ma dove credete di andare?

Da: orpo semplice detto il trombatore03/07/2015 22:54:17
Hanno avvistato l'istanza di Sebastiano è uno dei mille  che ha inviato alla Orlandi la richiesta di ricoprire la delega o reggenza gratis. Per questo offende gli ex incaricati che sono rimasti al loro posto. Poiché in tanti vogliono svolgere le loro funzioni gratuitamente io mi candido quale presidente del consiglio onorario.

Da: cazzari03/07/2015 22:55:36
Il vero problema è la riserva al 30% che farà si che verremo colonizzati dall'esterno. ...

Da: orpo semplice detto il trombatore03/07/2015 23:03:41
Ti ho sgamato Sebastiano sei siciliano, robusto e rosicone? Anche se il tuo ex capo ufficio rientra in sede per te niente delega nemmeno gratis.

Da: x w unadis03/07/2015 23:25:42
In questo forum non credo che scrivono o leggono i dirigenti di ruolo (molti non sanno dell esistenza di internet) quindi i tuoi messaggi di minaccia vanno a vuoto. Cmq credo che tu sia uno che si spaccia per ex incaricato tanto farne la parodia. Certo se lo sei veramente allora fatti ricoverare in un centro per dementi.

Da: Orpo unicum03/07/2015 23:28:06
Da il velino.it

Reclutare i dirigenti dell'Agenzia delle Entrate tramite le graduatorie in vigore? Il ministero delle Finanze risponde all'interrogazione di Sebastiano Barbanti, M5S, in sesta commissione della Camera: con la sentenza n. 37 del 2015 la Corte costituzionale ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della norma e delle disposizioni successive che ne hanno prorogato l'efficacia, in base alle quali l'Agenzia delle entrate e l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli hanno attribuito incarichi dirigenziali a tempo determinato a propri funzionari, all'esito di procedure di interpello e nelle more dell'espletamento delle procedure concorsuali, allo scopo di assicurare la migliore funzionalità operativa delle proprie strutture, volta a garantire una efficace attuazione delle misure di contrasto all'evasione". In poche parole, a chi parlava di eventuale "illegittimità" di alcuni incarichi dirigenziali e di eventuali riconoscimenti di incarichi dirigenziali "ad personam attraverso scelte che prescindono dai requisiti curriculari e dalla meritocrazia" il governo taglia corto: L'affidamento di incarichi dirigenziali a funzionari - coerentemente con la legislazione all'epoca vigente - si è rivelato uno strumento necessario per far fronte alle carenze di organico dirigenziale delle Agenzie in considerazione delle loro peculiarità e delle loro attività spiccatamente operative.

L'intervento della Corte costituzionale non pregiudica la funzionalità delle Agenzie che - come affermato dalla stessa Corte - non è condizionata dalla validità degli incarichi dirigenziali previsti dalla disposizione censurata e che è assicurata, quanto alla validità degli atti, da regole organizzative interne che prevedono la possibilità di ricorrere all'istituto della delega anche a funzionari, per l'adozione di atti a competenza dirigenziale". Per quanto attiene la proposta degli Interroganti di coprire le posizioni dirigenziali rimaste vacanti a seguito di detta sentenza attingendo alle graduatorie di precedenti concorsi per dirigente, "deve osservarsi - prosegue l'esecutivo - che le graduatorie dei concorsi a cui si fa riferimento - banditi prima dell'avvio delle Agenzie fiscali - sono scadute ormai da diversi anni, trattandosi di concorsi che risalgono ad oltre quindici anni or sono".

Da: Orpo unicum03/07/2015 23:31:02
Agipronews


ROMA - "L'affidamento di incarichi dirigenziali a funzionari - coerentemente con la legislazione all'epoca vigente - si è rivelato uno strumento necessario per far fronte alle carenze di organico dirigenziale delle Agenzie in considerazione delle loro peculiarità e delle loro attività spiccatamente
operative. L'intervento della Corte costituzionale non pregiudica la funzionalità delle Agenzie che - come affermato dalla stessa Corte - non è condizionata dalla validità degli incarichi dirigenziali previsti dalla disposizione censurata e che è assicurata, quanto alla validità degli atti, da regole organizzative interne che prevedono la possibilità di ricorrere all'istituto della delega anche a funzionari, per l'adozione di atti a competenza dirigenziale". E' quanto chiarito dal Sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti rispondendo, in Commissione Finanze alla Camera, all'interrogazione a risposta immediata del deputato del Gruppo Misto Sebastiano Barbanti sull'"Utilizzo delle graduatorie dei concorsi svolti presso l'Agenzia delle entrate per l'accesso alla qualifica di dirigente".
In merito, inoltre, alla richiesta di Barbanti e degli altri firmatari dell'interrogazione di "coprire le posizioni dirigenziali rimaste vacanti a seguito di detta sentenza attingendo alle graduatorie di precedenti concorsi per dirigente", Zanetti ha specificato che "le graduatorie dei concorsi a cui si fa riferimento - banditi prima dell'avvio delle Agenzie fiscali - sono scadute ormai da diversi anni, trattandosi di concorsi che risalgono ad oltre quindici anni or sono". Zanetti ha, infine, ricordato che lo schema di decreto legislativo recante misure per la revisione della disciplina dell'organizzazione delle Agenzie fiscali, emanato dal Consiglio dei Ministri la scorsa settimana, prevede che "per una sollecita copertura delle vacanze dell'organico dei dirigenti, le Agenzie sono autorizzate ad indire concorsi pubblici per soli esami, da espletare entro il 31 dicembre 2016, utilizzando modalità selettive definite con decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze, tenuto conto della peculiare professionalità alla cui verifica sono finalizzati i concorsi stessi".
SA/Agipro

Da: Orpo unicum03/07/2015 23:32:20
Orpo semplice... Ricordati le royalties..

Da: Orpo unicum03/07/2015 23:38:11
Dal sito dirpubblica...(sono iscritto alla newslette x il solito troll)

Come è noto, avverso le sentenze (Tar Lazio, II Sez, 9045 e 10155 28/04/2015) di annullamento di tutti gli atti del concorso a 69 posti da dirigente nell'Agenzia delle Dogane, è stato prodotto appello al Consiglio di Stato, sia da parte dell'Agenzia delle Dogane, sia da parte di numerosi concorrenti, con richiesta di sospensiva.
In merito a ciò, questa mattina, il Consiglio di Stato, Sezione IV, ha respinto le istanze cautelari con le ordinanze nn. 2973 e 2975.
Questo è il frutto della tenacia e del coraggio di alcuni Colleghi delle Dogane che non hanno voluto abbassare il capo di fronte alle illegalità della Commissione d'esame del Concorso, che il Tar Lazio ha definito inaffidabile, grazie ai quali si è potuto apprendere un grave caso di incapacità che ha mortificato decine di migliaia di concorrenti. Ma questo è anche l'ennesimo brillante risultato del nostro comune difensore, l'avvocato Carmine Medici. DIRPUBBLICA ringrazia tutti questi valorosi attori della vicenda e conferma al Presidente del Consiglio dei Ministri la richiesta di destituzione dei responsabili.
Allo stesso tempo DIRPUBBLICA lancia un appello alle forze politiche affinché sia sottratta alle agenzie fiscali (Entrate e Dogane) ogni possibilità di gestione di nuove procedure concorsuali chiedendo che venga corretto l'articolo 2 dello Schema di decreto legislativo delegato sottoposto al parere parlamentare e presentato alla Camera dei Deputati il 27 giugno 2015, con il n. 181.

Allegati:
Download      Ordinanza-2973.pdf
(Ordinanza 2973 del Consiglio di Stato depositata il 03/07/2015 - 70Kb)
Download      Ordinanza-2975.pdf

Da: 03/07/2015 23:40:09
Il voto di laurea non basterà più. Per diventare dirigenti e funzionari pubblici, conterà anche il pedigree dell'università e la sua generosità o meno nei voti. L'emendamento alla riforma della Pubblica amministrazione, votato ieri alla Camera, è destinato a terremotare non solo i concorsi pubblici, ma anche il mondo universitario

Il voto di laurea non basterà più. Per diventare dirigenti e funzionari pubblici, conterà anche il pedigree dell'università e la sua generosità o meno nei voti. L'emendamento alla riforma della Pubblica amministrazione, votato ieri alla Camera, è destinato a terremotare non solo i concorsi pubblici, ma anche il mondo universitario e la valutazione delle competenze. Tra le polemiche di chi vi intravede, nella possibile discriminazione tra atenei, un tentativo di abolizione del valore legale del titolo. E chi invece vorrebbe una classe dirigente più preparata e dunque meglio selezionata.

«Non si tratta di abolire il valore legale della laurea», spiega Ernesto Carbone, deputato Pd e relatore della riforma Madia. «Piuttosto di stabilire caso per caso quanto vale un titolo di studio. Se uno fa il concorso in magistratura è giusto che abbia una laurea in giurisprudenza. Ma perché non può diventare un diplomatico se ne possiede una in filosofia? O in fisica e magari ha fatto qualche esame in scienze politiche?».

Da: 03/07/2015 23:43:05
Quesiti che in realtà l'emendamento 13.38, presentato dal deputato pd Marco Meloni e approvato ieri in Commissione affari costituzionali di Montecitorio, non scioglie. Limitandosi a dire che il «mero voto minimo di laurea quale requisito per l'accesso ai concorsi» non sarà più sufficiente. Se non «in rapporto a fattori inerenti all'istituzione che lo ha assegnato e al voto medio di classi omogenee di studenti».
In pratica, per accedere alla selezione pubblica occorrerà non solo ottenere un buon voto finale, ma guadagnato in un'università ben valutata (da chi e come, non si sa) e che possibilmente non sia di manica troppa larga. Se ad esempio la media dei voti di laurea assegnati nell'anno, in quell'ateneo e in quella disciplina, fosse troppo alta, cosa accadrebbe? Il famoso pezzo di carta varrebbe meno? Non potrei accedere al concorso? Sarei fermato già ai blocchi di partenza?

«Attenzione, si tratta di una norma delega», frena Carbone. Fatta cioè di principi generali perché inserita in una legge delega che ha bisogno poi di numerosi decreti legislativi del governo per essere attuata nel concreto. Decreti che poi il Parlamento valuterà, sebbene con mero parere consultivo.

Ma la sostanza comunque c'è. Non a caso ieri il governo (presente in commissione il ministro della P.a. Madia e il sottosegretario Rughetti) ha espresso parere favorevole. «Il mio voto di laurea verrà considerato a seconda del voto medio che viene dato nella mia facoltà», insiste Marco Meloni, autore dell'emendamento. «Vogliamo impedire che gli studenti scelgano un certo indirizzo solo perché il meccanismo di valutazione è più generoso».

Il voto minimo di laurea per accedere ai concorsi pubblici, ad oggi, non è previsto da alcuna norma. Ma non è vietato. In alcuni bandi c'è (Bankitalia euniversità, ad esempio). Certo qui si va oltre. «In modo surrettizio, si introduce l'abolizione del valore legale del titolo», ragiona Gianfranco D'Alessio, docente di diritto amministrativo a Roma Tre. «Se un ateneo dà a tutti 110 e lode allora non conta nulla? Non è dimostrabile. Magari vuol dire solo che gli studenti sono stati tutti bravi, perché no?».

Non la pensa così il governo. Qualche mese fa era stato proprio il premier Renzi a dire che «esistono già università di serie A e di serie B in Italia, dobbiamo avere il coraggio di ammetterlo». E che «rifiutare la logica del merito dentro le università e pensare che tutte siano brave è quanto di più antidemocratico vi possa essere».

Da: ex concorso per 40304/07/2015 08:16:34
Per le assunzioni per le quali è richiesta la prova selettiva (concorso pubblico) le persone disabili iscritte nelle liste speciali, hanno diritto alla riserva dei posti nei limiti della complessiva quota d'obbligo e fino al 50% dei posti messi a concorso (art. 7 - comma 2 della legge 68/99).
Ora capisco quella riserva del 50%! Forse che si erano accorti che la meta di quelli che avevano imbarcato presentavano una qualche disabilita?

Da: eccomi qui04/07/2015 08:51:03
Dirigente, concorso 162 per soli esami, femmina e con 4 interim, anche fuori provincia e di tipologia diversa.esisto e sono moooooolto inc.....per ovvi motivi.

Da: eccomi qui04/07/2015 08:51:03
Dirigente, concorso 162 per soli esami, femmina e con 4 interim, anche fuori provincia e di tipologia diversa.esisto e sono moooooolto inc.....per ovvi motivi.

Da: mah04/07/2015 08:56:41
Mah....

Da: Mattanzacena04/07/2015 09:07:32
Il concorso gestito dall'AE non garantisce trasparenza e imparzialità!

Da: #nonfaunapiega04/07/2015 09:15:55
 Il Consiglio dei Ministri di venerdì scorso ha approvato anche un decreto legislativo che reca disposizioni in materia di riorganizzazione delle Agenzie Fiscali e che dispone, tra l'altro, che:

1)     Ai fini del contenimento dei costi, le agenzie fiscali riducono di non meno del 10 per cento il rapporto tra personale dirigenziale di livello non generale e personale non dirigente previsto dall'articolo 23-quinquies, comma l, lettera a), punto 2, del decreto legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla 2 legge 7 agosto 2012, n. 135, in modo da diminuire ulteriormente le posizioni dirigenziali rispetto a quanto previsto dalla medesima disposizione;

2)     Per quanto riguarda il reclutamento del personale dirigenziale, le agenzie fiscali sono autorizzate ad annullare le procedure concorsuali per la copertura di posti dirigenziali bandite nel 2013 e nel 2014 e non ancora concluse e a indire concorsi pubblici per soli esami, da espletare entro il 31 dicembre 2016, utilizzando modalità selettive definite con decreto del Ministro dell'economia e delle Finanze. I predetti concorsi sono avviati con priorità rispetto alle procedure di mobilità, compresa quella volontaria di cui all'articolo 30, comma 2-bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, tenuto conto della peculiare professionalità alla cui verifica sono finalizzati i concorsi stessi. AI personale dipendente dalle agenzie fiscali è riservata una percentuale non superiore al 30 per cento dei posti messi a concorso.

Dopo la Sentenza della Corte Costituzionale 37/2015 che ha dichiarato illegittima la proroga "sine die" del conferimento degli incarichi dirigenziali a funzionari (fino ad espletamento dei concorsi) e dopo il grave danno subito da oltre 800 dirigenti per i quali l'Agenzia ha fatto "venire meno" (svenire?!?) l'incarico dirigenziale in essere, l'elenco delle certezze, in questa vicenda, si allunga con la approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto legislativo suddetto.

Avevamo già certezza che:

-         Era legittimo conferire incarichi dirigenziali a funzionari, nelle more dell'espletamento dei concorsi per l'individuazione dei dirigenti di ruolo da preporre su quegli uffici;

-         Era legittimo prorogare tali incarichi temporanei, ma con un termine finale certo;

-         La fiscalità in Italia è stata retta BENE, per più di 10 anni, da oltre 800 dirigenti (su circa 1000) incaricati temporaneamente, e da circa 200 di ruolo;

-         I dirigenti a tempo sono stati individuati tra funzionari di ruolo, già vincitori di concorso per l'accesso nella PA, soprattutto tramite interpelli e scelti a seguito di procedure comparative dei curriculum e di colloquio;

-         I dirigenti incaricati sono al 99 % laureati (ossia su 800 i non laureati sono 8);

-         i dirigenti a tempo determinato sono stati valutati con il più serio e selettivo sistema di valutazione della PA italiana;

-         su espressa ammissione dei vertici dell'Agenzia, i risultati eccellenti in termini di fiscalità (lotta all'evasione e recupero di somme ingenti alle Casse dell'erario) in Italia negli ultimi anni sono stati conseguiti essenzialmente grazie al loro lavoro, alla loro professionalità, al loro impegno;

-         trattasi di dirigenti con alto senso dello Stato dato che dal 25 marzo continuano a lavorare come dirigenti con lo stipendio da funzionari, essendo stati assegnatari di "deleghe di firma" che - di fatto - costringono a coordinare, organizzare e dirigere uffici per poter firmare atti predisposti correttamente e nei termini.

Oggi - dopo il decreto approvato venerdì 26 giugno in Consiglio dei Ministri -  abbiamo certezza anche che:

-         per una seria lotta all'evasione lo Stato ammette che servano - più o meno - tutti i dirigenti che erano stati previsti e che oggi ci sono, dato che taglia l'organico di un numero piccolo (non insignificante, ma piccolo) di unità dirigenziali;

-         per svolgere la funzione dirigenziale presso le Agenzie Fiscali occorre una "peculiare professionalità" non rinvenibile altrove, dato che si deroga, per la copertura dei posti, alla mobilità presso le Agenzie dei dirigenti delle soppresse province.

UNADIS ESPRIME VIVA SODDISFAZIONE PER QUESTI DUE IMPORTANTI PRINCIPI AFFERMATI NEL DECRETO, DATO CHE SONO SETTIMANE CHE INSISTIAMO PERCHE' IL GOVERNO SI ESPRIMA IN TAL SENSO.

Tuttavia, continuiamo ad esprimere sorpresa per il mancato immediato riconoscimento della elevata, specifica professionalità dei dirigenti che hanno consentito - come dichiarato il 19 marzo scorso in occasione del Rapporto sulla Fiscalità 2014 - gli eccellenti risultati conseguiti dalle Agenzie Fiscali, anche e soprattutto grazie a chi in condizioni di precarietà ha lavorato con competenza, serietà e professionalità, motivato i collaboratori, coordinato processi e procedure e diretto strutture.

 

Insomma, è chiaro che:

-         per dirigere le Agenzie Fiscali serve una peculiare professionalità (non posseduta, ad esempio, dai dirigenti delle Province);

-         chi le ha dirette finora è eccellente;

-         con un concorso SOLO PER ESAMI individueremo chi potrà farlo da domani.

Ci dispiace constatare due gravi fatti:

1)     che il Governo in questa scelta non si mostra coerente né avendo riguardo al contesto delle Agenzie Fiscali né avendo riguardo alla Riforma della PA in corso di esame: nel cd DDL Madia, infatti, si disegna proprio quel percorso di accesso alla dirigenza che le Agenzie Fiscali hanno sperimentato - con esiti positivi: funzionari incaricati per un periodo di funzioni dirigenziali (3 anni, nell'ultima versione) entrano poi nel ruolo, dopo un colloquio.

Ma per le Agenzie Fiscali non vale: chi per oltre tre anni (chi 5, chi 10) ha svolto le funzioni dirigenziali con valutazioni positive e risultati eccezionali … faccia un concorso per esami perché si acclari la sua idoneità alla dirigenza!

Niente considerazione dei titoli, dell'esperienza pregressa, delle competenze manageriali di mostrate sul campo.

Speriamo - e vigileremo su questo - che almeno l'esame non consista in un tema di diritto amministrativo ma rechi modalità selettive adatte e realmente idonee a selezionare i dirigenti che servono all'Agenzia per continuare a conseguire i risultati di ora…

Ma prima ancora continuiamo a chiederci - e a chiedere - perché non possano essere riconosciuti anche formalmente dirigenti coloro che stanno, lì , svolgendo la funzione da anni, con eccellenza: perché l'eccezione fatta per tante altre categorie qui non deve valere?

 2)     Nulla è detto nel decreto sul "periodo transitorio": fino all'espletamento dei concorsi, le Agenzie Fiscali come pensano che si possano dirigere gli uffici?

Forse contano che gli ex incaricati, ormai decaduti, continuino, con lo stipendio da funzionati, a fare "in nero" i dirigenti, perché destinatari di "deleghe di firma" gratuite?

 

Ma se questo non accadesse?

Chi ha interesse a che le Agenzie Fiscali non funzionino più come prima?

 

Da: francosebastiani04/07/2015 09:30:51
E chi la vuole

Da: Orpo unicum04/07/2015 09:42:48
Oddio... Molti non facevano i dirigenti manco "in bianco" e altri sono tornati all'ovile. Ebbbasta... Lo sapevano da due anni....c'è stato un assalto. Xchè non hanno protestato per avere un regolare concorso... Eddddai

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