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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: il riordino agenzie..01/07/2015 07:25:56
Ma anti-Antares che ne pensa della valutazione del personale delle ade per dlgs?

Da: anti-antares x il riordino agenzie 01/07/2015 07:47:25
Pensa che e' l'ennesima inculata...E che comunque stavano a fare il dm per introdurla...Essa non e' assimilabile alle note caratteristiche delle ff.pp...Ma e' l'attuazione della mefitica Brunetta...Il riordino e' una gran presa per i fondelli...Rebus sic stantibus, non cambiera' nulla...Forse, solo qualche deretano sulle poltrone...Ma il guano rimarrà tale e quale...

Da: x anti-antares01/07/2015 08:27:38
hai ragione...il guano rimarrà tale. Hai buona compagnia. Torna nella fogna.

Da: zzzzzzzzzzzzzz01/07/2015 08:34:26
fra propaganda politica e scontri di poteri penalizza i diritti e le aspettative del personale e tranquillizza gli evasori!!!

 

Non vogliamo esternare commenti politici, ma solo analizzare brevemente la parziale attuazione della delega fiscale per evidenziarne luci ed ombre nell'ottica sindacale del mancato, sino ad oggi, rispetto dei diritti costituzionali e contrattuali delle lavoratrici e lavoratori, significando, sin da subito, che la nostra azione tutoria "per tutto il personale" proseguirà domattina presso i Direttori delle Agenzie e presso le Commisioni parlamentari per evitare che il personale sia da oggi, in carenza di uno specifico provvedimento legislativo dedicato, "istituzionalmente sfruttato" in quanto sottopagato nello svolgimento di funzioni superiori agli attuali inquadramenti, al di là delle ormai intollerabili "delegazioni di firme" o "di funzioni", anch'esse da troppi mesi esercitate gratis, in piena violazione e del contratto e della Costituzione.

Quanto sopra, senza dimenticare che il richiamato intervento riformista sottovaluta gravemente, non solo le reiterate diffamanti narrazioni sull'operato dell'Agenzia delle Entrate (cfr. da ultimo ad esempio, esternazioni del Sottosegretario al Ministero dell'Economia e delle Finanze on. Zanetti in occasione di un incontro svoltosi di recente a Valdobbiadene) ma anche le tante criticità gestionali che costringono, ad esempio, in Lombardia molti funzionari di terza area a subire oggettivi demansionamenti, come ben segnalati, dal nostro Segretario Provinciale di Milano.

Tutte problematiche che, coniugate con le note legittime aspettative di tanti colleghi, afferenti, ad esempio, a passaggi d'area, progressione economiche, salario accessorio, retrocessioni, diniego di utilizzo di istituti quali 104 et similia impongono interventi ben diversi rispetto a quelli finora registra in sede governativa e parlamentare.

È nostra opinione che, qualora la attuale situazione, sopra sintetizzata, dovesse protrarsi ancora sarebbe un legittimo "atto di difesa" e di "tutela degli interessi economici" dei lavoratori incisi, e non solo, "rimettere tutte le deleghe in essere", da non attribuire ad altri, ma anche "attivare azioni legali, civili risarcitorie" a diverso titolo, sia per ottenere indennizzi e risarcimenti cospicui per l'indebito arricchimento dell'Amministrazione Finanziaria, sia per le sofferte perdite di chance!!!

La nostra Federazione ribadirà, con motivata fermezza, la esigenza di tener ben distinti due piani di intervento e di giudizio, in attesa del via libero definitivo del Governo sul pertinente decreto di cui sopra, varato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri di venerdi u.s., afferente la riorganizzazione delle Agenzie fiscali, atteso per il 25 settembre p.v., unitamente agli altri quattro decreti (al netto della riforma del catasto, l'IRI per le imprese e dei tre decreti delegati varati lo scorso 21 aprile):

a)     la riorganizzazione delle Agenzie fiscali e il reclutamento di personale dirigenziale da un lato e dall'altro la operatività degli uffici sino all'espletamento dell'autorizzato concorso per soli esami, da concludersi entro fine 2016;

b)    le tante criticità e problematiche che affliggono da anni tutto il personale delle Agenzia Fiscali, sia in tema di carriera, sia in tema di remunerazione delle attività espletate.

È urgente ottenere un provvedimento, in sede governativa o parlamentare (salvo a voler ricorrere agli strumenti regolamentari e legislativi esistenti), da noi definito a marzo u.s. "ponte", che per i prossimi 18 mesi autorizzi o, meglio, legittimi le Agenzie fiscali a conferire il necessario numero di reggenze dirigenziali al personale validamente scrutinabile, con selezione interna, corroborata da criteri oggettivi e trasparenti, con procedure simil para concorsuali, che garantisca la miglior selezione possibile nelle condizioni date laddove, se da un lato non dovrà tradursi in totale e pedissequa riassegnazione, dovrà tener comunque in debita valutazione, ad esempio, le comprovate competenze, i risultati assicurati nella conduzione delle sedi dirigenziali, le valutazioni riportare negli anni e da ultimo, per le Dogane, ad esempio, i concorsi pubblici vinti.








    Sostanzialmente, delle "reggenze a termine" oculatamente motivate, riscontrate, "finalizzate alla massima funzionalità degli uffici" e "condivise omnibus", per la notoria professionalità dell'incaricato, valutate anche e il congelamento delle procedure di mobilità, nelle more del concorso e la riserva minima per gli interni del 30% e, da ultimo, la "peculiare professionalità" alla cui verifica è destinato il concorso autorizzato dal Governo, ancorchè sarà il Mef a stabilirne modalità selettive, con specifico decreto!
È nostra ferma opinione che la soluzione alla attuale fase emergenziale, di autogestione degli uffici, di autoregolazione periferica, di smarrimento e demotivazione, di indebito arricchimento dell'AF, di conferimento a costo zero di incarichi dirigenziali, mimetizzati con deleghe di firme, non pagate, non vada più tollerata, perché se reiterata assumerebbe, non le sembianze, ma la identità di "sfruttamento" di qualificato lavoro, che odora di "terzo mondo" nell'era "renziana e zanettiana" cfr. relazione illustrativa al decreto in narrativa nella quale il successo delle nuove strategie agenziali dipende molto dalla "qualificazione e dalle competenze professionali richieste agli operatori delle agenzie fiscali" e dalle "leve efficaci di gestione autonoma del proprio personale" ed, infine, valutate e le conclamate "vacanze di organico dirigenziale" e le criticità evidenziate per gli uffici all'art. 2 del richiamato decreto e, da ultimo, il mutato rapporto fra dirigenti e personale delle aree funzionali!!

Se necessario, ed al fine di evitare "vulnus sinallagamatici" fra retribuzioni e prestazioni lavorative, è nostro intendimento valutare la eventualità di una richiesta ufficiale in Funzione pubblica della apertura di una "sessione contrattuale" dedicata alle criticità di cui sopra e che andrebbe estesa alla contestuale esigenza di ottenere, de residuo, per norma contrattuale, la creazione di nuove posizioni organizzative da conferire, per determinate esigenze operative, al personale tutto della terza area, attingendo ai risparmi di gestione dei bilanci agenziali, se necessario, in sede di prima istituzione.

Strategia finanziaria valevole anche per gli incarichi temporanei di posizioni dirigenziali!(tutto tranne che la cristallizzazione della attuale situazione di totale destrutturazione, quale prodotto di una "persa battaglia politica", circa la mission del sistema agenziale, che costringe in rari casi anche al richiamo in "servizio effettivo" di leve dirigenziali da tempo accantonate).

L'emendamento da noi richiesto dovrà anche contenere i diversi percorsi di carriera dovuto a tutto il personale.

Traslando ora sul secondo aspetto della recente riforma, v'è da puntualizzare subito e senza temere di essere tacciati di conservatorismo o di essere schiavi di una deleteria continuità che, laddove il precedente "stilema accertativo" non avrebbe ben funzionato, secondo i padri del D.Lgs. delegato e i noti detrattori del Sistema Agenziale se confermato in prosiequo, che non era e non è certamente avvenuto per carenza o colpa dei funzionari, bensì degli indirizzi governativi e declinati dictat legislativi ed operativi, come dimostrano le tante Convenzioni emanate dai diversi Ministri, con relativi indirizzi operativi o piani aziendali (lo afferma anche il commercialista dott. Zanetti in tema di "caccia al gettito", nonché Sottosegretario al Mef e Segretario di un partito politico, sich!!!) .

Il "fisco dal volto buono", il nuovo "galateo" per il Fisco, potrebbe quindi così di seguito sintetizzarsi, senza schieramenti politici, ovvero ideologici di sorta, ma con analisi sindacale sì, atteso che, ad esempio, legare la quota incentivante al solo "riscosso" (maggior gettito verificato), qualche perplessità e problematicità la legittima, laddove è condivisibile e conferma la intrinseca contraddittorietà del Decreto, la ratio della parziale modifica, del sistema incentivante, finalizzata a calibrarla, nei suoi meccanismi applicativi, "sulle dinamiche operative e sulle necessità gestionali specifiche delle agenzie", laddove poi "sacralizza" il concorso pubblico quale unico privilegiato canale di selezione del miglior personale, rigettando la esistenza nell'AF di personale altamente specializzato e professionalizzato, bandendo e demonizzando selezioni interne prodromiche, quali reggenze o incarichi di posizioni organizzative, che le Agenzie, secondo il "nuovo Messia", non avrebbero saputo gestire, o peggio avrebbero malgestito!

Trattasi, sostanzialmente, di una "brillante genialata politica", quella di traslare il tessuto connettivo del noto "statuto dei diritti del contribuente" nelle reingegnerizzate nuove Convenzioni, con il non esplicitato ulteriore obiettivo politico di "etero-governare le strutture agenziali", ormai ritenute dal Governo, e non solo, non più affidabili, prive di autonomia gestionale, specie in tema di formazione e selezione del personale, svuotate di qualsiasi autoregolamentazione e tramutate da presidio anti evasivo, in unità di supporto al contribuente (quasi che l'alto tasso di evasione in Italia e il pesante sommerso, che valgono diverse centinaia di miliardi l'anno, possano contrastarsi con una "pacca sulle spalle" e con "amorevoli auspici di corretti comportamenti fiscali", in un delirio di alterazione della realtà, per inconfessabili esigenze di bacini elettorali e di contingenza economica negativa del Paese, schiacciato da una pressione fiscale intollerabile, in esecuzione di un tessuto normativo, specie sanzionatorio, al limite della vessazione)!!!

Da qui, i dichiarati obiettivi di contenere la spesa pubblica (come se le Agenzie fossero state centri di sprechi e fonti di spese improduttive), di potenziare l'efficienza dell'azione amministrativa e di ripartire più razionalmente tra le diverse Agenzie determinate funzioni.

Aggiungasi, per completezza, la riduzione della invasività dei controlli, l'incremento della tax compliance, l'ulteriore sviluppo delle tecniche di analisi dei rischi di evasione, il principio del controllo amministrativo unico, nuove e più avanzate forme di comunicazione con il contribuente, la facilitazione e la promozione dell'assolvimento degli obblighi tributari, in una ottica oltremodo collaborativa con i contribuenti, la semplificazione ulteriore degli adempimenti, nuove strategie di controllo fiscale, ed infine, l'obiettivo di favorire l'emersione spontanea delle basi imponibili (mission tutte note e da sempre coltivate, ma oggi focalizzate ed enfatizzate con "focus politico" ed in funzione delle quali andranno riviste le Convenzioni, a far data dal 2016, ed i connessi piani operativi)!!!

LUNGI DAL FAR PROCESSI ALLE INTENZIONI, SORGE INELUDIBILE UNA DOMANDA: le nuove "voluntas politiche" non potevano essere comunque rimesse alla esecuzione del tessuto agenziale esistente, senza stravolgerne connotati ed ancor prima DNA e senza umiliare e delegittimare anni di attività e connesse classi dirigenziali e lavoratori non dirigenti, evitando magari di connotarle quali "strutture opache" e "mirate solo a far gettito", senza preoccuparsi della qualità delle diverse attività antievasive o peggio descriverle e denigrarle quali strutture troppo legate ad una "continuità di strategia antievasiva" che avrebbe avuto effetti deleteri sul tessuto produttivo e competitivo italiano e quindi sulla complessiva crescita economica del Paese??? O peggio ancora altri giudizi pesanti "cfr resoconto incontro svolto a Valdobbiadene"…

È nostra opinione che su quanto è accaduto e si sta oggi consumando, occorra che si apra una seria valutazione parlamentare, la più ampia possibile, obiettiva e neutrale, in funzione degli interessi del Paese e non di una cordata politica che ha oltremodo demonizzato l'attività antievasiva dei nostri uffici.

Nelle more di intervenire in sedi giudiziarie con prodromiche diffide stragiudiziali, nell'immediato abbiamo chiesto una riunione sindacale congiunta ai massimi livelli agenziali, per evitare che al di là di ogni dialettica, oggi molti colleghi e domani tantissimi, siano sfruttati da una "cinica classe politica" che, pur di controllare la macchina fiscale, non si fa scrupolo di strumentalizzare oltremodo non solo una sentenza della Corte Costituzionale, ma anche una fase depressiva economica italiana, una trentennale legislazione fiscale iniqua, ed infine, una recente gestione agenziale "poco accorta politicamente" e facilmente aggredibile da navigati parlamentari che cavalcano ed occupano praterie, lasciate colpevolmente prive di corretti e legali presidi, sia costituzionali, sia contrattuali, sia di indirizzo politico, sia sindacale, condivisibili!!!

Si è persa una fondamentale battaglia venerdi scorso in Consiglio dei Ministri, ma non la guerra, che comunque le Agenzie, sino ad ora, hanno dimostrato di non poter o saper condurre al meglio (senza assunzione di comportamenti consequenziali, quali ad esempio le dimissioni), forse anche causa l'assenza di alleati o la spregiudicatezza del nemico o peggio ancora la carenza di una "vera consapevolezza degli accadimenti", a cura e del personale tutto e delle OO.SS., nonché del sistema Paese, rappresentato in Parlamento.

Vogliamo un provvedimento di legge che dia risposte ai percorsi di carriera di tutto il personale, con immediatezza, pena il blocco della produttività negli uffici e pesanti mobilitazioni!!!

Faremo sentire la voce del Salfi nelle varie Commissioni parlamentari!!

Noi condizioneremo la storia futura, nei limiti delle nostre possibilità, cercando di non subirla.

callipo

Da: Questo sproloquio (non "sprologuio")...01/07/2015 08:59:59
a parte gli strafalcioni grammaticali (prosieQuo invece di prosieGuo) ed il "latinorum" (vulnus sinallagmatici?!? voluntas politiche?!? ... loqui sicut comedetis, please) questo intervento è una vergogna, che si para dietro l'immunità sindacale per non essere censurata attraverso un procedimento disciplinare come invece dovrebbe essere giustamente...
Uno sproloquio che ha un solo scopo, illecito, illegittimo, incostituzionale, immorale, quello di perorare la causa ingiustificabile di decaduti beneficiati al di fuori di ogni regola per anni e anni: se restituiscono qualcosa in questi pochi mesi di quel che in più immotivatamente hanno avuto in tanti anni non muore nessuno...
Assurdo e mafiosamente minaccioso poi l'avvertimento che se le deleghe vengono rimesse dagli interessati poi non possano essere assunte da altri magari intenzionati a fare esperienza e a rendere un servizio al loro Paese...
Una delle pagine più brutte, ce ne fosse stato bisogno, del sindacalismo italiano...

Da: Orpo unicum01/07/2015 09:44:02
avranno liberalizzato la cannabis. Attenderei di leggere le altre OOSS visto che dice di aver chiesto congiuntamente....

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Da: indietro non si torna01/07/2015 10:04:16
Cosa ci si poteva aspettare dal Calippo che in questi anni ha espresso il peggio del sindacalismo mondiale.

Da: calippo maledetto 01/07/2015 10:21:05
Come da nome

Da: calippo maledetto 01/07/2015 10:24:47
Io non capisco come si faccia a pagare ogni mese parte del poprio stipendio x mantenere il salfi. eccetto gli ex incaricati ovviamente.

Da: blurp!01/07/2015 10:43:41
Concordo: il bollettino di callipo, che ha come come unico scopo quello di difendere sé stesso e i suoi compari "dirigenti" decaduti del salfi, è una vergogna assoluta.
Tristezza assoluta.

Da: Come no... 01/07/2015 10:50:33
E allora Dirpubblica che ha testualmente affermato sul proprio sito "L'Agenzia delle Entrate è un pericolo per la democrazia e deve essere chiusa!" è equilibrata? E' questo il modo di fare attività sindacale? Ma dove? Ma quando? Ma in che film?
Piantatela di farvi le seghe davanti ai computer che poi bisogna pulire.

Da: anti-antares x x antiantares 01/07/2015 11:10:52
e Tu torna a fare in culo,glande annesso a gonadi putrefatte...

Da: Come no... 01/07/2015 11:12:44
Il sito di Dirpubblica è integrato con Facebook per i commenti (si vede solo da computer aperti, dall'ufficio non va, per vostra conoscenza).
Se avete mai espresso una critica, avrete visto che in qualsiasi ora del giorno o della notte, il commento viene immediatamente cancellato.
Anche alle tre di notte. Blam, via.

Da: X blurp01/07/2015 11:27:44
Ti do una dritta per il concorso

se stesso (senza accento)... occhio!

Da: maromero 01/07/2015 11:51:16
Una diffusa consuetudine vuole che il pronome personale sé perda l'accento davanti all'aggettivo dimostrativo stesso, perché verrebbe meno la possibilità di confonderlo con la congiunzione se. Tuttavia, non c'è ragione per cui una medesima forma debba essere scritta in un caso con l'accento e in un altro senza; inoltre, il problema della confusione potrebbe sorgere al plurale (se stessi e se stesse sono sequenze nelle quali se può essere congiunzione, in frasi come: se stessi male, ti chiamerei; se stesse a casa, risponderebbe). È dunque consigliabile, perché più logica ed economica, la forma sé stesso. (cit. Enciclopedia Treccani)

Da: Evviva! 01/07/2015 11:57:45
Uno già bocciato in partenza.
Ne mancano 39.999.

Da: blurp!01/07/2015 11:58:18
Al di là (aldilà?) del fatto che la questione "sé stesso vs. se stesso" è grammaticalmente controversa (vai su google, muoviti!), ti faccio i miei migliori complimenti: con la conoscienza della l'ingua itagliana che di mostri, hai già vinto il con corso!

Da: blurp!01/07/2015 12:00:35
...il mio commento era diretto all'utente colto delle 11.27.44

Da: I decaduti...01/07/2015 12:44:24
usano l'Enciclopedia Treccalippi

Da: altre sigle sindacali01/07/2015 13:12:05
ma qualcuno ha avvertito le altre sigle sindacali della sentenza n. 37 pubblicata nel marzo scorso ?

Da: mah01/07/2015 13:15:43
Perchè andare al teatro per divertirsi se ce  questo forum

Da: appunto01/07/2015 13:17:25
Le altre sigle sindacali si sono liquefatte?

Da: Orpo unicum01/07/2015 13:42:35
Più interessate a contratti e scorrimenti


Roma, 12 giugno 2015

Tre grandi assemblee delle lavoratrici e dei lavoratori, delle delegate e dei delegati e delle Rsu del pubblico impiego - il 1° luglio a Milano, il 2 a Roma e il 3 a Bari - a segnare l'avvio della mobilitazione di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa per il rinnovo del Contratto nazionale. "Continua la battaglia di Cgil Cisl e Uil per arrivare al rinnovo di un contratto fermo da anni e lo fa attraverso tre grandi assemblee, una al Nord, una al Centro e una al Sud, dalle quali uscirà una piattaforma per dare avvio al confronto con il governo", affermano i segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa, Rossana Dettori, Giovanni Faverin, Giovanni Torluccio e Benedetto Attili, nello spiegare l'obiettivo di sindacati: "Attacchi continui contro i dipendenti pubblici, negazione della contrattazione, economica e normativa e una riforma che non innova e non riorganizza. Vogliamo spiegare al governo non solo come è possibile arrivare al rinnovo ma anche come affrontare una riforma della Pa attraverso la partecipazione attiva dei lavoratori e il confronto necessario con chi ogni giorno, e nonostante tutto, manda avanti con competenza e professionalità i servizi a persone e imprese".  "Vogliamo i contratti, vogliamo rinnovarli e vogliamo farlo subito - aggiungono i quattro segretari generali - e vogliamo farlo anche per dimostrare come il solo modo possibile di riformare la Pa, di cambiare il modo di gestire e di organizzare i servizi pubblici, è farlo attraverso la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori. Con queste tre assemblee parte la nostra sfida al governo, ci auguriamo quest'ultimo voglia cogliere quest'occasione ed essere all'altezza del confronto, ricordando che i contratti sono bloccati, per legge, da oltre 6 anni, con una riduzione costante del potere di acquisto dei lavoratori", concludono.

Da: Orpo unicum01/07/2015 13:46:30
FLP contratti

USB

Roma - mercoledì, 01 luglio 2015
Non vi è più alcun dubbio: le politiche fiscali che il governo Renzi/Padoan stanno mettendo in campo costituiscono un vero e proprio regalo alle banche, alle grandi imprese e ai grandi evasori.

Il mese scorso il Consiglio dei Ministri ha approvato un pacchetto di misure che prevede: la depenalizzazione dell'abuso del diritto, la limitazione del raddoppio dei termini di accertamenti nell'ipotesi di denuncia penale (misura che si può definire un vero e proprio condono mascherato) e altre misure per le imprese di grandi dimensioni che favoriscono il "dialogo" con il Fisco.

"L'agenzia delle Entrate diventa di fatto un consulente del contribuente e non solo controllore" ha tuonato entusiasta il Ministro Padoan!

Il messaggio è chiaro nella sua palese ingiustizia: al bando i controlli, e, invece, massima disponibilità e collaborazione nei confronti di chi mette in campo comportamenti fiscali in odore di evasione/elusione.

Venerdì scorso, invece, è stata la volta invece di altri cinque decreti applicativi della delega fiscale all'interno dei quali spiccano alcune misure che allentano il piano sanzionatorio e allargano le maglie per gli evasori, depenalizzano numerose fattispecie e si traducono in un vero e proprio salvacondotto per comportamenti fraudolenti.

Sul versante delle sanzioni amministrative, il contribuente che non ha consegnato la dichiarazione avrà un anno per farlo pagando una sanzione ridotta.

Insomma, misure che strizzano l'occhio a comportamenti fraudolenti e che genereranno un ulteriore ammanco di gettito, in un paese che già sconta una spaventosa evasione di circa 160 miliardi annui.

Ma tra i decreti applicativi c'è anche il riordino delle Agenzie fiscali.

Sul fronte dirigenti si dovrebbe procedere ad una riduzione dell'organico dirigenziale e ad una riattivazione delle procedure concorsuali, mentre la mission delle Agenzie dovrebbe essere orientata verso una maggiore compliance, contribuendo ad accrescere la competitività delle imprese.

Il cerchio si chiude: in un paese dilaniato dall'evasione fiscale, si allentano le maglie della lotta all'evasione/elusione e nel contempo si modifica la funzione delle Agenzie fiscali trasformandole da controllori a consulenti delle grandi imprese.

Per Renzi si tratta di "un passo avanti gigantesco nella direzione della semplificazione", per noi dell'ennesima dimostrazione che in questo paese le tasse continueranno a pagarle soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati.

Da: Orpo unicum01/07/2015 13:49:47
Tra l'altro i decreti mica sono stati ancora promulgati....non è che compare la solita santa manina?

Da: Orpo unicum01/07/2015 13:57:40
Atto del governo n. 181. Assegnato alle Commissioni Finanze e Bilancio. Termine esame 27 luglio


http://www.camera.it/leg17/682?atto=181&tipoAtto=Atto&leg=17&tab=1

Da: appunto01/07/2015 14:08:55
Ahhh e allora c e ancora tempo....mentre tutti sono in ferie la manina puo fare ancora modifiche

Da: appunto01/07/2015 14:09:21
Ahhh e allora c e ancora tempo....mentre tutti sono in ferie la manina puo fare ancora modifiche

Da: Un giudice a Berlino 01/07/2015 14:36:47
Ma un funzionario o dirigente della PA non dovrebbe conoscere quanto meno l'abc del diritto costituzionale?
Non c'è nessun voto delle Camere, ma un parere obbligatorio ma non vincolante, con eventuali osservazioni sul mancato rispetto della legge delega. Il Governo successivamente esamina il parere ed approva il testo definitivo del d.lgs., con eventuali modifiche. A quel punto le Camere esprimono il parere definitivo, ritrasmettono il d.lgs. al Presidente della Repubblica per l'esame e la promulgazione

Da: Un giudice a Berlino 01/07/2015 14:38:34
Quindi il testo puó cambiare, ma solo su decisione del Governo.

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