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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: per i servi della gleba 27/07/2017 18:57:00
Parliamo di cose serie, notizie dal consiglio di stato?

Da: per i servi della gleba 27/07/2017 19:35:25
Tutto tace..rispondo a funzionario1, vado a memoria, dei 19 miliardi 4 -5 sono voluntary, 6-7 controlli formali e la restante parte lotta all'evasione. Il dato sarebbe discreto se non comprendesse incassi da pratiche milionarie che hanno salvato la faccia a molti. Bisogna vedere se quest'anno hirano il coniglio dal cilindro, tutto da presagire il disastro...
Quando al solito insuperabile manager e all'appecoramento del personale, a parte che riconosce gli abusi ,gli ricordo ma come tutti gli italiani medi, ha la memoria corta, quando Monti fece i Salva Italia, non ci fu un solo sciopero generale che p aralizzasse il Paese e quelle leggi assieme al decreto pos e alla famosa norma illegittima hanno perpetrato il sistema che adesso però sta crollando per la fine dei dirigenti di ruolo. Quindi se la gente non ha manifestato di fronte al massacro dell'epoca, aumento esponenziale delle tasse e aumento della spesa pubblica oltre la legge sulle pensioni ,ci meravigliamo che i funzionari A E non abbiano manifestato contro cosa? Una legge dello Stato. Adesso però è tardi per un qualsiasi concorso,  in Lombardia ci sono pochi dirigenti, i funzionari se ne vanno in massa e senza questa Regione l'obiettivo è  un miraggio. Questa è  l'ultima volta che rispondo al public sulla questione.

Da: Ernesto Maria Cantone27/07/2017 20:32:26
Danton... occhio a non scivolare in vasca.

Comunque se non sbaglio la Corte dei Conti ha detto che il 48% degli accertamenti fa c...e...

Da: 4827/07/2017 20:58:17
Diciamo pure il 98% sono una gran CAGATA!!!!

Da: xxyyzz27/07/2017 21:03:48
ma quali livellati dovrebbero mai ribellarsi? il 90% dei terza area sembra aver trovato il paradiso in Agenzia, tra donne ripetutamente gravide, sfigati secchioni e gente mediocre che sprizza gioia non appena ha notizia dell'arrivo dei buoni pasto...su questo forum poi scrivono sempre le stesse 7-8 persone...Rivoluzione dei livellati? ma mi faccia il piacere,  ah ah

Da: l''ignoranza27/07/2017 21:17:14
caro Ernesto maria cantone.... quello è marat.... che ignoranza!!! e poi ci lamentiamo!!!

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Da: livellatiiiii27/07/2017 21:28:41
Incapaci di sostenere qualsiasi confronto con il più scarso dei consulenti!!!! Si fanno prendere a pesci in faccia e per il culo dalrimo professionistra che incontrano!!!!! Ma mi faccino il piacere, appecorati e sfigati!!!!! Ppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppppprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Da: per i servi della gleba27/07/2017 21:30:19
Chi lavora negli uffici conosce il benessere che aleggia tra i funzionari..
Invece per chi ha la muffa nella testa non c'è mai pericolo di scivolare in nessuna vasca, fà obiezioni generico, è illetterato e usa solitamente tre parole in croce quelle che conosce.
E' vero ho sbagliato, le liquidazioni hanno portato 8 miliardi anzichè 6 e i 10 miliardi da attività di controllo comprendono la voluntary, quindi l'attività di contrasto è di 6 miliardi.

Articolo dell'epoca

Riscossioni di entrate erariali e non erariali derivanti da attività di
liquidazione delle imposte, da attività di controllo e da versamenti
spontanei a seguito di attività di promozione della compliance

Agenpress -  Il 2016 è stato, "il terzo anno consecutivo da record" e ha fatto registrare "quasi il 30% di incassi in più sul 2015". Dei 19 miliardi "10,5 miliardi derivano da attività di controllo sostanziale, in crescita del 36% rispetto al 2015".
E' quanto ha detto il direttore di Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi. Questa voce comprende anche gli incassi della voluntary disclosure, 4,1 miliardi nel 2016 sui 4,3 complessivi. Altri "8 miliardi sono frutto di attività di liquidazione", mentre "circa 500 milioni provengono da versamenti spontanei di compliance".
Sui 19 miliardi complessivi, ha spiegato ancora Orlandi, "ben 13,7 dipendono da versamenti diretti cioè da pagamenti che non hanno richiesto l'attivazione di procedure coattive. Un dato in crescita del 34%".
Cresce anche la riscossione coattiva "di circa 400milioni di euro così come cresce l'adesione alle strategie di compliance del 67 per cento rispetto al primo anno di varo di queste innovative misure".
Nel 2016 sono state inviate 533mila lettere per la compliance e sono stati recuperati "circa 500 milioni di euro" e "con essi la fiducia di oltre 222mila cittadini (222.831) che hanno potuto correggere al volo e con sanzioni ridotte un errore che negli anni passati sarebbe costato loro molto, molto di più".
"La maggior parte delle lettere, oltre 268mila", ha aggiunto Orlandi, sono state inviate "a cittadini che avevano dimenticato di riportare in dichiarazione una parte del loro reddito complessivo". Altre "156mila lettere" sono arrivate "ad altrettanti cittadini che avevano dimenticato di presentare la dichiarazione dei redditi, e quasi la metà ha colto l'occasione per rimediare". Sul fronte dell'Iva, su circa 60mila segnalazioni "il 72%, oltre 43mila contribuenti, ha corretto la propria posizione".
Il 2016 ha fatto segnare "un considerevole calo, del 20%" del contenzioso tributario, ha aggiunto Orlandi. "Abbiamo raggiunto risultati molto significativi, con un'ulteriore riduzione dei ricorsi tributari in primo grado. I contribuenti che si sono rivolti alla Commissione tributaria provinciale sono stati 85mila a fronte dei 107mila ricorrenti del 2015".
Il fatto che "sette controversie su dieci si siano definitivamente chiuse in modo favorevole o parzialmente favorevole all'Agenzia costituisce la conferma che i nostri uffici puntano sulla sostenibilità sostanziale della pretesa, evitando di resistere in giudizio per questioni meramente formali". Per quanto riguarda l'istituto del reclamo/mediazione, nel 2016 sono stati circa 114mila i procedimenti di mediazione tributaria conclusi, di cui il 53% risolti senza ricorso, per un totale di 60mila giudizi tributari evitati.

Vediamo quale idiota sillaba ancora.

Da: Ernesto Maria Cantone27/07/2017 22:07:04
Je m'excuse ....o no? Bah ricordavo Danton

Da: Stabilizzazione27/07/2017 22:19:46
subito altrimenti l'AE è finita

Da: Ernesto Maria Cantone27/07/2017 23:43:52
Agenzia delle Entrate: evasione fiscale, direttore nuovo, proclami vecchi
23 luglio 2017, di Giovanni Falcone
Ernesto Maria RUFFINI, nuovo Direttore dell'Agenzia delle entrate, fresco di nomina e dopo l'ok della Corte dei Conti si è fatto subito sentire:" Va aiutato chi alza la saracinesca tutti i giorni".

Egregio Direttore, già questa sarebbe una rivoluzione culturale. Finora non è stato mai così e lo dico da ex finanziare di lungo corso ed ex Responsabile Aziendale Antiriciclaggio di un Gruppo bancario: finora è stato esattamente l'opposto.

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L'evasione fiscale o presunta tale è stata cercata sempre fra gli operatori economici conosciuti, ufficiali, con regolare partita IVA e iscrizione camerale che sono proprio quelli a cui lei Direttore si riferisce: "Quelli che alzano la saracinesca tutti i giorni".

E' stata da sempre la strada più facile, una scorciatoia per arrivare prima non solo per fare cassa ma, ahimè, anche per strozzare l'impresa, costringendo spesso  l'imprenditore ad espatriare, delocalizzare suona meglio nella migliore delle ipotesi o, nelle peggiori, farla finita, anche con gesti estremi.

L'obiettivo deve essere, ha continuato il nuovo Direttore, di "rendere meno lunare il rapporto con i cittadini, con il segno meno come parola d'ordine - meno burocrazia e meno adempimenti ".

Belle parole: a leggerla sembra un trasferimento in massa, una delocalizzazione del sistema Italia, ci trasferiamo tutti in Germania.

Azione di contrasto: chiacchiere in libertà

Il principale problema nel nostro Paese, a mio avviso, deriva dal fatto che sovente il legislatore, quando pensa di fare qualcosa - per la lotta all'evasione fiscale o qualsivoglia altro settore - agisce d'impeto, senza consultare nessuno e men che mai chi, quegli stessi problemi li vive nella realtà.

Così è successo e continua a succedere quando parliamo di "Evasione fiscale", dove l'esperienza di molti ed io tra questi, serve solo a scrivere articoli o libri che nessuno legge o comunque interessa poco.
Pertanto, malgrado si parli un giorno si e l'altro pure di lotta all'evasione fiscale, a ben guardare, l'unica lotta sono le "chiacchiere" ivi comprese quelle del no Direttore Ruffini.

Con l'auspicio di trovare qualche interlocutore attento, anche attraverso questa pagina sulla quale mi onoro di scrivere da qualche giorno, voglio riportare integralmente il contenuto di un mio vecchio articolo che compendia una esperienza maturata sul campo, dove ho raccontato una storia realmente vissuta nell'ambito di un'attività di servizio quando comandavo un Reparto della Guardia di finanza (1).

Lo voglio fare, nella convinta consapevolezza di dare un contributo pratico per contrastare con maggiore efficacia le false fatturazioni che ahimè, si facevano e si continuano a fare, attraverso l'alterazione della realtà, facendo fondi neri da utilizzarsi per cose che non si possono dire (come la corruzione nella Pubblica amministrazione), senza che ci sia stato mai un intervento serio sul controllo delle Partite IVA.

Intanto, teniamoci le chiacchiere!

(1) Evasione fiscale: tasse, evasione & fantasia

Combattere l'evasione fiscale è stato e rimane il principale obiettivo di qualunque Amministrazione finanziaria, finalizzata al duplice interesse di assicurare una equità e giustizia fiscale in termini di contribuzione ovvero garantire l'indispensabile equilibrio del bilancio pubblico.

Con la citata circolare, si afferma fra l'altro che, nell'ambito della prevenzione dei fenomeni di frode e più in generale dei comportamenti evasivi, l'attività di intelligence sarà rivolta alle informazioni più idonee per evidenziare quelle posizioni connotate da alto grado di pericolosità.

Più precisamente, al riguardo, si afferma testuale che: ""In tale contesto l'attività sarà diretta ad individuare quei soggetti richiedenti nuove partite iva che presentano elevati indici di rischio.""
Trattandosi di una condotta metodologica assolutamente innovativa, voglio raccontare una vecchia esperienza professionale che ho direttamente vissuto nella Guardia di finanza verso la fine degli anni '90, al termine di una verifica generale - su base quinquennale - eseguita nei confronti di un "evasore totale".
Il contribuente, pur titolare di regolare partita IVA fin dal 1985 ed esercente l'attività di "autocarrozzeria" , negli anni, non aveva mai presentato alcuna dichiarazione fiscale, tanto ai fini della imposizione diretta che indiretta.

A conclusione dell'attività di verifica e la contestuale stesura della verbalizzazione dei numerosi e variegati rilievi formali e sostanziali constatati (dalla omessa istituzione delle scritture contabili alla omessa presentazione della dichiarazione etc.), operazione questa cui ero tenuto a presenziare quale Ufficiale Comandante del reparto, al cospetto del consulente fiscale e dell'avvocato di fiducia del contribuente (la cui presenza si rese necessaria per consacrare in atti alcune dichiarazioni autoindizianti ex art.63 e 350 c.p.p.), ebbi la brillante idea di chiedere "le ragioni per le quali, pur avendo acceso la partita IVA, non avesse mai presentato le dichiarazioni fiscali annuali?".

Il "carrozziere", trafelato e manifestando profondo stupore per la mia domanda, a suo dire particolarmente ingenua, ebbe a rispondere: "Comandante, mi meraviglio di lei che mi fa questa domanda! io sapevo bene di essere un evasore totale. Lei non ci crederà, ma la partita IVA mi è stata indispensabile per operare in questi dieci anni. Vede, io lavoro molto per il Comune (riparo le macchine dei VV.UU.), per le Forze di polizia, Vigili del fuoco…sa, sono i clienti migliori. Trattandosi di Pubblica Amministrazione, la partita IVA è stata fondamentale per poter fatturare, perché diversamente, non potevo incassare."

Di fronte a tale autentica e genuina testimonianza, mi caddero le braccia, pensando nel contempo: "Quanti contribuenti sono nella stessa condizione, ovvero già titolari di partita IVA e cattivi pagatori degli oneri tributari, nel senso che non presentano alcuna dichiarazione fiscale?".

Nel giro di qualche settimana, attraverso la SO.GE.I. (Società Generale Informatica, gestore dell'Anagrafe tributaria per conto del Ministero dell'economia e delle finanze), acquisii l'elenco dei richiedenti la partita IVA dell'ultimo triennio e che non risultavano aver adempiuto agli obblighi successivi (fatturazioni, dichiarazioni e versamenti).

Dal centro, le definivano "partite morte".

Per la sola provincia di Bari, furono rilevate oltre centomila decessi!

Quando si parla di fisco, anche per morire ci vuole "fantasia".

Conclusioni

Egregio Dr. Ruffini, a parte le chiacchiere, fra sei mesi, riuscirà a invertire questa secolare tendenza?

Le parole d'ordine, i proclami che lei ha fatto, le assicuro che non servono a nessuno e meno che mai ai contribuenti onesti che le tasse le pagano.

Gli italiani, soprattutto quelli con partita IVA e che aprono la saracinesca tutti i giorni sono qua che l'aspettano, non vogliono evadere perché l'evasione è un'altra cosa, un altro pianeta che voi dell'Amministrazione finanziaria non avete neanche sfiorato.

Gli italiani a cui mi riferisco ed io tra questi, vogliono solo sopravvivere, Agenzia delle entrate permettendo!

Intanto buon lavoro Dr. Ruffini, ci risentiamo fra qualche tempo!

Da: Ernesto Maria Cantone28/07/2017 00:01:15
Per la prossima settimana...

http://www.agenziaentrate.gov.it/wps/content/Nsilib/Nsi/Agenzia/Amministrazione+trasparente/Disposizioni+generali/Atti+generali/Atti+amministrativi+generali/Delibere+del+Comitato+di+gestione/Anno+2017+archivio+Delibere/

Da: AB28/07/2017 10:02:48
Del ricorso di Dirpubblica si sa niente?

Da: Inae28/07/2017 10:31:39
Il CdS ha rinviato il tutto al TAR.

Da: The public manager28/07/2017 11:46:01
Il management è pagato per conseguire risultati.
Per conseguire risultati il management impiega energie.
Ma il management non è pagato per le energie che impiega ma per i risultati che ottiene.
L'auspicio è che i livellati si adoperino per minimizzare  le energie che il management deve utilizzare per conseguire i risultati assegnati.

Da: The private manager28/07/2017 11:49:01

- Messaggio eliminato -

Da: CONSIGLIO DI STATO28/07/2017 15:33:06
BOOOOOOOOOOMMMMMMMMMMMMM

Da: CONSIGLIO DI STATO28/07/2017 15:44:38
REPUBBLICA ITALIANA


Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Quarta)

ha pronunciato la presente
ORDINANZA

sul ricorso numero di registro generale 4653 del 2017, proposto da:

Dirpubblica (Federazione del Pubblico Impiego), in persona del legale rappresentante p.t., rappresentata e difesa dall'avvocato Carmine Medici, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, Piazzale Clodio 18;

contro
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero dell'Economia e delle Finanze, Agenzia delle Entrate, in persona dei rispettivi legali rappresentanti p.t., rappresentati e difesi per legge dall'Avvocatura generale dello Stato, domiciliataria in Roma, via dei Portoghesi, 12;
Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dagli avvocati Antonino Sgroi, Lelio Maritato, Carla D'Aloisio, Emanuele De Rose, Giuseppe Matano, Ester Sciplino, con domicilio eletto presso lo studio Antonino Sgroi in Roma, via Cesare Beccaria, 29;
Equitalia s.p.a., Equitalia Servizi di Riscossione s.p.a., in persona dei rispettivi legali rappresentanti p.t., Ernesto Maria Rufini quale amministratore delegato di Equitalia s.p.a. e quale commissario straordinario nominato con d.P.C.M. 16/2/2017, rappresentati e difesi dagli avvocati Antonio Lirosi, Marco Martinelli, Aristide Police, Filippo Degni, con domicilio eletto presso lo studio Antonio Lirosi in Roma, via delle Quattro Fontane, 20;
nei confronti di
U.I.L. Credito Esattorie e Assicurazioni, Federazione Italiana Sindacale Assicurazioni Credito, Federazione Autonoma Bancari Italiani, Federazione Italiana Reti dei Servizi del Terziario, Giovanna Ricci, Anna Maria Landoni, Emma Marra, Silvano Righi, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentati e difesi dagli avvocati Giuliano Gruner, Federico Dinelli, con domicilio eletto presso lo studio Giuliano Gruner in Roma, via Dandolo, 19/A;
per la riforma
dell'ordinanza cautelare del T.A.R. LAZIO - ROMA: SEZIONE I n. 03138/2017, resa tra le parti.

Visto l'art. 62 cod. proc. amm;
Visti il ricorso in appello e i relativi allegati;
Visti tutti gli atti della causa;
Visti gli atti di costituzione in giudizio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell'Economia e delle Finanze, dell'Agenzia delle Entrate, dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, di Equitalia s.p.a., di Equitalia Servizi di Riscossione s.p.a., di U.I.L. Credito Esattorie e Assicurazioni, della Federazione Italiana Sindacale Assicurazioni Credito, della Federazione Autonoma Bancari Italiani, della Federazione Italiana Reti dei Servizi del Terziario, di Giovanna Ricci, Anna Maria Landoni, Emma Marra, Silvano Righi nonché di Ernesto Maria Ruffini quale amministratore delegato di Equitalia s.p.a. e quale commissario straordinario nominato con d.P.C.M. 16/2/2017;
Vista la impugnata ordinanza cautelare del Tribunale amministrativo regionale di reiezione della domanda cautelare presentata dalla parte ricorrente in primo grado;
Viste le memorie difensive;
Relatore nella camera di consiglio del giorno 27 luglio 2017 il consigliere Giuseppe Castiglia;
Uditi per le parti gli avvocati Medici, Lirosi, Police, Martinelli, Dinelli e Gruner nonché l'avvocato dello Stato De Bellis;

Richiamato e fatto proprio quanto già osservato nel decreto del Presidente della Sezione 26 giugno 2017, n. 2677, e cioè che:
"Considerato che le doglianze di merito - nella parte rivolta a criticare l'immissione nel ruolo dirigenziale dell'agenzia, senza alcuna eccezione, di personale della ex società di riscossione - sembrano ammissibili e prima facie supportate da fumus, alla luce della consolidata giurisprudenza amministrativa e soprattutto costituzionale;
Considerato però, sotto il profilo del danno, che allo stato il pregiudizio allegato non esibisce - sotto tale specifico profilo e visto l'andamento della procedura - il requisito di assoluta attualità;
Considerato altresì e soprattutto che l'esigenza pubblica di continuità del servizio nazionale di riscossione non può che prevale nel bilanciamento tra i due contrapposto interessi operabile in questa sede monocratica;
Considerato, conclusivamente, che l'istanza cautelare va respinta, dovendosi rinviare ogni ulteriore approfondimento alla più propria sede collegiale".
Rilevato che:
a) tenuto conto dell'evidente rilievo pubblico della controversia, che investe l'esercizio di una funzionale essenziale per lo Stato, e la correlata esigenza che essa trovi una soluzione definitiva, e non solo interinale, nei tempi più brevi, l'interesse dalla Federazione appellante potrà avere tutela - a norma dell'art. 55, comma 10, c.p.a. - mediante una sollecita definizione della controversia nel merito;
b) in quella sede dovranno essere meglio valutate sia le eccezioni di rito sollevate, sia i motivi aggiunti depositati da Dirpubblica in primo grado, sia le questioni di legittimità costituzionale proposte sotto diversi profili - nel che sembra essere l'effettiva ragion d'essere del ricorso introduttivo del giudizio - anche alla luce della giurisprudenza della Corte costituzionale (cfr. da ultimo le sentenze 17 marzo 2015, n. 37, e 25 novembre 2016, n. 248);
c) a questi soli fini l'appello cautelare va accolto;
d) il T.a.r. provvederà a fissare l'udienza pubblica di discussione con carattere di priorità.
P.Q.M.
Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta) accoglie l'appello ai sensi dell'art. 55, comma 10, c.p.a. (Ricorso numero: 4653/2017) nel senso di disporre che il T.a.r. fissi l'udienza pubblica di discussione con priorità.
Ordine che, a tal fine, a cura della segreteria la presente ordinanza sia trasmessa al T.a.r.
Compensa fra le parti le spese del doppio grado di giudizio cautelare.
La presente ordinanza sarà eseguita dall'Amministrazione ed è depositata presso la segreteria della Sezione che provvederà a darne comunicazione alle parti.
Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 27 luglio 2017 con l'intervento dei magistrati:
Vito Poli,    Presidente
Oberdan Forlenza,    Consigliere
Giuseppe Castiglia,    Consigliere, Estensore
Luca Lamberti,    Consigliere
Nicola D'Angelo,    Consigliere
       
       
L'ESTENSORE        IL PRESIDENTE
Giuseppe Castiglia        Vito Poli
       
       
       
IL SEGRETARIO

Da: Renzi.. .. 28/07/2017 16:19:13
Sei fuori!
.....Ruffini....sei fuori!
.....Orlandi....sei fuori! Ma sul serio non come vice.
......Governo....sei fuori!
Ora torniamo al MEF

Da: Renzi.. .. 28/07/2017 16:20:16
Sei fuori!
.....Ruffini....sei fuori!
.....Orlandi....sei fuori! Ma sul serio non come vice.
......Governo....sei fuori!
Ora torniamo al MEF

Da: La legge e uguale per tutti28/07/2017 16:41:43
Fra poco i dirigenti di Equitalia saranno anche loro ex dirigenti dell'Agenzia delle Entrate. Il loro destino e' segnato.

Da: Santiago.28/07/2017 17:01:00
Ennesima norma incostituzionale.
Se ne contano a decine ormai.
Ma il giochetto è proprio questo.
Il Governo fa un po' come c@zzo gli pare e piace.
Dopo 15 anni di nomine illegittime alle Entrate arriva la Corte Costituzionale che sancisce l'incostituzionalità?
Nessun problema, la superiamo con le POT/POS, formalmente temporanee ma di fatto sempiterne (con successive proroghe su proroghe).
Il travaso automatico di personale dall'ex Equitalia a Agenzia delle Entrate -Riscossione (ente pubblico) è incostituzionale?
Nessun problema, attendiamo anni prima che arrivi la sentenza della Corte Costituzionale e poi qualcosa ci inventeremo.

Da: @Santiago28/07/2017 17:14:37
Esatto. Sta andando proprio così. L'italia è un Paese fallito da tutti i punti di vista e sta crollando su sè stessa. La fine di qualsiasi ordine sociale e istituzionale.
Gli aggiramenti delle sentenze di una Corte come quella costituzionale (che dovrebbero essere considerate con senso di "sacralità", specie da chi è ai vertici di una istituzione dello Stato), dovrebbero configurare ben altre reazioni da parte di chi avrebbe il potere di fermare questo scempio.
Ma dovremmo essere un Paese sano, non malato, putrido, corrotto fino al midollo.
Nessuna speranza

Da: eadessocosasuccede? 28/07/2017 17:48:54
E adesso?

Da: anti-antares x e adesso 28/07/2017 18:25:07
Un bel niente...Il Cds ha sancito la propria impotenza...( il richiamo, extragiuridico, al preminente interesse alla continuita' della riscossione e' assimilabile ai punti di alcune sentenze della Consulta in cui la stessa ha ritenuto preminente l'austerita' di bilancio ex nuovo art 81 Cost )...Come gia' fatto in sede di appello cautelare per il ricorso pot...Oramai le speranze di ripristinare la Costituzione del 1948 -per via giudiziaria- debbono considerarsi svanite...Ci vuole altro...( militari e poliziotti fedeli alla Costituzione - su cui hanno giurato - che vadano ad arrestare un bel po' di politicanti,alti dirigenti, generali asserviti, magistrati ecc ).In parole povere, occorre un controcolpo di Stato...Implementato da chi puo' farlo...Fantapolitica...?Non credo...

Da: senza giri di parole28/07/2017 18:26:56
Sono cazzi di Ruffini. Ora...ecco cosa succede.
per non a batterlo troppo è stato presentato ricorso al 175. Quindi dove si muove ha rogne da gestire.

Da: anti-antares x senza giri 28/07/2017 18:48:53
E' da vedere...E' da vedere,soprattutto, come evolvera' - anche in ambito giudiziario- la -per ora latente- lotta di potere fra i due blocchi...p.s: A Ruffini un'ae pienamente delegittimata ( in forza della precedente gestione ) non puo' che far comodo...

Da: per i servi della gleba28/07/2017 19:19:19
A Ruffini restano solo le macerie di ae, il cds ha detto che l'istanza cautelare non può essere accolta per il pericolo del blocco della riscossione ma sotto il profilo del fumus cioè della sostanza della questione ha dato ragione a dirpubblica chiedendo al tar di fissare l'udienza per la trattazione nel merito e ha compensato le spese dando un colpo alla botte e una al cerchio. la palla passa quindi al tar che potrà dichiarare nullo il passaggio del personale senza concorso nella pa oppure potrà rimettere la questione alla corte costituzionale per i motivi noti.
a distanza di sette lunghi anni dalla prima sentenza di nullità degli incarichi in cui si sarebbe potuto risolvere la questione, l'amministrazione e chi ci lavora sta arrivando al point of no return, in questo momento è come una stanza in cui le pareti si stringono sempre più.

Da: la fine 28/07/2017 19:47:57
La gestione scellerata e ingorda dell' Agenzia ha portato dopo 15 anni alla sua totale distruzione. Esito più che meritato!!

Da: X la fine 28/07/2017 20:39:44
Vorrei avere il tuo ottimismo. Non vedo questa fine di questa gestione scellerata.

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