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Agenzia delle Entrate, 403 DIRIGENTI
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Da: x deleretti | 26/10/2014 20:12:03 |
Ti sbagli. Nessuno vuole realmente stabilizzare gli incaricati. I bandi servono a illuderli e a farli continuare a obbedire. I Dirigenti di ruolo in AE sono scomodi. | |
Da: Il sistemino | 26/10/2014 21:29:48 |
messo su da chi sappiamo per far girare a vuoto la macchina concorsuale può essere messo giù solo dai contribuenti. In ospedale chi visita, il medico, o l'infermiere promosso a medico per il sol fatto di essere stato incaricato come medico dal suo direttore generale, senza esserlo? Riuscite ad immaginarvi il custode dell'università che inizia a esaminare gli studenti? Provate ad immaginare un tenente che svolge le funzioni di un generale, o un chierichetto che inizia a dire la messa, o un giudice onorario che si intrufola in cassazione, o un dattilografo che si improvvisa ambasciatore. Perché ciò che altrove è intollerabile, qui è normalità? | |
Da: Cetto Laqualunque | 26/10/2014 22:08:15 |
vorrebbe assegnare al suo amico Pino lo straniero l'incarico di primario di cardiochirurgia nell'ospedale. Lo scoop egli infamoni sarebbe che non ha la laurea. Cetto: ma a che c. gli serve la laurea? Pino ha due mani da fata, può operare. Doveste vederlo come sfiletta i delfini che pesca la domenica mattina. Dovreste vedere come impaglia i cerbiatti che caccia la domenica... A che serve fare il concorso per dirigente? Cetto ha fatto carriera? https://www.youtube.com/watch?v=62fiyzVsXt0 | |
Da: The public manager | 26/10/2014 22:45:40 |
Il paragone è assolutamente improprio. Per praticare la chirurgia ad alto livello una laurea è necessaria o quantomeno preferibile dato che si tratta di competenze tecniche specialistiche che normalmente si acquisiscono a seguito di un corso di studi e anni di pratica. Invece il per il management la laurea è poco utile, soprattutto se si tratta di laurea non attinente alle scienze manageriali come quella in possesso della stragrande maggioranza dei concorrenti. Il manager non deve possedere competenze specialistiche ma velocità decisionale, prontezza di riflessi, attitudine al comando, capacità nel raggiungere gli obiettivi assegnatigli facendo lavorare le risorse umane messe a sua disposizione. Tutte cose che non si insegnano di certo all'università. | |
Da: ma | 26/10/2014 23:24:32 |
questo qua ci è o ci fa? | |
Da: ma | 26/10/2014 23:28:02 |
scienze manageriali che c.zzo di laurea è? Vedete in che cosa si è laureato il Pmanager: http://www.primadanoi.it/news/cronaca/-7829/Scienze-manageriali--anche-cosi-si-raggiunge-il-30.html | |
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Da: Ma | 26/10/2014 23:37:24 |
é una laurea tarocca. Allora si capiscono tante cose. Cercate di individuare chi è che lo facciamo saltare! | |
Da: per MA | 27/10/2014 09:38:20 |
Inoltre... a questo corso di laurea agli impiegati AE venivano riconosciuti crediti ridicoli. Di fatto, solo per essere dipendente AE da un po' di anni, avevi mezza laurea in tasca grazie ai crediti. Con 6 o 7 esami (farlocchi) ti portavi a casa il titolo...questa è la storia. Decine e decine di funzionari AE hanno preso il titolo, e grazie ad esso magari hanno fatto la carrierina, in molti casi culminati fino all'incarico dirigenziale. In barba a chi all'università si è fatto un mazzo tanto, per ottenere un titolo vero. Poi, all'insorgere di denunce e indagini, la convenzione "magica" tra "Scenze mannaggeriali" e AE ha avuto termine...per evitare scandali manifesti. Sappi solo che nell'ambiente si parla della "laurea con i punti Miralanza". Senza speranza. | |
Da: In malafede | 27/10/2014 12:42:24 |
Allora abbiamo quasi tutte le fattispecie del Codice Penale! Non ci facciamo mancare nulla. | |
Da: IL PARERE DELLA CORTE DEI CONTI | 27/10/2014 12:55:45 |
Oltre che spendere una parola significativa sull'esperienza (negativa) della cosiddetta "managerialità" nella PA (che esemplifica plasticamente la figura grammaticale dell'ossimoro), contiene una chicca: è a pagina 19. In sintesi si suggerisce di far assurgere il modello agenzie fiscali (quelle in cui la dirigenza è maggiormente precarizzata) a sistema strutturale di accesso alla titolarità di uffici dirigenziali cd minori. Se ne cosiglia vivamente la lettura. Tale parere, che riprendere le considerazioni fatte sul rendiconto 2014 in riferimento alla dirigenza, sembra, con tutto il rispetto e metaforicamente parlando, frutto di uno schizzofrenico. Da un lato critica l'AS 1577 perché l'autonomia dei dirigenti sarebbe messa in discussione, dall'altro propone di far diventare la precarietà dirigenziale, la regola, quanto meno per gli uffici dirigenziali più piccoli. Con buona pace dell'autonomia. Tutta la bufera che da anni sta investendo gli incarichi nelle ppaa fiscali, dalle sentenze delle commissioni tributarie che mettono in dubbio la legittimità di atti d'accertamento sottoscritti da funzionari illegittimi, alle sentenze TAR e Consiglio di Stato, fino all'ordinanza di rimesisone alla Corte costituzionale e alle sentenze sempre della Corte costituzionale, sulla regola del concorso pubblico, viene derubricata nel citato parere a "meccanismo ... utilizzato in via temporanea" - in effetti sono solo 14 anni - che "ha dato luogo a un diffuso contenzioso". Amen PS Sarebbe stato bello leggere nel parere succitato, anziché una rivendica all'aumento d'organico, magari esperibile in altra sede, il suggerimento al superamento delle nomine governative dei giudici speciali, a cominciare dalla Corte dei conti (e del Consiglio di Stato, che malgrado tutto, come durante il Fascismo, sta mostrando una schiena più dritta di altri) | |
Da: a questo punto | 27/10/2014 15:21:41 |
sarebbe assolutamente opportuna una ricognizione straordinaria dei titoli di studio di almeno tutti quelli che occupano posizioni dirigenziali a seguito di conferimento di incarico. | |
Da: adesso si capisce | 27/10/2014 16:08:00 |
come mai l'ignoranza e la cialtroneria regnano sovrani nell'AdE. Se il livello della dirigenza è questo.... Vi dovete VERGOGNARE a tollerare una situazione del genere! Se è questa la punta di diamante della PA chissà le altre. Altro che Europa e paesi evoluti, è l'Africa il nostro destino. | |
Da: deleretti | 27/10/2014 18:49:56 |
PUO' ANCHE DARSI CHE TU ABBIA RAGIONE MA RICORDA CHE: 1) SE GLI INCARICATI SONO STATI NOMINATI IN MODO ILLEGITTIMO ATTRAVERSO LA SCORCIATOIA DEGI INTERPELLI,ETC ETC. PERMETTENDO FORSE A VECCHI BUROCRATI DI ACCATTIVARSI LE SIMPATIE DI NUOVI PARTNERS POLITICI...E NON SOLO POLITICI...IL SISTEMA DOVRA' PRIMA O POI SISTEMARE QUESTI SOGGETTI CHE SI VORREBBERO FAR PASSARE PER POVERI MARTIRI ASSOGGETTATI AI RICATTI DEI POTENTI.... per quanto mi riguarda era arrivato il momento di cominciare a sistemarne qualcuno...magari utile anche per il futuro | |
Da: allacciate le cinture | 27/10/2014 21:57:54 |
http://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/tutti-casa-renzi-allunga-black-list-boiardi-rottamare-dopo-87375.htm Cari miei, appena la riforma passa questa diventerà la regola... se non sei gradito in stand by e licenziato! Ciao, amici dirigenti! Fossi in voi mi terrei un posto sicuro da funzionario. Almeno il pane non me lo caccia nessuno! | |
Da: The public manager | 27/10/2014 22:29:23 |
Ignobili pretesti con cui la politica arrogante cerca di vendicarsi nei confronti di alcuni dei più validi top manager pubblici e che pensano al bene del paese rifiutando di prestarsi a fare da zimbelli. Ma non tarderà il tempo che la politica dovrà fare nuovamente retromarcia vittima dei propri errori e lasciare al management lo spazio che gli compete. | |
Da: Chi si rivede? | 27/10/2014 22:49:49 |
Anche qua the public manager... | |
Da: Mr. Link | 28/10/2014 10:29:35 |
Questa è la riflessione sul concorso da parte del vice segretario generale del Salfi, che per la cronaca è uno dei mille "reggenti". http://www.salfi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=7167&Itemid=2 | |
Da: Mi sembra... | 28/10/2014 11:52:49 |
Di capire che chi ha scritto il comunicato Salfi di cui sopra (incaricato dirigenziale AdE) vuole mettere ancora un po' di benzina sul fuoco..aizzando anche gli incaricati ex artt. 17 e 18... (che c'entrano come un cavolo a merenda..) Io ci leggo delle (non tanto velate) "fischiettate" all'Amministrazione... Sbaglia poi il firmatario del comunicato quando afferma che "se saranno considerati affidati contra legem dalla Consulta" (ndr gli incarichi dirigenziali) La Consulta è giudice delle leggi e non di merito..caro segretario del settore dirigenza... Il merito è già stato affrontato dai giudici amministrativi...Tar e Consiglio di Stato (che ha rigettato l'appello) hanno statuito la palese illegittimità degli incarichi... Ciò di cui è chiamata a decidere la Consulta è la legittimità della legge in sanatoria... Stiamo messi male anche dal punto di vista squisitamente giuridico... Fate qualche ripassino... | |
Da: COSA BOLLE IN PENTOLA | 28/10/2014 12:37:58 |
proprio per ovviare alle questioni relative alla statuita (dalla competente magistratura) illegittimità degli incarichi, forse non è del tutto chiaro cosa sta per accadere. Se si leggono in combinazione l'atto del senato 1577 e il parere della corte dei conti, emerge da un lato che si vuole introdurre la licenziabilità dei dirigenti di ruolo per mancato conferimento di incarico (quindi ad nutum), dall'altro la regola della temporaneità degli incarichi dirigenziali a funzionari interni. In entrambi i casi l'effetto è quello del totale asservimento della dirigenza al ceto politico, nella prima ipotesi diretta, nella seconda indiretta. La svolta è epocale e comporta un cambiamento della Costituzione materiale, vedremo se avallata dalla Corte costituzionale, che con la questione pendente sulle leggi sanatoria pro agenzie fiscali potrebbe battere un colpo particolarmente sonoro, sia in un senso che nell'altro. Da notare che la tendenza in atto coinvolge la magistratura stessa. Chi si aspettava, come da voci di corridoio (di Montecitorio) una infornata di magistrati ordinari con il prossimo concorso, si è trovato invece quella di magistrati onorari. La cosa potrebbe interessare persino la Corte dei Conti, con funzionari promossi (come prevede lo stesso statuto dell'organo), a tempo determinato s'intende, a referendari e/o consiglieri. | |
Da: Ricordo a me stesso che | 28/10/2014 14:26:36 |
la Corte Costituzionale ha già bocciato lo spoils system di Frattini.. | |
Da: Continua a ricordarlo a te stesso. | 28/10/2014 17:31:19 |
Renzi se ne infischia altamente. Si procederà come dice lui. Spoils system e licenziabilità dirigenti per mancato conferimento dell'incarico. Fine. | |
Da: Continuo a ricordarlo a me stesso | 28/10/2014 17:47:57 |
Anche Frattini se ne infischiava. Ma poi é arrivata la Corte Costituzionale... | |
Da: Non è detto che la Corte costituzionale | 28/10/2014 20:19:56 |
ribalti il sistema. Ricordate che sta cambiando la forma di Governo... E se fossi al posto vostro non lascerei il vostro futuro nelle mani della Consulta, potreste avere brutte sorprese... | |
Da: j"accuse | 28/10/2014 21:51:54 |
ma se l'ex direttore dell'agenzia Befera durante il suo mandato ha firmato 2 bandi per dirigenti (175 nel 2010 e 403 nel 2014) ed entrambi sono stati censurati dal Consiglio di Stato in quanto illegittimi, perchè Befera non viene chiamato a pagare di tasca propria per questa macroscopica inefficienza ? Se Befera non viene chiamato a rispondere del suo operato, è ovvio che anche il nuovo direttore Orlando si sentirà autorizzata a fare come gli pare anzichè seguire la legge, giusto ? E' tutta qui la soluzione dei problemi dell'Italia, far pagare chi sbaglia (e magari lo fa apposta come nel caso del recidivo Befera) per fare in modo che quello che viene dopo stia attento prima di fare come gli pare e vedrete che poi non sbaglia più nessuno !! | |
Da: Pino lo straniero | 28/10/2014 22:18:27 |
Da: Pino lo straniero | 28/10/2014 22:23:20 |
del dream team Cetto Laqualunque fa rodere il manager pubblico, forse perché lui è fuori da quel team. Cazzu cazzu studia! | |
Da: Mattanzacena | 28/10/2014 23:47:45 |
L'Unico obiettivo e' puntare su una prova preselettiva con molte domande (su argomenti economici e giuridici) ed un numero di ammessi alla prova successiva non superiore a 3/4 volte il numero dei posti messi a concorso. | |
Da: Mattanzacena | 28/10/2014 23:49:53 |
Rossella Orlandi come o peggio di Attilio Befera, sul fronte concorsi! | |
Da: PER CHI ASPETTA LA CORTE COSTITUZIONALE | 29/10/2014 12:24:43 |
solo per la cronaca: A) la 145/2002 (legge Frattini) fu "cassata" dalla Consulta nella parte in cui disponeva ex lege il decadimento dall'incarico di determinati dirigenti, ma quelli intanto decaddero. Tutto il restante impianto, di cui l'attuale disegno renziano è mera conseguenza, è stato legittimato costituzionalmente. B) E' per effetto della senetenza 275/2001 della Corte Costituzionale, mai più messa in discussione, che siamo nella situazione in cui siamo. In quella sentenza è stato detto l'esatto contrario di quanto detto, in altro contesto, nella storica 204/2004. Non a caso la prima, a differenza della seconda, non è affatto considerata storica. In sintesi nella prima da una legittima scelta di rito processuale fatta dal Legislatore, è stata fatta discendere la natura privata dell'atto di conferimento dell'incarico. La natura del potere, per un secolo attratta nella giurisdizione esclusiva amministrativa a causa dell'inscindibile compenetrazione tra diritto soggettivo e interesse legittimo del pubblico dipendente nei confronti del datore di lavoro pubblica amministrazione, nel 1998, magicamente, diventava privata perché l'art. 63 del tu pi prevedeva la giurisdizione del giudice ordinario. Nella storica 204 invece viene valorizzata la natura autoritativa del potere esercitato per verificare la legittimità della giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo. Dove c'è autoritatività e perseguimento di interesse pubblico, viene detto, c'è giuridizione amministrativa. E' davvero difficile (e infatti tutte le sentenze della corte di cassazione, sezioni unite comprese, sono estremanete contorte nel tentare di dimostrare l'indimostrabile, mantenendo al contempo gelosamente spazi di giurisdizione sempre più ristretti) immaginare come una pa che persegue interessi pubblici, attraverso chi altri possa perseguirli se non con i propri organi, preponendo agli stessi, il personale più adeguato al perseguimento degli interessi stessi. Tuttavia, Corte costituzionale e Cassazione, ci raccontano da dieci anni che il potere autoritativo esiste nella selezione e nell'attività successiva dei dirigenti, ma non nella loro scelta, né nella gestione del loro rapporto di lavoro. Una parentesi di vacatio potestatis giustificata nei modi più fantasiosi, in cui, si arriva a dire, nemmeno l'art. 97 cost si applicherebbe. Corollario di tutto questo, risarcimenti da lesione di interessi legittimi privati a parte (dei quali si dovrebbe sondare l'onere erariale, rispetto ai risarcimenti specifici, a costo zero che si avrebbero con la giurisdizione amministrativa), è la totale mano libera delle amministrazioni nella gestione dei propri dirigenti, ergo di tutto il personale dipendente, con incontestabile effetto sull'imparzialità dell'azione amministrativa. Chissà se i tempi sono maturi (e la fallimentare esperienza di 20 anni di pseudo privatizzazione dell'impiego pubblico dovrebbero significare qualcosa) affinché la Corte costituzionale, magari sulla vicenda innanzi ad essa pendente sulle sanatorie nelle agenzie fiscali, faccia chiarezza su un tema quello della drigenza pubblica, che va al cuore di uno dei maggiori problemi del nostro Paese, la corruzione dilagante e la cattiva qualità media dei servizi pubblici. Correggendo sul nascere le derive contenute nell'atto del senato 1577 (che si badi, si estendono a dirigenti non contrattualizzati, ad esclusione del corpo diplomatico). | |
Da: Ma | 29/10/2014 15:51:06 |
Per scrivere tutta sta roba non hai nulla da fare nella vita. Vai a faticare vai invece di farti seghe mentali. | |
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