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Concorso Dirigenti scolastici 2011
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Da: preselettiva2018 | 04/08/2018 00:12:07 |
1 PROVA PRESELETTIVA Corso-concorso nazionale, per titoli ed esami, finalizzato al reclutamento di dirigenti scolastici presso le istituzioni scolastiche statali (G.U. n. 90 del 24.11.2017) (D.M. 3 agosto 2017, n. 1381) PREMESSA L'amministrazione pubblica italiana, anche scolastica, ha conosciuto, nel corso degli ultimi 20 anni, numerosi interventi legislativi di riforma, a partire dalla privatizzazione dei rapporti di lavoro dei dipendenti pubblici, dalla predisposizione di un nuovo sistema di controlli e dalla introduzione di una nuova regolazione dei procedimenti amministrativi, fino ad arrivare alla costruzione di un sistema di misurazione e valutazione della performance delle strutture amministrative e delle prestazioni di lavoro. Quale generale elemento ispiratore di questa 'lunga' fase di riforme si può individuare l'obiettivo di attuare una profonda trasformazione delle stesse amministrazioni, attraverso il passaggio da modelli gestionali di tipo burocratico a modelli di tipo manageriale, fondati, oltre che sul rispetto del principio di legalità , sulla valorizzazione dei profili dell'efficienza organizzativa e dell'efficacia dell'azione. Elemento nodale di questa trasformazione è la collocazione al centro del processo di riforma del dirigente cui viene affidato il ruolo sostanziale di datore di lavoro (con attribuzione dei relativi poteri), oltre che di responsabile della gestione del personale e della organizzazione degli uffici cui è preposto. Di qui l'esigenza che il dirigente scolastico, che opera nella scuola e per la scuola, conosca, innanzitutto, la legge sul procedimento amministrativo, con le relative novità in materia di tipologie di accesso ai dati e ai documenti amministrativi, e di privacy, oltre che la tutela processuale delle situazioni soggettive. Il dirigente scolastico deve poi conoscere i principi generali del diritto civile e i più importanti istituti ivi disciplinati, oltre che la normativa, anche di dettaglio, in tema di diritti reali, obbligazioni e contratti. In questa prospettiva, l'acquisizione da parte dei dirigenti pubblici, e dei dirigenti scolastici in particolare, di robuste competenze di tipo non solo tecnico/amministrativo, ma anche di tipo gestionale/manageriale diviene un fattore determinante per il successo del processo innovatore, anche in un'ottica di appartenenza ad un sistema educativo europeo. La complessità del profilo professionale dei dirigenti scolastici richiede, infatti, l'esercizio di un ruolo di garanzia che non può prescindere da una padronanza sicura delle norme di carattere generale e di quelle specifiche riguardanti il sistema educativo di istruzione e formazione, gli ordinamenti degli studi, il bilancio e l'organizzazione delle istituzioni scolastiche, tenuto anche conto, in modo particolare, di quanto previsto dall'art. 25, comma 2, del D.lgs. n. 165/2001: "Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è 1 Regolamento per la definizione delle modalità di svolgimento delle procedure concorsuali per l'accesso ai ruoli della dirigenza scolastica, la durata del corso e le forme di valutazione dei candidati ammessi al corso, ai sensi dell'articolo 29 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, come modificato dall'articolo 1, comma 217, della legge 28 dicembre 2015, n. 208. 2 responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali". Né va, peraltro, dimenticata la stretta connessione tra autonomia delle istituzioni scolastiche e dirigenza, come si evince dall'art. 21, comma 16, della L. n. 59/1997: " […] ai capi d'istituto è conferita la qualifica dirigenziale contestualmente all'acquisto della personalità giuridica e dell'autonomia da parte delle singole istituzioni scolastiche". Il ruolo del dirigente è, pertanto, significativamente collegato all'implementazione e allo sviluppo dell'autonomia scolastica. I quesiti a risposta multipla della prova preselettiva sono finalizzati a verificare le conoscenze dei candidati in ordine ai principi della Costituzione della Repubblica italiana, del Codice Civile e del diritto amministrativo, alle norme, di rango primario e secondario, che regolamentano il sistema educativo di istruzione e formazione, nel suo complesso, nonché alle teorie organizzative e pedagogiche di maggiore rilevanza per il profilo professionale del dirigente scolastico. I quesiti sono pubblicati con l'indicazione della risposta esatta in prima posizione, entro 20 giorni dalla prova preselettiva. Le nove aree tematiche strettamente connesse tra loro si riferiscono ad un comune tessuto normativo che qui di seguito viene richiamato, rinviando ad ogni singola area le disposizioni specifiche: Costituzione della Repubblica italiana Elementi di diritto civile Norme su procedimento amministrativo Elementi di diritto penale Elementi di contabilità di Stato D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416 Istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 Attuazione della delega di cui all'art. 1 della legge 22 luglio 1975, n. 382 D.lgs. 16 aprile 1994, n. 297 Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado L. 11 gennaio 1996, n. 23 Norme per l'edilizia scolastica D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567 3 Regolamento recante la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche L. 15 marzo 1997, n. 59 Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa D.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59" D.lgs. 30 giugno 1999, n. 233 Regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti, a norma dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 D.lgs. 30 luglio 1999, n. 300 Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 L. cost. 18 ottobre 2001, n. 3 Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione D.lgs. 17 ottobre 2005, n. 226 Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53 D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria D.P.C.M. 11 febbraio 2014, n. 98 Regolamento di organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca L. 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti Ciascuna area tematica è articolata in sotto aree, alle quali viene riferito il quadro normativo e bibliografico. 4 AREA TEMATICA 1 - NORMATIVA RIFERITA AL SISTEMA EDUCATIVO DI ISTRUZIONE E DI FORMAZIONE E AGLI ORDINAMENTI DEGLI STUDI IN ITALIA CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI PROCESSI DI RIFORMA IN ATTO (art. 10, comma 2, lettera a, del D.M. 3 agosto 2017, n. 138) In questa area tematica i quesiti a risposta multipla sono finalizzati a verificare le conoscenze dei candidati in ordine alle norme, di rango primario e secondario, che regolamentano il sistema educativo di istruzione e formazione e gli ordinamenti degli studi in Italia, con particolare riferimento alla Costituzione della Repubblica, all'autonomia delle istituzioni scolastiche, agli ordinamenti della scuola dell'infanzia, del primo ciclo di istruzione e del secondo ciclo di istruzione, alla Legge n. 107/2015 e ai relativi decreti legislativi attuativi. La complessità del profilo professionale dei dirigenti scolastici richiede, infatti, l'esercizio di un ruolo di garanzia che non può prescindere da una padronanza sicura delle norme riguardanti il sistema educativo di istruzione e formazione e gli ordinamenti degli studi, tenuto anche conto, in modo particolare, di quanto previsto dall'art. 25, comma 2, del D.lgs. n. 165/2001: "Il dirigente scolastico assicura la gestione unitaria dell'istituzione, ne ha la legale rappresentanza, è responsabile della gestione delle risorse finanziarie e strumentali e dei risultati del servizio. Nel rispetto delle competenze degli organi collegiali scolastici, spettano al dirigente scolastico autonomi poteri di direzione, di coordinamento e di valorizzazione delle risorse umane. In particolare, il dirigente scolastico organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza e di efficacia formative ed è titolare delle relazioni sindacali". Non va, peraltro, dimenticata la stretta connessione tra autonomia delle istituzioni scolastiche e dirigenza, come si evince dall'art. 21, comma 16, della L. n. 59/1997: " […] ai capi d'istituto è conferita la qualifica dirigenziale contestualmente all'acquisto della personalità giuridica e dell'autonomia da parte delle singole istituzioni scolastiche". Il ruolo del dirigente è, pertanto, significativamente collegato all'implementazione e allo sviluppo dell'autonomia scolastica: dirigere le scuole autonome è una funzione strategica per il successo formativo degli studenti e per lo sviluppo professionale del personale scolastico. E' opportuno precisare, inoltre, che - in considerazione della notevole ampiezza che caratterizza l'area tematica e tenuto conto dei contenuti specifici delle altre aree tematiche, così come delineate nell'art. 10, comma 2, del D.M. 3 agosto 2017, n. 138 - alcuni argomenti (come, ad esempio, quelli relativi alla valutazione e all'inclusione) non vengono affrontati nei quesiti di questa area, in quanto già esplicitamente previsti in altre aree descritte nel decreto sopracitato. Infine, per la costruzione dei quesiti a risposta multipla, si è ritenuto utile articolare l'area tematica nelle seguenti sotto-aree di riferimento: Sotto-Area 1 Le norme generali sul sistema educativo di istruzione e formazione Sotto-Area 2 L'ordinamento degli studi in Italia: scuola dell'infanzia e primo ciclo di istruzione 5 Sotto-Area 3 L'ordinamento degli studi in Italia: secondo ciclo di istruzione Sotto-Area 4 L'istruzione per gli adulti e l'apprendimento permanente Sotto-Area 5 I processi di riforma in atto Per ciascuna sotto-area sono stati individuati i contenuti specifici che costituiscono oggetto dei quesiti a scelta multipla. Sotto-Area 1 Le norme generali sul sistema educativo di istruzione e formazione 1. Le competenze dello Stato, delle Regioni e degli Enti locali nel sistema educativo di istruzione e formazione 2. L'autonomia delle istituzioni scolastiche 3. Le competenze, l'organizzazione e il funzionamento degli organi collegiali delle istituzioni scolastiche 4. L'istruzione non statale e la parità scolastica 5. L'amministrazione centrale e periferica del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Norme essenziali di riferimento Costituzione della Repubblica italiana D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416 Istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica D.P.R. 24 luglio 1977, n. 616 Attuazione della delega di cui all'art. 1 della legge 22 luglio 1975, n. 382 D.lgs. 16 aprile 1994, n. 297 Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado L. 11 gennaio 1996, n. 23 Norme per l'edilizia scolastica D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567 Regolamento recante la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche L. 15 marzo 1997, n. 59 Delega al Governo per il conferimento di funzioni e compiti alle regioni ed enti locali, per la riforma della pubblica amministrazione e per la semplificazione amministrativa D.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 6 D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59" D.lgs. 30 giugno 1999, n. 233 Regolamento recante norme per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche e per la determinazione degli organici funzionali dei singoli istituti, a norma dell'articolo 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59 D.lgs. 30 luglio 1999, n. 300 Riforma dell'organizzazione del Governo, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 L. 10 marzo 2000, n. 62 Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione L. cost. 18 ottobre 2001, n. 3 Modifiche al titolo V della parte seconda della Costituzione D.lgs. 17 ottobre 2005, n. 226 Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53 D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria D.M. 29 novembre 2007, n. 263 Regolamento recante: «Disciplina delle modalità procedimentali per l'inclusione ed il mantenimento nell'elenco regionale delle scuole non paritarie, ai sensi dell'articolo 1-bis, comma 5, del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27» D.M. 29 novembre 2007, n. 267 Regolamento recante «Disciplina delle modalità procedimentali per il riconoscimento della parità scolastica e per il suo mantenimento, ai sensi dell'articolo 1-bis, comma 2, del decreto-legge 5 dicembre 2005, n. 250, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 febbraio 2006, n. 27» L. 15 luglio 2011, n. 111 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 luglio 2011, n. 98 recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria D.P.C.M. 11 febbraio 2014, n. 98 Regolamento di organizzazione del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca L. 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti L. 31 luglio 2017, n. 119 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale Sotto-Area 2 L'ordinamento degli studi in Italia: scuola dell'infanzia e primo ciclo di istruzione 1. Il sistema integrato dei servizi di educazione e di istruzione per bambini dalla nascita ai sei anni - le sezioni primavera 7 2. L'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia 3. L'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del primo ciclo di istruzione: la scuola primaria 4. L'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del primo ciclo di istruzione: la scuola secondaria di primo grado Norme essenziali di riferimento L. 10 agosto 1964, n. 719 Fornitura gratuita di libri di testo agli alunni delle scuole elementari L. 18 marzo 1968, n. 444 Ordinamento della scuola materna statale L. 31 gennaio 1994, n. 97 Nuove disposizioni per le zone montane L. 23 dicembre 1996, n. 662 Misure di razionalizzazione della finanza pubblica D.M. 6 agosto 1999, n. 201 Riconduzione ad ordinamento dei corsi sperimentali ad indirizzo musicale nella scuola media ai sensi della legge 3 maggio 1999, n. 124, art. 11, comma 9 L. 28 marzo 2003, n. 53 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale D.lgs. 19 febbraio 2004, n. 59 Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53 L. 27 dicembre 2006, n. 296 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) D.lgs. 29 dicembre 2007, n. 262 Disposizioni per incentivare l'eccellenza degli studenti nei percorsi di istruzione D.lgs. 14 gennaio 2008, n. 21 Norme per la definizione dei percorsi di orientamento all'istruzione universitaria e all'alta formazione artistica, musicale e coreutica, per il raccordo tra la scuola, le università e le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonché per la valorizzazione della qualità dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell'ammissione ai corsi di laurea universitari ad accesso programmato di cui all'articolo 1 della legge 2 agosto 1999, n. 264, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettere a), b) e c) della legge 11 gennaio 2007, n. 1 L. 30 ottobre 2008, n. 169 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università D.P.R. 20 marzo 2009, n. 81 Norme per la riorganizzazione della rete scolastica e il razionale ed efficace utilizzo delle risorse umane della scuola, ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 8 D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89 "Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133" D.M. 31 gennaio 2011, n. 8 Iniziative volte alla diffusione della cultura e della pratica musicale nella scuola, alla qualificazione dell'insegnamento musicale e alla formazione del personale ad esso destinato, con particolare riferimento alla scuola primaria D.P.R. 20 agosto 2012, n. 175 Esecuzione dell'intesa tra il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca e il Presidente della Conferenza episcopale italiana per l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, firmata il 28 giugno 2012 D.M. 16 novembre 2012, n. 254 Regolamento recante indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione, a norma dell'articolo 1, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89 L. 23 novembre 2012, n. 222 Norme sull'acquisizione di conoscenze e competenze in materia di «Cittadinanza e Costituzione» e sull'insegnamento dell'inno di Mameli nelle scuole L. 8 novembre 2013, n. 128 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca L. 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti D.lgs. 13 aprile 2017, n. 65 Istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera e), della legge 13 luglio 2015, n. 107 L. 31 luglio 2017, n. 119 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 giugno 2017, n. 73, recante disposizioni urgenti in materia di prevenzione vaccinale Sotto-Area 3 L'ordinamento degli studi in Italia: secondo ciclo di istruzione 1. L'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del secondo ciclo di istruzione: i licei 2. L'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del secondo ciclo di istruzione: gli istituti tecnici 3. L'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico del secondo ciclo di istruzione: gli istituti professionali 4. L'alternanza scuola-lavoro 5. L'istruzione e la formazione professionale (IeFP) 6. Il diritto-dovere all'istruzione e alla formazione e l'obbligo di istruzione Norme essenziali di riferimento L. 28 marzo 2003, n. 53 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale 9 D.lgs. 15 aprile 2005, n. 76 Definizione delle norme generali sul diritto-dovere all'istruzione e alla formazione, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettera c), della legge 28 marzo 2003, n. 53 D.lgs. 17 ottobre 2005, n. 226 Norme generali e livelli essenziali delle prestazioni relativi al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione, a norma dell'articolo 2 della legge 28 marzo 2003, n. 53 L. 27 dicembre 2006, n. 296 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge finanziaria 2007) L. 2 aprile 2007, n. 40 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 31 gennaio 2007, n. 7, recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese D.M. 22 agosto 2007, n. 139 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 D.lgs. 29 dicembre 2007, n. 262 Disposizioni per incentivare l'eccellenza degli studenti nei percorsi di istruzione D.lgs. 14 gennaio 2008, n. 21 Norme per la definizione dei percorsi di orientamento all'istruzione universitaria e all'alta formazione artistica, musicale e coreutica, per il raccordo tra la scuola, le università e le istituzioni dell'alta formazione artistica, musicale e coreutica, nonché per la valorizzazione della qualità dei risultati scolastici degli studenti ai fini dell'ammissione ai corsi di laurea universitari ad accesso programmato di cui all'articolo 1 della legge 2 agosto 1999, n. 264, a norma dell'articolo 2, comma 1, lettere a), b) e c) della legge 11 gennaio 2007, n. 1 D.lgs. 14 gennaio 2008, n. 22 Definizione dei percorsi di orientamento finalizzati alle professioni e al lavoro, a norma dell'articolo 2, comma 1, della legge 11 gennaio 2007, n. 1 L. 30 ottobre 2008, n. 169 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87 Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88 Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 Direttiva 15 luglio 2010, n. 57 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici a norma dell'articolo 8, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88. Direttiva 28 luglio 2010, n. 65 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali a norma dell'articolo 8, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87. 10 D.M. 7 ottobre 2010, n. 211 Regolamento recante indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all'articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento L. 23 novembre 2012, n. 222 Norme sull'acquisizione di conoscenze e competenze in materia di «Cittadinanza e Costituzione» e sull'insegnamento dell'inno di Mameli nelle scuole D.P.R. 5 marzo 2013, n. 52 Regolamento di organizzazione dei percorsi della sezione ad indirizzo sportivo del sistema dei licei, a norma dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 D.lgs. 13 aprile 2017, n. 61 Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, nonche' raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107 L. 8 novembre 2013, n. 128 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca L. 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti D.M. 3 novembre 2017, n. 195 Regolamento recante la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro e le modalità di applicazione della normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro Sotto-Area 4 L'istruzione per gli adulti e l'apprendimento permanente 1. L'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dell'istruzione degli adulti 2. L'istruzione tecnica superiore 3. L'apprendistato Norme essenziali di riferimento D.P.C.M. 25 gennaio 2008 Linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli istituti tecnici superiori D.P.R. 29 ottobre 2012, n. 263 Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell'assetto organizzativo didattico dei Centri d'istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 D.I. 12 marzo 2015 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell'autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti. 11 D.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183 L. 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti D.M. 16 settembre 2016 Linee guida in materia di semplificazione e promozione degli Istituti tecnici superiori a sostegno delle politiche di istruzione e formazione sul territorio e dello sviluppo dell'occupazione dei giovani, a norma dell'articolo l, comma 47, della legge 13 luglio 2015, n. 107. Sotto-Area 5 I processi di riforma in atto 1. La legge n. 107/2015 e i decreti legislativi attuativi 2. L'innovazione ordinamentale, la sperimentazione e la ricerca 3. L'aggiornamento e la formazione dei docenti Norme essenziali di riferimento D.lgs. 16 aprile 1994, n. 297 Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado L. 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti D.lgs. 13 aprile 2017, n. 59 Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera b), della legge 13 luglio 2015, n. 107 D.lgs. 13 aprile 2017, n. 60 Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività , a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera g), della legge 13 luglio 2015, n. 107 D.lgs. 13 aprile 2017, n. 63 Effettività del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio e ai servizi strumentali, nonché potenziamento della carta dello studente, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera f), della legge 13 luglio 2015, n. 107 D.lgs. 13 aprile 2017, n. 64 Disciplina della scuola italiana all'estero, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera h), della legge 13 luglio 2015, n. 107 12 Area 2 - Modalità di conduzione delle organizzazioni complesse, con particolare riferimento alla realtà delle istituzioni scolastiche ed educative statali (art. 10, comma 2, lettera b, del D.M. 3 agosto 2017, n. 138 ) Per questa area tematica i quesiti a risposta multipla sono finalizzati a verificare le conoscenze dei candidati sulle teorie e i correlati studi empirici relativi all'analisi delle organizzazione complesse e dei sistemi di leadership; del management e della pianificazione strategica, con particolare riguardo alle istituzioni educative e al knowledge management; delle aree dell'accountability, del bilancio sociale e della gestione del controllo; delle diverse forme della comunicazione, incluse le relazione della scuola con gli stakeholder e con le famiglie. Per la costruzione dei quesiti a risposta multipla, si è ritenuto utile articolare l'area tematica nelle seguenti sotto-aree di riferimento, per ognuna delle quali vengono elencate le principali fonti bibliografiche e normative: Sotto-Area 1 Organizzazioni complesse e leadership Sotto-Area 2 - Management pubblico e management scolastico, pianificazione strategica e knowledge management Sotto-Area 3 - Accountability, bilancio sociale, sistemi di controllo e controllo di gestione Sotto-Area 4 - Comunicazione interpersonale, pubblica e istituzionale, stakeholder e relazioni Scuola- Famiglia Sotto-Area 1 Organizzazioni complesse e leadership Ball S.J., (1987), The micro-politics of the school. Towards a theory of school organizations, London: Metheun, citato in Serpieri, R. (2008), Senza Leadership. Milano: Franco Angeli. Barnard, C. (1938), The Function of the Executive, Cambridge: Harvard University Press. Trad. it: La funzione del dirigente (1961), citato in Bonazzi, G. 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Roma: Astrolabio D.M. n. 14/2002 D.P.R. n. 416/1974 D.P.R. n. 567/1996 e successive modifiche D.P.R n. 249/1998, integrato e modificato dal D.P.R. n. 235/2007 D.P.R. n. 301/2005 D.P.R. n. 235/2007 L. 150/2000 L. 107/2015 Nota MIUR 22 novembre 2012, prot. n. 3214, Partecipazione dei genitori e corresponsabilità educativa Nota MIUR dicembre 2014, prot. n. 7443, Linee di indirizzo per favorire il diritto allo studio degli alunni adottati AREA TEMATICA 3 PROCESSI DI PROGRAMMAZIONE, GESTIONE E VALUTAZIONE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA PREDISPOSIZIONE E GESTIONE DEL PIANO TRIENNALE DELL'OFFERTA FORMATIVA, ALL'ELABORAZIONE DEL RAPPORTO DI AUTOVALUTAZIONE E DEL PIANO DI MIGLIORAMENTO, NEL QUADRO DELL'AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE E IN RAPPORTO ALLE ESIGENZE FORMATIVE DEL TERRITORIO(art. 10, comma 2, lettera c, del D.M. 3 agosto 2017, n. 138 ) Per la costruzione dei quesiti a risposta multipla, si è ritenuto utile articolare l'area tematica nelle seguenti sotto-aree di riferimento: Sotto-Area 1 Processi di programmazione delle istituzioni scolastiche Sotto-Area 2 Processi di gestione delle istituzioni scolastiche Sotto-Area 3 20 Processi di valutazione delle istituzioni scolastiche Sotto-Area 4 Processi di miglioramento delle istituzioni scolastiche Per ciascuna sotto-area sono stati individuati i contenuti specifici che costituiscono oggetto dei quesiti a scelta multipla. Sotto-Area 1 Processi di programmazione delle istituzioni scolastiche 1. Dal Piano dell'Offerta Formativa al Piano Triennale dell'Offerta Formativa 2. Caratteristiche del Piano Triennale dell'Offerta Formativa Mission e Vision  Contesto socio-culturale  Analisi dei bisogni dell'utenza  Governance dell'Istituto  Scelte organizzative 3.Elaborazione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa  Curricolo d'Istituto I e II ciclo  Accoglienza e continuità  Orientamento - Inclusione sociale  Progettazione curricolare ed extracurricolare  Iniziative didattiche per il Piano Nazionale Scuola Digitale  Iniziative di alternanza scuola-lavoro  Valorizzazione eccellenze e merito 4.Ampliamento dell'Offerta Formativa  Aree progettuali  Piano delle Arti  Scambi internazionali  Progetti Comenius  Fondi Strutturali Europei: progettazione, gestione, attuazione, rendicontazione delle iniziative finanziate secondo il Programma Operativo Nazionale (FSE e FESR)  Documentazione della sicurezza dell'ambiente di lavoro: DVR, DUVRI Norme essenziali e specifiche di riferimento D.lgs. 16 aprile 1994, n. 297 Approvazione del testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado D.P.R. 10 ottobre 1996, n. 567 Regolamento per la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche 21 D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria - Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria D.P.R. 9 aprile 1999, n.156 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, concernente la disciplina delle iniziative complementari e le attività integrative delle istituzioni scolastiche D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59" D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394 Regolamento recante norme di attuazione del testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero, a norma dell'articolo 1, comma 6, del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 D.P.R. 13 febbraio 2001, n. 105 Regolamento recante ulteriori modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 10 ottobre 1996, n. 567, concernente la disciplina delle iniziative complementari e delle attività integrative nelle istituzioni scolastiche D.P.R. 28 marzo 2007, n. 75 Regolamento per il riordino degli organismi operanti presso il Ministero della pubblica istruzione, a norma dell'articolo 29 del decreto-legge 4 luglio 2006, 223 convertito , con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248 D.lgs. 29 dicembre 2007, n. 262 Disposizioni per incentivare l'eccellenza degli studenti nei percorsi di istruzione Direttiva Ministro P.I. 10 aprile 2008, n.37 Norme su attivazione Sezioni Primavera L. 30 ottobre 2008, n. 169 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e università D.P.R. 20 marzo 2009, n. 89 "Revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione ai sensi dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133" L. 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico D.P.R. 15 marzo 2010, n. 87 Regolamento recante norme per il riordino degli istituti professionali, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decretolegge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 D.P.R. 15 marzo 2010, n. 88 Regolamento recante norme per il riordino degli istituti tecnici a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 Direttiva 15 luglio 2010, n. 57 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti tecnici a norma dell'articolo 8, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 88 22 Direttiva 28 luglio 2010, n. 65 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli istituti professionali a norma dell'articolo 8, comma 6, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 87 D.M. 7 ottobre 2010, n. 211 Regolamento recante indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all'articolo 10, comma 3, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all'articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento D.M. 16 novembre 2012, n. 254 Regolamento recante indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo d'istruzione, a norma dell'articolo 1, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 2009, n. 89 L. 23 novembre 2012, n. 222 Norme sull'acquisizione di conoscenze e competenze in materia di «Cittadinanza e Costituzione» e sull'insegnamento dell'inno di Mameli nelle scuole L. 8 novembre 2013, n. 128 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 12 settembre 2013, n. 104, recante misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca D.P.R. 5 marzo 2013, n. 52 Regolamento di organizzazione dei percorsi della sezione ad indirizzo sportivo del sistema dei licei, a norma dell'articolo 3, comma 2, del decreto del Presidente della Repubblica 15 marzo 2010, n. 89 Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo Europeo per lo sviluppo Regionale (FESR) e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo Europeo per lo sviluppo regionale (FESR), sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo Regolamento (UE) n. 1304/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo Sociale Europeo (FSE) L. 13 luglio 2015, n. 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti D.M. 11 dicembre 2015, n. 935 Programma sperimentale per gli studenti-atleti di alto livello D.lgs. 18 aprile 2016, n. 50 Codice contratti pubblici Determinazione ANAC n. 1310 del 28 dicembre 2016 Prime linee guida recanti indicazioni sull'attuazione degli obblighi di pubblicità , trasparenza e diffusione di informazioni contenute nel D.lgs. n.33/2013 come modificato dal D.lgs. n.97/2016 D.lgs. 19 aprile 2017, n. 56 Disposizioni integrative e correttive al D.lgs. 18 aprile 2016 n. 50 D.lgs. 13 aprile 2017, n. 60 Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività , a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera g), della legge 13 luglio 2015, n. 107 23 D.lgs. 13 aprile 2017, n. 61 Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107 D.lgs. 13 aprile 2017, n. 62 Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107 D.lgs. 13 aprile 2017, n. 63 Effettività del diritto allo studio attraverso la definizione delle prestazioni, in relazione ai servizi alla persona, con particolare riferimento alle condizioni di disagio e ai servizi strumentali, nonché potenziamento della carta dello studente, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera f), della legge 13 luglio 2015, n. 107 D.lgs. 13 aprile 2017, n. 66 Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità , a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107 D.M. 3 novembre 2017, n. 195 Regolamento recante la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro e le modalità di applicazione della normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro D.P.C.M. 30 dicembre 2017 Adozione del Piano delle arti, ai sensi dell'articolo 5 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 60 Sito web M.I.U.R. sezione PON 2014-2020 Avvisi pubblicati dall'Autorità di Gestione 2016 - 2017 - 2018 Fondo Sociale - Asse I Fondo di Sviluppo Regionale - Asse II Sotto-Area 2 Processi di gestione delle istituzioni scolastiche 1. Ruolo dirigenza scolastica e relativo rapporto di lavoro 2. Gestione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa  Organi collegiali  Articolazione del collegio dei docenti  Reti di scuole  Relazioni con gli Enti locali e con gli stakeholders del territorio  Organico dell'autonomia  Formazione del personale docente  Rapporti scuola-famiglie - Patto di corresponsabilità - Forum dei genitori  Consulta degli studenti - Statuto delle studentesse e degli studenti  Uso dei cellulari e dei dispositivi elettronici a scuola  Gestione della sicurezza in qualità di datore di lavoro Norme essenziali e specifiche di riferimento 24 D.P.R. 31 maggio 1974, n. 416 Istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica D.P.R. 24 giugno 1998 n. 249 Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria - Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. D.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59 D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275 "Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche, ai sensi dell'art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59" D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche Decreto Interministeriale 1 febbraio 2001, n. 44 Regolamento concernente le "Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle Istituzioni Scolastiche" L. 28 marzo 2003, n. 53 Delega al Governo per la definizione delle norme generali sull'istruzione e dei livelli essenziali delle prestazioni in materia di istruzione e formazione professionale D.lgs. 19 febbraio 2004, n. 59 Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53 D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235 Regolamento recante modifiche ed integrazioni al decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249, concernente lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria Direttiva Ministro P.I. 15 marzo 2007, n. 30 Linee di indirizzo ed indicazioni in materia di utilizzo di "telefoni cellulari" e di altri dispositivi elettronici durante l'attività didattica, irrogazione di sanzioni disciplinari, dovere di vigilanza e di corresponsabilità dei genitori e dei docenti D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 23 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro D.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni. D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 articolo 50 Attuazione dell'autonomia D.M. 27 ottobre 2015, n. 850 Periodo di prova e formazione personale docente D.M. 19 ottobre 2016, n. 797 Adozione Piano Nazionale di Formazione 2016-2019 D.lgs. 13 aprile 2017, n. 59 25 Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera b), della legge 13 luglio 2015, n. 107 CCNL - Contratto collettivo nazionale di lavoro relativo al personale del Comparto Scuola vigente Sotto-Area 3 Processi di valutazione delle istituzioni scolastiche 1. Struttura del Rapporto di Autovalutazione (RAV) 2. Elaborazione e contenuti del Rapporto di Autovalutazione di Scuola:  Contesto  Esiti  Processi didattici  Processi organizzativi  Questionari  Individuazione delle priorità Norme essenziali e specifiche di riferimento D.lgs. 19 novembre 2004, n. 286 Istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione, nonché riordino dell'omonimo istituto, a norma degli articoli 1 e 3 della legge 28 marzo 2003, n. 53 Format del Rapporto di Autovalutazione D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80 Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione Direttiva Ministeriale 18 settembre 2014, n. 11 Sistema nazionale di valutazione triennio 2014-2017 Direttiva Ministeriale 18 agosto 2016, n. 36 Valutazione dirigenti scolastici Sotto-Area 4 Processi di miglioramento delle istituzioni scolastiche 1. Il Piano di Miglioramento (PdM) a. Scenario di riferimento b. Idee guida del PdM c. Progetti di Miglioramento d. Descrizione e pianificazione del progetto (Plan-Do-Check-Act) e. Azioni specifiche del Dirigente scolastico f. Risultati attesi g. Indicatori - Target - Risultati ottenuti 26 h. Risorse professionali, finanziarie, materiali. Norme essenziali e specifiche di riferimento Format del Rapporto di Autovalutazione Format del Piano di Miglioramento 27 Area Tematica 4 Organizzazione degli ambienti di apprendimento, con particolare riferimento all'inclusione scolastica, all'innovazione digitale e ai processi di innovazione nella didattica (art. 10, comma 2, lettera d, del D.M. 3 agosto 2017, n. 138 ) Per la costruzione dei quesiti a risposta multipla, si è ritenuto utile articolare l'area tematica nelle seguenti sotto-aree di riferimento: Sotto-Area 1 Organizzazione degli ambienti di apprendimento: principi generali e quadro teorico di riferimento Sotto-Area 2 Organizzazione degli ambienti di apprendimento: inclusione scolastica Sotto-Area 3 Organizzazione degli ambienti di apprendimento: innovazione digitale Sotto-Area 4 Organizzazione degli ambienti di apprendimento: processi di innovazione nella didattica Per ciascuna sotto-area sono stati individuati i contenuti specifici che costituiscono oggetto dei quesiti a scelta multipla. Sotto-Area 1 Organizzazione degli ambienti di apprendimento: principi generali e quadro teorico di riferimento 1. Il concetto di ambiente di apprendimento con riferimento ad alcune delle più riconosciute teorie psicopedagogiche e didattiche . 2. L'ambiente di apprendimento nel quadro dell' autonomia delle istituzioni scolastiche 3. La gestione dei processi organizzativi nella cornice del sistema scuola Norme essenziali e specifiche di riferimento e riferimenti bibliografici Legge 4 agosto 1977, n. 517 - Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico. (GU Serie Generale n.224 del 18-08-1977) Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n. 112 - "Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59", corredato delle relative note. (GU Serie Generale n.116 del 21-05-1998 - Suppl. Ordinario n. 96); Decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno 1998, n. 249 - Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria. (GU Serie Generale n.175 del 29-07-1998) 28 Baldacci M. ( 2001) Metodologia della ricerca pedagogica, Milano, Bruno Mondadori. Baldetti G. e al., ( 2015) Simulando s'impara. Progettare e gestire ambienti complessi di apprendimento, Milano, FrancoAngeli. Bruner J. S., ( 1964) Il conoscere. Saggi per la mano sinistra, Roma, Armando. Bruner J.S.( 1996) La cultura dell'educazione, Milano, Feltrinelli. Damiano E. (2006). La Nuova Alleanza. Temi problemi prospettive della Nuova Ricerca Didattica. Brescia: La Scuola. Damiano, E. (2013). La mediazione didattica. Per una teoria dell'insegnamento. Milano: FrancoAngeli. Dewey J. ( 1949) Scuola e società , La Nuova Italia, Firenze Flavell J. H, Wellman H.M.,( 1997) Metamemory in R.V. Kail, J. W. 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I processi di inclusione scolastica degli studenti con disabilità : prestazioni e indicatori di qualita' dell'inclusione scolastica, procedure di certificazione e documentazione per l'inclusione scolastica, progettazione e organizzazione scolastica per l'inclusione, formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria 4. La prospettiva UDL ( Universal Design for Learning) 5. La Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (ICF) 6. Interventi di prevenzione e contrasto del disagio scolastico e dei fenomeni di bullismo e delle altre condotte aggressive a scuola 7. Interventi di prevenzione e azioni educative e didattiche contro l'abbandono e la dispersione scolastica 8. L'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri Norme essenziali e specifiche di riferimento e riferimenti bibliografici 30 Legge 30 marzo 1971, n. 118 - Conversione in legge del decreto-legge 30 gennaio 1971, n. 5, e nuove norme in favore dei mutilati ed invalidi civili.(GU Serie Generale n.82 del 02-04-1971) Legge 4 agosto 1977, n. 517 - Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico. (GU Serie Generale n.224 del 18-08-1977) Legge 5 febbraio 1992, n. 104 - Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. (GU Serie Generale n.39 del 17-02-1992 - Suppl. Ordinario n. 30) Decreto del Presidente della Repubblica 24 febbraio 1994 - Atto di indirizzo e coordinamento relativo ai compiti delle unità sanitarie locali in materia di alunni portatori di handicap. (GU Serie Generale n.79 del 06-04-1994) Decreto Ministeriale 22 agosto 2007, n.139 - Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione, ai sensi dell'articolo 1, comma 622, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. (GU Serie Generale n.202 del 31-08-2007); Decreto - Legge 25 giugno 2008, n. 112 - Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività , la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione Tributaria. (GU Serie Generale n.147 del 25-06-2008 - Suppl. Ordinario n. 152) ; Policy Guidelines on Inclusion in Education (UNESCO 2009); Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 119 - Regolamento recante disposizioni per la definizione dei criteri e dei parametri per la determinazione della consistenza complessiva degli organici del personale amministrativo tecnico ed ausiliario (ATA) delle istituzioni scolastiche ed educative statali, a norma dell'articolo 64, commi 2, 3 e 4 lettera e) del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133. (09G0132) (GU Serie Generale n.189 del 17-08-2009); Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n. 122 - Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalita' applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 (09G0130) (GU Serie Generale n.191 del 19-08-2009); Linee Guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità 2009, allegate alla nota MIUR prot. n° 4274 del 4 agosto 2009; Legge 8 ottobre 2010, n. 170 - Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico. (10G0192) (GU Serie Generale n.244 del 18-10-2010); Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con disturbi specifici di apprendimento, allegate al Decreto Ministeriale n° 5669 del 12 luglio 2011; Direttiva MIUR 27 dicembre 2012 - Strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica; 31 Circolare Ministeriale n. 8 del MIUR, prot. n° 561 del 6 marzo 2013 - Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 "Strumenti d'intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l'inclusione scolastica". Indicazioni operative; Linee Guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri - 19 febbraio 2014, allegate alla nota MIUR prot. n° 4233 del 19 febbraio 2014; Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 62 - Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. (17G00070) (GU Serie Generale n.112 del 16- 05-2017 - Suppl. Ordinario n. 23); Decreto Legislativo 13 aprile 2017, n. 66 - Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilita', a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107. (17G00074) (GU Serie Generale n.112 del 16-05-2017 - Suppl. Ordinario n. 23); Decreto Ministeriale n. 741 del 3 ottobre 2017 - Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione; Legge 8 novembre 2000, n. 328 - Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. (GU Serie Generale n.265 del 13-11-2000 - Suppl. Ordinario n. 186); Booth, T. & Ainscow, M. (2002). Index for Inclusion: developing learning and participation in schools (Trad. It. F. Dovigo & D. Ianes, a cura di, 2008, L'Index per l'inclusione. Promuovere l'apprendimento e la partecipazione nella scuola, Erickson, Trento). http://www.eenet.org.uk/resources/docs/Index%20Italian.pdf Consensus Conference (2011). Disturbi specifici dell'apprendimento. Sistema Nazionale Linee Guida (SNLG), Istituto Superiore di Sanità . Cottini L., Morganti A. ( 2015), Evidence-based education. principi e modelli per l'inclusione, Roma, Carocci. Dovigo, F., & Ianes, D. (Eds.) (2008). L'Index per l'inclusione. Promuovere l'apprendimento e la partecipazione nella scuola.Trento: Erickson (ed. or. T. Booth, & M. Ainscow, Index for Inclusion: developing learning and participation in schools, 2002). Ianes, D., & Cramerotti, S. (2013). Alunni con BES - Bisogni educativi speciali. Trento: Erickson. ISTAT (2018). L'INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ NELLE SCUOLE PRIMARIE E SECONDARIE DI PRIMO GRADO; Anno scolastico 2016-2017. https://www.istat.it/it/files/2018/03/alunni-condisabilit% C3%A0as20162017.pdf?title=Integrazione+degli+alunni+con+disabilit%C3%A0+- +16%2Fmar%2F2018+-+Testo+integrale+e+nota+metodologica.pdf Mitchell D. (2008) What really works in special and inclusive education, Routledge 32 OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità (2004). ICF- Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute (Versione breve). Trento: Erickson. The Warnock Report (1978) , Special Educational Needs, Report of the Committee of Enquiry into the Education of Handicapped Children and Young People London: Her Majesty's Stationery Office UNESCO,( 1994) Dichiarazione di Salamanca sui principi, le politiche e le pratiche in materia di educazione e di esigenze educative speciali Sotto-Area 3 Organizzazione degli ambienti di apprendimento: innovazione digitale 1. Le azioni previste dal Piano Nazionale Scuola Digitale del 2015 2. Le tecnologie digitali per flessibilizzare e arricchire l'ambiente di apprendimento 3. Strumenti per organizzare, condividere e gestire risorse digitali on line 4. La competenza digitale 5. L' educazione mediale 6. Tecnologie digitali e spazi per l'apprendimento 7. L'e-learning Norme essenziali e specifiche di riferimento Decreto - Legge 22 giugno 2012, n. 83 Misure urgenti per la crescita del Paese. (12G0109) (GU Serie Generale n.147 del 26-06-2012 - Suppl. Ordinario n. 129). Decreto- Legge convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 134 (in SO n. 171, relativo alla G.U. 11/08/2012, n. 187). Decreto - Legge 18 ottobre 2012, n. 179 -Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese. (12G0201) (GU Serie Generale n.245 del 19-10-2012 - Suppl. Ordinario n. 194). Decreto- Legge convertito con modificazioni dalla L. 17 dicembre 2012, n. 221 (in S.O. n. 208, relativo alla G.U. 18/12/2012, n. 294). Decreto Ministeriale n. 781 del 27/09/2013 - Libri di testo Decreto Ministeriale n° 851 del 20 ottobre 2015 - "Piano Nazionale per la Scuola Digitale, ai sensi dell'articolo 1, comma 56, della legge 13 luglio 2015"; Decreto Legislativo 26 agosto 2016, n. 179 - Modifiche ed integrazioni al Codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, ai sensi dell'articolo 1 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche. (16G00192) (GU Serie Generale n.214 del 13-09-2016); Legge 29 maggio 2017, n. 71 - Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo. (17G00085) (GU Serie Generale n.127 del 03-06- 2017) 33 Ardizzone P., Rivoltella P. C.,( 2008) Didattiche per l'e-learning. Metodi e strumenti per l'insegnamento universitario, Roma, Carocci. Bellagente M. ( 2006), E-learning e creazione della conoscenza. Una metodologia per progettare la formazione a distanza, Milano, Angeli. Biondi G., Borri S., Tosi L. ( 2016), Dall'aula all'ambiente di apprendimento , INDIRE, Altralinea Edizioni. Bruschi B., Ercole M. L., ( 2005) Strategie per l'e-learning. Progettare e valutare la formazione on line, Roma, Carocci. Bonaiuti G., Calvani A., Menichetti L, Vivanet G., ( 2017) Le tecnologie educative, Carocci Roma Buckingham, D. (2006). Media education: alfabetizzazione, apprendimento e cultura contemporanea. Trento: Erickson. Carletti, A., & Varani A. (2007). Ambienti di apprendimento e nuove tecnologie.Trento, : Erickson. CRUI (2017). Progetto MOOCs Italia Linee guida nazionali per la predisposizione di MOOCs di qualità erogati dalle Università italiane. Link: https://www.crui.it/images/1- _LineeGuidaMOOCsItalia_aprile2017.pdf Eletti V. ( 2002), Cos'è l'e-learning, Roma, Carocci Ferri P., ( 2013) La scuola 2.0. Verso una didattica aumentata dalle tecnologie, Spaggiari, Parma Jenkins H., ( 2010) Culture partecipative e competenze digitali, Milano, Guerini Studio. Jonassen D. H. ( 1996) Computers in the classroom: Mindtools for Critical Thinking, Prentice-Hall, Upple saddle River ( NJ) Limone P. (2013). Ambienti di apprendimento e progettazione didattica: proposte per un sistema educativo transmediale. Roma: Carocci. Maragliano, R. (a cura di) (2005). Pedagogie dell'e-learning. Roma-Bari: Laterza. Papert S., ( 1984)Mindstorms. Bambini Computer, creatività , EMME, Milano Rotta M., Ranieri M., (2005) E-tutor, identità e competenze. Un profilo professionale per l'elearning, Trento, Erickson. Trentin G. ( 2008) La sostenibilità didattico-formativa dell'e-learning. Social networking e apprendimento attivo, Milano, Angeli. Sotto-Area 4 Organizzazione degli ambienti di apprendimento: processi di innovazione nella didattica 1. L'educazione interculturale nel quadro dell'educazione alla cittadinanza 2. L'istruzione degli adulti e il ruolo dei CPIA 3. L'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dell'istruzione degli adulti 4. L'alternanza scuola-lavoro 5. Il sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini e le bambine in età 0 a 6 anni 34 6. L'educazione al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione 7. Strategie didattiche innovative Norme essenziali e specifiche di riferimento e riferimenti bibliografici D.P.R. 29 ottobre 2012, n. 263 Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell'assetto organizzativo didattico dei Centri d'istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 D.I. 12 marzo 2015 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell'autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti. D.lgs. 15 giugno 2015, n. 81 Disciplina organica dei contratti di lavoro e revisione della normativa in tema di mansioni, a norma dell'articolo 1, comma 7, della legge 10 dicembre 2014, n. 183 D.M. 16 settembre 2016 Linee guida in materia di semplificazione e promozione degli Istituti tecnici superiori a sostegno delle politiche di istruzione e formazione sul territorio e dello sviluppo dell'occupazione dei giovani, a norma dell'articolo l, comma 47, della legge 13 luglio 2015, n. 107. Regolamento recante la Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza scuola-lavoro e le modalità di applicazione della normativa per la tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro agli studenti in regime di alternanza scuola-lavoro Linee Guida Nazionali ( art. 1 comma 16 L. 107/2015) Educare al rispetto: per la parità tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le forme di discriminazione; E. Aronson,( 1978) The Jigsaw classroom, Sage Pub. Cecchinato G., Papa R.( 2016), Flipped Classroom, un nuovo modo di insegnare e apprendere, UTET, Comoglio M., Cardoso M. A.,(1998) Insegnare e apprendere in gruppo. Il Cooperative Learning, Las, Roma INDIRE, Avanguardie Educative. http://avanguardieeducative.indire.it/ Interactive Classroom Working Group (ICWG). Linee Guida per il ripensamento e l'adattamento degli ambienti di apprendimento a scuola (2018). Traduzione da INDIRE al link: http://www.indire.it/wp-content/uploads/2018/04/Learning_spaces_IT_v5_WEB.pdf Johnson, D.W., Johnson,R.T., & Holubec, E.J. (2015). Apprendimento cooperativo in classe: migliorare il clima emotivo e il rendimento. Trento: Erickson. 35 Liuzzi M. ( 2006) La formazione fuori dall'aula. Concetti, metodi e strumenti per un nuovo modello formativo multidimensionale, Milano, FrancoAngeli. Parmigiani, D. (2018). L'aula scolastica 2: Come imparano gli insegnanti. Milano: Franco Angeli. Rivoltella P.C (2013). Fare didattica con gli EAS, Brescia, La Scuola. Ronsivalle G. B., Carta S., Metus V., ( 2009) L'arte della progettazione didattica. Dall'analisi dei contenuti alla valutazione dell'efficacia, Milano, FrancoAngeli. D.M. n. 663/2016 D.M. n. 851/2017 "Oltre l'aula", a cura di I. Fiorin, Milano 2016 AA.VV., "Avanguardie educative. Linee guida per l'implementazione dell'idea Debate (Argomentare e dibattere)", Indire, Firenze 2016 36 Area tematica 5 ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO E GESTIONE DEL PERSONALE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLA REALTÀ DEL PERSONALE SCOLASTICO (art. 10, comma 2, lettera e, del D.M. 3 agosto 2017, n. 138 ). Per la costruzione dei quesiti a risposta multipla, si è ritenuto utile articolare l'area tematica nelle seguenti sotto-aree di riferimento. Sotto - Area 1 Il rapporto di impiego alle dipendenze della pubblica Amministrazione. Sotto - Area 2 La disciplina giuridica del personale scolastico Sotto - Area 3 Dirigente pubblico e dirigente scolastico. Profili generali delle competenze dirigenziali. Funzioni e competenze del dirigente scolastico. Per ciascuna Sotto - Area, sono stati individuati i contenuti specifici che costituiscono oggetto dei quesiti a risposta multipla. 1.1. Inquadramento normativo del rapporto di lavoro alle dipendenze della PA: • Le fonti del lavoro nel pubblico impiego • Le riforme nel pubblico impiego (l. 29/93, d.lgs. 80/98, d. lgs. 165/01, d.lgs. 150/09, l. 124/2015) • L'accesso al pubblico impiego e il contratto individuale di lavoro • Le forme flessibili di impiego nella PA • Estinzione del rapporto di lavoro alle dipendenze della PA • Le controversie di lavoro nel pubblico impiego. 1.2. Diritti sindacali e contrattazione collettiva: • Diritti sindacali • Condotte antisindacali • Rappresentanze sindacali • Contrattazione collettiva e sistema delle fonti • Soggetti della contrattazione • Formazione ed efficacia del contratto collettivo SOTTO - AREA 1 Il rapporto di impiego alle dipendenze della pubblica Amministrazione. 37 • Livelli di contrattazione (competenze, limiti, soggetti e procedure) • I contenuti della contrattazione del comparto scuola • Sistema delle relazioni sindacali e forme della partecipazione 1.3. Gestione del personale e disciplina giuridica del rapporto di lavoro: 1.3.1. gestione del personale • Programmazione del fabbisogno di personale e determinazione delle dotazioni organiche. • Inquadramento contrattuale dei pubblici dipendenti e mutamento delle mansioni • Progressioni di carriera 1.3.2. disciplina giuridica del rapporto di lavoro • Diritti e doveri del pubblico dipendente • Poteri ed obblighi del datore di lavoro • Il tempo di lavoro • La mobilità DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 10 gennaio 1957, n. 3 Testo unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato LEGGE 20 maggio 1970, n. 300 Norme sulla tutela della liberta' e dignita' dei lavoratori, della liberta' sindacale e dell'attivita' sindacale, nei luoghi di lavoro e norme sul collocamento DECRETO LEGISLATIVO 31 marzo 1998, n. 80 Nuove disposizioni in materia di organizzazione e di rapporti di lavoro nelle amministrazioni pubbliche, di giurisdizione nelle controversie di lavoro e di giurisdizione amministrativa, emanate in attuazione dell'articolo 11, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59 DECRETO LEGISLATIVO 30 luglio 1999, n. 286 Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attivita' svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 DECRETO LEGISLATIVO 30 marzo 2001, n. 165 Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. Norme specifiche di riferimento 38 DECRETO LEGISLATIVO 8 aprile 2003, n. 66 Attuazione delle direttive 93/104/CE e 2000/34/CE concernenti taluni aspetti dell'organizzazione dell'orario di lavoro LEGGE 4 marzo 2009, n. 15 Delega al Governo finalizzata all'ottimizzazione della produttivita' del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni nonche' disposizioni integrative delle funzioni attribuite al Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro e alla Corte dei conti DECRETO LEGISLATIVO 27 ottobre 2009, n. 150 Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttivita' del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 aprile 2013, n. 62 Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 LEGGE 7 agosto 2015, n. 124 Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche • Le fonti di regolamentazione delle professionalità operanti nella scuola • Profilo professionale e stato giuridico del personale docente; reclutamento e cessazione dal servizio del personale docente, organici. • Inquadramento funzionale e giuridico del personale ATA; i profili professionali del personale ATA, la mobilità • Il personale supplente • Formazione del personale scolastico • La dirigenza tecnica ed il personale ispettivo • Profili di responsabilità del personale scolastico: 1. disciplinare 2. civile 3. amministrativo - contabile 4. penale SOTTO-AREA 2 La disciplina giuridica del personale scolastico 39 LEGGE 14 gennaio 1994, n. 20 Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti DECRETO MINISTERIALE 850 DEL 27 OTTOBRE 2015 Periodo di prova e formazione personale docente DECRETO LEGISLATIVO 26 agosto 2016, n. 174 Codice di giustizia contabile, adottato ai sensi dell'articolo 20 della legge 7 agosto 2015, n. 124 DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 59 Riordino, adeguamento e semplificazione del sistema di formazione iniziale e di accesso nei ruoli di docente nella scuola secondaria per renderlo funzionale alla valorizzazione sociale e culturale della professione, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera b), della legge 13 luglio 2015, n. 107 DECRETO LEGISLATIVO 13 aprile 2017, n. 64 Disciplina della scuola italiana all'estero, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera h), della legge 13 luglio 2015, n. 107 DECRETO MINISTERIALE 374 DEL 1 GIUGNO 2017 Riapertura graduatorie d'istituto II e III fascia personale docente ed educativo DECRETO MINISTERIALE 640 DEL 30 AGOSTO 2017 Aggiornamento terza fascia graduatorie ATA triennio 2017-2019 CCNL Comparto istruzione e Ricerca Norme specifiche di riferimento SOTTO - AREA 3 Dirigente pubblico e dirigente scolastico. Profili generali delle competenze dirigenziali. Funzioni e competenze del dirigente scolastico 40 3.1. La dirigenza pubblica: • Accesso alla dirigenza e incarichi dirigenziali • Regime giuridico della dirigenza • Attribuzioni dei dirigenti • Poteri del dirigente pubblico quale datore di lavoro privato • Trattamento economico del dirigente pubblico • Responsabilità dirigenziale • Potere disciplinare del dirigente pubblico e sistema sanzionatorio 3.2 La dirigenza scolastica • Reclutamento e cessazione del rapporto di lavoro del dirigente scolastico. Profilo professionale e stato giuridico • Conferimento dell'incarico, mutamento e incarichi aggiuntivi • Formazione del dirigente scolastico • Attribuzioni ed obblighi del dirigente scolastico • Svolgimento del rapporto di lavoro • La gestione delle relazioni sindacali • Trattamento economico 3.3 Dalla gestione del personale alla gestione e valorizzazione delle risorse umane: il DS come datore di lavoro. • Rapporti interorganici nella scuola • Funzione direttiva e potere di coordinamento • Valutazione del DS sui docenti e il bonus • Docenti collaboratori del dirigente scolastico • Il direttore dei servizi generali ed amministrativi • Staff di dirigenza • Potere disciplinare del DS quale datore di lavoro • Responsabilità disciplinare del DS 3.4 La tutela dei dati personali e la sicurezza dei luoghi di lavoro 3.4.1 Tutela dei dati personali • Normativa sulla privacy • La tutela dei dati personali nella scuola • La normativa sulla trasparenza 3.4.2 La sicurezza sui luoghi di lavoro 41 • TU sulla sicurezza sul lavoro: definizioni, struttura, soggetti responsabili, soggetti tutelati, adempimenti • Applicazione del TU agli istituti di istruzione. I compiti del DS • La valutazione dei rischi • La prevenzione e le misure di tutela • La sorveglianza sanitaria nelle scuole • La gestione delle emergenze DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 24 giugno 1998, n. 249 Regolamento recante lo statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria DECRETO INTERMINISTERIALE 44 DEL 1 FEBBRAIO 2001 Regolamento Istruzioni gestione amministrativo contabile istituzioni scolastiche DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 14 novembre 2002, n. 313 Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di casellario giudiziale, di anagrafe delle sanzioni amministrative dipendenti da reato e dei relativi carichi pendenti DECRETO LEGISLATIVO 30 giugno 2003, n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali DECRETO LEGISLATIVO 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2013, n. 33 Riordino della disciplina riguardante il diritto di accesso civico e gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni. REGOLAMENTO (UE) 2016/679 DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 27 aprile 2016 relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati) DECRETO MINISTERIALE 138 DEL 3 AGOSTO 2017 Norme specifiche di riferimento 42 Regolamento concorso dirigenti scolastici CCNL SCUOLA Area Dirigenza 2002 - 2005 CCNL SCUOLA Area Dirigenza 2006 - 2009 43 AREA TEMATICA 6 NORMATIVA RIFERITA ALLA VALUTAZIONE ED AUTOVALUTAZIONE DEL PERSONALE, DEGLI APPRENDIMENTI E DEI SISTEMI E DEI PROCESSI SCOLASTICI (art. 10, comma 2, lettera f., del D.M. 3 agosto 2017, n. 138) Per questa area tematica i quesiti a risposta multipla sono finalizzati a verificare le conoscenze dei candidati in ordine alle norme, di rango primario e secondario, che regolamentano, all'interno del sistema educativo di istruzione e formazione e degli ordinamenti degli studi in Italia, la valutazione, con particolare riferimento: - al personale docente e dirigente della scuola - agli alunni e agli studenti delle scuole di ogni ordine e grado - alle istituzioni scolastiche statali e paritarie - alle indagini nazionali e internazionali E' stata trattata, anche se marginalmente, la valutazione dei sistemi scolastici di alcuni Paesi europei. Per la costruzione dei quesiti a risposta multipla, si è ritenuto utile articolare l'area tematica nelle seguenti sotto-aree di riferimento: Sotto-Area 1 La valutazione e l'autovalutazione del personale Sotto-Area 2 La valutazione degli apprendimenti nel primo ciclo di istruzione Sotto-Area 3 La valutazione degli apprendimenti nel secondo ciclo di istruzione e nei percorsi di specializzazione tecnica post diploma Sotto-Area 4 Le indagini nazionali ed internazionali, gli enti di ricerca, i documenti di riferimento europei Sotto-Area 5 La valutazione delle istituzioni scolastiche Per ciascuna sotto-area sono stati individuati i contenuti specifici che costituiscono oggetto dei quesiti a scelta multipla. Sotto-Area 1 La valutazione e l'autovalutazione del personale 1. La formazione in ingresso del personale docente ed educativo: portfolio delle competenze, periodo di formazione e di prova, conferma in ruolo 2. Ruolo e funzioni del dirigente scolastico e del comitato per la valutazione del servizio per i docenti neo-assunti 3. La valorizzazione del merito dei docenti 4. Procedure di valutazione dei dirigenti scolastici 5. Funzioni dell'Osservatorio per la valutazione della dirigenza scolastica Norme essenziali e specifiche di riferimento 44 D.lgs. 6 marzo 1998, n. 59 Disciplina della qualifica dirigenziale dei capi di istituto delle istituzioni scolastiche autonome, a norma dell'articolo 21, comma 16, della legge 15 marzo 1997, n. 59 D.lgs. 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni e integrazioni Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche D.lgs. 27 ottobre 2009, n. 150 e successive modificazioni e integrazioni Attuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni D.P.C.M. 26 gennaio 2011 Determinazione dei limiti e delle modalità applicative delle disposizioni del Titolo II e III del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, al personale docente della scuola e delle istituzioni di alta formazione artistica e musicale nonché ai tecnologi e ai ricercatori degli enti di ricerca D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80 Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione Direttiva ministeriale 18 settembre 2014, n. 11 Priorità strategiche del Sistema nazionale di valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17 D.M. 27 ottobre 2015, n. 850 Obiettivi, modalità di valutazione del grado di raggiungimento degli stessi, attività formative e criteri per la valutazione del personale docente ed educativo in periodo di formazione e di prova, ai sensi dell'articolo 1, comma 118, della legge 13 luglio 2015, n.107 Direttiva ministeriale 18 agosto 2016, n. 36 e linee guida allegate Valutazione dei dirigenti scolastici Direttiva ministeriale 21 aprile 2017, n. 239 Modifiche alla Direttiva 18 agosto 2016 n. 36 sulla valutazione dei dirigenti scolastici D.M. 25 maggio 2017, n. 316 Osservatorio per la valutazione dei dirigenti scolastici CCNL Area V 2002-2005 (11 aprile 2006) CCNL Area V 2006-2009 (15 luglio 2010) CCNL comparto scuola 1994-1997 (4 agosto 1995) CCNL "Istruzione e ricerca" 2016-2018 (19 aprile 2018) Sotto-Area 2 La valutazione degli apprendimenti nel primo ciclo di istruzione 1. La valutazione periodica e finale nella scuola primaria 2. La valutazione periodica e finale nella scuola secondaria di primo grado 3. L'istruzione parentale e gli esami di idoneità 4. L'esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione 5. La certificazione delle competenze al termine della scuola primaria e al termine del primo ciclo 45 6. La valutazione e l'esame di Stato conclusivo del primo ciclo per i percorsi di istruzione degli adulti di primo livello 7. Norme previgenti sulla valutazione degli apprendimenti 8. Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione del 2012 9. La valutazione degli alunni con disabilità o con DSA 10. La valutazione degli alunni in istruzione domiciliare o in ospedale Norme essenziali e specifiche di riferimento L. 4 agosto 1977, n. 517 Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione nonché altre norme di modifica dell'ordinamento scolastico L. 5 febbraio 1992, n. 104 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate Ordinanza Ministeriale 2 agosto 1993, n. 236 Valutazione degli alunni della scuola elementare D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni e integrazioni Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria D.lgs. 19 febbraio 2004, n. 59 Definizione delle norme generali relative alla scuola dell'infanzia e al primo ciclo dell'istruzione, a norma dell'articolo 1 della legge 28 marzo 2003, n. 53 L. 25 ottobre 2007, n. 176 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 7 settembre 2007, n. 147, recante disposizioni urgenti per assicurare l'ordinato avvio dell'anno scolastico 2007-2008 ed in materia di concorsi per ricercatori universitari D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 L. 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico D.P.R. 29 ottobre 2012, n. 263 Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell'assetto organizzativo didattico dei Centri d'istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 D.M. 16 novembre 2012, n. 254 Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione Decreto Interministeriale 12 marzo 2015 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell'autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti D.lgs. 13 aprile 2017, n. 62 Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107. 46 D.M. 3 ottobre 2017, n. 741 Esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione D.M. 3 ottobre 2017, n. 742 Certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione Quadri di riferimento per la costruzione delle prove standardizzate di italiano e matematica per il primo ciclo di istruzione a cura di Invalsi, reperibili al link https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?get=static&pag=home Principali riferimenti bibliografici: Linee guida per la certificazione delle competenze nel primo ciclo di istruzione del 9 gennaio 2018 Petracca C., Valutare e certificare nella scuola, Centro Lisciani Formazione e ricerca, 2015 Da Re F., Valutare e certificare a scuola, Pearson Italia, 2018 Sotto-Area 3 La valutazione degli apprendimenti nel secondo ciclo di istruzione e nei percorsi di specializzazione tecnica post diploma 1. La valutazione periodica e finale nella scuola secondaria di secondo grado 2. L'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione 3. La certificazione delle competenze a conclusione dell'obbligo di istruzione 4. Il curriculum dello studente 5. Valutazione ed esami nei percorsi ITS 6. Valutazione nei percorsi di apprendistato di I livello Norme essenziali e specifiche di riferimento L. 5 febbraio 1992, n. 104 Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate D.P.R. 24 giugno 1998, n. 249 e successive modificazioni e integrazioni Regolamento recante lo Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria L. 17 dicembre 2006, n. 296 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato D.M. 22 agosto 2007, n. 139 Regolamento recante norme in materia di adempimento dell'obbligo di istruzione D.P.C.M. 25 gennaio 2008 Linee guida per la riorganizzazione del Sistema di istruzione e formazione tecnica superiore e la costituzione degli istituti tecnici superiori D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122 Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalità applicative in materia, ai sensi degli articoli 2 e 3 del decreto-legge 1° settembre 2008, n. 137, convertito, con modificazioni, dalla legge 30 ottobre 2008, n. 169 D.M. 27 gennaio 2010, n. 9 Certificazione delle competenze al termine dell'obbligo di istruzione 47 D.P.R. 15 marzo 2010, n. 89 Regolamento recante revisione dell'assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei licei a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 L. 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico D.P.R. 29 ottobre 2012, n. 263 Regolamento recante norme generali per la ridefinizione dell'assetto organizzativo didattico dei Centri d'istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi serali, a norma dell'articolo 64, comma 4, del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 Conferenza Stato-Regioni del 20 dicembre 2012 Schema di accordo tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano sulla referenziazione del sistema italiano delle qualificazioni al quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF) di cui alla Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 D.lgs. 16 gennaio 2013, n. 13 Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l'individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell'articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92 Decreto Interministeriale 12 marzo 2015 Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento a sostegno dell'autonomia organizzativa e didattica dei Centri provinciali per l'istruzione degli adulti Decreto Interministeriale 12 ottobre 2015 Definizione degli standard formativi dell'apprendistato e criteri generali per la realizzazione dei percorsi di apprendistato, in attuazione dell'articolo 46, comma 1, del decreto legislativo 15 giugno 2015, n. 81 Decreto Interministeriale 16 settembre 2016, n. 713 Linee guida in materia di semplificazione e promozione degli Istituti tecnici superiori a sostegno delle politiche di istruzione e formazione sul territorio e dello sviluppo dell'occupazione dei giovani, a norma dell'articolo 1, comma 47, della legge 13 luglio 2015, n. 107 D. lgs. 13 aprile 2017, n. 61 Revisione dei percorsi dell'istruzione professionale nel rispetto dell'articolo 117 della Costituzione, nonché raccordo con i percorsi dell'istruzione e formazione professionale, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera d), della legge 13 luglio 2015, n. 107 D.lgs. 13 aprile 2017, n. 62 Norme in materia di valutazione e certificazione delle competenze nel primo ciclo ed esami di Stato, a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera i), della legge 13 luglio 2015, n. 107 D.M. 3 agosto 2017, n. 567 Piano nazionale di innovazione ordinamentale per la sperimentazione di percorsi quadriennali di istruzione secondaria di secondo grado Ordinanza ministeriale 2 maggio 2018, n. 350 Istruzioni e modalità organizzative ed operative per lo svolgimento degli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria di secondo grado nelle scuole statali e paritarie Anno scolastico 2017/2018 Sotto-Area 4 48 Le indagini nazionali e internazionali, gli enti di ricerca, i documenti di riferimento europei 1. Ruolo e funzioni dell'Invalsi 2. Ruolo e funzioni dell'Indire 3. Le prove standardizzate e i quadri di riferimento Invalsi di italiano e matematica 4. Le più importanti indagini internazionali (PISA, TIMSS, PIRLS, ECES, PIIAC) 5. Quality framework for ECEC 6. Raccomandazioni europee sulle competenze chiave e sull'EQF 7. I Benchmark per ET 2020 8. I Livelli ISCED Norme essenziali e specifiche di riferimento Direttiva Ministeriale 21 maggio 1997, n. 307 Servizio Nazionale per la qualità dell'istruzione D.lgs. 10 luglio 1999, n. 258 Riordino del Centro europeo dell'educazione, della biblioteca di documentazione pedagogica e trasformazione in Fondazione del museo nazionale della scienza e della tecnica "Leonardo da Vinci", a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 D.P.R. 6 marzo 2001, n. 190 Regolamento concernente l'organizzazione degli Istituti regionali di ricerca educativa, a norma dell'articolo 76 del decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300 D.lgs. 19 novembre 2004, n. 286 Istituzione del Servizio nazionale di valutazione del sistema educativo di istruzione e formazione, nonché riordino dell'omonimo istituto, a norma degli articoli 1 e 3 della legge 28 marzo 2003, n. 53 D.lgs. 31 dicembre 2009, n. 213 Riordino degli enti di ricerca in attuazione dell'articolo 1 della legge 27 settembre 2007, n. 165 Legge 26 febbraio 2011, n. 10 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 29 dicembre 2010, n. 225 "Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese e alle famiglie" D.L. 6 luglio 2011, n. 98 convertito, con modificazioni, dalla L. 15 luglio 2011, n. 111 Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria D.lgs. 25 novembre 2016, n. 218 Semplificazione delle attività degli enti pubblici di ricerca ai sensi dell'articolo 13 della legge 7 agosto 2015, n. 124 Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l'apprendimento permanente Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del quadro europeo delle qualifiche per l'apprendimento permanente (EQF) Conclusioni del Consiglio dell'Unione europea del 12 maggio 2009 su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione («ET 2020») Quadri di riferimento per la costruzione delle prove standardizzate di italiano e matematica per il primo ciclo di istruzione a cura di Invalsi, reperibili al link https://invalsi-areaprove.cineca.it/index.php?get=static&pag=home 49 Indagini internazionali informazioni desunte dal sito di Invalsi www.invalsi.it Livelli ISCED Informazioni desunte dal sito http://uis.unesco.org/en/topic/international-standard-classification-education-isced ELET Informazioni desunte dal sito http://ec.europa.eu/eurostat/statistics-explained/index.php/Early_leavers_from_education_and_training Principali riferimenti bibliografici: Proposal for key principles of Quality Framework for Early Childhood Education and Care 2014 Traduzione italiana a cura di Arianna Lazzari, Editore Zeroseiup s.r.l., 2016 La dispersione scolastica nell'a.s. 2015/2016 e nel passaggio all'a.s. 2016/2017, Ufficio Statistica e Studi, MIUR, novembre 2017 Sotto-Area 5 La valutazione delle istituzioni scolastiche 1. Strumenti e procedure per l'autovalutazione delle scuole 2. La valutazione dell'inclusione scolastica 3. La valutazione esterna delle istituzioni scolastiche in Italia 4. La valutazione esterna delle scuole nei principali Paesi europei (Pubblicazione Eurydice 2015) 5. Principali sperimentazioni nazionali per la valutazione delle scuole e del personale 6. Sperimentazione del RAV Infanzia Norme essenziali e specifiche di riferimento D.L. 29 dicembre 2010, n. 225, convertito, con modificazioni, dalla L. 26 febbraio 2011, n. 10 Proroga di termini previsti da disposizioni legislative e di interventi urgenti in materia tributaria e di sostegno alle imprese D.P.R. 28 marzo 2013, n. 80 Regolamento sul sistema nazionale di valutazione in materia di istruzione e formazione Direttiva Ministeriale 18 settembre 2014, n. 11 Priorità strategiche del Sistema nazionale di valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17 D.lgs. 13 aprile 2017, n. 66 Norme per la promozione dell'inclusione scolastica degli studenti con disabilità , a norma dell'articolo 1, commi 180 e 181, lettera c), della legge 13 luglio 2015, n. 107 RAV - Rapporto di autovalutazione Materiali reperibili al link https://snv.pubblica.istruzione.it/snv-portale-web/public/scuole/rav Modello sperimentale RAV Infanzia Materiali reperibili al link https://snv.pubblica.istruzione.it/snv-portale-web/public/ravInfanzia/ravInfanzia Resoconti progetti sperimentali per la valutazione delle scuole Materiali reperibili al link http://www.invalsi.it/snv/ 50 Principali riferimenti bibliografici: Camp Robert, Benchmarking: la ricerca delle migliori prassi aziendali per raggiungere una prestazione superiore, Editoriale Itaca, 1991 Eurydice, 2015, Assuring Quality in Education Policies and Approaches to School Evaluation in Europe, Eurydice Report Traduzione italiana: La valutazione delle scuole in Europa: politiche e approcci in alcuni paesi europei, Eurydice Italia, 2016 Fondazione Giovanni Agnelli, La valutazione della scuola, Editori Laterza, 2014 AA.VV., Rapporto di autovalutazione (RAV) e miglioramento, Maggioli Editore, 2015 Faggioli M., Costruire il miglioramento, Rubettino, 2018 51 AREA TEMATICA 7 - ELEMENTI DI DIRITTO CIVILE E AMMINISTRATIVO, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO ALLE OBBLIGAZIONI GIURIDICHE E ALLE RESPONSABILITÀ TIPICHE DEL DIRIGENTE SCOLASTICO, NONCHÉ DI DIRITTO PENALE CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI DELITTI CONTRO LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E IN DANNO DI MINORENNI (art. 10, comma 2, lettera g, del D.M. 3 agosto 2017, n. 138 ) Per la costruzione dei quesiti a risposta multipla, si è ritenuto utile articolare l'area tematica nelle seguenti sotto-aree di riferimento: Sotto-Area 1 Elementi di diritto civile, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico Sotto-Area 2 Elementi di diritto amministrativo, con particolare riferimento alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico Sotto-Area 3 Elementi di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica Amministrazione e in danno di minorenni Per ciascuna sotto-area sono stati individuati i contenuti specifici che costituiscono oggetto dei quesiti a scelta multipla. Sotto-Area 1 Elementi di diritto civile, con particolare riferimento alle obbligazioni giuridiche e alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico 1. Le fonti del diritto 2. Nozioni in tema di diritti delle persone fisiche e di diritto di famiglia. In particolare, rilevano la capacità giuridica, la capacità di agire, la tutela dei soggetti incapaci di agire 3. Solo principi fondamentali in materia di successioni, ove espressioni di principi di sistema di impatto generale 4. I beni: definizioni e disciplina 5. La proprietà e i suoi modi di acquisto 6. I diritti reali di godimento 7. Il possesso 8. La comunione 9. La trascrizione 10. I diritti reali di garanzia, e in particolare il pegno e l'ipoteca 11. Prescrizione e decadenza 12. Atto pubblico e scrittura privata 13. Le fonti delle obbligazioni 52 14. Il rapporto obbligatorio: elementi strutturali 15. L'adempimento delle obbligazioni 16. La mora del debitore 17. I modi di estinzione delle obbligazioni diversi dall'adempimento 18. Le modificazioni soggettive del rapporto obbligatorio dal lato attivo e passivo 19. Le diverse specie di obbligazioni (in particolare, le obbligazioni pecuniarie, alternative, solidali, divisibili e indivisibili) 20. Definizione del contratto 21. I requisiti del contratto 22. La conclusione del contratto 23. Gli elementi accidentali del contratto 24. L'interpretazione del contratto 25. Efficacia del contratto e diritto di recesso 26. Clausola penale e caparra 27. La rappresentanza 28. La cessione del contratto 29. Il contratto a favore di terzo 30. La simulazione 31. La patologia del contratto (in particolare, la nullità e l'annullabilità ) 32. La rescissione del contratto 33. La risoluzione del contratto 34. I diversi tipi di contratti 35. I contratti atipici 36. I contratti tipici, e in particolare: la vendita, la permuta, la locazione, l'affitto, l'appalto, il trasporto, il mandato, l'agenzia, la mediazione, il deposito, il comodato, il mutuo, l'assicurazione, la fideiussione, l'anticresi, la transazione 37. Le promesse unilaterali 38. La gestione di affari altrui, la ripetizione di indebito e l'arricchimento senza causa 39. La responsabilità precontrattuale 40. La responsabilità per inadempimento delle obbligazioni 41. La responsabilità da contatto sociale 42. La responsabilità extracontrattuale 43. Le figure speciali di responsabilità Norme essenziali e specifiche di riferimento Codice civile - Libri I, II, III, IV, VI Sotto-Area 2 Elementi di diritto amministrativo, con particolare riferimento alle responsabilità tipiche del dirigente scolastico 1. La scuola nella Costituzione 2. I principi del procedimento amministrativo 53 3. Le fasi del procedimento amministrativo 4. I tempi del procedimento amministrativo: il ritardo e il silenzio inadempimento 5. Il potere amministrativo 6. La motivazione del provvedimento amministrativo 7. I soggetti del procedimento amministrativo: diritti, facoltà e obblighi 8. In particolare: il responsabile del procedimento 9. La partecipazione al procedimento amministrativo 10. Il conflitto di interessi 11. La comunicazione di avvio del procedimento amministrativo 12. Il contraddittorio 13. L'istruttoria 14. Gli accordi con i privati e tra pubbliche amministrazioni 15. Gli atti endoprocedimentali 16. La conferenza di servizi 17. La semplificazione dell'azione amministrativa e il silenzio assenso 18. La liberalizzazione dell'attività amministrativa e la segnalazione certificata di inizio attività 19. Il preavviso di rigetto 20. La patologia dell'atto amministrativo 21. I vizi non invalidanti 22. L'autotutela 23. Revoca e recesso 24. L'integrazione dell'efficacia 25. Il diritto di accesso documentale: presupposti, oggetto e contenuto presupposti 26. Limiti al diritto di accesso ed esclusioni 27. Il diritto di accesso civico: presupposti, oggetto e contenuto 28. Il diritto di accesso generalizzato: presupposti, oggetto e contenuto 29. La tutela dei controinteressati 30. Il diritto alla protezione dei dati personali 31. Il titolare, il responsabile, gli incaricati e l'interessato 32. Il diritto di accesso ai dati personali e la tutela dell'interessato 33. Il trattamento dei dati personali e le norme specifiche che riguardano il trattamento da parte dei soggetti pubblici 34. I dati giudiziari, i dati sensibili e i dati sensibilissimi 35. I rapporti con il diritto di accesso 36. La responsabilità amministrativa nella Costituzione 37. Gli elementi costitutivi e i caratteri della responsabilità amministrativa 38. L'insindacabilità delle scelte discrezionali 39. Il giudizio di responsabilità 40. Il danno erariale 41. In particolare: il danno all'immagine 42. In particolare: il danno derivante dalla violazione dolosa o gravemente colposa dei termini procedimentali 43. I principi del processo amministrativo 44. La giurisdizione amministrativa 54 45. Le azioni proponibili nel processo amministrativo 46. Il ricorso 47. La costituzione delle parti 48. I motivi aggiunti 49. La tutela cautelare 50. I termini Norme essenziali e specifiche di riferimento L. 8 agosto 1990, n. 241 Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi L. 6 novembre 2012, n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione D. lgs. 25 maggio 2016, n. 97 Revisione e semplificazione delle disposizioni in materia di prevenzione della corruzione, pubblicità e trasparenza, correttivo della legge 6 novembre 2012, n. 190 e del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, ai sensi dell'articolo 7 della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche D. lgs. 30 giugno 2003, n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali L. 14 gennaio 1994, n. 20 Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti D. lgs. 2 luglio 2010, n. 104 Attuazione dell'articolo 44 della legge 18 giugno 2009, n. 69, recante delega al governo per il riordino del processo amministrativo Sotto-Area 3 Elementi di diritto penale con particolare riferimento ai delitti contro la Pubblica Amministrazione e in danno di minorenni 1. I principi del diritto penale 2. Gli elementi costitutivi del reato 3. Le scriminanti 4. Le circostanze aggravanti e attenuanti 5. Le condizioni obiettive di punibilità 6. Le forme di manifestazione del reato 7. Le condizioni di procedibilità 8. La sicurezza nei locali della scuola 9. I soggetti chiamati a garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro: articolazione dei compiti e delle responsabilità 55 10. Le misure di tutela 11. La delega di funzioni e obblighi non delegabili 12. Obblighi del datore di lavoro 13. Il pubblico ufficiale 14. L'incaricato di un pubblico servizio 15. L'esercente un servizio di pubblica necessità 16. I principali delitti contro la pubblica amministrazione, e in particolare: 16.1. peculato 16.2. malversazione ai danni dello Stato 16.3 indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato 16.4 concussione 16.5 corruzione propria e impropria 16.6. istigazione alla corruzione 16.7 abuso di ufficio 16.8 rivelazione e utilizzazione di segreti di ufficio 16.9 rifiuto e omissione di atti di ufficio 16.10 interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità 16.11 induzione indebita a dare o promettere utilità 17 Le circostanze attenuanti 18 Il bullismo e il cyberbullismo 19 Prostituzione minorile 20 Pornografia minorile 21 Detenzione di materiale pornografico 22 Pornografia virtuale 23 La minore età e l'ignoranza della minore età della vittima 24 Violenza sessuale e atti sessuali con i minorenni 25 Corruzione e adescamento di minorenni Norme essenziali e specifiche di riferimento Codice penale: Libro I e Libro II (solo il Titolo II e il Titolo XII) D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro L. 29 maggio 2017, n. 71 Disposizioni a tutela dei minori per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno del cyberbullismo 56 Area Tematica 8 -La contabilità di Stato, con particolare riferimento alla programmazione e gestione finanziaria presso le istituzioni scolastiche ed educative statali e relative aziende speciali (art. 10, comma 2, lettera h, del D.M. 3 agosto 2017, n. 138) La contabilità pubblica racchiude il complesso delle norme che disciplinano la gestione dei pubblici poteri attraverso l'attività di governo della finanza pubblica, con riferimento all'organizzazione finanziario-contabile, alla gestione patrimoniale, all'attività contrattuale, alla gestione del bilancio, al sistema dei controlli e alle responsabilità degli amministratori della "cosa pubblica". Pertanto i quesiti a scelta multipla relativi alla presente area tematica, riguardano gli elementi conoscitivi del sistema di contabilità pubblica funzionali alla gestione amministrativocontabile dell'istituzione scolastica. Per la loro costruzione si è fatto riferimento sia alla normativa a carattere generale - L. n. 241/1990, D. lgs. 165/2001 e D. lgs. n. 150/2009 - che a quella di dettaglio, in relazione ai contenuti individuati all'interno delle seguenti sotto-aree: Sotto-Area 1 Il sistema della contabilità pubblica Sotto-Area 2 La gestione finanziaria e contabile delle Istituzioni scolastiche e la loro rendicontazione Sotto-Area 3 I contratti Per ciascuna sotto-area sono stati individuati i contenuti specifici che costituiscono oggetto dei quesiti a scelta multipla. Sotto-Area 1 Il sistema della contabilità pubblica 1 Il bilancio dello Stato 2 La Costituzione e il principio del pareggio di bilancio 3 La legge 31 dicembre 2009, n. 196, il ciclo del bilancio e il principio della programmazione 4 Il sistema dei controlli 5 La Corte dei conti 6 Il bilancio del Miur 57 Norme essenziali e specifiche di riferimento Regio Decreto 18 novembre 1923, n. 2440 Nuove disposizioni sull'amministrazione del patrimonio e sulla contabilità generale dello Stato Regio Decreto 23 maggio 1924 n. 827 Regolamento per l'amministrazione del patrimonio e per la contabilità generale dello stato Regio Decreto 12 luglio 1934, n. 1214 Approvazione del testo unico delle leggi sulla Corte dei conti Legge 21 marzo 1958, n. 259 Partecipazione della Corte dei conti al controllo sulla gestione finanziaria degli enti a cui lo Stato contribuisce in via ordinaria Legge 14 gennaio 1994, n. 20 Disposizioni in materia di giurisdizione e controllo della Corte dei conti Decreto Legge 23 ottobre 1996, n. 543 convertito con modificazioni nella Legge 20 dicembre 1996, n. 639 Disposizioni urgenti in materia di ordinamento della Corte dei conti Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286 Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 Legge 21 luglio 2000, n. 202 Disposizioni in materia di nomina del Presidente della Corte dei conti Legge 31 dicembre 2009, n. 196 e s.m.i. Legge di contabilità e finanza pubblica Decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123 Riforma dei controlli di regolarità amministrativa e contabile e potenziamento dell'attività di analisi e valutazione della spesa, a norma dell'articolo 49 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 Legge 24 dicembre 2012, n. 243 Disposizioni per l'attuazione del principio del pareggio di bilancio ai sensi dell'articolo 81, sesto comma, della Costituzione Decreto Legislativo del 12 maggio 2016, n. 93 Riordino della disciplina per la gestione del bilancio e il potenziamento della funzione del bilancio di cassa, in attuazione dell'articolo 42, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196. Legge 4 agosto 2016, n. 163 Modifiche alla legge 31 dicembre 2009, n. 196, concernenti il contenuto della legge di bilancio, in attuazione dell'articolo 15 della legge 24 dicembre 2012, n. 243 Legge 12 agosto 2016, n. 164 Modifiche alla legge 24 dicembre 2012, n. 243, in materia di equilibrio dei bilanci delle regioni e degli enti locali. Legge 27 dicembre 2017, n. 205 Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020 58 1. I principi della gestione finanziaria 2. I principi della competenza e della cassa 3. Il regime giuridico -amministrativo delle entrate e delle spese 4. Le risorse finanziarie: Fondo d'Istituto, Fondi europei, risorse ex L. 440 5. L'esercizio finanziario e le scritture contabili obbligatorie 6. Il programma annuale, la sua realizzazione e le variazioni di bilancio 7. Il conto consuntivo e l'analisi della capacità di impiego delle risorse 8. Le gestioni fuori bilancio e la gestione provvisoria 9. Le gestioni economiche separate 10. Il ruolo dei revisori dei conti e il sistema dei controlli 11. La contrattazione integrativa d'Istituto 12. Il bilancio sociale Norme essenziali e specifiche di riferimento Decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 286 Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche, a norma dell'articolo 11 della legge 15 marzo 1997, n. 59 Decreto Interministeriale n. 44 del 1 febbraio 2001 Regolamento Istruzioni gestione amministrativo contabile istituzioni scolastiche Direttiva Ministro Funzione pubblica del 17 febbraio 2006 Rendicontazione sociale nelle amministrazioni pubbliche Legge 27 dicembre 2006, n. 296 e s.m.i. Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato Decreto legge 25 settembre 2009, n. 134, coordinato con la Legge di conversione 24 novembre 2009, n. 167 Disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo Decreto legislativo 30 giugno 2011, n. 123 Riforma dei controlli di regolarità amministrativa e contabile e potenziamento dell'attività di analisi e valutazione della spesa, a norma dell'articolo 49 della legge 31 dicembre 2009, n. 196 Decreto legge 12 settembre 2013, n. 104, convertito con modifiche dalla Legge 8 novembre 2013, n. 128 Misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca REGOLAMENTO (UE) N. 1303/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 Sotto-Area 2 La gestione finanziaria e contabile delle Istituzioni scolastiche e la loro rendicontazione 59 Disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio Decreto ministeriale del 16 giugno 2015, n. 435 Criteri e parametri per l'assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche nonché per la determinazione delle misure nazionali relative la missione Istruzione Scolastica, a valere sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche Decreto ministeriale del 27 ottobre 2017, n. 851 Criteri e parametri per l'assegnazione diretta alle istituzioni scolastiche, nonché per la determinazione delle misure nazionali relative alla missione istruzione scolastica, a valere sul Fondo per il funzionamento delle istituzioni scolastiche Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro "Istruzione e Ricerca" 2016-2018 del 19 aprile 2018 1. Tipologie di contratti 2. Procedure di gara 3. Legge anticorruzione, ANAC e trasparenza negli appalti 4. Mepa, firma digitale e gare telematiche 5. AVCPASS, DURC, CUP, CIG, IPA, PCC 6. Fatturazione elettronica, Split Payment e Sistema di Interscambio (SDI) 7. Tesoreria unica Norme essenziali e specifiche di riferimento Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 31 ottobre 2000 Regole tecniche per il protocollo informatico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 20 ottobre 1998, n. 428 Legge 24 dicembre 2007, n. 244 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato DM 18 gennaio 2008 n. 40 Disposizioni in materia di pagamenti da parte delle Pubbliche Amministrazioni Decreto Legge 95 del 6 luglio 2012 convertito con modificazione dalla Legge del 7 agosto 2012, 135 Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179, coordinato con la Legge di conversione 17 dicembre 2012, n. 221 Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese Legge 6 novembre 2012, n. 190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione Sotto-Area 3 I contratti 60 Decreto ministeriale 3 aprile 2013, n. 55 Regolamento in materia di emissione, trasmissione e ricevimento della fattura elettronica da applicarsi alle amministrazioni pubbliche Decreto legge 8 aprile 2013, n. 35, convertito con modificazioni dalla Legge 6 giugno 2013, n. 64 Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento di tributi degli enti locali Decreto legge 21 giugno 2013, n. 69 coordinato con la legge di conversione 9 agosto 2013, n. 98 Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia Decreto legge 20 marzo 2014, n. 34 convertito con modificazioni dalla Legge 16 maggio 2014, n. 78 Disposizioni urgenti per favorire il rilancio dell'occupazione e per la semplificazione degli adempimenti a carico delle imprese Legge 23 dicembre 2014, n. 190 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali 30 gennaio 2015 Semplificazione in materia di documento unico di regolarità contributiva Decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50 e s.m.i. Codice dei contratti pubblici Decreto legge 16 ottobre 2017, n. 148, convertito con modificazioni dalla Legge 4 dicembre 2017, n. 172 Disposizioni urgenti in materia finanziaria e per esigenze indifferibili Linee guida ANAC in relazione al Codice dei contratti pubblici 61 Area tematica 9 -I sistemi educativi nei paesi dell'Unione europea (art. 10, comma 2, lettera i, del D.M. 3 agosto 2017, n. 138) Il quadro di riferimento dell'area "Sistemi educativi dei paesi dell'Unione europea" è fondato su dati, informazioni e strumenti di analisi, relativi a tematiche basilari desunte dai rapporti Eurydice, la rete Europea (Commissione Europea) che raccoglie, aggiorna, analizza e diffonde informazioni sulle politiche, sulla struttura e l'organizzazione dei sistemi educativi in tutti i paesi europei. La rete è composta da un'Unità europea -operativa a Bruxelles- e dalle Unità nazionali: per l'Italia l'Unità nazionale ha sede presso Indire (http://eurydice.indire.it/). I quesiti per la banca dati di questa prova preselettiva sono desunti da elaborazioni contenute nei rapporti e negli articoli Euridyce pubblicati in italiano (che rimandano ai relativi grafici riportati nella pubblicazione integrale) a partire dal 2015 e presenti nel sito Indire sopra citato. In particolare si sono considerati i temi riportati più sotto, scelti anche in funzione del materiale di documentazione recente effettivamente disponibile e suddivisi in tre sotto-aree Sotto-Area 1 Aspetti strutturali generali Sotto-Area 2 Personale e valutazione della scuola Sotto-Area 3 Questioni specifiche Per ciascuna sotto-area sono stati individuati i contenuti specifici su cui si focalizzano i quesiti, facendo riferimento ai testi indicati. Sotto-Area 1 Aspetti strutturali generali Struttura dei sistemi educativi e strumenti di analisi per la comparazione Eurydice Italia (2017) Strutture dei sistemi educativi in Europa: diagrammi 2017-18, I quaderni di Eurydice Italia 2017, Firenze , INDIRE 62 Tratto da Commissione europea/EACEA/Eurydice, (2017). The Structure of the European Education Systems 2017/18: Schematic Diagrams Eurydice- Facts and Figures. Luxembourg: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali dell'Unione europea Istruzione obbligatoria Commissione europea/EACEA/Eurydice, (2017). Istruzione obbligatoria in Europa - 2017/18. Eurydice- Facts and Figures. Luxembourg: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali dell'Unione europea. Tratto da : Commissione europea/EACEA/Eurydice, (2017). Compulsory education in Europe 2017-2018 . Eurydice - Facts and Figures. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea. Istruzione degli adulti Commissione europea/EACEA/Eurydice, (2015). Istruzione e formazione degli adulti in Europa: ampliare l'accesso alle opportunità di apprendimento. Rapporto Eurydice. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea Organizzazione del tempo scuola Eurydice Italia (2017) Cimò, E. Calendario scolastico ed accademico 2017/18, Firenze, INDIRE. Articolo basato su: European Commission/EACEA/Eurydice, (2017). The Organisation of School Time in Europe. Primary and General Secondary Education - 2017/18. Eurydice Facts and Figures. Luxembourg: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali dell'Unione europea. Sotto-Area 2 Personale e valutazione della scuola Docenti e dirigenti scolastici Eurydice Italia (2018) Il capo d'Istituto in Europa, I quaderni di Eurydice Italia 2018, Firenze, INDIRE Tratto da Cifre chiave sugli insegnanti e i capi di istituto in Europa, 2012 e da Teachers' and school heads' salaries, 2015/2016 e corredato da schede paese Eurydice Italia (2018) Baggiani,S. La carriera degli insegnanti in Europa. Accesso, progressione e sostegno, Firenze, INDIRE 63 Articolo basato su: Commissione europea/EACEA/Eurydice, 2018. Teaching Careers in Europe: Access, Progression and Support. Rapporto Eurydice. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali dell'Unione europea Eurydice Italia (2016) Simona Baggiani, Gli stipendi degli insegnanti si confermano in crescita nella maggior parte dei paesi, Firenze, INDIRE Articolo basato su: Commissione europea/EACEA/Eurydice, 2016 . Teachers' and school heads' salaries and allowances in europe 2015/16. Rapporto Eurydice. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali dell'Unione europea. Eurydice Italia (2015) La professione docente in Europa: pratiche, percezioni e politiche, I quaderni di Eurydice Italia 2016, Firenze, INDIRE Tratto da: Commissione europea/EACEA/Eurydice, 2015. The Teaching Profession in Europe: Practices, Perceptions, and Policies. Rapporto Eurydice. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali dell'Unione europea Valutazione della scuola Commissione europea/EACEA/Eurydice, (2015) Assicurare la qualità dell'istruzione: politiche e approcci alla valutazione delle scuole in Europa Rapporto Eurydice. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea Tratto da Commissione europea/EACEA/Eurydice, (2015). Assuring Quality in Education: Policies and Approaches to School Evaluation in Europe. Eurydice Report. Luxembourg: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali dell'Unione europea Eurydice Italia (2016) Erica Cimò (a cura di) La valutazione delle scuole in Europa: politiche e approcci in alcuni paesi, I quaderni di Eurydice, Firenze , INDIRE Tratto da Commissione europea/EACEA/Eurydice, (2015). Assuring Quality in Education: Policies and Approaches to School Evaluation in Europe. Eurydice Report. Luxembourg: Ufficio delle pubblicazioni ufficiali dell'Unione europea con schede paese Sotto-Area 3 Questioni specifiche Insegnamento delle lingue straniere Eurydice Italia (2017) Cifre chiave dell'insegnamento delle lingue in Europa, I quaderni di Eurydice Italia 2017, Firenze , INDIRE Tratto da : Commissione europea/EACEA/Eurydice, 2017. Key Data on Teaching Languages at School in Europe - 2017 Edition. Rapporto Eurydice. Lussemburgo: Uff cio delle pubblicazioni dell'Unione europea. Eurydice Italia (2017) Baggiani, S., L'insegnamento delle lingue straniere a scuola in Europa, Firenze, INDIRE Articolo basato su : Commissione europea/EACEA/Eurydice, 2017. Key Data on Teaching Languages at School in Europe - 2017 Edition. Rapporto Eurydice. Lussemburgo: Uff cio delle pubblicazioni dell'Unione europea. 64 Educazione alla cittadinanza Eurydice Italia (2017) Cimò, E., Educazione alla cittadinanza: Una disciplina per formare cittadini consapevoli di un'Europa multiculturale, Firenze, INDIRE. Articolo basato su: European Commission/EACEA/Eurydice, (2017). Citizenship Education at School in Europe - 2017. Eurydice Report. Luxembourg: Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea. Lotta all'abbandono precoce Eurydice Italia (2016) La lotta all'abbandono precoce dei percorsi di formazione in Europa: strategie, politiche e misure, I quaderni di Eurydice Italia, 2016, Firenze, INDIRE. Tratto da: Commissione europea/EACEA/Eurydice/Cedefop, 2014. Tackling Early Leaving from Education and Training in Europe. Rapporto Eurydice e Cedefop. Lussemburgo: Ufficio delle pubblicazioni dell'Unione europea. | |
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Da: preselettiva2018 | 04/08/2018 00:21:35 |
Quesiti proposti nella prova preselettiva del corso-concorso per Dirigenti scolastici, svoltasi il 23 luglio 2018 Per maggiore comodità i 100 quesiti sono stati suddivisi per Area e individuati con il numero con cui erano stati identificati nella batteria dei 4 mila quesiti pubblicata il 27 giugno 2018 e con la medesima collocazione delle quattro risposte di cui la [a] è sempre quella esatta Quesiti estratti dall'Area 1 (n. 13) DOMANDA 1.14 Ai sensi dell'art. 1, comma 2, del D.lgs. n. 226/2005: [a] lo Stato garantisce i livelli essenziali delle prestazioni del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione [b] le Regioni garantiscono i livelli essenziali delle prestazioni del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione [c] lo Stato garantisce i livelli essenziali delle prestazioni del primo ciclo del sistema educativo di istruzione [d] lo Stato garantisce il diritto all'istruzione e alla formazione professionale a tutti i cittadini italiani DOMANDA 1.40 Ai sensi dell'art. 7, c. 2, del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, se un accordo di rete prevede attività didattiche o di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, è approvato: [a] dal consiglio di circolo o di istituto e dal collegio dei docenti delle singole scuole interessate per la parte di propria competenza [b] dal consiglio di circolo o di istituto e dai consigli di classe delle singole scuole interessate per la parte di propria competenza [c] soltanto dal consiglio di circolo o di istituto delle singole scuole interessate [d] soltanto dal collegio dei docenti delle singole scuole interessate DOMANDA 1.80 Ai sensi dell'art. 1, comma 5, della L. n. 62/2000, le scuole paritarie: [a] sono soggette alla valutazione dei processi e degli esiti da parte del sistema nazionale di valutazione secondo gli standard stabiliti dagli ordinamenti vigenti [b] non sono soggette alla valutazione dei processi e degli esiti da parte del sistema nazionale di valutazione [c] sono soggette in via sperimentale alla valutazione dei processi e degli esiti da parte del sistema nazionale di valutazione secondo gli standard stabiliti dagli ordinamenti vigenti [d] sono soggette in via facoltativa alla valutazione dei processi e degli esiti da parte del sistema nazionale di valutazione secondo gli standard stabiliti dagli ordinamenti vigenti DOMANDA 1.146 Ai sensi dell'art. 5, comma 4, del D.P.C.M. n. 98 dell'11 febbraio 2014, il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione si articola nelle Direzioni Generali per: [a] gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione; il personale scolastico; lo studente, l'integrazione e la partecipazione [b] gli ordinamenti scolastici; la valutazione del sistema nazionale di istruzione; il personale scolastico [c] il personale scolastico; lo studente; l'integrazione e la partecipazione [d] gli ordinamenti scolastici; il personale scolastico; la promozione dell'inclusione scolastica DOMANDA 1.206 Da chi è presieduta la Commissione per la definizione del patto formativo individuale degli iscritti ai percorsi di istruzione degli adulti, ai sensi delle Linee Guida (3.3) adottate con D.I. 12 marzo 2015? [a] Dal Dirigente scolastico del CPIA presso il quale è incardinata [b] Dal Direttore generale dell'Ufficio Scolastico Regionale competente territorialmente [c] Dal coordinatore del locale Centro per l'impiego [d] Da un esperto esterno proveniente dal mondo del lavoro, individuato dal Dirigente scolastico del CPIA presso il quale è incardinata DOMANDA 1.246 Il diritto all'istruzione e alla formazione, ai sensi dell'art. 1, comma 3, del D.lgs. n. 76 del 15 aprile 2005, si realizza: [a] anche attraverso l'apprendistato [b] in via esclusiva nelle istituzioni scolastiche del secondo ciclo [c] in via esclusiva nel sistema educativo di istruzione e di formazione [d] solo nelle istituzioni scolastiche del primo ciclo DOMANDA 1.275 Ai sensi del D.lgs. 13 aprile 2017, n. 59, art. 5, comma 1, quali sono i requisiti di accesso al concorso per il percorso FIT? [a] il possesso congiunto di laurea magistrale o a ciclo unico, oppure diploma di II livello AFAM, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso e di 24 crediti formativi universitari o accademici, acquisiti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche [b] il possesso di laurea magistrale o a ciclo unico oppure diploma di II livello AFAM, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso. Tale requisito può essere sostituito da 24 crediti formativi universitari o accademici certificati, acquisiti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche [c] il possesso congiunto di laurea triennale oppure diploma di II livello AFAM, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso e di 24 crediti formativi universitari o accademici, acquisiti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche [d] il possesso congiunto di laurea triennale o a ciclo unico, oppure diploma di II livello AFAM, oppure titolo equipollente o equiparato, coerente con le classi di concorso vigenti alla data di indizione del concorso e di 28 crediti formativi universitari o accademici, acquisiti nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e nelle metodologie e tecnologie didattiche DOMANDA 1.295 Ai sensi della L. n. 107/2015, art. 1, comma 41, lettera a), che cos'è il registro nazionale per l'alternanza scuola-lavoro? [a] Un'area aperta e consultabile gratuitamente in cui sono visibili le imprese e gli enti pubblici e privati disponibili a svolgere i percorsi di alternanza scuola-lavoro [b] Un registro consultabile gratuitamente nel quale sono visibili le scuole secondarie che svolgono i percorsi di alternanza scuola-lavoro [c] Un documento consultabile gratuitamente, su richiesta del dirigente scolastico, nel quale sono inserite le schede di valutazione compilate dagli studenti sulle strutture ospitanti [d] Un registro virtuale consultabile gratuitamente nel quale è contenuto il piano di raccordo dei capitoli di bilancio relativi alle spese per i percorsi di alternanza scuola-lavoro DOMANDA 1.333 Ai sensi dell'art. 1, comma 65, della L. n. 107/2015 , il riparto della dotazione organica tiene, altresì, conto del fabbisogno per: [a] progetti e convenzioni di particolare rilevanza didattica e culturale espresso da reti di scuole o per progetti di valore nazionale [b] progetti finanziati con i fondi comunitari nell'ambito del PON Scuola 2014-2020 [c] progetti di innovazione didattica, ai sensi dell'art. 11 del D.P.R. n. 275/1999 [d] progetti di sperimentazione di percorsi quadriennali negli istituti di istruzione secondaria di secondo grado DOMANDA 1.364 Ai sensi dell'art. 1, c. 129, della L. 13 luglio 2015, n. 107, la componente docenti del Comitato per la valutazione dei docenti è costituita da: [a] tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto [b] quattro docenti dell'istituzione scolastica, di cui due scelti dal collegio dei docenti e due dal consiglio di istituto [c] tre docenti dell'istituzione scolastica, di cui uno scelto dal collegio dei docenti e due dal consiglio di istituto [d] quattro docenti dell'istituzione scolastica, di cui tre scelti dal collegio dei docenti e uno dal consiglio di istituto DOMANDA 1.395 Ai sensi dell'art. 15, c. 5, del D.lgs. 16 aprile 1994, n. 297, la convocazione dell'assemblea di istituto dei genitori è autorizzata: [a] dal dirigente scolastico, sentita la giunta esecutiva [b] dal dirigente scolastico, sentito il consiglio di istituto [c] dal consiglio di istituto [d] dalla giunta esecutiva DOMANDA 1.442 Quali sono, nella scuola primaria, le articolazioni dell'orario scolastico settimanale previste dall'art. 4, c. 3, del D.P.R. n. 89/2009? [a] 24 ore, 27 ore, sino a 30 ore, 40 ore [b] 22 ore, 28 ore, 32 ore, 40 ore [c] 24 ore, 28 ore, 36 ore, 40 ore [d] 24 ore, 27 ore, sino a 30 ore, 35 ore DOMANDA 1.487 Nel biennio dei nuovi percorsi dell'istruzione professionale, nell'ambito delle 2112 ore, quale quota oraria può essere destinata alla personalizzazione degli apprendimenti, alla realizzazione del Progetto formativo individuale ed allo sviluppo della dimensione professionalizzante delle attività di alternanza scuola-lavoro, ai sensi dell'art. 4, comma 2, del D.lgs. n. 61 del 13 aprile 2017? [a] Non superiore a 264 ore [b] Non superiore a 235 ore [c] Non superiore a 200 ore [d] Non superiore a 178 ore Quesiti estratti dall'Area 2 (n. 11) DOMANDA 2.19 Secondo Henry Mintzberg (La progettazione dell'Organizzazione Aziendale, 1985) la configurazione di base della scuola in quanto organizzazione è definibile come: [a] burocrazia professionale [b] burocrazia meccanica [c] soluzione divisionale [d] adhocrazia DOMANDA 2.34 Secondo Invernizzi (2002) le attività attraverso le quali si articola la professione di addetto alle relazioni pubbliche sono: [a] servizi di base, servizi specializzati, attività manageriali [b] servizi di base, attività manageriali, attività di reputazione [c] attività manageriali, servizi funzionali, attività di reputazione [d] attività manageriali, servizi d consulenza, servizi funzionali DOMANDA 2.67 Covi e Dutto (2018) propongono che per raggiungere il giusto equilibrio fra bisogni di sviluppo professionale e iniziative di collaborazioni sistematiche necessarie per affrontare problemi nuovi e complessi il dirigente scolastico debba assumere il ruolo di: [a] leader di sistema [b] coach leader [c] leader innovativo [d] leader formativo DOMANDA 2.102 Quale legge regola le attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni? [a] Legge 150/2000 [b] Legge 15/2009 [c] Legge 241/1990 [d] Legge 124/2015 DOMANDA 2.149 Come viene definito da A. Cocozza (Comunicazione d'impresa e gestione delle risorse umane, 2012) il rapporto tra comunicazione e organizzazione? [a] Causalità circolare [b] Causalità verticale [c] Causalità orizzontale [d] Causalità diagonale DOMANDA 2.203 Secondo Ball (The micro-politics of the school. Towards a theory of school organizations, 1987, citato in R. Serpieri, Senza Leadership, 2008), un leader educativo che adotta uno stile interpersonale tende a definirsi e percepirsi: [a] più come un professionista senior che come un capo, sollecitando gli insegnanti ad un'identità di professionisti [b] come capo della scuola supportato da un team di collaboratori, attraverso i quali si relaziona al corpo insegnanti, mediante una struttura formale di incontri [c] come capo politico e strategico dell'organizzazione che agisce attraverso il confronto e il dibattito con gli insegnanti per creare una vision condivisa [d] come professionista senior dell'organizzazione, il cui compito è di puntare a limitare il dibattito sulle questioni controverse o a ridefinirle in modo da renderle non problematiche DOMANDA 2.271 All'apice dei processi di empowerment (Bartezzaghi et al., 1999) la delega di potere e autorità è: [a] alta e le competenze richieste al personale sono molte e complesse [b] alta e le competenze richieste al personale sono poche e semplici [c] bassa e le competenze richieste al personale sono molte e complesse [d] bassa e le competenze richieste al personale sono poche e semplici DOMANDA 2.238 Il Patto di Corresponsabilità Educativa è (D.P.R. n. 235/2007): [a] il documento sottoscritto da genitori e studenti al momento dell'iscrizione scolastica che chiarisce i principi e i comportamenti che scuola, famiglia e alunni condividono e che si impegnano a rispettare [b] il documento sottoscritto dagli alunni al momento dell'iscrizione a scuola che chiarisce i principi e i comportamenti che gli stessi devono condividere e che si impegnano a rispettare [c] il documento sottoscritto dalle famiglie al momento dell'iscrizione a scuola che chiarisce i principi e i comportamenti che gli alunni devono condividere e che i familiari si impegnano a far rispettare [d] il documento sottoscritto all'inizio di ogni Anno Scolastico dal dirigente scolastico, dagli insegnanti e dal personale ATA nel quale si impegnano a coinvolgere gli studenti e le loro famiglie nei percorsi formativi in un'ottica di condivisione. DOMANDA 2.286 Secondo il National Research Council (A framework for K-12 science education, 2012) "criticare, argomentare e analizzare" sono pratiche legate all'attività del: [a] valutare [b] investigare [c] spiegare [d] raccogliere dati DOMANDA 2.431 Secondo H. Telford (Transforming schools through collaborative leadership, 1996, citato in R. Serpieri, Senza Leadership, 2008) una 'leadership collaborativa' ha come protagonisti: [a] gruppi di lavoro di professionisti motivati che, con scopi condivisi e codeterminati, lavorano insieme in modalità di problem-solving [b] il dirigente che, con scopi condivisi e in accordo con il middle management, lavora in modalità di problem-solving [c] gruppi di lavoro di professionisti motivati che, attraverso un lavoro collaborativo, mettono in pratica la vision proposta dal dirigente scolastico [d] il middle management che, attraverso un lavoro collaborativo, mette in pratica la vision proposta dal dirigente scolastico DOMANDA 2.471 I costrutti che favoriscono la partecipazione familiare alla vita scolastica dei figli sono l'idea del ruolo genitoriale, il senso di auto-efficacia, le richieste della scuola rispetto al coinvolgimento genitoriale. A quale modello comunicativo si fa riferimento? [a] Il modello del coinvolgimento dei genitori di Hoover-Dempseye Sandler (1997) [b] L'Overlapping Spheres of Influence Model di Epstein (1996) [c] Il modello comunicativo di Shannon-Weaver (1949) [d] Lo Speech Communication Model di Miller (1966) Quesiti estratti dall'Area 3 (n. 10) DOMANDA 3.128 Il Regolamento (UE) n. 1303/2013 art. 115 e l'Allegato XII, nell'ambito del Programma Operativo Nazionale del MIUR "Per la Scuola competenze e ambienti per l'apprendimento" 2014-2020 finanziato con i Fondi Strutturali Europei, prevede per le istituzioni scolastiche beneficiarie: [a] la spesa obbligatoria per le misure di informazione e comunicazione finalizzate alla pubblicizzazione degli interventi [b] la spesa per materiali di sicurezza [c] la spesa per il rispetto dei principi di trasparenza [d] la spesa per iniziative facoltative DOMANDA 3.144 La L. n. 107/2015, all'art. 1 c. 66 assegna il compito di definire l'ampiezza degli ambiti territoriali, in cui sono articolati i ruoli del personale docente [a] agli Uffici Scolastici Regionali, su indicazione del MIUR, sentiti le regioni e gli Enti locali [b] alle regioni, su indicazione degli Enti locali, sentiti il MIUR e gli Uffici Scolastici Regionali [c] al MIUR, su indicazione degli Uffici Scolastici Regionali, sentiti le regioni e gli Enti locali [d] alla provincia o Città metropolitana, su indicazione della regione, sentiti il MIUR e gli Uffici Scolastici Regionali DOMANDA 3.192 Una scuola si vede attribuire, al termine di una visita dei Nuclei esterni di valutazione, un punteggio pari a 2 nell'area risultati scolastici e pari a 6 nell'area inclusione e differenziazione; questo vuol dire, secondo il format del RAV (rapporto di autovalutazione), predisposto ai sensi dell'art 6 del DPR 80/2013, che: [a] La scuola segue in modo efficace gli studenti con bisogni educativi speciali , ma ha risultati scadenti sul piano degli esiti scolastici. Potrà intervenire inserendo nel Piano di miglioramento e nel RAV (rapporto di autovalutazione) una o più priorità in quest'ultima area. [b] La scuola ottiene risultati soddisfacenti sul piano degli esiti scolastici, ma dedica poca cura e attenzione agli studenti con bisogni educativi speciali; potrà intervenire inserendo nel piano di miglioramento e nel RAV (rapporto di autovalutazione) uno o più obiettivi di processo in quest'ultima area [c] Entrambe le valutazioni indicano che la scuola deve ampiamente migliorare nelle due aree esaminate; la scuola dovrà rivedere il PTOF e la programmazione delle iniziative di formazione in entrambe le aree in questione [d] Entrambe le valutazioni indicano un giudizio molto positivo sulle due aree esaminate; non saranno necessari ulteriori interventi volti al miglioramento dell'offerta formativa DOMANDA 3.196 Quali sono le funzioni della conferenza per il coordinamento funzionale dell'S.N.V. prevista dal DPR n. 80 del 2013? [a] Adotta, su proposta dell'Invalsi, i protocolli di valutazione, nonché il programma delle visite dei nuclei esterni di valutazione e formula proposte al Ministro ai fini del miglioramento del processo di valutazione [b] Redige le rubriche di valutazione per ciascuna delle aree di valutazione previste da INVALSI e i criteri di composizione dei nuclei esterni di valutazione [c] Stabilisce i criteri di scelta del campione di scuole da visitare, la dimensione del campione stesso e quelli di composizione dei nuclei esterni di valutazione [d] Adotta ogni anno, su proposta INVALSI, il modello di RAV da utilizzare nei diversi ordini di scuola e i criteri di attribuzione delle valutazioni da parte dei nuclei esterni di valutazione DOMANDA 3.207 Quando un istituto deve redigere il piano di miglioramento (PdM), come previsto dal DPR 80 del 2013, deve tener conto che: [a] Non esiste un modello predefinito di PdM, anche se INDIRE fornisce uno standard di riferimento [b] Deve compilarlo secondo lo standard fornito da INVALSI, che prevede quattro sezioni (azioni, tempi, monitoraggio, esiti) [c] Deve compilarlo secondo lo standard fornito da INDIRE, che prevede tre sezioni (priorità e obiettivi, azioni, monitoraggio) [d] Non esiste un modello predefinito di PdM, ed infatti l'inserimento nel PTOF di tale piano è facoltativo DOMANDA 3.279 Il Programma Operativo Nazionale - Fondi Strutturali Europei (PON-FSE) del MIUR "Per la scuola competenze e ambienti per l'apprendimento " nella programmazione 2014 - 2020 prevede una ripartizione per aree: [a] regioni meno sviluppate, regioni in transizione, regioni più sviluppate [b] regioni meno sviluppate e regioni più sviluppate [c] regioni più sviluppate, regioni in transizione e regioni insulari [d] regioni meno sviluppate e regioni insulari DOMANDA 3.402 Ai sensi della L.n.128/2013, art.8, le istituzioni scolastiche possono realizzare i percorsi di orientamento mediante convenzioni con : [a] associazioni iscritte al Forum delle Associazioni studentesche, Camere di commercio, industria, artigianato, agricoltura, agenzie per il lavoro [b] associazioni accreditate per la formazione del personale scolastico [c] associazioni riconosciute qualificate per la formazione del personale scolastico [d] università ed enti di ricerca riconosciuti dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca DOMANDA 3.418 Ai sensi dell'art. 1, comma 7 lettera g) della L. n. 107/2015 le istituzioni scolastiche possono attivare iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari per: [a] lo sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport [b] lo sviluppo delle competenze artistiche e delle tecniche di produzione grafica [c] l'acquisizione di competenze espressive e musicali [d] l'acquisizione di competenze per la produzione di immagini e suoni DOMANDA 3.438 Ai sensi dell'art. 5-ter, comma 1, del D.P.R. n. 567/1996, quale organismo ha il fine di valorizzare la partecipazione e l'attività associativa dei genitori nella scuola come forma di espressione e di rappresentanza autonoma e complementare a quella istituzionale? [a] Il Forum nazionale delle associazioni dei genitori maggiormente rappresentative [b] Il Forum regionale delle associazioni dei genitori maggiormente rappresentative [c] Il Consiglio nazionale delle associazioni dei genitori maggiormente rappresentative [d] Il Consiglio regionale delle associazioni dei genitori maggiormente rappresentative DOMANDA 3.469 Ai sensi dell'art. 6, comma 1 del D.P.R. n. 567/1996, i rappresentanti degli studenti nella Consulta Provinciale: [a] sono eletti con le stesse modalità della elezione dei rappresentanti degli studenti nel Consiglio di istituto [b] sono designati dal Consiglio di istituto [c] sono nominati dal Dirigente scolastico [d] sono i rappresentanti degli studenti nel Consiglio di istituto Quesiti estratti dall'Area 4 (n. 11) DOMANDA 4.2 Quale definizione di "Media Education" viene fornita da D. Buckingham nel volume omonimo del 2006? [a] Il processo di insegnamento e apprendimento centrato sui media che si propone di sviluppare competenze in relazione a sistemi simbolici di testi, immagini e suoni [b] Un processo di insegnamento che tende a sviluppare una partecipazione passiva nell'uso dei media digitali [c] Un processo di apprendimento che consente ai ragazzi di dare giudizi consapevoli come consumatori di media ma non di diventare, a pieno titoli, produttori di media [d] Un processo di insegnamento che avviene attraverso e con i media (ad es. l'uso della televisione o del computer come mezzi per l'insegnamento delle discipline) DOMANDA 4.33 Secondo quanto disposto dall'articolo 3, comma 5, lettera a), del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66, gli interventi necessari per garantire l'assistenza per l'autonomia e per la comunicazione personale, sono assicurati: [a] dagli Enti locali [b] da Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni, nel rispetto delle rispettive competenze [c] dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca [d] dall'Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione (INVALSI) DOMANDA 4.55 Il PNSD (Piano Nazionale Scuola Digitale), azione #22 "Standard minimi e requisiti tecnici per gli ambienti on line per la didattica", distingue le "piattaforme unicamente dedicate alla didattica" da "quelle nate per altri scopi e utilizzate poi in modalità mista". Quali fra quelle elencate di seguito appartengono alla prima categoria? [a] Learning Management System e Learning Content Management System [b] Social Network [c] Piattaforme editoriali [d] YouTube DOMANDA 4.91 Tra i compiti che le "Linee guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilità " (nota MIUR prot. 4274 del 4 agosto 2009) assegnano al Dirigente scolastico vi sono: [a] curare il raccordo con enti locali, di formazione, servizi socio-sanitari e altre scuole; individuare eventuali barriere architettoniche e/o senso percettive [b] assicurarsi che gli studenti disabili abbiano una buona competenza nell'uso della lingua italiana [c] organizzare attività ricreative che vedano dispiegarsi un'ampia partecipazione così da garantire la socializzazione degli alunni disabili [d] organizzare frequenti escursioni educative in cui gli studenti disabili siano stimolati all'apprendimento DOMANDA 4.180 Il Decreto Legislativo 13 aprile 2017 n.65 prevede il sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita sino a sei anni costituito da: [a] servizi educativi per l'infanzia e scuole dell'infanzia statali e paritarie [b] servizi educativi pubblici e scuole dell'infanzia statali e paritarie [c] servizi educativi per l'infanzia e scuole dell'infanzia statali [d] servizi educativi per l'infanzia pubblici DOMANDA 4.221 Nell'ambito della definizione del Piano Triennale dell'Offerta Formativa, ogni istituzione scolastica predispone un Piano per l'inclusione. Cosa definisce questo Piano? [a] Le modalità per l'utilizzo delle risorse, il superamento delle barriere, l'individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento, la progettazione e programmazione degli interventi di miglioramento della qualità dell'inclusione scolastica [b] Le modalità per l'utilizzo delle risorse economiche, il superamento delle barriere architettoniche e l'individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento [c] Le modalità di progettazione e programmazione degli interventi di miglioramento della qualità dell'inclusione dell'istituzione scolastica [d] Le modalità per il superamento delle barriere architettoniche, l'individuazione dei facilitatori del contesto di riferimento, la progettazione e programmazione degli interventi di miglioramento della qualità dell'inclusione scolastica DOMANDA 4.261 Il dirigente scolastico può individuare, nell'ambito dell'organico dell'autonomia, fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attività di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica secondo la legge n. 107 del 2015, comma 83. Per quali finalità ? [a] Per concorrere alla realizzazione del piano triennale dell'offerta formativa con attività di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento [b] Per avere un ruolo funzionale al buon andamento delle attività della scuola [c] Per avere sostegno sotto il profilo organizzativo e didattico [d] Per sostituire i docenti assenti nelle attività programmate DOMANDA 4.312 Lo studio di caso secondo R. Stake ( 1994) è una strategia di ricerca che studia un fenomeno visto [a] nella sua singolarità e originalità [b] come punto di riferimento per altre generalizzazioni [c] come esempio da ripetere [d] nella relazione con il ricercatore DOMANDA 4.368 Quale atteggiamento dovrebbe avere il docente in un ambiente di apprendimento: [a] facilitare l'uso degli strumenti, stimolare gli alunni a usarli in modo corretto, adottare ogni forma di flessibilità , per consentire agli studenti di compiere le esperienze che delineano la loro formazione [b] dovrebbe controllare e dirigere le attività in modo stringente, così da evitare derive ed errori da parte degli studenti [c] considerando l'ambiente di apprendimento come un ambiente di istruzione, il docente rimane la figura centrale su cui orientare il focus delle attività da svolgere [d] tenere tutto sotto controllo, eliminando i fattori di incertezze e ridurre al minimo i fattori di imprevedibilità DOMANDA 4.452 Per edutainment si intende: [a] un programma che educa mediante strategie ludiche [b] un'esperienza di gioco interattivo [c] una situazione educativa di intrattenimento [d] un gioco online DOMANDA 4.469 Secondo il PNSD ( Piano Nazionale Scuola Digitale) (2015) il cambiamento più significativo derivato dall' introduzione delle tecnologie digitali a scuola è: [a] la trasformazione del setting didattico in ambiente di apprendimento [b] l'innovazione nella modalità di trasmissione delle informazioni [c] il cambiamento nelle lezioni dei docenti [d] il miglioramento dei sussidi didattici Quesiti estratti dall'Area 5 (n. 11) DOMANDA 5.3 Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni, ai sensi dell'art. 97 Cost., si accede [a] mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge [b] mediante concorso [c] mediante assunzioni obbligatorie ex lege n. 68/99 [d] mediante selezione non pubblica DOMANDA 5.57 "Sovrintendere e vigilare sulla osservanza da parte dei singoli lavoratori dei loro obblighi di legge, nonché delle disposizioni aziendali in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di uso dei mezzi di protezione collettivi e dei dispositivi di protezione individuale messi a loro disposizione e, in caso di persistenza della inosservanza, informare i loro superiori diretti" è uno degli obblighi, ai sensi dell'art. 19, d. lgs. n. 81/2008 [a] del preposto [b] del dirigente [c] del datore di lavoro [d] dell'addetto al servizio di prevenzione e protezione DOMANDA 5.103 In caso di responsabilità extracontrattuale, su chi ricade l'onere della prova? [a] Sul danneggiato [b] Su chi ha procurato il danno [c] Sul soggetto indicato dal giudice [d] Su nessuno, in quanto non è richiesto l'onere della prova DOMANDA 5.124 Il trasferimento per incompatibilità ambientale del personale è disciplinato [a] dall'art. 468 del D.Lgs n. 297/1994 [b] dall'art. 55 ter del D.Lgs n.165/01 [c] dall'art.25 del D.Lgs n. 165/01 [d] dall'art.74 del D.Lgs n. 150/09 DOMANDA 5.180 Il dirigente assente per malattia o per infortunio non dipendente da causa di servizio, e fatte salve le particolari disposizioni relative alle assenze dovute a patologie gravi che richiedano terapie salvavita, ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di: [a] diciotto mesi [b] ventiquattro mesi [c] trentasei mesi [d] quarantotto mesi DOMANDA 5.244 L'interessato deve essere convocato per l'audizione in contraddittorio a sua difesa, con un preavviso di almeno [a] 20 giorni [b] 30 giorni [c] 10 giorni [d] 60 giorni DOMANDA 5.263 Al di fuori dei casi previsti dall'articolo 28, comma 8, del CCNL 29/11/2007, qualunque riduzione della durata dell'unità oraria di lezione ne comporta [a] il recupero nell'ambito delle attività didattiche programmate dall'istituzione scolastica, adottando relativa delibera in Collegio dei docenti [b] il recupero nell'ambito delle attività funzionali all'insegnamento, adottando relativa delibera in Collegio dei docenti [c] il recupero nell'ambito delle attività didattiche programmate dall'istituzione scolastica, adottando relativa delibera in Consiglio di istituto [d] il recupero nell'ambito delle attività di ampliamento dell'offerta formativa programmate dall'istituzione scolastica, adottando relativa delibera in Consiglio di istituto DOMANDA 5.327 Ai sensi del comma 84 dell'art.1 della L. n. 107/2015, il dirigente scolastico - nell'ambito dell'organico dell'autonomia assegnato e delle risorse, anche logistiche, disponibili - allo scopo di migliorare la qualità didattica anche in rapporto alle esigenze formative degli alunni con disabilità , può [a] ridurre il numero di alunni e di studenti per classe rispetto a quanto previsto dal regolamento di cui al D.P.R. 20 marzo 2009, n. 81 [b] ridurre il numero delle classi rispetto a quanto previsto dal regolamento di cui al D.P.R. 20 marzo 2009, n. 81 [c] ridurre il numero di alunni e di studenti per classe rispetto a quanto previsto dal regolamento di cui al D.P.R. 15 marzo 2010, n.87 [d] ridurre il numero delle classi rispetto a quanto previsto dal regolamento di cui al D.P.R. 15 marzo 2010, n.87 DOMANDA 5.363 Il corpo ispettivo redige una relazione sull'andamento generale dell'attività scolastica e dei servizi al termine di ogni [a] anno scolastico [b] semestre [c] triennio [d] biennio DOMANDA 5.406 "Al dirigente spetta l'adozione degli atti e provvedimenti amministrativi, compresi tutti gli atti che impegnano l'amministrazione verso l'esterno, nonché la gestione finanziaria, tecnica e amministrativa mediante autonomi poteri di spesa, di organizzazione delle risorse umane, strumentali e di controllo. Lo stesso è responsabile in via esclusiva dell'attività amministrativa, della gestione e dei relativi risultati, secondo quanto previsto dall'art. 4, comma 3, del d. lgs. n. 165/2001". Così recita [a] l'art. 14 CCNL normativo 2006-2009 AREA V (dirigenza scolastica) [b] l'art. 28 Cost. [c] l'art. 5, c. 2, l. n. 15/09 [d] l'art. 23, d. lgs. n. 150/09 DOMANDA 5.486 Genitori, tutori, precettori e maestri d'arte sono liberati dalla responsabilità del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori, degli allievi o degli apprendisti che si trovino in una delle condizioni previste dall'art. 2048 cc [a] soltanto se provano di non aver potuto impedire il fatto [b] in nessun caso [c] soltanto se provano il caso fortuito [d] soltanto se provano di aver agito in stato di necessità Quesiti estratti dall'Area 6 (n. 11) DOMANDA 6.15 La valutazione del comportamento nel primo ciclo di istruzione viene espressa, ai sensi del D.lgs. n. 62/2017: [a] collegialmente dai docenti attraverso un giudizio sintetico riportato nel documento di valutazione [b] collegialmente dai docenti attraverso un voto in decimi riportato nel documento di valutazione [c] collegialmente dai docenti attraverso un giudizio descrittivo delle competenze di cittadinanza maturate [d] da ciascun docente attraverso un giudizio globale riportato nella certificazione delle competenze DOMANDA 6.36 In quale caso il D.lgs. n. 62/2017 prevede che gli studenti del secondo ciclo di istruzione con disturbo specifico di apprendimento, certificato ai sensi della L. n. 170/2010, ottengano, a conclusione dell'esame di Stato, solo l'attestato di credito formativo? [a] Se, su richiesta della famiglia e conseguente approvazione del consiglio di classe, sono esonerati dall'insegnamento delle lingue straniere e svolgono prove differenziate non equipollenti a quelle ordinarie [b] Se è stata concessa dal consiglio di classe la dispensa dalle prove scritte ordinarie di lingua straniera, nel caso in cui la lingua straniera sia oggetto di seconda prova scritta [c] Se hanno usufruito di tempi più lunghi di quelli ordinari ed utilizzato gli strumenti compensativi previsti dal piano didattico personalizzato ed approvati dal consiglio di classe [d] Se, essendo dispensati dallo svolgimento della prova scritta di lingua straniera, non hanno sostenuto la prova nazionale standardizzata di lingua inglese DOMANDA 6.65 Ai sensi del D.lgs. n. 62/2017, la prima prova scritta dell'esame di Stato conclusivo del secondo ciclo di istruzione consiste nella redazione di un elaborato con differenti tipologie testuali, anche strutturato in più parti, in ambito: [a] artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico [b] artistico-letterario, storico-politico, socio-economico, scientifico-tecnologico [c] artistico, letterario, filosofico, psicologico, scientifico, politico, economico e tecnologico [d] artistico- letterario, storico-filosofico, economico-sociale, scientifico-tecnologico DOMANDA 6.85 Cosa si intende per "Benchmark", secondo il Quadro Strategico ET 2020? [a] Criteri di riferimento europei utilizzati per monitorare i progressi dei sistemi educativi degli Stati membri rispetto agli obiettivi strategici previsti [b] Parametri di riferimento europei adottati dall'Invalsi come indici per il Sistema nazionale di valutazione [c] Ranking dei sistemi educativi nazionali in riferimento agli standard prefissati a livello europeo [d] Criteri di valutazione dello stato di attuazione delle politiche comunitarie in materia di apprendistato e istruzione professionale DOMANDA 6.111 Ai sensi del D.lgs. n. 62/2017, nel primo ciclo di istruzione la valutazione periodica e finale degli apprendimenti è espressa con votazioni in decimi: [a] per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012, escluso l'insegnamento della religione cattolica [b] per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012, compreso l'insegnamento della religione cattolica [c] per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo del 2012, comprese le attività e gli insegnamenti finalizzati all'ampliamento e all'arricchimento dell'offerta formativa [d] per ciascuna delle aree disciplinari individuate dalle Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012 DOMANDA 6.174 Secondo l'art. 9, comma 1, del D.lgs. n. 150/2009, a quale dei seguenti criteri NON è collegata la misurazione e la valutazione della performance individuale dei dirigenti? [a] Alla rilevazione del grado di soddisfazione dei destinatari delle attività e dei servizi [b] Agli indicatori di performance relativi all'ambito organizzativo di diretta responsabilità [c] Al raggiungimento di specifici obiettivi individuali [d] Alla capacità di valutazione dei propri collaboratori, dimostrata tramite una significativa differenziazione dei giudizi DOMANDA 6.190 Con riferimento alle modalità di assegnazione della somma per la valorizzazione del merito del personale docente, di cui alla L. n. 107/2015, che cosa è stato modificato con il rinnovo del CCNL 2018 per il comparto "Istruzione e ricerca"? [a] I criteri generali per la determinazione dei compensi sono stati demandati alla contrattazione integrativa a livello di istituzione scolastica [b] La competenza per l'individuazione dei criteri per la valorizzazione del merito dei docenti è stata assegnata alla contrattazione integrativa a livello regionale [c] La competenza per l'individuazione dei criteri per la valorizzazione del merito dei docenti è stata assegnata al collegio dei docenti [d] Il Comitato per la valutazione dei docenti è stato integrato con un componente designato dalla Rappresentanza sindacale unitaria DOMANDA 6.324 L'accertamento della validità dell'anno scolastico nella scuola secondaria di secondo grado è stato previsto per la prima volta: [a] dal D lgs. n. 226/2005 [b] dal D.lgs. n. 59/2004 [c] dal D.lgs. n. 76/2005 [d] dal D.P.R. n. 122/2009 DOMANDA 6.370 Il Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) valuta, secondo quanto previsto dal D.P.R. n. 80/2013: [a] l'efficienza e l'efficacia del sistema educativo di istruzione, ai fini del miglioramento dell'offerta formativa [b] gli ambienti di apprendimento predisposti dalle istituzioni scolastiche del sistema nazionale di istruzione [c] l'azione del dirigente scolastico in seno al collegio dei docenti [d] le attività di autovalutazione realizzate dalle istituzioni scolastiche in un quadriennio DOMANDA 6.433 A norma dell'art. 15, comma 6 del D.lgs. n. 226/2005, "i titoli e le qualifiche conseguiti al termine dei percorsi del sistema di istruzione e formazione professionale di durata almeno quadriennale consentono di sostenere l'esame di Stato": [a] previa frequenza di apposito corso annuale [b] previa frequenza del secondo biennio del corrispondente corso di istituto professionale [c] esclusivamente in qualità di candidato esterno [d] previa frequenza dell'anno integrativo attivato negli I.T.S. DOMANDA 6.462 Ai sensi della Direttiva ministeriale n. 36/2016, per il dirigente scolastico in servizio presso l'Amministrazione centrale o periferica del MIUR, presso altre amministrazioni, enti pubblici o privati, la valutazione: [a] è effettuata in accordo tra i responsabili degli Uffici o degli enti presso i quali il dirigente scolastico è utilizzato e il Direttore dell'Ufficio scolastico regionale presso il quale risulta in organico [b] è effettuata, in via discrezionale, dal Direttore generale del competente ufficio dell'Amministrazione centrale o periferica del MIUR [c] è effettuata, in via discrezionale, dal responsabile dell'Ufficio presso il quale il dirigente scolastico è utilizzato [d] non viene effettuata per tutto il periodo in cui il dirigente non effettua servizio presso una istituzione scolastica Quesiti estratti dall'Area 7 (n. 11) DOMANDA 7.16 Secondo il principio di legalità enunciato dall'art.1 del codice penale [a] nessuno può essere punito per un fatto che non sia espressamente preveduto come reato dalla legge, né con pene che non siano da essa stabilite [b] nessuno può essere punito per un fatto inoffensivo [c] nessuno può essere punito se non c'è colpa [d] nessuno può essere punito per un fatto che secondo una legge posteriore non costituisce reato DOMANDA 7.41 Quando le qualità di debitore e di creditore si riuniscono nella stessa persona [a] l'obbligazione si estingue [b] si estinguono le garanzie, ma non l'obbligazione [c] si determina la novazione [d] si determina una remissione del debito DOMANDA 7.80 Il dovere di vigilanza che l'art. 2048 del codice civile pone a carico degli insegnanti [a] è inversamente proporzionale all'età e alla maturazione degli alunni [b] ha sempre il medesimo contenuto, non essendo influenzato né dall'età , né dalla maturità degli alunni [c] è previsto solo con riferimento alle condotte del minore incapace di intendere e di volere [d] è assoluto e ricomprende anche i fatti imprevedibili DOMANDA 7.114 In caso di eccesso colposo di legittima difesa, chi si difende [a] risarcisce solo il danno dovuto all'eccesso di legittima difesa [b] risarcisce l'intero danno [c] non risarcisce il danno causato all'aggressore [d] risarcisce il danno, decurtato di percentuali stabilite per legge DOMANDA 7.126 La comunicazione di avvio del procedimento amministrativo, ai sensi dell'art. 8, comma 2, della legge 241/1990 deve indicare, tra l'altro, [a] la data entro la quale deve concludersi il procedimento amministrativo e i rimedi esperibili in caso di inerzia dell'amministrazione [b] i soggetti nei confronti dei quali il provvedimento finale è destinato a produrre effetti diretti [c] i soggetti che per legge debbono intervenire [d] i soggetti, individuati o facilmente individuabili, diversi dai diversi destinatari del provvedimento finale, che potrebbero ottenere da quest'ultimo un pregiudizio DOMANDA 7.180 Ai sensi del comma 1 ter della legge 20/1994,in caso di deliberazioni di organi collegiali la responsabilità contabile si imputa [a] solo a coloro che hanno espresso voto favorevole [b] a tutti i votanti [c] solo ai presenti [d] solo a coloro che hanno espresso voto favorevole e agli astenuti DOMANDA 7.185 Secondo il testo unico 81/2008 delle leggi in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, quale dei seguenti obblighi NON è di pertinenza del dirigente scolastico? [a] Richiedere al dipartimento della protezione civile un documento di valutazione dei rischi [b] Fornire lavoratori e alunni di idonei dispositivi individuali di protezione, se necessario [c] Adottare le misure necessarie ai fini della prevenzione incendi e dell'evacuazione dei locali della scuola [d] Nominare il medico competente DOMANDA 7.249 In base all'art. 1888 del codice civile, il contratto di assicurazione [a] deve essere provato per iscritto [b] deve essere concluso in forma scritta, a pena di nullità [c] può essere provato con ogni mezzo [d] deve essere concluso in forma scritta, a pena di nullità , ove riguardi l'assicurazione sulla vita DOMANDA 7.278 Colui che, consapevolmente, si procura o detiene materiale pornografico realizzato utilizzando minori degli anni diciotto, commette il reato di [a] detenzione di materiale pornografico [b] pornografia minorile [c] prostituzione minorile [d] abuso dei mezzi di correzione o di disciplina DOMANDA 7.311 Nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto le parti devono [a] comportarsi secondo buona fede [b] comportarsi secondo l'ordinaria diligenza [c] comportarsi secondo equità [d] osservare solo i canoni della diligenza qualificata DOMANDA 7.483 In quanto tempo si compie l'usucapione di beni immobili, quando NON ricorrono i presupposti per l'usucapione abbreviata? [a] Venti anni [b] Quindici anni [c] Dieci anni [d] Venticinque anni Quesiti estratti dall'Area 8 (n. 11) DOMANDA 8.3 Nel procedimento di riscossione delle entrate, l'accertamento costituisce la fase in cui: [a] si accerta la ragione del credito, il relativo ammontare e la persona del debitore [b] si realizza concretamente il diritto di credito maturato a favore dell'istituzione scolastica [c] avviene il trasferimento delle somme riscosse nelle casse dell'istituto cassiere [d] si definiscono le fonti finanziarie nel programma annuale DOMANDA 8.23 L'espressione gestione fuori bilancio si riferisce alle operazioni finanziarie attive o passive: [a] non inserite in bilancio o, seppur con iniziale riferimento ad esso, al di fuori di questo [b] effettuate senza l'intermediazione della banca cassiera [c] effettuate tramite trasferimento di contanti [d] effettuate da un organo privo di competenza amministrativa DOMANDA 8.75 Cosa è il "partenariato per l'innovazione" ai sensi del D.lgs. n. 50/2016? [a] Una forma di sinergia tra amministrazione e operatori economici per sviluppare prodotti, servizi o lavori innovativi non disponibili sul mercato [b] Un accordo quadro tra amministrazione e l'Agenzia per l'Italia Digitale (AGID) [c] Una modalità informatica per la gestione delle procedure di gara [d] Una procedura aperta DOMANDA 8.83 Nel settore pubblico il Bilancio sociale è uno strumento per: [a] rendicontare il proprio operato, rendendo trasparenti e comprensibili programmi, attività e risultati raggiunti [b] definire la strategia da attuare alla luce degli obiettivi indicati dall'Unione europea [c] integrare la documentazione prevista dal sistema di qualità [d] divulgare, nel rispetto della privacy, azioni e comportamenti DOMANDA 8.121 L'atto indispensabile e propedeutico all'avvio di una procedura di gara è: [a] la determina a contrarre [b] il bando di gara [c] il programma biennale degli acquisti [d] il decreto di istituzione della commissione di gara DOMANDA 8.220 Il fondo per le minute spese è una somma di denaro che viene anticipata con apposito mandato dal Dirigente Scolastico al Direttore dei servizi generali e amministrativi, nel limite stabilito: [a] dal Consiglio d'Istituto in sede di approvazione del programma annuale [b] autonomamente dal Dirigente scolastico stesso [c] dal Collegio dei docenti nella prima seduta dell'anno scolastico [d] dal Consiglio d'Istituto nella seduta di insediamento dell'organo DOMANDA 8.286 Ai sensi dell'art. 32 del D. lgs. n. 50/2016, cosa deve contenere la determina a contrarre? [a] Gli elementi essenziali del contratto e i criteri di selezione degli operatori economici e delle offerte [b] Esclusivamente i criteri di selezione degli operatori economici e delle offerte [c] L'oggetto del contratto e i requisiti di carattere generale che deve possedere l'operatore economico [d] I requisiti di carattere generale e i requisiti tecnico - professionali che deve possedere l'operatore economico DOMANDA 8.411 Ai sensi del D. lgs. n. 50/2016, art. 29 comma 1, dove devono essere pubblicati e aggiornati tutti gli atti delle amministrazioni aggiudicatrici e degli enti aggiudicatori? [a] Sul profilo del committente, nella sezione "Amministrazione trasparente" [b] Sul profilo dell'appaltatore, nella sezione "Amministrazione trasparente" [c] Nel bilancio preventivo e consuntivo in forma sintetica, aggregata e semplificata, anche con il ricorso a rappresentazioni grafiche, al fine di assicurare la piena accessibilità e comprensibilità [d] Nel bilancio consuntivo e nel piano degli indicatori e risultati attesi di bilancio in forma sintetica al fine di assicurare la massima trasparenza DOMANDA 8.434 Ai sensi del D. lgs. n. 286/1999, il controllo di regolarità amministrativa e contabile è diretto a: [a] garantire la legittimità , la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa [b] verificare l'efficacia, efficienza ed economicità dell'azione amministrativa al fine di ottimizzare, anche mediante tempestivi interventi di correzione, il rapporto tra costi e risultati [c] valutare le prestazioni del personale con qualifica dirigenziale [d] valutare l'adeguatezza delle scelte compiute in sede di attuazione dei piani, programmi ed altri strumenti di determinazione dell'indirizzo politico, in termini di congruenza tra risultati conseguiti e obiettivi predefiniti DOMANDA 8.469 Qual è la finalità prevalente del piano dei conti integrato? [a] Integrare le rilevazioni contabili di natura finanziaria con quelle di natura economica e patrimoniale [b] Il piano dei conti integrato è stato soppresso con la L. n.296/2009 [c] Integrare i dati della contabilità pubblica con quelli della contabilità nazionale [d] Integrare la legge di bilancio con la gestione di tesoreria DOMANDA 8.485 Ai sensi dell'art. 24, comma 1, del D. lgs. n. 123/2011, in materia di controlli ispettivi di finanza pubblica, i soggetti destinatari di tali controlli sono tenuti a consentire l'accesso all'ispettore incaricato? [a] Si, e sono tenuti ad esibire allo stesso e, su sua richiesta, a rilasciargli copia, atti, documenti e dati, anche rilevati dai sistemi informatici, ritenuti necessari ai fini della verifica [b] Si, ma qualora lo stesso richieda di prendere visione di documenti posti agli atti è necessaria l'autorizzazione in tal senso da parte dell'Ufficio scolastico regionale [c] No, mai [d] No, tranne che durante i periodi di interruzione delle attività didattiche Quesiti estratti dall'Area 9 (n. 11) DOMANDA 9.14 Nel Regno Unito (Eurydice 2015) i rapporti di valutazione esterna delle singole scuole dell'istruzione generale obbligatoria vengono [a] resi pubblici [b] diffusi con alcune restrizioni [c] distribuiti solo agli interni [d] resi disponibili su richiesta DOMANDA 9.134 In quale, fra questi paesi dell'Unione europea (Eurydice 2015), non esiste una normativa di livello centrale per disciplinare la fase di avvio alla professione degli insegnanti neoassunti in ruolo nella scuola secondaria inferiore (ISCED 2)? [a] Belgio [b] Ungheria [c] Austria [d] Polonia DOMANDA 9.152 Nei paesi dell'Unione europea (Eurydice 2017) il numero minimo di ore raccomandato per l'insegnamento della cittadinanza nell'istruzione primaria e secondaria (ISCED 1-3) varia a seconda del paese [a] da 6 a 72 [b] da 20 a 50 [c] da 10 a 30 [d] da 40 a 60 DOMANDA 9.188 Nei paesi dell'Unione europea in cui si prevedono possibili conseguenze in caso di valutazione negativa per i docenti in servizio nell'istruzione primaria e secondaria generale, l'azione più diffusa è [a] programmare un'ulteriore procedura di valutazione [b] trasferire il docente in un'altra istituzione scolastica [c] ritardare la progressione stipendiale o differire la promozione [d] obbligare il docente a seguire un programma di sviluppo professionale DOMANDA 9.202 Nella maggioranza dei paesi dell'Unione europea l'obbligo di istruzione/formazione termina all'età di: [a] 16 anni [b] 18 anni [c] 19 anni [d] 15 anni DOMANDA 9.297 Cosa significa CLIL? [a] Apprendimento integrato di lingua e contenuto [b] Diagramma dei diversi sistemi educativi europei [c] Misure di sostegno per bisogni educativi speciali [d] Metodologie più efficaci utilizzate nei Paesi DOMANDA 9.326 Nella maggior parte dei sistemi educativi europei l'istruzione/formazione obbligatoria comincia con l'istruzione primaria (ISCED 1), di solito all'età di 6 anni. In quale Paese UE l'obbligo scolastico inizia prima (3 anni)? [a] Ungheria [b] Portogallo [c] Germania [d] Francia DOMANDA 9.342 Nella maggior parte dei sistemi educativi europei l'istruzione/formazione obbligatoria comincia con l'istruzione primaria (ISCED 1), di solito all'età di 6 anni. In quali Paesi dell'Unione Europea l'obbligo scolastico inizia più tardi (7 anni)? [a] Svezia ed Estonia [b] Spagna e Portogallo [c] Francia e Romania [d] Belgio e Germania DOMANDA 9.379 Gli ispettori inglesi ispezionano le scuole secondo un dettagliato piano (Eurydice, 2016), che comporta l'analisi di quattro aspetti della vita di ogni scuola: 1) risultati degli alunni; 2) qualità dell'insegnamento 3) sviluppo personale, comportamento e benessere degli alunni, Qual è il quarto aspetto? [a] qualità della leadership e del management [b] efficienza logistica e manutenzione degli ambienti e delle strutture [c] partecipazione e coinvolgimento dei genitori nella vita della scuola [d] spese e bilanci della scuola DOMANDA 9.409 Nei sistemi educativi dell'Unione europea, qual è la misura di supporto più comune fornita alle scuole per la valutazione interna? [a] Linee guida/manuali [b] Sostegno economico [c] Consulenti esperti di valutazione [d] Forum DOMANDA 9.474 I sistemi scolastici degli Stati membri dell'Unione europea sono: [a] di esclusiva competenza degli Stati medesimi [b] oggetto di una competenza condivisa tra Stati e Commissione europea [c] di esclusiva competenza del Consiglio d'Europa [d] di esclusiva competenza delle istituzioni comunitarie | |
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Da: Emendamenti | 04/08/2018 00:46:34 |
Quindi l'emendamento del senatore Pittoni non è passato? Strano però, qualcosa non torna. | |
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Da: Emendamenti | 04/08/2018 00:51:43 |
Come si fa a bocciare l'emendamento del Presidente della Commissione Cultura del Senato. Sarebbe come se agli esami di Stato venisse bocciato il Presidente della commissione invece del candidato. Mi piacerebbe sapere chi è il responsabile o meglio i responsabili dello scempio. Magari si tratta di gente in pieno conflitto di interessi che ha usufruito della sanatoria o che sta partecipando al nuovo concorso. Era molto meglio il PD. | |
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Da: @ Emendamenti | 04/08/2018 09:05:44 |
Era molto meglio il PD? Ma che cazzo dici? Se oggi sei in questa situazione lo devi innanzitutto a quei pagliccioni del PD, iniziando da quel co....ne di Renzi e della Malpezzi a scendere nella scala di responsabilità ! Mai più voterò quel partito. | |
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Da: Emendamenti | 04/08/2018 09:19:44 |
Infatti, hai proprio ragione. Forse meglio non votare più. Cmq quello che non fanno oggi dovrà essere fatto dopo il 20/11 | |
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Da: XEmendamenti | 04/08/2018 09:38:33 |
Dopo la bocciatura dell'emendamento del Sen. Pittoni la questione pendenti è rimandata direttamente al 20/11. Ci vediamo in quella sede! | |
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Da: XEmendamenti | 04/08/2018 09:46:57 |
6.16 Improponibile PITTONI, PIROVANO Dopo il comma 3, aggiungere il seguente: «3-bis. Al fine di tutelare le esigenze di economicità dell'azione amministrativa e di prevenire le ripercussioni sul sistema scolastico dei possibili-esiti del contenzioso pendente relativo ai concorsi per dirigente scolastico e considerato che occorre assicurare l'assegnazione del dirigente scolastico titolare ad un elevatissimo numero di scuole, in attesa degli esiti del concorso ordinario in fase di espletamento; ferma restando ogni altra statuizione, il termine di trenta giorni di cui al comma 87 dell'articolo 1 della legge 13 luglio 2015, n. 107, per l'emanazione del decreto di cui al comma 88, è prorogato dalla dataci entrata in vigore della presente legge fino al 31 agosto 2018, ai fini dell'attivazione di un corso concorso intensivo di formazione di 80 ore riservato per coloro che, in riferimento al concorso per dirigenti scolastici bandito con decreto direttoriale del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca 13 luglio 2011, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, 4 serie speciale, n. 56 del15 luglio 2011, ovvero con il decreto di rettoria le n. 499 del 20 luglio 2015 nel 2011, abbiano superato la prova preselettiva o, comunque, abbiano sostenuto con esito positivo tutte le prove d'esame, con un contenzioso in corso alla data di entrata in vigore della legge 13 luglio 2015, n. 107 oppure che abbiano riportato una pronuncia giurisdizionale favorevole almeno nel primo grado di giudizio. | |
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Da: Per X Emendamenti | 04/08/2018 10:24:58 |
Finalmente un emendamento realistico e fatto bene. Ora che l'emendamento è stato per la prima volta scritto da un rappresentante del partito di governo di grande peso politico, per quanto io sappia, se l'emendamento di Pittoni non venisse approvato significherebbe che nel giudizio di merito è subentrato qualche parlamentare in pieno conflitto di interesse, ma questo sarebbe l'inizio della fine del M5S e del governo. Tutti i pendenti 2011 inizino perciò urgentemente a protestare al Parlamento e a smascherare la manovra attuata contro l'emendamento e a bombardare Di Maio e Salvini di e-mail a sostegno del Senatore Pittoni presidente della commissione cultura e contro i politici che hano interferito per motivi personali essendo in pieno conflitto di interesse! | |
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Da: Per X Emendamenti | 04/08/2018 10:26:49 |
....del M5S e della Lega... | |
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Da: io | 04/08/2018 10:50:38 |
Se approvassero così l emendamento lasciando fuori i contenziosi alla preselettiva, sarebbe solo una bomba ad orologeria che esploderebbe con la sentenza del 20 novembre. Evidentemente chi ha votato contro aveva in po di sale in zucca. | |
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Da: Avviso urgente ai pendenti 2011 | 04/08/2018 10:53:56 |
Non possiamo rimanere inerti di fronte a queste cose, le cordate ci hanno danneggiato nel 2011 e stanno per danneggiarci ora. Perciò tirate fuori tutta la rabbia possibile e protestate nei modi che voi ritenete più congeniali, ma protestate energicamente. Bisogna essere pronti a qualsiasi azione in difesa dei nostri interessi lesi illecitamente e non attendere supinamente il 20 novembre, perché anche alla CC potrebbero verificarsi delle sorprese. Siamo in um mondo di merda e nemmeno ce ne siamo accorti del tutto, perciò gridate forte e non siate immobili, è un momento importante e dobbiamo imporci con tutta la nostra forza a una politica che tende ogni volta si dimostra incline a deviare a favore delle lobbies. | |
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Da: Nauseato | 04/08/2018 11:10:17 |
Azzolina lucia componente 7 commissione cultura e istruzione nonche parlamentare M5 partecipa preselettiva concorso ds e la supera con punteggio 73 come si cgiama questo | |
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Da: Avviso urgente ai pendenti 2011 | 04/08/2018 11:21:38 |
Non possiamo rimanere inerti di fronte a queste cose, le cordate ci hanno danneggiato nel 2011 e stanno per danneggiarci ora. Perciò tirate fuori tutta la rabbia possibile e protestate nei modi che ritenete per voi più congeniali, ma protestate energicamente. Bisogna essere pronti a qualsiasi azione in difesa dei nostri interessi lesi illecitamente e non attendere supinamente il 20 novembre, perché anche alla CC potrebbero verificarsi delle sorprese. Siamo in um mondo di merda e nemmeno ce ne siamo accorti del tutto, perciò gridate forte e non siate immobili, è un momento importante e dobbiamo imporci con tutta la nostra forza a una politica ogni volta si dimostra incline a deviare a favore delle lobbies. | |
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Da: ForMe | 04/08/2018 11:30:49 |
Scusate, ma lascerebbero fuori i ricorrenti alla preselettiva? | |
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Da: Realista | 04/08/2018 11:32:09 |
- Messaggio eliminato - | |
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Da: Lettera aperta a Di Maio da una pendente | 04/08/2018 11:36:21 |
Egregio Ministro vice presidente Di Maio, in campagna elettorale mi sono fatta in quattro per sostenere il tuo movimento perché fermamente convinta che il M5S avrebbe fatto di tutto per tirare gli italiani fuori dalla merda politica in cui siamo stati immersi per più di mezzo secolo, pensando ai tantissimi soprusi esercitati su di loro per favorire il malaffare delle lobbies, ma con quello che è accaduto al Senato con la bocciatura dell'emendamento finalmente realistico e ben fatto presentato dal Presidente della Commissione Cultura Pittoni al fine di favorire un componente della commissioneva o | |
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Da: ForMe | 04/08/2018 11:45:36 |
L'emendamento non è per nulla realistico, i pendenti alla preselettiva hanno lo stesso diritto di essere sanati rispetto agli altri | |
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Da: Lettera aperta a Di Maio da una pendente | 04/08/2018 11:56:14 |
....della commissione in pieno conflitto di interesse, mi fa temere che il M5S non sta realizzando affatto nella pratica parlamentare e di governo quel cambiamento che a me e a milioni di cittadini ci ha fatto tanto sognare. Quell'emendamento scritto da Pittoni ha colpito finalmente nel segno perché restituisce dopo 7 anni quella giustizia che nessuno ha saputo darci in rutti questi anni e di cui il 20 novembre dovrà anche occuparsene la Corte Costituzionale. Noi caro ministro Di Maio non siamo in conflitto di interesse con nessunoecon lo Stato, semmai siamo fortemente amareggiati dal fatto che il Miur pur essendo consapevole di tutto ciò che di anomalo era accaduto nel 2011, non ha voluto o forse non ha potuto trovare una degna soluzione al nostro problema. | |
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Da: Lettera aperta a Di Maio da una pendente | 04/08/2018 12:02:10 |
correggo: ...non stia... ..di cittadini ha fatto ... ...con nessuno e quindi anche con lo Stato... | |
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Da: In una buona politica occorre | 04/08/2018 12:19:42 |
essere coerenti, sempre. È la coerenza che fa crescere un partito mentre l'incorenza lo porta brevemente al declino e nessun partito può esserne indenne. | |
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Da: Avete finito | 04/08/2018 12:22:07 |
Di rompere l'anima con ste cose che non si legge nessuno? | |
Rispondi |
Da: Realista | 04/08/2018 12:26:21 |
- Messaggio eliminato - | |
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Da: Realista | 04/08/2018 12:28:42 |
- Messaggio eliminato - | |
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Da: XRealista | 04/08/2018 13:44:54 |
Infatti abbiamo te, un problema molto ma molto più grande di 4 gatti sfigati da mandare in presidenza | |
Rispondi |
Da: xprecedenti | 04/08/2018 14:13:34 |
Perché non scrivete a Conte che si è dichiarato Avvocato degli Italiani? | |
Rispondi |
Da: @ x Realista | 04/08/2018 14:40:55 |
Ehi, grande str...o, e chi ti autorizza a parlare in questo modo di persone che nemmeno conosci? Fai una cosa, allora, non perdere tempo trova tu stesso altri tre uguali a te e fallo tu il quartetto di sfigati, così ti sentirai soddisfatto. Ma guarda un po' che gente che c'è in questo forum! | |
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Da: Realista | 04/08/2018 15:13:47 |
- Messaggio eliminato - | |
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Da: xprecedente | 04/08/2018 15:13:49 |
Merdaccia che non sei altro presto questi 4 gatti ti ficcheranno le scarpe nel culo e te le ritroverai in presidenza! | |
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Da: @ x precedente | 04/08/2018 15:43:22 |
io questo non lo farei per non sporcarmi le 👠scarpe, ma so bene con che altra cosa potrei impalarlo in sostituzione. | |
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