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Concorso Dirigenti scolastici 2011
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Da: Non ci posso credere 07/08/2018 08:36:42
Scusate.... L'attuale ministro? Ma siete sicuri?
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Da: ma di che parliamo07/08/2018 09:12:54
c'e' gente che non ha superato la preselettiva del 2011 è fa il preside... se volete vi dico pure qualche nome...
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Da: Dalla preistoria 2011 07/08/2018 10:02:05
E certo, allora perché la Lombardia2011 ha avuto questo decorso anomalo? Per ripescare, risistemare illustri politici che si sono ben piazzati anche con l'attuale governo. 
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Da: L Italia dei r.... 07/08/2018 10:44:24
Anche io ne conosco qualcuno in Campania, è stato ammesso con riserva e ha superato le prove. È così... o c'è altro?...
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Da: In felix Campania07/08/2018 15:55:09
tutto può succedere, con o senza leggi da rispettare.
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Da: Beh cosa si può dire se non che07/08/2018 16:13:12
Un Paese senza regole non ha futuro.
16 ottobre 2015
(di Vincenzo Musacchio)

Probabilmente a tanti piace vivere in uno Stato senza regole. I delinquenti hanno gioco facile e gli onesti subiscono. Un Paese senza regole è abbandonato alla violenza, alla sopraffazione e senza cultura e senza scuola diventa alla fine vittima dell'ignoranza e della miseria umana. In una Nazione di questo tipo prolifera la corruzione, prosperano le mafie e la criminalità d'ogni tipo. Ad essere onesti, l'Italia, ha leggi eccellenti, purtroppo spesso, sembra che si trasformi nel Paese dei balocchi, dove a prevalere è l'evasione fiscale, la legge del privilegio, dello scambio di favori, dell'affarismo senza scrupoli, del clientelismo, del nepotismo e della corruzione.

L'idea stessa che si possano commettere dei reati e farla franca o cavarsela con poco, incrina la credibilità del nostro sistema penale e la serietà delle nostre leggi sulla sicurezza, minando da una parte la fiducia dei cittadini nell'ordinamento giuridico e dall'altra nella classe dirigente. Considerati gli episodi d'inettitudine, inefficienza e corruzione ai quali abbiamo assistito negli ultimi anni, definire ingiustificato il discredito che ha colpito la classe dirigente italiana sarebbe un eufemismo. Privata di autorità la res pubblica, la classe politica è diventata ancora più arida. E questo, in un gioco perverso, ne ha accresciuto ulteriormente il discredito. In cima a tutto s'è aggiunta la richiesta sempre più urgente che la politica salvi l'Italia dal fallimento.

Se siamo seri nell'analisi dei fatti, come possiamo pensare anche solo per un attimo che, una classe dirigente come l'attuale, già di per sé poco efficiente, screditata e sconnessa dalla società civile, risolva problemi, che per altro in buona misura sono proprio di origine politica. Questa incapacità endogena ha contribuito a creare la cd. antipolitica e fatto sì che l'Italia non fosse più percepita come un Paese affidabile. A Roma, a detta dell'Autorità Anticorruzione, il 90% degli appalti dell'Atac (azienda di trasporti) viola le leggi in vigore con rilievi anche di natura penale. Il fenomeno, a nostro giudizio, non è solo romano. In una situazione catastrofica come l'attuale, uno dei rimedi imprescindibili per ridare qualche barlume di speranza alla Nazione è la riforma della macchina giudiziaria. La giustizia è un'infrastruttura vitale perché il tessuto produttivo del Paese possa modernizzarsi e recuperare quella competitività che è la pre-condizione per la crescita economica e sociale. La giustizia è uno degli snodi da cui passano la crescita e la competitività del Paese e, dunque, il funzionamento del sistema giudiziario rappresenta un tassello fondamentale per questo processo, in cui tutto il Paese deve impegnarsi.

La giustizia è l'istituzione fondamentale che fa da snodo a tutti gli interventi, perché ne garantisce l'efficace applicazione. Ogni iniziativa, normativa e legislativa, sarebbe inutile se non esistesse e non funzionasse un apparato in grado di garantire l'enforcement. La giustizia si occupa delle regole, che sono la condizione fondamentale perché si possa vivere con ordine in una collettività. Senza regole non c'è possibilità di vita comune, non c'è possibilità di promuovere una società ordinata in cui ciascuno, attraverso l'applicazione delle proprie potenzialità, può contribuire al benessere comune e, quindi, al bene generale del Paese. Le regole sono la condicio sine qua non per l'esistenza dello Stato democratico. Lo Stato è il presupposto perché i cittadini possano vivere in tranquillità e prosperità, possano fare il proprio lavoro, possano investire facendo affidamento su quel sistema di regole il quale, però, deve poter contare su un sistema di efficiente ed efficace applicazione.

Un Paese senza regole non può esistere. Un Paese in cui le regole sono inattendibili perché il loro enforcement non funziona è inaffidabile e non è credibile né all'interno né all'esterno dei suoi confini. Il funzionamento del sistema giudiziario non è tema che riguardi soltanto i magistrati, gli avvocati o gli operatori, ma è questione che ha rilevantissime ricadute sul sistema economico, politico e sociale. Se si opera in un contesto dove non c'è il rispetto delle regole, la meritocrazia non può nascere e il risultato è una mancanza di qualità che poi si riflette sull'andamento di un Paese totalmente abbandonato a se stesso e preda facile della criminalità d'ogni specie e genere.
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Da: Allora sembra07/08/2018 19:06:13
che nessuno emendamento sia passato a favore dei pendenti 2011 nel DL dignità, o sbaglio?
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Da: Emendamenti.07/08/2018 19:26:27
Hanno fatto la solita farsa.
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Da: Vera68 07/08/2018 19:32:00
No nessuno.... Credo proprio di no. Mah! Che dire.... Mi dispiace realmente sentire la vostra amarezza.
Io ancora, forse, mi illudo. In bocca al lupo colleghi... Per tutto.
Rispondi

Da: pendente 2011 07/08/2018 19:42:49
La via politica è chiusa. Rimane solo la CC a novembre ma non mi aspetto esiti particolarmente entusiasmanti.
Rispondi

Da: Che ci aspettavamo.... E07/08/2018 21:42:34
Rispondi

Da: Emendamenti. 07/08/2018 22:32:28
Cari colleghi, io sono avvelenatissima. E non perché non conosca certi giochini dei nostri politici e della nostra mala politica.
Nel frattempo mi sto creando una attività alternativa. Se funziona tempo un anno lascio la scuola, che ragazzi a parte, nulla mi ha dato a parte uno stipendio da fame. Una nostra dipendente part time a 16 ore  pura esecutrice senza alcuna responsabilità o specializzazione  solo diploma prende 750 euro come da ccn del settore.  A tempo pieno guadagnerebbe piu' di me. I sindacati sono stati la nostra rovina, insieme.ai governi a partire.da quello berlinguer.
Rispondi

Da: Emendamenti. 07/08/2018 22:36:48
Non si può morire (parlo ovviamente in senso lato) di scuola. Noi, lasciatemelo dire, siamo.anche una categoria molto del cavolo.
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Da: Per tutti e definitivamente08/08/2018 11:59:59
La norma in questione è pienamente legittima:
a) i ricorrenti 2011 sono previsti da essa prima degli altri;
b) sono previsti, inspiegabilmente, anche i non ricorrenti 2011.

Per il punto b si pone la questione di costituzionalità per violazione soprattutto dell art.  25 C. ma anche dell'art. 97 e dell'art. 3 C.

La politica non è lungimirante, perciò non è politica, e spera di non fare brutte figure, che in ogni caso sono dietro l'angolo, sia nel caso di bocciature che nel caso di promozione da parte della C.C.
Rispondi

Da: Nonricorrente2011 08/08/2018 13:40:59
@per tutti
Cosa intendi per 'la norma in questione?'
In che senso vedi inclusi anche i non ricorrenti?
Rispondi

Da: emendamento Pittoni08/08/2018 13:44:37
Stessa domanda di "Nonricorrente2011"
Rispondi

Da: Realista08/08/2018 13:45:32

- Messaggio eliminato -

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Da: Per tutti e definitivamente08/08/2018 17:34:52
I non ricorrenti sono i non vincitori di concorso, che non abbiano ricorso e sono indicati a sanatoria in modo esplicito insieme ai ricorrenti, pendenti, degli anni 2004 e 2006.
Rispondi

Da: Per tutti e definitivamente08/08/2018 17:35:29
I non ricorrenti sono i non vincitori di concorso, che non abbiano ricorso e sono indicati a sanatoria in modo esplicito insieme ai ricorrenti, pendenti, degli anni 2004 e 2006.
Rispondi

Da: Per tutti e definitivamente08/08/2018 17:39:03
I non vincitori di concorso sono tutti i concorrenti che non risultano idonei per atti definitivi ( atti non più impugnabili o non suscettibili di annullamento per provvedimenti STRAORDINARI del giudice ordinario).
Rispondi

Da: Per tutti e definitivamente08/08/2018 17:41:20
Nessuno dei ricorrenti è stato in grado di valutare l'importanza di impugnare il regolamento ed i bando del nuovo concorso.
Rispondi

Da: Nonricorrente2011 08/08/2018 18:08:31
@per tutti
Sono indicati a sanatoria in modo esplicito? Essendo io fra gli ammessi agli scritti 2011 ma non ricorrente, attendo questa sanatoria. Ma dove o quando posso avere conferma?
Rispondi

Da: pendente 2011 08/08/2018 18:44:43
Tu non c'entri il corso sarebbe stato per chi avesse avuto un ricorso pendente ma non sarà fatto, non per ora, a meno che la Corte costituzionale non decida altrimenti.
Rispondi

Da: Nonricorrente201108/08/2018 18:56:21
Chiedevo in riferimento a
Da: Per tutti e definitivamente    08/08/2018 17.34.52
I non ricorrenti sono i non vincitori di concorso, che non abbiano ricorso e sono indicati a sanatoria in modo esplicito insieme ai ricorrenti, pendenti, degli anni 2004 e 2006.
Rispondi

Da: pendente 2011 08/08/2018 19:12:51
Quel post è incomprensibile non saprei dirti altro
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Da: Realista08/08/2018 19:17:02

- Messaggio eliminato -

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Da: cavallo selvaggio 08/08/2018 20:20:50
@   Nessuno dei ricorrenti è stato in grado di valutare l'importanza di impugnare il regolamento ed i bando del nuovo concorso.
Con il mio avvocato insieme ad altri docenti , abbiamo impugnato il bando. Allo stato attuale tutto fermo
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Da: Per tutti e definitivamente08/08/2018 20:36:09
Avete impugnato il bando perchè esso non consentiva di essere ammessi alla nuova procedura concorsuale con riserva dei posti ( avete allegato il versamento e la domanda di partecipazione al nuovo concorso). Non avete impugnato il bando perchè titolari di una posizione giuridica che non consentiva, così e semplicemente, di fare una nuova selezione.
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Da: Realista08/08/2018 21:50:50

- Messaggio eliminato -

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Da: @Per tutti e definitivamente09/08/2018 01:00:35
Non ci riesci proprio a essere più chiaro, meno criptato? Dacci la notizia senza confonderci ulteriormente,
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