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Dirigenti scolastici, il ricorso - messaggi fino al 2012
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Da: adoltranza01/08/2012 17:15:34
ma i nuovi ds quando avranno l'incarico

Da: çççç01/08/2012 17:37:29
Sembra proprio che non l'avranno

Da: giusto per precisare01/08/2012 19:09:47
in Puglia le racc. risalgono agli scritti, mentre per gli orali è aumentato solo il grado di racc. A chi è risultato nella graduatoria finale dovrebbe controllare qualche titolo culturale nonchè professionale che non convince, specie quelli non interi, del tipo , 50: mi riferisco a chi non ha il master, che pur avendo 3 alla laurea, come può avere un .... , 5 ai titoli culturali?

Da: x non parlare01/08/2012 19:15:51
di chi ha ...,85! Come è possibile?

Da: PER NON PARLARE01/08/2012 19:44:51


Di chi non compare negli elenchi della presettiva......


Da: @ tutti01/08/2012 19:48:11
Lettera sul caos del concorso per d.s. in Puglia inviata dalla prof. Anna Maria Fiore al ministro Profumo

Chiarissimo ministro Profumo,
sono quella docente di Lettere della provincia di Taranto con la quale Lei ha contratto un debito, al momento della sua nomina al MIUR, e che ora ha la necessità di dover riscattare il suo credito.
Le evito i convenevoli, quelli legati a frasi tipo… riconoscimento del merito, valorizzazione delle eccellenze e l raggiungimento del miglioramento della qualità della scuola: c'è solo un termine per definirli in maniera efficace ed è un termine del volgo, tradurlo in parole eleganti non rende abbastanza.
Signor Ministro, per il momento Le chiedo meno di dieci minuti (un ottavo di ora) del suo prezioso tempo, quello che non mi è stato concesso (stenterà anche Lei a crederci), durante il recente concorso per Dirigenti Scolastici, dai suoi dipendenti che hanno liquidato (ritenuto non idonei) me e centinaia di altri concorrenti in una manciata di minuti; in questo caso il termine lo scrivo: VERGOGNOSO!
Forse non ero abbastanza preparata? Forse; ma questo non lo sa veramente nessuno perché è impossibile valutare delle prove scritte in meno di cinque minuti, il solo leggerle richiede più tempo.
Gioco forza, ho fatto richiesta di accesso agli atti, chiedendo alla commissione pugliese di visionare, oltre ai miei due compiti, anche gli elaborati degli altri concorrenti, risultati idonei per l'orale, giudicati dalla stessa commissione che ha corretto le mie prove. La risposta da parte dell'USR Puglia? Mi convocano il 12 giugno (cioè ben 4 settimane dopo la richiesta di accesso), ma solo per accedere al verbale relativo alla correzione dei miei scritti, in quanto non mi è stato possibile visionare i compiti degli altri docenti. Magnifico: i miei scritti, giudicati gravemente insufficienti per incoerenza e mancanza di pertinenza alla traccia. Ed io che li ritenevo solo noiosi!
E quelli degli altri concorrenti giudicati sufficienti? Non si sa! Ci sarà stata uniformità nell'applicazione delle griglie di valutazione? Mah! La commissione? Penso che Lei sia già al corrente del caos della commissione pugliese.

1 Altri Uffici scolastici regionali (Lombardia, Molise, Calabria, Marche e Basilicata) hanno concesso e stanno autorizzando la visione di tutti gli atti inerenti la procedura concorsuale; mentre l'Ufficio scolastico della regione Puglia avrebbe operato contravvenendo alle più semplici regole di legittimità e trasparenza e limitando di fatto il diritto e la possibilità dei ricorrenti di organizzare la propria difesa.
2 Durante il primo giorno degli scritti nell'aula 4 dell'I. Elena di Savoia di Bari un concorrente veniva espulso dopo essere stato sorpreso a copiare. Lo stesso docente tornava tranquillamente in classe il secondo giorno e, sorpresa delle sorprese, risulta tra gli ammessi agli orali! La vicenda è nota in Puglia e il caso in mano alla Magistratura ma ciò che inquieta maggiormente è che i verbali relativi a questa espulsione siano stati fatti sparire! Nel frattempo diversi componenti delle 2 commissioni (compresi i 2 segretari!) si dimettevano dal loro incarico.
3 Nella prima commissione del concorso è presente il prof. Silvano Marseglia, presidente dell'associazione professionale docenti AEDE. Il comma 3 dell'art. 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 dice testualmente: "Le procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si conformano ai seguenti principi: la composizione delle commissioni esclusivamente con esperti di provata competenza nelle materie di concorso, scelti tra funzionari delle amministrazioni, docenti ed estranei alle medesime, che non siano componenti dell'organo di direzione politica dell'amministrazione, che non ricoprano cariche politiche e che non siano rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali". Quindi le commissioni regionali per il concorso a dirigente scolastico composte, al loro interno, da commissari che, ad esempio, ricoprano cariche rappresentative in sindacati iscritti all'Aran, violano di fatto l'art. 35 del decreto legislativo n. 165/2001, con pesanti ripercussioni sulla regolarità dell'intera procedura concorsuale.
4 Il tempo dedicato alla correzione degli elaborati risulta davvero irrisorio. Parliamo di compiti di circa 8 facciate, letti, giudicati e valutati in media in 10 minuti! Ovviamente questi sono dati certi e basati sugli orari di inizio e fine operazione dei vari verbali di cui allegherò copia. La invito, come prova, a leggere il mio compito giudicato incoerente e decontestualizzato, e -la supplico- non risponda al telefono nel frattempo!
5 Nel verbale n. 36 del 28 aprile c'è un passaggio, a mio parere, oscuro che cito testualmente: "…la Commissione, all'unanimità, decide di non dover procedere alla revisione degli elaborati stabilita nella seduta del 10/01/2012 (verbale n. 10) in quanto la Commissione si è modificata a seguito delle dimissioni della prof.ssa Fiorentina De Masi e non sono stati acquisiti nel tempo ulteriori elementi di giudizio che ne giustifichino la revisione." Che significa? Forse che se ci fosse stata ancora la De Masi avrebbero salvato qualche altro concorrente? E cosa si diceva in questo verbale n. 10 del 10 gennaio? "… Si procede alla lettura e ad una prima valutazione degli elaborati contrassegnati dal n. 13 al 43, perché la Commissione decide all'unanimità che i compiti valutati in data odierna nonché quelli valutati il 9/01 u.s. saranno rivisti in giornate successive allorquando saranno stati acquisiti ulteriori elementi di giudizio in ordine all'andamento complessivo degli elaborati." Quali sarebbero stati gli elementi di giudizio? E perché questi compiti sarebbero stati messi da parte? Gli elementi di giudizio vanno individuati prima della correzione!

6 Cito testualmente dal bando di CONCORSO PER ESAMI E TITOLI PER IL RECLUTAMENTO DI DIRIGENTI SCOLASTICI PER LA SCUOLA PRIMARIA, SECONDARIA DI PRIMO GRADO, SECONDARIA DI SECONDO GRADO E PER GLI ISTITUTI EDUCATIVI:
Art. 9
Procedura concorsuale
3. periodo obbligatorio di formazione e tirocinio per i candidati utilmente collocati nelle graduatorie generali di merito e dichiarati vincitori nei limiti dei posti messi a concorso (all. 1).
Art. 16
Vincitori del concorso
I candidati utilmente collocati in graduatoria, in relazione al numero dei posti messi a concorso, sono dichiarati vincitori e sono tenuti ad effettuare il periodo di formazione e tirocinio di cui al successivo all'articolo 17.
Art. 17
Durata e struttura del periodo di formazione e tirocinio
Il periodo di formazione e tirocinio per i vincitori del concorso ha durata non superiore a quattro mesi e, comunque, non inferiore a tre.
Mi chiedo, quindi, come mai nelle varie Regioni sarà possibile immettere in ruolo dal 01 settembre 2012 i suddetti candidati senza che abbiano effettuato alcun tirocinio? C' è una sanatoria/condono anche per loro? Tanto in Italia succede di tutto…

Signor Ministro, Lei per arrivare sino a questo punto, leggendo senza interesse e velocemente, dovrebbe aver impiegato circa 130 secondi (2 min ed una manciata di secondi) e non ha nessuna griglia di valutazione a cui far riferimento per cui può valutare il mio scritto nella maniera a Lei più congeniale, è un suo diritto;
la Commissione No: aveva dei paletti e per questa ragione aveva l'obbligo di prestare più attenzione.
Come docente, se dovessi trattare i miei alunni così come sono stata trattata io insieme con centinaia di altri colleghi, Lei verrebbe a piedi da Roma per cacciarmi a pedate fuori dalla scuola.
Nelle ultime settimane alcuni parlamentari, di vari schieramenti politici, stanno presentando diverse interrogazioni per chiarire diversi aspetti ambigui di questo concorso. Le vicende sono abbastanza note negli ambienti scolastici, ed ora anche parlamentari, ma non lo sono affatto nell'opinione pubblica. Non possiamo certo tediare gli italiani, già alle prese con Imu e Spread, su quale sia il sistema di reclutamento, "meritocratico, pulito e trasparente", della classe dirigente del nostro Paese, in particolare dei Dirigenti Scolastici, funzionari dello Stato ai più alti vertici del sistema educativo e culturale dell'Italia.

Signor Ministro, non solo non mi sento tutelata dallo Stato ma mi sento derubata ed anche se la sua promessa di impegno era rivolta a tutti i docenti delle scuole italiane e non a me personalmente Le chiedo di onorare il suo debito nei confronti di tutti quelli che non sono stati valutati, ma IGNORATI dalla commissione pugliese, perché è di questo che sto parlando.
Mi rendo conto che è un momento difficile per Lei ed il suo Governo ed il caldo soffocante ci obbliga a diradare gli impegni ma è necessario che Lei scenda in campo per onorare i Suoi DEBITI (promesse) e sono certa che LEI lo farà.
La passione per la scuola, il sostegno dato a iniziative connesse con l'autovalutazione di istituto, dall'adesione al progetto Vales al Caf del Miur e la mia esperienza da vicario nell'Istituto dove lavoro mi hanno spinto a presentare la domanda per il concorso da Dirigente Scolastico.
Già diversi mesi prima dell'emanazione del concorso ho iniziato oltre che a studiare autonomamente, ad iscrivermi a corsi (on line e in presenza), a master specifici per il ruolo della dirigenza scolastica e a seguire tutte le attività che potevano essermi utile per la mia preparazione.
Con grande gioia e soddisfazione ho appreso di aver superato il famigerato test preselettivo con 97/100.
Ora devo concludere che è stata solo fortuna? Tutto frutto del caso?
O invece di un concorso per DS ho partecipato ad una lotteria?


Anna Maria Fiore
Ginosa (TA)

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Da: dieci minuti01/08/2012 20:47:41
..."Signor Ministro, per il momento Le chiedo meno di dieci minuti (un ottavo di ora) del suo prezioso tempo"...

Al mio orologio dieci minuti sono un sesto di ora...

Da: uomini o caporali01/08/2012 21:03:46
60:8=7,5=meno di 10=chi corregge il correttore.
siamo seri!

Da: dieci minuti01/08/2012 23:02:10
Anche 2 minuti sono meno di dieci... ma dai... siamo uomini o caporali?

Il correttore, in quanto tale, non si corregge ;-)

Da: mastrping 01/08/2012 23:55:54
Da: canguro  01/08/2012 1.32.35
l'errore che ho commesso è di aver creduto che le prove successive alla preselettiva sarebbero state valutate imparzialmente come la preselettiva.

L'errore che hai commesso è stato di crederti DS per aver superato la preselettiva. Tu, e tanti con te, hai ritenuto che il centro del concorso fosse la preselettiva, superata la quale, dato anche l'esiguo numero di ammessi, il cammino sarebbe stato in agevole discesa, una amena passeggiata verso la scrivania del DS.
In considerazione di ciò, la preoccupazione di convincere gli inidonei a non fare ricorso, di fare tutto il possibile per fermare i ricorsi... Se non mi credi...rileggi i tuoi post.

Poi, il motivo per cui non sei stato ammesso agli orali lo sai solo tu...ma, almeno, fai un pensierino anche tu alla mitica espressione "Dovevate studiare di più e meglio"

Da: Viva lItalia02/08/2012 05:21:24
Da: canguro  01/08/2012 1.32.35
l'errore che ho commesso è di aver creduto che le prove successive alla preselettiva sarebbero state valutate imparzialmente come la preselettiva.

L'errore che hai commesso è stato di crederti DS per aver superato la preselettiva. Tu, e tanti con te, hai ritenuto che il centro del concorso fosse la preselettiva, superata la quale, dato anche l'esiguo numero di ammessi, il cammino sarebbe stato in agevole discesa, una amena passeggiata verso la scrivania del DS.
In considerazione di ciò, la preoccupazione di convincere gli inidonei a non fare ricorso, di fare tutto il possibile per fermare i ricorsi... Se non mi credi...rileggi i tuoi post.

Poi, il motivo per cui non sei stato ammesso agli orali lo sai solo tu...ma, almeno, fai un pensierino anche tu alla mitica espressione "Dovevate studiare di più e meglio"

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MASTRPING, questo tuo intervento è da incorniciare!!

Da: Silvia2012 02/08/2012 09:29:50
Siamo fritti: il MIUR ha presentato appello al CDS avverso sentenza TAR Lombardia!!!

Da: @Silvia201202/08/2012 09:40:57
Fonte?

Da: Silvia2012 02/08/2012 09:42:18
Sisto "Giustizia amministrativa"

Da: Silvia2012 02/08/2012 09:43:08
Intendo "sito"

Da: e perché mai02/08/2012 10:18:39
saremmo fritti?

Da: Valeriana@ 02/08/2012 10:34:19
Riepilogo della situazione alla data odierna dei concorsi d.s. nelle varie regioni.
ABRUZZO: Gli orali inizieranno il prossimo 3 settembre.
BASILICATA: L'iter concorsuale è stato completato.
CALABRIA: L'iter concorsuale è stato completato.
CAMPANIA: In data  8 giugno la commissione ha comunicato di aver valutato 1600 elaborati  (800 candidati) su un totale di 3640. Per completare dovevano essere valutati altri 2040 elaborati. A tutt'oggi in assenza di aggiornamenti non è possibile prevedere quanto tempo ancora occorrerà. 
EMILIA ROMAGNA: L'iter concorsuale è stato completato.
FRIULI VENEZIA G.: L'iter concorsuale è stato completato.
LAZIO: L'iter concorsuale è stato completato.
LIGURIA: L'iter concorsuale è stato completato.
LOMBARDIA: L'iter concorsuale è stato completato ma è stato sospeso dal TAR Lombardia
MARCHE: L'iter concorsuale è stato completato.
MOLISE: L'iter concorsuale è stato completato.
PIEMONTE: L'iter concorsuale è stato completato.
PUGLIA: L'iter concorsuale è stato completato.
SARDEGNA: L'iter concorsuale è stato completato.
SICILIA: In data  8 giugno la commissione ha comunicato di aver valutato 1118 elaborati corrispondenti a  559 candidati a fronte di 971 persone in totale. Per completare dovevano essere valutati altri 824 elaborati. Com'è possibile che in due mesi non ci sono ancora riusciti?
TOSCANA: Il 28 luglio sono stati esaminati gli ultimi candidati integrati dal TAR Toscana. Si presume che nei prossimi giorni sarà pubblicata la graduatoria di merito.
UMBRIA : L'iter concorsuale è stato completato.
VENETO: L'iter concorsuale è stato completato.

Da: Tutto da rifare02/08/2012 11:09:54
° Concorso dd.ss. Nervi saldi, e a casa chi sbaglia
Il concorso a dd.ss. nato male è andato avanti peggio. Con sentenza del 18 luglio, il Tar Lombardia ha annullato, su ricorso di candidati esclusi, le prove scritte: era possibile leggere il nome di chi aveva svolto la prova, attraverso buste troppo sottili.
L'USR si opporrà ma più tempo passa più gravose saranno le conseguenze su Scuola e candidati, e Marcello Pacifico suggerisce, per evitare un grave danno erariale alle casse dello Stato, di sospendere la nomina dei candidati idonei, in attesa dell'udienza del Tar Lazio (22 novembre 2012) che riguarderà oltre 8.000 ricorrenti contro irregolarità nelle prove di preselezione e nella gestione della procedura concorsuale. A parte l'attesa per questa sentenza, altre criticità riguardano il Molise (il concorso è stato congelato da un'ordinanza del Tar, che ha sospeso in via cautelare tutte le operazioni fino alla decisione di merito su un ricorso), l'Umbria (il concorso è stato sospeso dal Tar per consentire alla commissione di motivare i punteggi attribuiti), il Lazio (il Tar si pronuncerà sulla questione dell'incompatibilità di alcuni commissari); in Abruzzo gli orali inizieranno il 3 settembre; in Sicilia e in Campania è probabile che la revisione degli elaborati si concluda non prima del prossimo ottobre. In Piemonte l'hanno scampata per un soffio: la commissione aveva predisposto una griglia di valutazione palesemente inesatta, e il Tar Piemonte ha valutato che l'errore influisse erga omnes sui candidati, senza avvantaggiarne alcuno. Altri accertamenti riguardano vere o presunte irregolarità (commissari che hanno preparato al concorso candidati; difformità procedurali da regione a regione; false verbalizzazioni di presenze). Inequivocabile appare il dispositivo dei giudici amministrativi della Lombardia: "… è emerso nitidamente che il contenuto del cartoncino contenente i dati anagrafici dei candidati risulta agevolmente leggibile se posto in controluce, anche all'interno della piccola busta…". C'è da aggiungere che il Tar ha rilevato un'altra irregolarità procedurale: le operazioni di lettura e correzione degli elaborati non sono state condotte nella modalità del collegio perfetto; insomma il pasticciaccio del concorso dd.ss. del 2005 in Sicilia non ha insegnato nulla. Ciò che è gravissimo è che la selezione dei dirigenti è condotta su un modello inadeguato: -1. prove selettive a risposte multiple che, a differenza di altre prove "strutturate", verificano obiettivi tassonomici di basso livello, e sono spesso formulate in modo da dare luogo a interpretazione non univoca (sul ricorso presentato dall'ANIEF, il Tar Lazio si pronuncerà il 22 novembre 2012); -2. Alcune procedure seguite dalle Commissioni esaminatrici sono messe in discussione, sotto più profili, da ricorrenti (in Molise, il concorso è stato sospeso, con l'Ordinanza Tar Molise n. 77/2012; il Parlamento si è occupato del concorso del Lazio, gestito da una commissione esaminatrice con dentro, sembra, sindacalisti, e si è occupato anche del concorso in Friuli Venezia Giulia). Per in concorso a dirigenti scolastici in Lombardia, i candidati ammessi alle due prove scritte (coloro che avevano superato i quiz preselettivi) erano stati 996; tutti tornerebbero in gioco. I problemi che si producono da questa gestione del concorso a dd.ss. sono solo un aspetto di una gestione della scuola deficitaria. Le assurdità si stratificano le une sulle altre; non facciamo in tempo a segnalarle e a tradurle in esposti alla magistratura, e altre se ne profilano all'orizzonte: La fatica di Tantalo. Tra le assurdità sul personale della Scuola che si leggono nella spending review: la penalizzazione ulteriore a danno dei supplenti precari, avendo deciso, il Governo, che le supplenze debbano essere in prima istanza conferite a insegnanti soprannumerari qualunque titolo abilitante abbiano (come se fare lezione non serva a niente).

Da: Valeriana@ 02/08/2012 11:11:31
Un articolo un po' lungo ma molto interessante sia per i vincitori di concorso sia per i ricorsisti e i non idonei.

Dopo il concorso/corrida, ci sarà un futuro per dirigenti scolastici?

di Ivana Summa Educazione & Scuola 31.7.2012

Non vi pare che sia giunto il momento di fare qualche seria di riflessione sul Concorso per dirigenti scolastici che si sta concludendo, in quasi tutte le regioni, proprio in questi giorni di canicola leonina? Taciamo volutamente sui numerosi ricorsi amministrativi non ancora conclusi, sul dimezzamento dei posti messi a concorso con il D.D.G. 13 luglio 2011, sulla preselezione realizzata con più di 5.000 astruse domande, sulla nomina dei membri delle commissioni e della correlata incompetenza esperta e via di questo passo. Se scorriamo velocemente tutto l'iter concorsuale, ci si accorge che esso è basato - con una ferrea coerenza che attraversa tutte le fasi compreso il colloquio orale - sull'idea che per diventare dirigente scolastico occorra una "testa piena", piuttosto che una "testa ben fatta". Una testa piena di minutaglie psico-pedagogiche e di tecnicismi pseudomanageriali, per tacere della mera conoscenza mnemonica di leggi e leggine che nulla hanno a che vedere con la padronanza dei concetti fondamentali del diritto costituzionale, pubblico, amministrativo, ecc..
Ed ecco che decine di migliaia di insegnanti, privi di qualsiasi forma di carriera, hanno deciso di partecipare ad un concorso che, rispetto al precedente del 2004, si presenta irto di ostacoli. Alcuni insegnanti, carichi di titoli (doppie e triple lauree, master, attività di aggiornamento, incarichi istituzionali) lo hanno affrontato pieni di speranze meritocratiche, tanto evocate in questi ultimi anni; altri, dopo una frettolosa preparazione mirata esclusivamente al superamento delle prove, hanno affrontato il concorso confidando nella fortuna, peraltro da tutti ritenuta componente essenziale per concludere l'iter con successo.
E' inutile sottolineare che gli uni e gli altri possono essere iscritti nella categoria "dilettanti allo sbaraglio", considerato che il concorso assomiglia molto allo storico gioco radiofonico e televisivo che chiamava alla sfida chi aveva il coraggio di esibirsi, a prescindere dal possesso di competenze di base e trasversali per entrare in scena.
Rinunciando ad analogie divertenti ma amare, entriamo decisamente nel discorso che più ci preme e che riguarda il reclutamento dei dirigenti scolastici dopo l'attribuzione dell'autonomia alle scuole e della dirigenza ai capi d'istituto. La legge, come è noto, prevede un profilo - specificato chiaramente nell'art. 25 del D.Lgvo n. 165/2001 - che in quest'ultimo decennio si è profondamente evoluto a seguito del disegno riformistico contenuto nella cosiddetta riforma Brunetta del 2009. D'altra parte, la concreta interpretazione, in più di un decennio, di una funzione così articolata e complessa ha visto all'azione dirigenti scolastici che, nella stragrande maggioranza dei casi, dopo aver messo velocemente da parte la connotazione educativa della dirigenza scolastica, si sono trasformati in burocrati attenti a non commettere errori, intenti ad applicare le leggi - comprese quelle riguardanti gli assetti ordinamentali, curriculari e valutativi- rinunciando ad implementare processi di innovazione e miglioramento della qualità della didattica, di cui il nostro sistema scolastico ha un irrinunciabile bisogno e che possono essere realizzati soltanto facendo costante ricerca educativa, didattica, valutativa.
Da queste considerazioni emerge con chiarezza come non ci sia ancora una un modello professionale di dirigenza scolastica in grado di connotare in modo specifico le competenze educative, giuridiche ed organizzative più adeguate, in base alle quali preparare e poi selezionare i docenti che aspirano a guidare una scuola non per una scelta di comodo o ispirata ad un generico cambiamento o, peggio, ad un desiderio di fuga dall'insegnamento, ma perché motivati a dare un personale contributo "di servizio" per migliorare la qualità del nostro sistema scolastico.
Questa idea/proposta può sembrare presuntuosa e velleitaria, ma così non è se si pensa che tutte le ricerche che correlano la qualità della leadership scolastica con la qualità delle scuole ci dicono che l' apporto del capo d'istituto - comunque venga denominato - sia particolarmente significativo, anzi rappresenti il valore aggiunto di una scuola. Il sociologo francese Alaine Touraine, nella sua relazione tenuta al Convegno Nazionale del C.I.D.I. del marzo 2007 a Roma, riferendo gli esiti di una sua ricerca comparativa tra due collége della banlieu parigina, ha messo in evidenza come le capacità di guida del dirigente di una delle due scuole abbiano saputo creare forte motivazione fra gli insegnanti sostenendoli nella difficile sfida educativa cui erano chiamati, operando in un contesto sociale molto difficile. Come dire, non di soli ordinamenti e curricoli vive e cresce la qualità educativa delle scuole, perché sono altrettanto importanti le persone che vi lavorano e soprattutto la capacità di un capo di istituto di mettere in moto le risorse professionali esistenti.
In Italia non sono mai state realizzate ricerche focalizzate in questo ambito, eppure tutti noi possiamo agevolmente constatare come l'interpretazione di ruolo da parte del singolo dirigente scolastico - a prescindere dalle provenienze concorsuali - sia determinante per le nostre scuole, considerata la cornice normativa ed istituzionale entro cui si muovono, che provoca spinte sia verso la burocratizzazione, che verso l'"anarchia organizzativa".
Oggi, osservando il nostro sistema scolastico, abbiamo la percezione nitida che non esista una visione condivisa della funzione del dirigente scolastico, radicata dentro una più vasta funzione istituzionale riconosciuta irrinunciabile per la qualità delle scuole. Soltanto in questa prospettiva assume rilevanza la scelta - contenuta nell'art. 25 del D. Lgvo n. 165/2001 - di selezionare questa particolare tipologia di dirigenti esclusivamente tra il personale docente al quale, peraltro, non possono essere richieste, naturaliter, competenze amministrative ed organizzative.
Come mai allora, in più di un decennio, si è rinunciato a creare specifici percorsi di sviluppo professionale di un certo numero di docenti ai quali far acquisire quel quid specifico della dirigenza scolastica, che altrimenti viene lasciato al caso o alle aspirazioni personali?
Una prima causa è da individuare nella progressiva involuzione e/o implosione subita dall'autonomia scolastica durante il suo primo decennio, sballottata da innumerevoli e imprevedibili ondate di cambiamento, da un anno scolastico all'altro, in direzioni spesso contrastanti. I cambiamenti voluti dalle riforme di questi ultimi dieci anni, infatti, hanno chiamato i dirigenti scolastici a far "applicare" ai docenti le nuove indicazioni didattiche ed ordinamentali quasi fossero dei "semplici" caporali di giornata, dimenticando che le leve di gestione privilegiate (e privilegiabili) dentro una scuola davvero autonoma sono altre: la collegialità tecnico-professionale, la partecipazione, la ricerca e la sperimentazione, perché le scuole sono innanzitutto "comunità di pratiche" con le loro routines e conoscenze, con i loro valori e le loro "storie di vita".
Una seconda causa va ricercata nella sottovalutazione della funzione dirigenziale nelle pubbliche amministrazioni, ancorata, nonostante vent'anni di riforme, a vecchie interpretazioni di ruolo, più attenti agli aspetti formali e procedurali che agli aspetti connessi con l'attivazione di processi e con il raggiungimento di risultati. Abbiamo motivo di ritenere che il vecchio modello dirigenziale si possa addirittura rafforzare con le ultime riforme del 2009 che, pur introducendo sistemi di premialità e di performances affidati alla dirigenza, di fatti comporteranno cambiamenti di facciata, sovrapproduzione di documentazione, salvo lasciare intatti ed irrisolti tutti i problemi connessi con la gestione delle risorse umane nel pubblico impiego.

Ma quale dirigenza scolastica vogliamo?
Nella prospettiva appena tratteggiata, anche il dirigente scolastico meglio attrezzato sul piano delle conoscenze corre il rischio di utilizzarle a prescindere dal fatto che dirige innanzitutto una scuola e non ufficio amministrativo qualsiasi.
Come afferma L. Benadusi, la scuola è un'organizzazione sui generis, perché le dimensioni strutturali e formali sono meno importanti di ciò che vive al loro interno: i valori, le tradizioni, le culture, i linguaggi, i significati e le modalità delle interazioni soggettive. Questi aspetti, che il noto sociologo dell'educazione definisce "fluidi ed immateriali", debbono essere pienamente compresi prima di essere fatti oggetto di politiche gestionali.
Ne deriva che l'interpretazione di un ruolo istituzionale come quello del dirigente scolastico non può essere soltanto il risultato della cornice normativa specifica e generale entro cui è tenuto ad esprimersi, perché è agito in un'arena sociale che, non essendo determinabile, impone capacità ermeneutiche (comprendere il senso di ciò che avviene) ed euristiche (agire come un ricercatore competente).
Assume poi un particolare rilievo il contesto sociale, interno ed esterno alla scuola, e tutte le aspettative espresse nei confronti di una funzione che viene troppo spesso vista e vissuta in termini di semplice gestione del funzionamento quotidiano ma anche come simbolo di un potere estraneo ed intrusivo.
Se si scorre la letteratura organizzativa sulla dirigenza scolastica - cresciuta in Italia dall'inizio degli anni '80 parallelamente alla richiesta di autonomia per i singoli istituti scolastici - si può rilevare come si sia molto riflettuto sulle competenze da richiedere a tale figura fino all'avvento dell'autonomia e della dirigenza. Sia pure con accenti diversi, si è andato delineando, in quegli anni di fermento politico, culturale e professionale, la figura di un dirigente scolastico che agisce, nel rispetto della professionalità docente, in un'organizzazione scolastica dotata di autonomia funzionale, ispirandosi ad un profilo che riesce a coniugare aspetti attribuibili al management con aspetti riferibili alla leadership. L'una e l'altra connotazione non sono da ritenere antitetiche ma complementari, in quanto entrambe fanno riferimento a competenze di coordinamento, di controllo, di programmazione, di guida, chiamando in causa modalità di gestione ispirate alle teorie organizzative piuttosto che a modelli burocratici che non possono garantire, per la loro stessa natura, né efficienza né efficacia. Ma quali sono le differenze sostanziali, considerato che sia il manager che il leader lavorano con le persone convogliando gli sforzi dei singoli e dei gruppi verso gli obiettivi organizzativi? La differenza può essere colta in un tratto distintivo: il management si confronta con la complessità e la sua efficacia si misura con il grado di ordine e coerenza che riesce a realizzare a livello organizzativo; al contrario, la leadership si misura con il cambiamento e, dunque, agisce indicandone la direzione e la visione. E, tuttavia, non esiste un buon manager che non sia anche un buon leader.
Dunque, questo è il modello professionale che riteniamo debba essere ripreso anche sul piano culturale per essere poi assunto - sul piano normativo e concorsuale- come riferimento per il dirigente scolastico "di nuova generazione", collocato dentro una concezione di scuola come comunità di persone che agiscono come attori politici (perché fanno delle scelte responsabili) e professionali, in quanto possiedono competenze di alto livello e di alta responsabilità .
Facciamo in modo - fin da subito - che la prossima volta si scelgano modalità di formazione e di selezione dei docenti che rispondano a questa idea di dirigenza scolastica.

Da: W Aldo Domenico Ficara02/08/2012 14:25:01
Concorso DS: perché tacere sugli errori della preselettiva ? Parliamone

1 agosto 2012





Sul sito web della Gilda Venezia è stato pubblicato un articolo (http://www.gildavenezia.it/docs/Archivio/2012/lug2012/futuro_dirigenti.htm ) dove un' esperta, che ha contribuito alla stesura degli oltre 5000 test a risposta multipla ( modulo n..6 ), inseriti nella batteria di domande relative alla prova preselettiva del concorso per Dirigenti scolastici, scrive di non voler parlare di questi errori. Non è lontano il ricordo dell'estrema indignazione di  una moltitudine di docenti, costretti a subire oltre un migliaio di errori docimologici, che di fatto hanno condizionato pesantemente l'esito selezionante della prova.

Dalla prova preselettiva è passato quasi un anno, e oggi nell'articolo sopra menzionato si scrive: "Taciamo ( nell'articolo il verbo tacere è riportato  come taciamo con una c, mentre si scrive con 2 c, tacciamo:  http://dizionari.corriere.it/dizionario-si-dice/T/taccio.shtml ) volutamente sui numerosi ricorsi amministrativi non ancora conclusi, sul dimezzamento dei posti messi a concorso con il D.D.G. 13 luglio 2011, sulla preselezione realizzata con più di 5.000 astruse domande, sulla nomina dei membri delle commissioni e della correlata incompetenza esperta e via di questo passo ". E inoltre "Ed ecco che decine di migliaia di insegnanti, privi di qualsiasi forma di carriera, hanno deciso di partecipare ad un concorso che, rispetto al precedente del 2004, si presenta irto di ostacoli. Alcuni insegnanti, carichi di titoli (doppie e triple lauree, master, attività di aggiornamento, incarichi istituzionali) lo hanno affrontato pieni di speranze meritocratiche, tanto evocate in questi ultimi anni; altri, dopo una frettolosa preparazione mirata esclusivamente al superamento delle prove, hanno affrontato il concorso confidando nella fortuna, peraltro da tutti ritenuta componente essenziale per concludere l'iter con successo. E' inutile sottolineare che gli uni e gli altri possono essere iscritti nella categoria "dilettanti allo sbaraglio" ", Quindi tacciamo volutamente sulla preselezione realizzata con più di 5.000 astruse domande ?  Sottolineiamo   tutti gli esclusi dalle prove scritte del concorso DS come "dilettanti allo sbaraglio" ? Io direi di no,  direi, invece,  di approfondire l'aspetto dell'errore e di chi lo ha compiuto. Ed approfondendo, evidenzierei che l'autrice dell'articolo "Dopo il concorso/corrida, ci sarà un futuro per dirigenti scolastici? " è stata una esperta del modulo 6 nella stesura dei test per la preselettiva del concorso DS. Forse approfondendo un po' di qua e un po' di là,  i conti potrebbero tornare, con tutti i paradossi del caso.

Di seguito si riporta il link sull'elenco degli esperti nominati per la stesura delle domande a risposta multipla valide per la prova preselettiva nel concorso per Dirigenti scolastici:

http://www.indire.it/content/index.php?action=read&id=1709

Aldo Domenico Ficara

Da: donne o caporalesse02/08/2012 14:59:15
Valeriana@,
basta il link!
Chi vuol leggere: copia, incolla e legge!
Chi segue altre discussioni: scorre facilmente!
Non è netiquette ........ma sovoir vivre!

Da: Quanto è costata?02/08/2012 15:46:16
Prove preselettive per dirigenti scolastici: elenco esperti
Disponibile online l'elenco degli esperti incaricati di redigere le domande delle prove preselettive
di Redazione
06 Ottobre 2011


Pubblichiamo di seguito l'elenco degli esperti incaricati di redigere le domande per le prove preselettive del concorso per il reclutamento di dirigenti scolastici.

Nome e Cognome
Qualifica Area*
Antonio Augenti Docente - Università LUMSA, Libera Università Maria Ss. Assunta (Roma) 1
Giovanna Barzanò Dirigente con funzione tecnico-ispettiva - MIUR 1
Erika Bartolini Collaboratore tecnico degli enti di ricerca Unità Italiana Eurydice 1
Alessandra Mochi Collaboratore tecnico degli enti di ricerca Unità Italiana Eurydice 1
Simona Baggiani Collaboratore tecnico degli enti di ricerca Unità Italiana Eurydice 1
Francesca Brotto Dirigente Scolastico comandato - Direzione Generale Affari Internazionali - MIUR 1
Donatella Amatucci Dirigente T.D. - Direzione Generale Affari Internazionali - MIUR 1
Rossella Mengucci Dirigente Scolastico comandato - Direzione Generale per l'Istruzione e Formazione Tecnica Superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni - MIUR 1
Max Bruschi Consigliere Ministro - MIUR 1
Giuliana Sandrone Docente - Università degli studi di Bergamo 1
Adriana Lafranconi Dirigente scolastico 1
Claudia Chellini Ricercatrice ANSAS 1
Antonella Zuccaro Ricercatrice ANSAS 1
Nicola Malloggi Ricercatore ANSAS 1
  
Gianni Zen Dirigente scolastico 2
Emilio Fatovich Rettore - Convitto Nazionale Vittorio Emanuele II 2
Francesco Butturini Dirigente scolastico 2
Elena Vaj Dirigente scolastico 2
Piero Cattaneo Docente - Università Cattolica Sacro Cuore di Milano 2
Lucia Maria Ferraboschi Dirigente scolastico 2
Rocco Bello Dirigente scolastico 2
Marina Bordonali Dirigente scolastico 2
Antonetta Tartaglia Dirigente con funzione tecnico-ispettiva - MIUR 2
Silvia Razzoli Dirigente scolastico 2
Patrizia Pedata Dirigente scolastico 2

  
Laura Paolucci Avvocato dello Stato - Avvocatura distrettuale di Bologna 3
Francesco Bragagni Avvocato del Foro di Bologna 3
Valentina Cucci Avvocato del Foro di Roma 3
Lorenzo Capaldo Avvocato dello Stato - Avvocatura distrettuale di Trieste 3
Ugo Adorno Avvocato dello Stato - Avvocatura distrettuale di Perugia 3
  
Anna Maria Poggi Docente - Università degli Studi di Torino 4
Daniele Checchi Docente - Università Statale di Milano 4
Sara Mori Ricercatrice ANSAS 4
Mauro Palumbo Docente - Università degli Studi di Genova 4
Paolo Ferri Docente - Università Milano Bicocca 4
Pier Cesare Rivoltella Docente - Università Cattolica di Milano 4
Mario Castoldi Docente - Università degli Studi di Torino 4
Mario Comoglio Docente - Università Pontificia Salesiana 4
Carlo Nanni Rettore - Università Pontificia Salesiana 4
Francesco Casella Docente - Università Pontificia Salesiana 4
Sergio Melogno Docente - Università Pontificia Salesiana di Roma 4
Marco Bay Docente - Università Pontificia Salesiana di Roma 4
Francesca Napoletano Psicologa e formatrice 4
  
Andrea Marchetti Dirigente scolastico 5
Patrizia Bettini Docente comandato - Ufficio Scolastico Regionale Toscana 5
Vinicio Ongini Docente comandato - Direzione Generale per lo Studente, Ufficio VI - MIUR 5
Lucia Maddii Dirigente scolastico 5
Luca Toschi Docente - Università degli Studi di Firenze 5
Luciano Favini Dirigente tecnico - Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l'Autonomia Scolastica - MIUR 5
Enzo Colombo Docente - Università degli Studi di Milano 5
Francesca Lagomarsino Assegnista di ricerca - Università di Genova 5
Valeria Pandolfini Assegnista di ricerca - Università di Genova 5
Stefano Poli Docente - Università di Genova 5
Mario Salisci Assegnista di ricerca - Università di Genova 5
Flaminia Bizzarri   Ricercatrice Fondazione Intercultura 5
Ubaldo Grimaldi  Dirigente scolastico 5
Sesto Vigiani Ispettore 5
Laura Giannini Dirigente scolastico 5
  
Ivana Summa  Dirigente scolastico comandato - Nucleo Territoriale ANSAS Emilia Romagna 6
Angelo Paletta Docente - Università di Bologna Alma Mater Studiorum 6
Vanna Monducci Dirigente scolastico 6
Maria Fernanda Barile Dirigente - Ufficio Scolastico Provinciale di Rovigo 6
Gabriella Mangiarotti Docente - Università IULM 6
Gennaro Manna  Direttore dei servizi generali e amministrativi 6
  
Marta Geneviève De Vita Ispettrice 7
Antonio Cantore Direttore Cilea (Consorzio Interuniversitario Lombardo per L'Elaborazione Automatica) 7
Christian Di Maggio Funzionario tecnico - Direzione Generale sistemi Informativi, Ufficio V - MIUR 7
Marco Scancarello Docente comandato - Direzione Generale sistemi Informativi, Ufficio V - MIUR 7
Gaetano Amato Docente 7
Riccardo Peppoloni Docente 7
  
Linda Rossi Holden Docente - Università di Modena e Reggio Emilia 8
Daniela Cuccurullo Docente - Università degli Studi Suor Orsola Benincasa (Napoli) 8
Raffaella Carro Ricercatrice ANSAS 8
Silvana Marra Docente comandato - Direzione Generale Personale Scolastico, Ufficio VI - MIUR 8
Anne Colbeck Madrelingua, docente  8
Gianfranco Porcelli Docente - Università Cattolica del Sacro Cuore (Milano) 8
Elena  Pezzi Docente 8
Rafael Alba Cascales Madrelingua, docente 8
Noemi Cogorro Ocaña Madrelingua, docente  8
Francisco Fernando Latorre Romero Madrelingua, docente  8
Francois Giraudeau Madrelingua, docente 8
Elsa Del Col   Formatrice LEND, docente 8
Silvia Minardi Docente 8
Eleonora Salvadori  Docente 8
Anna Ficarella Docente comandato - Dipartimento per la programmazione e la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali - MIUR 8
Reinhard Werner Uhlmann Madrelingua, docente 8
Mareike Goertz Madrelingua, docente 8
Anna Maria Curci Docente 8
Barbara Hoffmann Madrelingua, docente 8




*
Area 1 - L'Unione Europea, le sue politiche e i suoi Programmi in materia di istruzione e formazione, i sistemi formativi e gli ordinamenti degli studi in Italia e nei paesi dell'unione europea, con particolare riferimento al rapporto tra le autonomie scolastiche e quelle territoriali e ai processi di riforme ordinamentali in atto.

Area 2 - Gestione dell'istituzione scolastica,  predisposizione e  gestione del piano dell'offerta formativa nel quadro dell'autonomia delle istituzioni scolastiche e in rapporto alle esigenze formative del territorio.

Area 3 - Le aree giuridico-amministrativo-finanziaria, con particolare riferimento alla gestione integrata del piano dell'offerta formativa e del programma annuale.

Area 4 - Area socio-psicopedagogica, con particolare riferimento ai processi di apprendimento, alla valutazione dell'apprendimento e dell'istituzione scolastica, alla motivazione, alle difficoltà di apprendimento, all'uso dei nuovi linguaggi multimediali nell'insegnamento e alla valutazione del servizio offerto dalle istituzioni scolastiche.

Area 5 - Organizzativa, relazionale e comunicativa, con particolare riguardo alla integrazione interculturale e alle varie modalità di comunicazione istituzionale.

Area 6 - Le modalità di conduzione delle organizzazioni complesse  e la gestione dell'istituzione scolastica, con particolare riferimento alle strategie di direzione.

Area 7 - Uso a livello avanzato delle apparecchiature e delle applicazioni informatiche più diffuse.

Area 8 - Uso di una tra le seguenti lingue straniere a livello B1 del quadro comune europeo di riferimento: francese, inglese, tedesco, spagnolo.



Da: sansona 02/08/2012 16:28:23
Perchè la Dirigente Ivana Summa ha scritto l'articolo sopra postato pur essendo fra gli esperti incaricati di preparare le domande della preselettiva???

Da: ...nonchè02/08/2012 16:39:14
Formatrice in vari corsi...

Da: nauseata02/08/2012 17:13:45
Dopo aver letto l'articolo di cui sopra,sono sempre piu'convinta che bene hanno fatto quelle persone che hanno faticosamente studiato da sole, senza foraggiare centinaia di "soloni", relatori in corsi,seminari,incontri,master,addirittura confezionati e venduti on line in "moduli componibili" per tutti i gusti e secondo le proprie esigenze..! Tutta la mia stima ai colleghi che ce l'hanno fatta, rifiutandosi di comprare titoli (perche'di questo si tratta) e studiando con serieta' ed impegno. Complimenti e auguri!

Da: bella idea!02/08/2012 18:04:43
perché non pubblicate anche l'elenco del formatori vari, a vario titolo, e i nominativi dei commissari? Perché non fare un elenco nazionale con tutti i dirigenti che hanno esaminato ed il loro curriculum?

Da: @ nauseata02/08/2012 18:07:13
guarda che quelli che ce l'hanno fatta hanno comprato i libri dei soloni, hanno copiato dai libri dei soloni, hanno fatto corsi, master, a distanza ed in presenza dei soloni.

Da: Emmanuelle02/08/2012 18:07:52
Quindi proporresti una sorta di analisi comparata?

Da: lupus02/08/2012 18:13:47
per @tutti: 10 minuti =1/6 di ora????
Una curiosita:Dopo aver letto la missiva  ti ha bocciato anche il ministro?

Da: lupus02/08/2012 18:16:06
per nauseata: Sono fra quelli, grazie.

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