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CONCORSO MAGISTRATURA 2012
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Da: consegna15/02/2013 01:30:10
Per provarci almeno una volta, seppure in età avanzata.
Per misurarsi con le difficoltà del concorso, specie per chi è alla prima volta ed è andato sostanzialmente per fare esperienza.
Ti invito a riflettere sul fatto che dalle ultime prove scritte sono passati ben nove mesi ed ancora non si ha sentore di alcun nuovo bando.
Negli altri anni il nuovo bando uscì appena 4 mesi dopo.
Poi c'è gente come me in procinto di provare il trittico del fuoco: ordinaria, amministrativa e contabile!
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Da: Per consegna15/02/2013 07:05:21
Pure i miei Obiettivi sono magistratura ordinaria, amministrativa e contabile
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Da: ma scusate15/02/2013 09:06:31
Potevate educatamente non partecipare a questo concorso allora. Le altre due magistrature sono di ben altro prestigio e difficoltà
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Da: doppia veste15/02/2013 10:07:42
Ma finitela con questa storia che chi studia da anni non ha dignità. Non c'è niente di più difficile che studiare sfidando ogni giorno se stessi, dandosi regole sempre più severe nonostante l'età che avanza, senza stipendio, con orgoglio sempre messo in crisi da questa società che critica chi studia ma che però offre ben poche alternative. Una vita spesso fatta di parziale solitudine, molto aleatoria, considerando che l'alternativa concorsuale vista la crisi è spesso la vera alternativa reale per laureati in giurisprudenza e considerando il numero sempre maggiore di partecipanti. Il lavoro molto spesso è una sorta di servizio militare dove devi solo alzarsi presto e metterti in riga con la divisa e con l'utilizzo di molto poco cervello e spesso anche molto poco lavoro salvo presentarsi per tempo la mattina, prendere continuamente caffe, e scambiare continuamente due chiacchiere ; lavoro poi, facendo lo schiavo per un grosso studio con poche prospettive di crescita attesa la quantità di avvocati che si cimentano nella professione oppure facendo l'avvocato per finta dandosi un tono con quelle quattro o cinque udienze al mese. Ebbene studiare per magistratura è la cosa più difficile anche per il rischio fallimento che è sempre all' orizzonte e per il giudizio impietoso degli altri che ritengono che siamo dei nullafacenti. Io ad es. ora sto"lavorando" in studio non avendo udienze; se stavo "studiando" non avrei sicuramente perso tempo a scrivere queste due righe. È naturale che dopo aver fatto corsi o studiato per anni si prova fino alla terza consegna. Punto è basta. Ciao
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Da: by by15/02/2013 10:33:01
Concordo con doppia veste. Ognuno fa della propria vita ciò che vuole, ciò che ritiene giusto. Qualsiasi scelta (studio o lavoro che sia) è egualmente rispettabile ed è il frutto di ponderazioni individuali, familiari, economiche e di altra natura. Ciascuno ha la propria storia personale che fortunatamente è diversa da quella dell'amico, del collega, del fratello; ciascuno ha il proprio bagaglio di esperienza, il proprio bagaglio di sogni e ciascuno ha i propri limiti che valuta come superare. Non credo che esista, in assoluto, una scelta migliore di un'altra; ciascuna, peraltro, ha le proprie criticità e i propri punti di forza. La scelta implica necessariamente una rinuncia, spesso sofferta e dolorosa, perchè spesso la scelta è dettata da variabili esterne. Insomma come si fa a giudicare; a dire senza mezze misure: chi lavora è un grande e chi studia è uno sfigato? O viceversa? Chi studia va incontro a tutte le difficoltà indicate da doppia veste, ma è anche vero che a volte studiare è un "lusso" che non tutti possono permettersi ed è rispettabilissima la scelta di chi, non potendo permettersi lunghi soggiorni di studio in casa, si sbatte dalla mattina alla sera per mantenersi magari gli studi nelle restanti ore di luce o di oscurità; è altrettanto rispettabile la scelta di chi decide di inseguire il sogno di una vita, ci crede e investe tutto se stesso, privandosi di moltissime cose, non da meno di un dignitoso stipendio. Senza considerare alla condizione di molte donne che per realizzare il sogno di una vita e magari onorare i sacrifici di una vita di una modesta famiglia sono costrette e ritardare scelte di fondamentale importanza, come una gravidanza o un matrimonio.. ritrovandosi magari a 35/36 senza un lavoro, senza una famiglia, senza nulla di nulla. E questo certamente non per mancanza di loro volontà, sacrificio, coraggio, determinazione, impegno. Ma solo per mancanza di una buona dose di fortuna, che pure nella vita ci vuole!
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Da: doppia veste15/02/2013 11:00:43
Tutti possono permettersi di studiare se ne hanno la forza e la volontà che tuttavia prima o poi viene meno a chi prima e a chi dopo; chi non studia più è perché non riesce più a studiare (parliamo di diritto non di focus) con la conseguenza che diviene sempre più ignorante e presuntuoso, compresi alcuni magistrati che non hanno piu voglia, che hanno tirato i remi in barca, e scopiazzano sentenze. Da questo punto di vista il tempo , se si vuole , si trova anche se si ha famiglia e si lavora, magari rinunciando al calcetto, un'oretta al giorno si ricava sempre , almeno per una rinfrescata o un'aggiornamento ed a prescindere dagli obiettivi di breve termine.
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Da: zed15/02/2013 12:09:50
è uscito proprio oggi in gu!
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Da: consegna15/02/2013 12:12:35
Io provo educatamente a fare quel che mi pare.
Secondo questa testa di cefalo, non dovrei partecipare ad ordinaria sol perché ho partecipato alle altre.
Bontà sua, e perché? Per farti contento?
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Da: consegna15/02/2013 12:13:38
Sul ben altro prestigio e difficoltà, non saprei.
Ho incontrato maggiori difficoltà nell'ordinaria.
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Da: per consegna15/02/2013 13:00:01
Che rispostaccia! Inutile, presuntuosa, sproporzionata ed offensiva.
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Da: julio2115/02/2013 13:08:25
scusate fino a quale età si può partecipare al concorso, supponendo di riuscire a prendere la laurea in giurisprudenza dopo averla presa in scienze politiche?
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Da: per julio 2115/02/2013 13:15:56
Non c'è limite d'età. Ma tieni conto che non basta la laurea, servono altri titoli. Fa' bene i conti perchè di perde un bel po' di tempo.
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Da: ma scusate15/02/2013 13:29:49
Per consegna: parteciperai anche a 3 concorsi, ma la capacità di comprendere l'ironia non sai nemmeno dove sta di casa.
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Da: ma scusate15/02/2013 13:40:30
L'umiltà non si compra al mercato.
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Da: julio2115/02/2013 14:12:45
Grazie per avermi risposto. Che altri titoli dovrei possedere ?
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Da: ma15/02/2013 14:14:58
avvocato, diploma di sspl, dottorato di ricerca. altri 2 anni minimo dopo la laurea.
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Da: summumuiussummainiuria15/02/2013 14:52:40
Dovrebbero dar dei temi più facili per chi lavora. Non giriamoci intorno. Il vero problema é la parità di condizioni di partenza che non é garantita. Come può gareggiare un lavoratore pluriennale con1 ora al giorno con un mantenuto a vita che ha 12 ore al giorno per studiare?????????
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Da: spasmodica attesa15/02/2013 15:00:45
Ma non è colpa di chi studia 12 ore al giorno se questo concorso è quasi incompatibile con qualsiasi attività diversa dallo studio. Se non fosse così molti - mantenuti da mamma e papà - avrebbero fatto scelte diverse, invece di concentrare tutte le forse e le energie per un'ambizione del genere. Io queste polemiche non le capisco.
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Da: dita incrociate15/02/2013 15:03:05
ma sì, perchè no, un temino a piacere!! qui c'è qualcuno che rosica....
finiamola con questa polemica ridicola!!
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Da: azemar15/02/2013 15:09:51
No lo prescrive il medico di fare questo concorso..ripeto
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Da: spasmodica attesa15/02/2013 15:27:11
Comunque, meglio leggere questi ridicoli post che gli schemi dei temi. Brrrr.....
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Da: azemar15/02/2013 15:34:04
Su questo non c'è dubbio..
Rispondi

Da: Boh15/02/2013 15:35:56
Sapete che mi ricordano queste considerazioni? una lontana vicenda scolastica.
Interrogazione di filosofia. Io prendo 7 e mezzo ed una mia compagna 6. Torna a posto imbronciata e dopo un minuto fra lacrimucce e rabbia incomincia a tuonare così: ma come, io ieri ho studiato tutta la giornata filosofia ed ho preso 6, lui  (sarei io) ha studiato un'oretta e prende di più. E la professoressa: so che tu studi molto, ma io devo valutare chi ha risposto meglio alle domande.
Il punto è questo. Lavoratori o studenti a tempo pieno è una falsa questione.Il concorso si fa per scegliere i migliori per esercitare una certa funzione pubblica. Che abbiano studiato un'ora al giorno per un anno o 12 per 3 anni. Punto.
Quello che si chiede è una impossibile forma di uguaglianza. Piuttosto, una forma possibile ed equa di aiuto per chi intende partecipare al concorso potrebbe essere, visto quanto costano libri e codici, di fornire dei buoni pe l'acquisto in base al reddito. Sempr che in Italia fosse posibile avere una conoscnza corretta dei redditi individuali.
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Da: azemar15/02/2013 15:43:11
Per boh: in una parola..anzi due..sintesi perfetta!
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Da: doppia veste15/02/2013 15:49:59
Ma poi conta la qualità dello studio e non la quantità: se non fosse così alcuni corsi non avrebbero ragione di esistere e sembra che la loro utilità è abbastanza pacifica almeno per la loro capacità di svelare i cd. Temi caldi. Parliamoci chiaro: è impossibile avere lo stesso grado di preparazione nel mare magnum del diritto. Spesso studiare troppo o leggere troppo senza i dovuti approfondimenti mirati e chiarificatori può rivelarsi un boomerang: perciò oltre allo studio occorre tanta fortuna e abilità di autovalutarsi. In definitiva andate a quel paese poveri ignoranti che non sapete quello che dite o lo sapete dicendo che l'uva è acerba e per questo non la prendete. Ognuno deve essere rispettato per le sue scelte ancor più se sono difficili.
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Da: mah15/02/2013 16:01:03
non parliamo di agevolazioni in base al reddito per favore..non ho mai preso una borsa di studio perchè figlio di modesti dipendenti pubblici mentre miei colleghi figli di liberi professionisti ne hanno sempre prese..pur girando a 16 anni con carta di credito e vestiti e scarpe e borse solo di grandi firme..al massimo si dovrebbero dare agevolazioni solo in base al merito
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Da: Boh15/02/2013 16:09:09
Per mah: hai ragione. Ma dovresti leggere il mio post sino in fondo. Inclusa la concessiva in chiusura.
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Da: Boh15/02/2013 16:11:46
E il merito come lo misuresti? in base ai voti all'università? Ti scongiuro, ti prego, t'imploro.
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Da: azemar15/02/2013 16:32:23
In effetti il problema non è quello di individuare lo strumento migliore per la rilevazione del reddito o del merito, ma il fatto che entrambi i parametri sono troppo spesso valutati, in origine, in modo non veritiero
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Da: azemar15/02/2013 16:33:08
Si dovrebbe modificare la mentalità italiana..
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