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CONCORSO MAGISTRATURA 2012
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Da: Boh15/02/2013 21:20:32
Per azemar: ti devo la mia proposta di riforma. Febbre permettendo.
Io non escluderei a priori la possibilità dei quiz: consentirebbe di portare il numero dei partecipanti a non più di 1500-2000, precondizione essenziale per avere una correzione meno aleatoria e più attenta.
Li congegnerei in due distinte tranche. Una serie di quiz logici il primo giorno, sul modello del concorso diplomatico, ed una seconda serie, il secondo giorno, di quiz di puro diritto con domande miste a risposta chiusa e aperta e con la possibilità di consultare anche i codici. Tutto entro un tempo definito.
Le prove scritte: trovo incomprensibile che non vi siano comprese le procedure. L'intera attività del magistrato è una sintesi di diritto sostanziale e procedurale. E perciò le prove di civile e penale dovrebbero trasformarsi in prove scritte  di diritto e procedura civile e di diritto e procedura penale. Questo consentirebbe anche di vedere meglio come ragiona il candidato.
Inoltre, non limiterei la prova scritta alla redazione di un tema. Si potrebbe affidare ad un sorteggio, esattamente come si fa per la scelta della materia ogni singolo giorno delle prove, la scelta fra elaborazione di un tema classico oppure la risoluzione di un caso teorico-pratico.
Insomma, si tratta di fare in modo che chi vinca sia preparato e capace effettivamente di muoversi all'interno del diritto. E di diminuire il numero di quelli che "ricopiano" il tema assegnato al corso che hanno seguito diligentemente.
Perchè quando si fa vincere un numero così grande di tipi del genere si fa un pessimo servizio alla comunità nazionale.
Che ne pensi/pensate?
P.S. Le corbellerie addebitale alla febbre!
Rispondi

Da: spasmodica attesa15/02/2013 21:21:01
Avvocato37, non vorrei snobbare nessuno, ma solo certe polemiche assurde in un momento in cui dovremmo cercare di fare riflessioni costruttive e non distruttive, oltre che inutili e pretestuose.
Basta generalizzazioni e luoghi comuni: conosco magistrati che sono diventati tali pur lavorando ed altri che hanno realizzato il loro sogno studiando per anni a tempo pieno. Chi sei tu per dire che i primi sanno fare meglio il loro lavoro degli altri? Non ti sembra di offendere prima di tutto la tua intelligenza?
Rispondi

Da: azemar15/02/2013 21:25:09
Per avvocato 37: che significa.."ti metti in una situazione di soggezione psicologica e potenzialmente professionale..."mah
Quelle che a te sembrano contraddizioni sono invece pensieri di una persona che cerca di comprendere, dalle parole altrui, che tipo di storia può esserci dietro ciascun interlocutore, con curiosità e senza facili giudizi..
Il vostro è effettivamente un problema di mancanza di  apertura mentale con una vena di invidia che non guasta..
Rispondi

Da: avvocato3715/02/2013 21:27:15
x riflessione: hai una visione un pò troppo "idealizzata" dell'uomo-magistrato, secondo me.
qui, non si tratta di gettare fango su chi studia, ma di capire a chi giova tanto studio?
e poi, non condivido l'indicazione da parte tua della figura di "lavoratore-aspirante":è, a dir poco, intollerabile.
ma il magistrato non è un lavoratore? per il "lavoratore-aspirante" si tratta di cambiare lavoro e non di aspirare ad una condizione lavorativa di tipo ascendente...
buona riflessione!
Rispondi

Da: spasmodica attesa15/02/2013 21:29:59
Mi sembri tanto un azzeccagarbugli, di manzoniana memoria.
Rispondi

Da: avvocato3715/02/2013 21:34:40
per azemar: ma invidia per cosa?!!
per spasmodica offesa: rileggiti i miei post, perchè forse hai scritto le stesse cose che penso io....

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Da: mah siete veramente assurdi15/02/2013 21:35:42
Vi sembra normale che uno che parli di orale a porte chiuse possa diventare un magistrato????????? Io non conosco un solo articolo a memoria né una sola sentenza ma 1 cagata del genere non mi sognare nemmeno di pensarla, figurarsi di chiederla oralmente o peggio ancora di scriverla.
Ni é un concorso che premia il meritato ma la mediocrità rallentata fi chi può permettersi di avere  100 mila euro almeno dai genitori per stare 10 anni doponla laurea senza studiare.
Rispondi

Da: spasmodica attesa15/02/2013 21:35:43
ma non credo proprio.
Rispondi

Da: azemar15/02/2013 21:35:53
Avv.37..scusa, ma era proprio come pensavo è l'insoddisfazione ed il senso di "inferiorità" che ti fa esprimere in questo modo.
"Aspirante" non vuol dire intrinsecamente concorrere per qualcosa di superiore a ciò che si svolge nella vita; sei tu che vuoi leggerla in questo modo: come fosse un passaggio da uno status inferiore ad uno di maggior pregio e considerazione
Aspirare vuol dire solo desiderare di raggiungere un risultato, qualunque esso sia
Rispondi

Da: mah siete veramente assurdi15/02/2013 21:37:40
Vi sembra normale che uno che parli di orale a porte chiuse possa diventare un magistrato????????? Io non conosco un solo articolo a memoria né una sola sentenza ma 1 cagata del genere non mi sognare nemmeno di pensarla, figurarsi di chiederla oralmente o peggio ancora di scriverla.
Ni é un concorso che premia il meritato ma la mediocrità rallentata fi chi può permettersi di avere  100 mila euro almeno dai genitori per stare 10 anni doponla laurea senza studiare.
Rispondi

Da: Riflessione15/02/2013 21:38:44
Caro/a avvocato 37, innanzitutto non ho nessuna visione idealizzata del magistrato. Per me è una "figura" che, a pari di altre innumerevoli "figure" contribuisce, più o meno, al progresso della nostra società.
Lo studio giova innanzitutto a chi studia e, di riflesso, all'intera società che ne beneficia per il tramite di un magistrato o di chiunque abbia studiato.
Per quanto riguarda la (secondo te) "intollerabile" indicazione della figura di "lavoratore-aspirante" (per altro, appositamente tra apici) sembrava evidente - e se non lo era, lo chiarisco ora - che mi stessi riferendo a quelle persone che, pur lavorando in azienda o in altri luoghi, studiano e tentano il concorso (sono, quindi, aspiranti magistrati).
Grazie per l'invito alla riflessione. Ti assicuro che lo faccio sempre. E sempre volentieri.
Rispondi

Da: spasmodica attesa15/02/2013 21:43:27
per mah...:certo che devi avere una vita davvero difficile.
Rispondi

Da: Riflessione15/02/2013 21:44:08
Per "ma  siete veramente assurdi": ancora una volta, una conferma.
Chi ti dice che la persona che abbia chiesto della pubblicità degli orali sia realmente un aspirante magistrato?
La mia mente è così aperta da avermi spinto a vagliare innumerevoli ipotesi: potrebbe trattarsi di un neo-diplomato che vorrebbe, un domani, intraprendere questa strada; potrebbe trattarsi di una persona che studia astrofisica e che ha posto quella domanda nell'interesse di un amico/a, perchè magari vorrebbe assistere ad un orale per curiosità; potrebbe addirittura trattarsi di te (o di me) che scriviamo con nick differenti; potrebbe trattarsi di un genitore premuroso a cui interessa capire certi "meccanismi" che gli sono estranei... e potrei continuare. Tu, invece, hai dato per scontato che fosse un aspirante magistrato, avulso dalla vita lavorativa (ergo, dalla vita reale) che non merita di diventare tale.
Rispondi

Da: avvocato3715/02/2013 21:45:35
per azemar: ma perchè rispondi a post non indirizzati a te?
prima, quello per by by, poi quello per riflessione.
mentre non rispondi a quello a te indirizzato: per cosa dovrei provare invidia?
non mi conosci!
per riflessione: apprezzo la tua risposta, degna di considerazione.
in bocca al lupo per il tuo risultato, dunque!
Rispondi

Da: spasmodica attesa15/02/2013 21:54:41
Invidioso, forse, perchè non puoi permetterti di studiare a tempo pieno come noi "saputelle che si sbracciano in classe per far vedere la mano alzata alla maestra".
Rispondi

Da: avvocato3715/02/2013 21:57:18
e, aggiungo io, ripetenti alla terza volta!!!
perciò sanno le risposte a "papagallo"!
Rispondi

Da: TASTIERA15/02/2013 21:58:12
Penso che in realtà la verità stia nel mezzo. Facciamo un'ipotesi astratta: parliamo di un laureato brillante, a 22 anni, con la lode, in un'Università statale ( lo sottolineo perchè credo che le università private, per lo meno alcune, abbiano rovinato l'Italia). Se trascorre diversi anni dalla laurea solo a prepararsi per il concorso, secondo me, nonostante la brillante preparazione, una volta diventato magistrato rischierà di fare grossi errori nella valutazione delle situazioni che dovrà- a quel punto per mestiere-  giudicare. Può darsi che quello stesso laureato brillante cerchi invece di lavorare  subito e di avere un'indipendenza economica, cercando di conciliare l'attività con lo studio per il concorso, rinunciando a tanto, praticamente a tutto il tempo libero. La seconda scelta a me sembra più umile e più intelligente, ed è oggettivamente più faticosa. Per molti che fanno parte di famiglie numerose d'altronde la seconda è l'unica scelta. Il lavoro insegna tanto, tantissimo, soprattutto se si riesce a trovare un'attività che abbia un po' di coerenza con il proprio percorso di studi. Durante l'Università si studia e basta. Dopo lavoro e studio coniugati insieme, arricchiscono di più del solo studio. Chi si è misurato con la vita e non ha mai smesso di amare i libri ha una marcia in più,  una bussola più sicura nel mondo del diritto e si lascia indietro i figli di papà che fanno i corsisti di professione. Indipendentemente dall'esito del concorso credo che chi fa la seconda scelta diventerà comunque una persona migliore.
Rispondi

Da: zz15/02/2013 21:58:51
che fanno i bimbi stasera.
Non vorrò mai avervi come giudici nelle mie (poche) cause.
Rispondi

Da: azemar15/02/2013 21:59:07
Per avv. 37:
1) se vuoi parlare solo con una o due persone, il forum non è il mezzo adatto, meglio cercare le mail personali;
2)rispondo a pensieri dettati da pregiudizi che non fa piacere neanche leggere ( dato che se non te ne fossi accorto, sei su un forum di "aspiranti magistrati", la maggior parte dei quali studiano, studiano, studiano);
3)l' invidia traspare da ciò che continui, con ostinazione a ripetere, senza renderti conto che la visione che esprimi è tua, dunque parziale e tra l'altro priva di qualunque pregio argomentativo;
4) è vero non ti conosco, ma, di contro, non credo che tu conosca tutti i candidati che si dedicano "solo" allo studio, tanto da giudicarli ed etichettarli come persone incapaci di poter svolgere al meglio questo lavoro solo perchè non lavorano..quindi, come vedi, a te la non conoscenza non vieta di esprimere giudizi
Rispondi

Da: zz15/02/2013 21:59:33
Io voto Monti
Rispondi

Da: avvocato3715/02/2013 22:01:44
bravo/a TASTIERA!
Rispondi

Da: mah siete veramente assurdi15/02/2013 22:04:06
Almeno la partita Iva l'avete aperta?????sapete cos'è una monocommittenza??
Rispondi

Da: zz15/02/2013 22:06:34
Ricordatevi del cialtrone che ci ha ridotti in questa situazione.
Rispondi

Da: zz15/02/2013 22:07:02
Nella cabina elettorale, ricordatevi del cialtrone! Ed agite di conseguenza.
Rispondi

Da: mah siete veramente assurdi15/02/2013 22:08:00
Un' associazione in partecipazione????
Rispondi

Da: Riflessione15/02/2013 22:08:25
Per Tastiera: questa è la tua verità; e a dire il vero - concedimi il gioco di parole - è una verità che non sta neppure nel mezzo. Sei palesemente "schierato" dalla parte del "lavoratore-aspirante" (nel senso sopra chiarito) perchè tu, come altri su questo forum, ragioni per categorie astratte. Il "tuo" neolaureato dell'esempio: lo conosci? Sai, ad esempio, se ha vissuto in una parte della sua vita universitaria un episodio (di vita reale, come la chiamate voi) che gli ha consentito di toccare con mano il dolore, la gioia, la disperazione, la soddisfazione, la miseria, la ricchezza...?
Per contro, il "tuo" lavoratore-aspirante: lo conosci? Si è veramente misurato con la vita per il solo fatto di aver lavorato? Non potrebbe aver lavorato nell'azienda del padre, senza stimoli, per "routine", muovendosi come un automa, giorno dopo giorno, e coltivando in segreto il sogno della magistratura?
Ebbene, come vedi, in un attimo la verità - o quella che tu chiami tale - in pochi istanti si ribalta. Ma non per questo diventa bugia. E' solo un'altra delle tante "verità": è una delle innumerevoli letture della vita.
Rispondi

Da: spasmodica attesa15/02/2013 22:08:27
Per tastiera: le tue argomentazioni possono, in astratto, essere condivisibili. Ma, statisticamente, quanti sono i lavoratori-aspiranti (mi scuso con avv.37 per questo oltraggio) che superano questo concorso? Pochi, troppo pochi. Per questo la maggior parte di noi decide di rischiare ed investire corpo e anima nello studio, anche rinunciando ad offerte di lavoro altrettanto dignitose.
Le regole non scritte di questo concorso sono queste, non le abbiamo poste noi, ma ci siamo solo adeguati. Certo, potendolo fare grazie al sostegno di mamma e papà. Non c'è dubbio su questo.
Però, non posso sentirmi in colpa nei confronti di chi, purtroppo, non ha avuto la stessa fortuna.
Rispondi

Da: doppia veste15/02/2013 22:09:25
X avv37 e mah.... i vostri discorsi sono per me incomprensibili eppure gli altri li capisco bene.. secondo me dovete cambiare qualità di marij.... perché quella che usate gioca brutti scherzi. Il problema è che temo che quello che sfarfugliate non dipende dall' intorpidimento da fumo ma dalla natura. O forse nella Germania hitleriana erano più apprezzati!!!
Rispondi

Da: zz15/02/2013 22:11:11
Lasciate stare i quiz, per l'amor di Dio.
Era il 2002 e mi ero appena laureato.
Ci fu una invasione di giudici napoletani e più in generale campani quell'anno.
Ne parlò anche Stella e verificai sul campo, già da prima che lui ne parlasse, che così era.
In Campania accadeva che si trovassero i candidati più preparati in diritto, con percentuali spaventosamente più alte che altrove.
A questo conducevano i quiz
Rispondi

Da: Riflessione15/02/2013 22:13:36
Per avv. 37: crepi il lupo, ed in bocca al lupo anche a te.
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