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INPS, 35 posti di DIRIGENTE
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Da: candidata06/03/2009 19:12:03
bravo Oblomov, ben detto!! Le sedi sono in grave sofferenza, bisogna fare nuovi dirigenti, subito!
Rispondi

Da: ...06/03/2009 19:22:26
si, le sedi soffrono...

lo si può percepire immediatamente da una certa nebbiolina che le avvolge

aspettano i nuovi dirigenti

a riportar la luce!

Rispondi

Da: at06/03/2009 19:25:50
non ho detto rimozione, attenti alle parole che uso
Rispondi

Da: interno206/03/2009 19:31:37
In realtà esistono tante sedi senza dirigenti da un pezzo e reggono benissimo. La verità si trova sempre nel mezzo e non credo affatto che rendano idonei ben 128 concorrenti, ma una quota di circa 70 appare verosimile. Non dimenticate che vi è stato un cambio di nomenclatura ed il presente concorso si trova esattamente a cavallo tra un cambio di potere e l'altro. E l'evento di oggi nè è la riprova evidente.
Rispondi

Da: candidata06/03/2009 19:38:39
in ottobre 2008 mancavano in base alla dotazione organica esattamente 87 dirigenti di seconda fascia, se si considerano poi i pensionamenti del 2009 tale numero aumenta
Rispondi

Da: Ulisse06/03/2009 19:45:32
Tiriamo le fila, visto che da altre fonti è venuto fuori ciò che a me era stato riferito:
la prima voce è stata che volessero trombare il presidente, con le conseguenze che vi lascio immaginare sul regolare svolgimento o anche solo sulle garanzie di obiettività di questo concorso (sicuramente strumento di giochi di potere);
la successiva informazione che mi è giunta coincide con quella di oblomov, ossia ripicca di quel grand'uomo del dir. gen. sul presidente commissione, per una mancata firma del primo sulla determina di nomina dei membri aggiunti.
Vedo le due voci complementari e compatibili, perchè potrebbe il presidente aver minacciato dimissioni per reazione, da cui il passaparola non del tutto corretto circa la volontà di segarlo; oppure potrebbe essere che la ben nota (agli interni) antipatia ed ostilità del dir. verso il pres. si esprima anche in questa mal celata volontà, non riuscita finora, di metterlo all'angolo, o almeno in difficoltà.
Non mi sembra significhi immaginare un complotto internazionale, o amenità simili, dunque, tanto più che l'ipotesi è ben altro che peregrina.
Fatto sta che, in un senso o nell'altro, una bieca e sporca faida interna si è riflessa su tutti i poveri colleghi che erano già a roma, con ciò che ne deriva in termini di spese e turbamento della concentrazione, quest'ultima anche su buona parte degli altri, che non sanno che fine faranno!
Non mi sembra equiparabile il caso di chi slitti per un intervenuto stato di malattia, ipotesi prevista e disciplinata anche il 20 gennaio, con uno slittamento generalizzato, causa incoffesabili contrasti e dispetti interni fra poteri forti, aggravati dal fatto che, magari, adepti del dir., già dati per dirigenti, sono stati trombati, mentre pupilli del presidente di commissione se la potranno giocare fino in fondo.
Peraltro, il rigore e la regolarità formale richiederebbero, ora più che mai, che venga rispettato l'ordine letterale, almeno per non prestare il fianco ad eventuali ricorsi preventivi o postumi alla disputa delle prove (per esempio da parte di Zuzzurro che, anzichè prima di Abatino, viene interrogato dopo e viene bocciato); il che significa che, se si danno i 20 gg. ai candidati di oggi, si dovrebbero far scorrere anche tutti gli altri, con conseguente notevole dilazione dei tempi.
Un'ultima annotazione accademica:
essendo il motivo realmente quello di una bega personale, per quanto indegna ed immorale, se non proprio una irregolarità meramente formale, quindi integrabile, apponendo la sottoscrizione, non si sarebbe potuto e dovuto, in extremis, ricorrere all'esercizio di quel bel potere di autotutela, mediante un provvedimento di convalescenza dell'atto, tramite, nello specifico, la convalida o, che so, la sanatoria?
Giusto affinchè non siano solo cose da far studiare agli altri sui manuali e sulle quali essere esaminati per accedere ad una qualunque funzione, servizio o incarico!
O dico castronerie che mi candidano alla bocciatura?

Scusate la prolissitagginità!
Non rompo oltre, garantisco.
Rispondi

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Da: Informato06/03/2009 19:48:39
Credo che l'unico problema che sia da risolvere ormai è la data di convocazione dei colleghi che non hanno potuto sostenere la prova. La scelta è tra uno slittamento di 20 giorni di tutti, ipotesi legittimista ma che non piace molto........ed uno slittamento a brevissimo dei soli candidati del 6 marzo, ipotesi meno formale ma più gradita.
Rispondi

Da: Ulisse06/03/2009 19:59:39
...magari gradita ai più e agli altri, non a chi, magari, ha, come ipotizzava qualcun altro, prenotato un viaggio purgativo della mente, intorno al mondo, subito dopo l'esame odierno!
Essendo io disincantato, specie in questa triste congerie politico-sociale, non vi nego che ho creduto più alla prima ipotesi, immaginando la volontà di mettere come presidente, persona gradita ai poteri forti, e gestibile ai fini della scelta dei candidati-vincitori, in sede di orale (più manovrabile degli scritti), o, peggio, per fare pochi vincitori, anche meno di 35 (vedi Dogane: 22 su 70), non foss'altro che per cronicizzare le criticità dell'Istituto, indebolirlo, con carenze insostenibili di dirigenti, danneggiandone la piena operatività, efficienza, efficacia e bla bla bla, per poi dire, magari per bocca di quella merda di vacca di Brunetta: "avete visto, l'INPS non funziona, o funziona male, quindi privatizzare, privatizzare, privatizzare!".
Le mire di questo Governo sulla devoluzione ai privati dell'appetitosa torta della previdenza pubblica, peraltro, credo siano innegabili anche da parte dei più fidi berluscones!
Oblomov, ti sento a me molto vicino (ma lo sei anche logisticamente?)!
Rispondi

Da: mad max06/03/2009 20:04:10
un amico che lavora in DG, area risorse umane, oggi spettatore, non interessato, della vicenda, mi ha rivelato che il motivo è esattamente quanto già detto da qualcuno di voi, fra cui oblomov e ulisse: trattasi proprio di ostracismo vile, architettato ad arte e in mala fede, dall'uno (inetto voltagabbana, a seconda del colore politico di turno), alle spalle (non è solo un modo di dire) dell'altro!
Rispondi

Da: Oblomov06/03/2009 20:08:47
a meno che non ci sia incompatibilità con la carica di membro civ inpdap di porrari
Rispondi

Da: help06/03/2009 20:15:45
ma il presidente di commissione resta o se ne va?
Rispondi

Da: joe06/03/2009 20:55:25
Il d.lgs. 165 non faceva divieto di ricoprire incarichi di membro di commissione a chi ha cariche sindacali?
E il CIV cos'è???
Qui si sente puzza d'incompatibiltà... e d'illegittimità...
Rispondi

Da: Oblomov06/03/2009 21:18:06
il 165 nulla c'entra
Rispondi

Da: caro joe06/03/2009 21:34:41
qui l'unico a puzzare sei tu d'invidia e di bile, rassegnati
Rispondi

Da: LA CASSAZIONE06/03/2009 22:01:16
X TUTTI:
RILEGGETE QUANTO SCRITTO DA OBLOMOV: PURA VERITA' !!!
Rispondi

Da: LA CASSAZIONE06/03/2009 22:05:45
X TUTTI E X candidata:
ok il link con www.liberoreporter .... ma se leggi bene tra le righe, capirai che da 4 anni, nonostante ricorsi, indagini, i giornali, etc..  non si riesce a schiodare nulla su quel concorso tanto chiacchierato ....... figurati per questo ancora da concludere....;
circa le altre tue affermazioni sulla serietà di ..... starei attenta a sbilanciarmi: io non scommeterei qualcosa di importate .....
Rispondi

Da: LA CASSAZIONE06/03/2009 22:11:59
Giusto mad max:
quindi un voto per OBLOMOV ed uno per Ulisse !!!
Così chi è interno ha avuto conferma della me*d* che ci circonda ....
gli esterni hanno iniziato a sentirne la puzza !!!!!!!!!!!!!!
Saluti e che Dio benedica noi e perdoni loro (come dice Jerry Scotti!!!)
Rispondi

Da: 1 Po'' di saggezza06/03/2009 22:55:20
La robba pussèe bona lâè quella che se mangia in cà di olter.
Tuttcoss va al cùu salvo el manegh del cazzùu.
Chi pù bev. manch bev.
Dâ ona set trscurada se pò morì rabbiàa.
Chi sa el latin, loda lâacqua e bev el vin.
A mangià domà erba ghâè de diventà verd.
Dove se tratta de paccià hin pront tucc.
Lâè mèj vin cald che acqua fresca.
Per la gola se ciappa el pèss.
In la padella lâè bon anca on sciatt.
Lâacqua la fa marscì i fondament.
Rispondi

Da: demotivato06/03/2009 23:15:03
..ma come si fa a studiare in queste condizioni di incertezza..???
io dovevo (uso oramai l'imperfetto..) assistere alla seduta del 13marzo (con biglietti aerei, ed alberego sera precedente già regolarmente pagati) x poi sostenere l'esame dopo poche sedute. Ma come farò io domani a puntare la sveglia presto, non vedere i miei cari che ancora dormono, uscire di casa, rinchiudermi tutto il giorno a studiare  e sputtanarmi l'ennesimo sabato della mia vita, quando ancora non ho capito se: il concorso è rinviato o no. se sì a che data. chi saranno i miei esaminatori. o se, addirittura, è stato annulato (sospeso..?) del tutto. Ma quanto ancora, questi signori, intendono giocare con le nostre vite...????
Rispondi

Da: mad max06/03/2009 23:38:04
ragazzi, oblomov sembra il più e meglio ferrato in quanto ad indiscrezioni, che sembrano oro colato, purtroppo, anche perchè, escluso che abbiamo le stesse fonti, non avendo io il piacere di sapere chi lui sia, giunsemi identica ben più allarmante notizia, rispetto alle beghe di cortile!
quel megalomane del presidente, proprio a gennaio ha avuto nomina civ inpdap, e aggiungo, completando l'info di oblomov, su DESIGNAZIONE CISL, quindi se non per l'uno, certamente è incompatibile per l'altro motivo!!
MA PORCA DI UNA VACCA DICO IO, ma come cavolo si fa ad essere così assurdamente egoisti ed incoscienti, o, peggio, strafottenti ed in mala fede, con la pensione faraonica che già prende, e andarsi a cacciare in una simile situazione, fottendosene delle sorti di chi ci sta smenando la vita e gli affetti da mesi su questo concorso??
certo è che, a rigor di logica e normativa, però, essendo la nomina subentrata in una data in cui i giochi degli scritti erano già fatti, la bravata non dovrebbe inficiare il concorso tutto, ma, al massimo, causare la sua revoca, con nomina di sostituto, che auspico non sia l'azzeccagarbugli del coordinamento legale, attualmente suo vice!
in ogni caso, un bel pò nella merda lo siamo, eccome!!
e temo che i tempi per la risoluzione della querelle non siano brevi!
Rispondi

Da: Ulisse06/03/2009 23:40:14
sic!
prendo atto e confermo che è anche peggio di quanto avessi saputo io...
... alla faccia del complotto internazionale!!
Rispondi

Da: Ulisse06/03/2009 23:50:17
beh, a voler essere più precisi, il buon Porrari è membro CIV INPDAP, su designazione CISL (ossia uno dei sindacati, pappa e ciccia col regime, che sta affossando l'INPS e inculando i lavoratori
,con accordi truffa e concessioni sotto banco), giusta DPCM del 2 gennaio 2009.
Prego, vedasi sito INPDAP, sezione Organi Istituzionali!
E con questo, un bel macigno ci cade in testa e anche sulle palle, se mi consentite!
Mi auguro, come auspica mad max, che ciò comporti solo sua sostituzione e nulla di peggio!
Rispondi

Da: attila07/03/2009 00:05:12

Concorsi pubblici â" composizione della commissione giudicatrice â" appartenenti al sindacato â" scelta per ragioni diverse dallâappartenenza al sindacato â" legittimità â" mancanza componenti femminili â" irrilevanza [d.lgs. 30 marzo 2001, n. 165]

In tema di composizione delle commissioni per un concorso pubblico, la circostanza che il presidente della commissione sia iscritto ad un sindacato è irrilevante quando sia scelto ratione officii; del pari irrilevante è la mancanza di componenti di sesso femminile, quando ciò non determini, di fatto, delle discriminazioni nei confronti delle candidate. (1) (2)

(1) Sui componenti delle commissioni e obbligo di astensione, si veda Consiglio di Stato 1011/2007.
(2) Sulla nomina delle commissione, si veda Tar Lazio 149/2007.

(Fonte: Altalex Massimario 13/2008. Cfr. nota di Gesuele Bellini)




Consiglio di Stato

Sezione V

Decisione 23 ottobre 2007, n. 5572

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale, Quinta Sezione ANNO 2007

ha pronunciato la seguente

decisione

sul ricorso in appello proposto dalla signora M. C., residente in Putignano, difesa dallâavvocato Luigi DâAmbrosio e domiciliata in Roma, via Cosseria 2, presso il dottor Alfredo Placidi;

contro

la signora M. C. L., residente in Putignano, costituitasi in giudizio con lâavvocato M. Petrocelli e domiciliata in Roma, via Cosseria 2, presso il dottor Alfredo Placidi;

e nei confronti

del comune di PUTIGNANO, costituitosi in giudizio in persona del sindaco X., difeso dallâavvocato Giovanni DâInnella e domiciliato in Roma, via Ridolfino Venuti 42, presso lo studio dellâavvocato Francesco Altieri;

per la riforma

della sentenza 20 dicembre 2006 n. 4465, con la quale il tribunale amministrativo regionale per la Puglia, seconda sezione, ha annullato il provvedimento del comune di Putignano 4 agosto 2006 n. 362, di approvazione della graduatoria di un concorso per un posto di istruttore amministrativo.

Visto il ricorso in appello, notificato il 9 e depositato il 30 gennaio 2007;

visto il controricorso del comune di Putignano, depositato il 20 febbraio 2007;

visto il controricorso della signora L., depositato il 21 marzo 2007, e la memoria difensiva depositata il giorno seguente;

visti gli atti tutti della causa;

relatore, allâudienza del 27 marzo 2007, il consigliere Raffaele Carboni, e uditi altresì gli avvocati Luigi DâAmbrosio, M. Petrocelli e Giovanni DâInnella;

ritenuto in fatto e considerato in diritto quanto segue.

FATTO

Il comune di Putignano ha indetto il concorso sopra indicato, per titoli ed esami e riservato alle persone con ridotta o senza capacità lavorativa, e con deliberazione della giunta comunale 23 dicembre 2005 ha nominato la commissione giudicatrice: il segretario del comune, con funzioni di presidente, un docente universitario in materia giuridica e un funzionario designato dalla provincia di Bari. Le tre prove, scritta, orale e pratica, sarebbero state valutate ciascuna in trentesimi, riportando poi la media nel punteggio finale. La signora C. si è classificata prima in graduatoria con punti 52,25, mentre la signora L. si è classificata seconda, con punti 51. In particolare, le due candidate, nellâordine, hanno ottenuto ventitre e ventisette trentesimi nella prova scritta (consistente in quesiti âa risposta multiplaâ); mentre per la prova orale e per la prova pratica (redazione di un atto amministrativo) sono stati attribuiti ad entrambe gli stessi voti, ventitre trentesimi nellâorale e ventisei trentesimi nella prova pratica. Prima della prova orale e per la prova di lingua inglese, la commissione giudicatrice è stata integrata con la professoressa D. R., designata dallâautorità scolastica.

La signora L. ha impugnato la graduatoria con ricorso al tribunale amministrativo regionale per la Puglia notificato il 10 e 11 novembre 2006, deducendone lâillegittimità per sei motivi. Con i primi tre motivi ha contestato i punteggi attribuiti per le prove, orale, scritta e pratica; con il quarto motivo ha dedotto che la valutazione dei titoli era stata effettuata dopo le prove dâesame. Con gli altri due motivi ha dedotto lâillegittima composizione della commissione giudicatrice, perché il segretario comunale «riveste altresì la carica di Referente regionale della UIL F.P.L., associazione sindacale dei Segretari Comunali» (quinto motivo), e perché la commissione era composta di soli uomini; in violazione degli articoli, rispettivamente, 35 e 57 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165.

Il comune e la controinteressata si sono costituiti in giudizio per resistere, e la signora C. con atto notificato lâ11 dicembre 2006, ha anche proposto ricorso incidentale, deducendo che, per un errore di calcolo, alla signora L. era stato attribuito il punteggio finale di 51 anziché 50,75.

Il tribunale amministrativo regionale con la sentenza indicata in epigrafe ha accolto il ricorso giudicando fondati e assorbenti i motivi quinto e sesto, relativi alla composizione della commissione giudicatrice, con la motivazione che la carica sindacale del dottor D., segretario generale del comune, non ne garantisce la terzietà nellâesercizio dellâincarico di presidente della commissione giudicatrice, in particolare perché era, nel comune, lâunico iscritto a quel sindacato; e che la deliberazione di nomina della commissione non reca traccia delle ragioni di assenza della componente femminile.

La signora C. appella, deducendo due motivi: nega che il dottor D. fosse rappresentante sindacale, essendo semplicemente iscritto a un sindacato. Sulla questione della presenza femminile lâappellante nega, in primo luogo, che la ricorrente di primo grado fosse legittimata a dedurre il motivo; fa poi presente che la commissione è stata integrata dalla professoressa D. R., la quale ha sottoscritto il verbale del 6 luglio 2006 recante la graduatoria finale; e che in ogni caso non câè stata né ci poteva essere discriminazione a danno del sesso femminile, dal momento che le candidate ammesse alla prova orale erano due donne.

La signora L. si è costituita con atto depositato il 22 marzo 2007.

DIRITTO

Il Collegio non può tener conto del controricorso, contenente riproposizione dei motivi di ricorso assorbiti dal giudice di primo grado, depositato dalla parte appellata nellâimminenza della discussione della causa, oltre il termine di dieci giorni prima dellâudienza (articolo 39 del regolamento di procedura davanti al Consiglio di Stato emanato con regio decreto 17 agosto 1907 n. 642, e articolo 23, terzo comma, della legge 6 dicembre 1971 n. 1034 sui tribunali amministrativi regionali): i termini per il deposito di scritti e documenti non rispondono soltanto alla salvaguardia del contraddittorio, ma anche alla necessità, essa pure facente parte dellâequo processo, che il giudice sia messo in condizione di conoscere con agio gli atti processuali (vedasi la decisione della Sezione 15 febbraio 2007 n. 629).

Il primo motivo dâappello è fondato: lâarticolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001 n. 165 vieta la partecipazione alle commissioni giudicatrici di concorsi di pubblico impiego di «rappresentanti sindacali o designati dalle confederazioni ed organizzazioni sindacali o dalle associazioni professionali». Nel caso in esame il presidente della commissione giudicatrice non era stato designato da associazioni sindacali, ma, come afferma la stessa dottoressa L. nel ricorso di primo grado, era stato nominato dalla giunta comunale per la sua qualifica di funzionario comunale (âratione officiiâ); sicché la circostanza che egli fosse iscritto a unâassociazione sindacale, come pure che ne fosse lâunico iscritto nel comune e ne fosse il âreferenteâ, non hanno nessun rilievo.

La norma che vieta la partecipazione alle commissioni giudicatrici di rappresentanti sindacali (ossia: designati dalle associazioni sindacali o scelti come commissari in ragione dellâappartenenza a unâassociazione sindacale) è diretta a preservare la terzietà delle commissioni giudicatrici e a scongiurare lâattribuzione di pubbliche funzioni ai sindacati, che sono semplici e libere associazioni private e non devono prendere il posto dei pubblici poteri; ma, se viene intesa come ha fatto il giudice di primo grado, essa viene a ledere, senza ragione, la libertà di associazione delle persone che, per ragione delle loro qualifiche professionali, hanno titolo per essere componenti di commissioni giudicatrici.

È fondato anche il secondo motivo dâappello. La disposizione di cui la ricorrente ha dedotto, e il giudice di primo grado ha ritenuto sussistente la violazione è lâarticolo 9 del regolamento generale sui concorsi pubblici emanato con decreto del presidente della repubblica 9 maggio 1994 n. 487, che, in esecuzione della norma contenuta prima nellâarticolo 61 del decreto legislativo 3 febbraio 1993 n. 29, e poi nellâarticolo 57 del decreto legislativo 30 marzo 2005 n. 165 sui rapporti dâimpiego con le pubbliche amministrazioni, prescrive che sia riservato alle donne almeno un terzo dei posti di componente delle commissioni di concorso. In punto di fatto, è opportuno far presente che la commissione era composta dal segretario comunale, presidente, in ragione della sua carica e di due componenti, pure di sesso maschile, che erano stati designati, lâuno da unâuniversità e un altro dalla provincia, senza che il comune avesse formulato richieste di sorta in ordine al sesso della persona da designare.

Alla commissione è stata poi aggregata, in vista della prova di lingua inglese, una componente di sesso femminile, designata dallâautorità scolastica; e infine che alla prova orale erano state ammesse solo due candidate, le signore C. e L. appunto.

La ricorrente di primo grado, signora L., ha lamentato la violazione del citato articolo 9, senza peraltro indicare quale discriminazione abbia subIto dallâinsufficiente rappresentanza del sesso femminile. In via generale, perché sussista un interesse che legittimi lâimpugnazione di un atto amministrativo, occorre che lâatto sia lesivo e che si lamenti un comportamento illegittimo; nel senso, però, che vi sia un nesso causale, almento potenziale, tra la lamentata illegittimità e la lesione subìta.

In particolare, quando si tratta di complessi procedimenti concorsuali o competitivi, come una gara, unâelezione, un concorso, non è sufficiente, per far annullare il provvedimento finale sfavorevole, dedurre la violazione di una delle tante regole del procedimento, che non presenti nesso col risultato finale. Più in profondità, la giustizia amministrativa ha la funzione di apprestare alle persone tutela contro le azioni amministrative illegittime, non di dare sfogo ai pretesti per fare annullare i provvedimenti amministrativi che non abbiano sortito lâeffetto desiderato.

Perciò, in materia di presenza femminile nelle commissioni di concorso la Sezione, con decisione 6 giugno 2002 n. 3184, ha già stabilito, con richiamo anche a unâaltra decisione della sesta Sezione e a un parere di sezione consultiva, che lâassenza di una componente donna nella commissione di concorso non assume un rilievo autonomo in ordine alla posizione delle singole partecipanti di sesso femminile, e può essere dedotta come vizio se sia accompagnata da qualche circostanza «che evidenzii un comportamento dellâAmministrazione globalmente inteso ad attuare illegittime pratiche discriminatorie ai danni delle concorrenti»; osservando inoltre che «la funzione e le attribuzioni delle commissioni di concorso sono comunque ispirate a criteri costituzionali di trasparenza ed imparzialità la cui portata e il cui significato sono talmente pervasivi dellâordinamento da escludere che la sola mancanza di una componente di sesso femminile metta in forse tali profili».

Nel caso in esame non solo non sono state dedotte circostanze che facciano pensare a una discriminazione a danno delle persone di sesso femminile, ma la doglianza non ha neppur senso dal momento che vi erano da valutare soltanto candidate.

Lâappello, in conclusione, è fondato e va accolto. Il Collegio stima peraltro equo compensare le spese di giudizio, in considerazione della materia del contendere.

Per questi motivi

accoglie lâappello indicato in epigrafe e per lâeffetto, in riforma della sentenza impugnata, respinge lâoriginario ricorso della signora L. contro il provvedimento del comune di Putignano 4 agosto 2006 n. 362. Compensa le spese di giudizio.

Così deciso in Roma il 27 marzo 2007 e il 15 giugno 2007 dal collegio costituito dai signori:

Raffaele Iannotta presidente

Raffaele Carboni componente, estensore

Caro Lucrezio onticelli componente

Nicola Russo componente

Adolfo Metro componente


LâESTENSORE IL PRESIDENTE

F.to Raffaele Carboni F.to Raffaele Iannotta

IL SEGRETARIO

F.to Agatina M. Vilardo


DEPOSITATA IN SEGRETERIA IL 23/10/2007.

Rispondi

Da: Ulisse07/03/2009 00:29:05
sei in errore mad max, perchè il sostituto di Porrari è il direttore centrale valutazione e controllo strategico, Dr. Devitofranceschi, non il coordinatore area legale, che era il supplente di zito.
però, come quest'ultimo è stato sostituito da esposito e il supplente è rimasto supplente, non è detto che Porrari, se sostituito, lo sarà da Devitofranceschi.
alla luce della preziosissima giurisprudenza riportata dal grande attila, però, potrebbe anche essere che porrari fosse consapevole della propria legittimazione ed assenza di cause di incompatibilità!
stiamo a vedere, quindi, anche se vorrei sapere chi ci risarcirà i danni subiti da ciascuno di noi finora, ivi compresa la giornata di studio andata a puttane!
Rispondi

Da: non riesco a dormire07/03/2009 01:47:36
Mi convinco sempre di più che il concorso verrà annullato.
Pazienza!
Vuol dire che a breve ne bandiranno uno nuovo.
Rispondi

Da: deni07/03/2009 08:42:09
A rigore di legalita' Porrari dovrebbe essere sostituito,come da decreto,dal suo supplente Dr Devitofranceschi.NON E' POSSIBILE CAMBIARE  IL PRESIDENTE A GIOCO IN CORSO QUANDO VI E' GIA' CHI LO DEVE SURROGARE ALTRIMENTI I DUBBI DI NEPOTISMO  DIVENTANO CERTEZZE Comunque a mio parere sono fondati i dubbi di incompatibilita' a seguito di nomina nel Civ Inpdap.Ma sopratutto si faccia definitivamente chiarezza su questo concorso:mi auguro che Lunedi vi sia una parola definitiva  e si sappia della conferma o meno delle date di esame.Non si puo' continuare con questa incertezza e stress:COSTITUIAMO UN COMITATO O QUANTOMENO UNA DELEGAZIONE DI CANDIDATI PER INTERLOQUIRE CON L' INPS
Rispondi

Da: deni07/03/2009 08:44:51
A rigore di legalita' Porrari dovrebbe essere sostituito,come da decreto,dal suo supplente Dr Devitofranceschi.NON E' POSSIBILE CAMBIARE  IL PRESIDENTE A GIOCO IN CORSO QUANDO VI E' GIA' CHI LO DEVE SURROGARE ALTRIMENTI I DUBBI DI NEPOTISMO  DIVENTANO CERTEZZE Comunque a mio parere sono fondati i dubbi di incompatibilita' a seguito di nomina nel Civ Inpdap.Ma sopratutto si faccia definitivamente chiarezza su questo concorso:mi auguro che Lunedi vi sia una parola definitiva  e si sappia della conferma o meno delle date di esame.Non si puo' continuare con questa incertezza e stress:COSTITUIAMO UN COMITATO O QUANTOMENO UNA DELEGAZIONE DI CANDIDATI PER INTERLOQUIRE CON L' INPS
Rispondi

Da: xx07/03/2009 08:45:05
il sostituto non deve sostituire l eventuale presidente dimissionario , ma solo in caso di assenza.
Rispondi

Da: Ulisse07/03/2009 08:49:27
su, capisco le preoccupazioni e il turbamento causato a tutti, ma non pensiamo al tragico epilogo, perchè non c'era, ab initio e fino a correzione temi conclusa, alcun elemento che potesse essere, neanche potenzialmente, causa di annullamento, di illegittima composizione della commissione o di incompatibilità, se non, forse la causa sopravvenuta il 2 gennaio, con la nomina civ (ma approfondiamo il discorso giurisprudenza in materia, perchè alla nomina Porrari non aveva alcun ruolo "politico-sindacale") .
c'è un supplente per ogni caso di impedimento, e questa, al limite, sarebbe una situazione in cui servirsene, o nella quale nominare un nuovo titolare, con la stessa rapidità con la quale, qualche giorno prima degli scritti (ossia il 23 luglio), fu nominato Esposito al posto di Zito.
semmai, mi sorprende che nessuno dei nostri detrattori sia ancora ritornato all'assalto in questo forum, ringalluzzito dalla notizia che ci danneggia comunque, per fare un pò di dietrologia...
Rispondi

Da: Ulisse07/03/2009 08:56:50
a parte che potrebbe trattarsi più probabilmente di revoca dell'incarico per sopravvenuta incompatibilità, se accertata, perchè credo che porrari non si dimetterà mai sua sponte, non è detto che non si faccia, appunto, come per zito, anche perchè a decidere sarebbe il CdA (??), non Crecco, che di certo lo farebbe nepotisticamente e a sanatoria dei propri pupilli trombati.
deni, sarebbe certo utile un comitato di tal fatta, e meritoria l'idea, ma tu credi che ci siano tanti adepti volontari, ad impegnare parte del proprio tempo, già scarso, e ammantati di incertezza, che, oltre al turbamento arrecato, dedichino risorse, tempo ed energie allo stesso, sottraendolo allo studio?
io vedo che già l'attrazione del forum per discutere di questo, mi sta coinvolgendo troppo, mentre i libri sono chiusi sulla scrivania, e anzi, meglio che vada, perchè se rimanesse tutto com'è o quasi, c'è ancora tanto da fare!
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