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Concorso dirigenti scolastici - Aspettando il bando e i quiz
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Da: calipso09/12/2010 20:35:55
buonasera, però mi pensate sempre ... purtroppo l'acidona non ero io!! ero altrove ...
sarei intervenuta sul dibattito delle occupazioni e delle amicizie su fb, ma non avevo tempo. lo faccio ora.
io ho amicizia dei miei alunni su fb passati e presenti, anzi mi è utile per capire molti aspetti che in classe non emergono;
questo nulla toglie al nostro rapporto istituzionale.
quanto all'autogestione o all'occupazione io li lascio liberi e responsabili, che se ne prendano le conseguenze però, la vita non fa sconti e se noi docenti non facciamo capire loro questo li prepariamo ad un mondo che non è quello reale in cui li manderemo come sprovveduti, certo potremmo bocciarli, ma il nostro compito è promuoverli, mandarli avanti, da soli dovranno farcela con quello che avranno appreso in questi anni ... se poi ritengono che astenersi dalle leziioni sia più proficuo lo facciano pure, salvo poi rendere conto a loro stessi, a noi e alla società, di questo valore aggiunto appreso in tal modo,
quanto alle lezioni alternative le mie lo sono da sempre, sic stantibus rebus è impensabile riproporre in classe di anno in anno minestrine riscaldate... i ragazzi saremmo noi a cacciarli fuori dalle aule! facciamo capire, o credere, loro che ci piace il nostro lavoro nonostante tutto, che ci prepariamo e ci impegnamo, e saremo docenti a cui gli alunni chiederanno lezioni e non di uscire dall'aula!

Da: rosima09/12/2010 20:46:41
Se ci sarà un decreto milleproroghe,( di questo o di nuovo governo..)  necessario per l'economia, che fa seguito, in genere, alla legge di stabilità, uscirà anche il concorso...
Saluti a tutti
e speriamo bene.

Da: raff6909/12/2010 21:36:26
x  calipso

Hai ragione calipso, ma non sempre è facile essere professionali nel mondo della scuola. Io ad esempio ho figli piccoli, aiuto da parte di nonni e parenti quasi inesistente,  una moglie che lavora sodo (nel privato non è come nello stato, e poi sarebbe difficile sopravvivere solo col mio stipendio...), sto cercando di ristrutturare casa, ecc. ecc. Ma dove trovo il tempo per essere professionale?????? (e poi mettiamo che sto anche cercando di studiare per questo concorso...) Nella scuola dove sono ho cercato di essere professionale e produttivo anche fuori della classe: curavo il sito Internet (utilissimo a docenti precari per le graduatorie on-line, ai genitori per libri di testo e altro, ai colleghi per le circolari e altro, agli studenti per il materiale scaricabile, ecc. ecc. ecc.), sono stato vicepreside senza riduzione oraria.
Alla fine, morale della storia: in contrattazione era tutta una guerra perché guadagnavo tanto (tra sito e vicepresidenza non arrivavo neanche a 2.000 euro netti l'anno, che corrispondevano, giuro, a circa 4 euro di paga oraria per quello che facevo, meno di un nigeriano che coglie i pomodori in Puglia ricattato dalle mafie locali!!!!!!!), alla  fine ho lasciato perdere tutto e ora faccio solo il docente (e il sito è morto, e a fare il vicepreside c'è una specie di folle...).
Però quando chiamo a casa i muratori questi prendono, ciascuno, non meno di 250 euro al giorno, quando vado dal medico specialista questo prende come niente fosse 80 euro (senza ricevuta!!!!) per 20 minuti di visita, per il progetto di una catapecchia di casa l'ingegnere vuole, come nulla fosse, 15.000 euro, ecc. ecc. ecc.  Se mio padre non mi avesse lasciato, morendo, qualche euro, altro che professionalità, libertà di insegnamento...
E' possibile in queste condizioni essere professionali?? Poi parliamoci chiaramente: i ragazzi ci osservano anche come vestiamo, per fare un esempio banale, vedono che spesso andiamo a scuola con utilitarie scassate... Io cerco di vestire in modo dignitoso e, TALORA (spinto soprattutto da mia moglie, ah, le donne...), anche un po' (pochissimo!!!) chic; l'altro giorno sono stato però, causa lavoro, in una scuola media, ed ho notato (ma anche nella mia), professoresse vestite (con tutto il rispetto) come poveracce, mi facevano quasi pena: INTENDIAMOCI, sono altre le cose che contano, però come possiamo parlare dell'importanza della cultura se siamo costretti ad essere talora quasi dei miserabili, se le aule sono vecchie e sporche, ecc. ecc.??? Vedo le ragazze che escono da scuola (le più carine e sexy, di solito...) che salgono sui macchinoni dei loro ammiratori, e poi ti vedi il professore precario (ma non solo...) che arriva con la vespetta (o come si chiama) scassata e che elogia l'importanza della cultura: ora non dico che dovremmo essere miliardari, però... 
Sembra quasi una guerra persa in partenza.
Ripeto: lo so che l'abito non fa il monaco, ma chi di noi crederebbe essere un monaco un tizio non vestito da monaco??!! Chiedete in classe quanti vorrebbero fare gli insegnanti: di solito pochissimi, quasi nessuno (poi dopo qualche anno, te li ritrovi però a fare le supplenze perché non hanno trovato di meglio...: a me, più che mondo professionale, la scuola mi sembra talora un refugium  peccatorum...).
Torno alla domanda iniziale: è possibile essere professionali nella scuola se non si è anche missionari?? Io potrei fare lezioni più coinvolgenti, utilizzare sistemi multimediali, ecc. ecc. ecc., ma dove trovo il tempo per tutto questo?? Come faccio a preparare lezioni "coinvolgenti" e ad aggiornarmi se devo andare a fare la spesa, guardare i pupi mentre mia moglie sta al lavoro, fare insomma la "donna" di casa per supplire mia moglie ed anche, naturalmente, fare l'uomo di casa (l'unica sarebbe convincere mia moglie a trovarsi un amante per avere due uomini di casa, eh eh eh, oppure se fossi nato donna  "bona" potrei fare la escort, o il gigolò se fossi bellissimo, eh eh eh, o magari...... il trans..... magari farei anche carriera in politica...).
Chiudo qui le mie riflessioni (INUTILI  perché sottraggono solo tempo allo studio e nulla risolvono; SCONTATE  perché sono cose già dette e ridette, ma SINCERE   -quindi spero che non venga qui qualche moralista ipocrita a rimproverarmi per le cose dette-).

Da: flo09/12/2010 21:51:26
Sei bellissimo caro raff69...
Volgi al femminile il tuo intero monologo e lo sottoscrivo anch'io.
Ciao!

Da: raff6909/12/2010 22:00:24
Grazie, Flo (ma sul bellissimo al sottoscritto, avrei qualche riserva...)!!

Da: Vichy09/12/2010 22:46:02
X raff
concordo e sottoscrivo tutto quello che tu scrivi. Io ho preparato il concorso ordinario con due figli piccolissimi ed ora non è da meno con figli adolescenti da accompagnare a destra e a manca. Ma il mio lavoro mi piace e, nonstante la povertà da docente pezzaro che hai ben descritto, io continuo a preparare le mie lezioni alla LIM che poi inserisco nel sito per i ragazzi meno coinvolti. Facendo così però ho un ritorno immediato da loro e io non mi annoio con le minestre di cui parlava calipso. Solo così rendendo la scuola "viva" si può tentare di superare il medioevo  che sta vivendo. E' una gran fatica certo metti  anche le 2 ore al giorno che mi ritaglio per studiare...
...e penso anche tu, almeno dai tuoi interventi compreso l'ultimo.

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Da: Iole10/12/2010 00:57:07
Raff  69
hai perfettamente ragione!

Da: pappalessa 10/12/2010 06:18:44
raff 69

e come si fa a non essere d'accordo con te?

Da: vichy10/12/2010 13:53:48
x pappalessa
ma non dormi mai? 0.57 penultimo post, 6.18 ultimo!!!!!!!

Da: mario10/12/2010 14:09:52
complimenti raff69.
Sei riuscito benissimo a descrivere la situazione degli insegnanti...........e soprattutto di quelli che potrebbero fare meglio se solo fossero valorizzati.
Grande!!!

Da: nila6810/12/2010 15:03:51
Bravo Raff69.
Scenografia di un film.....da suggerire!

Da: primularossa10/12/2010 15:38:34
Bravo Raff, quasi un personaggio alla Dostoevskij, l'importante è non banalizzare il tutto sostenendo che con la cultura non si mangia, oltretutto porta sfiga,  qualcuno lo ha detto di recente e il giorno dopo è crollata Pompei!

Da: DEPRESSIONE10/12/2010 16:55:15

SUL TEMA DELL'INUTILITA' DELLA CULTURA:
DANTE NON RICAVO' NULLA DALLA DIVINA COMMEDIA
E SUA FIGLIA BEATRICE, PRIVA DI DOTE, FINI' IN CONVENTO.
PERO' NOI STUDIAMO, NON SI SA MAI...
CIAO BELLI.

Da: pappalessa 10/12/2010 18:45:31
http://www.repubblica.it/scuola/2010/12/10/news/pubbliche_private-10029837/?ref=HREC2-2

scusate, è di parte, non ho resistito e chissà se è vero davvero ma, per una volta, chissenefrega!!! almeno una soddisfazione ce la vogliamo prendere?

Da: calipso10/12/2010 21:10:50
raff69
hai ragionissima, ma non mi va di piangermi addosso,
sono pagata poco, e spesso non sono pagata affatto,
ma io negli anni ho imparato molto da questo lavoro e se ho dato molto ho anche ricevuto molto, forse di più!!
niente gaudagno, niente comsuno!
la cultura non serve è vero, ma solo perchè non è serva!!
non la usi e non la butti via! del resto ti servi di ciò che utilizzi, consumi e butti via, ma la cultura non è consumistica, non è un oggetto che usi: la cultura è un soggetto, siamo noi, siamo quelli che abbiamo scelto di essere, se abbiamo scelto di essere docenti, e sono i nostri alunni, a cui dobbiamo dar forma e da cui dobbiamo trarre il meglio!! ma per noi, non per loro!! le loro vite sono le nostre vite!! sembra paradossale ma non lo è. non facciamoci fregare, non noi, noi siamo culltura, non siamo consumo!!
mi criticherete come al solito lo so,
certo è vero, quanto varrebbe ricevere lo stesso riconoscimento dei medici, degli ingegneri, delle altre categorie pubbliche laureate,
io sono la prima a dirlo, ma io trovo soddisfazione negli occhi dei miei alunni, nei loro grazie, presenti e futuri, nel "pezzo" di me che si sono portati e si porteranno con loro nella loro vita e nelle loro scelte, nel segno che avrò lasciato in loro, perchè noi non serviamo, noi non siamo consumo, da utilizzare e buttare via, noi viviamo in loro, nelle loro vite, che tanto meglio saranno, quanto meglio saremo noi oggi per il loro, perchè nostro, domani. urliamo i nostri diritti, lamentiamoci a ragione, ma in classe non abbandoniamo la dignità del ruolo che ci deve contraddistinguere, a fronte di lavoro e professionalità tutto è più giusto e più sacrosanto, non diamo ragione a chi considera la categoria dei docenti dei nullafacenti!!! e per piacere se siete così legati ai soldi, cambiate lavoro, c'è grossa richiesta di escort, accompagnatori e accompagnatrici, guadagno assicurato!!! e smettetela di rovinare i nostri giovani!! se non avete dignità, vendetevi pure, ma non tirateci in basso insieme a voi! liberate dal peso opprimente della vostra incapacità chi nella scuola è capace e sa valere per sè e per gli altri!

Da: pappalessa 10/12/2010 21:31:06
vorrei augurare buona notte a tutti, in particolare a calipso e a raff69 dicendo che:

la situazione di fatto è quella che racconta raff, non c'è da girarci troppo intorno. ma quello che racconta calipso, le poche - per me - volte che succede, è quello che ti tiene on the job.

però su un punto bisogna essere chiari: non bisogna essere legati ai soldi per dire che il nostro stipendio (come quello di altri lavoratori) non basta: nè per le responsabilità che abbiamo nè per un dato di realtà.

poi non ho capito la tirata sul rovinare i giovani. impossibile rovinarli. la loro condizione, grazie a noi, può solo migliorare. ;)

Da: calipso10/12/2010 21:36:45
pappalessa, non sono d'accordo
li roviniamo eccome!! soprattutto se, come dice raff, lui non si impegna perchè è pagato poco!! ah tu non hai responsabilità? un cervello non è una responsabilità? le emozioni non sono responsabilità? le menti non sono responsabilità? evidentemente non sai di essere importante per i tuoi alunni, forse semplicemente perchè non lo sei!!!

Da: CIOCCOLATO FONDENTE10/12/2010 21:43:08
Roma, 10 dic. (Adnkronos) - Lamentano paghe troppo basse, uno scarso riconoscimento sociale e la difficolta' di lavorare con strutture e mezzi inadeguati. Eppure, la maggioranza dei docenti si dice soddisfatta del proprio lavoro e dell'opportunita' di rapportarsi ai giovani (ben l'85% si dice 'orgoglioso' di stare in cattedra, sicura delle proprie capacita' e pronta ad essere ''messa sotto esame''. E' quanto emerge dallo studio ''Energie per il domani. La scuola italiana: valori e consapevolezza a servizio dei giovani e del Paese'' realizzato dall'Istituto di ricerche Swg per conto della Cisl Scuola presentato oggi a Roma dal segretario generale della Cisl Scuola, Francesco Scrima, dal segretario generale del censis, Giuseppe De Rita, dal direttore generale della Luiss Guido Carli, Pier Luigi Celli e dal segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni.
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Da: raff6910/12/2010 22:19:38
x calipso

Beh, per essere precisi non ho detto che mi impegno poco e basta, ho detto che, soprattutto per motivi di tempo, non posso fare di più: se devo fare la baby-sitter, l'uomo di casa, la spesa, controllare il lavoro di muratori ed idraulici, assistere parenti malati, ecc. ecc. ecc., semplicemente non ho tempo per dare il massimo (e ho scelto, inoltre,  di non fare più il vicepreside sfruttato e il responsabile di siti Internet praticamente "a gratis" -ma questo in parte è un altro discorso-: ricordo che a scuola c'era gente interna ed esterna che si complimentava per il sito, per il forum frequentatissimo, insomma eravamo un esempio di buona amministrazione pubblica: a questo punto ho detto basta, basta perché non è giusto che altri prendano gli onori per cose fatte quasi "a gratis" dai fessi, basta perché, ricordiamolo, fin quando ci saranno i fessi che faranno le cose per volontariato non cambierà nulla perché tanto le cose andranno avanti, e i furbi -cioè politici, ministri, dirigenti vari, ecc.- galleggeranno e sguazzeranno alla grande sul sudore altrui...).

Poi uno dei problemi della scuola è che molti insegnanti sono entrati in essa a sei anni (in prima elementare) e ne usciranno a 60 (circa) per la pensione: in un certo senso sono degli eterni "bambini"; però sarebbe giusto aver fatto anche delle cose al di fuori delle aule così abbiamo più esperienze da portare dentro. Immaginate l'altissimo "valore aggiunto" che ad esempio potrebbe portare un bravo commercialista con esperienza lavorativa che si impegnasse seriamente nell'insegnamento, potrebbe portare la propria esperienza di vita professionale e non ma comunque esperienza vissuta e non solo sui libri (che certo restano importantissimi!!), aprire le menti dei ragazzi sulla realtà del mondo del lavoro, ecc. (ammesso che poi si impegni nell'insegnamento e non pensi solo al lavoro privato...). Io non ho fatto solo e sempre l'insegnante, ho fatto anche altri lavori, ho preso due lauree in due settori non proprio identici, ho pubblicato delle cosette per enti importantissimi, mi sono interessato e ho studiato ed approfondito molte cose (dalla zoologia alla psicologia, dall'arte alla letteratura, all'informatica, ecc.): purtroppo vedo tante colleghe, molto serie ed oneste, ma che sanno dare ai ragazzi quasi solo le cose che leggono sui libri, mi pare quasi che non comprendano come è il mondo al di fuori delle aule: purtroppo hanno una cultura limitata alla loro laurea e non hanno fatto mai altri lavori al di fuori di quello (pur bellissimo) di insegnante: insomma sono un po' limitate (anche se ottime persone: infatti per rispetto alla loro grande umanità mi vergognerei di dire loro queste cose in faccia...).
Eppure alcuni dei maggiori maestri che ho avuto (parlo dei fuoriclasse, di gente con una marcia in più...) facevano gli insegnanti solo di tanto in tanto, ma ti portavano, proprio per questo, anche un  mondo diverso, il mondo di chi per una vita non ha fatto solo l'insegnante ma si è realizzato anche in altri campi lontani dall'insegnamento (arte, psicologia, ecc. ecc.).

Poi noto un'altra cosa un po' triste: mi sembra che i missionari (con tutto il rispetto) siano soprattutto gente che insegna materie letterarie nei licei, infatti appena cerchi i missionari tra gli avvocati, commercialisti, ingeneri, medici affermati, non ne trovi (quasi), perché o evitano la scuola come la peste oppure insegnano solo per riscaldare la sedia (ci sono le eccezioni ma sono poche): purtroppo un bravissimo docente di greco, ad esempio, -mi sembra lo sia calipso ma qui non mi sto riferendo direttamente a lei-  probabilmente continuerà ad insegnare anche perché, diciamocelo chiaramente, spesso non ha alternative (beh, non sempre, anche qui ci sono le eccezioni...), ma è difficilissimo che un ottimo  avvocato sceglierà di fare l'insegnante come lavoro prioritario (con tutto il rispetto)... o comunque cercherà di andare ad insegnare all'università, e poi magari scriverà libri sulla didattica del diritto in cui parlerà di come è bello fare l'insegnante nelle scuole superiori, lavoro da cui lui è fuggito appena poteva o non ha mai fatto...

Da: flo10/12/2010 22:43:31
Uè...visto che tutti si fa il compitino sul decadente fascino della poliedrica figura vagamente estetizzante (inutile provarci...non ci riusciro mai! :-)) dell'INSEGNANTE, dico anch'io la mia!
 
Calipso, mi hai convinta... cambio mestiere...la escort è troppo pesante, l'accompagnatrice è più soft! ma come si fa a diventare accompagnatrici?...e che fa un'accompagnatrice? deve solo accompagnare o deve fare altro?
OVVIAMENTE sto scherzando (mica tanto!)...ma carissima Calipso, quello di raff69, era solo uno sfogo, abbiamo tutti bisogno di gridare con un tono leggermente più alto il nostro piccolo disagio, che non viene, credo, dall'odio per il nostro lavoro, che invece amiamo...e tu lo sai...magari è solo un modo per darci ancora un po' di coraggio...perchè è difficile, è stancante, e per le tante componenti in gioco può, a lungo andare, anche logorare dentro, al punto da non farci amare più i nostri ragazzi, i nostri bambini, e lì sì che saremmo nei guai!
A noi tocca aver fiducia nel futuro più di quanto tocchi a loro...come possono amare il sapere se non vedono l'amore per il sapere nei nostri stessi occhi? come possono vedere la speranza se non ne abbiamo noi per primi? ed è difficile...e non è vero che loro ci amano soltanto...il più delle volte diamo loro molto fastidio, insistiamo perchè correggano i loro errori, e magari non ne hanno voglia, diciamo loro cosa fare e loro hanno voglia di fare altro...educhiamo oltre ad istruire e non è facile...
Non diamo forma, ma facciamo in modo che ciascuno ne prenda una, in piena autonomia ed originalità, con la consapevolezza e la forza di poter anche cambiare, per sè e per gli altri.
Quanto all'amore per la cultura...penso che a scuola, per come siam messi, ne giri davvero molto poca, a cominciare dagli insegnanti, a cominciare da me...
E adesso vi racconto un piccolo fatto personale.
A fine agosto sono andata con la mia famiglia e un po' di amici a visitare la Certosa di Padula...ogni monaco Certosino aveva una cella che era un piccolo appartamentino con tanto di giardino privato e piccolo chiostro (personale) annesso, una vera sciccheria (da chic, per intenderci) dove si dedicava in rigorosa solitudine alla vita contemplativa... penso si dedicassero quindi al sapere nella sua essenza, al piacere del sapere...
Stavamo uscendo dal complesso (davvero monumentale!) e un mio amico mi fa "ah! se fossi nato nel ...non mi ricordo il secolo, sarei stato per certo un certosino!" (scusate il bisticcio di parole)
Ed io: "Ed io avrei volentieri fatto compagnia ad un certosino!" 
Si scherzava, ma io non scherzavo poi tanto!
Rilassati com'erano, ci credo che amassero la cultura più di ogni altra cosa! coltivavano solo se stessi!
Piacerebbe anche a me "astrarmi" (si dice così?) da tutte le beghe quotidiane per contemplare le bellezze del creato!
Bene, non so quanto attinenti siano state le ultime mie riflessioni sul tema proposto da raff69 (perchè caro raff, tu non te ne sei reso conto, ma ci hai fotografato talmente bene che sarà difficile dimenticarti!) ma fa niente...le "mie" erano "tanto per parlare"!
ciao e buonanotte!

Da: calipso10/12/2010 23:17:53
raff se fossi superpagato rinunceresti ai tuoi figli e a fare luomo di casa? che assurdità! scuse sono le tue! ammetti che nn ce la fai e basta! tu sei un docente nn un amministrativo! ti sei impoverito dentro e ti sei perso i ragazzi

Da: raff6910/12/2010 23:19:15
Bello il tuo intervento, flo!

Hai ragione, certe volte uno si sfoga, ma prima soffrivo abbastanza per alcune cose "bruttine" della professione di insegnante, ma ora la cosa mi dà meno pensiero, ormai tendo ad accettare le cose per quello che sono, mi impegno sempre ma con maggiore... calma, stressandomi di meno, non posso ammalarmi per la scuola (chi lo diceva, mi sembra Machiavelli, bisogna vedere le cose per quello che sono e non per la "immaginazione di esse"!!).
Quella di insegnante non è una professione facile (se fatta bene), basta leggere l'ennesimo articolo su ScuolaOggi sul vecchio seguente tema: "Un lavoratore su quattro in Italia è a rischio stress (27%). [...] Nel comparto scuola tale rischio ha un potenziale molto alto che interessa il 70% degli insegnanti. Gli insegnanti, secondo uno studio recente, sono colpiti due volte in più degli impiegati, due volte e mezzo in più rispetto al personale sanitario e 3 volte in più rispetto agli altri operatori". 
Il fatto è che le "professioni di aiuto"  sono difficili, logoranti, perché le persone non sempre vogliono farsi aiutare, spesso non sono riconoscenti, ecc. ecc.: questo è vero in particolar modo nel mondo dell'insegnamento, dove inoltre c'è anche il problema di riforme su riforme spesso fatte male, di dirigenti incapaci, di colleghi esauriti, di stipendi quasi da fame, di genitori che fanno ricorsi al TAR, delle contraddizioni della società che si scaricano sulla scuola (come faccio a spiegare il valore dell'impegno personale se poi le cronache sono piene di esempi di corruzione, di raccomandati incapaci, di escort che fanno soldi e carriera, ecc. ecc.).
Ricordo certe volte il titolo di un libro del marchese De Sade "Le sventure della virtù": non conosco quasi per niente quest'autore, però questo titolo rende bene quel che abbastanza spesso accade a chi vuol insegnare il  bene agli altri (non a caso Cristo, il benefattore dell'umanità, fece la fine che ha fatto...): intendiamoci, spesso le cose per noi sono ben più rosee (di tanto in tanto i ragazzi in classe mi fanno anche divertire...), però del vero nelle cose che ho detto c'è.

Bello l'esempio dei certosini, però quando hai una famiglia sulle spalle, problemi vari, genitori malati, figli da seguire, non è proprio semplice comportarsi come i certosini, e certamente certe volte piace di più l'esempio di una come Madre Teresa di Calcutta che passava le giornaTE  a lavARE le piaghe maleodoranti dei lebbrosi e a fare altre cose umilissime...

Da: calipso10/12/2010 23:20:49
flo ma che dici? la fotografia sarà la tua nn la mia!

Da: raff6910/12/2010 23:34:22
x calipso

Vedi, se avessi letto un intervento come il tuo tempo fa, mi sarei "incavolato", ma ora semplicemente ti rispondo pacatamente: se guadagnassi di più  mia moglie potrebbe restare a casa e non andare al lavoro (lei ama la casa...), io potrei dedicare più tempo  alla scuola: l'essere umano purtroppo, di solito (santi a parte), ha bisogno di conferme (economiche, di riconoscimento sociale, ecc.), quasi nessuno fa qualcosa per niente, chi lavora nella scuola, più o meno, sotto sotto ragiona allo stesso modo...  Ma ciò non significa che io adesso mi senta un fallito, che non ami più il mio lavoro: semplicemente faccio delle riflessioni, qui (togliendo anche tempo al vostro studio, e di questo vi chiedo scusa), riflessioni sincere e non ipocrite...

Da: flo11/12/2010 07:18:32
Ognuno vi vede in ciò che gli somiglia...ovvio!
Comunque ragazzi, qui stiamo solo chiacchierando, e la ragione non è nelle mani di nessuno...nessuno la vuole la ragione...non servirebbe a niente.
Stiamo solo chiacchierando.
Buona giornata a tutti!

Da: calipso11/12/2010 09:33:58
raff
ormai sei patetico
tutti se fossimo re e regine non lavoreremmo
e tutti vogliamo guadagnare di più, perchè studiamo da dirigenti altrimenti??
la nostra paga è conforme alla sola vigilanza sugli alunni, ma io mai mi piangerò addosso, loro vogliono toglierci in dignità e professionalità? ma noi non permettiamolo!! tu fai il gioco di chi reputa i docenti degli inutili alla società, perchè tu stesso hai iniziato a sentirti inutile!!!!! io posso rinunciare ad una vacanza, ad un regalo, ad uscire la sera, persino ad una famiglia, ma la mia professionalità non deve essere in discussione mai!! io per prima lavoro per valorizzarla e per mantenerla viva. Con enormi sacrifici e rinunce certo, ma il mio specchio deve dirmi che il  mio lavoro è un bene sociale indispensabile!! Nessuno ti dirà quanto vali se non sei tu a dirlo per primo a te stesso e agli altri!! e come fai se non ti prepari, non ti rendi dignitoso e professionale, non dai? la maggior parte di noi docenti si sta facendo calpestare ed imbavagliare su ciò che abbiamo di più importante, la nostra dignità professionale, complici i sindacati che ci hanno inculcato l'idea che siamo "operai" ! Ma noi siamo di più, siamo anelli di congiuntura sociale, meritiamo rispetto come presente e come futuro e non le elemosine di cui si fregiano i sindacalisti ciarlatani e papponi, la vera rovina della scuola e della nostra dignità.

Da: susanna6011/12/2010 12:46:08
a proposito di elemosine:cosa pensate del progetto di valutazione docenti?

Da: pappalessa 11/12/2010 13:58:07
a malincuore, era meglio il concorso interno berlinguer.

Da: nila6811/12/2010 15:09:21
Non c'è più nulla in questo forum.....siamo stanchi. Di studiare, di aspettare invano, di lavorare per due euro, con la conseguenza che sembriamo i capponi di Renzo!!!
Rilassiamoci. Mala tempora currunt. Ci aspettano momenti impegnativi sotto ogni punto di vista.
Le energie risparmiamocele per riuscire a realizzare i nostri obiettivi (qualsiasi essi siano).
Anch'io mi sento demotivata, non tocco libro da almeno quindici giorni....e non mi sento, per ora di avere grossi stimoli per aprirli. Inspiegabilmente, all'improvviso.
Probabilmente tutto ciò è frutto dell'incertezza, oltre che della stanchezza.....
RAFF69, dici delle sacrosante verità. Con stima,
Nila68.

Da: nunzia7311/12/2010 15:21:08
cara nila, tu non tocchi libro da quindici giorni.....io da due mesi ......ma non mi preoccupo affatto......quando sarò in vacanza recupererò un pochino.......quando ci sarà il bando, mi verrà sicuramente più motivazione....il nostro caro ed amato bando è ancora  lontano!

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