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57 dirigenti Regione Sardegna
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Da: se | 19/07/2010 10:04:46 |
vale l'avviso via web | |
Da: TUTTE QUESTE STORIE DENOTANO....PAURA!! | 19/07/2010 10:22:30 |
partendo dal presupposto che per superare la prova preselettiva bastava solo avere un ottima memoria (... tenuto conto che questa non denota necessariamente capacita' gestionali come quelle richieste al dirirgente...) mi sà che "i primi 570" hanno paura che gli slittati siano più bravi di loro! ...si chiama concorrenza | |
Da: .... | 19/07/2010 10:24:35 |
..... | |
Da: no | 19/07/2010 10:25:31 |
si chiama rispetto delle regole | |
Da: x Tutte queste storie denotano paura | 19/07/2010 10:35:31 |
partendo dal presupposto che per superare la prova preselettiva bastava solo avere un ottima memoria misà che gli slittati hanno dimostrato di non avere neanche quella...si chiama tracotanza, a voler essere gentili! | |
Da: lost | 19/07/2010 10:41:29 |
partendo dal presupposto che tanto i posti sono già dati, sia gli slittati sia i riammessi sia i 570 +1 parteciparanno tutti insieme alla grande farsa... | |
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Da: magie | 19/07/2010 10:54:07 |
scusate, sono un ff. dov'è la porticina che mi trasforma in dirigente? setar? | |
Da: x magie | 19/07/2010 11:03:15 |
penso sia la stessa che ti ha trasformato in ff, dovresti quindi cercare negli stessi posti dove hai trovato la prima. Penso tu non abbia difficoltà a ricordarti e a ritrovarla. E' stata una bella magia anche quella. | |
Da: x lost | 19/07/2010 11:03:36 |
...non sarà così....ti dimentichi dei ricorsi che ci saranno subito dopo la pubblicazione della graduatoria degli ammessi agli orali! | |
Da: magie | 19/07/2010 11:18:12 |
non devo fare un granchè mi hanno già ritagliato il vestitino addosso | |
Da: Sibilla Cumana | 19/07/2010 11:19:07 |
x magie Ufo Robot, Ufo Robot Ufo Robot, Ufo Robot Si trasforma in un dirigente con circuiti di mille valvole fra gli uffici sprinta e và ... Mangia libri di regionale, striscia bene dapertutto e a giocar su viale trento và ... Lui respira nell'aria cosmica è un miracolo di conoscenze ma il dirigente chissà se lo sa far Ma chi è?, Ma chi è? il facente funzioni,il facente funzioni... Lancia sguardi che sembran fulmini, è protetto dagli amichetti sentinella lui ci fà ... quando apre la porta magica lui diventa un facente funzioni lotta per la poltrona che avrà .... | |
Da: x magie | 19/07/2010 11:21:55 |
Su questo non c'è alcun dubbio. Almeno fino ad oggi questi sono i fatti, proprio un bel vestitino ad personam. | |
Da: Mr Spock | 19/07/2010 11:38:18 |
Nei momenti difficili , talvolta gli uomini vedono quello che desiderano vedere ... | |
Da: culo | 19/07/2010 11:39:35 |
Io vedo tutto marrone. | |
Da: GIOANNICCU | 19/07/2010 12:30:24 |
Inutile continuare così, gli ff sono in posizione di forza perchè già addentro alla macchina organizzativa e perchè avranno una valutazione dei titoli privilegiata, però come noi se la devono gherrare, è certo però che se dovessero passare tutti sarebbe uno scandalo!!!! Quante possibilità ci sono che la Commissione non tenga presente questo aspetto? | |
Da: XXX | 19/07/2010 12:43:43 |
Ma guarda un pò i grandi lavoratori risolutori con il loro lavoro delle sorti della Sardegna stanno tutti presidiando il forum. E' riapparso anche Mr Spock. Chissà chi riapparirà ancora | |
Da: GIOANNICCU | 19/07/2010 12:49:59 |
Ma allora non c'è nessuno che sa se il Setar è prenotato? | |
Da: io | 19/07/2010 12:51:11 |
aspetto sara...appena scende dall'enterprise so che verrà di nuovo a trovarci... | |
Da: Tutti contro tutti | 19/07/2010 15:09:58 |
E' diventato bambo questo forum. Secondo me lo sta annacquando l'enterprise | |
Da: bombolo X mr Data | 19/07/2010 15:10:26 |
Mr.Data Well the mailman he's a chump, he thinks we're all just stubborn drunks, He doesn't know that we have mail we should be reading. And the news man he's a drag, he thinks it's all just doom and gloom, The weather girl says the weather's bad but she's not the only one in the room. But Data he's a laugh, he has such likeable foibles, And the rest of the crew just gasp as the entertainment doubles So you can change the channel if you want, you wont find anything better It's all just mindless crap on the other side, the clothes get less as the women get wetter Mr. Data, you are a star Well we all cried when you died But I was crying for someone a far Mr. Data, good man yourself yeah we all cried when you died But I was crying for somebody else So the Enterprise goes on, they just cant stop that engine running And the O.C. Looked to the sky, they never even saw it coming While the kids lay on the beach Mr. Worf unleashed the phasers And they all went up in flames, no their sunblock couldn't save them So they set a course for Big Brother, the world rejoiced and partied And though Tim had just been voted out, the rest of them were martyred And all this for a dead android, they equalised the ratings The Weakist Link is next we hope, torpedoed for Mr.Data Mr. Data, you are a star Well we all cried when you died But I was crying for someone a far Mr. Data, good man yourself yeah we all cried when you died But I was crying for somebody else Poor Mr. Data, we all know you're not as cool as Darth Vader But oh that writer, I wouldn't trust her, she should have killed Wesley Crusher | |
Da: bombolo X mr Data | 19/07/2010 15:11:00 |
c'è anche il video! http://www.youtube.com/watch?v=uELLIiAwWM0&feature=PlayList&p=F2AFA934FE27381A&playnext_from=PL&playnext=1&index=5 | |
Da: XXX | 19/07/2010 15:27:25 |
E' vero ma loro non sanno che ci stiamo organizzando altrove. Quindi possono continuare a fare intervenire i "disturbatori" quanto vogliono. Quello che però in fondo conta è che al momento il loro piano è andato in fumo. | |
Da: Coccinella | 19/07/2010 16:12:35 |
E' vero ormai è diventato un pò bambo. Il punto che ormai abbiamo già detto quasi tutto. Quindi non ci resta che aspettare e fare la prova scritta. A quel punto ipotizzo che il forum possa rivitalizzarsi soprattutto alla luce dei ricorsi che si scateneranno. Ho consultato un avvocato il quale mi ha detto che a questo punto, visto che la Regione è sorda a qualsiasi richiesta di indirizzare la procedura verso canali di legittimità , sarà necessario attendere la prova scritta e la pubblicazione del primo atto lesivo e fare ricorso. Quando gli ho detto che la RAS aveva scritto nel comunicato del 13.07 che i ripescati ammessi senza riserve dovevano intendersi ammessi con riuserva si è fatto una risata. Insomma si continua a cadere in errori banali. Il tar aveva già detto qual'era il suo pensiero in ordine alla validità delle comunicazioni web per modioficare comunicazioni avvenute individualmente con raccomandata. Ad oggi comunque la possibilità che questo ricorso cada sono le stesse di prima anzi direi che sono aumentate perchè per il contraddittorio comportamento dell'amministrazione in merito al conteggio degli ammessi con riserva una volta dentro i 570 e la seconda volta in aggiunta ai 570 apre la strada alla possibilità di fare ricorso da parte di quei candidati che dopo l'ultimo ammesso (se non ricordo male il n. 634) sarebbero dovuti rientrare in un numero uguale ai candidati ammessi con riserva per via del cumulo. Solo questi ultimi allo stato attuale possono, con un ricorso, sospendere la prova. Questa, secondo me, era l'unico modo per evitare di svolgere la prova scritta in questo mare magnum di errori procedimentali. Ma questo mi risulta non sia ancora avvenuto. Forse l'intenzione da parte di queste persone è di agire dopo e far annullare il concorso. Vedremo cosa accadrà | |
Da: Piersilvia | 19/07/2010 16:32:03 |
per XXX ..scusa dove vi state organizzando? è un segreto? | |
Da: Un ex riservista | 19/07/2010 16:43:44 |
Ormai è notorio che chi avrà chances di fare uno scritto, quantomeno decente, sono i ff che hanno avuto una quantità di tempo e materiale a disposizione tali da simulare anche prove scritte con argomenti attinenti le materie del concorso...la strada per loro è tutta in discesa...:-(( | |
Da: lulu | 19/07/2010 16:56:44 |
Tratto dal Corriere della Sera di oggi: RIBELLARSI AL DECLINO La lotta delle formiche Disagi e speranze nel Paese dei nessuno Quell’Italia che fa ancora il proprio dovere RIBELLARSI AL DECLINO La lotta delle formiche Disagi e speranze nel Paese dei nessuno Quell’Italia che fa ancora il proprio dovere Buongiorno. Sono il signore che paga il biglietto del tram. La volontaria che assiste gli anziani soli. Il cittadino che non evade le tasse. La signora che chiede per favore. Il pensionato che fa la coda negli uffici. La dirigente che sa ascoltare. Il medico che non guarda l’orologio. L’artigiano che non bara sui conti. Lo studente che non crede alle lotterie. Io non sgomito. Non appaio. Non cerco scorciatoie. Non mi arrendo. Lavoro a volte anche per gli altri. Mi fermo sulle strisce. Non getto mozziconi nelle strade. Aspetto il mio turno per parlare. Non parcheggio sul marciapiede e neanche in seconda fila. Faccio il mio dovere. Studio, perché penso sia importante per vincere i concorsi. Vado a votare e non al mare. Mando i miei figli alla scuola pubblica. Non penso a veline o tronisti. A volte inseguo le mie passioni.. Lettere dal Paese dei Nessuno, dall’Italia dei (cittadini) dimenticati che scrivono ai giornali per avere una speranza e riassumono il declino di un vivere comune, intaccato da una terribile domanda: ma chi te lo fa fare? Giovani che si spaventano: «Ho paura per il futuro mio, del mondo, di tutti, non riesco a vedere il prosieguo della storia che il presente ci sta raccontando» (Martino, vent’anni). Anziani che si deprimono: «Sono avvilita, disgustata. Tutti rubano, tutti mangiano, tutti si fanno appoggiare o raccomandare. Se non sei così ti tagliano fuori » (Barbara, settantacinque anni). Ragazzine che si interrogano. Come Giulia. Storia esemplare che non fa notizia, ma indica il retropensiero che aleggia su di noi quando prendiamo un impegno: ne valeva la pena? Per tutto l’anno, finite le lezioni, due volte la settimana, Giulia si fa cinquanta chilometri per frequentare la scuola di ballo più famosa d’Italia. E dopo due ore alla sbarra e cinquanta chilometri di ritorno, è di nuovo a casa a fare i compiti. È brava, in classe e nella danza. Non ha tempo per playstation, Xbox, non si stordisce davanti alla tv. La vedi in giardino alla prima chiazza di sole esercitarsi nei passi e nelle ruote: su una mano, su due mani, di lato. Se riuscirà a continuare sarà ammessa alla frequenza quotidiana: vorrà dire la scuola, poi cinquanta chilometri, la lezione alla Scala, altri cinquanta chilometri, i compiti e così via, salvo i giorni delle prove per gli spettacoli, quando sarà impegnata fino a sera. Per anni e anni, ogni anno nel timore di non passare: pena l’esclusione dalla scuola di danza. Già da ora qualche amica comincia a non capire. Si domanda il perché di tanto impegno, tanto stress, tanta fatica. Si chiede perché Giulia si diverta ad andare avanti e indietro rinunciando a molte cose divertenti, quando basta apparire in una trasmissione tv o ancheggiare un po’ per raggiungere lo stesso obiettivo: uscire dalla mischia, avere un posto in prima fila. Si spendono milioni di euro in tv per valorizzare pupe, veline e anche velone. E si sbeffeggia più o meno involontariamente chi ha scelto un impegno, chi fa coscienziosamente il proprio lavoro. «Pagano ancora il sacrificio, lo studio, la fatica in questo Paese?», è la domanda che Giulia invia nel pozzo delle mail, cercando una non scontata risposta. C’era una come lei una volta a Milano. Era figlia di un tranviere. Coi sacrifici e con il talento è diventata Carla Fracci. Ma non c’è più il futuro di una volta, scrivono oggi i writer sui muri. Nel paradosso temporale di un graffito il semiologo Francesco Casetti legge il bisogno di un’aspettativa non banale. «Si invoca il futuro, che non c’è ancora, non a partire dal presente, ma dal passato che non c’è più. Ieri c’era il senso del domani: oggi questo senso manca. E si deve andare a ciò che non c’è più (lo ieri) per poter recuperare ciò che non c’è ancora (il domani)». Bisogna affidarsi alla memoria, allora, perché le opportunità non stanno nell’orizzonte geografico dei vari Nessuno che rumoreggiano dalle caselle della posta. Rispetto a ieri, la ragnatela di intrallazzi ha inquinato l’aria e ristretto i confini del galateo civico, come ha scritto Sergio Romano. «Il declivio del nostro vivere comune è intaccato dai comportamenti scorretti, a volte spregevoli, diventati prassi abituale», è la tesi di Maurizio Viroli, che alla decadenza delle buone pratiche ha dedicato una lunga riflessione e un libro dal titolo esplicito (La libertà dei servi, Einaudi). «Quando si dirà che c’è un Paese anche per i Nessuno che tirano la pialla?», sollecita una dottoressa che a quarant’anni ha strappato il contratto definitivo di assunzione. Le donne in medicina faticano parecchio a trovare un posto, scrive: quando sono brave e competitive, non allineate allo standard della rampante o dell’amica del boss, le stroncano subito. Se hanno dei figli vengono penalizzate. Se si danno troppo da fare vengono redarguite. Se non si allineano, sono emarginate. Il mobbing nei reparti è prassi abituale. Senza sponsor politici negli ospedali difficilmente si fa carriera... Si vagheggia un new deal civico, la scoperta di nuovi eroi. Si chiede un sussulto alla politica. Massimiliano Panarari, docente di Scienze politiche all’Università di Modena (L’Italia da Gramsci al gossip, Einaudi) profetizza l’abbattimento dell’impasto micidiale che alimenta la sottocultura e l’antipolitica. Ma non a breve: «La visione del mondo in Italia è basata troppo sull’irrealtà ». Lo psichiatra e scrittore Vittorino Andreoli è ancora più scettico: «Io ho paura che questa società non si domandi più nulla, chieda solo e soltanto tecnologia: la tecnologia svuota, modifica i comportamenti, ci indica quel che serve a sopravvivere bene ma non risolve il senso della vita. A poco a poco stiamo diventando dei primitivi tecnologizzati in una civiltà dell’ingiustizia». Poveri Nessuno, abbarbicati alla speranza di un Paese normale dove buongiorno, come diceva Zavattini, vuol dire davvero buongiorno. Formichine inattuali nel generale appiattimento verso la società della convenienza, che rischiano di essere schiacciate tra scarpe gigantesche e pietraie desolate, come immaginava vent’anni fa Anna Maria Ortese in un memorabile racconto milanese. Un bimbo, scivolato per disgrazia sotto le ruote di un tram, che offre al padre angosciato una riflessione fulminea sul senso della vita: «Noi siamo come le formiche, vero, papà ?». Bisogna forse dire «Basta!», come fa il designer Giancarlo Iliprandi che dal Politecnico di Milano teorizza un movimento culturale per cambiare aria e mette tra i capifila un grande centenario come Gillo Dorfles. «Basta a quello che non ci piace/ Basta senza sporcare i muri/ Basta per comunicare la voglia di cambiare». O chiamarsi fuori, come Luca Goldoni, investigatore di lungo corso dei comportamenti nazionali, che a un certo punto si è reso conto di non abitare più nello stesso Paese in cui era nato. «È successo quando ho letto di una telefonata intercettata tra l’amica di un politico e un’ex compagna di classe in attesa di un provino tv. "Non c’era verso di farmi dare un contratto", diceva una. E l’altra: "E come hai fatto a ottenerlo?". "Non c’era modo di convincerlo". "E allora?". "E allora gliel’ho data"». Non importa chi sei, ma chi conosci, si filosofeggia dai blog studenteschi. Servirebbe un antivirus alla cultura della convenienza, «perché se non ricostruiamo una società fondata sui doveri reciproci non sapremo nemmeno più godere dei nostri diritti », spiega Viroli. Servirebbe qualche gesto di coraggio in un Paese ricattato dall’egoismo e dalle cricche. «Cominciamo a difendere i Nessuno mettendo qualche sassolino nelle scarpe dei grandi â€" dice don Antonio Mazzi, fondatore di Exodus â€" e facciamo qualcosa per le vite di scarto, magari scuole per i bocciati da questo sistema poco umano, come don Milani a Barbiana». Esempi, responsabilità , impegno, pulizia morale: l’unico parametro legalmente riconosciuto non può essere quello del denaro, scrivono in tanti. Poi un cittadino indignato lascia cadere una domanda. «Chi è arrivato in alto con gli intrallazzi, può avere soprassalti morali?». Noi, come le formichine della Ortese, dobbiamo sperare. Ma è legittimo dubitare. | |
Da: x............. | 19/07/2010 17:01:47 |
forse meglio la vittoria delle formiche... | |
Da: Mr Spock | 19/07/2010 17:12:34 |
L'enterprise è una Astronave di classe Galaxy ... non un'autobotte ... che annacqua e annacqua ... | |
Da: xxxxxxxx | 19/07/2010 17:44:35 |
Diciamo ceh è un astronave che fa acqua da tutte le parti | |
Da: x Mr Spock | 19/07/2010 17:47:07 |
Mr Spock ci condurra nella terra promessa... il pianeta scottex.... http://www.youtube.com/watch?v=E-nH2log_rY | |
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