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Esame avvocato Spagna
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Da: Rosica14/03/2013 14:40:47

- Messaggio eliminato -

Da: allora14/03/2013 15:06:34
Facciamo un po' di chiarezza.
La dichiarazione d'intesa da depositare all'atto Dell'iscrizione all'albo è una invenzione tutta italiana. Dei coa italiani. Nessuna norma nazionale e/o sovracomunitaria. È semplicemente un paletto in più. Non tutti infatti trovano agevolmente un avvocato che gli da l'intesa.
Questo deposito, o meglio comunicazione è però prevista per chi agisce di concerto, ovvero in prestazione di servizi. Cosa un po' diversa dallo stabilimento.
Quindi se volete anche presso il medesimo coa potete agire con più avvocati d'intesa e se vi garba potete anche comunicarlo all'ordine, ma ciò non è previsto da alcuna norma.
Sostituzioni: non posso sostituire il mio avvocato d'intesa. Però posso fare delle sostituzioni Su tutto il territorio nazionale. Attenzione che va specificato che si agisce d'intesa con...in sostituzione di...e inserite la famosa copia dell'intesa nel fascicolo. Questo è ciò che andrebbe fatto secondo i dettami della legge.
Da ultimo: se ipotesi in un tribunale agiscono regolarmente con 2/3 avvocati d'intesa, forse sarebbe meglio, anche se non richiesto da nessuna norma, di comunicare al coa le altre intese. Se la cosa è sporadica direi di no. Motivo: quando si chiederà l'integrazione scatterà la discrezionalità del coa e magari, dico magari, potrebbero diciamo così criticare il fatto che non li si è resi edotti che si agiva regolarmente anche con un altro o più avvocati. Dico questo perché è un'attività che non costa nulla

Da: Rosica14/03/2013 15:35:28

- Messaggio eliminato -

Da: AlfredoX14/03/2013 15:45:31
@allora
Grazie mille per le risposte molto chiare.

Dunque, in caso di mera sostituzione in udienza (sostituisco avvocato che non è il mio avvocato d'intesa) devo produrre una dichiarazione IN ORIGINALE sottoscritta sia da me che dal mio avvocato di intesa.
Tale documentazione, unitamente ad altri atti, costituirà "prova" della mia prestazione professionale in territorio italiano.
Corretto?
Grazie.

Da: Sarko8114/03/2013 15:48:35
@allora :potresti chiarirmi questi aspetti:
a)Iscritto a Verona posso agire di intesa con un avvocato iscritto in un Coa diverso(Roma) da dove e'radicata la causa(Milano)?
b)Sostituzioni:presumo voglia intendere che la sostituzione va in ogni caso menzionata nella dichirazione di intesa.Oltre alla dichirazione l'intesa va menzionata nel verbale?
Grazie x i chiarimenti

Da: Sarko8114/03/2013 15:59:20
dimenticavo..problema non trascurabile nel civile ti devi domiciliare nella circoscrizione del tribunale adito e quindi...risulti con doppia domiciliazione(a rischio cancellazione?!).

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Da: ... ....14/03/2013 16:15:39
Parerino che però ben indica come la pensa a riguardo un commissario.

Da: x tutti14/03/2013 16:16:35
noto un certo assenteismo da parte di noti "Affezionados" del forum...
chiaramente questo deriva dai toni di certi individui, non dal fatto che le proprie tesi non siano state accertate in fase preliminare dalla corte, procedimento attivato da altre persone e non da loro stessi in prima persona...
bene bene

Da: Rosica14/03/2013 16:18:17

- Messaggio eliminato -

Da: ... ....14/03/2013 17:00:40
Hola, che succede....Il parerino vi ha chiuso al bocca ?

Da: Rosica14/03/2013 17:05:31

- Messaggio eliminato -

Da: ... ....14/03/2013 17:13:18
Forum morto. Chiudetelo.

Da: ... ....14/03/2013 18:05:56
Bel parerino.......I talebani della cancellazioni non se lo aspettavano.
Brucia un poco ?

Da: giammai14/03/2013 18:17:59

- Messaggio eliminato -

Da: ... ....14/03/2013 18:23:14
@giammai
ma sai leggere ?

Da: x tutti14/03/2013 18:25:32
mah, non è il parere tanto...
ma la maggior parte degli utenti forse aveva un interesse molto più che diretto nel procedimento in corte: ho sentito dire, un altro è l'avvocato che assiste il ricorrente, non ho parte diretta in causa...

certo certo, siete gli stessi che hanno consigliato quel simpatico abogado a ricorrere al cnf e a chiedere i danni, sicuri che tanto alla corte avrebbero appoggiato la questione abogados perchè "le mie motivazione si basano sul diritto".
comunque visto anche il parere postato stamattina del membro della commissione l'integrazione, si spera, non dovrebbe essere toccata.
certo se quel qualcuno non c'entra nulla con le agggenzie nella stessa misura nella quale non c'entrava nulla con il ricorso forse non è tanto preoccupato per gli esiti del ricorso, ma per una certa folla di stabilendi che si accalca fuori dalla porta...

Da: x tutti14/03/2013 18:42:04
rimembro che lo stesso fuggi fuggi ci fu per un mesetto quando common riportò la notizia del ricorso e del possibile rimando del cnf...

in ogni caso forse questa volta la questione è diversa, anche se non toccheranno l'integrazione: se la corte dovesse confermare questo indirizzo di fatto chi è in itinere o deve stabilirsi dovrà dimostrare con notevole documentazione il proprio percorso spagnolo, molto più che adesso.

a questo consegue che:
1) le agggenzie sono fregate perchè non possono certo garantire anche in buona fede un tale servizio...
2) decine di colleghi abogados stabilendi dovranno fare salti mortali e stabilirsi per mesi in spagna per cercare una reale collaborazione...

e questo in cambio di cosa?
quindi forse la folla che si accalca alla fine non si accalcherà tanto fuori dalle agenzie, ma anzi loro si uniranno ad essa...

avete presente quelle vecchie storie di paperino che alla fine per sfuggire ai creditori si rifugia in tibet? :-)

Da: x tutti14/03/2013 18:51:17
Scusami, ma semmai la Corte dovesse confermare questo indirizzo statuirebbe che nul'altro può essere verificato dai coa, se non quanto previsto dalla norma sullo stabilimento, visto che per l'integrazione il recente parere della Commissione ha ribadito che non possono essere frapposti ostacoli né richiesti ulteriori requisiti contrari alla normativa comunitaria.
Se fosse come dici tu, allora verrebbe violato l'art. 3 e non vedo perché gli stabilendi dovrebbero fare salti mortali per collaborazioni in Spagna...non mi risulta che la norma sullo stabilimento preveda un periodo di pratica all'estero.
Per quanto riguarda le agenzie, anche qui non vedo cosa possa fare la Corte. E' compito del CNF denunciare la pubblicità ingannevole delle stesse e, in generale, tutte le violazioni normative, fatta salva la libera iniziativa economica.

Da: ..x..14/03/2013 19:14:57
"l'autorità competente dello Stato membro ospitante ha il diritto di esigere tutte le informazioni e documenti utili...."
Meditate in fase di integrazioni potrenno chiedere tutte le informazioni, non solo i procedimenti.
E qua la CGUE potrebbe venire incontro al cnf "spostando" le eventuali richieste di verifiche in fase di integrazione dettando (la Corte) solo per questa fase eventuali figure di abuso del diritto.
Sarebbe anche logico, infatti solo in questa fase si acquisice il titolo di avvocato, mentre prima si ha quello di abogado.
Infatti se la sentenza dicesse  ad esempio , nella fase di stabiliemento alcun controllo puo' essere effettuato....ma..in fase di integrazione .......
Sarebbe comunque una vittoria per noi.

Da: x x tutti14/03/2013 19:28:06
scusa caro, io mi riferivo al dibattito di questi giorni riportato da alcuni utenti sul cambiamento di indirizzo della corte, dovresti rileggere le pagine precedenti, ma per comodità ti riposto l'articolo di stamattina che in pratica sembra dre ai coa maggior poteri di controllo.
per le agenzie mi riferivo non alla pubblicità ingannevole, ma bensì al fatto che non possano più garantire, nemmeno con vane promesse, un sicuro stabilimento.
ciao!

AGENPARL) - Strasburgo, 12 mar - L'europarlamentare del Ppe Enzo Rivellini ha rilasciato la seguente dichiarazione: "ho interrogato la Commissione europea per chiarimenti circa l'applicazione della Direttiva 98/5/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 febbraio 1998, volta a facilitare l'esercizio permanente della professione di avvocato in uno Stato membro diverso da quello in cui è stata acquisita la qualifica (GU L 77 del 14.3.1998, pag. 36) in considerazione delle pressanti restrizioni di natura burocratica riscontrate in Italia e che di fatto impediscono l'integrazione della professione di avvocato nello Stato membro ospitante ancorché sia trascorso il periodo di almeno 3 anni di attività effettiva e regolare richiesto. Il Commissario Michel Barnier, in data odierna, mi ha risposto affermando testualmente "l'autorità competente dello Stato membro ospitante ha il diritto di esigere tutte le informazioni e documenti utili, in particolare sulle pratiche trattate dal richiedente. Tuttavia sarebbe incompatibile con il diritto dell'UE un obbligo nazionale che fissi un numero minimo di pratiche o di atti trattati, la cui inosservanza comporterebbe un diniego della domanda di assimilazione all'avvocato dello Stato membro. La Commissione ha già preso contatto con le autorità italiane per quanto riguarda tali obblighi imposti da alcuni ordini degli avvocati (ad esempio, l'ordine di Pordenone); a seguito del suo intervento, tali obblighi sono stati eliminati". Questa riposta chiarisce, una volta per tutte, che non é possibile impedire la libera circolazione della professioni, in particolar modo di quella forense, all'interno degli Stati Ue attraverso artifici o raggiri di carattere burocratico, e di fatto "mette in mora" l'Italia invitandola ad adeguarsi alle disposizioni comunitarie".

Da: mhhh14/03/2013 19:33:46
e quindi l'interpretazione che si evincerebbe dall'articolo sarebbe che i coa non potrebbero chiedere nessuna documentazione al momento dello stabilimento ma solo procedimenti in italia alla richiesta di integrazione? dopo quello detto nei giorni scorsi?

ucci ucci sento puzza di agentuzzi... :-)

Da: x tutti14/03/2013 20:16:11
tranquilli ragazzi.
oggi pare ci sia stato un incontro fra alcuni rappresentanti della categoria degli abogados e i legali che hanno proposto il ricorso alla corte, pare sia andato abbastanza bene, un amico mi ha inviato un video dello svolgimento.

http://www.youtube.com/watch?v=IDi83T4wEf8

Da: argento pesante14/03/2013 21:48:29
nulla, non è il parere della commissione ma solo quello di un commissario, peraltro riportata da un giornalista. Nulla, zero.
La questione pende davanti alla corte e nulla è cambiato dal rinvio.
La questione integrazione, in ordine alla quale la discrzionalità è notoriamente grandissima, è nulla rispetto a quella di cui al rinvio.
Agenti, sciò, a cuccia che tra un po' vi arriva il conto (ci siamo capiti)

Da: ... ....14/03/2013 22:19:16
Però non è proprio l'opinione dell'ultimo arrivato......

Da: allora14/03/2013 22:57:30
X alfredo
Certo costituisce attività.
X sarco
a - se ti piacciono gli incroci Lo puoi fare
b - nella sostituzione devi dire che agisci d'intesa con...in sostituzione di..metti a verbale anche e produci
c - premesso quanto in b, valgono le regole degli ordinari

Da: AlfredoX15/03/2013 09:55:57
Grazie.

Quindi già nella dichiarazione di intesa devo inserire che parteciperò a quel determinato giudizio in sostituzione di...., dichiarandolo anche a verbale nonchè producendo il documento.
Perfetto.
In questo modo, sostanzialmente, posso partecipare ad udienze su tutto il territorio nazionale.
Unico problema che si pone è che il mio avvocato di intesa deve ogni volta sottoscrivere in originale la dichiarazione ad hoc.

Da: allora15/03/2013 10:28:21
X Alfredo
In ogni caso ricordati che al di fuori degli adempimenti della dichiarazione d'intesa si hanno gli stessi limiti e poteri di un ordinario. Poi, per come la vedo io , attenzione a lanciarsi in sostituzioni a tutto campo e Su tutto il territorio nazionale. Come sai in certe corti potrebbero,illegittimamente, sollevare questioni o perché non conoscono la materia o ...
Saludos

Da: AlfredoX15/03/2013 10:32:21
@allora

Sono pienamente daccordo con te, era solo per puntualizzare.
Ci sono molti Coa che hanno pubblicato un avviso in cui precisano "in che termini" deve essere svolta l'attività da parte di uno stabilito, spesso aggiungendo che questa deve adempiersi all'interno del Coa in cui si è iscritti.

Grazie ancora.

Da: Sarko8115/03/2013 11:09:20
scusami quindi confermi che un avvocato stabilito possa sostituire l'avvocato di intesa?

Da: Abogado Madrid15/03/2013 12:08:03
@rosica
questo l ho preso da Altalex, cosa ne pensi?



La sentenza 28 febbraio 2013 della Corte di Giustizia dell'Unione europea, II sezione, nella causa C-1/12, ci offre lo spunto per chiarire un dubbio al quale, in dottrina, sono spesso date risposte generiche che hanno coinvolto anche il legislatore nella confusione generale.

Mi riferisco alla assimilazione tra professionisti e imprese, alla luce del diritto comunitario; quella stessa (erronea) assimilazione che ha condotto all'abrogazione delle tariffe.



Partiamo dalla narrativa della sentenza in commento, riferita all'Ordine degli esperti contabili (in prosieguo e nella sentenza con acronimo: OTOC), che secondo l'allegato I del decreto legge del Portogallo 26 ottobre 2009, n. 310 è una persona giuridica di diritto pubblico di natura associativa, che ha il compito di rappresentare, attraverso la loro iscrizione obbligatoria, gli interessi professionali degli esperti contabili nonché di esercitare un controllo su tutti gli aspetti collegati con l'esercizio delle loro funzioni.

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