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Esame avvocato Spagna
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Da: il biografo20/02/2013 08:36:05
probabilmente non era corpus sui

Da: x x sospetto20/02/2013 08:44:58
non vedo l'ora, così mi limiterò a pagare la mutualidad, la cassa e le pensioni per chi non ha versato un euro nella sua vita professionale gliele paghino Alpa&Co

Da: Tragedia20/02/2013 09:20:25
A proposito del titolo, non puó anche darsi che venga creato, tra virgolette, un nuovo titolo europeo che va a sostituire o ad aggiungersi al titolo originario? Magari un titolo polimorfo e composito, se così si puó dire, cioè l'indicazione del titolo di avvocato nella lingua del paese in cui viene svolto il lavoro, con l'aggiunta "europeo"? Ditemi cosa ne pensate..

Da: common law 20/02/2013 09:23:19

... semmai nella lingua del paese dove ci si è abilitati, Tragedia...

ma è una questione di lana caprina, non trovi?

Da: !!!20/02/2013 09:24:25
L'art33 cost. potrebbe imporre agli stabilendi la prova attitudinale e non l'intera (interesse pubblico da tutelare).

Da: ombelisco do munno20/02/2013 09:38:55
si si ma il problema è che per l'esame (o prova attitudinale che dir si voglia) si va davanti al cnf
comunque è finita, qua ci deridono tutti ormai (specie i nostri cari politici di destra, seguiti dai loro elettori).
Bisognerebbe fare un'inchiesta su chi ha votato a destra negli ultimi dieci anni e fare piazza pulita

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Da: x ombelisco20/02/2013 09:45:31
ti resta da votare solo grillo visto che l'intero arco parlamentare ha approvato la riforma forense, nessun partito escluso, salvo singoli distinguo.

Da: x ombelisco20/02/2013 09:46:14
oppure i radicali

Da: !!!20/02/2013 09:50:31
E quindi? Il fatto che di faccia davanti al CNF non esclude la possibilità . Anche koller ha dovuto sostenere la prova davanti al CNF austriaco.

Da: tempistiche...20/02/2013 09:58:35
se la resolucion provvisoria arriva a marzo credo che ci vorranno altri due mesi per quella definitiva giusto? E per la credencial una volta integrati tutti gli esami quanto ci vuole x ottenerla?

Da: x tempistiche20/02/2013 10:14:50
Se ti arriva la credencial a maggio finendo gli esami a luglio a settembre  potresti avere la credencial e poi iscriverti.

Da: common law 20/02/2013 10:52:28

ma la si smetta di dare la responsabilità ad una sola fazione politica (destra o sinistra che sia).

La riforma è stata voluta da tutti quanti e, da quel che mi risulta, i vari componenti di coa e cnf sono di sinistra!

per fare proselitismo pro-grillo (vera aberrazione "politica") che vuole distruggere tutto quanto, uscire dall'europa e nessun confronto democratico (ma da un comico che neppure può rivestire cariche pubbliche...che argomentazioni si possono pretendere?) intelligenza vorrebbe che si adottassero altre motivazioni.

Io, comunque, da sempre, voto per la destra. Quindi?

Da: lii03 20/02/2013 10:53:32
Diciamo che solo i primi 12 articoli della Costituzione sono inviolabili, diritti fondamentali della persona, e che comunque sono comuni a tutte le democrazie occidentali e che fanno parte della salvaguardia dei diritti umani, (v. CEDU). Per cui il resto e devoluto alla legislazione europea la cui soggiace a un controllo della Corte  costituzionale italiana o di ogni Stato comunitario, solo se si violano i pricipi basilari delle costituzioni europee.

Ora se si guarda all'art. 33 della cost. italiana, non vi è scritto che si deve fare un esame frellocco, dove si boccia, tra scritto e orale il 90% circa degli aventi diritto all'idoneità. Dove tutti copiano in bagno e alla fine vengono bocciati quasi tutti, e tra compiti perfettamente uguali, perché copiati c'è quello che viene valutato idoneo e quello che viene valutato inidoneo.

Si invita a trovare un art. della Costiuzione che affermi questi principi.

Una volta stabilito ciò, si può anche trovare una soluzione a un esame che sia allo stesso tempo abilitante e abilitativo (che lo studio per superarlo sia compensativo) a test, come fanno alcune università spagnole.
E con questo ho detto tutto!!!

Da: lii03 20/02/2013 11:15:09
common il problema che in Italia abbiamo il terzo mondo delle politiche occidentali, abbiamo una sinistra effettivamente fanatica, antidemocratica silenziosa, bene, in alternativa abbiamo a destra conservatori medioevali. Ecco che votare l'uno o l'altro cambia poco o niente, perché alla fine si mettono d'accordo e tutelano solo gli interessi di bottega.

In mezzo a questo obbrobrio politico si trova il popolo, che impaurito e arrabiato da tutto ciò, anche perché il livello di cultura si è alzato, vedi internet, ecc. vota in massa a Grillo, come è successo a Parma.

Tutti i nodi che si dovevano sciogliere in Italia sono sempre rimandati, vedi questione meridionale, vedi differenzazioni di diritti tra lavoratori, chi è in una azienda fino a 15 operai non ha i diritti di chi sta in un azienda con più di 15 operai, nemmeno nel terzo mondo hanno queste diversificazioni.

Premetto che non voto Grillo, anche se sono tentato, ma voterò Monti, come ultima speranza...

Da: QuestioneDirimente20/02/2013 11:16:30

- Messaggio eliminato -

Da: Parliamo di cose serie20/02/2013 12:04:40
Allora pongo una domanda io a questo punto: secondo Voi, con la

Riforma Forense appena entrata in vigore, potranno sorgere

problemi per l'integrazione degli avvocati stabiliti considerato anche

il nuovo ruolo del CNF?

Ciao

Da: Droste20/02/2013 12:42:25

- Messaggio eliminato -

Da: ombelisco do munno20/02/2013 12:49:34
ma chi l'ha detto che i vari membri sarebbero di sinistra? Dove sta scritto?
Quanto alla riforma, certo l'ha votata anche parte della sinistra (sinistra, ma poco sinistra). Ma la riforma non mi pare dica nulla, o poco comunque, sullo stabilimento.
Quanto alla destra, è la maggioranza degli italiani, il che la dice lunga.
E' ora di uscire dall'ipocrisia e dire che si deve porre rimedio a chiunque abbia votato a dx negli ultimi dieci anni.......................................................

Da: Tessera europea20/02/2013 12:52:13
http://www.casaeclima.com/index.php?option=com_content&view=article&id=14166%3Atessera-professionale-rilancia-il-mercato-del-lavoro-ue&catid=1%3Alatest-news&Itemid=50

La tessera professionale è legge.

Da: lii03 20/02/2013 12:53:42
@ questione dirimente:
1) ammettiamo che trovi un comune che vi autentica la firma, perché deve autenticare entrambe le firme, dove sta il problema, compri un bollo da 14,62 e stai a posto.
2) dato che l'atto autenticato lo puoi usare una sola volta, spiegandone nell'atto stesso a cosa viene allegato, perché non fate una dichiarazione congiunta che non costa niente?
3) ha ragione common riguado a queste domande.

Da: Parliamo di cose serie20/02/2013 12:53:56
Naturalmente parlo di chi è stabilito già da un anno o più.

Ripongo quindi la domanda:

secondo Voi, con la

Riforma Forense appena entrata in vigore, potranno sorgere

problemi per l'integrazione degli avvocati GIA' stabiliti considerato

anche il nuovo ruolo del CNF?

Ciao

Da: abogadomadrid20/02/2013 13:31:17

- Messaggio eliminato -

Da: lii03 20/02/2013 13:54:03
La dichiarazione, sia di intesa che di concertazione, rispettivamente stabilito o occasionale va prodotta in originale allegata all'atto introduttivo, qualunque esso sia, in carta semplice. L'atto autenticato è stato ritenuto in seguito all'emanazione del d.lgs 96/2001 non sufficiente per tutti gli atti dell'avv. stabilito, in quanto bastava farlo una volta, allegare copia a tutti gli atti, e in questo modo svilire la funzione dell'intesa.
A modesto avviso di questo scrivente, l'atto autenticato con costi e tempo di autentica e equiparato alla dichiarazione congiunta. La firma dell'avvocato nella dichiarazione congiunta è autocertificante.

Da: x lio20/02/2013 14:23:56
L'autentica sì può fare anche in corte d'appello.  Il cancelliere C2 ha gli stessi poteri di autentica del notaio.

Da: tempistiche...20/02/2013 14:34:00
Ripropongo la questione...Quanto tempo passa dalla resolucion provvisoria alla definitiva e quanto tempo passa poi x avere la credencial?

Da: common law 20/02/2013 14:43:51

lii03...francamente, la tua analisi della realtà politica mi sembra un tantino superficiale.

E' troppo facile e troppo comodo dire" tanto sono tutti uguali"... e, comunque, se così è nessuno è più "uguale" degli altri del sig. Monti che ha difeso gli interessi di una casta (banchieri, assicurazioni) che fa cartello ma che, rispetto alle altre "caste" ha il potere di rovinare, come ha rovinato, migliaia di famiglie.

Monti si è dimostrato, più e meglio di ogni altro, affezionato alla poltroncina... da "tecnico" (ma tecnico de che?) è diventato un politico che già stende i suoi piccoli piani con coalizioni veramente discutibili per poter governare.

Monti ha aumentato il debito, la disoccupazione, e, visto che tu ne parli, le differenze tra gli operai. Fu della sua ministra Fornero la frase "il lavoro non è un diritto; fu sua la frase "lo stesso impiego annoia"...aberrante... cominci lui a cambiarlo.

Si è alleato a Bersani che, in prima battuta lo considerava il male peggiore.

Mi auguro che votino chicchessia piuttosto che dare i voti a costui...perchè sarebbe la stagflazione. Non circola più moneta.

Circa i problemi italiani spiegami come si possa risolvere qualsiasi cosa laddove chi fa la voce grossa sono i partitini che fanno da ago della bilancia.

Tu dici che la destra è fatta di conservatori medievali: fammi esempi pratici... non frasi fatte.

Oggi, è un momento storico dove, di fatto, la politica non esiste. E' un momento dove il problema è risolvere il dramma della disoccupazione, del pil. Diamo da mangiare a tutte le famiglie poi ci preoccuperemo della filosofia politica.

Se la tassazione non si abbassa, se la questione fiscale è risolta da uno Stato di polizia diventeremo la Grecia in pochi anni.

Comunque, Meglio Grillo di Monti...ma, ancor meglio, nessuno dei due.

Circa la dichiarazione congiunta: si legga l'ordinanza del Tribunale di Verona: è equiparata alla procura speciale quindi, come da tempo dico e ripeto, non deve essere autenticata da nessuno. Non ha la funzione della scrittura privata autenticata che vale per tutti i procedimenti.

Da: se avete20/02/2013 14:58:48
pazienza di leggere questo articolo noterete le promesse elettorali di tutti i partiti rivolte alle professioni, compresa l'avvocatura:

Professioni corteggiate
Di Ignazio Marino e Benedetta Pacelli



La politica cambia idea sulle professioni, a parole. Davanti alla platea dei professionisti, riuniti ieri all'Auditorium della Conciliazione di Roma per la seconda edizione del Professional day, i leader dei diversi schieramenti politici hanno preso impegni per la prossima legislatura a non liberalizzare ulteriormente il comparto degli ordini.Anche se nei programmi elettorali su un solo punto sembrano essere tutti d'accordo (tranne il Pdl): liberalizzare. È questa la contraddizione emersa durante la giornata di ieri seguita in collegamento da 110 città e trasmessa in diretta dal sito www.italiaoggi.it e dal Class/Cnbc (canale 507 di Sky).

Il Professional day. All'evento organizzato da Cup (Comitato unitario delle professioni), Pat (Professioni dell'area tecnica) e Adepp (Associazione degli enti di previdenza privatizzati) i rispettivi presidenti avevano avanzato proposte precise: abbassamento del costo del lavoro utilizzando anche il tesoretto Inail (26 miliardi), riforme per la crescita sostenibile dell'Italia, eliminazione della doppia tassazione per la casse di previdenza dei professionisti. Proposte che hanno suscitato molto interesse da parte dei politici che sono intervenuti. Dall'intervento più atteso, quello di Stefano Fassina, il responsabile economico per il Pd, a quello di Angelino Alfano, segretario del Pdl, passando per Mario Monti, presidente del consiglio uscente e alla guida della coalizione di centro.

Tutti e tre i leader, infatti, hanno promesso lo stop a nuovi interventi di liberalizzazione. Il Pdl, per voce di Alfano, Sacconi, Brunetta e Gasparri, ha annunciato la volontà di siglare un patto di collaborazione con le categorie. «Abbiamo inserito», ha dichiarato Alfano in collegamento, «l'idea della sussidiarietà del ruolo delle professioni rispetto al buon funzionamento dello Stato». Parole che hanno trovato conferma nell'intervento di Renato Brunetta a proposito di una maggiore efficienza della pubblica amministrazione. A difesa delle categorie, poi, Maurizio Gasparri secondo il quale «le professioni sono state ingiustamente al centro del mirino del governo Monti. Le liberalizzazioni», ha precisato, «sono in qualche caso necessarie per l'economia, ma non possono prescindere dalla riserva di competenze».

La lista civica Monti, per voce dello stesso premier uscente, ha invece elogiato il ruolo sussidiario degli ordini, prendendo come modello di riferimento il notariato. «Ho apprezzato», ha detto l'ex-commissario europeo, «la comprensione degli ordini nei riguardi delle riforme che li hanno interessati da vicino. Credo molto nella loro collaborazione con le istituzioni». Un capitolo a parte merita invece l'intervento dell'esponente del Pd. Stefano Fassina ha infatti proposto un pacchetto di misure ad hoc: statuto per le libere professioni, esclusione degli ordini da qualsiasi lenzuolata, eliminazione della doppia tassazione sui risparmi previdenziali e incentivi ai giovani iscritti agli albi. A parte qualche perplessità sulla riforma forense, recentemente approvata, l'economista ha quindi sintetizzato così la futura azione di un eventuale governo di centro-sinistra: «valorizzare questo comparto che oggi sembra troppo ristretto rispetto alle funzioni che può svolgere». Le proposte di smobilizzare le risorse del «tesoretto Inail» e di rivedere la riforma del lavoro invece hanno messo d'accordo i due ex-ministri del lavoro Maurizio Sacconi (Pdl) e Cesare Damiano (Pd).

Proclami e non programmi. La campagna elettorale, infatti, si è caratterizzata da impegni di tutt'altro genere: promuovere la crescita attraverso quel percorso di liberalizzazione in parte avviato nell'ultimo anno di governo Monti. Sì, perché le ricette pur trattando molto marginalmente il tema delle professioni (salvo rare eccezioni), se lo hanno fatto sono partite dal solito punto di osservazione: la spinta liberalizzatrice che, sembra per tutti, una delle strategie determinanti per venir fuori dal pantano in cui si trova l'Italia. E nel mirino della maggior parte degli schieramenti spiccano soprattutto gli avvocati che, con la loro riforma approvata alla fine della legislatura, non hanno fatto altro che costruire solidi argini normativi per facilitare l'esercizio della professione. I programmi sono comunque scarni (se non assenti) per quasi tutti gli schieramenti e questi stessi sono pressoché privi di un referente in materia.

Nonostante le cautele del Prof, infatti, la lista che fa capo a Mario Monti nelle altre misure per promuovere la crescita vede «l'implementazione delle riforme già realizzate». Come? «Proseguendo in un percorso di liberalizzazione adeguata dei mercati dei servizi professionali e di semplificazione dei processi». «È necessario», ha spiegato a ItaliaOggi Giuliano Cazzola ex Pdl candidato con Monti, «che le categorie si aprano alla concorrenza e soprattutto ai giovani». Sarà quindi indispensabile monitorare le riforme per verificare eventuali necessità di aggiustamento, «ma non come è avvenuto per la riforma dell'avvocatura che non ha fatto altro che rafforzare la tutela di chi già ne fa parte».

Ci va giù pesante, invece, Oscar Giannino, candidato premier di Fermare il declino, il partito da lui stesso creato, che nel suo programma non lascia spazio a molti dubbi: le proposte di riforma sin qui ventilate sembrano tutte presupporre il mantenimento di una struttura «monopolistica» degli ordini e delle relative casse previdenziali. La ricetta dunque non può che passare «dalla cancellazione dell'obbligatorietà dell'iscrizione agli albi». È la «modernizzazione del ruolo e dell'assetto degli ordini professionali» invece la parola chiave attorno a cui ruota il programma scritto del Partito democratico guidato da Pierluigi Bersani. E se il ricordo delle famose lenzuolate è ancora fresco in casa degli ordini c'è da credere che non saranno solo parole. «La modernizzazione», come si legge, «è necessaria per qualificare l'esercizio delle professioni, assicurare gli obblighi di corretta e trasparente informazione agli utenti, la concorrenza e la credibilità della professione nonché per tutelare l'interesse pubblico risolvendo situazioni di conflitto».

http://www.italiaoggi.it/news/dettaglio_news.asp?id=201302200934155425&chkAgenzie=ITALIAOGGI&utm_source=twitterfeed&utm_medium=twitter

Da: common law 20/02/2013 15:08:04

@ se avete

non so se hai notato ma si legge solo una summa di vuoti giri di parole tanto vacui quanto imprecisi.

Nessuno vuole veramente liberalizzare.... la provinciale mentalità italiana in tema la fa da padrone sulle condotte di tutti quanti nessuno escluso.

Da: Per Common20/02/2013 15:23:21
Visto che nessuno risponde:


Naturalmente parlo di chi è stabilito già da un anno o più.

Ripongo quindi la domanda:

secondo Voi, con la

Riforma Forense appena entrata in vigore, potranno sorgere

problemi per l'integrazione degli avvocati GIA' stabiliti considerato

anche il nuovo ruolo del CNF?

Ciao

Da: common law 20/02/2013 15:27:26

La risposta ha due aspetti:

in relazione alla riforma forense dire di no perchè con l'approvazione dei parametri sulla continuità professionale, rispettati quelli, dovranno applicare gli stessi criteri (blindati) per l'integrazione.

Vista la "crociata" del cnf, però, i coa potrebbero mettersi in stand by fino alla decisione della CGCE. Ciò del tutto illegittimamente se i parametri di cui sopra saranno rispettati.

Ma che i coa si dedichino ad attività discutibili non mi pare sia una novità...

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