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Esame avvocato Spagna
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Da: EH SI24/10/2012 17:54:18

- Messaggio eliminato -

Da: ...24/10/2012 18:22:38
un problema per volta.
Con l'eccesso di delega il ditalchè ha fregato la mediaconciliazione, ora con quello di diritto vi fotte a voi.

Da: Carlos I24/10/2012 18:34:48
questo è possibile. O meglio probabile. Ma ricorda che il di talché porta avanti interessi di tipo privilegistico, quindi finché si cerca di tornare all'800 noi (noi tutti, avvocati o imbianchini, noi italiani insomma) non stiamo mica messi molto bene.

Da: andy12324/10/2012 18:46:02
Riprendo l'argomento delibera Ordine Roma e pongo un quesito.
Come in molti casi succede, molti colleghi (avvocati o abogados che siano), svolgono la propria attività in studi di medio grandi dimensioni, spesso solo a livello stragiudiziale (contratti, assistenza societaria, per non parlare di chi fa diritto finanziario) dove sono pagati (con p.iva) per la collaborazione continuativa.
In tutti questi casi, succede che 1) gli atti sono firmati dal titolare dello Studio (o da un socio) e dunque il nome del collaboratore non compare mai e 2) spesso (come accade nello studio in cui sono ora), molti "esercitano" in una Corte d'appello diversa da quelli in cui sono iscritti (ho molti colleghi iscritti a napoli e sono a milano).
In tale ultimo caso, tuttavia, non esercitando a livello giudiziale, non si dovrebbe incorrere nelle sanzioni previste se non erro dall'art 37 L. professionale.
A fronte di ciò, non appare chiaro come poter effettuare una relazione che riporti 5 scritti ( a meno di non considerare scritti lettera di messa in mora, o qualsiasi lettera scritta a controparte per qualsivoglia motivo) se non si fa attività giudiziale. Una relazione sottoscritta dallo studio in cui si è associati (nel senso di collaboratori) credo possa essere sostitutiva in tal senso, ma al COA di Milano non hanno saputo rispondere in maniera precisa a tale quesito.
Unico consiglio è stato quello di i) allegare le fatture dello studio a cui si fatturano le consulenze; ii) allegare una relazione di uno dei soci che attesti la regolarità dell'esercizio (la "collaborazione con altri avvocati") iii) seguire quanti piu corsi di aggiornamento possibile (con relativi crediti) - e poi "si vedrà".
Qualcuno si è formato un'idea in proposito???
Andy

Da: Feliz x andy12324/10/2012 19:10:28
Fai benissimo a fare quello che hai detto.

Il Coa di Roma mi ha chiarito verbalmente che nel numero minimo dei 5 scritti l'anno si annoverano anche le lettere di messa in mora od altra attività di natura stragiudiziale. Debbono intendersi 5 attività (anche l'attestatazione di frequenza a corsi di aggiornamento e l'esibizione ove possibile delle fatture relative all'attività prestata in qualità di legale sono valutate positivamente).
Qualora sembri che non emerga chiaramente dal regolamento  chiederò la pubblicazione entro termini ragionevoli di una nota esplicativa. 

 

Da: Infradildo24/10/2012 19:10:38
i mediatori son peggio di noi abogatti!!!

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Da: lillovero24/10/2012 19:12:34
andy. ma che dici! quelli non sono veri avvocati!
l'avvocato vero è quello che stà nello studio con una ventinqa di parafangari e và a fare le notifiche del suo capo che sà parlare benissimo in dialetto.
il tuo probblema non sì pone

Da: andy12324/10/2012 19:22:47
X Feliz: grazie dell'info, qui a MI non hanno dato una risposta certa, sarebbe sicuramente il caso che venisse pubblicato un memorandum su tale argomento.
Ulteriore domanda è: e se le Ft sono intestate a uno studio di X e io sono iscritto a Y? potrebbe provocare "problemi"?

X Lillovero: eheh, io sono molto d'accordo con te. Infatti, ho scelto di fare un tipo di avvocatura "non tradizionale in Italia, liberandomi in grossa parte dei Tribunali, delle udienze, e della pratica a 0 (che ho fatto per ben due anni), fatta di notifiche, redazioni atti semplici a mo di stampone, ecc ecc. Anche se devo dire che ho sempre avuto dominus molto corretti.
Il problema, purtroppo si pone lo stesso:)))

Da: vale24/10/2012 21:02:38
una cosa è certa. Con la supervittoria di oggi l'avv. Ditalchè ha la strada spianata verso al presidenza del cnf. A questo punto mi metto a studiare per dicembre prossimo che è meglio.

Da: xvale24/10/2012 21:23:31
che sarà il prossimo presidente è scontato a questo punto. Poveri noi

Da: mah24/10/2012 21:38:09
mi chiedo dove abbiate studiato..in specie diritto amministrativo. Non lo capite che se non c'è una regola scritta è tutto a vostro favore?
Se c'è un parametro minimo scritto bene, se non c'è meglio!

Da: lillovero24/10/2012 21:55:34
ahahahahahah
la supervittoria di de tilla ahahahaha
la volgarità dimostrata dall'avvocatura è indecente. sono riusciti a rendersi antipatici a tutti, è un miracolo se la corte costituzionale ha dato loro ragione su un punto peraltro sacrosanto.

:)

Da: Tango224/10/2012 21:58:42
X carlos |
scusami caro collega, ti ricordo come corretto  frequentatore del  forum, pero' ora, per quanto sopra postato sei caduto di stile....forse altri hanno utilizzato il tuo nome.....non puoi postare cose negative ...eppoi dici e non dici....ne converrai che e' meglio non dire nulla......
Credimi spazio in tutto il veneto e Friuli e francamente non ho mai sentito mezza parola fuori posto.....

Da: Rosica24/10/2012 22:07:45
Tango 2, sono della stessa zona.....Mai nessun problema....

Da: common law 25/10/2012 07:10:55

e finalmente!:))

volevo leggere una voce fuori dal coro...bravo tango, intervento preciso.

Gente, che la mediazione così come era prevista fosse un attimino incostituzionale lo si sapeva da tempo... l'eccesso di delega sussiste eccome.

Cosa diavolo c'entra con le idiozie che il cnf va blaterando sugli abogados?
Che poi, gli unici rimasti a dire queste scemenze, oltre a qui dentro, son solo i presidenti di coa nel mirino dell'antitrust...devono pur difendersi.

Nella realtà tutte queste cose becere (offese etc..) le avete viste solo voi...

Ma rilassatevi che la vita è bella! :)))

Da: vcious25/10/2012 07:33:01
Brava Common!

Da: metodo boffo25/10/2012 07:58:15
ma dai ora de tilla presidente del cnf....alla manifestazione del 23 ottobre è stato fischiato dai colleghi in piazza tanto che ha dovuto rinunciare al suo discorso.....oltre a fine mandato dell'oua credo che tutti abbiano capito che abbia ormai fatto il suo tempo....anche se ha ancora potere...

mi auguro che il congresso nazionale forense che si terrà il prossimo mese a bari possa far pulizia di alcuni personaggi......

Da: vale25/10/2012 08:03:48
ho fatto una semplice considerazione con educazione. Fate voi, forse state bene tra voi.
Atentamente

Da: Avvocato Europeo25/10/2012 09:56:18
Come si fa ad ottenere il tesserino di avvocato europeo? Qualcuno conosce l'iter?

Da: EH SI25/10/2012 10:29:20

- Messaggio eliminato -

Da: non sottovalutate la mediazione25/10/2012 10:57:40
è un procedimento importante, anzi, indispensabile per alleggerire l'ingestibile carico della giustizia civile italiana; l'obbligatorietà è stata bocciata per difetto di delega in tema, non per l'intrinseca contrarietà a norme costituzionali; penso che sarà reintrodotta e rilanciata con nuovi incentivi: è assolutamente utile, per non dire necessaria!

Da: andy123 24/10/2012 19.22.4725/10/2012 11:08:05
Non è un problema che le fatture siano intestate ad uno studio di X e tu iscritto a Y (potresti avere la tua sede prevalente ad Y e fare consulenza alla società di X stando ad Y, non essendo attività giudiziale legata ad un tribunale di la puoi fare dove ti pare nel territorio, magari ti consiglio di mettere nella fattura un tuo domicilio in Y) questo non fa venir meno il principio di prevalenza di attività nel foro dove sei iscritto. Visto che le attività sono talmente poche poi, ti consiglio nelle lettere di messa in mora e in tutti gli scritti stragiudiziali di firmare X, lì ../../2012

Da: x non sottovalutate25/10/2012 11:09:17
per allegerire il carico basta dare il diritto a  un premio per gli avvocati che conciliano senza andare in camera di conciliazione.
la conciliazione deve essere un fatto culturale non imposto come un 4o grado di giudizio.
I gdp e in giudici del lavoro la conciliazione la devono comunque tentare, quindi è un mero doppione.

Da: Carlos I25/10/2012 11:19:15
Io ho descritto il fatto a cui io ho assistito.
E siccome di cavolate qui ne ho scritte poche, potete star certi che è vero (ovvio che qual era il tribunale non lo dico).
E se non ci credete, cambia poco. Io ritengo che le esperienze, pur spiacevoli, debbano essere raccontate. Ma ognuno può prestarvi fede o meno, e al sottoscritto l'uno e l'altro caso sono indifferenti

Da: x ( x non sottovalutate )25/10/2012 11:23:46
penso che per la buona riuscita di una mediazione sia importante che gli avvocati siano messi il più possibile da parte

Da: x non sottovalutate25/10/2012 11:32:42
infatti normalmente si rivolgono a un avvocato proprio quando hanno già trovato l'accordo no?

Da: metodo boffo25/10/2012 11:41:11
a voi è mai capitato un giudice realmente interessato ad applicare i poteri che il codice di rito gli assegna per cercare la conciliazione tra le parti? perché lì ci sarebbe la soluzione per buona parte delle cause che nemmeno dovrebbero iniziare...

riguardo alla mediazione:

secondo voi finire davanti ad un mediatore geologo per una colpa medica vi pare possibile?
per poi rischiare di essere sanzionati se non si accetta la proposta forita da questo espertone.....

come cittadino pretendo che dall'altra parte ci sia una professionalità maggiore di un corso di frequenza di 50 ore....

Da: infatti25/10/2012 11:47:58
il merito dell'organismo di mediazione si vede poi nell'affidare la conciliazione a gente esperta nel merito e la riuscita nella medesima penso sia fortemente condizionata da questa variabile

Da: x Carlos I25/10/2012 12:13:29
L'udienza l'ho fatta io, in realtà nulla è stato eccepito, anzi è stata solo richiesta informativa al sottoscritto, non avendo il giudice mai esaminato casi di avvocati stranieri in udienza.
Devo dire che è stata solo una chiacchierata informale nulla più.
Tra l'altro il giudice è una persona molto corretta e professionalmente ineccepibile, quindi francamente non vedo il problema.
Questo è quanto.
Comunque leggetevi questa alla quale si aggiunge la successiva pronuncia sul parere richiesto dal consiglio dell'ordine degli avvocati di Como:
Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Milano ha chiesto di sapere se la previsione di cui all'art. 8, D. Lgs. n. 96/2001, debba interpretarsi nel senso che l'avvocato, con il quale l'avvocato stabilito deve agire di intesa, debba sempre presenziare, o comunque assistere, alle udienze alle quali partecipa l'avvocato stabilito.
Pubblicato il 17 ottobre 2012 da admin Premessa l'inesistenza di precedenti in materia, la Commissione osserva quanto segue.
L'art. 4 del R.D.L. n. 1578/1933 subordina l'esercizio della professione di avvocato alla iscrizione in un albo.
L'art. 3 dell'anzidetto D. Lgs. n. 96/01 prevede che l'avvocato stabilito sia iscritto nella sezione speciale dell'Albo degli Avvocati.
Ai sensi, poi, del successivo art. 4, l'avvocato stabilito "ha diritto di esercitare la professione di avvocato di cui al regio decreto legge 27 novembre 1933 n. 1578 ….alle condizioni e secondo le modalità previste nel presente titolo".
Fra le modalità di esercizio spicca, in primo luogo, quella recata dall'art. 8, il quale prevede, al comma 1, che l'Avvocato stabilito deve "agire di intesa" con un professionista qualificatosi avvocato in Italia fin dall'origine. Quest'ultimo, infatti, dovrà assicurare "i rapporti (dell'avvocato stabilito) con l'autorità adita o procedente e nei confronti della medesima è responsabile dell'osservanza dei doveri imposti dalle norme vigenti ai difensori.".
Ad avviso della Commissione, la ratio di tale norma va individuata nel dovere di osservanza, da parte dell'avvocato stabilito, "delle norme legislative, professionali e deontologiche che disciplinano la professione di avvocato" in un Paese diverso da quello di origine e si estrinseca nel successivo comma 2, laddove vengono precisati i contorni formali della cosiddetta intesa, che può concretizzarsi, alternativamente, in:
• Una scrittura privata autenticata
ovvero
• Una "dichiarazione resa da entrambi gli avvocati al giudice adito o all'autorità procedente, anteriormente alla costituzione della parte rappresentata ovvero al primo atto di difesa dell'assistito"
La norma, quindi, impone doveri di ottemperanza e di vigilanza in capo, rispettivamente, all'avvocato stabilito ed all'avvocato del Paese ospitante e prescrive una presa d'atto formale ed esplicita dei medesimi, scritta ovvero resa a verbale, in esecuzione del cosiddetto rapporto di intesa. Non prevede, invece, la compresenza avanti l'Autorità giudiziaria di entrambi gli Avvocati allorquando l'Avvocato stabilito eserciti la professione.
Parendo, quindi, ragionevolmente applicabile all'ipotesi rappresentata il brocardo ubi lex voluit dixit; ubi noluit, tacuit, all'interrogativo posto dal COA di Milano si dovrà rispondere nei seguenti termini:
L'avvocato con il quale l'avvocato stabilito agisce di intesa ai sensi dell'art. 8 del D. Lgs. n. 96/2001 non è obbligato a presenziare, ovvero assistere alle udienze alle quali l'avvocato stabilito partecipa (in questo senso, peraltro, v. anche Corte di Giustizia UE, 25.2.1988, in c. 427/85). Si osserva tuttavia che l'intesa implica una forte responsabilità dell'avvocato italiano per quanto attiene al controllo dell'attività dell'avvocato stabilito, pur in assenza della condivisione del mandato difensivo.

Consiglio Nazionale Forense (rel. Merli), parere del 28 marzo 2012, n. 9

Da: lillovero25/10/2012 12:50:51
il parere indicato è stato espresso da qualcuno non appartenente alla corrente volgarizzante del colpo di stato. le minacce agli avvocati italiani che si comportano con correttezza verso gli abogados sono espresse con grazia e signorilità. per intenderci non leggo le rancorose denigrazioni di de tilla verso "chi coglio coglio" o le minacce mafiose di mascherin a bersani che pretende di liberalizzare un ambito su cui campano migliaia di soggetti incapaci di esprimersi in lingua italiana (mi riferisco agli avvocati dialettali).

a proposito, sai che divertimento se diventa premier bersani; altro che gentili richiami all'ordine mandati da de tilla ad alfano (che in paesi più civili del nostro sarebbe consdierato voto di scambio)

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