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concorso ds 2017- prove scritte
6168 messaggi, letto 297790 volte

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Da: Surt05/10/2018 17:03:47
@prova scritta

L'iter è lo stesso sia che il procedimento disciplinare venga gestito dal DS oppure dall'UPD: 30 giorni per la contestazione d'addebito e preavviso di almeno 20 giorni per contraddittorio.
Se il procedimento non è di competenza del DS, quest'ultimo ha 10 giorni per darne comunicazione all'UPD; in caso contrario ha 30 giorni per provvedere alla contestazione d'addebito.

Rispondi

Da: sergiovanni 05/10/2018 17:12:15
Caucaso 12 minuti sei velocissima!

Ho provato il 4. Di questo argomento so pochissimo. Non ho cercato nulla. 19 minuti per queste poche righe...

L'insediamento in una nuova realtà scolastica è ad ogni livello un momento delicato e complesso. In particolare nel caso del Dirigente Scolastico (DS) trovarsi in una situazione completamente nuova rivestendo il ruolo di massima responsabilità può divenire una vera sfida da affrontare con considerazione e lungimiranza. Il Collegio Docenti è un organo collegiale di vitale importanza per l'istituzione scolastica ed è quello che, sulla linea dell'atto di indirizzo del DS, opera in prima persona le scelte traducendole in strategie operative effettive. La dematerializzazione è il processo simbolo del cambiamento epocale del millennio. Centinaia di documenti che in formato cartaceo sono sempre a rischio di deterioramento se non altro per i danni del tempo, in formato digitale costituiscono una base solida, accurata e consultabile con facilità. Il Collegio docenti in questione deve essere portato a prendere atto della linea normativa che già nella scelta dei libri di testo con estensioni digitali (vedi direttiva Miur 2012), nonché nel passaggio necessario all'utilizzo del registro elettronico ormai obbligatorio sull'utilizzo del quale deve essere formato adeguatamente. Ugualmente la dematerializzazione delle procedure di segreteria (sistema SIDI; Consip e Mepa ecc…) sono tutti elementi del processo di trasparenza e fruibilità che nella pubblica amministrazione ha mosso i primi passi fin dagli anni '90.
Il DS deve farsi promotore di corsi di formazione e aggiornamento finalizzati a far diventare questo passaggio naturale e inevitabile per preparare il Collegio all'adozione di una didattica innovativa che possa vedere nel digitale un naturale alleato e non un nemico da combattere.
Rispondi

Da: prova scritta05/10/2018 17:12:59
Grazie,
credo che la modifica dei termini sia dovuto a Madia (Brunetta aveva i termini dei 20 e 10), ma non riesco a trovare il riferimento normativo preciso.
Rispondi

Da: sergiovanni 05/10/2018 17:13:32
Forse potevo mettere un po' di normativa sul collegio docenti.
Esiste un decreto che rende obbligatorio il RE?
Rispondi

Da: Area*_05/10/2018 17:20:43
Dico STOOOOOOPPPPPP con 5 minuti di anticipo. Devo uscire per qualche minuto.

Trovo interessanti i quesiti svolti da Caucaso, ma ancora è errata l'ortografia e la punteggiatura. Ma Caucaso, prima di postare non puoi rileggerli con attenzione?
Migliori quelli di Sergiovanni, a mio parere.

Comunque, il lato positivo è che vi siete esercitati, avete condiviso anche qui, e scacciato il "demone" dei ricorsi.
Rispondi

Da: prova scritta05/10/2018 17:22:38
@sergiovanni

L 135/2012 spending review

iscrizioni online, pagella elettronica, registro elettronico, comunicazione digitale scuola famiglia
Rispondi

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Da: Surt05/10/2018 17:27:58
@prova scritta

Quello che ti ho descritto è l'iter dopo la riforma Madia.
Il riferimento è sempre l'art. 55bis del d.lgs. 165/2001.
La riforma Brunetta prevedeva la contestazione non oltre 20 giorni dal momento in cui il DS veniva a conoscenza del fatto e la convocazione per il contraddittorio con un preavviso almeno di 10 giorni.
Rispondi

Da: sergiovanni 05/10/2018 17:28:54
Grazie Prova scritta.
Rispondi

Da: h2405/10/2018 17:29:41
ESERCITAZIONE
7)La recente normativa anticorruzione e il nuovo codice dei contratti pubblici ha richiesto un rapido adeguamento delle Istituzioni Scolastiche. Si ripercorrano le fasi principali delle riforme che hanno interessato i procedimenti amministrativi in tale ambito
Rispondi

Da: Surt05/10/2018 17:30:51
@prova scritta

art. 69 d.lgs. 150/2009
Rispondi

Da: Never give up05/10/2018 18:35:51
@Area*_
Il libro da cui hai preso le tracce è il 529/2?
Rispondi

Da: Area*_05/10/2018 18:48:09
Sì, sul sito intenet di Edizioni Sim**ne si trovano i titoli delle tracce. Non ho ancora acquistato quel libro. Non vorrei acquistarlo online e in libreria non l'ho trovato
Autore: Giovanna Strano

Cod. 529/2B    Pag. 256    Anno Edizione 2018   

Basta cliccare sulla tab page "Indice".
Rispondi

Da: Never give up05/10/2018 19:09:29
Io ho il 529/2 (senza B), non è male.
Acquistarlo on-line è un rischio.
Sto aspettando il compendio del Codice leggi Ed***s. Fatto 30....
Rispondi

Da: ci provo!05/10/2018 21:48:44
TRACCIA 4 ... Ho fatto un tentativo.... 25' circa....

Dematerializzazione, trasparenza, si configurano come aspetti significativi  attraverso cui si sta attuando un continuo e costante rinnovo in chiave moderna della Pubblica Amministrazione.  Col processo autonomistico della  - avviato sul finire degli anni '90 - anche nella scuola statale si è inteso avviare un percorso riformistico di ampia portata che ha coinvolto l'area didattica-educativa come pure quella amministrativa, organizzativa e procedurale.  E nell'ultimo decennio la sempre più diffusa tecnologia digitale ha invaso aule e uffici dell'amministrazione scolastica configurando nuovi scenari di lavoro, nuovi ritmi e modalità di comunicazione, in una ottica di efficacia ed efficienza del servizio reso all'utenza.
In un contesto scolastico ancora fortemente ancorato a prassi tradizionali, con un abbondante utilizzo di carta per comunicazioni al personale, documenti di segreteria, registri scolastici, il Dirigente scolastico potrebbe avviare una azione persuasiva rivolta al corpo docente e tesa alla progressiva acquisizione di consapevolezza sui vantaggi dell'uso delle tecnologie digitali per la comunicazione, anche nella quotidianità scolastica. In questo il D.S. potrebbe trovare il supporto preparato e competente dell'animatore digitale d'Istituto (figura nata con l'azione 28 del P.N.S.D.) e dei membri del team per l'innovazione. L'utilizzo delle google app for education potrebbe essere oggetto di un specifico corso di formazione rivolto agli insegnanti stessi (magari promuovendo l'adesione della scuola ad una specifica rete di scopo). Viceversa, l'imporre - con l'avvento della nuova dirigenza - al personale diverse modalità di comunicazione ovvero di inoltro documenti - procedendo così ad attuare una significativa discontinuità col passato - potrebbe delineare presso il corpo docente l'immagine di un dirigente leader autoritario o  "battistrada" (riprendendo le immagini di Daniel Goleman  nel suo best-seller  "Intelligenza Emotiva" del 1996) certamente non favorevole nel contesto di avvio di un nuovo rapporto di lavoro
Appare quindi necessaria un'azione sempre improntata all'equilibrata, ascolto, che conduca - nel caso in oggetto - conduca ad una progressiva transizione verso la dematerializzazione facendo leva sul convincimento delle opportunità che nuove tecnologie possono configurare nella scuola e per la qualità dell'offerta e del servizio.
Rispondi

Da: Simad05/10/2018 23:17:08
La legge 107/2015

1) La legge 107/2015, conosciuta come La Buona Scuola, ha introdotto importanti e significative novità nell'ordinamento scolastico italiano e nelle modalità
di gestione del personale. I risultati di tale riforma, accolta tra mille critiche e resistenze da parte delle organizzazioni sindacali, si potranno vedere solo
tra qualche anno, quando la legge e i decreti attuativi derivati, emanati nel 2017, entreranno pienamente a regime.
La legge 107/2015 si inserisce nel solco della tradizione autonomistica (D.P.R 275/1999) che intende rilanciare e di cui vuole dare concreta attuazione.
Tra le novità più significative: il Piano dell'Offerta Formativa (POF) si trasforma in Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF), la cui durata temporale
viene estesa a tre anni, con possibilità di modifiche ogni anno entro il mese di ottobre, inoltre è il Dirigente Scolastico a fornire al Collegio dei docenti,
attraverso l'Atto di indirizzo, gli indirizzi fondamentali, le linee guida  da seguire per l'elaborazione del PTOF, il documento programmatico e dal forte
valore identitario,dell'Istituzione scolastica. All'interno del Ptof vanno inseriti adesso la dichiarazione del fabbisogno di personale docente e Ata,
nonché il fabbisogno di attrezzature, materali e infrastrutture. Inoltre, deve essere inserito anche il Piano di Miglioramento (PdM), ai sensi dell'art. 6 del DPR 80/2013.
La legge 107/2015 ribadisce e rilancia l'autonomia organizzativa delle istituzioni scolastiche attraverso la creazione di reti tra istituti dello stesso ambito territoriale (artt. 70-72),
per condividere buone pratiche, corsi di formazione e aggiornamento, lavorare su progetti comuni, anche con scambio temporaneo di docenti, oltre che per collaborare
in attività amministrative.
Altra novità significativa riguarda l'alternanza scuola lavoro, che diventa metodologia didattica obbligatoria per tutti gli studenti delle scuole secondarie di  secondo
grado nell'ambito dell'attenzione al rapporto tra scuola e territorio (artt.33-44).
Una ulteriore novità è rappresentata dalla valutazione dei dirigenti scolastici, comma 93 dell'unico articolo della legge, che prevede la valutazione del loro operato e del contributo
al miglioramento della qualità del servizio, alla luce degli incarichi triennali assegnati dal Direttore Generale dell'USR.
Novità importanti riguardano anche la formazione dei docenti, che, per espressa previsione del comma 124, diventa obbligatoria, permanente e strutturale, e sempre per i
docenti è previsto un piano di formazione per valorizzare la loro professionalità, attraverso la Carta del Docente e il Bonus premiale, che permette di valutare i docenti
che assumono particolari impegni e responsabilità scolastiche.
La Buona Scuola ha ripreso e rilanciato il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD), ha individuato (comma 7) un lunghissimo elenco di obiettivi prioritari tra cui le scuole
devono scegliere quelli da inserire nel PTOF, in coerenza con il loro PdM, dimostrando grande attenzione per la didattica innovativa, rivolta alla società complessa e in continuo
cambiamento dei nostri giorni.
Gli effetti della Legge 107 sono continuati anche con l'emanazione degli otto decreti attuativi (DD. LLggss. dal 59 al 66 del 2017), progressivamente destinati ad entrare
a pieno regime e a modificare vari aspetti dell'ordinamento scolastico italiano (dal reclutamento dei docenti della scuola secondaria, al riordino degli istituti professionali,
al rafforzamento del diritto allo studio, al sistema integrato 0-6 anni, alla promozione dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità, alla certificazione delle competenze).
Il Dirigente, naturalmente, deve conoscere queste previsioni legislative e cercare, con i suoi collaboratori, di lavorare in conformità al senso e allo spirito della Riforma, tenendo bene in
vista anche il contesto sociale in cui opera.

Che ne dite? Sinceramente!
Rispondi

Da: Simad05/10/2018 23:17:30
La legge 107/2015

1) La legge 107/2015, conosciuta come La Buona Scuola, ha introdotto importanti e significative novità nell'ordinamento scolastico italiano e nelle modalità
di gestione del personale. I risultati di tale riforma, accolta tra mille critiche e resistenze da parte delle organizzazioni sindacali, si potranno vedere solo
tra qualche anno, quando la legge e i decreti attuativi derivati, emanati nel 2017, entreranno pienamente a regime.
La legge 107/2015 si inserisce nel solco della tradizione autonomistica (D.P.R 275/1999) che intende rilanciare e di cui vuole dare concreta attuazione.
Tra le novità più significative: il Piano dell'Offerta Formativa (POF) si trasforma in Piano Triennale dell'Offerta Formativa (PTOF), la cui durata temporale
viene estesa a tre anni, con possibilità di modifiche ogni anno entro il mese di ottobre, inoltre è il Dirigente Scolastico a fornire al Collegio dei docenti,
attraverso l'Atto di indirizzo, gli indirizzi fondamentali, le linee guida  da seguire per l'elaborazione del PTOF, il documento programmatico e dal forte
valore identitario,dell'Istituzione scolastica. All'interno del Ptof vanno inseriti adesso la dichiarazione del fabbisogno di personale docente e Ata,
nonché il fabbisogno di attrezzature, materali e infrastrutture. Inoltre, deve essere inserito anche il Piano di Miglioramento (PdM), ai sensi dell'art. 6 del DPR 80/2013.
La legge 107/2015 ribadisce e rilancia l'autonomia organizzativa delle istituzioni scolastiche attraverso la creazione di reti tra istituti dello stesso ambito territoriale (artt. 70-72),
per condividere buone pratiche, corsi di formazione e aggiornamento, lavorare su progetti comuni, anche con scambio temporaneo di docenti, oltre che per collaborare
in attività amministrative.
Altra novità significativa riguarda l'alternanza scuola lavoro, che diventa metodologia didattica obbligatoria per tutti gli studenti delle scuole secondarie di  secondo
grado nell'ambito dell'attenzione al rapporto tra scuola e territorio (artt.33-44).
Una ulteriore novità è rappresentata dalla valutazione dei dirigenti scolastici, comma 93 dell'unico articolo della legge, che prevede la valutazione del loro operato e del contributo
al miglioramento della qualità del servizio, alla luce degli incarichi triennali assegnati dal Direttore Generale dell'USR.
Novità importanti riguardano anche la formazione dei docenti, che, per espressa previsione del comma 124, diventa obbligatoria, permanente e strutturale, e sempre per i
docenti è previsto un piano di formazione per valorizzare la loro professionalità, attraverso la Carta del Docente e il Bonus premiale, che permette di valutare i docenti
che assumono particolari impegni e responsabilità scolastiche.
La Buona Scuola ha ripreso e rilanciato il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD), ha individuato (comma 7) un lunghissimo elenco di obiettivi prioritari tra cui le scuole
devono scegliere quelli da inserire nel PTOF, in coerenza con il loro PdM, dimostrando grande attenzione per la didattica innovativa, rivolta alla società complessa e in continuo
cambiamento dei nostri giorni.
Gli effetti della Legge 107 sono continuati anche con l'emanazione degli otto decreti attuativi (DD. LLggss. dal 59 al 66 del 2017), progressivamente destinati ad entrare
a pieno regime e a modificare vari aspetti dell'ordinamento scolastico italiano (dal reclutamento dei docenti della scuola secondaria, al riordino degli istituti professionali,
al rafforzamento del diritto allo studio, al sistema integrato 0-6 anni, alla promozione dell'inclusione scolastica degli alunni con disabilità, alla certificazione delle competenze).
Il Dirigente, naturalmente, deve conoscere queste previsioni legislative e cercare, con i suoi collaboratori, di lavorare in conformità al senso e allo spirito della Riforma, tenendo bene in
vista anche il contesto sociale in cui opera.

Che ne dite? Sinceramente!
Rispondi

Da: accidenti 2 05/10/2018 23:25:23
Toglierei la parte iniziale dove parli dei sindacati fino a "regime" anche perché è  lungo, non so se ce la faresti a scrivere tutto in sede si esame. Per il resto mi sembra ben fatto
Rispondi

Da: Simad06/10/2018 00:02:54
Grazie.

Ruolo del Dsga e suo rapporto con il Dirigente scolastico

Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) è una figura di fondamentale importanza in ambito scolastico perché svolge ruoli vitali per il buon andamento della gestione amministrativa e contabile della scuola:
-è il candidato naturale a ricoprire il ruolo di "responsabile del procedimento amministrativo" (art. 7 della L. 241/1990) e di "responsabile unico del procedimento" (RUP) per l'aggiudicazione degli appalti (art. 32 del
D.I. 44/2001)
-è incaricato dal D.S. come "responsabile del trattamento dati" (art. 29 D.Lgs. 196/2013)
-è il "contabile" della scuola (elabora il Conto Consuntivo, gestisce le minute spese, firma insieme al Dirigente i mandati e le reversali), insomma è responsabile della coerenza tra i documenti contabili della scuola
e la realtà della gestione finanziaria
-ai sensi dell'art. 25, comma 5 del D.Lgs.165/2001 può essere anche considerato come un "collaboratore" del D.S., perché, essendo il responsabile del lavoro del personale
ausiliario, tecnico e amministrativo (ATA), funge da anello di collegamento tra il Dirigente Scolastico, che ha potere di gestione del personale, e il personale non docente.
Il D.S. elabora ogni anno una Direttiva, in cui vengono date le indicazioni generiche al DSGA per l'organizzazione del proprio lavoro e di quello del personale ATA.
La Direttiva, che deve lasciare comunque un significativo margine di autonomia al DSGA, deve essere sempre in funzionalizzazione del PTOF. le sue indicazioni devono cioè essere asservite
alla realizzazione dei percorsi formativi e del successo formativo, che è fondamentale per qualsiasi istituzione scolastica.
Alla luce di ciò, il rapporto tra il DS e il DSGA deve essere improntato alla collaborazione fattiva, al rispetto reciproco e delle proprio competenze e responsabilità, pur ribadendo
che il DSGA non si trova in una condizione di pariteticità rispetto al DS, quest'ultimo deve essere in grado di esercitare il suo potere-dovere di vigilanza su ogni aspetto dell'istituzione scolastica,
e quindi anche sull'operato del DSGA, con tatto e delicatezza, senza alcun atteggiamento inquisitorio, che denoterebbe mancanza di fiducia verso colui che  invece è un collaboratore prezioso e un alleato indispensabile,
per condurre con efficacia un'organizzazione complessa quale è la scuola.
Rispondi

Da: Simad06/10/2018 00:03:15
Grazie.

Ruolo del Dsga e suo rapporto con il Dirigente scolastico

Il Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) è una figura di fondamentale importanza in ambito scolastico perché svolge ruoli vitali per il buon andamento della gestione amministrativa e contabile della scuola:
-è il candidato naturale a ricoprire il ruolo di "responsabile del procedimento amministrativo" (art. 7 della L. 241/1990) e di "responsabile unico del procedimento" (RUP) per l'aggiudicazione degli appalti (art. 32 del
D.I. 44/2001)
-è incaricato dal D.S. come "responsabile del trattamento dati" (art. 29 D.Lgs. 196/2013)
-è il "contabile" della scuola (elabora il Conto Consuntivo, gestisce le minute spese, firma insieme al Dirigente i mandati e le reversali), insomma è responsabile della coerenza tra i documenti contabili della scuola
e la realtà della gestione finanziaria
-ai sensi dell'art. 25, comma 5 del D.Lgs.165/2001 può essere anche considerato come un "collaboratore" del D.S., perché, essendo il responsabile del lavoro del personale
ausiliario, tecnico e amministrativo (ATA), funge da anello di collegamento tra il Dirigente Scolastico, che ha potere di gestione del personale, e il personale non docente.
Il D.S. elabora ogni anno una Direttiva, in cui vengono date le indicazioni generiche al DSGA per l'organizzazione del proprio lavoro e di quello del personale ATA.
La Direttiva, che deve lasciare comunque un significativo margine di autonomia al DSGA, deve essere sempre in funzionalizzazione del PTOF. le sue indicazioni devono cioè essere asservite
alla realizzazione dei percorsi formativi e del successo formativo, che è fondamentale per qualsiasi istituzione scolastica.
Alla luce di ciò, il rapporto tra il DS e il DSGA deve essere improntato alla collaborazione fattiva, al rispetto reciproco e delle proprie competenze e responsabilità, pur ribadendo
che il DSGA non si trova in una condizione di pariteticità rispetto al DS, quest'ultimo deve essere in grado di esercitare il suo potere-dovere di vigilanza su ogni aspetto dell'istituzione scolastica,
e quindi anche sull'operato del DSGA, con tatto e delicatezza, senza alcun atteggiamento inquisitorio, che denoterebbe mancanza di fiducia verso colui che  invece è un collaboratore prezioso e un alleato indispensabile,
per condurre con efficacia un'organizzazione complessa quale è la scuola.
Rispondi

Da: @Simad06/10/2018 08:29:41
Insomma...
Rispondi

Da: Ma perchè???06/10/2018 08:59:05
Il Collegio dei docenti elegge, "nel suo seno"???, i docenti che fanno parte del comitato per la valutazione del servizio del personale
docente.
Rispondi

Da: mi sembra06/10/2018 09:45:24
perfetto, ma quanto ci hai messo? Non credo ci chiederanno di leggere la 107 visto che possiamo portarcela dietro...
Rispondi

Da: La gestione06/10/2018 09:59:41
Del tempo sarà determinante. Bisogna fare attenzione a non rimanere più di 20 minuti su un quesito. Ne usciremo stanchissimi!
Rispondi

Da: Hypotesis06/10/2018 10:37:28
Io in genere in 20 minuti io mi ci faccio un caffè, ma pazienza mi dovrò adattare a questa scemenza della prova in 150 minuti complessivi. Certamente chi se l'è inventata passerà le notti in modalità S&M...
Rispondi

Da: Xtuttivoi06/10/2018 12:17:20
Mi devo complimentare con tutti i colleghi che hanno postato alcuni dei loro elaborati, perchè farli così bene in un tempo così limitato è un privilegio riservato a pochi. Io ho appena completato una traccia, ma ci ho messo mezz'ora per scriverla. Bravi!!!
Rispondi

Da: Xtuttivoi06/10/2018 12:18:06
Non la posto perchè mi vergogno, non piace nemmeno a me...
Rispondi

Da: Io speriamo che me la cavo06/10/2018 12:56:22
Non abbatterti, non è detto che quello che scriverai giorno 18 non sia apprezzato e premiato. E non sottovalutare neanche quello che scrivi, tutto ha un valore.
Rispondi

Da: Xtuttivoi06/10/2018 13:25:55
XIo speriamo che me la cavo

Grazie collega, ma in realtà non sono affatto abbattuto rispetto ai risultati o al mio livello di preparazione o abilità nella composizione, più che altro mi sento stanco, sia fisicamente che mentalmente, per questo non vedo l'ora di liberarmi dalla prova, un po' come tutti voi credo. A proposito quanto manca? A volte mi chiedo se non sia il caso di staccare già da ora lo studio matto e disperatissimo, aspettando passivamente l'arrivo del 18-10.
Rispondi

Da: Xtuttivoi06/10/2018 13:27:12
Tolto oggi sono 11 giorni per fortuna!
Rispondi

Da: Io speriamo che me la cavo06/10/2018 13:34:25
Ce lo chiediamo un poco tutti...quale sarebbe la cosa migliore da fare? Non so, è molto soggettivo. Certo è che siamo saturi. Comunque stiamo finendo, ormai, qualsiasi sia l'esito. In bocca al lupo a tutti.
Rispondi

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