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COME VINCERE UN CONCORSO LOCALE
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Da: X Sandr0kan16/10/2024 17:44:02
Secondo me i concorsi andrebbero fatti come a Firenze o al tuo comune. Prova unica e si stila la graduatoria. Agli enti servono gli idonei e in questo modo ne hanno tanti. Dopo due-tre anni se scade la graduatoria, si rifà il concorso. L'importante è che ci siano tanti idonei da poter assumere, perchè oggi il posto statale non è più ambìto come lo era qualche anno fa e gli enti si ritrovano a cause delle numerose rinunce a non avere più idonei da assumere.
Rispondi

Da: come mai nei bandi16/10/2024 18:14:10
1. Il pubblico non è assimilabile al privato:

1.1. Nei processi di selezione del privato, non ci sono obblighi legali e standardizzati come nel pubblico, visto che non ci sono soldi pubblici in ballo. Le aziende possono fare un po' gli pare.
1.2. L'ingresso nel privato avviene spesso attraverso percorsi come stage o apprendistati, e alla fine di questi percorsi vieni inquadrato secondo il CCNL in base al titolo di studio. C'è un sistema che permette agli esterni di entrare nel settore senza dover competere direttamente con chi è già dentro, e chi è alla prima esperienza deve giocarsela con gli altri alla prima esperienze per l'apprendistato/stage in una corsia parallela.
Poi chiaro, dopo aver acquisito esperienza, puoi negoziare stipendi migliori o ricevere aumenti o candidarti per posizioni di livello più alto, cosa che nel pubblico corrisponde agli scatti di anzianità o ai concorsi interni per la dirigenza. Ma anche nel privato, durante i colloqui, non è che si richiede di saper già fare esattamente le mansioni per cui si è assunti.

2. Dire che non c'è nulla di male se gli interni hanno un vantaggio è rischioso. Se portiamo questo principio all'estremo, un ente potrebbe strutturare prove che riflettono esattamente le mansioni svolte internamente, garantendo formalmente la possibilità di partecipare a tutti, ma escludendo di fatto gli esterni. È un ragionamento che può avere conseguenze gravissime se adottato.

3. Anche se formalmente nessuno conosce il contenuto della prova, l'introduzione di tre possibili tipologie aumenta l'aleatorietà. Se, ad esempio, al concorso X esce la redazione di atti, chi è più preparato su quella competenza avrà un vantaggio enorme rispetto a chi era più preparato sulla teoria o sui quiz.
Sapere in anticipo quale tipo di prova uscirà darebbe a tutti la possibilità di prepararsi equamente.
Poi prepararsi per tre prove diverse costringe a un dispendio enorme di tempo/energie. Se si conoscesse in anticipo la prova si potrebbe ottimizzare la preparazione concentrandosi su quella più adatta alle proprie competenze.

4. Sull'orale invece mi trovi d'accordo.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +85
 1  - 16/10/2024 19:49:00
Secondo me i concorsi andrebbero fatti come a Firenze o al tuo comune
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Prova unica un par di ....; io sia a Firenze che nel mio Comune mi sono sciroppato preselettiva, scritto, pratico, orale. Quello a crocette è stato il concorso successivo straordinariamente a crocette per via del Covid...
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +85
16/10/2024 19:56:03
C'è un sistema che permette agli esterni di entrare nel settore senza dover competere direttamente con chi è già dentro, e chi è alla prima esperienza deve giocarsela con gli altri alla prima esperienze per l'apprendistato/stage in una corsia parallela.
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mi stai dicendo che nel privato se cercano un caporeparto non capita mai che promuovono l'operaio più bravo ma vanno una selezione dall'esterno nella quale gli operai interni competono alla pari con gli esterni?

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Anche se formalmente nessuno conosce il contenuto della prova, l'introduzione di tre possibili tipologie aumenta l'aleatorietà. Se, ad esempio, al concorso X esce la redazione di atti, chi è più preparato su quella competenza avrà un vantaggio enorme rispetto a chi era più preparato sulla teoria o sui quiz.
Sapere in anticipo quale tipo di prova uscirà darebbe a tutti la possibilità di prepararsi equamente.
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Il fattore fortuna esiste sempre e sempre esisterà in ogni caso, tu puoi essere preparato benissimo su un argomento e non ricordarti un altro e ti esce quello sfigato. Capita. C'est la vie...
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Poi prepararsi per tre prove diverse costringe a un dispendio enorme di tempo/energie. Se si conoscesse in anticipo la prova si potrebbe ottimizzare la preparazione concentrandosi su quella più adatta alle proprie competenze.
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Ipoteticamente se dicessero anche l'argomento della prova ci sarebbe apparentemente minor dispendio di energia. Ad esempio potrebbero dire "una prova scritta con 3 domande sulla prima parte del TUEL"
Così si evita l'aleatorietà che potrebbe uscire codice dei contratti, 241/90, anticorruzione, trasparenza, GDPR, ecc
Che bello, no?
A quel punto la gente sarebbe talmente preparata sul TUEL che per vincere dovresti conoscere anche la giurisprudenza, in pratica fare un elaborato come fosse un concorso in magistratura.
Ripeto, quando sei CONTRO gli altri, più è facile e più l'asticella si alza.
Anzi, più è facile e meno viene reso merito allo studio. Man mano che fai concorsi e sei sempre piu' preparato comincerai a pensare "spero che sia difficile" così da sciorinare la tua padronanza della materia e primeggiare rispetto agli altri.
In una domanda semplice tipo "le competenze del consiglio comunale" si vede di meno la differenza tra chi la materia l'ha studiata e chi la padroneggia dopo tanti concorsi.
Rispondi

Da: come mai nei bandi16/10/2024 20:43:45
Se cercano il caporeparto no, cosi come nel pubblico non fanno i concorsi per gli esterni per la PO e per accedere ai concorsi per la dirigenza c'è bisogno dell'esperienza o ad esempio anche per prendere gli scatti di anzianità.

Ma se vuoi entrare nel privato al colloquio per il contratto di apprendistato non vai in competizione con chi ha già 10 anni di esperienza nel campo e conosce tutti i meccanismi specifici del settore in cui opera l'azienda, ti prendono dopo la laurea e vai in competizione con altre persone che hanno zero esperienza.

Non esistono sistemi dove vieni messo a competere ai colloqui con gente con 10 anni di esperienza in più su mansioni specifiche che quelli con 10 anni di esperienza sanno fare quasi sicuramente meglio per posizioni di livello base, siano esse per laureati o per diplomati.
Rispondi

Da: Il forum16/10/2024 21:22:04
Non è una selezione di una ditta privata. È un concorso pubblico.  Non so se capite la differenza.  La ditta privata se cerca un contabile prende uno con decennale esperienza. Nel concorso pubblico sarebbe una contraddizione in termini. Aboliamo i concorsi e facciamo come nel privato ma fare un concorso dove si pretende che uno sappia già il laviche andrà  a fare e follia e basta.  È  una selezione interna
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Da: Il forum16/10/2024 21:23:00
Il lavoro  che
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +85
17/10/2024 05:51:31
si ma la p.a. è pur sempre un datore di lavoro non un ente di beneficenza quindi deve prendere ciò che è meglio per lei e se sul mercato ci è qualcuno che già sa fare il lavoro e quindi ha bisogno di meno formazione, ben venga, è un valore aggiunto.

Per quale motivo una p.a. nel selezionare non dovrebbe scegliere quello che è meglio per lei? dovrebbe forse fare la carità? per quello ci sono i L.S.U. e i servizi sociali
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +85
 1  - 17/10/2024 06:10:45
Nella ditta privata anche x entrare al minimo livello, se sul curriculum hai già esperienza nel settore sei più gradito...

nel pubblico ci sono i concorsi che danno punti per titoli a chi ha già lavorato.

è così, è normale ed è giusto, la p.a. non è un ente di beneficenza
Rispondi

Da: come mai nei bandi17/10/2024 18:32:28
Gli interni poi hanno un'età molto alta in media (49,8), è un altro fattore da ponderare questo nel decidere se avvantaggiare gli interni o fare prove "neutre" (cioè per le quali l'esperienza acquisita nella PA può incidere zero). Stai comunque andando a stipulare un contratto a tempo indeterminato, dopo i primi mesi di formazione il divario viene meno ed entrano in gioco altri fattori.
Rispondi

Da: Richiedo un''informazione19/10/2024 15:06:27
Ciao, sono da poco funzionario ministeriale e vi chiedo una informazione.
Devo studiare per lo scritto di un concorso ed ho finito i giorni di ferie. Non è corretto darmi malato, ma se i sindacati indicono qualche sciopero, posso prendere quei giorni giustificando come "adesione a sciopero" e stare a casa a studiare?
C'è un limite o posso fare tutti gli scioperi del pubblico impiego possibili?

Ps lo so che in quei giorni non mi pagherebbero, sti gran cazzi.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +85
19/10/2024 15:26:17
Non hai i giorni per partecipazione a concorsi ed esami?
Rispondi

Da: Richiedo un''''informazione19/10/2024 15:53:19
Sì, sì, certamente, però giustamente coprono solo il giorno in cui il concorso si svolge. Io intendevo scioperare nei giorni PRIMA del concorso, per studiare.
Si possono prendere liberamente?
Rispondi

Da: Ma davvero 19/10/2024 17:00:46
Vi rendete conto di quello che scrivete?
Sei serio??
Rispondi

Da: Richiedo un''''''''informazione19/10/2024 18:06:51
Se Ti rivolgi a me, certo che sono serio: ho bisogno di giorni di studio e lo sciopero mi permette di giustificarli senza truffare lo stato con false malattie.
Posso restare a casa a studiare senza ovviamente prendere lo stipendio?
Rispondi

Da: PTPE 19/10/2024 19:19:21
Qualche domanda un po' più seria: per quanto riguarda la reperibilità dei demografici, se cadente di domenica spetta il riposo compensativo? Se sì, entro quando va fruito?
Inoltre ci sono delle condizioni di esonero dalla reperibilità, oppure è sempre obbligatoria?
Tutti i componenti dell'ufficio sono tenuti a farla?
Rispondi

Da: Ma davvero 19/10/2024 20:40:25
Da: Richiedo un''''''''informazione    19/10/2024 18:06:51
Se Ti rivolgi a me, certo che sono serio: ho bisogno di giorni di studio e lo sciopero mi permette di giustificarli senza truffare lo stato con false malattie.
Posso restare a casa a studiare senza ovviamente prendere lo stipendio?
...
Invece questa non è una truffa?
Fai finta di scioperare ma in realtà resti a casa a fare i comodi tuoi.
Rispondi

Da: Richiedo un''''''''informazione19/10/2024 21:02:30
La truffa è venire pagati per fare i comodi miei, ad esempio darsi malati.
Ovviamente se lo sciopero è retribuito non lo farei mai. Ma se lo sciopero non fosse retribuito, per me è un giorno di vacanza in cui ho già una giustificazione, quindi lo posso usare per studiare.
Se i sindacati indicono una giornata di sciopero, è una giornata retribuita? È necessario partecipare a qualche corteo o cosa si deve fare?
Rispondi

Da: ex Centrale di Committenza 1  - 20/10/2024 07:42:07
L'unica volta che ho aderito a uno sciopero non sono certo stata retribuita, anzi la busta paga di quel mese è risultata inferiore. Non ricordo se i sindacati avevano organizzato qualche corteo, ma se p.es. ne organizzano uno solo a Roma o in qualche grande città, non tutti potrebbero partecipare.
Se per sciopero si intende astensione dal lavoro perchè comunque è stato indetto ufficialmente dai sindacati, nel mio ente funziona che quel giorno di assenza dal lavoro lo giustifichiamo come sciopero.
Rispondi

Da: Ma davvero 20/10/2024 09:19:23
Ma non è che gli scioperi nella pubblica amministrazione ci sono tutti i giorni...
Rispondi

Da: Richiedo un''''''''''''''''informazione20/10/2024 11:56:32
Ringrazio sia ex Centrale di Committenza, sia Ma davvero per la risposta seria e circostanziata.
Il mio problema è solo la giustificazione, che nel giorno dello sciopero è assicurata, mi serve solo quella. Per dire, potrei donare il sangue, ma ho scoperto che quel giorno è retribuito, quindi non lo faccio. E ho fatto tutte le preselezioni della mia vita usando ferie, perchè il permesso per i concorsi è retribuito. (Per gli scritti prenderò "permesso concorso", ma solo per avere 2 giorni di ferie in più per studiare)
Vi ringrazio di nuovo.
Rispondi

Da: Ma davvero 20/10/2024 12:19:53
Scusa ma i permessi per i concorsi sono un diritto del lavoratore.
Non capisco chi prende e consuma inutilmente ferie quando si può usare una permessistica apposita e che è garantita a tutti.
Quanto al caso concreto tra usare il permesso da sciopero e quello per donare sangue, secondo me è molto più corretto prendersi il permesso per donare il sangue.
Una volta che hai donato, sei libero di fare quello che vuoi.
Rispondi

Da: Richiedo un''informazione20/10/2024 12:42:13
Sì, certo, per carità. Ma io ho un'etica del lavoro particolare, per cui non voglio ricevere soldi pubblici se non sono meritati appieno. La donazione del sangue è nobile, ma se mi pagano come chi è stato 7:12 in ufficio, per la mia logica non è corretto che mi paghino. Se il permesso del concorso non fosse retribuito, ne prenderei a bizzeffe, ma non è corretto che io me ne vado alla Fiera di Roma a farmi gli affari miei e il mio compagno di stanza sta in ufficio.
Invece lo sciopero è perfetto: l'amministrazione non mi paga e io mi faccio gli affari miei.
Ma, ripeto, è come ragiono io e vale solo per me.
Ringrazio tutti voi per le informazioni.
Rispondi

Da: Ma davvero 20/10/2024 12:45:01
Anche le ferie sono retribuite.
Se passa questo concetto, non dovresti prenderle perché ti fai gli affari tuoi e vieni pagato come il collega che sta in ufficio.
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +85
20/10/2024 17:46:19
Qualche domanda un po' più seria: per quanto riguarda la reperibilità dei demografici, se cadente di domenica spetta il riposo compensativo? Se sì, entro quando va fruito?
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che io sappia non hai diritto allo straordinario ma al recupero delle ore precisamente prestate che se sono almeno 6 in teoria possono formare un giorno intero di 6 ore
Il problema è se vai a fare un matrimonio e ci stai 3 ore sole
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Inoltre ci sono delle condizioni di esonero dalla reperibilità, oppure è sempre obbligatoria?
Tutti i componenti dell'ufficio sono tenuti a farla?
==================================
è esonerato chi ha la residenza a più di 30 minuti della sede di lavoro (non so come calcolino il minutaggio... con google maps?)
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +85
20/10/2024 17:47:07
Anche le ferie sono retribuite.
Se passa questo concetto, non dovresti prenderle perché ti fai gli affari tuoi e vieni pagato come il collega che sta in ufficio.
=====================================
Le ferie però le hanno tutti e se non le fai si accumulano; i permessi studio e le donazioni sangue se non le fai le perdi
Rispondi

Da: Richiedo un''''informazione20/10/2024 18:14:12
@Sandr0kan

E certo: le ferie sono un obbligo, mica scompaiono (posto che fa piacere anche a me staccare eh, mica sono una macchina!). Anzi, mi pare che entro giugno dell'anno successivo devi obbligatoriamente azzerare le ferie dell'anno precedente.
Scioperi, permessi per concorsi, donazioni del sangue, 104 ecc. basta non usarli e non si presenta il problema. Per dire, io vado dal dentista la mattina usando la banca ore, che me faccio pagare per andare dal dentista??
Ma nel mio ufficio c'è gente, giuro eh..., che voleva il permesso retribuito per andare a votare di lunedì mattina. Non so se gliel'hanno anche concesso...
Rispondi

Da: Sandr0kan 
Reputazione utente: +85
21/10/2024 16:39:56
Io ho sentito cose che voi umani non potete neanche immaginare:
(riferito da persone di altri enti)

"ci possiamo sentire domani, oggi sono in lavoro agile" (come se fosse in ferie)
"mi sposteresti il giorno di lavoro agile, perché mi capita domani che è 25 aprile sennò lo perdo" (ciccio, il lavoro agile è per non essere tutti insieme in ufficio, non per regalarti un giorno libero)
"mi mancano da fare prima del 31 dicembre ancora 3 giorni di malattia bimbo sennò le perdo" (che significa? vuoi far ammalare il bimbo apposta?)
Rispondi

Da: Richiedo un''informazione21/10/2024 17:07:00
@Sandr0kan


Amico, nei messaggi precedenti avevo bisogno di una risposta alla mia domanda sullo sciopero e non potevo parlare fino in fondo.
Io, umile funzionario ministeriale, considero il Ministero come se fosse la MIA azienda: spengo le stampanti, la luce per i corridoi e nelle stanze dei fancazzisti quando si alzano per passeggiare, tolgo la carta dalla stampante per fargli capire che c'è qualcuno che la paga e non devono stampare a cazzo. Ma io sono un'eccezione perché sto preparando il concorso per dirigente e presto, spero, scapperò dal ruolo di funzionario.
E' un dato di fatto che il 90% dei funzionari (e il 95% degli assitenti) sono come li hai descritti tu nel tuo ultimo messaggio. Per questo la p.a.:
1)    è inefficiente;
2)    non attrae quelli bravi davvero, ma quasi solo laureati in scienza delle merendine e avvocati falliti.
Rispondi

Da: Il problema è che21/10/2024 17:47:00
Il problema non è tanto che non attrae quelli bravi, perché comunque ci sono dei concorsi che non sono facilissimi da superare (nemmeno impossibili, ma non neanche immediati) e per la D si richiede anche una laurea (quindi ulteriore scrematura).

Il problema è che mancando qualsiasi tipo di meccanismo punizione/ricompensa viene interpretato come una specie di rendita, quindi più difficile che entrare nel privato ma una volta dentro diventi una sorta di signorotto intoccabile che ha come unico interesse quello alla preservazione del posto.

Guarda pure come adesso che c'era un minimo di ricambio al governo si stanno prodigando per estendere l'età di uscita dei dipendenti fino a 70 anni, cioè stanno lavorando per fare mantenere attaccata al posticino persone che hanno evidentemente una produttività bassissima.

Chiaramente un sistema dove c'è un grado di inerzia cosi elevato sia in entrata che in uscita non può che essere fallimentare.
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