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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
56952 messaggi, letto 1785513 volte
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Da: Come 21/03/2017 08:40:39
Che cazzo ne sai te di quello che voto io?

Da: Come 21/03/2017 08:43:17
Se per questo è da oltre 10 che pestano i dipendenti delle agenzie fiscali, un cambiamento lo vedo necessario

Da: scorrimento 21/03/2017 09:45:53
Oggi udienza TAR - ultimo colpo.Ma quando mai una tale funzione puo' essere privatizzata, mettetevi in testa che se dovete fare il concorso.

Da: colmar 21/03/2017 09:46:36
Il Tar Lazio ,sezione lll bis con ordinanza del 15  c m ,su istanza DI Dirpubblica e di 3 funzionari , ha sospeso i conferimenti di incarichi dirigenziali ex art. 19 comma 6 .,dati anche ad interni, al Ministero del Lavoro. Lascia ben sperare per analoghi ricostruzione sull'operato di AE.

Da: Vaselina per tutti 21/03/2017 09:58:34
Colmar incomincia a mettere la vaselina vedrai che scorrera' più velocemente

Da: Non avete capito che 21/03/2017 12:42:30
I soldi per pos pot art 17 e 18 sono finiti e la riforma urge per ridurre queste posizioni e pagare di meno i futuri quadri? Ci sara' solo un dirigente per dp e massimo 3 in quelle di grandi dimensioni (roma,milano e torino)

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Da: Blacj21/03/2017 12:45:41
Quindi Epe con stabilizzazione dei pos in quadri

Da: Non avete capito che 21/03/2017 13:01:08
non so se ai POS il contratto scade il 31/12/2017. Se non scade a quella data allora transiteranno nei quadri mantenendo assegno ad personam pari all indennita' di posizione che percepiscono attualmente.

Da: scorrimento 21/03/2017 13:02:06
Ma che schifo una grande cloaca.Che bello niente soldi.

Da: per tutti 21/03/2017 13:06:54
Notizie da TAR? NOTIZIE DELL' INCONTRO?

Da: Capra capreeee  oggi e domani 21/03/2017 13:52:39
Esempio piccolo
Impiegato terza area f3 delle dogane
Stipendio 1926
Indennita amm 826
TOTALE LORDO 2753
escluso quindi straordinari e indennita' varie

Nel demanio terza area f3 corrisponde al livello 5 chiamate posizioni di sviluppo
TOTALE LORDO 2016

Ma esageriamo al ribasso
Terza area f1 entrate
TOTALE LORDO 2265

terza area f1 corrisponde al livello 4
TOTALE LORDO 1843

diff di 422 euro che moltiplicato x 40.000 dipendenti fa 16 milioni di euro MENSILI di risparmio SOLO nella paga base. Senza contare straordinari e premi etc etc.

Nel tendenziale si arrivera' ad un risparmio di circa mezzo miliardo di euri l' anno.

Vogliamo parlare delle indennita di posizione? Per i quadri posizione Q e Qsuper e' prevista una indennita' di 145 euro lordi (art. 17 e pos) mentre per le posizioni 6 (capi team) una indennita di 75 euro lordi.

Altro. I premi di risultato per un qsuper nel 2014 sono stati di euro 2695 lordi.


tira di qua tira di la 1 miliarduccio l anno che fa non si risparmia?

Da: Capra capreeee  oggi e domani 21/03/2017 13:52:40
Esempio piccolo
Impiegato terza area f3 delle dogane
Stipendio 1926
Indennita amm 826
TOTALE LORDO 2753
escluso quindi straordinari e indennita' varie

Nel demanio terza area f3 corrisponde al livello 5 chiamate posizioni di sviluppo
TOTALE LORDO 2016

Ma esageriamo al ribasso
Terza area f1 entrate
TOTALE LORDO 2265

terza area f1 corrisponde al livello 4
TOTALE LORDO 1843

diff di 422 euro che moltiplicato x 40.000 dipendenti fa 16 milioni di euro MENSILI di risparmio SOLO nella paga base. Senza contare straordinari e premi etc etc.

Nel tendenziale si arrivera' ad un risparmio di circa mezzo miliardo di euri l' anno.

Vogliamo parlare delle indennita di posizione? Per i quadri posizione Q e Qsuper e' prevista una indennita' di 145 euro lordi (art. 17 e pos) mentre per le posizioni 6 (capi team) una indennita di 75 euro lordi.

Altro. I premi di risultato per un qsuper nel 2014 sono stati di euro 2695 lordi.


tira di qua tira di la 1 miliarduccio l anno che fa non si risparmia?

Da: Capra capreeee  oggi e domani 21/03/2017 13:52:41
Esempio piccolo
Impiegato terza area f3 delle dogane
Stipendio 1926
Indennita amm 826
TOTALE LORDO 2753
escluso quindi straordinari e indennita' varie

Nel demanio terza area f3 corrisponde al livello 5 chiamate posizioni di sviluppo
TOTALE LORDO 2016

Ma esageriamo al ribasso
Terza area f1 entrate
TOTALE LORDO 2265

terza area f1 corrisponde al livello 4
TOTALE LORDO 1843

diff di 422 euro che moltiplicato x 40.000 dipendenti fa 16 milioni di euro MENSILI di risparmio SOLO nella paga base. Senza contare straordinari e premi etc etc.

Nel tendenziale si arrivera' ad un risparmio di circa mezzo miliardo di euri l' anno.

Vogliamo parlare delle indennita di posizione? Per i quadri posizione Q e Qsuper e' prevista una indennita' di 145 euro lordi (art. 17 e pos) mentre per le posizioni 6 (capi team) una indennita di 75 euro lordi.

Altro. I premi di risultato per un qsuper nel 2014 sono stati di euro 2695 lordi.


tira di qua tira di la 1 miliarduccio l anno che fa non si risparmia?

Da: Blacj21/03/2017 15:27:01
Ma che cosa sono questi conti ??? Per caso ti hanno affidato il compito di riorganizzare le agenzie ihihi

Da: Vaselina per tutti 21/03/2017 15:40:04
A che ci sei mi quantificati quanti kg di vaselina immettere nei distributori automatici?

Da: FATEVIFURBI21/03/2017 15:44:35
morirete democristiani

Da: Capra capreeee 21/03/2017 15:54:25
Direi 500 mila chili. Ce ne vorra' tanta ma proprio tanta

Da: Capra capreeee 21/03/2017 15:56:39
Direi 500 mila chili. Ce ne vorra' tanta ma proprio tanta

Da: Udienza21/03/2017 16:10:56
Notizie sull udienza al  tar  concorso 175?

Da: EPE 21/03/2017 16:21:10
Un solo dirigente per DP
Direzioni distrettuali (con accorpamento piccole DP, soprattutto al Sud e Isole)
Direzioni interregionali
Audit, antifrode, accertamento e governance unicamente a ROMA.
Dimezzamento posizioni organizzative e normalizzazione POS (a termine).
Strutture snelle, pochissime unità di "ausilio e coordinamento", la quasi totalità unità spiccatamente operative.
Salario accessorio riformato; non più a pioggia per tutti ma pochissimi intimi.
Segnate in questo post è lo rileggiamo insieme tra un paio di mesi.

Da: Salfin Consalfin fin fin sal 21/03/2017 16:25:05
Roma, 20 mar. (Labitalia) - "Un comparto di contrattazione di riferimento per le Agenzie fiscali, mutuando, dalle raccomandazioni formulate dal Fmi e dall'Ocse al governo (riformare le Agenzie rendendole più autonome, eliminando sovrapposizioni, insufficienti coordinamenti e scarsa supervisione strategica), che garantisca la capacità delle Agenzie di stabilire, in proprio, le retribuzioni e gli avanzamenti di carriera, eliminando duplicazioni, di ruoli e funzioni, con la Gdf e con Equitalia". E' quanto torna a chiedere Sebastiano Callipo, segretario generale del Confsal Salfi, sindacato autonomo dei lavoratori finanziari, intervenendo nella riforma del pubblico impiego.
"Una specificità - sottolinea - che impone una riscossione più efficace e severa e, soprattutto, la revisione delle norme 'debito fiscale arretrato'. Se si preferisce, una riforma agenziale che contribuisca, con celerità ed efficacia, a far sì che, in Italia, le tasse si paghino in modo più semplice ed equo".
Per Callipo, "la vicenda delle Agenzie fiscali, sostanzialmente triste, è un esempio di come, in Italia, il formalismo giuridico possa paralizzare la Pa". "Esistono, infatti, particolari settori, come ad esempio, la riscossione, l'attività accertativa e di servizio delle Agenzie fiscali, che sono divisibili - sostiene - e che dovrebbero essere organizzati secondo logiche aziendalistiche, traslando, gradatamente, dal diritto amministrativo e dalla contabilità di stato al diritto privato".
"Ritornare allo stato comatoso del modello ministeriale significa creare una paralisi arretrativa del sistema agenziale, che celebrerebbe il 'de profundis' della lotta all'evasione fiscale", avverte il segretario generale del Confsal Salfi, ammettendo: "Temo purtroppo che, oggi, nell'indifferenza generale, si stia perpetrando un ulteriore delitto, atteso che si cementa un grave scollamento fra funzioni da svolgere e stilemi gestionali, specie delle risorse umane".
"Le Agenzie sono le strutture amministrative più delicate del Paese e una delle poche ben funzionanti", osserva Callipo, che aggiunge: "E' esploso il rischio, da noi più volte paventato, che l'attenuarsi dell'autonomia delle Agenzie fiscali, ovvero, peggio, il riassorbimento in strutture ministeriali, renda più agevole per i governi la capacità di interferenza, nel concreto processo applicativo delle norme tributarie".
Dunque, conclude, "alla visione organicistica, totalitaria e da Stato etico della Pa, occorre contrapporre un modello agenziale, così come raccomandato, con motivata analisi, dall'Ocse e dal Fmi".

Da: ORPO__UNICUM21/03/2017 16:27:26
Orpo

Il Freedom of information act italiano prevede, per trasparenza, che rendano noti non solo il reddito ma anche le proprietà immobiliari e gli altri beni che possiedono. Il sindacato presenterà diffide ai ministeri e si rivolgerà al Tar del Lazio chiedendo la "sospensione immediata" della norma: "I malintenzionati che potrebbero seguirci fino a casa". Ma i dati sensibili devono essere cancellati
di Chiara Brusini | 21 marzo 2017
   
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Più informazioni su: Dirigenti Pubblici, Garante della Privacy, Marianna Madia, Privacy, Trasparenza
Se un dirigente delle Entrate o un "mandarino" ministeriale guidano una Ferrari, i cittadini italiani non devono saperlo. C'è la privacy, bellezza. In prima linea nel difenderla, fedeli al ruolo, si sono schierati i capi dei dipartimenti e dei servizi del Garante per la protezione dei dati personali. Ora, confortati dal precedente andato a buon fine (il Tar del Lazio ha dato loro ragione), si muovono compatti tutti gli altri, rappresentati dal sindacato Unadis (Unione nazionale dei dirigenti dello Stato). Che annuncia diffide ai ministeri e ricorsi alla giustizia amministrativa. Nel mirino c'è il Freedom of information act italiano, adattamento della legge statunitense che garantisce ai cittadini l'accesso a ogni informazione in possesso dello Stato.

Il fatto è che in nome della trasparenza la nuova normativa, contenuta in uno dei decreti attuativi della riforma Madia della pubblica amministrazione, obbliga i dirigenti pubblici a rendere nota la loro situazione patrimoniale, cioè le proprietà immobiliari e gli altri beni di cui sono in possesso. Una misura che ha l'obiettivo di far emergere eventuali differenze macroscopiche tra lo stile di vita che conducono e il reddito che ricevono dal ministero, dall'agenzia fiscale, dall'ente locale o dalla partecipata pubblica di cui sono dipendenti. Differenze che, nel caso ci fossero, potrebbero far suonare un campanello d'allarme e aprire la strada a verifiche su eventuali fenomeni di corruzione.


I dirigenti non ci stanno: "Perché adesso bisogna indicare la casa in cui viviamo, le nostre proprietà, tutti i beni posseduti anche se di famiglia, l'automobile ed ogni altro avere? Noi non ricopriamo incarichi politici", attacca il segretario generale di Unadis, Barbara Casagrande. Il Foia prevede che i dati vengano pubblicati nella sezione Trasparenza dei siti web delle amministrazioni entro il 30 aprile. Manca poco più di un mese e il sindacato ha lanciato la sua offensiva: da un lato le diffide, dall'altro il ricorso al Tar Lazio "con istanza di sospensione e di adozione di misure cautelari presidenziali". Dalla sua, sostiene, c'è la normativa sulla privacy.

"Cosa potrebbe accadere con la pubblicazione di tutti i dati e con i malintenzionati che potrebbero seguirci fino a casa e sapere ogni cosa della nostra vita?". Ma, a scanso di equivoci, occorre chiarire che il decreto non prevede affatto che siano resi noti gli indirizzi. Per prima cosa, infatti, il modello di dichiarazione messo a punto dall'Autorità nazionale anticorruzione (Anac) prevede solo l'indicazione della tipologia e della quota di titolarità dell'immobile. Inoltre "i responsabili della trasparenza nominati da ogni amministrazione sono tenuti a depurare tutte le informazioni dai dati sensibili, come richiesto dal Garante della Privacy che ha esaminato il testo nel dettaglio", spiega a ilfattoquotidiano.it Guido Romeo, cofondatore dell'associazione no profit Diritto di Sapere che ha promosso il recepimento in Italia del Foia.


I dubbi del garante, insomma, sono stati risolti. Non quelli dei suoi dirigenti, però, che si sono mossi con largo anticipo e già il 2 marzo hanno ottenuto dal Tar Lazio un'ordinanza che sospende in via cautelare l'efficacia delle note con cui il segretario generale del Garante ha chiesto di fornire i dati. Il tribunale amministrativo ha rilevato in particolare "la consistenza delle questioni di costituzionalità e di compatibilità con le norme di diritto comunitario sollevate in ricorso" e ha valutato "l'irreparabilità del danno paventato dai ricorrenti, discendente dalla pubblicazione online, anche temporanea, dei dati per cui è causa".

Forti del precedente, i dirigenti hanno deciso di alzare il tiro e cercare di fermare la norma su scala nazionale. "Siamo continuamente sottoposti a controlli - lamenta Casagrande - Abbiamo l'obbligo di pubblicare i nostri compensi che derivano da oneri a carico della finanza pubblica. E non abbiamo mai contestato questo obbligo che si basa sulla trasparenza e ci sembra legittimo dato che parliamo di soldi pubblici". Ma i dati patrimoniali, sostiene, sono un'altra cosa. "I lavoratori privati non hanno alcun obbligo di pubblicazione dei loro redditi o del patrimonio immobiliare". Per questo "ci opporremo con forza a tale provvedimento nel rispetto delle nostre vite, di quella dei nostri familiari e della nostra privacy. Non vogliamo essere il capro espiatorio della politica e degli amministratori pubblici". Ma, fa notare Romeo, "negli Usa e in molti Paesi europei la pubblicazione delle informazioni patrimoniali è una prassi".

Secondo le elaborazioni dell'Aran, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, i soggetti interessati dai nuovi obblighi di trasparenza sarebbero 140mila. In attesa della prima pronuncia cautelare del giudice amministrativo, che secondo il sindacato dovrebbe arrivare "entro la fine di questo mese e comunque prima della scadenza dell'obbligo di pubblicazione dei dati", l'Unadis "ha invitato tutti i dirigenti a non trasmettere né pubblicare nessun dato personale".

Da: capra capreee21/03/2017 16:58:49
Sebastiano Callipo ....chiede di rimanere in vita.
Con i 4 comparti le agenzia confluiranno in quello dei ministeri e lui e il suo sindacato spariranno...

Si vuole salvare con il culo degli altri!!

Da: FATEVIFURBI21/03/2017 17:10:32
morirete democristiani con callipo il tonno

Da: Mal che vada 21/03/2017 17:20:37
Callipo torna a fare il tuo dirigente

Da: Fermiamo i golpisti21/03/2017 17:32:23
Mandiamo email a tutti i sindacati

Da: Capra capreeee 21/03/2017 17:36:37
Il mio dirigente? callipo tra un paio di anni se non prima va in pensione e senza iscritti non si canta messa.

Da: Quanti rimpianti 21/03/2017 17:42:51
Per il vecchio sistema agenziale
Quando aspettavo l'uscita di un nuovo interpello per dirigente e avevi sempre la speranza di potercela fare
E in effetti qualcuno ce la faceva, e c'era sempre la speranza che il prossimo potessi essere tu

E ora? un cazzo

Meno posizioni dirigenziali, stesso sistema ma a ribasso (solo pos e art 17)

Possiamo tornare indietro di due anni?

Da: Il Patriota21/03/2017 17:43:42
Callipo è un dirigente dell'AE.

Da: capra capreee21/03/2017 17:45:21
Il Patriota che Callipo è un Dirigente in aspettativa dell'AE lo sanno anche i puffi!!!

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