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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: ___03/11/2015 22:57:21
prova a rileggerlo
mi raccomando cola le sentenze a fianco e mn mano depenna poi mi dici cosa resta

Da: Giampxxxxxxyy03/11/2015 23:38:35
Cri cri non c'è la faccio più. Pietà Corte di Giustizia Europea fai presto. Gli incaricati devono ritornare tutti al loro posto. E ritornare a percepire lo stesso stipendio, senza fare un cavolo. Le incaricate devono ritornare ad. Essere solo affettuose e buone. C'è bisogno di amore di coccole di tenerezza. La Corte non ha considerato tutto ciò!!!! Basta!!!!!!

Da: Studio Carmine 04/11/2015 06:34:58
Dimenticavo che agli ex incaricati, oltre ad essere proibita la possibilita' di rivolgersi al giudice, e' preclusa anche la possibilita' di esprimere una opinione difforme, che lasci intravedere alcune delle contraddizioni dietro la vicenda, pena sottili e velati messaggi di stampo mafioso. Grazie dei contributi interessanti. Siete la parte migliore!!!

Da: Studio Carmine 04/11/2015 06:35:58
Dimenticavo che agli ex incaricati, oltre ad essere proibita la possibilita' di rivolgersi al giudice, e' preclusa anche la possibilita' di esprimere una opinione difforme, che lasci intravedere alcune delle contraddizioni dietro la vicenda, pena sottili e velati messaggi di stampo mafioso. Grazie dei contributi interessanti. Siete la parte migliore!!!

Da: _spending04/11/2015 09:39:33
stiamo chiudendo 53 uffici per risparmiare 5 milioni di euro
94.340 euro per ufficio
un dirigente costa più o meno 115.000 euro
se si licenziano 43 dirigenti si ottiene lo stesso risultato con il plauso degli abitanti dei 53 comuni.

Da: rs04/11/2015 09:51:12
IL CASO DIRIGENTI Guerra di ricorsi alle Entrate Marco Mobili e Giovanni Parente • pagina 21 Il caso dirigenti. La prossima settimana il chiarimento tra Renzi, Padoan e Zanetti Il riassetto delle Entrate a colpi di carte bollate Sui concorsi depositati più ricorsi e una class action Marco Mobili Giovanni Parente komA Sul riassetto delle Entrate si preannuncia una guerra di carte bollate. Al ricorso al Tar di Dir-pubblica contro le nuove posizioni organizzat ive speciali si aggiunge quello depositato da Unadis, anche se con motivazioni differenti. Mentre il sindacato Flp (Federazione lavoratori pubblici funzioni pubbliche) annuncia una class action contro l'Agenzia per farvalereleragionidituttiifunzionari che avrebbero aspirato a partecipare ai concorsi da dirigenti - rimasti finorabloccati-echequindi vorrebberovedersi riconosciuta la perdita di chance per la mancata progressione di carriera. Il tutto mentre la prossima settimana si attende il chiarimento tra Renzi, Padoan e il sottosegretario Zanetti e in Parlamento si cerca una soluzione da inserire nel Ddl diStabilità.Intanto,rischia di essere bloccata anche la riorganizzazione per uscire dall'impasse causata dallo stop della Consulta alle norme sugli incarichi dirigenziali concessi senza concorso. Un'impasse che comincia a far sentire i suoi effetti anche sui contribuenti, visto che c'è già chi lamenta ritardi nei rimborsi Iva da split payment. I sindacati contestano soprattutto le modalità di attribuzione delle posizioni organizzative speciali (Pos), che il riassetto porta fmo a 939 unità a fronte di una riduzione degli incarichi dirigenziali da 1.05o a 995. Da un lato, Unadis fa leva nel ricorso al Tar (con richiesta di sospensiva dei provvedimenti impugnati) su due motivazioni: la degradazione di funzioni precedentemente di livello dirigenziale in incarichi organizzativi speciali «mediante un mutamento meramente formale del nome della struttura»,marestatuttougualein termini di complessità, qualità e quantità del lavoro richiesto; il mancato riconoscimento dell'esperienza maturata dagli ex dirigenti incaricati nella selezione delle Pos. Non è l'unica iniziativa messa in campo da Unadis, che ha già promosso i ricorsi alla Commissione Ue con richiesta di risarcimento a cui hanno aderito fmora circa 400 dei 767 ex incaricati: «Nel rispetto della sentenza della Consulta, chiediamo una norma - spiega il segretario generale, Bar-baraCasagrande-perriconoscere il ruolo dirigenziale agli ex incaricati delle agenzie fiscali che abbiano avuto l'accesso originario nella pubblica amministrazione in forza di pubblico concorso, che siano in possesso della laurea e che abbiano svolto più di 36 mesi di incarichi dirigenziali nella amministrazione di appartenenza». Una sponda potrebbe arrivare nel tentativo della senatrice Dem, Cecilia Guerra, insieme al collega di partito, Giorgio Santini, dopo lo stop agli emendamenti presentati al Dl di proroga della voluntary. Dall'altro lato, c'è il ricorso di Dirpubblica che contesta le nuove Pos poiché si tratterebbe di una progressione di carriera e richiederebbe un vero concorso e che sarebbero necessari criteri oggettivi per la valutazione dei candidati partecipanti alla selezione. A completare un quadro che già con l'accoglimento della sospensiva del Tar potrebbe determinare una paralisi nella macchina del fisco, c'è l'annuncio di Flp che sta valutando una class action nei confronti di tutti i vertici «delle Entrate - presenti e passati - da parte degli oltre 25mila funzionari di terza area ai quali è stata negata la chance di misurarsi in un pubblico concorso per accedere alla dirigenza anche perché vi sono molte decine di incarichi che sono stati conferiti senza alcuna selezione interna e molti contratti esterni a chiamata diretta sono stati prorogad per uffici diversi da quelli che erano stati individuati al momento del contratto».

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Da: STOP04/11/2015 09:55:08
Entrate, STOP a interpretazioni

Secondo il Fondo monetario internazionale l'attività dell'Agenzia dovrebbe limitarsi all'applicazione delle norme, senza cercare di dar loro un senso L'Agenzia delle entrate non pub fare norme interpretative.

II suo ruolo è di una macchina amministrativa che deve attuare le leggi e non interpretarle. Le sue circolari devono essere applicative ma non addentrarsi a dare un senso alla norma di legge, cosa che compete al ministero dell'economia. E uno dei rilievi, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, che il Fondo monetario internazionale presenterà nel suo report sul funzionamento della macchina fiscale. Barcelli a pag. 25 Osservazione del Fmi al ministero dell'economia sul funzionamento delle Entrate Agenzia, stop a interpretazioni L attività di attuazione delle norme è in senso stretto DI CRISTINA BARTELLI • Agenzia delle entrate non pub fare norme interpretative, il suo ruolo è di una macchina amministrativa che deve attuare le leggi e non interpretarle.

Le sue circolari devono essere applicative ma non addentrarsi a spiegare e dare un senso alla norma di legge che non è fatta dall'agenzia ma dal ministero dell'economia e dal governo, da cui dipende, infatti, la politica fiscale. E questo uno dei rilievi, secondo quanto risulta a ItaliaOggi, che il Fmi (fondo monetario internazionale) presenterà al ministero dell'economia nel suo report sul funzionamento della macchina fiscale.

In particolare, i tecnici del Fondo, che nei mesi scorsi hanno visitato e fatto un vero e proprio esame ai funzionari sia dell'Agenzia sia della Guardia di finanza, (per questi ultimi sono stati visitati gli uffici del reparto di Milano), evidenzieranno l'esigenza di una maggiore autonomia e indipendenza da parte dell'Agenzia delle entrate rispetto agli organismi politici.

L'Agenzia deve avere un ruolo tecnico, rimanere in un ambito tecnico e per tale ragione non pub, nella sua azione di emissione di documenti di prassi amministrativa, come risoluzioni o circolari, andare oltre il dettato della norma attribuendole, con l'interpretazione, una voce e un'anima che lei non pub conoscere in quanto non è il legislatore. Un passaggio e un rilievo non di poco conto soprattutto in questo momento di frizioni tra i vertici dell'Agenzia e gli esponenti del ministero. E stato lo stesso ministero dell'economia, infatti, nelle scorse settimane ad avere conferito l'incarico a Fmi e Ocse di individuare tra le esperienze internazionali buone pratiche che potrebbero essere adottate anche dalla nostra amministrazione fiscale (si veda ItaliaOggi del 15/10/2015).

Da: AREA QUADRI E PROFESSIONAL04/11/2015 09:59:15
Intanto si avvicina al rush fmale la scelta delle 339 posizioni organizzative, che in alcuni casi andranno a ricoprire funzioni che in precedenza erano destinate a ruoli dirigenziali: la selezione, infatti, è destinata a concludersi entro il prossimo 25 novembre. Il tutto mentre si avvicina il chiarimento politico chiesto dal sottosegretario al Mef e segretario di Scelta Civica, Enrico Zanetti, con il premier Matteo Renzi e il ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, in programma la prossima settimana. Incontro in cui Zanetti presenterà un contributo del suo partito al riordino dell'Agenzia, con l'istituzione, tra l'altro, di figure altamente specializzate. Ma andiamo con ordine.

In risposta a un question time in commissione Finanze alla Camera presentato da Giovanni Paglia (Sel), il Mef- tramite il sottosegretario Pierpaolo Baretta - ha chiarito che gli ex funzionari incaricati (decaduti dopo la sentenza 37/2015 della Consulta) ad aver lasciato l'Agenzia sono cinque (tra cui spicca l'ex responsabile dell'ufficio ruling. Gabriella Cappelleri).

I posti vacanti, come chiarito dalMef,sonostatigiàricoperticon quattro interim affidati ad altrettanti dirigenti e il quinto a un dirigente che ha lasciato il suo precedente incarico. La risposta precisa anche che «è in corso di avanzata definizione» la procedura prevista dal decreto enti territoriali della scorsa estate (D178/2015), in base alla quale in attesa dei nuovi concorsi da concludere entro fine a oi6ipostidadirigentisarannocoperti con gli interim. A loro volta questi ultimi potranno delegare funzioni alle Pot (posizioni organizzative temporanee) che potranno essere ricoperte da funzionari della terza area

Più in generale, il piano di riorganizzazione appena varato e che scatterà dal 10 dicembre porta da 1.050 a 995i dirigenti e da 925a 9391e Pos (posizioni organizzative speciali). Per questeultimeèincorsol'ultimafase della selezione destinata a concludersi entro il prossimo 25 novembre (la risposta al question time parla di procedura «in como di completamento»).


Alle prove orali sono stati ammessi 1.035 candidati e la scelta sarà affidata a n commissioni interregionali, a capo delle quali figurano, tra l'altro, esponenti attualmente di vertice in Agenzia (come la vicedirettrice Gabriella Alemanno e il direttore centraleAudit,Lorenzo Zammarchi) ma anche chi ha ricoperto ruoli di spicco in passato (è il caso, per esempio, di Oreste Saccone molto vicino all'ex direttore Massimo Romano e ora nel consiglio direttivo dell'associazione Lef). <S

Sul versante più strettamente politico va registrata la proposta di Scelta civica che EnricoZanetti intende portare nell'incontro di chiarimento da lui stesso invocato con Renzi e Padoan che dovrebbe tenersi la prossima settimana, come anticipato ieri proprio dal sottosegretario alMef. «Sarebbe dunque opportuno prevedere l'istituzione di un'area Quadri, per funzionari in possesso di determinati requisiti e con compiti di coordinamento - spiega Zanetti - e di un'area professional, per figure altamente specializzate, in possesso di determinati requisiti e specifiche abilitazioni professionali. Tali figure, che già oggi esistono, non hanno avuto la giusta valorizzazione, anche economica, e questo nonostante che costituiscano senz'altro la struttura portante delle Agenzie». Ad avviso di Zanetti «chi ha competenze tecniche utili al contrasto all'evasione deve essere valorizzato. Non tramite "regali" fiduciari, ma per mezzo di oggettivi e normativamente disciplinatipercorsi dicarriera». EZanetti è intervenuto anche sulla validità degli atti sottoscritti dagli ex dirigenti incaricati su cui si attende il deposito della sentenza della Cassazione: «Da sottosegretario au-spicochesiariconosciutalalegitti-mità di tutti gli atti», perché «diversamente ci troveremo di fronte a un problema gigantesco rispetto al quale credo si aprirebbero dei profili evidenti di interesse nella Corte dei conti»; mentre «da tributarista è del tutto evidente che, per non saper néleggere né scrivere, lo inserirei nel ricorso». Infine, il fronte sindacale. Una-dis (sigla che ha promosso il ricorso dei 400 dirigenti decaduti alla commissione Ue) si è rivolta al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per chiedere non una sanatoria ma una soluzione,riconoscendo il ruolo agli ex incaricati entrati nella Pa per concorso, conlaureaecheabbianosvoltoper più di 36 mesi l'incarico. Mentre Dirpubblica presenterà oggi il ricorso al Tar contro le nuove Pos, fondato sulla considerazione che si tratterebbe di una progressione di carriera e richiederebbe un vero concorsoechesarebberonecessa-ri criteri oggettivi per la valutazione dei partecipanti alla selezione.

Da: x spending04/11/2015 10:01:53
Ne hanno già licenziati 800 di dirigenti, o meglio continuano a far fare lo stesso lavoro di prima con lo stipendio da funzionario. Calcola quanto stanno risparmiando e perché ancora non trovano una soluzione.
Che fretta c'è? Più tempo passa e più risparmiano!

Da: AREA QUADRI E PROFESSIONAL04/11/2015 10:04:58
direttori degradati? «Sì. Capisco la loro amarezza. Ma lo Stato, dopo quindici anni di governi che hanno girato la testa dall'altra parte, non può continuare a fare finta di niente, magari con una bella sana toria a ll'ita lia na : sarebbe uno s fregio a i 4 0 mi la di pe ndenti c he, per tutto qu esto tempo, hanno aspettato che venisse ba ndito un concorso. E poi, volendo dirla tutta, come può so lo pensare di elu dere una senten za l'ente ch e ha il compito istituzionale di contestare le elusioni del fisco ? Sarebbe un disastro per la credibilità di un'istituzione che deve dare l'esempio agli altri». Come usc irne allora? «Con il concorso previsto dal decreto enti locali e, nelle more del co nco rs o stesso , co n la temporanea assegnazione di funzioni. Nel frattempo credo che la Corte dei Conti dovrebbe valutare attentamente la vicenda, perché se lo Stato venisse davvero chiamato a risarcire co nt ribuent i e dipenden ti, sarebbe giusto che a pagare fosse chi ne ha la responsabilità».

Il cli ma , anche fra i dipendenti veneti dell'Agenzia, non è dei migliori ... «L o so . Peral tro il m alco ntento no n serpeggia solo fra coloro che si sono visti dichiarare illegit tim o l' incarico dirigenziale , ma anche fra i tant issimi funzionari che attendono da sempre di poter giocarsi alla pari un avanzamento di carriera. Per questo sarò disponibile a visitare le sedi che lo vorrann o , co sì d a f ar s en t ire la vicinanza della politica ad un'istituzione impo rtantis sima».

Dunque c aso chiuso, Scelta Civica resta al governo? «Avrò un incontro con Matteo Renzi la prossima settimana. Ma mi pare che il comunicato del min istero sia st ato chiaro nel d im o strare ch e l'Agenzia no n st a aff at to mo rendo. Perciò, se non ci saranno altri episodi incresciosi, ben venga la prosecuzione dell'attività dell'attuale dirigente».

Da: x giampy04/11/2015 10:11:24
ricominci?!
senti, vai a farti una passeggiata a mondello "ca ti sccarrica la testa" e magari qualche altra cosa.
La poveretta è  sempre più confusa, mi fa quasi pena....

Da: ANOMIA04/11/2015 10:11:44
Istituzioni e fratture le nostre regole perdute - Le nostre regole perdute

di Cassese Sabino

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ISTITUZIONI E FRATTURE LE NOSTRE REGOLE PERDUTE Istituzioni e strappi di Sabino Cassese Che brutto spettacolo!

Un sindaco rivelatosi inadatto a svolgere la sua funzione, che prima si dimette, poi ritira le dimissioni.

Funzionari della Agenzia delle Entrate che si rivoltano contro la Costituzione e la Corte costituzionale, sostenendo che è legittimo essere promossi senza concorso.

Giudici amministrativi che esprimono opinioni su materie sottoposte al loro giudizio e critici che pretendono decisioni che i giudici non possono prendere, perché richiedono una legge.

Una Procura che inizia una indagine sul vertice della Banca d'Italia, per poi dichiarare che la questione è tutta da verificare e da valutare.

Il presidente dell'Autorità anticorruzione, chiamato a svolgere compiti onerosi e importanti, che dà pagelle alle città.

Parlamentari che preannunciano bordate di emendamenti a documenti finanziari che dovrebbero essere o accettati o respinti. Sembra che tutti abbiano deciso di mettersi a giocare con le istituzioni, chi facendo appello al popolo, chi debordando dal suo compito, chi dimenticando le regole, chi cercando dalle corti quel che solo il Parlamento può dare, chi dando voce agli interessi più disparati, a danno LE NOSTRE REGOLE PERDUTE dell'equilibrio di bilancio.

È una specie di «rompete le righe», dal quale saggiamente il governo si è tenuto fuori, ma che richiede una riflessione sullo stato delle nostre istituzioni e sul modo nel quale esse vengono usate da chi le gestisce, mettendole â€" come è stato giustamente rilevato â€" sotto «stress».

Questi sono casi che i sociologi chiamano di anomia, ovvero di assenza di norme o di disprezzo delle norme, siano esse leggi, siano esse regole di correttezza.

E l'anomia danneggia la collettività. Mentre il sindaco di Roma dà e poi ritira le dimissioni, preoccupandosi solo del proprio ruolo, chi si interessa della città?

I funzionari dell'Agenzia delle Entrate promossi senza concorso protestano e cercano sanatorie impossibili, ma chi si interessa di fare regolari concorsi per coprire quei posti?

Poco opportunamente un magistrato del Consiglio di Stato ha manifestato opinioni su una questione che doveva decidere, mentre dall'altra parte si voleva la trascrizione in Italia dei legami familiari stabiliti fuori d'Italia.

Così si perde di vista il vero problema, già indicato da anni dalla Corte costituzionale: bisogna dare riconoscimento a questi legami, e deve farlo il Parlamento. Era proprio necessario che la procura di Spoleto rendesse pubblica la notizia della indagine sulla Banca d'Italia prima di verificare e valutare la consistenza delle accuse, specialmente se si considera che si tratta di corruzione, abuso d'ufficio e truffa e che si procede nei confronti di una istituzione che regge le sorti del sistema bancario? Ha considerato la Procura la ferita che viene così inferta alla fiducia che deve circondare il credito e chi lo controlla? Il presidente Cantone ha un compito molto pesante: quel che importa è che continui a svolgerlo, senza distrazioni.

La Costituzione vuole che i documenti finanziari, che necessariamente richiedono il rispetto di un equilibrio tra entrate e spese, siano elaborati e presentati dal governo al Parlamento: se questo si mette a riscriverli, con migliaia di emendamenti, dove va a finire l'equilibrio di bilancio? Abbiamo dimenticato tutti lo splendido finale di uno dei capolavori di Federico Fellini, Prova d'orchestra (1979), quello nel quale il direttore ricorda agli orchestrali, con accento tedesco, «ognuno deve dedicare attenzione al suo strumento. Le note salvano noi. La musica salva voi. Aggrappatevi alle note, seguite le note. Noi siamo musicisti, voi siete musicisti. E siamo qui per provare».

Da: ANOMIA04/11/2015 10:14:00
funzionari della Agenzia delle Entrate che si rivoltano contro la Costituzione e la Corte costituzionale, sostenendo che è legittimo essere promossi senza concorso.

Questi sono casi che i sociologi chiamano di anomia, ovvero di assenza di norme o di disprezzo delle norme, siano esse leggi, siano esse regole di correttezza.

E l'anomia danneggia la collettività.

I funzionari dell'Agenzia delle Entrate promossi senza concorso protestano e cercano sanatorie impossibili, ma chi si interessa di fare regolari concorsi per coprire quei posti?

Da: ANOMIA DEGLI ILLEGITTIMI USCIRNE CON IL CONCORSO04/11/2015 10:17:02
Capisco la loro amarezza. Ma lo Stato, dopo quindici anni di governi che hanno girato la testa dall'altra parte, non può continuare a fare finta di niente, magari con una bella sanatoria a ll'italiana : sarebbe uno s fregio a i 40 miLa di pendenti che, per tutto questo tempo, hanno aspettato che venisse bandito un concorso.

E poi, volendo dirla tutta, come può so lo pensare di eludere una sentenza l'ente che ha il compito istituzionale di contestare le elusioni del fisco ?

Sarebbe un disastro per la credibilità di un'istituzione che deve dare l'esempio agli altri�».

Come uscirne allora? �«Con il concorso previsto dal decreto enti locali e, nelle more del concorso stesso , con la temporanea assegnazione di funzioni.

Nel frattempo credo che la Corte dei Conti dovrebbe valutare attentamente la vicenda, perché se lo Stato venisse davvero chiamato a risarcire contribuent i e dipendenti, sarebbe giusto che a pagare fosse chi ne ha la responsabilità�».

Da: _spending04/11/2015 10:50:47
è tutta la struttura dell'amministrazione che va rivista.
quante risorse sprecate nelle direzioni regionali quanti dirigenti di dirigenti. altre amministrazioni hanno scelto di accorpare le direzioni regionali in direzione interregionali, altre hanno lasciato solo le funzioni di controllo.
quanti dirigenti contano il mio accertamento. sembra che l'informatica non sia ancora stata inventata. in quanto al controllo e produttività quanti dirigenti di uffici operativi sono stati rimossi.
oggi si può essere licenziati per una falsa marcatura del cartellino ma nessuno si chiede perché è stato possibile.
le direzioni regionali sono inutili.

Da: jk04/11/2015 11:19:18
ma si sa perché il mef non ha ancora emanato il DM relativo al concorso? DL 78/2015: Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per la semplificazione e la pubblica amministrazione, sono definiti i requisiti di accesso e le relative modalita' selettive

Da: Pos04/11/2015 11:36:32
Qualcuno ha sostenuto il colloquio per gli utenti?

Da: Pos04/11/2015 11:39:34
Ut .... scusate

Da: 04/11/2015 11:56:20
http://formiche.net/2015/10/29/agenzia-entrate-orlandi-mef-padoan/

Da: tar lazio04/11/2015 14:07:49
2015 12667

Da: my self04/11/2015 14:18:20
sentenza di quale sezione e di che data?

Da: legalità04/11/2015 14:18:49
l'illogicità di Visco

L'Agenzia ha concepito se stessa come un corpo estraneo alla pubblica amministrazione e da quella indipendente.

S'è creduta una specie di magistratura, il che, a parte ogni altra (mesta e terribile) considerazione, serve solo a rendere realistica la definizione di "Stato di polizia",

giacché solo nelle dittature

chi amministra la giustizia vanta non il suo legittimo funzionamento, ma le crescenti percentuali di repressione del (presunto) crimine.

Più di una volta l'Agenzia s'è pensata direttamente al di sopra del governo, discettando su cosa sia giusto e cosa sbagliato, avviando "campagne" e scrivendo i testi che i ministri, diligenti quanto incapaci d'autonomia, leggevano quali posizioni ufficiali. E senza apprezzabile distinzione di schieramento.

Tale madornale errore culturale, del resto, si ritrova nelle parole del suo creatore, Vincenzo Visco, il quale, ancora ieri, ribadiva che l'Agenzia va messa fuori dalla pubblica amministrazione e deve funzionare come un'azienda.

Deve essere sfuggito un dettaglio: la Corte costituzionale ha detto che manco per niente, trattasi di pubblica amministrazione. E di che altro? Accidenti.

Da: legalità04/11/2015 14:20:28
l'illogicità di Visco - clientelismo familismo cordate

Peccato che in questa pubblica amministrazione

i dirigenti venivano nominati senza concorso e in violazione della legge,

talché s'è dovuto prendere atto che ben 767 posizioni erano e sono illegittime. Ammettiamo per un momento che, al di là dell'illegittimità formale, quei 767 fossero effettivamente i più bravi. Ebbene, più della metà oggi denuncia lo Stato, per non avere provveduto a far rispettare la legge dentro l'Agenzia, quindi per averli esposti all'ingiusta perdita del maggiore stipendio nel frattempo maturato.

Vuol dire che se erano i più bravi non fanno che confermare l'illegalità nella quale è vissuta l'Agenzia.

E se non erano i più bravi, confermano che oltre all'illegalità c'era anche il clientelismo, il familismo e le cordate.


I concorsi, inoltre, sono stati banditi, ma fermati da ricorsi avverso bandi scritti male, quindi incapaci di resistere al giudizio. Il tutto in capo all'amministrazione che inchioda i contribuenti anche per errori formali nelle loro pratiche fiscali. E' chiaro, adesso, di che stiamo parlando?

Da: legalità04/11/2015 14:22:00
l'illogicità di Visco - clientelismo familismo cordate -

differenza tra  CITTADINI E SUDDITI

PIl tema in discussione, pertanto, non è la sorte della dottoressa Rossella Orlandi, direttrice dell'Agenzia, piuttosto la differenza fra cittadini e sudditi. I secondi possono accettare che l'Agenzia continui a funzionare inseguendo un presunto bene e praticando la violazione della legge. I primi no. I cittadini avrebbero diritto a non subire un simile scempio.

Da: tar lazio04/11/2015 14:27:06
ricorso 2015 12667 02/11/2015
cautelare si

ANNULLAMENTO DELL'ATTO DIRETTORIALE N, 105471 DEK 5/08/2015 CON IL QUALE È STATA PREVISTA LA SOPPRESSIONE DI 210 POSIZIONI DIRIGENZIALI E L'ISTITUZIONE DI 189 POSIZIONI ORGANIZZATIVE NON DIRIGENZIALI

Da: my self04/11/2015 14:34:07
E' il ricorso di Dirpubblica.....in attesa di giudizio.....

Da: anti-antares x legalita'' 04/11/2015 14:46:10
Concordo ampliamente.Ae e il connesso establishment vanno annullati al piu' presto.Essi confliggono, in piu' punti, con la Costituzione ( sia formale che materiale ).

Da: Studio Carmine 04/11/2015 15:17:04
Il Mef non ha ancora emanato il D.M. per il concorso previsto dal D.L. Enti locali perche' c' e' chi preferisce esternare e non ha tempo per fare quel che gli compete. Zanetti, la parte migliore, non voglio pensare alla peggiore.

Da: Grazie Corte grazie dirpubblica04/11/2015 15:37:16
. Ai fni della sollecita copertura delle vacanze nell'organico dei dirigenti, le Agenzie fiscali sono autorizzate
ad annullare le procedure concorsuali per la copertura
di posti dirigenziali bandite e non ancora concluse e a
indire concorsi pubblici, per un corrispondente numero
di posti, per soli esami, da espletare entro il 31 dicembre
2016. Con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il Ministro per la semplificazione
e la pubblica amministrazione, sono definiti i requisiti di
accesso e le relative modalità selettive, nel rispetto delle
disposizioni di cui al decreto legislativo 30 marzo 2001,
n. 165. I concorsi di cui al primo periodo sono avviati
con priorità rispetto alle procedure di mobilità, compresa
quella volontaria di cui all'articolo 30, comma 2-bis , del
predetto decreto legislativo n. 165 del 2001, tenuto conto
della peculiare professionalità alla cui verifica sono finalizzati i concorsi stessi.
Al personale dipendente dalle Agenzie fiscali è riservata una percentuale non superiore al 30 per cento dei posti messi a concorso. È autorizzata l'assunzione dei vincitori nei limiti delle facoltà assunzionali delle Agenzie fiscali

Da: leggete questo intervento �04/11/2015 15:40:51
Un paio di cose ci tengo però a precisarle, anche se hanno un carattere personale.

Come molti qui dentro, voglio più servizi pubblici e più beni comuni, e persone ben pagate e ben formate per amministrarli. 

Quando critico lo Stato e chi vi opera, critico lo Stato-apparato, la burocrazia che non funziona, anzi che funziona benissimo, purtroppo sempre meglio grazie alla tecnologia, per gli scopi per cui è stata creata (incrementare il proprio potere; soggiogare le persone che costituiscono l'oggetto del potere).
Volere più servizi pubblici e combattere la dittatura (che, guarda un po', si realizza con l'esercizio di pubblici poteri) credo siano due facce della stessa medaglia, non due cose in contraddizione, come invece sembrano pensare alcuni …
Sono stato un dipendente pubblico (agenzia delle entrate) per circa 10 anni. Allo Stato (a QUESTO Stato) ci ho creduto finché non ho capito ... e, non essendo particolarmente sveglio, per capire ci ho messo una decina di anni. Dopo di che ho offerto un bicchiere di aranciata ai colleghi (spesso persone in gamba e che continuo a frequentare) e ho dato le dimissioni.  

E lo stesso ragionamento può essere fatto per praticamente ogni organizzazione complessa, che sia una banca, un supermercato o un call center, perché le logiche disumane in cui si lavora sono, con le rare eccezioni del caso, le medesime.

Alla fine, il mio messaggio si riduce a questo: 

1) OCCHIO perché queste logiche disumane su cui il potere vuole che si fondi il funzionamento della società, a molte persone vanno benissimo, ne rispecchiano perfettamente la natura… E non parlo dei capoccioni, dei grandi vecchi, parlo del vicino di casa, dei parenti, dei colleghi di lavoro etc, a volte è sufficiente guardarsi allo specchio… E adesso che la crisi li tocca ce li troveremo apparenti compagni di trincea, finché non troveranno conveniente spararci alla schiena. C'era anche una favoletta di Esopo, la rana e lo scorpione...


2) questi meccanismi tendono a selezionare le persone moralmente peggiori, perché, non distratte da pensieri sulle conseguenze finali delle loro azioni, sono più efficienti a eseguire gli ordini, altro che fannulloni e corrotti! Ma anche su questo non mi sembra di dire niente di nuovo, filosofi e studiosi di diritto penale si interrogano sul tema (burocrazia, tecnica, coscienza, possibilità di muovere un rimprovero a chi si limita a eseguire fedelmente ordini legittimi) almeno da Norimberga in poi … 

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