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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: W202 12/07/2015 10:20:55
1) mai pensato di avere un curicculum fuori dal comune
2) non credo che serva un curriculum per lavorare bene, indipendentemente dal ruolo, infatti concorso Sara per soli esami
3) non rivendico nulla... Non mi Aspetto nulla .... Ho costatato solo che siamo allo sfascio
4) di incapaci ce be' stanno ovunque .... Con il concorso sono stati assunti moltissimi fancazzisti ...laureati ma fancazzisti .... Ogni procedura di selezione non seleziona i migliori
5) credo che la strada sia  una progressione di carriera interna ... Con minori discrezionalità e maggiore trasparenza ... Questo vale anche per capo team ...
6) aldilà degli incaricati e' palese che l'agenzia non dovrà e non potrà più dar fastidio ad alcune realtà .... Convegno con 50 maggiori multinazionali ... Primo problema in Italia... Aggressività fisco ....

Buona domenica a tutti

Da: x w20212/07/2015 10:46:43
concordo pienamente con la progressione di carriera interna.

per quanto riguarda i capi team trovo allucinante che vengono scelti dai dirigenti e pagati con i soldi dei dipendenti. Il capo team deve essere scelto dai lavoratori. Io che sono nel team rimborsi iva e conosco i miei colleghi so perfettamente chi è quello in grado di svolgere il ruolo di capo team e quindi si sceglierebbe sempre e solo il migliore/ più adatto.

Da: Orpo unicum12/07/2015 11:11:57
Sottoscrivo.. 10.03.15

Da: Marejonio 12/07/2015 12:03:45
Finalmente un bell'articolo sul Sole di oggi

Da: DIMISSIONI !!!!!!!!!12/07/2015 12:13:32
Anche massimo romano prima di dare dimissioni fece gesto eclatante ... articolo di Orlandi sul Sole sa tanto di lettera di addio ... chiaramente se attacca sottosegretario attacca governo e dunque non ha più fiducia. Bene by e Orlandi

Da: Marejonio 12/07/2015 12:14:17
Si potrebbe sempre dimettere il commercialista, no?

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Da: DIMISSIONI !!!!!!!!!12/07/2015 12:18:28
Il commercialista parlava a nome del governo ... e se ancora non hai capito come funziona ... l'attacco della Orlandi è chiaramente contro Renzi che in questi mesi non ha fatto certo nulla per nascondere suo fastidio ... soprattutto bocciano tutti i tentativi di sanatoria.

Da: DIMISSIONI !!!!!!!!!12/07/2015 12:20:04
Vabbe' è stata parentesi breve ed indecorosa ... sarà ricordata per il piantolino ... meglio che niente

Da: .cogito ergo sum12/07/2015 12:32:44
peleggi invece sono passati quattro governi e sta sempre lì. e chi lo smuove nemmeno le cannonate.

Da: Orpo unicum12/07/2015 12:44:31
Se brevettassero la colla che usano per continuare a sedersi sui soliti posti...

Da: Orpo unicum12/07/2015 12:50:56
I percorsi selettivi delle posizioni dirigenziali delle Agenzie attivati in questi anni sono stati sempre ancorati a principi tesi a valorizzare il merito e la competenza, sotto il profilo tecnico e manageriale. Basti pensare che le diverse centinaia di incarichi affidati ai funzionari negli ultimi 15 anni hanno generato meno di una decina di ricorsi. Stupisce rilevare come alcuni autori che hanno descritto in alcune loro opere l'Agenzia come un modello di efficienza per tutta la Pubblica amministrazione possano poi scagliarsi con tanta veemenza su funzionari dello Stato che quella efficienza hanno contribuito a creare....

Lavoriamo evidentemente per un'altra amministrazione...

Da: rinaldello12/07/2015 12:55:00
ricerca di una convinzione sempre solida nella delicata missione che ogni giorno, anche in quelli più bui, siamo chiamati a svolgere per i cittadini.

se facciamo un sondaggio tra i cittadini pochissimi conoscono la delicata missione svolta per loro. L'agenzia deve solo dare servizi. Il controllo deve essere ricondotto al mef. Punto.

Da: indietro non si torna12/07/2015 13:05:13
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ENTI LOCALI E PA
Senza merito e competenze l'Agenzia muore
di Rossella Orlandi

Gentile direttore, ho letto in questi giorni sulle colonne del suo giornale molti interventi di insigni personalità del mondo professionale, accademico e politico sul tema dei cosiddetti "dirigenti illegittimi". Per completezza di trattazione, le invio anche questo mio contributo, scevro da ogni velleità polemica, ma solo spinto da un autentico desiderio di chiarezza e trasparenza. La trasparenza delle regole e un profondo rispetto della Legge, infatti, ispirano l'operato dell'Agenzia delle Entrate fin dalla sua nascita.

Va rimarcato che è già previsto nella legge istitutiva delle Agenzie fiscali uno specifico ambito di autonomia gestionale nella definizione dei criteri per l'accesso alla dirigenza. Questa prerogativa nasceva dal riconoscimento del particolare modello organizzativo delle Agenzie, improntato su una spiccata operatività e sulla misurabilità degli obiettivi assegnati. Di riflesso, su una forte responsabilizzazione rispetto ai risultati attesi. Le regole (contenute nei regolamenti delle agenzie fiscali) prevedevano, in particolare, una sperimentazione sul campo dei candidati, per vagliarne le reali attitudini e le capacità manageriali necessarie per dirigere strutture operative notevolmente complesse.

È interessante notare che regole del genere vengono ora previste dal disegno di legge di riforma della pubblica amministrazione proprio per quanto riguarda l'accesso alla qualifica di dirigente pubblico.
Proprio la ricerca di un difficile equilibrio tra le esigenze di funzionamento delle Agenzie e le regole del pubblico impiego ha portato a misure normative speciali per il reclutamento dei dirigenti, la prima del 2 marzo 2012, la seconda del 30 dicembre 2013 e la terza del 31 dicembre 2014, tutte e tre ritenute poi incostituzionali dalla sentenza della Consulta n. 37 del 17 marzo scorso. Appare quindi singolare che vengano in alcuni casi ricercate responsabilità, quando il conferimento degli incarichi poggiava su norme di legge avallate negli anni da diversi Governi e approvate con ampie maggioranze parlamentari.

I percorsi selettivi delle posizioni dirigenziali delle Agenzie attivati in questi anni sono stati sempre ancorati a principi tesi a valorizzare il merito e la competenza, sotto il profilo tecnico e manageriale. Basti pensare che le diverse centinaia di incarichi affidati ai funzionari negli ultimi 15 anni hanno generato meno di una decina di ricorsi. Stupisce rilevare come alcuni autori che hanno descritto in alcune loro opere l'Agenzia come un modello di efficienza per tutta la Pubblica amministrazione possano poi scagliarsi con tanta veemenza su funzionari dello Stato che quella efficienza hanno contribuito a creare.

Un giudizio del genere si deve all'onestà intellettuale di un commentatore, peraltro assai critico nei confronti dell'Agenzia delle entrate, che in un contributo uscito a giugno del 2012 ha ritenuto «fuori discussione che, nel panorama delle amministrazioni pubbliche e para-pubbliche dello Stato italiano, le agenzie fiscali, in primis l'Agenzia delle entrate, rappresentino una delle massime espressioni di efficienza e organizzazione». Lo stesso commentatore ha aggiunto che se «anche le agenzie fiscali sono ben lungi dall'essere degli orologi svizzeri di precisione, restano comunque di gran lunga tra i modelli che la maggior parte delle pubbliche amministrazioni italiane dovrebbe, ancora oggi, prendere a punto intermedio di arrivo».

Concordo con gli altri insigni interventi che mi hanno preceduto che, nella delicata contingenza che l'Agenzia sta attraversando, sia necessario procedere senza esitazione a bandire un concorso per il reclutamento dei propri dirigenti nel più breve tempo possibile, con il preciso intento di garantire di nuovo la piena operatività della macchina fiscale.
Con spirito costruttivo, vorrei però che il confronto su questo tema cruciale per il futuro della mia organizzazione avvenisse senza falsi preconcetti, con l'unico obiettivo di dotare il Paese di un'Agenzia delle Entrate in grado di funzionare bene e affrontare le importanti sfide che ci attendono.

Un confronto che non può e non deve essere scisso dalle caratteristiche delle Agenzie fiscali e dalle riflessioni che il Governo e il Parlamento stanno in questi mesi facendo sulla selezione dei dirigenti pubblici, sapendo che bisogna abbandonare procedure selettive che privilegiano solo l'aspetto nozionistico per valorizzare adeguatamente competenze e capacità.
Resta sicuramente da affrontare nell'immediato la problematica del funzionamento di un'organizzazione privata di buona parte della catena di comando. I tempi sono strettissimi. Dobbiamo tutti lavorare insieme per trovare le giuste soluzioni, partendo però dal presupposto che l'Agenzia delle Entrate è un amministrazione fatta di gente seria, onesta e perbene che vuole lavorare correttamente al servizio del Paese. Con questo spirito, senza strumentalizzazioni, si possono individuare soluzioni rapide ed efficaci.

Invito i miei colleghi a non far affievolire entusiasmo e tenacia e, nel profondo rispetto della dedizione al lavoro che stanno dimostrando in questa congiuntura difficile, restituisco al mittente ogni dichiarazione tesa a dividere piuttosto che a unire le forze verso un obiettivo che dovrebbe essere trasversale a tutti coloro che, come me, operano a servizio dello Stato: la tutela del nostro patrimonio e la ricerca di una convinzione sempre solida nella delicata missione che ogni giorno, anche in quelli più bui, siamo chiamati a svolgere per i cittadini.

Da: indietro non si torna x orpo12/07/2015 13:10:25
Se davvero la pensa in questo modo ed è in buona fede c'è da preoccuparsi seriamente!


Da: DIMISSIONI !!!!!!!!!12/07/2015 13:27:53
La "mia" amministrazione ... ?
Questa è in preda a delirio di onnipotenza ...
Ah piagnona questa è solo l'amministrazione che dirigi... non è tua !!

Da: A ruota libera12/07/2015 13:31:51
Gira e rigira e torniamo al punto di partenza.... Non ci capisco niente in questo marasma...

Da: Tutti inattendibili12/07/2015 13:36:54
L'Orlandi in quell'articolo é arrivata a dire che il sistema degli incarichi é stata una scelta politica come dimostrato dai provvedimenti del 2012, 2013 e 2014! In realtà quei provvedimenti sono serviti solo a coprire il culo all'AdE dal momento in cui il TAR del Lazio aveva dichiarato illegittimi gli incarichi. E non a dare legittimazione politica ad un sistema incostituzionale.
Io capisco arrampicarsi sugli specchi ma qui si rasenta il grottesco.
Ma cosa aspetta a dimettersi?

Da: indietro non si torna12/07/2015 13:38:29
Non c'è più niente da capire. È tutto chiaro : dimissioni!!!!!!

Da: Orpo unicum12/07/2015 13:49:59
X indietro... O ci fa o ci è. In ogni caso vergognosa mistificazione...che fare se gli apici sono questi? Piagnona... Fornero II

Da: rinaldello12/07/2015 13:53:54
La colpa non è di Rossella o della dirigenza. La colpa è dei funzionari e di tutti i lavoratori che lavorano poco e non sono competenti per essere scelti.

Da: W Orlandi12/07/2015 13:59:40
e W la costituzione

Da: amateci 12/07/2015 14:00:35
Non interessano le sorti dell'Agenzia ma il potere

 

Da: Contraddizione12/07/2015 14:07:37
Quando le leggi del 2012, 2013 e 2014 prevedevano l'attribuzione di incarichi a funzionari, tutto ok, quando la legge prevede concorsi per soli esami, no non va bene?

Da: capra capreeee12/07/2015 14:17:39
Ma andate a sciacquarvi le palle a mare anziché menarvela qui e non mi toccate a donna rossella, brutte capre paraconcorsuali

Da: Tutti inattendibili12/07/2015 14:27:56
Rinaldello, ti consiglio di riavvolgere la lingua, ché se si ferma di schianto le entri in culo per mezzo metro.

Da: Funzionario sconfortato12/07/2015 14:43:56
ma come si fa ad avere fiducia e stima di un vertice che per tutto il suo mandato per quanto breve ha profuso energie esclusivamente nella difesa di 800 incaricati dichiarati illegittimi

Da: rinaldello12/07/2015 14:44:34
Sì chiama ironia caro in attendibile. .iro nja

Da: Funzionario scoraggiato 12/07/2015 14:49:04
Che si fa ora?

Da: DIMISSIONI !!!!!!!!!12/07/2015 14:56:15
In India mole la mail di educate richieste di dimissioni

Da: salvatorello12/07/2015 14:56:22
Scrive la orlandi :privata di buona parte della catena di comando. Avete letto? Non vi dice niente questa frase? Cosa vi evoca la catena di comando? Nel mondo militare si parla di catena di comando. Non ricordo chi era il giornalista ma tempo fa parlò in un articolo della militarizzazione delle agenzie fiscali. Adesso rossella uso quel linguaggio militaresco che mi fa pensare: datemi una divisa, un fucile e dei gradi e scendo in trincea a stanare i bastardi cucchi evasori. Soldato funzionario, avvisi la catena di comando che le operazioni inizieranno come previsto.  Tutte le truppe sono in stato di allerta

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