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Concorso DIRIGENTI SCOLASTICI 2017
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Da: Si verificherà17/06/2016 14:22:11
Quest'articolo della Tecnica è perfettamente allineabile a ciò che succederà nel prossimo concorso per preside, cioè numero di promossi inferiore al numero dei posti a bando. Nell'articolo si dice che la metà dei candidati laziali sono stati tagliati agli scritti. 150 i posti disponibili per il sostegno, 80 bocciati agli scritti e ancora non si sa all'orale, rimarranno 70 posti liberi...
Per chi volesse approfondire:

http://www.tecnicadellascuola.it/item/21704-concorso-docenti-commissioni-severe-nel-lazio-per-il-sostegno-superiori-agli-orali-solo-la-meta.html

Dicevo che nel concorso a preside succederà la stessa cosa perchè secondo me quella formula ideata per gli scritti proprio non funziona.

Da: No 17/06/2016 15:03:38
Si verificherà fra almeno cinque anni.
Di cosa parlate allora?

Da: mi manchi17/06/2016 15:38:11
mi manchi

Da: x gli interessati17/06/2016 15:45:55
manica di disfattisti

Da: @x gli interessati17/06/2016 16:06:24
concordo pienamente

Da: @No17/06/2016 16:07:59
Scusa "no", ma su quali basi dici che il concorso sarà fra tre anni alla luce degli ultimi eventi?

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Da: Prrrrrrrrrrrrr !17/06/2016 16:10:17
Ehehehehehehehehehehe , hanno mandato il regolamento al parere del CNPI , anche se nessuna legge glielo imponeva : ecco perso altro tempo , ma guarda caso !!! Il mio giudizio per chi crede all'imminenza del bando non cambia , e lo esprimo al solito modo : pppppppppppppppppppppppppppppprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr !!!!!!

Da: mi manchi17/06/2016 16:28:52
mi manchi

Da: boh17/06/2016 18:05:18
@No ,i tuoi interventi sono di altissimo livello." Fa moriri ",simpaticissimo!

Da: X @No17/06/2016 18:47:09
...sarà fra tre anni alla luce...

no fra tre anni luce!

Da: Debora senza la h17/06/2016 19:04:09
gli anni luce sono una misura di spazio, non di tempo, ' gniurant !!!

Da: @ mi manchi17/06/2016 19:05:50
Sì, ma quanto ti manco?

Da: Illuminati17/06/2016 19:06:39
Come mai il tar del Lazio non si è ancora pronunciato sui ricorsi alla sanatoria 499/15?

Da: @Illuminati17/06/2016 19:25:36
Non capisco perchè non vogliano estendere il decreto 499/15 anche ai pendenti 2015, dato che così potrebbero prendere due piccioni con una fava, infatti si potrebbe risolvere il problema dei contenziosi e coprire anche se parzialmente le vacanze al 1/9/2016, cosa impossibile con il nuovo concorso. Tanto prima o poi i nodi verranno al pettine, non credano di potersela cavare ignorando il 2011. Quando hanno inserito gli artt. 87 e 88 alla cosiddetta L 107 si sono scavati la fossa con le loro stesse mani. Quindi tu fai un corso intensivo per risolvere i contenziosi 2004/2006 ed escludi, volutamente, il 2011? Qual è dal punto di vista costituzionale e legislativo la differenza tra un ricorso del 2004/2006 e uno del 2011? Spero che il tar non se ne esca con qualche sentenza sfavorevole e pretestuosa, dato che a mio parere non esistono differenze tra cittadini nelle stesse condizioni: i pendenti 2011 sono uguali ai pendenti 2004/2006, a meno che questi ultimi ce l'abbiano più grossa, ma per questo ci vuole una visita specialistica che io purtroppo non posso fare.

Da: @Illuminati17/06/2016 19:27:12
E' chiaro che non si tratta dei pendenti 2015 ma 2011, scusate.

Da: Oscar6217/06/2016 20:06:05
Leggi mio primo post di oggi

Da: Se17/06/2016 22:06:02
Non c' e' volontà, lo potrebbero allargare per togliersi questa petulanza continua.
Alla fine vi boccerebbero quasi tutti come hanno fatto in Sicilia e avrebbero risolto tutto.

Da: Crudelia De Mon e Monsier Le Pelt17/06/2016 22:51:28
La volontà non cè, ma concordo con "@se" al 100 per cento sul fatto sarebbero uccelli senza zucchero per passasse dal corso in Sicilia. Nelle altre regioni sarebbero tutti promossi, in Sicilia appena 1/5, quindi voi siciliani non confidate nel corso intensivo, perchè potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio.

Da: E'' di oggi17/06/2016 22:59:19
La notizia secondo cui i ds dichiarano che quest'anno ci sono state meno bocciature grazie al potenziamento, io invece credo che questo sia l'effetto del doversi pronare ai padroni per avere la mancetta del bonus da 200 euro lordi. Credo che grazie alla 107 i docenti abbiano perso definitivamente la loro indipendenza nella valutazione.

Da: @Crudelia De Mon e Monsier Le Pelt17/06/2016 23:15:08
"Guai a voi, anime prave!
Non isperate mai veder lo cielo:
i' vegno per menarvi a l'altra riva
ne le tenebre etterne, in caldo e 'n gelo."

Da: Disall18/06/2016 10:23:23
Il concorso per diventare DS: Il regolamento al CSPI e il bando forse a settembre. Annotazioni a latere
di Antonio Valentino

1.Trasmessa finalmente, "per parere",  al Consiglio superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), la proposta di Regolamento per "l'accesso ai ruoli della Dirigenza scolastica" attraverso il corso-concorso  . Vi si definiscono ovviamente le procedure concorsuali (compresa l'ipotesi di una prova scritta computer based, sperimentata felicemente nel concorso per i docenti), la durata del corso e del tirocinio e le forme di valutazione dei candidati.

Si parla di settembre / ottobre per la emanazione del bando che dovrà, tra l'altro, disciplinare - articolandole opportunamente - le materie di esame previste dal Regolamento e indicare i termini e le modalità per lo svolgimento delle prove.



Questi i punti di maggiore interesse che interessa qui richiamare.

Sul numero dei posti messi a bando, bisognerà aspettare la data per l'indizione del concorso, mentre per quanto riguarda i requisiti di ammissione è prevista una anzianità di servizio di almeno 5 anni, compreso il servizio pre ruolo (novità).

Ci sarà una prova preselettiva solo se il numero dei candidati sarà superiore a tre volte il numero dei posti messi a bando a livello nazionale. Questa prova - in verità piuttosto criticabile perché rischia di selezionare solo i più veloci ed addestrati - prevede 50 domande a scelta multipla.

La prova scritta consisterà in 5 domande a risposta aperta (un po' sul modello, sembra di capire, del concorso in atto per i docenti), di cui una in lingua ( a scelta del candidato tra inglese, francese spagnolo o tedesco); e verterà sulle  tematiche indicate nell'articolo 10: normativa scolastica; modalità di conduzione di organizzazioni complesse, con particolare riferimento alle istituzioni scolastiche; organizzazione degli ambienti di apprendimento; organizzazione del lavoro e del personale; valutazione e autovalutazione del personale, degli apprendimenti, dei sistemi e dei processi scolastici; diritto civile e amministrativo; contabilità di Stato; sistemi educativi dei Paesi dell'U.E.

Per la prova orale si parla di colloquio sulle tematiche prima citate e sulla conoscenza dell'informatica e della lingua straniera prescelta dal candidato. Si parla anche della possibilità di inserire l'analisi e la soluzione dei casi (che sarebbe opportuno prevedere invece obbligatoriamente).

organizzato a livello regionale e che sarà valutato da specifica commissione.

Seguirà - per i candidati che hanno seguito con profitto il corso di formazione - un tirocinio  di 4 mesi (presso le scuole, con priorità su quelle affidate in reggenza)  a cui seguirà un colloquio finale. Superato il quale si viene inseriti nella graduatoria generale di merito.

È prevista anche la valutazione dei titoli fino ad un massimo di 30 punti. Per la prova scritta e orale le commissioni dispongono di 100 punti per ciascuna di esse.

Ovviamente il regolamento prevede i punteggi da attribuire per le due tipologie di domande (in italiano - massimo 21punti - e in altra lingua scelta - massimo 16 -) e, rispetto all'orale, per la conoscenza dell'informatica (massimo 4 punti) e della lingua straniera (massimo 12).

2.Le novità rispetto al concorso precedente sono evidenti e riguardano soprattutto la prova scritta, i tempi e le modalità di svolgimento del corso di formazione e del tirocinio e la collocazione del colloquio finale.

Non si dice niente sulla durata della prova scritta (sarà definita nel bando) che è aspetto non trascurabile per capire se il Ministero ha finalmente capito che la scelta del concorso ultimo per l'immissione in ruolo dei docenti era sbagliata (8 quesiti complessi e impegnativi in 150' - meno di 20 minuti per quesito!) e che i tempi dovrebbero essere ridefiniti, per questo concorso, in misura congrua (come si dice).

Ad ogni buon conto, farsi carico della fattibilità della prova, prevedendo, per esempio, per ogni domanda tempi medi non inferiori alla mezzora e un contenuto margine ulteriore (per organizzare le risposte e rileggerle), è scelta di buon senso da tenere nel debito conto.

Un'altra annotazione che andrebbe considerata fondamentale: non si riescono a cogliere in modo chiaro - nel Regolamento - gli aspetti caratterizzanti della formazione professionale che si vuole accertare, arricchire e rendere esperta. Forse non è materia di Regolamento, essendo il profilo questione regolata dalla normativa sulla dirigenza pubblica in generale e scolastica in particolare.

Andrebbe però considerato, nella gestione del concorso, che il profilo potenziato del DS previsto dalla Legge 107 (le nuove attribuzioni) richiede esplicitazioni e attenzioni particolari, soprattutto nelle fasi della formazione (sostanzialmente fallimentare nell'esperienza concorsuale precedente) e del tirocinio. Tirocinio  che potrà essere novità importante se gestito non in modo burocratico (in termini di adempimento formale), ma di attività formativa di grande impegno, anche per il Dirigente tutor.

Comunque, sugli  aspetti  che si considerano fondanti della professionalità DS - e verso cui orientare la preparazione dei candidati - andrebbero espressi messaggi significativi e netti, anche attraverso la previsione di prove da strutturare in coerenza e di griglie valutative costruite sulla base di "oggetti valutativi" da definire  a livello nazionale.

Tutto questo nella consapevolezza che anche nell'operazione-concorso si gioca la partita della qualificazione del profilo ds e del tipo di scuola che si vuole.

Un discorso a parte meriterebbe la formazione delle Commissioni. Ma su questo argomento è inutile farsi illusioni e immaginare cose impossibili. Probabilmente prevedere riconoscimenti  non umilianti potrebbe essere un modo per non fare vivere questa esperienza ai DS in servizio - e anche agli altri commissari - come l'ennesima tegola che capita tra capo e collo.

Risulta ad ogni modo chiaro ed evidente dal Regolamento che il percorso per la Dirigenza non è una passeggiata, essendo lungo e complesso - come è giusto che sia - e che molto comunque della qualità della preparazione del futuro dirigente dipenderà dalla cura con cui saranno gestiti i corsi di formazione e il tirocinio.

3.Sarebbe bene comunque, pur impegnandosi al meglio per la buona riuscita di questa esperienza concorsuale,  non gettare nel dimenticatoio discorsi di prospettiva che leghino la selezione del personale per la Dirigenza scolastica alle esperienze di collaborazione e cooperazione, di leadership plurale, di responsabilizzazione rispetto a compiti di coordinamento e presidio di settori della vita di una scuola;  anche attraverso  un più diffuso e definito utilizzo della delega da parte del DS.

Ovviamente il concorso, con le sue prove e i percorsi di formazione e tirocinio, resta sempre lo strumento principe  per il reclutamento; ma favorire uno sviluppo professionale dei docenti che permetta di guardare alla dirigenza come possibile traguardo  (raggiungibile anche grazie ad un portfolio di competenze in cui confluiscano crediti acquisiti sul campo e validi ai fini della progressione di carriera) è opzione da tenere calda e coltivare in prospettiva per assetti scolastici più promettenti sotto il profilo organizzativo - e non solo -.

Da: Figli di papù18/06/2016 10:29:42
Chi ha voluto le riforme che hanno rovinato la scuola? Benestanti e figli di papà!

"Si è disinvestito in istruzione, formazione, e, riforma dopo riforma, stravolto il sistema scolastico".

A sostenerlo, sul settimanale "Il Venerdì di Repubblica", è il giornalista Curzio Maltese.

Nella sua analisi, dal titolo "La Scuola pubblica minacciata da chi teme la democrazia", l'autore dell'editoriale affronta i motivi per cui "la meritocrazia può essere un termine fastidioso". Soprattutto alle élites, che "si sono spaventate per il destino dei propria pargoli".

"Ogni nuovo potere promette un'ondata di meritocrazia e dopo poco si torna alla solita infornata di imbecilli miracolati, inevitabilmente destinati a peggiorare i conti di questa o quell'azienda pubblica o privata, amministrazione, televisione o ente culturale, eppure inamovibili perché garantiti dall'alto".

"L'Italia - continua Maltese - è stata per decenni, dal dopoguerra, un esempio europeo di opportunità. Grazie a grandi investimenti di Stato e un ottimo sistema di istruzione pubblica, il figlio di un operaio, di un contadino, di un impiegato poteva aspirare a migliorare la propria posizione sociale ed economica, nonostante il tradizionale familismo".

E poi? "Poi qualcosa è successo". Per "la sopravvivenza oligarchica, il sistema è cambiato. Si è disinvestito in istruzione".

Come se ne esce? "Non certo importando a casaccio ricette straniere", ammonisce Maltese. Perché quel che funziona all'estero puà essere fallimentare in Italia. Ad esempio, "l'alternanza scuola lavoro può funzionare bene in Germania, dove l'apparato industriale è moderno, fondato su grandi investimenti, innovazione e ricerca".

Da noi, in Italia, invece, "adattare la scuola alle esigenze di un'industria bolsa e a basso livello tecnologico significa creare studenti di serie B, rispetto al resto d'Europa". La stilettata al Governo Renzi è servita.

Da: No 18/06/2016 10:44:55
Per sopra
Bravo o brava ed intelligente.

Da: Che differenza esiste18/06/2016 10:56:13
tra i pendenti del 2011 e quelli del 2004, ci si chiede da più parti? Una sostanziale: quelli del 2011 hanno ricorsi effettivamente pendenti. Credibile che a tutt'oggi non siano stati oggetto di una sentenza definitiva, conoscendo i tempi della giustizia, quelli del 2004 invece...Vi racconto una storiella. Immaginiamo che un concorrente del 2004 non sia riuscito a superare le prove e dunque sia stato bocciato. Propone ricorso. Anche questo respinto. Ma supponiamo che questa persona  abbia parentele e amicizie importanti, in alto, molto in alto. Che fare? Ecco che si palesa l'occasione. Presso una commissione della Camera è in discussione un provvedimento che riguarda la scuola - la futura legge 107/2015 - che nel disegno originario nulla preveda, giustamente, riguardo ai cosiddetti contenziosi pendenti e all'immissione in ruolo di nuovi dirigenti scolastici, anche perché questo avrebbe comportato oneri economici per lo Stato. Ecco dunque la soluzione: un emendamento, subito approvato, che introduce quelli che poi nel testo definitivo diventeranno i commi 87 e 88 dell'unico articolo di legge. Il tutto passa sotto silenzio, apparentemente non se ne accorge nessuno. Si sa anche che questa legge difficilmente verrà discussa in aula, sarà posto infatti il voto di fiducia. Nessuna opposizione, nessuna interrogazione o interpellanza, tace la commissione bilancio, tace anche il governo. Tutti d'accordo dunque!  E' perché non estendere il provvedimento anche ai contenziosi pendenti del 2011? Immaginiamo la scena: non potendo fare un provvedimento ad hoc per una sola persona, la qual cosa accenderebbe troppi riflettori in un clima già non certo sereno, lo si estende al massimo  alla fascia d'appartenenza, vale a dire a quelli che, avendo partecipato a quello specifico concorso, potrebbero avere un contenzioso pendente, per di più c'è anche una sorta di pseudo comitato che si è creato al riguardo e che in più occasioni ha tentato questa strada, senza sortire alcun risultato ma adesso potrebbe tornare utile. Comunque non  bisogna andare oltre, niente contenziosi del 2011, quelli devono aspettare. Certo c'è disparità di trattamento, c'è la Carta costituzionale...ma chi se ne frega:  pensiamo a risolvere il problema cogente, poi ci saranno i ricorsi, i tempi della giustizia, insomma chi vivrà, vedrà...intanto l'obiettivo è raggiunto.  Già potrebbero avere un ricorso pendente...ma la domanda è: ma lo avevano effettivamente, dopo quasi dieci anni, un ricorso ancora pendente? E qui ci vorrebbe la sfera di cristallo, visto che le "carte" non sono mai sortite nonostante polemiche e discussioni conseguenti, restando, fino a questo momento, ben chiuse in cassaforte. Parrebbe, ma il condizionale è d'obbligo, che la maggior parte dei beneficiati non avessero affatto un contenzioso pendente ma che invece ci fossero sentenze definitive del Consiglio di Stato. Così si legge anche  in un'interrogazione presentata  alla Camera dei Deputati, che solleva la questione ma che, stranamente, a tutt'oggi, a distanza di mesi, benché sollecitata, non ha ricevuto ancora risposta dal ministero competente al quale è stata rivolta. Parrebbe, ancora il condizionale, che, all'epoca, siano state presentate delle dichiarazioni o delle auto dichiarazioni sulla sussistenza dei requisiti, sulle quali non si sarebbero effettuati tutti i necessari riscontri e controlli. Distrazione?  C'era tanta fretta, eravamo d'estate quando in Italia può succedere di tutto, mentre  anche i più solerti e attenti si godono la meritata vacanza...Una macchina burocratica che notoriamente ha sempre operato alla moviola, all'improvviso impazzisce e addirittura rompe il muro del suono, al punto che gli interessati, che pure avevano atteso quasi dieci  anni, in due mesi, tra agosto e settembre 2015, mentre iniziarono il nuovo anno scolastico da docenti si ritrovarono, in un battito d'ali, dirigenti scolastici. Miracolo! Basti pensare solo al dato che c'è gente la quale, pur avendo superato un concorso, quello del 2011, e senza contenzioso pendente, sta ancora aspettando la nomina. Loro no: a luglio viene pubblicata la legge e a ottobre già firmano il contratto. Certo poi  sono stati trovati, guarda caso, altri contenziosi pendenti e altri potrebbero ancora sortire, ma questa è un'altra storia...Ovviamente,  se si fosse fatta una "ricognizione" seria e attenta, come stabiliva la norma, tutto ciò non sarebbe accaduto ma bisognava correre. Si sa, cosa fatta capo ha. Molte domande dunque ma nessuna risposta. Ipotesi, solo ipotesi che non trovano smentite ma, allo stato, neppure conferme. Già ma una risposta dovrà pure sortire, se, come auspichiamo da tempo, a chiedere di tirare fuori le carte in modo da fare piena luce sull'intricata matassa e, in particolare, chiarire  se quei ricorsi erano ancora tutti pendenti alla data d'entrata in vigore della legge sulla cosiddetta buona scuola, sarà, se già non lo sta facendo, la Magistratura inquirente. Bisogna solo avere pazienza, molta pazienza, tanto c'è tempo per un eventuale prescrizione. Si sa, sono indagini lunghe e molto delicate. Potrebbero coinvolgere non solo gl'interessati ma personaggi importanti, molto importanti...Certo c'è chi da un poco di tempo a questa parte la notte non dorme sonni tranquilli, magra consolazione per chi aspetta Giustizia ma il tempo, come suol dirsi, è sempre galantuomo. E' importante però mantenere sempre desta l'attenzione, anche dell'opinione pubblica, sulla vicenda. Chi ha sbagliato dovrà pagare e chi ha maturato sacrosanti diritti dovrà vederli riconosciuti: i furbetti nelle patrie galere, gli onesti sulla meritata scranna.

Da: @Che differenza esiste18/06/2016 11:16:07
La differenza esiste eccome! Tra quelli del 2011 non ci sono fratelli, sorelle, cugini, amanti, cognate. Non credo nelle patrie galere, perchè in Italia ci vanno solo i poveracci e i morti di fame, nessuna offesa per costoro perchè anch'io mi ci annovero. Considerate le commistioni esistenti non credo che la giustizia amministrativa possa sopperire a una "deficienza" legislativa e governativa. I nodi verranno al pettine, ma in modo meno traumatico di quello che tu cerchi di delineare.

Da: oscar1962 18/06/2016 11:31:28
x che differenza esiste......analisi fantasticamente e tragicamente vera!!!!!
staremo anni ad aspettare.

Da: @ Che differenza esiste18/06/2016 11:38:00
Bravo/a! Ottima disamina la tua, varrebbe la pena che tu la inviassi a uno opinionista di qualche giornale affinché lo traduca con le dovute integrazioni per ricostruire la storia, in un buon articolo giornalistico. Faremmo un favore alla pubblica opinione e soprattutto a coloro che credono ancora nella meritocrazia e nella giustizia. Di nuovo bravo/a!

Da: mi manchi18/06/2016 14:16:45
mi manchi da morire

Da: @Che differenza esiste18/06/2016 15:14:31
Bravo. Preciso. Deve esserci giustizia. Così deve essere. Auguriamoci al piu' presto.

Da: Cic18/06/2016 15:16:34
Complimenti. Anatomia perfetta e amarissima  di un caso eclatante di mala giustizia.

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