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Abolizione esame avvocato
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Da: lucro incessante | 02/11/2011 12:55:12 |
FONTE: http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-10-28/marzo-2012-144807.shtml?uuid=Aa83noGE&fromSearch Concorrenza nei mercati, nelle professioni e nei servizi pubblici locali: il Governo è intenzionato a a rafforzare gli strumenti di intervento dell'Antitrust per prevenire le contraddizioni tra la promozione della concorrenza e le disposizioni regionali e locali. Sarà poi generalizzata la liberalizzazione degli orari degli esercizi commerciali in accordo con gli enti territoriali. Molte delle misure finalizzate a potenziare la concorrenza nel mercato dei carburanti e delle assicurazioni sono state inserite in una Pdl di iniziativa parlamentare approvata dalla Camera e ora all'esame del Senato. L'esecutivo si impegna poi a completare la liberalizzazione degli ordini professionali e a rafforzare la concorrenza nei servizi pubblici locali. Lo strumento sarà il Dl sviluppo, la cui tempistica al momento è però incerta. | |
Da: u bestia | 02/11/2011 12:57:55 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: Pensieri negativi.... | 02/11/2011 13:04:03 |
Vedete, era appunto questo che dicevo. Non è intenzione del governo liberalizzare le professioni... | |
Da: lucro incessante | 02/11/2011 13:23:22 |
IN EVIDENZA: L'esecutivo si impegna poi a completare la liberalizzazione degli ordini professionali [...] | |
Da: articolo tra 17 e 19 | 02/11/2011 13:33:40 |
Quest'anno l'esame (chiamiamolo così) si farà . Poi tutto cambierà ;) se l'Italia affonda affondano pure i pannoloni! | |
Da: NorthStyle | 02/11/2011 13:39:11 |
INETTI CHE NON SIETE ALTRO... L'ESAME NON SARA' MAI ABOLITO! | |
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Da: articolo tra 17 e 19 | 02/11/2011 13:45:40 |
Ma chi vi pagherà ! Con la crisi e la gente che non ha denaro neanche per mangiare state bene a studio incravattati ad aspettare che si presenti qualche cliente! I PANNOLONI hanno rovinato la categoria... | |
Da: Preoccupato non poco | 02/11/2011 13:58:01 |
Non so nel resto d'Italia, ma qui in Lombardia c'è una crisi nel nostro settore che fa paura | |
Da: esame farsa, protestiamo anche noi | 02/11/2011 13:59:54 |
anche in Campania, ma credo in tutta italia, gli avvocati ormai fanno la fame e i corporativisti non vogliono far liberalizzare perchè per ignoranti e deficienti della materia come sono farebbero ancora più la fame. | |
Da: articolo tra 17 e 19 | 02/11/2011 14:08:05 |
Tra poco non avranno più nenache i soldi per comprarsi i pannoloni per l'incontinenza! Ma quali clienti? | |
Da: u'' bestia | 02/11/2011 14:16:48 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: articolo tra 17 e 19 | 02/11/2011 14:26:52 |
E' ora di cambiare il PANNOLONE! | |
Da: Esame-farsa | 02/11/2011 15:25:12 |
Inviato lucro! Ma come si fa a vederlo nel blog? | |
Da: zab | 02/11/2011 15:54:27 |
Cmq se non procedono ad una liberalizzazione delle professioni ora ....in un momento di crisi totale dei mercati (non solo finanziari)... beh...allora non verrà mai fatta!!! | |
Da: jermain default | 02/11/2011 16:23:14 |
davvero geniale continuare questa discussione. | |
Da: I VECCHI PANNOLONI HANNO PAURA! | 02/11/2011 16:58:59 |
Contro i tentativi di compromissione della approvazione della riforma forense in funzione di una supposta liberalizzazione delle professioni e i progetti di revisione delle circoscrizioni giudiziarie non suffragati da dati certi, il Cnf ha deciso di riunire a Roma, il 12 novembre prossimo, i presidenti degli Ordini forensi, delle Unioni regionali, l'Oua e le associazioni forensi. All'ordine del giorno anche altri temi importanti come il contributo dell'avvocatura allo smaltimento dell'arretrato civile e le iniziative del CNF per dare vita a un progetto di comunicazione che risponda all'esigenza di informare correttamente i cittadini sul ruolo e la funzione degli avvocati in un paese democratico. Alla riunione sono state invitate le Istituzioni e i referenti dei gruppi politici. "Per riaffermare la centralità della nostra professione, del suo ruolo essenziale nello stato di diritto e il suo intento di cooperare con le istituzioni per migliorare il funzionamento della macchina della giustizia abbiamo organizzato un convegno con gli Ordini forensi e le altre componenti dell' Avvocatura e con i referenti dei gruppi politici nell'Auletta dei Gruppi parlamentari il 12 novembre p.v. alle ore 9.30, al Palazzo di Montecitorio, con ingresso dal Campo Marzio", ha scritto Alpa nella lettera di invito. Il presidente del Cnf ha spiegato che "nel corso dell' iter di approvazione della riforma forense alla Commissione Giustizia si sono avvicendate iniziative legislative e interventi politici che ne vorrebbero compromettere la conclusione rapida e positiva. Inoltre, si sono affacciate proposte di riforma delle circoscrizioni giudiziarie che debbono essere vagliate con estrema cura e sulla base di una adeguata raccolta di dati e di informazioni. Per parte sua il Consiglio ha riesaminato le proposte di contenimento dell'arretrato e le sollecitazioni ad elaborare progetti destinati a migliorare la comunicazione per rappresentare adeguatamente l'immagine dell' Avvocatura". Vai alla circolare di convocazione 27-C-2011 | |
Da: I VECCHI PANNOLONI HANNO PAURA! | 02/11/2011 17:00:46 |
Circ. 27-C-2011: Convocazione INCONTRO sabato 12 novembre 2011 ore 9.30 presso l'Aula del Palazzo dei gruppi Parlamentari (Via Campo Marzio 74) dalle ore 9.30 alle 13.30 28/10/2011 N. 27-C-2011 via e-mail e via telefax Ill.mi Signori Avvocati PRESIDENTI DEI CONSIGLI DELL'ORDINE DEGLI AVVOCATI PRESIDENTI DELLE UNIONI REGIONALI FORENSI PRESIDENTE DELLA CASSA FORENSE PRESIDENTE DELL'OUA PRESIDENTI DELLE ASSOCIAZIONI MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVE - in ambito congressuale LORO SEDI Cari Amici, Considerati i provvedimenti legislativi introdotti in via d'urgenza e i recenti interventi politici che investono sensibilmente la materia della professione forense è convocata una riunione con gli Ordini per il giorno 12 novembre p.v. presso l'Aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari (Via di Campo Marzio 74) dalle ore 9.30 alle ore 13.30 sui seguenti punti: •Lettera agli avvocati dal Partito Democratico; •Decreti di stabilizzazione; •Proposta di riduzione dell'arretrato, ipotesi di collaborazione dell'avvocatura; •Raccolta dati sulle circoscrizioni giudiziarie; •Progetti di comunicazione per l'immagine dell'avvocatura. Per ragioni organizzative, è necessario che confermiate la Vostra partecipazione via e-mail al seguente indirizzo: segreteria.presidenza@consiglionazionaleforense.it . Con i più cordiali saluti, Il Presidente Prof. Avv. Guido Alpa Allegati N. 27-C-2011 (135.29 Kb) Partito Democratico: lettera aperta agli avvocati (151.27 Kb | |
Da: I VECCHI PANNOLONI HANNO PAURA! | 02/11/2011 17:04:21 |
Se le vecchie merde si riuniscono significano che hanno paura, quanto sarebbe bello che alpa morisse di infarto proprio nel momento dell'annuncio della liberalizzazione!! | |
Da: Esame pilotato | 02/11/2011 17:47:27 |
siiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii | |
Da: Lucro incessante X Esame farsa | 02/11/2011 18:13:08 |
A vedere cosa amico mio? | |
Da: Gato realista | 02/11/2011 18:33:54 |
è mò io ci volevo dire ha quelo sopra ke si kiama art.17 ke i panoloni no afontano ke quei là galegiano lo sò io co nono mio altro kè. | |
Da: Esame pilotato | 02/11/2011 18:41:06 |
Liberalizzare i servizi professionali: Evidenza empirica sugli avvocati italiani Michele Pellizzari, Giovanni Picay In Italia l'esercizio dell'attività forense è regolamentato sia dal punto di vista dell'accesso alla professione - attraverso l'esame di abilitazione e l'obbligo di praticantato - che dal punto di vista della condotta - attraverso l'imposizione di tariffe minime e la presenza di restrizioni sulle forme contrattuali e sull'uso della pubblicità . Nel 2008, l'Italia aveva l'indice di regolamentazione della professione di avvocato più elevato tra i paesi OCSE dopo la Turchia. In principio, la regolamentazione dovrebbe garantire la protezione dei consumatori in un mercato - quello dei servizi professionali - caratterizzato da considerevoli asimmetrie informative tra professionisti e clienti, in particolare per quanto riguarda la capacità di valutare la qualità del servizio prestato. Le restrizioni alla concorrenza si giustificano, dunque, con l'obiettivo di impedire l'ingresso nella professione da parte di operatori scarsamente qualificati, al costo di un incremento dei prezzi e di una riduzione della quantità scambiata, in un contesto nel quale si ipotizza che gli individui differiscano nel livello di produttività (o, equivalentemente, nella qualità dei servizi prestati). Questo lavoro parte dal presupposto che la produttività non sia l'unico elemento che distingue gli individui che operano nel settore dei servizi professionali. È plausibile, infatti, ritenere che anche il costo necessario a superare le barriere all'ingresso nelle professioni liberali differisca tra individui. Persone la cui famiglia è già presente nella professione hanno, per esempio, un accesso privilegiato alla professione stessa grazie alla possibilità di ottenere informazioni, know-how e rete di clienti dai propri familiari. In questo contesto la presenza di barriere all'ingresso non necessariamente innalza la produttività media del pool di individui che operano nel mercato. L'effetto delle barriere all'ingresso dipende infatti dalla correlazione tra la produttività dell'individuo e la facilità con la quale egli supera le barriere all'ingresso nella professione. Per chiarire il concetto si consideri il seguente esempio: si supponga che gli individui che sopportano i costi minori di ingresso nella professione (per concretezza si pensi ai familiari dei professionisti) siano in media professionisti più capaci degli altri; in questo caso, l'introduzione delle barriere all'ingresso fa sì che il mercato selezioni in maniera naturale gli operatori migliori, perché le barriere ostacolano in modo particolare l'ingresso degli operatori scarsamente produttivi. Al contrario, però, se i migliori professionisti sono coloro che sopportano i costi maggiori di ingresso nella professione, la presenza (o l'innalzamento) delle barriere all'ingresso scoraggia proprio costoro, riducendo la qualità media degli operatori presenti sul mercato. Pertanto, da un punto di vista teorico, l'effetto di una liberalizzazione che riduce i costi di ingresso ha un effetto ambiguo sulla produttività degli operatori di mercato e sulla qualità dei servizi offerti. L'analisi empirica diventa quindi indispensabile per comprendere il ruolo delle restrizioni all'ingresso nelle professioni liberali. A questo scopo, il presente lavoro considera l'universo degli avvocati iscritti agli albi della regione Veneto dal 2000 al 2009. Gli albi sono pubblici e contengono, tra le altre informazioni, il nome, il cognome, l'età , la data di abilitazione e l'indirizzo dello studio di ciascun iscritto. Ciò permette di costruire un indice individuale che misura la difficoltà di accesso alla professione basata sulla frequenza del cognome nell'albo rispetto alla frequenza nella provincia. Questi dati sono successivamente legati alle informazioni derivanti dai Centri per l'Impiego (estratte dal dataset Planet 2.0 elaborato dall'Osservatorio di Veneto Lavoro) che registrano lo status di ciascun lavoratore e permettono, in particolare, di identificare i lavoratori dipendenti della regione Veneto. Poiché è fatto espresso divieto agli iscritti agli albi di essere impiegati come lavoratori dipendenti (tranne in casi specifici facilmente individuabili), è possibile individuare coloro che lasciano la professione identificando gli iscritti che appaiono, in un secondo momento, come lavoratori dipendenti. Infine, dati di origine fiscale permettono di ottenere una misura individuale di reddito. L'insieme di informazioni raccolte permette di analizzare non solo l'effetto delle connessioni familiari sulla probabilità di uscire dalla professione, ma anche l'effetto delle riforma del 2006 (decreto-legge n. 223 del 4 luglio 2006, convertito dalla Legge n. 248 del 4 agosto 2006) che ha abolito le tariffe minime, il divieto di pubblicità e il patto di quota lite, sulla composizione dei flussi in uscita. I risultati dell'analisi mostrano che la probabilità di uscire dalla professione è associata negativamente alla frequenza del cognome nell'albo (relativamente alla frequenza del cognome nella provincia). Ciò sembra indicare che le connessioni familiari hanno un impatto positivo sulla capacità degli individui di operare sul mercato. L'evidenza indica anche che la composizione dei flussi in uscita dalla professione è stata profondamente influenzata dalla riforma del 2006. Negli anni precedenti la riforma, a parità di età , esperienza nella professione, residenza e frequenza del cognome, gli individui che lasciavano la professione provenivano prevalentemente dalle fasce elevate della distribuzione (condizionata) del reddito. Dopo la riforma, accade esattamente il contrario. Poiché il reddito - a parità di età , esperienza nella professione, residenza e frequenza del cognome - può fornire una misura indiretta della qualità dei servizi professionali, l'analisi empirica indica che dopo la riforma la selezione tra gli avvocati sembra operare meglio: escono dalla professione soprattutto i professionisti meno preparati e produttivi, mentre prima avveniva esattamente il contrario | |
Da: mazzinga zeta x esame pilotato | 02/11/2011 18:49:37 |
dopo le prime 4 righe mi è venuto mal di testa. Fai un sunto? Grazie | |
Da: articolo tra 17 e 19 | 02/11/2011 18:55:46 |
"Stare a studio" è espressione usata nel linguaggio comune ed è cosa ben diversa dagli errori grammaticali che si leggono negli atti scritti da noti pannoloni! Ad esempio "Tengo ha precisare" non lo scrive neanche un bambino delle elementari! Hanno paura dei giovani... Più svegli, dinamici e aggiornati ;) | |
Da: Gato realista | 02/11/2011 18:56:14 |
è ma quale sundo ke secondo te e capacie di fare il sundo queto ke si kiama esane pilotato mò?è ma sundo significa riasundo?mò c'è lo chiedo ha nono alora di farlo è poi lo scivo io cosi si capiscie meglio ciao. | |
Da: Gato realista | 02/11/2011 18:57:14 |
è ma nono mio dicie ke no a paura di voi ha paura sl di me ke forze no lo supero il congorso ma di voi propio..ilusi! | |
Da: x tutti | 02/11/2011 19:19:58 |
ma non si può bannare quel mentecatto sgrammaticato??? | |
Da: u bestia | 02/11/2011 19:21:12 |
- Messaggio eliminato - | |
Da: mazzinga zeta | 02/11/2011 19:58:05 |
Il gato mato vigila sul teto l gato mato guarda tuti con sospeto dall'alto controla ogni strano movimento | |
Da: Gato realista | 02/11/2011 20:32:40 |
è ma ha me dite mò?è ke significa mò banare è mentecato?è ma io ha voi ke vi o fato?è voi siete sl invidiosi de la richeza mia queta è. | |
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