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Concorso per 12.000 DOCENTI - I QUIZ
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Da: Laudomia 14/02/2013 16:30:31
@ fil
Direi prorio di no, solo il vocabolario.
Rispondi

Da: matira 14/02/2013 17:52:18
salve ragazzi e grazie a tutti come sempre per la collaborazione.. trovo molto utile la discussione fatta oggi.. mi sono un pochino calmata rispetto a ieri e sto riprendendo a studiare (anche le avvertenze generali.. non si sa mai!).. adesso inizio anche io ad addentrarmi nell'ottica della costruzione di unità didattiche. Ho un libro di storia e geografia di quarta elementare della mia piccola vicina di casa che orgogliosamente mi ha prestato il suo libro e adesso sbircio gli argomenti. Non ho trovato però testi di matematica. Sapete se ci sono risorse online? sempre per i testi della primaria intendo
Rispondi

Da: a belli vero 14/02/2013 18:04:11
stavo pensando di esercitarmi a creare campi di esperiendo me questo chiederanno per infanzia, no???? (spero giungano risposte)...
Quindi lo schema è questo:
Progetto: Xxxx
Titolo:xxx
sogg. coinvolti: xxxx
motivazione: xxx
finalità: xxxxxx
obiettivi: xxxxxx
articolazione:xxxx

MATIRA HAI UNA MAIL... posso scriverti??
Rispondi

Da: a belli vero 14/02/2013 18:07:44
io purtroppo sono lontana da mio nipote ... a chi chiedere libri??? ahimé nessuno :(((
Rispondi

Da: matira 14/02/2013 18:13:14
sì, certo che puoi
maria.rita.raucea@hotmail.it
Rispondi

Da: a belli vero 14/02/2013 18:26:32
mail for you :)
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Da: matira 14/02/2013 19:38:15
ho provato a rispondere :)
Rispondi

Da: esempio lezione 14/02/2013 20:11:47
X INGAERRE
Hai compreso benissimo. Ogni unità si conclude con una verifica finale.....
Però il tuo intervento mi ha fatto riflettere meglio sulla differenza tra lezione, unità didattica, unità di apprendimento.... Il confronto aiuta!
L'unità didattica e l'unità di apprendimento sono strutturate allo stesso modo (obiettivi, contenuti, metodi, strumenti ecc...) però l'unità di apprendimento mette al centro l'apprendimento dell'alunno che costruisce le conoscenze, mentre l'unità didattica dà più risalto alle strategie di insegnamento.
Oggi, quindi, è più giusto parlare di unità di apprendimento.
Ogni unità di apprendimento si articola su una o più ore (non lezioni). Il termine lezione è meglio non usarlo per i motivi che ho esposto nel precedente intervento.
Nelle progettazioni spesso viene anche indicato il "tempo" per realizzare le attività, espresso in ore.

Rispondi

Da: INGAERRE 14/02/2013 20:49:15
@esempio di lezione
grazie adesso è più chiaro
Rispondi

Da: Manuemme 14/02/2013 21:57:44
Anche per me e' stato utilissimo il confronto odierno e come te, Matira, sto cercando di sviluppare unita' sui traguardi dei campi di esperienza.
A domani se ci sarete!
Rispondi

Da: Fruit 14/02/2013 22:35:09
Come vaaaaaaaaa?
Rispondi

Da: Fruit 14/02/2013 22:39:48
@esempio lezione
Ho appena letto il tuo post, quindi parliamo alla luce delle Indicazioni 2012 di unità di apprendimento? Come progettiamo una UDA per l'infanzia? Potresti illuminarmi?
Grazie mille
Rispondi

Da: esempio lezione 14/02/2013 23:25:14
Fruit,
sì, alla luce delle Indicazioni 2012.
Guarda questo esempio:

http://www.rosalbacorallo.it/terza%20ua.html

Per quanto riguarda eventualmente l'uso della LIM:
Memorizzazione ed esecuzione di canti e filastrocche (file audio)
Osservazione di fenomeni naturali, con particolare riferimento alla primavera (filmati)
Attività di costruzione di insiemi attraverso il raggruppamento di oggetti e/ immagini con caratteristiche comuni (con la tecnica del trascinamento degli oggetti negli insiemi, come indicato nella lezione di matematica)
Ascolto e riproduzione di ritmi (file audio)
Rispondi

Da: esempio lezione 14/02/2013 23:38:37
Le UDA della Moratti erano strutturate diversamente.
Vi riporto il link ad una UDA morattiana:

https://docs.google.com/file/d/0B8BTUqjqVdQOdTg4aHNRQUR1VGs/edit?pli=1

...complesse e....rigide!
Rispondi

Da: esempio lezione 14/02/2013 23:43:10
Infine....
le tracce di oggi classi A029 e A030 scienze motorie:

1) Evoluzione e educazione dal gioco-sport all'avviamento allo sport
2) I principali approcci metodologici in educazione motoria
3) Come riesce a mantenere alta la motivazione durante la lezione motoria: proposte didattiche
4) Coscienza e consapevolezza delle reazioni fisiologiche allo sforzo fisico e strategie di recupero
Rispondi

Da: rossanaaa82 15/02/2013 07:53:23
@esempio di lezione grazie!
@ingaerre ancora sono molto indietro nello studio, posso chiederti da dove stai studiando il programma per a33
grazie
Rispondi

Da: Manuemme 15/02/2013 08:37:41
Buongiorno! Io direi che dopo 2 giorni di concorso si possa dire con certezza che non e' stato usato un criterio univoco di formazione delle tracce, c'è chi ha avuto domande solo di riflessione, chi domande del tutto concettuali, chi ha dovuto improvvisare lezioni, chi ha trovato autori o correnti filosofiche minori, ecc... Questo secondo me significa che potremmo davvero ritrovare di tutto nelle tracce infanzia e primaria, io non escludo neanche una citazione delle sorelle Agazzi o di un Froebel, per non parlare di poter trovare una domanda su gli ordinamenti 91, e magari anche il contratto docenti.. Insomma io mi sento punto e a capo convinta che ogni argomento del programma potrebbe esserci e soprattutto richiesto in qualsiasi forma, non e' uno scoraggiarsi ma un non cercare di focalizzarmi troppo su alcune tipologie di risposta.
Rispondi

Da: oz 15/02/2013 09:01:12
........a questo punto direi che la mancanza di avv, gen . nei quesiti è principalmente dovuta al fatto che la commissione dovrà comprarsele e studiarle...!!!!! cosa quanto mai improbabile .... non mi vorrei certo trovare nei loro panni a correggere argomenti di cui non so una cippalippa!!!!!!
Rispondi

Da: INGAERRE 15/02/2013 09:27:04
@ rossanaa82
sto studiando dal testo specifico della edixes, dai testi di fisica delle scuole superiori (per le parti lavoro, calore energia) da appunti scaricati da internet (in particolare per motori a scoppio ed elettrici) da un vecchio testo di disegno dell'I.T. per geometri (proiezioni ortogonali, prospettiva, teoria delle ombre etc.) e da materiale scaricato in rete da siti di prof. di tecnologi (fatto molto bene sito Prof.Rosario Berardi, che approfitto per ringraziare per la quantità e la qualità eccellente del materiale messo a disposizione)
Rispondi

Da: INGAERRE 15/02/2013 09:29:22
@ Manuemme
concordo con te bisogna comunque ripetere tutto il programma, potremmo trovarci di fronte a quesiti di qualsiasi genere.
Torno a studiare......... buono studio a tutti
Rispondi

Da: alessio76 15/02/2013 09:46:16
buongiorno ingaerre !
cmq la prospettiva non fa parte del programma mi sembra
Rispondi

Da: INGAERRE 15/02/2013 10:04:28
@ alessio
buongiorno a te
mi sa che hai ragione io mi sono fatta fuorviare dal fatto che sul testo della Edixex è riportata anche la prospettiva e la teoria delle ombre.
Meno male ...... una cosa in meno da studiare!!!
Rispondi

Da: alessio76 15/02/2013 10:58:01
io nn so da dove iniziare :(((
Rispondi

Da: alix78 15/02/2013 17:24:13
ciao a tutti...qualcuno ha scritto che potrebbe (per infanzia e primaria) uscire una domanda sul contratto nazionale docenti, io non saprei da dove cominciare. qualcuno sa dirmi cosa scriverebbe?
concordo invece su progettazione didattica e Unità di apprendimento
Rispondi

Da: F71 15/02/2013 20:10:53
X MANUEMME

concordo e sottoscrivo!!
Rispondi

Da: matira 15/02/2013 20:32:45
tutto tace stasera :)
Rispondi

Da: esempio lezione 15/02/2013 21:27:33
X alix78
sul CCNL comparto scuola (l'ultimo è del triennio 2006-2009) sono importanti i seguenti articoli:
L'art. 26 dell'ultimo contratto (CCNL), in cui si legge che la funzione docente realizza il processo d'insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici, definiti per i vari ordini e gradi dell'istruzione.
Essa si fonda sull'autonomia culturale e professionale dei docenti e si esplica nelle attività individuali e collegiali, nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio.

Attività di insegnamento (art. 28 CCNL)
Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali all'insegnamento.
L''attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell'infanzia, in 22 ore settimanali nella scuola primaria (con l'aggiunta di 2 ore da dedicare alla programmazione didattica in incontri collegiali dei docenti) e in 18 ore settimanali nelle scuole secondarie, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali.
L'ora di lezione si intende della durata di 60 minuti; il Regolamento dell'autonomia dà facoltà di deliberare l'adozione di unità di lezioni di durata diversa, ma in tal caso sorge l'obbligo del recupero delle "residue frazioni di tempo" nell'ambito delle attività didattiche programmate dall'istituzione scolastica. Quando la riduzione della durata oraria è dovuta a cause di forza maggiore (insuperabili difficoltà dei trasporti, doppi turni...), non grava sui docenti l'obbligo di recupero.

Le attività funzionali all'insegnamento (art. 29 del CCNL)
L'attività funzionale all'insegnamento individua 4 ambiti che possiamo accorpare in 2 categorie:
Alla prima categoria appartengono 2 ambiti di attività non quantificabili:
1.    Attività individuali quali la preparazione delle lezioni, la correzione degli elaborati, i rapporti individuali con le famiglie;
2.    Attività collegiali per lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compilazione degli atti relativi alla valutazione.
Alla seconda categoria appartengono gli altri 2 ambiti quantificabili:
1.    Attività collegiali di partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti ivi compresa l'attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali, fino a 40 ore annue.
2.    Attività collegiali di partecipazione alle riunioni dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione, fino a 40 ore annue.
Le attività funzionali sono programmate con il Piano Annuale delle attività. Esso è direttamente collegato al POF e consiste nella programmazione e calendarizzazione degli impegni di lavoro dei docenti nel corso dell'anno scolastico. Il Piano è predisposto dal Dirigente Scolastico e deliberato dal Collegio dei docenti.

Profilo professionale dei docenti (art. 27)
Nel Contratto Collettivo Nazionale (CCNL) del comparto scuola, l'art. 27 delinea il profilo professionale del docente, costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell'esperienza didattica, l'attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica.
Dalla lettura dell'art. 27 del CCNL, le competenze dell'insegnante appaiono riferibili a 3 aree:
â��    L'area delle competenze disciplinari, da aggiornare con attività di studio, così che il docente sia in grado di collocare finalità e obiettivi di apprendimento della propria disciplina all'interno delle finalità del sistema scuola;
â��    L'area delle competenze psico-pedagogiche e relazionali, così che il docente sia in grado di individuare i diversi stili e ritmi di apprendimento e di gestire costruttivamente le relazioni all'interno della classe, nella consapevolezza che i messaggi di "contenuto" sono sempre messaggi di "relazione" e che la comunicazione non è centrata su "quello che io voglio dire" ma su "quello che l'altro capisce";
â��    L'area delle competenze organizzative, così che il docente sia in grado di costruire il progetto educativo nella collegialità e attuarlo nel contesto dato, seguendo le regole e lo stile di lavoro della scuola pubblica.

Rispondi

Da: alix78 15/02/2013 22:50:47
x esempio lezione
grazie mille!
Rispondi

Da: a belli vero 16/02/2013 10:03:04
raga buondì ... domanda... ma oggi c'è ansas non più erre e indire, giusto
Rispondi

Da: Manuemme 16/02/2013 10:12:38
@belli vera
E' una cosa che devo ancora ripassare ma se non sbagli l'indire e' stato ripristinato.
Qualcuno sa aiutarci meglio?
Rispondi

Pagina: 1, 2, 3, 4, 5, 6, ..., 655, 656, 657, 658, 659, 660, 661, 662, 663, 664, 665, ..., 698, 699, 700, 701, 702, 703 - Successiva >>

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Da: Laudomia	14/02/2013 16:30:31
@ fil Direi prorio di no, solo il vocabolario.
Rispondi

Da: matira	14/02/2013 17:52:18
salve ragazzi e grazie a tutti come sempre per la collaborazione.. trovo molto utile la discussione fatta oggi.. mi sono un pochino calmata rispetto a ieri e sto riprendendo a studiare (anche le avvertenze generali.. non si sa mai!).. adesso inizio anche io ad addentrarmi nell'ottica della costruzione di unità didattiche. Ho un libro di storia e geografia di quarta elementare della mia piccola vicina di casa che orgogliosamente mi ha prestato il suo libro e adesso sbircio gli argomenti. Non ho trovato però testi di matematica. Sapete se ci sono risorse online? sempre per i testi della primaria intendo
Rispondi

Da: a belli vero	14/02/2013 18:04:11
stavo pensando di esercitarmi a creare campi di esperiendo me questo chiederanno per infanzia, no???? (spero giungano risposte)... Quindi lo schema è questo: Progetto: Xxxx Titolo:xxx sogg. coinvolti: xxxx motivazione: xxx finalità: xxxxxx obiettivi: xxxxxx articolazione:xxxx MATIRA HAI UNA MAIL... posso scriverti??
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Da: a belli vero	14/02/2013 18:07:44
io purtroppo sono lontana da mio nipote ... a chi chiedere libri??? ahimé nessuno :(((
Rispondi

Da: matira	14/02/2013 18:13:14
sì, certo che puoi maria.rita.raucea@hotmail.it
Rispondi

Da: a belli vero	14/02/2013 18:26:32
mail for you :)
Rispondi

Da: matira	14/02/2013 19:38:15
ho provato a rispondere :)
Rispondi

Da: esempio lezione	14/02/2013 20:11:47
X INGAERRE Hai compreso benissimo. Ogni unità si conclude con una verifica finale..... Però il tuo intervento mi ha fatto riflettere meglio sulla differenza tra lezione, unità didattica, unità di apprendimento.... Il confronto aiuta! L'unità didattica e l'unità di apprendimento sono strutturate allo stesso modo (obiettivi, contenuti, metodi, strumenti ecc...) però l'unità di apprendimento mette al centro l'apprendimento dell'alunno che costruisce le conoscenze, mentre l'unità didattica dà più risalto alle strategie di insegnamento. Oggi, quindi, è più giusto parlare di unità di apprendimento. Ogni unità di apprendimento si articola su una o più ore (non lezioni). Il termine lezione è meglio non usarlo per i motivi che ho esposto nel precedente intervento. Nelle progettazioni spesso viene anche indicato il "tempo" per realizzare le attività, espresso in ore.
Rispondi

Da: INGAERRE	14/02/2013 20:49:15
@esempio di lezione grazie adesso è più chiaro
Rispondi

Da: Manuemme	14/02/2013 21:57:44
Anche per me e' stato utilissimo il confronto odierno e come te, Matira, sto cercando di sviluppare unita' sui traguardi dei campi di esperienza. A domani se ci sarete!
Rispondi

Da: Fruit	14/02/2013 22:35:09
Come vaaaaaaaaa?
Rispondi

Da: Fruit	14/02/2013 22:39:48
@esempio lezione Ho appena letto il tuo post, quindi parliamo alla luce delle Indicazioni 2012 di unità di apprendimento? Come progettiamo una UDA per l'infanzia? Potresti illuminarmi? Grazie mille
Rispondi

Da: esempio lezione	14/02/2013 23:25:14
Fruit, sì, alla luce delle Indicazioni 2012. Guarda questo esempio: http://www.rosalbacorallo.it/terza%20ua.html Per quanto riguarda eventualmente l'uso della LIM: Memorizzazione ed esecuzione di canti e filastrocche (file audio) Osservazione di fenomeni naturali, con particolare riferimento alla primavera (filmati) Attività di costruzione di insiemi attraverso il raggruppamento di oggetti e/ immagini con caratteristiche comuni (con la tecnica del trascinamento degli oggetti negli insiemi, come indicato nella lezione di matematica) Ascolto e riproduzione di ritmi (file audio)
Rispondi

Da: esempio lezione	14/02/2013 23:38:37
Le UDA della Moratti erano strutturate diversamente. Vi riporto il link ad una UDA morattiana: https://docs.google.com/file/d/0B8BTUqjqVdQOdTg4aHNRQUR1VGs/edit?pli=1 ...complesse e....rigide!
Rispondi

Da: esempio lezione	14/02/2013 23:43:10
Infine.... le tracce di oggi classi A029 e A030 scienze motorie: 1) Evoluzione e educazione dal gioco-sport all'avviamento allo sport 2) I principali approcci metodologici in educazione motoria 3) Come riesce a mantenere alta la motivazione durante la lezione motoria: proposte didattiche 4) Coscienza e consapevolezza delle reazioni fisiologiche allo sforzo fisico e strategie di recupero
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Da: rossanaaa82	15/02/2013 07:53:23
@esempio di lezione grazie! @ingaerre ancora sono molto indietro nello studio, posso chiederti da dove stai studiando il programma per a33 grazie
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Da: Manuemme	15/02/2013 08:37:41
Buongiorno! Io direi che dopo 2 giorni di concorso si possa dire con certezza che non e' stato usato un criterio univoco di formazione delle tracce, c'è chi ha avuto domande solo di riflessione, chi domande del tutto concettuali, chi ha dovuto improvvisare lezioni, chi ha trovato autori o correnti filosofiche minori, ecc... Questo secondo me significa che potremmo davvero ritrovare di tutto nelle tracce infanzia e primaria, io non escludo neanche una citazione delle sorelle Agazzi o di un Froebel, per non parlare di poter trovare una domanda su gli ordinamenti 91, e magari anche il contratto docenti.. Insomma io mi sento punto e a capo convinta che ogni argomento del programma potrebbe esserci e soprattutto richiesto in qualsiasi forma, non e' uno scoraggiarsi ma un non cercare di focalizzarmi troppo su alcune tipologie di risposta.
Rispondi

Da: oz	15/02/2013 09:01:12
........a questo punto direi che la mancanza di avv, gen . nei quesiti è principalmente dovuta al fatto che la commissione dovrà comprarsele e studiarle...!!!!! cosa quanto mai improbabile .... non mi vorrei certo trovare nei loro panni a correggere argomenti di cui non so una cippalippa!!!!!!
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Da: INGAERRE	15/02/2013 09:27:04
@ rossanaa82 sto studiando dal testo specifico della edixes, dai testi di fisica delle scuole superiori (per le parti lavoro, calore energia) da appunti scaricati da internet (in particolare per motori a scoppio ed elettrici) da un vecchio testo di disegno dell'I.T. per geometri (proiezioni ortogonali, prospettiva, teoria delle ombre etc.) e da materiale scaricato in rete da siti di prof. di tecnologi (fatto molto bene sito Prof.Rosario Berardi, che approfitto per ringraziare per la quantità e la qualità eccellente del materiale messo a disposizione)
Rispondi

Da: INGAERRE	15/02/2013 09:29:22
@ Manuemme concordo con te bisogna comunque ripetere tutto il programma, potremmo trovarci di fronte a quesiti di qualsiasi genere. Torno a studiare......... buono studio a tutti
Rispondi

Da: alessio76	15/02/2013 09:46:16
buongiorno ingaerre ! cmq la prospettiva non fa parte del programma mi sembra
Rispondi

Da: INGAERRE	15/02/2013 10:04:28
@ alessio buongiorno a te mi sa che hai ragione io mi sono fatta fuorviare dal fatto che sul testo della Edixex è riportata anche la prospettiva e la teoria delle ombre. Meno male ...... una cosa in meno da studiare!!!
Rispondi

Da: alessio76	15/02/2013 10:58:01
io nn so da dove iniziare :(((
Rispondi

Da: alix78	15/02/2013 17:24:13
ciao a tutti...qualcuno ha scritto che potrebbe (per infanzia e primaria) uscire una domanda sul contratto nazionale docenti, io non saprei da dove cominciare. qualcuno sa dirmi cosa scriverebbe? concordo invece su progettazione didattica e Unità di apprendimento
Rispondi

Da: F71	15/02/2013 20:10:53
X MANUEMME concordo e sottoscrivo!!
Rispondi

Da: matira	15/02/2013 20:32:45
tutto tace stasera :)
Rispondi

Da: esempio lezione	15/02/2013 21:27:33
X alix78 sul CCNL comparto scuola (l'ultimo è del triennio 2006-2009) sono importanti i seguenti articoli: L'art. 26 dell'ultimo contratto (CCNL), in cui si legge che la funzione docente realizza il processo d'insegnamento/apprendimento volto a promuovere lo sviluppo umano, culturale, civile e professionale degli alunni, sulla base degli obiettivi previsti dagli ordinamenti scolastici, definiti per i vari ordini e gradi dell'istruzione. Essa si fonda sull'autonomia culturale e professionale dei docenti e si esplica nelle attività individuali e collegiali, nella partecipazione alle attività di aggiornamento e formazione in servizio. Attività di insegnamento (art. 28 CCNL) Gli obblighi di lavoro del personale docente sono articolati in attività di insegnamento ed in attività funzionali all'insegnamento. L''attività di insegnamento si svolge in 25 ore settimanali nella scuola dell'infanzia, in 22 ore settimanali nella scuola primaria (con l'aggiunta di 2 ore da dedicare alla programmazione didattica in incontri collegiali dei docenti) e in 18 ore settimanali nelle scuole secondarie, distribuite in non meno di cinque giornate settimanali. L'ora di lezione si intende della durata di 60 minuti; il Regolamento dell'autonomia dà facoltà di deliberare l'adozione di unità di lezioni di durata diversa, ma in tal caso sorge l'obbligo del recupero delle "residue frazioni di tempo" nell'ambito delle attività didattiche programmate dall'istituzione scolastica. Quando la riduzione della durata oraria è dovuta a cause di forza maggiore (insuperabili difficoltà dei trasporti, doppi turni...), non grava sui docenti l'obbligo di recupero. Le attività funzionali all'insegnamento (art. 29 del CCNL) L'attività funzionale all'insegnamento individua 4 ambiti che possiamo accorpare in 2 categorie: Alla prima categoria appartengono 2 ambiti di attività non quantificabili: 1. Attività individuali quali la preparazione delle lezioni, la correzione degli elaborati, i rapporti individuali con le famiglie; 2. Attività collegiali per lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compilazione degli atti relativi alla valutazione. Alla seconda categoria appartengono gli altri 2 ambiti quantificabili: 1. Attività collegiali di partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti ivi compresa l'attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini trimestrali, quadrimestrali e finali, fino a 40 ore annue. 2. Attività collegiali di partecipazione alle riunioni dei consigli di classe, di interclasse, di intersezione, fino a 40 ore annue. Le attività funzionali sono programmate con il Piano Annuale delle attività. Esso è direttamente collegato al POF e consiste nella programmazione e calendarizzazione degli impegni di lavoro dei docenti nel corso dell'anno scolastico. Il Piano è predisposto dal Dirigente Scolastico e deliberato dal Collegio dei docenti. Profilo professionale dei docenti (art. 27) Nel Contratto Collettivo Nazionale (CCNL) del comparto scuola, l'art. 27 delinea il profilo professionale del docente, costituito da competenze disciplinari, psicopedagogiche, metodologico-didattiche, organizzativo-relazionali e di ricerca, documentazione e valutazione tra loro correlate ed interagenti, che si sviluppano col maturare dell'esperienza didattica, l'attività di studio e di sistematizzazione della pratica didattica. Dalla lettura dell'art. 27 del CCNL, le competenze dell'insegnante appaiono riferibili a 3 aree: â�� L'area delle competenze disciplinari, da aggiornare con attività di studio, così che il docente sia in grado di collocare finalità e obiettivi di apprendimento della propria disciplina all'interno delle finalità del sistema scuola; â�� L'area delle competenze psico-pedagogiche e relazionali, così che il docente sia in grado di individuare i diversi stili e ritmi di apprendimento e di gestire costruttivamente le relazioni all'interno della classe, nella consapevolezza che i messaggi di "contenuto" sono sempre messaggi di "relazione" e che la comunicazione non è centrata su "quello che io voglio dire" ma su "quello che l'altro capisce"; â�� L'area delle competenze organizzative, così che il docente sia in grado di costruire il progetto educativo nella collegialità e attuarlo nel contesto dato, seguendo le regole e lo stile di lavoro della scuola pubblica.
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Da: alix78	15/02/2013 22:50:47
x esempio lezione grazie mille!
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Da: a belli vero	16/02/2013 10:03:04
raga buondì ... domanda... ma oggi c'è ansas non più erre e indire, giusto
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Da: Manuemme	16/02/2013 10:12:38
@belli vera E' una cosa che devo ancora ripassare ma se non sbagli l'indire e' stato ripristinato. Qualcuno sa aiutarci meglio?
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