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Soppresso il concorso per Dirigente Scolastico in Lombardia
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Da: mago zurlì18/09/2015 21:38:09
dai basta qui siamo rimasi 44 gatti.....:-)
Rispondi

Da: mago zurlì18/09/2015 21:40:03
dai basta qui siamo rimasi 44 gatti.....:-)
https://www.youtube.com/watch?v=2jDOj0Xhcc8
Rispondi

Da: @mago e fata18/09/2015 21:40:25
Ognuno è libero di credere o di non credere, ma penso che per arrivare al dunque basti solo un minimo di buon senso. Confidare ancora nella giustizia amministrativa sarebbe un'offesa per l'intelligenza e per la dignità di ciascuno di noi.
Rispondi

Da: x tutti18/09/2015 21:47:06
qui la gente sa come andrà il 22/9 in CdS, sa se si rifarà o no il concorso per tutti o per alcuni...ma tutte queste certezze chi ve le da'?
Rispondi

Da: secondo annullamento18/09/2015 21:57:45
che il 22/09 il CdS respingerà il merito della sospensiva è una certezza matematica (con l'assunzione per legge sono venute meno le esigenze cautelari) e che successivamente respingerà il ricorso confermando in maniera definitiva il secondo annullamento è piu' che certo (il presidente non è che prima non aveva i requisiti e adesso li ha).
il problema è sapere a cosa porterà questo annullamento visto che oramai i posti disponibili sono quasi nulli.
si rifà il concorso per i 350 rimasti fuori?
si rifà il concorso per i 996?
non lo so,molto dipenderà da cosa il CdS ordinerà all'amministrazione di fare.
staremo a vedere, ma penso che questo concorso riserverà altri colpi di scena.
Rispondi

Da: @xtutti18/09/2015 22:11:22
Semplicemente il buon senso
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Da: @secondo annullamento18/09/2015 22:13:33
Per sapere come finirà vi basterà leggere l'iter del concorso di Sicilia 2004
Rispondi

Da: ?il governo che fine fará? 18/09/2015 23:27:17
Ciao Nunzia, ritengo che le hai indovinate tutte. Mi chiedo se la riorganizzazione del concorso coinciderá con la formazione di un nuovo governo e un nuovo Presidente del Consiglio? Buon lavoro.
Rispondi

Da: ma...19/09/2015 00:11:15
indovinate tutte? Ma ...sei sicuro?
500 euro  non da documentare: pagatevi una psicoterapia per elaborare il lutto
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Da: i 5''''''19/09/2015 00:37:35
ma cosa dite mai?
Rispondi

Da: @ma....19/09/2015 07:42:21
Anche gli 80 euro non erano documentabili e spendibili anche per ridare fiato all'economia, infatti li ho dovuti tornare indietro e rimanere con mezzo stipendio a febbraio di quest'anno. Quei 500 euro torneranno, anche se fosse come dici, cioè non documentabili, allo stato sotto forma e di iva (quasi un quarto, quindi 110 euro) e di irpef, perché la lauta cifra aumenterà l'imponibile annuale. Ti consiglio di essere più attento e critico rispetto alle stronzate che ci propinano attraverso mass--media manipolati, poi fa ciò che credi. Io rimango della mia posizione, il Maestro mi ha insegnato che "a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca".
Rispondi

Da: @ma...19/09/2015 09:05:56
E aggiungo che non mi fido né di questo governo, finchè dura, né del pd che non voterò mai più, anche se ci mettesse la faccia un santo. Ho detto tutto, passo e chiudo forevere...
Rispondi

Da: Basta televendite19/09/2015 09:08:16
L'allarme è stato lanciato per le scuole italiane da Cittadinanza attiva. Secondo i dati forniti, il 21% degli edifici presenta lesioni strutturali e in quasi la metà dei casi (45%) gli interventi necessari richiesti non sono stati effettuati.

L'allarme contenuto nel "Rapporto su sicurezza, qualità ed accessibilità a scuola" di Cittadinanzattiva si amplifica se si considera che ben il 73% delle scuole si trova in zona a rischio sismico, il 14% a rischio idrogeologico.

Il Rapporto ha monitorato ben 101 edifici in 13 Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia e Veneto).

"Il 15% delle aule - scrivono nel comunicato - presenta distacchi di intonaco o segni di fatiscenza; nel 23% delle classi le finestre non sono integre. Alla richiesta di piccoli lavori di manutenzione, nel 12% dei casi l'ente proprietario non è mai intervenuto e nel 21% lo ha fatto con molto ritardo. Nella metà delle aule gli arredi non sono a norma, in circa una su 5 ci sono banchi o sedie sono rotti. I cortili sono presenti nell'87% delle scuole ma talvolta vengono usati come magazzino o come parcheggio (1 su 3). Il 42% dei bagni è sprovvisto di carta igienica, il 53% di sapone, il 77% di asciugamani e il 49% di scopini per il wc. Una scuola su 4 è priva di bagni per studenti con disabilità. Il 50% degli edifici su più piani dispone di un ascensore, che nel 12% dei casi non funziona. Per quanto riguarda la sicurezza interna, conclude Cittadinanzattiva, mancano scale di sicurezza nel 26% delle scuole, solo il 34% presenta vetrate a norma e le porte con apertura antipanico sono assenti nel 74% delle aule. In più di un edificio su 4, l'impianto elettrico è completamente o parzialmente inadeguato. Nell'ultimo anno sono accorsi 340 incidenti a studenti e personale ed il 44% degli istituti lascia i cancelli aperti durante le ore di lezione. Infine, poco più di una scuola su tre possiede il certificato di agibilità statica (38%), di agibilità igienico-sanitaria (35%) e di prevenzione incendi (32%)."
Rispondi

Da: Basta televendite19/09/2015 09:13:22
Se uno vuole le cose buone ci vogliono i soldi: mettere in sicurezza le scuole italiane non solo proteggerebbe l'incolumità dei nostri figli ma darebbe anche un sacco di lavoro al comparto edilizia che è al fallimento. Ma si preferiscono le televendite con camicia bianca, pantaloni blu e nei, tanti, tanti nei...

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Da: Dal WEB19/09/2015 12:42:57
Il solito spettacolo della sinistra che si frantuma all'infinito, e anche dopo frantumata prosegue nella dispersione delle energie, preda di un virus che sembra non abbandonarla. E al di là del discorso sulla sinistra, l'eterno argomento della costruzione di un fronte che si contrapponga al governo Renzi. Il riferimento è alla raccolta delle firme per gli otto referendum proposti da "Possibile", la neo associazione fondata da Pippo Civati dopo la sua uscita dal Pd. Si tratta di un gruppo di quesiti (dei quali qui non discuto il merito) costruiti attorno a quattro temi (scuola, lavoro, democrazia, ambiente), con un denominatore comune: smontare ciò che è stato prodotto dal governo Renzi, dalla nuova legge elettorale alla riforma del lavoro, a quella della scuola (qui il dettaglio). Ora, leggendo i titoli dei referendum, verrebbe da pensare che su di essi potrebbero convergere tutti coloro che vedono le politiche di Renzi come il fumo negli occhi, mentre nella realtà, in una maniera pù o meno dichiarata, Sel di Vendola, la Cgil, Landini (come Fiom o come "Coalizione sociale) e M5S non hanno aderito, o se qualcuno ha firmato lo ha fatto a titolo personale, come il grillino Di Battista  (qui un articolo di Jacopo Jacoboni dal sito de La Stampa)

Da che cosa è determinato, secondo me, questo stato di cose all'apparenza incoerente?

1) É probabile che giochi il timore di non raggiungere il quorum delle 500 mila firme necessarie: è facile obiettare con Catalano, che se non si aderisce alla raccolta di firme (sarebbe sufficiente la mobilitazione della sola Cgil), difficilmente si potrà anche solo pensare di ottenere il risultato;

2) Competizione interna: dopo l'uscita di Civati, Cofferati e Fassina dal Pd, il fronte anti-Renzi per la costruzione, come si legge nei siti di riferimento, "di un nuovo soggetto unitario e plurale della sinistra", si è fatto più affollato: Sel avverte il fiato sul collo e propone una sua rifondazione (nominalmente "aperta a tutti i soggetti alla sinistra del Pd"), e Landini rimane volutamente vago per non bruciarsi. In pratica tutti avvertono il bisogno di non rimanere frammentati, ma nello stesso tempo vorrebbero avere la leadership del cosiddetto "nuovo corso". Il risultato di questo "stop and go" è uno solo: lo stallo completo. Tipica di questo atteggiamento, è la frase che si sente ripetere in queste occasioni: "Non si aderisce ad iniziative promosse da altri", parole spesso ascoltate in ambienti della sinistra politica e sindacale, una frase che l'articolo di Jacoboni prima richiamato attribuisce anche ad uno dei fondatori del M5S, Gianroberto Casaleggio. Il Movimento 5 Stelle, pur non rientrando in questo ipotetico (ennesimo) cantiere della sinistra per la sua estraneità dichiarata a qualsiasi schieramento, avverte comunque nell'operazione "referendum Civati" il pericolo di non poter egemonizzare il fronte anti-Renzi.
Rispondi

Da: Dal WEB19/09/2015 12:48:27
Il solito spettacolo della sinistra che si frantuma all'infinito, e anche dopo frantumata prosegue nella dispersione delle energie, preda di un virus che sembra non abbandonarla. E al di là del discorso sulla sinistra, l'eterno argomento della costruzione di un fronte che si contrapponga al governo Renzi. Il riferimento è alla raccolta delle firme per gli otto referendum proposti da "Possibile", la neo associazione fondata da Pippo Civati dopo la sua uscita dal Pd. Si tratta di un gruppo di quesiti (dei quali qui non discuto il merito) costruiti attorno a quattro temi (scuola, lavoro, democrazia, ambiente), con un denominatore comune: smontare ciò che è stato prodotto dal governo Renzi, dalla nuova legge elettorale alla riforma del lavoro, a quella della scuola (qui il dettaglio). Ora, leggendo i titoli dei referendum, verrebbe da pensare che su di essi potrebbero convergere tutti coloro che vedono le politiche di Renzi come il fumo negli occhi, mentre nella realtà, in una maniera pù o meno dichiarata, Sel di Vendola, la Cgil, Landini (come Fiom o come "Coalizione sociale) e M5S non hanno aderito, o se qualcuno ha firmato lo ha fatto a titolo personale, come il grillino Di Battista  (qui un articolo di Jacopo Jacoboni dal sito de La Stampa)

Da che cosa è determinato, secondo me, questo stato di cose all'apparenza incoerente?

1) É probabile che giochi il timore di non raggiungere il quorum delle 500 mila firme necessarie: è facile obiettare con Catalano, che se non si aderisce alla raccolta di firme (sarebbe sufficiente la mobilitazione della sola Cgil), difficilmente si potrà anche solo pensare di ottenere il risultato;

2) Competizione interna: dopo l'uscita di Civati, Cofferati e Fassina dal Pd, il fronte anti-Renzi per la costruzione, come si legge nei siti di riferimento, "di un nuovo soggetto unitario e plurale della sinistra", si è fatto più affollato: Sel avverte il fiato sul collo e propone una sua rifondazione (nominalmente "aperta a tutti i soggetti alla sinistra del Pd"), e Landini rimane volutamente vago per non bruciarsi. In pratica tutti avvertono il bisogno di non rimanere frammentati, ma nello stesso tempo vorrebbero avere la leadership del cosiddetto "nuovo corso". Il risultato di questo "stop and go" è uno solo: lo stallo completo. Tipica di questo atteggiamento, è la frase che si sente ripetere in queste occasioni: "Non si aderisce ad iniziative promosse da altri", parole spesso ascoltate in ambienti della sinistra politica e sindacale, una frase che l'articolo di Jacoboni prima richiamato attribuisce anche ad uno dei fondatori del M5S, Gianroberto Casaleggio. Il Movimento 5 Stelle, pur non rientrando in questo ipotetico (ennesimo) cantiere della sinistra per la sua estraneità dichiarata a qualsiasi schieramento, avverte comunque nell'operazione "referendum Civati" il pericolo di non poter egemonizzare il fronte anti-Renzi.
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Da: Prrrrrrrrrrrr !19/09/2015 13:44:39
Tutte cazzate , ppppppppppppppppppppppppprrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr !!!!!!
Rispondi

Da: nunzia73 19/09/2015 13:47:25
Certo.... La riorganizzazione del concorso avverrà in un momento di disordine e caos politico e coincidera'proprio col nuovo cambio di governo e nuovo presidente del consiglio...... La 107 verrà frantumata dall opera di demolizione dei sindacati che faranno un 'azione legale rivolgendosi proprio alla corte costituzionale.... E ce la faranno.... Ma ci vuole quasi un anno........ In primavera ad aprile verrà fuori la notizia della vittoria.....
Rispondi

Da: @Nunzia7319/09/2015 14:07:08
Rimane una questione insoluta cara Nunzia: chi è il Veltro Lombardo che caccerà la lupa? Civati non ce lo vedo, forse è Matteo Salvini, il cui cognome ricorda proprio la salvezza? Cmq sia come dici, che il governo cada, che la 107 venga distrutta dai sindacati e che il concorso venga rifatto. Spero di vivere un altro anno per assistere a questa rivoluzione...
Rispondi

Da: @nunzia7319/09/2015 15:00:47
prode lombardo? se parliamo di numeri io voto la nicole
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Da: @@Nunzia7319/09/2015 15:26:05
Le cose troppo usate in genere non mi attraggono
Rispondi

Da: nunzia73 19/09/2015 23:33:18
Ma quale salvini...... Io ho sempre parlato del presidente lommbardo...... Andate a ricontrollare i post precedenti........
Rispondi

Da: @nunzia20/09/2015 00:26:41
Ricorso Anief, potranno partecipare al concorso anche quelli che hanno fatto ricorso ed hanno pendenze? E' ancora possibile aderire al ricorso per poter fare poi il corso-concorso? Grazie, io credo in te.Nico
Rispondi

Da: Chi sono i fascisti ?20/09/2015 08:20:35
RETORICA; RETORICA E ANCORA RETORICA.


""Il Partito Democratico non ha gradito affatto la caldissima contestazione che ieri ha portato il ministro dell'Istruzione Stefania Giannini a rinunciare al dibattito in programma in piazzetta San Nicolò per la festa nazionale della scuola organizzata dal Pd.

Contestazioni dure che, però, non sono andate al di là di fischi, urla e slogan, anche se va rilevato che un attivista del Pd, a serata conclusa, quando la gente stava andando via, ha ricevuto un pugno su una spalla da un uomo che vestiva la maglietta "Partigiani della scuola pubblica. Ma non è l'episodio violento a scatenare i commenti dei membri del Partito Democratico, bensì proprio la sonora contestazione verbale che ha portato il ministro a scegliere di non parlare.

I più duri, su Facebook, sono il segretario provinciale Luigi Vitellio, l'assessora comunale Caterina Ferri e il consigliere Davide Bertolasi che identificano i contestatori come "fascisti", e giudizi molto più pesanti arrivano anche da Giulia Bertelli della segreteria del partito.

"Grazie a un gruppo di fascisti urlatori che si spacciano per sinistra - scriveva Ferri a caldo - la ministra Giannini ha dovuto rinunciare al dibattito. Questo è il livello". Dello stesso tenore anche Vitellio:  "Sono amareggiato, vecchi metodi, fascisti, hanno impedito al Ministro di parlare questa sera alla festa del circolo centro. Ma non fate paura, ci convincete ogni giorno di più che siamo l'unica speranza per questo Paese". Bertolasi è ancora più lapidario: "Fascisti. Chi non fa parlare la gente si merita solo l'appellativo di fascista".

Chi ci va molto, ma molto pesante è Giulia Bertelli, componente della segreteria del Pd e responsabile per il Welfare: "Oggi ho realizzato cos'è la merda. La merda è tutto ciò che impedisce la discussione, il confronto. Merda è chi urla in faccia alle persone e non ascolta la risposta. Merda è chi contesta senza nemmeno accettare un contraddittorio. Merda è chi vuol essere ascoltato ma non accetta altra voce oltre alla sua".

Più pacato il segretario regionale Paolo Calvano: "Gli ho proposto di venire sul palco - scriveva appena ricevuto il forfait della Giannini -, gli ho proposto di fare una delegazione per incontrare il ministro, ma l'unica cosa che volevano fare era urlare impedendoci di parlare. La mia solidarietà al ministro Giannini e alla deputata Puglisi e a tutta la Ferrara civile che avrebbe voluto ascoltare e confrontarsi in modo civile". Al mattino successivo un altro commento: "La cosa più brutta, tra le tante, avvenuta ieri sera? Sovrastare di urla e fischi, impedendo loro di parlare, due ragazze precarie, proprio quelle che i manifestanti proclamavano di essere li a difendere. Avanti senza paura, pronti a dialogare e confrontarsi anche con tutti quelli che non sono d'accordo, ma nell'esserlo mantengono un atteggiamento civile ed educato".

Per la consigliera comunale Ilaria Baraldi (il cui post è stato condiviso anche dal vicesindaco Massimo Maisto), che propone di non usare le categorie partigiani/fascisti, "contestare a oltranza la ministra Giannini impedendole di pronunciare una sillaba non è diverso da mettere all'indice libri per bambini nelle scuole pubbliche", e qualifica le contestazioni come una "pessima prova di una democrazia a rovescio".

Sull'episodio interviene anche il segretario del Pd Centro Cittadino, Davide Nanni con una lettera pubblica (qui la versione integrale): "Una sconfitta per tutti - la definisce Nanni -: per chi ha urlato impedendo all'On. Giannini di proferire parola, dimostrando scarso rispetto per le idee altrui oltre che per il pubblico presente, come per i tanti ferraresi che dalla viva voce del Ministro avrebbero voluto sapere qualcosa di più su di un provvedimento di riforma, la legge 107/2015, che sta cambiando e cambierà il volto della scuola italiana."

Tra tutti si distingue l'assessore Aldo Modonesi che la butta sull'ironia: "Speriamo che almeno consumino…""

Rispondi

Da: Cara Nunzia20/09/2015 20:19:11
Guarda che se fanno un altro orale stavolta lo devi fare senza certificati medici e possibilmente senza aspettative .... chi è senza peccato scagli la prima pietra e ai profeti sovversivi (attenta che qui ci leggono tutti) ricordo la fine del Savonarola....
Rispondi

Da: pirloni20/09/2015 20:30:41
La volete capire che chi è dentro è dentro (e a voi che vi frega dopo tutto ?) : l'ipotesi che annullino la legge 107  è piuttosto assurda, anche alla cornacchia che ciancia tanto consiglirei di consultare dei sindacalisti seri . Le diranno che solo alcuni punti della 107 sono sotto accusa, nella stessa direzione vanno i referendum e i ricorsi regionali : solo alcuni punti (in particolare i "poteri aumentati" dei presidi) e non legge intera! Invece di sparare cazzate: secondo voi annullano quasi 100000 assunzioni ?????  Allora sì che ci sarebbe la rivoluzione!!!!!
Quanto al suo politico Le ricordo che la Lombardia si è guardata bene dal presentare ricorso come il Veneto e la Puglia hanno fatto...
Dovete sperare che il CDS confermi l'annullamento e vi faccia rifare le prove. In Sicilia è passato il 15 % ... lasciare il nome su questo sito non è proprio una buona idea ....
Rispondi

Da: @Pirloni20/09/2015 21:43:42
Nunzia è una sognatrice, ma vi garantisco che in giro c'è gente assai peggiore. In fondo la sua ingenuità è spiazzante.
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Da: Dal WEB21/09/2015 07:25:27
"Apprendiamo dai mezzi di informazione di reazioni scomposte e fantasiose ricostruzioni di vari dirigenti del PD in seguito alla contestazione del ministro Giannini e della responsabile scuola PD Puglisi.
Non intendiamo rispondere alle offese rivolte da tali figuri -così come non abbiamo risposto agli insulti e alle minacce che ci sono state rivolte nel corso della serata- ma vogliamo solo precisare loro che manifestare il proprio dissenso, fischiare e chiedere le dimissioni di un ministro sono pratiche democratiche. Governare a colpi di maggioranza e voti di fiducia, togliere diritti ai lavoratori, minacciare di restringere il diritto di sciopero un giorno sì e uno pure non può definirsi in alcun modo democratico.
Il fatto che questi dirigenti si aspettassero un pubblico felice di sorbirsi plaudente la felice novella della "buona scuola" la dice lunga sulla loro conoscenza del paese reale. Si possono occupare i mezzi di comunicazione a raccontare che tutto va bene, ma prima o poi la realtà presenta il conto. USB Scuola Ferrara"
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Da: camera di consiglio del 22/09 CdS21/09/2015 09:15:42
ammettendo che domani il CdS respinga il ricorso e confermi l'annullamento (ricordando che trattasi di fase cautelare) rendendo cosi' nuovamente esecutive ed efficaci le sentenze di annullamento, quali postrebbero essere gli effetti sui 350 esclusi?
E sui DS in servizio ci potrebbero essere delle ripercussioni?
Rispondi

Da: @camera21/09/2015 09:18:57
peccato che con gli orali e lo scritto di agosto sia venuto meno l'oggetto del contendere ....
Rispondi

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