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Banca d Italia - 50 borse di studio finalizzate all’assunzione in esperimento nel grado di coadiutore
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Da: incolto | 29/06/2010 15:32:20 |
parà , la mail è stata inviata dall'indirizzo di un uomo, ma la firma in calce al testo è della responsabile. ;-) La mia strategia l'ho spiegata più sopra. | |
Da: parà | 29/06/2010 15:34:57 |
incolto, quindi tu vai eroicamente avanti a studiare? caspita, che coraggio! però potrebbe premiarti! | |
Da: incolto | 29/06/2010 15:39:36 |
Studiare è una parola grossa. Diciamo che continuerò a fare quello che ho fatto finora, e cioè ammazzarmi di stanchezza fino a collassare la notte e a dormire di un sonno inquieto. Ma tanto, nelle mie previsioni, durerà poco più di un paio di settimane. | |
Da: giggia | 29/06/2010 16:02:47 |
Io non penso di riprendere a studiare, sono molto stanca e poco fiduciosa dei risultati; se poi per miracolo dovesse essere andata bene, allora mi rimetterò studiare. Ci sarebbe ancora un mese di tempo e poi ,scondo me, all'orale ci si gioca solo la partita tra entrare subito o entrare dopo (idoneità ). | |
Da: incolto | 29/06/2010 16:10:00 |
giggia, non credo sia così semplice. All'orale bocciano. E la prova è tutt'altro che banale. | |
Da: gigigi | 29/06/2010 16:22:26 |
qualcuno dal veneto?!? | |
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Da: quiz | 29/06/2010 16:24:36 |
si confermo che all'orale bocciano e li sarebbe veramente dura riprendersi... Vabbè, cerchiamo di buttarla in positivo: usando un po' di semplicissima statistica, prevedo che tra noi che scriviamo su questo forum (credo siamo almeno una decina) ci saranno 2 o 3 all'orale!! (60/240=1 su 4, che su 10 dà quello). Da quello che abbiamo scritto tutti, mi sa che è quasi come tirare in aria una monetina (2 volte).... Però più penso a quello che ho scritto su intermediari, più mi rendo conto che passare avrebbe veramente dell'incredibile | |
Da: incolto | 29/06/2010 16:34:05 |
il tuo discorso sarebbe valido se noi che scriviamo qui fossimo un campione rappresentativo di quelli che hanno fatto la prova. Chi ce lo garantisce? Magari siamo solo un gruppo di sfigati... Che vuoi che ti dica, non pensarci. So che è difficile. Io avevo caricato molte aspettative su questo concorso per vicende anche lontane dal fatto di poter lavorare in banca d'Italia in sé (ognuno ha delle storie particolari, immagino) e rassegnarsi è difficile. l'unica consolazione è che sono celeri e non ci terranno sulle spine per molto tempo. | |
Da: Socrate | 29/06/2010 16:43:52 |
Mi aggiungo al forum per ribadire che la traccia di finanza aziendale era assurda!Ma come si può dare un esercizio sulle greche!!!troppo specifico, troppo quantitativo! E poi confrontando questa traccia con quella del 2008 sul TIR e sul VAN..............!!!!!!!! Anche la traccia di bilancio era notevolmente più difficile di quella del 2008..due anni fa era una semplicissima analisi su un bilancio non IAS e non bancario!!quest'anno mi dai non solo tutto quell'esercizio sul consolidato bancario ma anche il punto sul fair value, argomento su cui ci si potrebbe scrivere un libro intero.... Vorrei essere proprio come quel genio che uscendo dal concorso era gaudente per la traccia di finanza, dicendo che questo grado di difficoltà gli ha permesso di distinguersi dagli altri! Beato lui.... | |
Da: vivi | 29/06/2010 16:44:48 |
capisco il momento particolare di ognuno di voi, ma potreste essere più precisi sui singoli punti dell'esercizio di intermediari finanziari? ho capitale solo che vi era una domanda sul capitale economico. Quando usci il bando di concorso, non riuscii a trovere subito il libro di FORESTIERI MOTTURA "il sistema finanziario" allora mi fu proposto, nell'attesa, "Economia e gestione della banca e dell'assicurazione" a cura di MOTTURA-PACI. Bé in questo libro è ben esposto sia il concetto di capitale economico, l'importanza di confrontarlo con il capitale disponibile,il suo utilizzo per la misurazione delle performance aziendali attraverso indici. Io, forse, avrei saputo centrare la domanda! (Peccato, però, che non ho superato la prova preselettiva: piccolo particolare) Bravura si, ma è anche fortuna! Non smettete di sperare finchè non saranno pubblicati i risultati. in bocca al lupo. | |
Da: incolto | 29/06/2010 16:51:05 |
Anch'io ho studiato anche sul Mottura - paci, ed è per questo che conosco la definizione di capitale economico. La domanda era suddivisa in tre punti e quella sul capitale economico e la sua gestione tra rischi ed opportunità era un punto, l'ultimo. Si richiedeva di dare le varie definizioni di capitale della banca comunemente accettate dalla letteratura e dalla prassi e di commentarle, e poi di parlare delle determinanti del grado di patrimonializzazione delle banche. oltre ad uno degli altri due esercizi. | |
Da: incolto | 29/06/2010 17:01:08 |
La domanda di finanza, comunque, non era banale nemmeno nella prima parte, prima dei punti, quando si chiedeva di parlare della copertura con i derivati nella gestione finanziaria. In pratica si trattava di introdurre il discorso parlando del cash flow hedging. Il cash flow hedge (Cfh) è definito dallo Ias 39 come la copertura dell’esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile ad un particolare rischio associato ad una attività o passività rilevata. Gli elementi che possono costituire oggetto di copertura sono i «flussi di cassa futuri» derivanti da differenti tipologie di operazioni, quali ad esempio, i crediti finanziari a tasso variabile ed i finanziamenti a tasso variabile. I flussi di cassa futuri rappresentano dunque gli elementi coperti. Un'introduzione così, che naturalmente ho ricopiato da un documento reperito in rete, avrebbe fruttato metà del punteggio. Io, invece, ho scritto tutt'altro, in maniera molto mediocre. Poi bisognava inserire nel discorso, in maniera orgainca, i derivati, ed infine concentrarsi sui punti. | |
Da: Socrate per vivi | 29/06/2010 17:05:06 |
Anch'io ho letto quel capitolo del Mottura-Paci.Il tema di intermediari di per sè non era difficle, ma davvero ampio e poi il problema fondamentale è che il programma era molto vasto quindi non era semplice avere una padronanza di tutti gli argomenti.... Cmq la traccia era più o meno così: Si illustri il concetto di capitale avendo riguardo delle definizioni proposte dalla letteratura e dalla prassi bancaria Si spieghi perchè il concetto di capitale è particolarmente rilevante per gli intermediari fin e le banche. Si illustrino le determinanti del grado di patrimonializzazione Si illustri il concetto di capitale economico evidenziando come esso può essere d'ausilio nell'attività di rik management. A mente fredda si poteva fare un bellissimo tema, ma in quel momento e con tutto il programma in mente non era affatto semplice, credimi. | |
Da: domanda stupida | 29/06/2010 17:13:32 |
scusate la domanda stupida, ma realmente non lo so di preciso... cosa fa un COADIUTORE in BAnkit? quanto guadagna (brutale lo so!)? Anche questa è la valutazione da fare, soprattutto per chi lavora già . Qualcuno è informato? grazie | |
Da: vivi | 29/06/2010 17:23:50 |
Ragazzi grazie! Ci tenevo veramente a capire la domanda nella sua interezza. Non ho dubbi sulle difficoltà di quel momento. Ognuno di voi ha fatto tanti sacrifici ed è carico di tante aspettative. Non mollate, non scoraggiatevi, perchè immagino che l'orale sia veramente tosto! qualcuno di voi non vuole toccare libro fino ai risultati? bé allora che si dedichi almeno alla lettura dei numerossisimi e utilissimi documenti presenti sul sito della banca d'Italia, nonche ad un pò di attualità su quotidiani economici! Vi potrebbe tornare utile. Potreste non avere più tempo quando saprete che, magari non tra i primi, siete riuscite a superare gli scritti. non stò semplificando, ma penso che dovete tenere duro! Un buon orale può essere alla portata di tutti voi. | |
Da: incolto | 29/06/2010 17:30:44 |
In generale il coadiutore assolve, di norma, mansioni di qualificato contenuto concettuale, richiedenti specializzazione e preparazione professionale di settore a livello universitario, consistenti in attività istruttorie o di studio, in collaborazione subordinata con il personale della carriera direttiva, nell'ambito di prescrizioni di massima, di istruzioni e direttive ricevute; può svolgere, anche individualmente, compiti ispettivi; può essere temporaneamente chiamato a compiti di surrogazione del titolare dell'Ufficio; è destinatario delle specifiche deleghe che possono essergli individualmente conferite in applicazione di disposizioni interne; può collaborare ad adempimenti operativi connessi ad attività di studio e di ricerca; può esercitare le funzioni di segretario verbalizzante le sedute della Commissione; può svolgere compiti di segreteria di organi collegiali, commissioni, comitati e gruppi di lavoro; può essere addetto alle comunicazioni e notificazioni previste dalle norme sul funzionamento di Bankitalia; può altresì svolgere compiti di raccordo operativo e di primo controllo all'interno dell'unità organizzativa cui è assegnato, con assunzione delle relative responsabilità . In concreto, dipende da dove si finisce a lavorare. L'attività di fatto varia moltissimo. Chi finisce nei servizi studi fa il ricercatore, come quelli universitari (ma non si finisce a caso nei servizi studi, dipende dal curriculum e in genere sono scelti quelli che vincono per il profilo economico-politico e statistico), mentre chi finisce all'arbitro bancario fa un lavoro molto meno qualificante. In mezzo c'è tutta l'area di vigilanza:; dagli ispettori, che vanno a ispezionare gli intermediari vigilati e fanno un lavoro assimilabile a quello delle società di revisione, a quelli che fanno attività più d'ufficio. Chi finisce negli uffici centrali, poi, ha la possibilità di avere una visione più dall'alto dell'attività dell'istituzione, a differenza di chi finisce in filiale, che svolge un lavoro molto più focalizzato sul territorio e molto più a contatto con i soggetti vigilati. Insomma, non è semplice dire a in due parole cosa si fa in Bankitalia. Una cosa è certa: le dinamiche di carriera scontano il taglio inevitabilmente pubblicistico dell'istituzione. Se sei una persona validissima, brillante e problem solver, comunque rimani coadiutore per almeno 5 anni. | |
Da: quiz | 29/06/2010 17:36:08 |
bene adesso sappiamo su che libro ha studiato il genio che ha sritto la traccia di intermediari per il test n.2, sul Mottura-Paci! e se un altro libro definisse (perché di definizione trattasi!!!) il "capitale economico" in un altro modo? Per esempio io potrei definirlo come l'equity, ma purtroppo non scrivo libri... Ma come cazzo si fa in un concorso del genere a dare una traccia in cui si devono dare definizioni, ma facci ragionare su qualcosa di più meritevole tipo le cause e i possibili rimedi della crisi (con angolazione vigilanza), su come è cambiata e sta cambiando l'attività creditizia negli anni, etc. Alla fine il risultato dipenderà dal testo scelto per prepararsi...ci potevano fare rispsrmiare tempo con una bella estrazione a sorte! Amareggiatissimo | |
Da: incolto | 29/06/2010 17:38:51 |
Naturalmente, la prima parte del mio intervento l'ho ripresa dal regolamento del personale della Consob sul sito della Consob perchè non trovavo un documento simile sul sito Bankitalia. Le mansioni del coadiutore in entrambe le istituzioni sono praticamente identiche. | |
Da: incolto | 29/06/2010 17:42:12 |
quiz, per dirla tutta non è il Mottura-Paci che definisce il capitale economico. E' un concetto generale per chi si occupa di banche. Il Mottura-Paci, al limite, la riporta. Passami l'esempio, è come definire un rateo o un risconto. | |
Da: domanda stupida per incolto | 29/06/2010 17:43:05 |
Beh grazie... ora ho meglio contestualizzato la figura. In realtà è un pò il carattere pubblicistico che mi spaventa... non vorrei trovarmi in una realtà poi stagnante e poco dinamica... Manca però la seconda parte? Retribuzione??? Non è banale per chi dovrà scegliere di cambiar città /lavoro... (con questo giustifico la natura veniale della domanda :p ) | |
Da: quiz | 29/06/2010 17:47:57 |
incolto, se così fosse la definizione sarebbe anche sul testo su cui ho studiato io, sempre testo universitario, anche se non specifico sulle banche ma sugli intermediari in generale. L'esempio del rateo e risconto non vale, infatti sul mio testo ci sono entrambi!!! Nel nostro caso non stiamo parlando di definizione talmente diffusa la cui conoscenza potesse essere data per scontata. | |
Da: incolto | 29/06/2010 17:52:05 |
Bankitalia è borderline tra l'ente pubblico e la realtà privata. Per alcune cose, come una certa rigidità di carriera, sconta gli aspetti pubblicistici, per altri è decisamente simile al privato. C'è molto investimento sul capitale umano (corsi, attività formative, anche da seguire al di fuori dell'istituzione: università , ecc.), e poi, se sei capace, nel giro di alcuni anni puoi finire in gruppi di lavoro internazionali che si occupano di un certo aspetto di una certa tematica generale. La carriera, inoltre, non è bloccata, ma solo rigida. E' vero che per 5 anni coadiutore sei e coadiutore rimani, però poi puoi partecipare al concorso interno per funzionario, e mentre in tutti gli enti pubblici questi concorsi vengono banditi con pochissima frequenza, in Bankitalia è annuale. Per la retribuzione: è sempre un argomento oscuro, ma credo di non sbagliare di molto se affermo che il primo stipendio, al netto dell'irpef e al lordo di eventuali addizionali locali, e senza contare di eventuali conguagli derivanti da altri redditi percepiti nel corso dell'anno, si aggira intorno a 2.100 euro. Senza straordinari. Dai mesi successivi, se si fanno gli straordinari ( ecredo che, almeno negli uffici centrali sono quasi d'obbligo) aumenta di qualche centinaio d'euro. | |
Da: incolto | 29/06/2010 17:56:04 |
quiz, se si parla di banche, per quanto l'argomento sia diffuso o meno, il capitale economico quello è. Che la conoscenza non sia scontata mi pare quasi ovvio: se fosse scontata non sarebbe il punto su cui verte una domanda della traccia! Altrimenti dove sarebbe la selezione? L'esempio era solo per dire che si parla di cose che chi è del ramo conosce perfettamente, senza dubbi interpretativi. | |
Da: giggia | 29/06/2010 17:58:02 |
scusate ma se il concetto di capitale economico è un concetto così importante e diffuso, perchè su un libro come il forestieri/mottura non era citato? | |
Da: x incolto | 29/06/2010 17:58:58 |
Incolto ma tu attualmente di cosa ti occupi? sembri informatissimo, anzi lo sei! cmq complimenti per il tuo apporto al forum, senza dubbio è da definire costruttivo e di assoluto interesse. Grazie! | |
Da: quiz | 29/06/2010 18:03:34 |
e non solo sul forestieri/mottura non era citato, anzi mi sa che era citato solo sul famigerato mottura/paci...La selezione non andrebbe fatta sulle definizioni (nozioni) ma come recita il bando su la capacità del candidato di individuare e sintetizzare gli aspetti salienti delle questioni proposte, utilizzare il proprio patrimonio concettuale, argomentare, collegare ed esporre concetti, argomenti, capacità ...non nozioni | |
Da: gigigi x giggia | 29/06/2010 18:05:02 |
in effetti sul forestieri non se ne parla molto... lo trovi invece ben esplicitato nel libro di Sironi: rischio e valore nella banche. Comunque il C.E. è da riferire alla funzione di capital budgeting delle banche (e delle imprese in generale), a prescindere dal capitale sociale e/o dal capitale regolamentare. Viene calcolato per definire il livello di capitale da allocare alle diverse business unit e calcolare quindi (internamente) le performance corrette per il rischio... e qui si apre un altro mondo... | |
Da: incolto | 29/06/2010 18:06:41 |
Il Forestieri-Mottura non è dedicato alle banche, ma al sistema finanziario. Fornisce una visione d'insieme del sistema: aspetti strutturali, operatori, mercati, equilibrio reddituale degli intermediari, ecc. Ma tutto condensato in un libro. Forse ne accenna all'ultimo capitolo, quando descrive il sistema dei rischi e introduce il Var che, guarda caso, è definito anche CaR (capital at risk). Il testo "Miti e verità di Basilea 2" di De Laurentis e Caselli, ad esempio, ne parla. In definitva, ragazzi, a mio parere le tracce si affrontavano o con conoscenze specifiche acquisite sul lavoro, o con uno studio accademico ad un livello più approfondito: i classici testi universitari, per quanto aggiornati, introducono solo gli argomenti che bankitalia si aspettava noi conoscessimo e sviscerassimo. | |
Da: incolto | 29/06/2010 18:11:38 |
per x incolto: grazie, chiunque tu sia. Ma sono discorsi e apporti fatti col senno di poi. Mi riallaccio a quanto detto da gigigi: se consideriamo un modello VaR, il capitale economico è definibile come il Var meno l'expected loss. Il capitale, quindi, necessario per coprire le perdite inattese. quiz, il problema non è di fare la selezione sulle nozioni: la domanda non era tanto sulle definizioni, ma sulla spiegazione e sull'importanza del capitale economico. E' naturale che per parlarne bisogna prima individuarlo. | |
Da: incolto | 29/06/2010 18:15:38 |
per concludere, Andra Resti ci ha scritto un libro: http://www.bancariaeditrice.it/portal/ssm/page.do?pageId=6211375 Ecco il titolo e la presentazione: "Il Secondo Pilastro di Basilea e la sfida del capitale economico" La recente introduzione nell’operatività bancaria della normativa di Basilea 2 ha messo in risalto l’estrema attualità e i contenuti profondamente innovativi della normativa nota come “Secondo Pilastroâ€, che disciplina il processo di controllo prudenziale, di valutazione e di autovalutazione dei rischi, con particolare attenzione verso quelli di concentrazione, di tasso e di liquidità , non regolati nel Primo Pilastro. La sua corretta implementazione, oltre a garantire alle banche una gestione più mirata del proprio patrimonio, consente anche di accrescere la razionalità delle decisioni aziendali in un’area, quella del governo del rischio e del valore, particolarmente vitale e strategica sia per gli azionisti che per le Autorità di vigilanza. Il volume esamina alcune delle componenti primarie del processo di pianificazione patrimoniale, quali la determinazione e l’allocazione del capitale economico, concentrandosi ora sull’inquadramento normativo, ora sull’approfondimento delle metodologie di calcolo, ora sull’illustrazione degli aspetti di natura più propriamente strategica, gestionale e organizzativa. Ai diversi capitoli fanno seguito alcuni sintetici e incisivi Approfondimenti, a cura di esperti impegnati nell’implementazione della normativa sul Secondo Pilastro. Ne emerge una trattazione di tipo corale che agli esiti delle riflessioni accademiche affianca la concreta esperienza operativa delle banche, l’apporto di esperienze e di professionalità diversificate da parte delle associazioni di categoria e delle società di consulenza, la particolare ottica dei supervisori chiamati a emanare le norme e, allo stesso tempo, a valutare la compatibilità con gli obiettivi prudenziali delle metodologie e dei processi adottati dai soggetti vigilati. | |
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