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Da: teppaglia08/02/2008 19:00:14
...caro daddy è vero che sulla bandiera italiana c'è scritto 'tengo famiglia' ma crogiolarsi nel rimpianto di un'italietta furba, debole con i forti e prona a qualsiasi padrone mi pare un pò esagerato.. o no?

Da: teppaglia08/02/2008 19:25:43
...x tutti i forumisti sinceri e onesti liberal-conservatori:
...vi piace l'Inghilterra e la sua cultura politica? beh allora dopo l'Economist che titola: BASTA time for Italy to sack Berlusconi andatevi a guardare la 'bibbia dei conservatori' il Times...Il quotidiano conservatore britannico è contrario alla possibilita' di un ritorno di Silvio Berlusconi al governo. 'Non merita un'altra chance', e' il titolo di un commento di Brown Maddox, la principale columnist di politica internazionale del giornale. 'Due frammenti di riforma delle pensioni e del lavoro', 'non ci sono altri casi in cui Berlusconi ha agito per il beneficio dell'Italia, invece che per il suo'. 'Ha anche tagliato alcune tasse peggiorando le finanze'.
...meno male che ci sono pure i fascisti con il Pdl così si potrà sempre gridare contro la 'perfida Albione'...

Da: daddy08/02/2008 19:32:52
ragazzi le mie ovviamente erano provocazioni...però un dubbio mi sorge:non ho letto nessun commento favorevole al ritorno della destra,è una cosa strana tenuto conto che "dovrebbero"essere la maggioranza nel paese.Voi che ne pensate?

Da: Mortadella08/02/2008 21:12:29
Caro idrocefalo di uno iettatore,
pensi veramente di essere spiritoso a ripetere sempre le stesse castronerie come un CD incantato? Se questo è il massimo contributo che puoi dare alla discussione,che pure è interessante nonostante la diversità di certe vedute,fai un piacere agli altri,se non lo vuoi fare a me:ASTIENITI!
E mandami una tua foto formato tessera,così in mancanza di altri attributi (come affermi), posso sempre grattare la tua faccia!!

Da: Mortadella08/02/2008 21:24:48
Chi ha qualche idea da esporre,lo faccia senza tirare in ballo le solite valutazioni sullo stile o sulla inconsistenza delle opinioni dell'altro.
Non avevo intenzione né di indire un sondaggio sulle mie capacità espressive né di partecipare ad un concorso letterario...
Se lo stile "pomposo e sgradevole" non piace e preferivate piuttosto il genere trash-sboccato-trasgressivo,pazienza...
Rimedierò leggendo il "Manuale del perfetto SMS", da cui imparerò come usare la k a posto del gruppo ch e le faccine degli emoticons...
Va bene?

Da: teppaglia09/02/2008 20:16:55
...ma perché, caro mortadella, hai espresso qualche idea? rileggo i tuoi post e  non riesco a vedere altro che un vacuo sentore reazionario... se il caro Walter ha intezione di fare davvero la Grosse Koalition con Nonno Silvio e viceversa ha trovato il blocco sociale adatto (x Ma Basta: tale concetto è stato sviluppato da un certo Antono Gramsci che, insieme a Dante, è l'italiano più citato nelle pubblicazioni scientifiche.. ma certo tu che ne puoi sapere?) di cui, in questo thread Tu e Ma Basta rappresentate i fulgidi esempi: recitate come un mantra la necessità di un 'nuovo inizio' dietro slogan pubblicitari completamente disincarnarti dalla dimensione reale delle persone in carne ed ossa, insomma l'ideologia del 'mulino bianco', di un ceto medio che si autorappresenta oltre e aldilà la stratificazione diseguale della società italiana, che 15 anni di politiche di moderazione salariale e privatizzazione dei servizi sociali hanno finito per accentuare, eppure i milioni di 'autoimprenditori' e di 'partite iva' esposti alle buriane del turbocapitalismo (x Ma Basta: questo concetto non è della teppaglia che tu vedi dappertutto ma l'ha utilizzato George Soros che è un simpatico finanziere statunitense che fece un sacco di soldi all'epoca della crisi monetaria italiana del 1992 quando il buon Amato di fatto 'commissiariò' l'Italia e costrinse i sindacati a cedere armi e bagagli alla politica dell'inflazione programmata.. ma giusto tu che ne sai? forse nelle dispense che usi per i concorsi certe cose vengono omesse...) hanno cominciato da tempo a provare nella loro vita materiale cosa significa affidare tempo di vita e di lavoro alla invisibile mano della globalizzazione... la vera questione a sinistra (x quelli che hanno a cuore questa parola vi invito a leggere l'intervista di Aldo Bonomi sul mensile La Città sulla questione settentrionale) è la incapacità di 'fare coalizione' tra soggetti e classi che sono figli di questa 'rivoluzione copernicana' che è stata la fine del fordismo e delle 'forme di vita' (politiche, organizzative e sociali) che quel 'modo di produzione' implicava...

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Da: Jack09/02/2008 21:04:24
scusa teppaglia, ancora non ci siamo scritti e quindi non leggere la mia come una contestazione. Ma sinceramente... tu speri che l'appello degli economisti sia attuabile da un centro-sinistra o dal PD in genere? Io non credo a riprova del fatto che la politica dei politici di sinistra è fortemente keynesiana e non liberale. La riprova sta nelle finanziarie che si sono attuate in questi due anni un'alta imposizione fiscale, un aumento della spesa pubblica, riduzione degli investimenti pubblici, insomma non mi pare una politica economica molto lungimirante. Credo invece che la politica economica del PDL possa di fatto andare nella direzione dell'appello degli economisti. La riprova sta nell'utilizzo dell'avanzo di bilancio fatto in due finanziarie tra il 2001-06 il quale venne destinato a finanziamento di infrastrutture che si sa non si realizzano dall'oggi al domani. Vorrei anche ricordarti che dal 2001 al 2004 furono anni di rallentamento economico per tutte le nazioni. Immagino già le contestazioni che mi farai ma sarò comunque lieto di leggerle.
Una nota riguardante gli eventi del 1992.
Ben maggiori furono le "colpe" di Amato (attuale ministro dell'interno). Certo quelle che citi sono gravi ma anche i modi e i prezzi con cui furono privatizzate aziende e banche italiane sono abbastanza gravi.
Aggiungo che il danno maggiore in quel periodo lo fece l'allora governatore della Banca d'Italia Ciampi, il quale mandò in fumo buona parte delle riserve valutarie di Bankitalia.
Ciampi fu inoltre il ministro dell'economia del governo Prodi che ci fece entrare nell'euro. Chi opera sui mkt finanziari sa qual è il rischio che l'Italia corre stando nell'euro. E la politica economica del centro sinistra, di fatto, rende questo rischio sempre più concreto.

Da: Iettatore10/02/2008 18:01:01
Per quelli di Alleanza Nazionale
e ora con la fiamma residua accendetevi la sigaretta o, piú prosaicamente, bruciacchiatevi i peli del culo prima di offrirlo, bello unto di vaselina, al berlus..cazzo.
Ciao mortadella ho visto che hai tolto i co. vedi che avevo ragione che non li hai!!!!!!!!
Sei ancora vivo?
Nessun incidente?

Da: Mortadella10/02/2008 21:11:24
Cosa potrei mai rispondere ad uno come iettatore (che secondo me ha sbagliato a scegliersi il nick:avrebbe fatto meglio a chiamarsi "demente")?
Ogni suo post rappresenta un insulto solo all'intelligenza,per cui ogni replica è perfettamente inutile!!
Ho eliminato "& co." per brevità,certo,anche perché di "co." nel senso in cui l'ha inteso lui,in questo forum ce ne sono già tanti!!
Del resto,è pur vero che anche in quella schiera lui eccelle.Certi interventi al limite della sanità mentale hanno reso questo forum un po' come le toilette dell'Autogrill,dove c'è sempre qualcuno che "piscia fuori dal vaso" (espressione poco elegante,lo so,ma che rende perfettamente l'idea).

Da: Mortadella10/02/2008 22:15:43
x teppaglia
Dotta disquisizione,caro amico,se non altro sai esprimerti senza trivialità inutili,te lo riconosco,ma, perdonami, scavando tra tutte quelle elucubrazioni,non riesco a coglierne il senso,non capisco dove vuoi andare a parare!
Sarei forse io quello che si nasconde dietro mantra ideologici svincolati dalla "dimensione reale delle persone in carne ed ossa",quello che crede ancora ai "mulini bianchi"??
A me pare che sia tu a parlare un linguaggio socio-politico-economico un po' troppo ostico e astruso,fuori certamente dalla portata delle persone comuni cui ti riferisci,quelle che tutti i giorni vanno al lavoro,si confrontano col loro sempre più magro e martoriato cedolino,devono fare peripezie da saltimbanco per arrivare alla terza settimana e riuscire a fare la spesa...
Tu parli un linguaggio teorico,basato, per carità, su studi eccellenti e sulle tue convinzioni ideologiche-che io rispetto,ci mancherebbe,ma non condivido- che è troppo simile al gergo tecnicistico, a quel "politichese" che la gente comune oramai rifugge,un insieme di circonlocuzioni tortuose e fumose che si ammantano di nobili ideali,ma paludano istinti e finalità in realtà molto più meschini e moralmente deplorevoli...Un linguaggio che alla lunga ha finito con l'allontanare la gente dalla politica (ancor più quella attiva),spingendola verso la deriva troppo frettolosamente bollata come "qualunquista", ma che è sintomo di un malessere sociale,verso la consapevolezza  sempre più piena di una politica intesa come forma di corruzione ed esercizio del potere, come instancabile ricerca del proprio tornaconto personale da parte di chi la esercita. E alla fine ha spinto la gente ad identificarsi nella protesta contro questo modo sguaiato di gestire la cosa pubblica, in tutte le sue forme,buon ultimo il "Grillismo" con le sue veementi filippiche contro tutto e tutti.
Io mi ritengo principalmente un pragmatico,né un veltroniano né tantomeno un reazionario; uno che osserva la realtà che è sotto gli occhi di tutti e cerca di farsene un'idea,per quanto criticabile, ma comunque un'idea, senza aspettare l'intervento chiarificatore di qualche osservatore esterno, che talvolta pontifica sulle questioni altrui anziché pensare ai problemi interni del suo Paese,come l'Economist o il Financial Times (che ultimamente non hanno dato prova di grande coerenza ,con giudizi spesso contraddittorii a distanza di poco tempo). Talvolta però ci azzeccano.
Oggi,sulle pagine del Corriere, Daniel Gros, direttore del Centre for European Policy Studies, afferma:"...quello che però il nuovo governo dovrà fare è soprattutto un riordino delle riforme varate nel recente passato....In Italia abbiamo assistito allo strano spettacolo di riforme fatte da un governo che vengono subito "riformate" dal governo seguente, e così via.Non ha senso...Posso dire che l'abolizione dello "scalone" pensionistico è stata un'occasione perduta.Ma noto anche che il rientro del deficit è stato ottenuto grazie alle maggiori entrate fiscali, senza intervenire sul fronte della spesa... Ci vuole un contenimento "strutturale" della spesa, che abbia carattere tendenziale e non una tantum..."

Da: teppaglia11/02/2008 10:16:42
Jack:..qualificare la politica del centrosinistra come keynesiana e quella del centrodestra come maastricht-ortodossa cozza contro la storia di questi 15 anni... sulle privatizzazioni sarebbe lungo il discorso da fare ma avendo io a che fare con bisogni collettivi primari, come la dignità indicata dalla costituzione italiana, credo poco alle virtù della gestione privata... ma Adam Smith pensava a tutt'altro che al pecoreccio intreccio di interessi gerontocratici dell'attuale capitalismo italiano...La recessione del 2001-2004 non è una scusante, anzi, ripsetto alle performances dei nostri partner europei noi abbiamo scontato la totale inadeguatezza del prof.dott. Giulio Tremonti...avanzi primari della finanza creativa? mah.. forse stavo guardando qualche altra politica di bilancio, forse quella tedesca o francese...e poi, perdonami jack, ma parlare di politica economica del PDL mi fa specie.. c'è stato uno strano invertire i ruoli tra c.d. centrosinistra e c.d. centrodestra: a cominciare dal capostipite reagan a destra non si è guardato più all'equilibrio di bilancio ma si è inventato una strano keynesismo di guerra che tagliava le tasse, tagliava i servizi ma dirigeva la spesa pubblica verso precisi referenti industriali... il buon caro Enrico Letta, che di economia ne capisce alquanto, freddò la tremontian economics facendo riferimento al fatto che il caro commercialista di revigliana scuola aveva fatto i conti che la riduzione delle tasse sarebbe stata coperta da un aumento annuale del pil di 3 punti almeno (ma solo un ingenuo poteva fare stè previsioni!!!) invece la sua politica economica, e parlo da serio ammiratore di Adam Smith e David Ricardo, non ha fatto altro che favorire le rendite parassitarie (tanto che, dalle mie parti, si preferiva affittare i capannoni piuttosto che fare impresa!!!): il centrodestra non ha una politica economica e, oltretutto, guarda agli interessi del blocco sociale che l'ha votato senza spippetarsi, come fa il centrosinistra, di mediare tra differenti classi...il problema è che maastricht è figlia di una precisa ideologia politico-economica (non a caso hai citato Ciampi, ma ti inviterei a riandare con la memoria alle parole di Guido Carli quando si stavano ideando i criteri di maastricht) che è stata sposata da tutte le già-sinistre (tranne Jospin che contrattò più volte la flessibilità dei fondamentali francesi.. cosa che ha fatto pure la Germania, sia con Schroeder che con la Merkel) che ha vinto ed ha imposto l'ossessione del contabile invece che un sano keynesismo riveduto e corretto...comunque vòtati i tremonti boys che ne guadagnerai sicuramente...
p.s. ..sulla questione fiscale ti invito a parlare con qualche funzionario dell'Agenzia delle Entrate che ti racconterà come hanno lavorato con il primo Visco (1998) e poi il disastro e lo smarrimento con il Tremonti dei condoni fiscali...casomai sarebbe realmente l'ora di lanciare un patto fiscale che ripartisca l'onere dello Stato Sociale su tutti i cittadini...ma meglio votarsi Tremonti..o no?
...caro mortadella, dove voglio andare a parare? dove vuoi andare a parare tu, siamo speculari...realista per realista ti posso dire, con astruso gergo socio-economico, che tu adotti i classici ordini discorsivi dei reazionari: il moralismo e la sfiducia nella politica, salvo poi a confluire sempre nel solito meccanismo dell'omino della provvidenza.. fare riferimento alle persone in carne ed ossa significa fare riferimento alle condizioni materiali di vita e sinceramente, visto che non credo tu abbia mai fatto attività politica tra precari e operai e 'nuova manovalanza intellettuale', penso che puoi tranquillamente continuare a votare per i tuoi beniamini, ma per favore fai un salto di qualità politico-culturale e ammetti con te stesso che il tuo è un voto ideologico, un'adesione passionale, prima che razionale, ad un modo di vedere, ad una visione del mondo, gi astrusi sociologismi appunto indicano in chi dice di essere realista, di avere un'ideologia della realtà che è la SUA REALTÂ, chiarisciti i tuoi fondamentali sul mondo, quello che consideri preferibile o deprecabile e poi declinalo nelle famiglie politiche esistenti, evita di attribuirmi astruserie che corrispondono specularmente alle tue... io non sono liberal-conservatore ma l'Economist e Il Times (non il Financial Times) mi pare abbiano una coerente linea politica liberal-liberista e mi chiedo, io che non sono reazionario, come mai vi siate dimenticati di Montanelli e delle sue disilluse riflessioni sul centrodestra italiano... quanto poi al tagli strutturale della spesa pubblica valgono le riflessioni fatte poca'anzi al caro Jack...Parlare di deficit eccessivo o di limiti metafici e strutturali delle spesa pubblica non ha senso, la questione non è lo stock di debito ma l'affidabilità del debitore (come mai nessun FMI s'è mai permesso di dire alcunché sui deficit stellari statunitensi?) e l'affidabilità del debitore è data dalla affidabilità del suo sistema economico, ma quale affidabilità può avere un sistema economico che ha perso le sue multinazionali dell'high-tech, che vede l'aumento stellare delle rendite parassitarie e cade rovinosamente sugli investimenti produttivi, che vede un sistema bancario poco amico delle idee e molto della speculazione a breve, un sistema economico che predica moderazione salariale e mortifica i lavoratori, favorisce le inefficienze e i raider, invece che gli innovatori e quello che Aldo Bonomi chiama 'capitalismo coalizionale', una sorta di sinergia innovatrice tra produttori... ma tant'è ognuno si voterà i suoi pupazzi e statt' buon' maronna mia!!!

Da: Il governo Prodi11/02/2008 11:07:31
http://it.youtube.com/watch?v=TlJ8yvVrLQg

Da: Il governo Prodi11/02/2008 11:23:32
non ci piaceva.
Ma il centrodestra italiano è il vecchio che avanza. Non hanno alcuna intenzione di rimodernare il paese, vogliono solo mantenere lo status quo: difesa delle corporazioni professionali e le loro rendite di posizione, invece di liberalizzarle e aprire al mercato e alla concorrenza; precarizzazione dei giovani lavoratori dipendenti rubandogli il futuro, a tutto vantaggio delle imprese e del loro potere di ricatto. Disprezzo della meritocrazia, vista come pericoloso strumento di promozione sociale che mette in pericolo i ceti agiati. Gestione dissennata della finanza pubblica. Politiche sociali escludenti e non inclusive. Tutela dei criminali in colletto bianco. Difesa feroce degli interessi berlusconiani nella televisione, nell'editoria, nelle assicurazioni, in chissà quanti altri settori, a scapito del pluralismo, della concorrenza, dei diritti di altri competitor. Manipolazione della legislazione secondo convenienza del capo e dei suoi "amici". Totale asservimento alle politiche neoimperialiste americane e alle invasioni di campo della Chiesa cattolica. Etica pubblica sotto la soglia della decenza.
Questo e altro il centrodestra ha già fatto. Se tornerà sarà più arrogante e incapace di prima.

Da: teppaglia11/02/2008 13:33:20
Il Governo Prodi: mi hai tolto le parole di bocca...

Da: ........11/02/2008 13:36:13
Stai zitto che è meglio e, non rischi di dire stronzate.

Da: teppaglia11/02/2008 14:35:02
x .......
beh hai ragione mi pare che ne tu ne dica a iosa e 'appari' le quantità per entambi... magari gli avversari politici fosser' tutt' cumm'a tte...

Da: ........11/02/2008 17:14:14
teppaglia, non capisci un cazzo,parli come mortadella,siete due facce della stessa medaglia,due teste di cazzo che non sanno nemmeno che significa il mondo del lavoro.
Oserei definirvi i " teorici del cazzo ".
Tanto di passaggio i teorici dll'FMI sono alle dirette dipendenze degli Stati Uniti, ecco perchè non parlano mai del debito del loro datore di lavoro.
Per quanto riguarda l'affidabilità,ti dice niente il fatto che le agenzie di controllo lavorano tutte in conflitto d'interesse?
Ma che cazzo v'insegnano a scuola?
Io so solo che ho votato un governo di stronzi che non ha fatto nessuna lotta all'evasione.sono tutte palle,e che non mi aveva detto in campagna elettorale che avrebbe fatto questa politica.
Certo, la destra mi fa schifo ma noi decisamente non siamo meglio o meglio i nostri rappresentanti non sono meglio.
Ultima considerazione,questi pagliacci sono andati a difendere con l'avvocatura dello stato la Legge Gasparri, lo sapevi?
E dell'indulto hai qualche opinione?
E dei DICO,?E la legge Biagi?
Ma per piacere,non merita nessuno la nostra considerazione,mi spieghi come mai non hanno cambiato la legge elettorale.
Lo sai qual'è stato l'ultimo atto del parlamento due anni fa?
l'approvazione di una leggina che faceva si che tutti i partiti anche se si scioglieva il parlamento avrebbero preso comunque i rimborsi elettorali fino al2011.
Secondo te c'è stato qualche gruppo che non ha votato questa legge?
Ragazzi studiate che è meglio e scusate se vi ho dato delle teste di cazzo,in realtà non lo penso.
Penso che siete dei bravi ragazzi con le idee un po confuse.

Da: Mortadella11/02/2008 19:07:07
Arridaje con la confusione e la testa di c...Also sprach Zarathustra...Tra teppaglia e l'"innominato" è come stare tra l'incudine e il martello, tutt'e due pronti lì con cifre e teorie economiche (ma appunto solo teorie) a salire in cattedra e a tramortirti di concetti e bizantinismi vari...scopri  tutto un mondo sommerso di accademici (e poi parlano di Paese in declino e fuga di cervelli!!). Ma guai a sottolineare le cose che non vanno in Italia:si passa per reazionari! Uno dice che siamo speculari, l'altro replica che si tratta delle due facce della stessa medaglia.Boh! Teppaglia  che rivendica gli anni trascorsi ad occuparsi delle problematiche  del sottoproletariato,a fare "nuova manovalanza intellettuale"...sembra uscito dal quadro di Pellizza da Volpedo...Ed io che, nel suo ritratto,rintanato nell'avita tenuta baronale,in preda a chissà quale delirio dissociativo,vado configurando una visione del mondo tutta mia,lamentando realtà presenti solo nella mia immaginazione (ed in quella di tutti coloro che ne parlano ogni giorno in tv o sui giornali) e scrutando l'orizzonte per scorgere l'Uomo della Provvidenza,il novello Messia che mi (ci) libererà da tutti i mali (ma solo quelli che vedo io)...Non so che pensare... forse è giusto ,come tu dici,che ognuno si voti quello che preferisce. Io mi tengo strette le mie "visioni", tu teppaglia continua a contemplare la monnezza campana ex cathedra. Saluti

Da: Addestrato11/02/2008 19:29:40
x Governo Prodi

Sai una cosa? La tua analisi è lucida, precisa, convincente...e purtroppo, veritiera! Pero', se mi permetti, vorrei parafrasare le tue affermazioni e dimostrarti che, col Governo Prodi, i passi in avanti sono stati davvero pochi.

1. Non hanno alcuna intenzione di rimodernare il paese, vogliono solo mantenere lo status quo: difesa delle corporazioni professionali e le loro rendite di posizione invece di liberalizzarle e aprire al mercato e alla concorrenza;
"Anche gli sforzi di Bersani, purtroppo, hanno partorito un topolino...almeno rispetto alle attese legittime che si erano sviluppate attorno al suo progetto globale di liberalizzazione. In piu', anche le OO.SS (soprattutto quelle del pubblico impiego) sono "corporazioni professionali che godono d'immeritate e ipersfruttate rendite di posizione".. se miri a realizzare "mercato e concorrenza", anche questo submercato (quello dei privilegi sindacali) andrebbe aperto e liberalizzato. Ad ogni modo, in fatto di ammodernamento delle infrastrutture, sviluppo tecnologico e scientifico, non mi sembra che il governo Prodi si sia distinto in modo da poter essere additato ai posteri quale esempio da seguire;
2. Precarizzazione dei giovani lavoratori dipendenti rubandogli il futuro, a tutto vantaggio delle imprese e del loro potere di ricatto;
"Il dlgs 276/03 è ancora norma dello Stato. Perchè non è stato abrogato dall'ormai ex-maggioranza? Forse perchè ha consentito di creare davvero occupazione? O forse perchè s'innesta in un processo di precarizzazione del lavoro dipendente che fu avviato proprio col primo governo Prodi (ricordi la L.196/97 nota come leggeTreu? E' stata la prima norma a far scricchiolare pesantemente il divieto d'interposizione della manodopera fissato in una legge del 1960, poi definitivamente abrogata proprio dal decreto Biagi)".
3. Disprezzo della meritocrazia, vista come pericoloso strumento di promozione sociale che mette in pericolo i ceti agiati.
"Le assunzioni senza concorso e le stabilizzazioni dei precari nella P.A (l'unico settore in cui Prodi ha ottenuto risultati positivi nella lotta al precariato...scaricandone pero' i costi su tutta la collettività e sui vincitori di concorso che, illegittimamente, attendono ancora il riconoscimento di un legittimo diritto conquistato sul campo) sono forse emblema di meritocrazia e promozione sociale?"
4. Gestione dissennata della finanza pubblica.
"Nulla da eccepire. E' uno dei pochi meriti "senza se e senza ma" del Governo Prodi...anche se ottenuto con aumenti generalizzati (dall'Irpef alle tasse locali alle tariffe dei servizi pubblici) di tassazione che hanno finito con incidere prevalentemente sulla classe media e medio-bassa. L'incidenza delle entrate da "lotta all'evasione" è stata risibile rispetto al gettito conseguito con gli aumenti degli oneri fiscali gravanti su chi le tasse già le pagava".
5. Politiche sociali escludenti e non inclusive.
"Perdonami, ma la politica sociale realizzata da Prodi in cosa si è sostanziata? Nelle 14esime sulle pensioni minime e nell'aver trasformato lo "scalone" in "scalini" (anche se a regime, il sistema di pensionamento con le quote è addirittura piu' penalizzante di quello introdotto dal Governo di destra)?? Dove sono le politiche per la famiglia? E per la scuola? E per la tutela sociale del lavoro parasubordinato e precario? E per la salvaguardia delle prestazioni sanitarie minime? E per la tutela dei redditi fissi rispetto all'indiscriminata e incontrollata crescita dei prezzi anche (se non soprattutto) dei beni di prima necessità a domanda rigida?"
6.Tutela dei criminali in colletto bianco.
"La legge sull'indulto è passata col supporto di tutta questa maggioranza di Governo (e parte dell'attuale opposizione). Il segnale deleterio che è stato dato, in termini di rispetto della legalità, è stato devastante. Se il Governo precedente tutelava i delitti soprattutto finanziari compiuti dai "grossi papaveri", quello attuale è stato garante di tutti i criminali indiscriminatamente... come dire che siam finiti dalla padella alla brace".
7. Difesa feroce degli interessi berlusconiani nella televisione, nell'editoria, nelle assicurazioni, in chissà quanti altri settori, a scapito del pluralismo, della concorrenza, dei diritti di altri competitor. Manipolazione della legislazione secondo convenienza del capo e dei suoi "amici
"Tutto vero. Falso in bilancio a parte, com'è intervenuto il governo Prodi per sanare questa notevole frattura che ha inciso cosi gravosamente sul nostro ordinamento giuridico? Beh, la risposta la conosci anche tu..."
7. Totale asservimento alle politiche neoimperialiste americane e alle invasioni di campo della Chiesa cattolica.
"Sul primo punto non posso che concordare con te...in effetti, Prodi si è distinto positivamente ritirando le nostre truppe dall'Iraq (che ci stavamo a fare senza mandato dell'Onu? Mah). Sulle invasioni di campo della Chiesa, non mi sembra che questo Governo, come tutti i Governi precedenti del resto, abbia costituito un argine nemmeno modesto all'influenza che la Chiesa esercita sulla politica...del resto, mi sembra che l'attuale vigenza della legge 40/2004 sulla fecondazione assistita e la contestuale assenza di norme sulle coppie di fatto nel nostro ordinamento, la dicono lunga sulla presenza ectoplasmica di Prodi in materia (ricordi la verifica di governo del gennaio 2007? Una vera comica!!!)
8. Etica pubblica sotto la soglia della decenza.
"L'elezione in Parlamento di ex-terroristi, l'indulto, le assunzioni prive di concorso nella P.A, i privilegi per parlamentari e partiti politici (questi ultimi approvati con una legge di fine 2005, ma rimasti del tutto intatti con Prodi) rappresentano un chiaro segno di decadenza (quando non di vero e proprio scempio) dell'etica pubblica alla quale il governo di centro-sinistra non ha mancato di partecipare anche se, occorre riconoscere, alcuni atti del governo di destra, sotto l'aspetto morale, furono addirittura devastanti.
9. Questo e altro il centrodestra ha già fatto. Se tornerà sarà più arrogante e incapace di prima.
"E pensi che col PD le cose andrebbero molto diversamente?"

Ti saluto e ti auguro una buona serata.

Da: fedayin11/02/2008 22:47:30
per mortadella
possiamo scherzare su tutto, possiamo dire e fare tutto, ma c'è una cosa su cui non si puo' passare sopra, assolutamente!!!!!
Arridaje SI SCRIVE CON UNA ERRE SOLA!!!!!!!!!!!!!!!

Da: Accademia della Crusca11/02/2008 22:50:08
Aridaje...confermiamo

Da: fedayin11/02/2008 23:32:56
CHE BELLO , COME SONO CONTENTO!!! FINALMENTE TORNA IL CAVALIERE!
E con lui tremonti, e calderoli , e gasparri!Peccato per Storace, e peccato pure per Pier, che mi sa che non ce la fanno, ma per fortuna ci sara Cuffaro, e Dini e Mastella!
Vorrei tanto che anche Loiero venisse con noi, insieme a  Bassolino!
Persone che hanno fatto tanto per il popolo, che meriterebbero di diventare almeno ministri!
E poi vorrei pure  pecoraro scanio e diliberto, e ancora, e ancora.
Ah l'Italia, che grande Paese

Da: teppaglia12/02/2008 10:21:28
Mortadella caro
a) io la monnezza campana la subisco appartenendo a quella minoranza che si è fatta il mazzo sulla raccolta differenziata...
b) ...veramente basta con stò refrain delle teorie e dei realisti 'che vedono tutto loro e la realtà la sanno solo loro' ma fai il verso ad Aristofane, sei di destra, vuoi votare a destra, pensi a destra ma non nascondertio dietro il realismo, gli occhiali con cui guardi il mondo sono altrettanto frutto di una scelta teorica (e di stomaco) come quelle di chiunque altro...
x .....:
comparié, ma che credi che pensare di stare al governo con Dini e Mastella facesse fare salti di gioia? ma secondo te Legge Maroni e compagnia l'abbiamo ammirata con favore? ma gli impegni presi in campagna elettorale e quel programma di 285 pagine non credi che si sperasse fossero almeno accennati nei tratti fondamentali, prima di essere 'impiccati', via voto parlamentare, a qualsiasi ricatto di questi 23 mesi di legislatura? i rappresentanti fanno schifo? e conoscendone la storia politica..ma sfondi veramente nà porta aperta... 'teorico del cazzo'? bah veramente la mia formazione è stata 'operaista' quindi non so proprio immaginarmi come 'teorico' se per teorico ti immagini il personaggio di una famosa commedia di Aristofane... se per teorico intendi uno che cerca di darsi delle spiegazioni sul mondo.. beh credo che la specie umana sia l'unica specie animale che possiede questa capacità che i teorici veri chiamano 'riflessività'...confusione? mah dalle parti di quei teorici si chiama 'approccio alla complessità'... se poi per confusione intendi le critiche ai destrorsi usando i loro riferimenti teorici (a es. su debito e economia reale) beh allora non saprei proprio come giustificarmi...
p.s. ....se non capisco male, caro Addestrato, ora con il mitico Walter tutto quelle cose cattive spariranno... o no?

Da: teppaglia12/02/2008 11:11:20
...Si è parlato molto delle cause della crisi di governo. Non si è parlato invece per niente delle sue radici. Ma quando ha luogo un'esplosione non basta scoprire chi ha dato fuoco alle polveri, bisogna capire chi ha congegnato l'ordigno e perché. Le cause sono evidenti. Al di là del casus belli delle vicende giudiziarie dei coniugi Mastella, al di là dei risicatissimi margini al Senato, hanno pesato le sconsiderate (o consideratissime) grandi manovre sulla legge elettorale. Condotte dai nostri generali (Veltroni e non solo) in modo da determinare l'ammutinamento dei piccoli partiti. Ma perché è accaduto tutto ciò? Dove si è prodotto questo movimento distruttivo che oggi, come nel peggiore degli incubi, rischia di riconsegnare l'Italia a Berlusconi dopo due anni di stenti e di confusione?
Ho l'impressione che per capire occorra andare al di là degli episodi di superficie e raggiungere il terreno delle culture politiche. Cioè delle idee di società che costituiscono i riferimenti strategici delle diverse anime dell'Unione. Nel corso della passata legislatura si diede vita a un'alleanza necessaria per cacciare la destra. Questa alleanza poneva un problema complicato e non eludibile. Un problema storico. Si trattava di scrivere sul marmo un compromesso tassativo. Che stabilisse i termini della possibile cooperazione tra forze portatrici di culture politiche diverse, in buona parte contrastanti tra loro. E che - fissando i termini di uno scambio vantaggioso tra i partiti dell'Unione - permettesse a ciascun partito di giustificare presso il proprio elettorato il sostegno al governo e al governo di governare l'Italia in modo equilibrato e efficace. Per far questo non bastava scrivere un programma fatto di formule calibrate per accontentare tutti. A monte, la questione era ben altra. Chiamava in causa sistemi di valori, quadri di riferimento, interpretazioni della storia di quest'ultimo quarto di secolo. Su questo terreno ci si sarebbe dovuti cimentare, col coraggio del reciproco ascolto e con l'ambizione dell'intelligenza creativa.
Nel centrosinistra vivono, sin dai tardi anni Ottanta, idee profondamente diverse di che cosa sia la modernità. Si può dire con semplicità che quanti si riconoscono nel Pd e nelle forze centriste dell'Unione considerano obbligata la via del neoliberismo (privatizzazioni e liberalizzazioni; sviluppo del settore finanziario; concertazione e moderazione salariale; precarizzazione del lavoro; tagli alla spesa e riduzione della pressione fiscale a cominciare dalle imprese e dai redditi medio-alti) che invece le forze della sinistra ritengono esiziale: non solo fonte di crescenti ingiustizie, ma anche - complice la rinuncia dello stato a dirigere le politiche di sviluppo - causa del declino dell'economia nazionale. Decidere di costruire un'alleanza tra forze divise da opzioni culturali tanto difformi comportava un obbligo inderogabile. Proprio sulla base di opzioni così diverse era necessario elaborare una precisa linea d'azione, che assegnasse a ciascuno rinunce e opportunità. Costi e benefici. Che dicesse - per esempio - quanta precarietà è accettabile in cambio di quanta giustizia distributiva; quanta privatizzazione in cambio di quanto intervento pubblico; quanta riduzione del carico fiscale in cambio di quanto welfare. Difficile? Non c'è dubbio. Ma necessario. Si sarebbe dovuto fare emergere in tutta la sua portata il dissidio culturale. Si sarebbe dovuto porre in risalto i punti di attrito. I contrasti ideali. Le diverse valutazioni e impostazioni, i diversi orientamenti. E su questa base, dicendo la verità, si sarebbe dovuto chiarire dove e a chi si chiedeva quale concessione in cambio di che cosa. Una classe dirigente all'altezza dei compiti avrebbe accettato la sfida. Invece si è fatto esattamente il contrario.
Questo terreno scabroso è stato rimosso. Tabuizzato. Eluso. Si è vivacchiato di espedienti. Si è vissuto di retropensieri, di piccoli calcoli di bottega, di furbizie e espedienti. La sinistra ha subito perché frammentata, perché terrorizzata all'idea di provocare il collasso del quadro politico e perché fragile sul terreno delle proprie stesse convinzioni. L'Ulivo ha fatto di peggio. Ha ceduto alla tentazione di far valere i numeri. Ha agito con prepotenza (qualcuno si ricorda del Protocollo sul welfare o della base di Vicenza?). E ha sistematicamente lavorato contro i suoi alleati, contro l'alleanza. Che a dar libero campo agli imperativi immediati del proprio particulare sia stato tutto un ceto politico, cioè quella parte della società che dovrebbe invece vivere di mediazioni e della capacità di investire su strategie di medio-lungo periodo, questo è il fatto più desolante di tutta la vicenda. Il vero epicentro di quella che chiamiamo crisi della politica: che non è tanto una crisi morale, è una crisi di razionalità.
Oggi, mentre cerchiamo di scampare alle rovine del centrosinistra, il problema rimosso delle culture politiche libera tutta la propria potenza tossica. Quando dicono che andranno da soli alle elezioni, i capi del Pd mostrano di avvertire l'onda d'urto di questa gigantesca omissione. Ma la loro non è una risposta al problema, è una fuga dal problema. Dicono - e interroga tutti noi il fatto che a dirlo sia soprattutto il gruppo dirigente ex-diessino, post-comunista - che è chiarezza e coerenza. No, è mancanza di coraggio intellettuale e di autonomia. Le cui conseguenze la parte meno protetta del paese - chi lavora, chi non ha rendite né patrimoni - rischia di pagare a lungo e a caro prezzo...

Da: Lettore12/02/2008 11:34:18
Bell'articolo, ma l'avevo già letto: Il manifesto del 2 febbraio scorso.

Da: teppaglia12/02/2008 11:53:41
Alberto Burgio

Da: teppaglia12/02/2008 11:55:06
...peccato che non lo leggeranno gli amici del PD...

Da: In12/02/2008 11:55:29
che senso? sei tu?

Da: teppaglia12/02/2008 11:59:37
E' il nome dell'autore dell'articolo...

Da: ciao12/02/2008 12:10:31
berlusconi spera che la gente sbagli e sulla scheda faccia confusione e invece di votare per pd voti per pdl...:D

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