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Sentenza n. 37/2015 della Corte Costituzionale - illegittimità incarichi dirigenziali
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Da: AB23/06/2017 15:34:03
Solo per la cronaca....l'autore dell'articolo contro i concorsi su Pagine risulta dal proprio curriculum, pubblicato sul sito dell'Agenzia, destinatario di "incarichi dirigenziali da luglio 2000".
Non mi meraviglia un articolo del genere....

Da: ORPO__UNICUM23/06/2017 16:55:23
Alcuni degli idonei non vincitori del 999 MiraLanza erano sttai "accontentati" ugualmente, con degli incarichi dirigenziali....altri no

Da: grano23/06/2017 17:13:21
confermo

Da: X Tutti 23/06/2017 17:33:49
Alcuni degli idonei del 999 come pure del 162 è 163 hanno avuto incarichi ma non si è seguita la graduatoria bensì altri parametri definiti cooptazioni insondabili . Ciò premesso i posti dirigenziali devono essere assegnati in primis agli IDONEI non ai giovani rampanti e senza esperienza.

Da: ORPO__UNICUM23/06/2017 17:44:10
In effetti un dubbio si pone....

Poi l'onta di vedersi processare da Csm: trasferita e sanzionata perché, nonostante il mal di schiena e gravi problemi familiari, aveva svolto delle attività sportive in mare.

Quello che non dice è che non era alle terme....ma credo in traversata...

Da: ORPO__UNICUM23/06/2017 18:04:34
La vicenda mi avev a colpito...


Il giudice velista, che regatava mentre era in mutua, è stato condannato dalla Corte dei conti a pagare soltanto 6.700 euro…Ieri mattina, leggendo un importante quotidiano, l'indignazione è montata più del colesterolo. Scorrendo le righe, poi, è andata alle stelle. Riassumo per sommi capi.

Il gip (qualifica enfatizzata anche nel titolo) è nel caso particolare una donna, con la passione del vento e delle corse. Nel 2005 partecipa ad alcune regate di livello internazionale (il dettaglio se l'abbia fatto con la sua barca personale o meno, sembra superfluo) con piazzamenti senza infamia e senza lode. Peccato che succedano, le regate, proprio nei periodi in cui il medico certifica il congedo per malattia: dalla lombalgia alla cefalea, dal disturbo del sonno allo stato depressivo. Nel tribunale dove esercitava, Vicenza, se ne erano accorti ed era partita la protesta. Il Consiglio superiore della magistratura aveva aperto un procedimento disciplinare al termine del quale, il 16 novembre del 2007, le fu applicata la sanzione della perdita di anzianità di un anno e del trasferimento d'ufficio. Lei aveva anche presentato ricorso, ma le sue ragioni erano state respinte dalle sezioni unite della Cassazione il 23 maggio 2008.


Ora, la condanna della Corte dei conti, in tutto 6.714,28 euro. Un po' poco, direte voi, e avete ragione. Lo pensano anche decine di siti d'informazione on line e di blog che hanno ripreso l'articolo del quotidiano, onde per cui il titolo ormai corre sulla rete: graziata giudice velista… Letta la notizia, comunque, a me è parso modesto anche il provvedimento del Csm: un anno di anzianità e il trasferimento?

A proposito, l'articolo elencava un sacco di piccole informazioni aggiuntive, il nome della barca, delle regate, le miglia di mare percorse, etc etc, ma non accennava alla nuova destinazione del giudice. Se era stata trasferita, non era più a Vicenza, caro Watson. E dove sarà finita, la nostra signora velista: a giudicare fatti di rilevanza penale magari inviperita e rancorosa per la punizione, nonché impedita di filare sulle onde con il vento di bolina, e quindi forse poco serena nel giudizio? La domanda non sembrava secondaria. Perciò, sotto con Google e affini.


Provate a digitare "Cecilia Carreri" aggiungendo magari la parola "Csm".

I più avranno già capito, e hanno ragione.

Cecilia Carreri non è più giudice da tre anni, anche se gli organi di informazione continuano a definirla tale. La storia ha un finale che, a quanto pare, qualcuno si è dimenticato di scrivere. Il finale è contenuto nel comunicato che il Csm ha diffuso l'11 novembre 2009 ma che evidentemente non affiora nelle ricerche sulla rete. Eccolo: dopo la pronuncia della Cassazione, il 26 maggio 2008 l'organo di autogoverno ha aperto la procedura per la dispensa dal servizio, le cui conclusioni sono state anticipate dalle dimissioni volontarie della Carreri. La quale, come è suo diritto in un paese libero, ha raccolto le sue riflessioni su quella che considera una vicenda kafkiana di cui sarebbe stata vittima e ne ha fatto un libro. Qualcuno glielo ha anche pubblicato. Anche perché, come vedete dalle sue stesse parole, lei ha fiutato il vento e ha cavalcato l'onda. Non quella atlantica, quella antigiudici, molto di moda in questo paese.

Riceviamo e pubblichiamo la rettifica inviataci da Cecilia Carrieri.
Non si tratta di un articolo, ma di questo post del 21 settembre 2011
(29 settembre 2011)

Nel numero del 21 settembre 2011 de Il Fatto Quotidiano compare l'articolo, a firma Daria Lucca, intitolato "Il giudice velista che non è più giudice".
L'articolo di Daria Lucca, nel riportare un articolo del quotidiano "La Stampa" di Torino del 20 settembre 2011, si sofferma sul fatto che la sottoscritta non è più giudice da tre anni.
Di tale circostanza la giornalista offre al pubblico dei lettori una versione inesatta, volta a dimostrare che sarei stata licenziata o che mi sarei dimessa prima di essere dispensata/licenziata.
In particolare, si riporta la frase della giornalista: "dopo la pronuncia della Cassazione del 26 maggio 2008 l'organo di auto governo ha aperto la procedura per la dispensa dal servizio, le cui conclusioni sono state anticipate dalle dimissioni volontarie della Carreri."
La verità è del tutto diversa.
Ho dato le dimissioni con lettera del 30 maggio 2008, ancora prima di sapere il verdetto delle SSUU della Cassazione, depositato il 1° luglio del 2008, in sede di impugnazione della sentenza disciplinare del CSM del 27 novembre 2007.
Ho dato le dimissioni per contestare la legittimità della sentenza del processo disciplinare del CSM e la gogna mediatica cui sono stata ingiustamente esposta ai primi di gennaio del 2008 che ha negativamente condizionato l'appello allora pendente avverso tale sentenza, come è di fatto avvenuto.
Soltanto nel 2009, quando ero già fuori dall'ordinamento giudiziario, ho avuto copia della delibera del CSM dell'11 febbraio 2009, pervenutami per posta ordinaria.
La delibera dell' 11 febbraio 2009 si riferiva all'avvio di una procedura di dispensa dal servizio di cui non mi era mai stata data comunicazione dal CSM e che riguardava esclusivamente le mie condizioni di salute, procedura che fu interrotta con tale delibera.
Il Comunicato stampa del CSM dell'11 novembre 2009, pure richiamato dalla giornalista Daria Lucca, fu provocato dalle dichiarazioni dell'onorevole Castelli della Lega che, alla precedente puntata di Ballarò del 10 novembre 2009, si era lamentato che il giudice Carreri fosse ancora in servizio, mentre la sottoscritta, come fatto presente dal CSM con il predetto Comunicato, aveva già dato le dimissioni dal 2008.
Si chiede pertanto di rettificare nei termini indicati quanto espresso dalla giornalista Daria Lucca ai sensi dell'art. 8 della Legge 8 febbraio 1948.
Distinti saluti, Cecilia Carreri
27 settembre 2011

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Da: ORPO__UNICUM23/06/2017 18:07:08
Peccato che succedano, le regate, proprio nei periodi in cui il medico certifica il congedo per malattia: dalla lombalgia alla cefalea, dal disturbo del sonno allo stato depressivo...


Orpo!

Da: Agente 003 23/06/2017 18:12:33
Brava funzionaria.
E' proprio così è un ex incaricato ora pot in dc personale....   

Da: Imbarazzante 24/06/2017 10:30:54
http://www.studiocataldi.it/articoli/26565-dirigenti-senza-concorso-rizzetto-illegalita-imbarazzante.asp

Da: Per imbarazzante 24/06/2017 11:08:51
Imbarazzante è l'articolo. Scritto con i piedi....mentre Ruffini viene bloccato... Tutti a preoccuparsi delle pos e pot I primi selezionati con quiz a cui non  avrebbero saputo rispondere nemmeno un decimo dei diriggggenti leggittimi vincitori di concorso e nessuno che si preoccupa dei funzionari e dell'Agenzia allo sbando...

Da: Imbarazzante 24/06/2017 12:26:33
Concordo con la critica al testo (ma purtroppo sono questi i giornalisti che ci ha sfornato la scuola pubblica), ma dice sacrosante verità.

Da: grano24/06/2017 12:29:09
dunque dunque orpo leggi questo articolo su dagospia
L'unica cosa certa è che indagava sullo scandalo banche venete e non voleva mollare e tanto meno archiviare. Se hai 17 euro da spendere con il prossimo fua acquista il libro di questa coraggiosa servitrice dello stato e ascolta l'altra campana.
L'articolo che riguarda la denuncia di Rizetto è pura verità. Se la verità imbarazza.......
Dagospia
MEDIA E TV POLITICA BUSINESS CAFONAL CRONACHE SPORT 

12 OTT 2016 11:30
C'ERA UNA GIUDICE CHE VOLEVA MANDARE A PROCESSO ZONIN PER TRUFFA NEL 2002, MA VENNE BLOCCATA DAI SUOI CAPI - E' CECILIA CARRERI, CHE VENNE BECCATA IN BARCA MENTRE ERA IN MALATTIA. MA IN REALTA' ERA IN FERIE - LE PRESSIONI DEL PROCURATORE CAPO DI VICENZA ED IL BALLETTO FRA PROCURE

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Francesco Bonazzi per "la Verità"

«L'aumento dei magistrati in Veneto è una decisione che è stata presa a prescindere dalle inchieste sulle banche. Il Veneto è considerato regione fondamentale dal punto di vista economico, e l'economia deve essere sostenuta da un sistema giudiziario efficiente». Queste belle parole le ha pronunciate il 26 luglio scorso Andrea Orlando, ministro della Giustizia, in visita al tribunale di Vicenza. I vertici della magistratura locale gli avevano chiesto quattro giudici e due Pm, una miseria.
ZONIN CON LA MOGLIE
ZONIN CON LA MOGLIE

Ma nel frattempo succede che lo stesso guardasigilli si tenga inspiegabilmente sul tavolo la domanda di rientro in servizio di Cecilia Carreri, il giudice per le indagini preliminari che nel 2002 si oppose alla richiesta di archiviazione di una prima, profetica, inchiesta sulla Banca popolare di Vicenza, e che tre anni dopo subì un linciaggio senza precedenti dai colleghi in toga e dalla stampa. La fecero passare per una scansafatiche con una montatura inquietante, poi smentita da fatti e sentenze.

Proprio lei, l'unico magistrato che cercò di far processare per truffa e falso in bilancio l'allora presidente della Bpvi, Gianni Zonin, oggi indagato per aggiotaggio e ostacolo alla vigilanza dopo che 118.000 soci hanno perso 6,5 miliardi. Il prode Orlando non solo blocca la pratica della Carreri, ma, evidentemente mal consigliato, si è addirittura opposto al ricorso al Tar del Lazio con il quale l'ex Gip ha chiesto la nullità delle proprie dimissioni, presentate in totale stato di prostrazione.
antonio patuelli premia gianni zonin
ANTONIO PATUELLI PREMIA GIANNI ZONIN

Le disavventure della Carreri iniziano il 22 giugno 2002, quando rifiuta l'archiviazione del fascicolo 1973/01 «a carico di Zonin Giovanni e altri», aperto per truffa, false comunicazioni sociali e conflitto d'interessi. L'inchiesta, avocata a sé dal procuratore capo Antonio Fojadelli, era partita da una serie di esposti di soci e dal memoriale di Giuseppe Grassano, uno dei tanti direttori generali (7 in vent'anni) silurati da Zonin.

In sostanza, si accusavano i vertici della banca di aver occultato nel bilancio del 1998 ben 57 miliardi di lire di perdite sui derivati. Non solo, ma era stata segnalata un'operazione immobiliare sospetta e in conflitto d'interessi tra la banca e la famiglia Zonin. E poi c'era la storia di Acta, una società sempre del gruppo Zonin che si era fatta finanziare per 18 miliardi di lire dal Mediocredito trentino. Pochi giorni dopo l'erogazione del prestito, Bpvi aveva acquistato 18 milioni di obbligazioni proprio di quell'istituto. Nonostante la consulenza tecnica del perito della Procura, Marco Villani, ricostruisca tutti i passaggi delle transazioni sospette, il procuratore capo chiede l'archiviazione.

cecilia carreri
CECILIA CARRERI
Carreri invece resta colpita proprio da quella perizia e scrive: «Le indagini dimostrano fatti e comportamenti molto gravi. Da queste emergono una continua commistione tra interessi istituzionali della Bpvi e interessi personali o societari del tutto estranei». Quanto al buco sui derivati, il giudizio è netto: «Le perdite erano ingenti, vi erano elevati rischi speculativi, il danno dei soci evidente». A quel punto, la decisione della Carreri è una bomba: imputazione coatta per il presidente della Bpvi.

La patata bollente arriva tra le mani del giudice dell'udienza preliminare Stefano Furlani, il quale a gennaio del 2003 decide il non luogo a procedere per i reati di truffa e false comunicazioni sociali, mentre rinvia alla Corte costituzionale le nuove norme del governo Berlusconi sul conflitto d'interessi, sospendendo così il giudizio. Passano due mesi e la Procura generale di Venezia impugna la sentenza.

cecilia carreri
CECILIA CARRERI
Nel provvedimento si legge che «il falso in bilancio è materialmente accertato », che le motivazioni che hanno portato all'archiviazione della vicenda immobiliare è semplicemente «inaccettabile » e che il Gup di Vicenza «ha palesemente travalicato i limiti delle sue funzioni». Il fascicolo torna così a Vicenza, seppur dopo un incredibile errore di notifica a Zonin che farà perdere altro tempo.

E qui arriva la seconda archiviazione. Anche questa volta Venezia non ci sta e impugna, lamentando «un'illogica decisione assolutoria». A questo punto ci vogliono ben quattro anni per arrivare all'udienza preliminare di appello (2009), che sfocia in una nuova sentenza di non luogo a procedere per Zonin, «nonostante appaia innegabile che le condotte delineino un conflitto di interesse tra gestore e istituto di credito amministrato».

Il gip Carreri, nel frattempo, viene sommersa di fascicoli e isolata dai colleghi. Continua a lavorare come un'ossessa, ma le tocca affrontare in rapida successione la malattia e la morte di entrambi i genitori. E alla fine paga i sacrifici con un periodo di depressione, al quale si aggiunge una serie di gravi patologie alla schiena. A novembre del 2005 arriva la coltellata finale di alcuni magistrati. A Palazzo di giustizia si tiene un'assemblea per denunciare che la Carreri, mentre «è in malattia», sta facendo una regata transoceanica.
cecilia carreri
CECILIA CARRERI

Parte subito l'esposto al Csm, un giornale pubblica la sua foto al timone e fioccano titoloni pesantissimi sulla «toga fannullona », che fa «il giro del mondo mentre è in malattia». La verità, però, è che la Carreri non affatto in malattia: sta smaltendo le ferie arretrate. Non solo, ma una sessantina abbondante di certificati medici dimostrerà che la vela le era stata consigliata per combattere le discopatie e che l'attività sportiva era assai indicata per uscire dalla depressione.

Nonostante una montagna di prove a suo favore, il Consiglio superiore della magistratura le infligge la decurtazione di un anno di stipendio e il trasferimento ad altra sede. Ma la Gip, che non ha mai fatto parte di nessuna corrente, si dimette prima che il sinedrio dei magistrati emetta la sua sentenza. Una sentenza talmente imbarazzante che nel 2009 lo stesso Nicola Mancino, ex vicepresidente del Csm, scrive alla Carreri: «Posso comprendere le ragioni della sua amarezza per essere diventata un capro espiatorio».

ANDREA ORLANDO
ANDREA ORLANDO
Dopo le dimissioni, la Carreri vince tutte le sue battaglie penali, a cominciare dalle accuse di assenteismo e truffa ai danni dello Stato, ma ormai ha cucito addosso il marchio di «giudice velista» in malattia. E visto che mediaticamente è «un mostro», non può che finire davanti al registratore di Stefano Lorenzetto, che a settembre del 2012 la intervista per Il Giornale.

La magistrata sventola per la prima volta assoluzioni e certificati medici, racconta di come si era inimicata molti colleghi, parla di «trappolone» di alcuni magistrati e poi rivela un episodio che, riletto oggi, fa riflettere: «A un certo punto scattò un'ispezione sul mio compagno di stanza. Quel magistrato aveva anche l'abitudine di andare a caccia nelle tenute private di un famoso imprenditore indagato per reati societari. Si dà il caso che io abbia respinto una richiesta di archiviazione per quel suo amico industriale, avanzata dal procuratore capo che mi faceva delle pressioni».
sergio mattarella e nicola mancino
SERGIO MATTARELLA E NICOLA MANCINO

Lorenzetto a questo punto la incalza: «Il procuratore capo avrà avuto i suoi buoni motivi per proporre l'archiviazione, non crede?». E la giudice rincara la dose: «Il procuratore capo si assegnava le inchieste più scottanti e mi chiedeva di chiudere le indagini per infondatezza della notizia di reato. E io respingevo le sue richieste. Insomma, evitavo l'insabbiamento dei processi».

Abbiamo cercato Cecilia Carreri per chiederle se oggi si sente di fare il nome di quell'imprenditore, ma comprensibilmente ha deciso di restare in silenzio. L'ultima udienza del suo ricorso al Tar per l'annullamento delle dimissioni è prevista nei prossimi giorni. Se il ministro Orlando volesse anche solo fare un beau geste nei confronti delle migliaia di vittime della Bpvi, potrebbe mettere una firma sotto quella domanda di rientro in servizio dell'unica toga che provò a tutelarle davvero. E magari riaffidarle l'inchiesta. Lei sì che saprebbe dove mettere le mani. (3. Continua)

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Da: per Annecker 24/06/2017 12:46:20
Presto verremo a casa tua, maiale

Da: Vecchio dirigente 24/06/2017 13:29:19
X Imbarazzante e. X per Imbarazzante
Scrivete sciocchezze : sono i Dirigenti che attualmente tengono su il baraccone con doppi incarichi ed interim senza fiatare e senza alcun riconoscimento né diretto né indiretto . Ben venga il concorso è lo scorrimento al fine di concludere questa intollerabile situazione. E poi basta doppi incarichi. Si dovrebbe tornare all'organizzazione pre Monti per il bene della P.A tutta!

Da: X Tutti 24/06/2017 14:28:18
Ruffiani bocciato ? E ora ?

Da: niet24/06/2017 15:08:35
cosa mi sono perso?

ma la sospensiva per commissario ad Equitalia non era stata bocciata? e comunque non c'entra nulla con l'AE.
Perchè dite Ruffini (e non Ruffiani) bocciato?

perchè poi continuare a confondere le pos (che per la quasi totalità, hanno avuto una prova scritta molto difficile) con le pot?

Da: Gianni 24/06/2017 16:00:51
Ma quale prova difficile per le POS. E' stata tutta una farsa.

Da: Area quadri? 24/06/2017 16:16:14
https://www.leggioggi.it/2017/06/24/criticita-delle-agenzie-fiscali-interrogazione-parlamentare-dellon-le-rizzetto/

Da: Imbarazzante 24/06/2017 16:29:33
La verità è che buona parte degli incaricati non è in grado di superare un concorso serio da dirigente e che viene mantenuta con le attuali prebende (in maniera illegittima) solo perché fa comodo a qualcuno.
Mi pare lapalissiano. Lo capisce anche un bambino!

Da: Attendiamo e sosteniamo 24/06/2017 16:47:54
Bene ora che la Corte dei Conti ha bocciato la nomina del Ruffini in spregio al Governo Renzi ... il Ministro dovrebbe dimettersi. Non è ha azzecata una. Dal sostegno alla Orlandi nonostanze la sentenza della Corte Costituzionale  alle vicende del salvataggio banche incriminate alla nomina di Ruffini.

Da: niet24/06/2017 16:48:40
x Gianni
forse tu non hai partecipato alle selezioni POS, ma le prove erano veramente difficili e diverse domande erano sulle novità normative

Da: Attendiamo e sosteniamo 24/06/2017 16:51:23
http://www.affaritaliani.it/politica/palazzo-potere/agenzia-delle-entrate-il-renzianissimo-ruffini-bocciato-dalla-corte-dei-conti-486545.html

Da: Doganale nauseato 24/06/2017 16:52:56
La solita figura figura  di merda di questi lestofanti privi di ogni senso di rispetto della legge.

Da: Mancato POS 24/06/2017 16:57:20
@ niet.
Non diciamo cazzate io ho superato brillantemente la prova assieme ad altri 6 colleghi non POS e POT e poi all'orale passati solo i vecchi POS....che cazzo vuol dire?

Da: Doganale nauseato 24/06/2017 17:14:42
L' unica speranza é distruggerli politicamente.

Da: Doganale nauseato 24/06/2017 17:17:25
Sono il cancro che si è insinuato nei gangli  della vita pubblica.

Da: er pecorino24/06/2017 18:51:00
stemo tutti ad aspettà a cojonata der publi nanager de sta minchja. A public manager... a cojone trifolo principe de sto forum grazie alle tu pirlr de saggezza!! Nun ce fa piu' aspettà!!! Spara a tua barzelletta da top de cojoni trifolati! O te stai a trova bene a far er manager delle pulizie a sguatterà sempre da manager nel risorante der mio amico pizzarolo? te piace a piglià e mancette cojon?

Da: The public manager24/06/2017 19:12:29
Tu potresti superare al massimo una selezione come pecoraio.

Comunque da che mondo è mondo le selezioni che si superano sono serie.
Quelle che non si superano vengono etichettate come poco serie.
Nulla di nuovo sotto il sole.

Da: Mancato POS 24/06/2017 19:24:07
@ the public manager
Sei in mala fede. Ho 2 lauree e 4 abilitazioni e due master Bocconi.  Vuoi dire che avrei avuto agevolazioni in questi titoli? All'orale POS in Lombardia chiedevano solo cosa si facesse in Ufficio... mi aspettavo la disamina di proplematiche di fiscalità internazionale..invece un cazzo.  E tu scrivi solo minchiate
Ti sfido a qualsiasi prova scritta ed orale...ora attendo pure l'esito del concorso per una cattedra in diritto tributario. E tu continua a scrivere su questo forum...poveraccio

Da: niet24/06/2017 19:31:40
x mancato POS

mi spiace per te , ma conosco diversi POS "nuovi di zecca" e veramente meritevoli, per cui non generalizzare

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