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CONCORSO MAGISTRATURA 2012
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Da: x ah15/11/2011 10:16:52

W mah vero!!
Rispondi

Da: Mah vero15/11/2011 10:24:07
per Motivata.
in realtà una parte speciale esiste anche per il diritto amm.vo.
Garofoli come Caringella scorrono perché sono una esemplificazione della materia. cioè vi prendono per dei fessi.
se studi su un testo che scorre non butterai mai il sangue sul libro.
il risultato sarà poi che quel libraccio scorre via pure al concorso.
e in tutte le altre situazioni in cui dovrai ragionare occupandoti di diritto.

Casetta contiene la parte generale del sistema. va studiato molto bene. molte ore.
i vari provvedimenti, autorizzatori, concessori, ablatori, sanzionatori, autotutela, etc.etc. devi farli altrove.

Fiandaca va benissimo. specie per alcune parti.
il tema però è il mantovani.
c'è un'edizione del 2011 fiandaca.
mantovani sta per uscire il 2011.

per Sirene T:
lo so che hia difficoltà con l'espropriazione.
ma tutto si mette in ordine se segui quello che ti dico in privato.
lasciami un indirizzo email.

per Indignado: me ne sono occupato dello scorrimento delle gradutorie e connessa posizione soggettiva.
ti rifersici alla vicenda INPS?
penso che sia un problema che merita di essere discusso e su cui ci si può confrontare. il problema è il poco tempo..
we will see

per la dolce e lieve Nikita: devi essere un'avventuriera.
nel farmi una domanda su come ho passato la notte hai rischiato che ti rispondessi!

ho finito alle 4.30.
ho resistito per la giornata con una certa fatica. e poi palystation e visione di filmini vietatissimi (sempre per ragione di lavoro, i secondi. il primo sempre per piacere).
soddisfazione per il lavoro fatto: - 200.


per Indignado: avrai notato certamente che poco tempo fa si sono avute sez.unite che riuscivano a contraddirsi sullo stesso tema anche nell'arco di 4 mesi l'una dall'altra.
spero di poterne parlare.
dopo il contratto gratuito atipico e forse dopo l'espropriazione.
saluti
Rispondi

Da: Mah vero15/11/2011 11:02:12
per Ah.

quando non condivido qualcosa mai penso che sia errata.
una frase. una evoluzione di una vicenda, ecc.
mi incuriosisce invece indagare se vi è una ragione o un movente.
se accade, anche sia la cosa più turpe, vuo dire che rientra pur sempre nelle regole che presidiano il mondo.
l'omicidio non sta fuori dall ordine naturale.

alcune cose le ho viste (nel senso del verbo greco "orao", cioè non con l organo sensoriale) solo a distanza di anni dall'evento.
sono passato da quel luogo, ho assistito a un episodio, a una frase, che mi si è svelata a volte anche dopo anni.

è un percorso di crescita che richiede umiltà. non nel senso cattocomunista.
posso espandermi solo aquisendo dati che non ho. che non condivido. che ripugno.
perchè questa divisione-inversione (inevrsione è quando l apparato dice alla natura come deve essere) tra bene e male è il vero peccato e male che affligge una parte di mondo, dopo platone e fino a nice.

non dite ai vostri sentimenti su quale binario devono correre, o come devono essere.
sono loro che dicono a noi chi siamo.
e così per tutto il resto.
è la relazione, il terzo, che parla ai due relazionanti.

"non si esce dall'albero con mezzi di albero"
chi di voi può spiegare questo verso?
scommetto: nessuno di voi.

lo studio del diritto è la stessa cosa.
bisogna "vederlo" l'istituto. sta là come un prius. voi siete il posterius, il vecchio.
con tutto il carico greve dei vostri pregiudizi che vi impediscono di conoscervi, che vi impediscono di studiare bene.
liberatevi prima di tutto di voi stessi.
c'è un tasto sul pc. "reset". usatelo.

ecco perché molti di voi mi fraintendono. e fraintendono tutti e tutto.
e vanno ai corsi.
e fanno lezione didattica all'istinto sessuale proprio ed altrui.

e mal vedete le escort, senza avvedervi che siete voi le vere invertite.

nopn siete tutti così.
Ah pare tra voi la più giovine.
Rispondi

Da: oddio15/11/2011 12:08:38
lei è un folle, non in senso offensivo, ma folle.
Rispondi

Da: aspirante magistrato15/11/2011 12:28:21
x obiter dictum
leggendo il tuo intervento (la linea interpretativa) inevitabilmente ho dovuto rispolverare la questione sull'ammissibilità o meno dei negozi unilaterali atipici, dei contratti gratuiti atipici, delle promesse unilaterali atipiche, ecc. Ma studi sul testo di Caringella? Ho avuto quest'impressione (premetto subito che il mio post non vuol essere una provocazione, ma una semplice domanda, quindi non voglio scatenare polemiche ;)
Rispondi

Da: GAPGAP15/11/2011 12:41:02
Ciao a tutti! Per la prima volta mi trovo ad affrontare questo concorso, non ho fatto alcuntipo di corso di preparazione ma ho il titolo di avv e vorrei tentare....qualcuno sa consiglarmi qualche manuale per gli scritti? si accettano suggerimenti grazie!
Rispondi

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Da: Dr. Kildare15/11/2011 13:41:34
Per Mah vero.
Sei un grande per la levità con cui affronti argomenti complessi e per il tempo che trovi per farlo.
Ed anche per la pazienza di molte argomentazioni.
Ma mi chiedo sempre che lavori fai.
Rispondi

Da: Mah vero15/11/2011 14:15:08
Caro dott. Kildare, aggiungerei al tuo post questa breve considerazione:
faccio tutto ciò che mi riconosci senza nemmeno avvertire quel senso di frustrazione che discende dall'aver parlato al vento.
come ci dimostra la pavida Asp.Mag.

il testo serve a confrontarsi, dopo il duro lavoro. leggere soluzioni ti fa fesso.
a cosa serve dire che il dolo eventuale è compatibile con la ricettazione, e ripetere tutta la pappardella di una sentenza?
il commissario dirà: questo ha letto sentenze e qui me le riporta.
bocciato.

invece si ragiona sulla norma, sull'istituto fino a "vederlo". e a collegarlo sistematicamente.
con tutte e tre le materie perché l'ordinamento è unico.
la distizione civile penale amm.vo è una perversione nota a chi ha una visione superiore e globale dell'ordinamento. parlo di caringella.

in fine tema in una riga si riporterà la soluzione prescelta dalle sez.un. del 2011.
facendo ben intendere che una sentenza non fa la materia (a parte rari casi) ma si inserisce in un dibattito fluido.
la materia sta fuori dai libri.

"non si può uscire dal libro con mezzi di libro"
qui però diventa difficile per molti di voi seguire il discorso.

Asp.mag.
hai letto la relazione sul codice civile a proposito della tipicità della promessa unilaterale?
parti da lì. c'è tutto.
ps. caringella l ha letta.
tu non lo sai e pensi che sia farina del suo sacco.

nel 1971 il più grande giurista italiano del 900, Mengoni, scriveva nel suo notevole testo, del pagamento traslativo.


Rispondi

Da: sireneT  per MAH VERO15/11/2011 14:36:30
la mia mail è libardiangela@libero.it
Rispondi

Da: sireneT  per MAH VERO15/11/2011 14:38:43
grazie per l' interesse :) aspetto una tua mail !
Rispondi

Da: fencing 8615/11/2011 14:59:37
x mah vero:

Concordo in pieno. Anche secondo me, se non si da un taglio personale  al tema e non si fanno dei propri ragionamenti le chance di passare sono davvero esigue. Pertanto attendiamo con interesse spunti di riflessione giuridica :-)
Rispondi

Da: obiter dictum15/11/2011 15:06:31
Per aspirante magistrato
No non studio sul Caringella.
Il mio testo di riferimento è il Gazzoni, anche se ultimamente mi sono dedicato allo studio di alcune parti della materia sui Commentari e Trattati.
Ma il Gazzoni, a mio avviso, è insuperabile.
Difficile ma esaustivo.
Anche se alcune parti per comprenderle bisogna andarsele a leggere altrove.
Faccio un esempio.
La parte sulle fonti del regolamento contrattuale o quella sul regolamento contrattuale (sono due capitoli diversi) vanno al cuore della materia del contratto.
Spiegano ottimamente il ruolo dell'autonomia privata e delle sue limitazioni attraverso un percorso storico/sistematico che parte dal codice pisanelli e arriva fino ai nostri giorni.
In questo quadro ricostruttivo emerge chiaramente come la dialettica diritto/mercato sia in continua evoluzione e segua il modificarsi dei costumi e dei tempi.
Così è ovvio che i concetti di autonomia privata e di contratto siano andati di pari passo con l'evoluzione dei tempi e del mercato.
Si è passati da un sistema (quello del codice del 1865) che vedeva il contratto solo come un modo d'acquisto della propietà poichè all'epoca il sistema era imperniato sulla proprietà unica fonte di ricchezza, ad un sistema che, atteso il cambiamento del contesto economico, ha affrancato il contratto dalla proprietà (tant'è che nel codice del '42 esso è collocato nel libro quarto tra le fonti di obbligazione e non più nel libro terzo sulla proprietà) ponendolo al centro del sistema e dell'imprenditorialità.
Ma ciò ha portato conseguentemente ad obiettivizzare i rapporti rendendo da un lato intangibile l'autonomia privata (che può essere limitata e controllata solo in ipotesi "tipizzate" dal legislatore come, ad es., la rescissione) e, dall'altro, a precludere un sindacato sul contratto.
Viene ottimamente spiegato che il mancato riferimento al negozio giuridico è stato determinato dalla necessità di porre l'accento più sulla dichiarazione che sulla volontà con conseguente tutela dell'affidamento incolpevole altrui (tipico caso la simulazione ma più in generale l'apparentia iuris).
Ora però veniamo al dunque e al perchè ho iniziato (e mi sono lasciato andare) in questo discorso.
Nella parte relativa all'integrazione del contratto ,Gazzoni riporta in sintesi (anche se ottimamente) un dibattito che va avanti dagli anni 60.
In questo senso, allora, per comprendere fino in fondo il senso del discorso è utile andarsi a leggere il contributo che autorevoli studiosi hanno dedicato all'argomento.
L'integrazione del contratto è, a mio avviso, il cuore della materia del contratto per le molteplici implicazioni che essa richiama.
Utilissimo, in questo senso, è allora il testo: "Le fonti di integrazione del contratto" di S. Rodotà del '69.
E' un testo che, a leggerlo oggi, appare di un'attualità disarmante ed offre un contributo notevolissimo alla materia.
In questo condivido totalmente le osservazioni di mah vero: il diritto non è nato oggi, non l'hanno inventato quelli che oggi fanno corsi o scrivono libri ( fatti, il più delle volte, da anonimi laureati o, peggio, da dottorandi o "dottorini" di ricerca che hanno avuto solo il merito di mettersi dietro a qualche professore: chi sono costoro in termini giuridici???).
Le tematiche esistono da tempo: vengono semplicemente adattate al mutare dei tempi.
Moltissime cose che oggi vengono etichettate come il nuovo che avanza sono state già trattate dai luminari della materia (Sacco, Rodotà ecc.).
Vedetevi, ad esempio, il ruolo della buona fede (ottimamente inquadrato da Rodotà già negli anni '60 o il ruolo dell'art. 1339 e del capoverso del 1419 oggetto, peraltro, del tema dello scorso concorso).
Questi sono testi "formativi" gli altri sono solo "informativi" non aggiungono nulla al dibattito.
Pertanto, tornando al discorso da cui ero partito, Gazzoni spiega il (nuovo) ruolo dell'integrazione ma leggendo il testo di Rodotà (cui lo stesso Gazzoni rimanda e di cui sposa la teoria) quello che inizialmente sembrerà poco chiaro apparirà di una chiarezza esemplare.
Saluti


Rispondi

Da: allora15/11/2011 15:09:15
ma su uno studia così ci vogliono decenni
Rispondi

Da: Mah vero15/11/2011 15:20:56
parole sante.

se mi consenti aggiungo il capitolo del Bianca al tema integrazione. fonti dell'autonomia. costituzionalizzazione di essa. rapporto libertà/autorità.
utile leggerlo insieme a Gazzoni, visto che per certi aspetti sostengono tesi opposte.

consideriamo pure che ci stiamo muovendo verso un nuovo sdoppiamento dei rapporti civili, ad opera del diritto comunitario.

io due righe sul codice di commercio del 1882 le farei. tanto per capirne la ratio e per confrontarlo con il c.c..
almeno avere un'idea dell'atto di commercio.
e passare poi all'attuale dualismo con il codice del consumo, incentrato sull'atto di consumo.




Rispondi

Da: Mah vero15/11/2011 15:25:33
ci vogliono due anni per la base. 10 per la padronanza.

dipende dal tuo obiettivo.

ma lo studio è questo. non mandare a memoria il vomito del presunto insegnate che mastica e digerisce la materia lasciando a te il prodotto di scarto.

è anche più appagante studiare così.

ti dico una cosa che come al solito saprai solo tra una decina di anni:
l'orgasmo è un piacere effimero.
il vero piacere è quando stai alla tua scrivania. studi (non solo diritto). vedi il mondo. e ti senti dio.
e hai pure molti "incontri" nella vita pratica.
Rispondi

Da: obiter dictum15/11/2011 15:28:25
per allora
Non condivido quello che dici.
Provo a spiegare.
E' indubbio che la preparazione al questo tipo di concorso ma in generale al diritto richieda tempo, dedidizione ma soprattutto passione.
Il problema è che si studia male all'università.
Si fa uno studio più improntato sulla memoria, sulla ripetizione meccanica di quello che c'è scritto nel capitolo X o a pagina Y.
Un contributo negativo a questo modo (perverso) di affrontare lo studio viene anche dal sistema universitario e assolutamente carente.
All'esame, molto spesso, si limita(va)no a chiedere l'argomento o l'articolo.
Non andavano oltre (forse perchè impreparati erano gli stessi assistenti che stavano lì il più delle volte per i motivi di cui al post precedente).
Ma anche degli ordinari c'è da diffidare: il sistema è marcio e le nomine ormai sono il frutto di lobby di potere.
In un sistema deficitario come questo lo studente incentiva solo la memoria perchè questa il più delle volte viene premiata.
Ma lo studio (quello vero) si basa su altri presupposti.
Quando, quindi, invito a leggersi alcuni testi oltre ai manuali istituzionali, intendo dire di "leggere" cercando di capire il senso del discorso.
Ad es. a leggere il libro di Rodotà (saranno 250 pagine circa) ci vuole un pomeriggio se lo si legge per cercare di coglierne il senso.
Ma questo serve per aprire la mente e allargare gli orizzanti del proprio sapere.
Si impiega molto più tempo (e male) a cercare di stamparsi in testa le pagine del libro o delle sentenze.
D'altra parte quando viene dettata la traccia la maggior parte dei candidati cerca di scavare nella propria memoria il settore, il capitolo o la pagina dove è riportato il tema.
I candidati (pochi) che hanno studiato con metodo e con intelligenza interpreteranno la traccia e la svolgeranno secondo il loro sapere e ciò che hanno appreso.
Risultato il 10% passa, il 90% va a casa.
Rispondi

Da: Relazione al codice civile15/11/2011 15:51:35
Per favore, qualcuno di voi saprebbe indicarmi un link per reperire in internet la Relazione al Codice Civile?
Rispondi

Da: aspirante magistrato15/11/2011 15:56:04
x obiter dictum
grazie per aver risposto. ero indecisa sul testo base da adottare. meditavo sul Torrente che reputo un gran testo per chiarezza e semplicità espositiva, ma dopo il tuo post, penso proprio che mi avvarrò del Gazzoni!

x mah vero
Maestro, io seguo le tue preziosissime informazioni, ma sono confusa! Come faccio ad adottare il TUO METODO di studio ADESSO! a studiare con calma e completezza ORA! I limiti oggettivi di tempo lo impediscono!  Il concorso è tra 6 mesi, e non devo studiare SOLO CIVILE. Trattasi di scelta PRATICA! Ho già acquistato il testo CHINÈ-ZOPPINI (150 eurI!). Di primo acchito mi pareva un'idea un po' balzana, ma le pagine scorrono con grande piacevolezza e mi pare interessante. E poi mi sento sicura (almeno in questa fase..)
Rispondi

Da: dr.Kildare15/11/2011 15:59:57
Però sei ancora reticente caro Mah vero.
Parli ex cattedra, ma è vero quello detto sopra.
All'università tranne rari casi si studia male. Si dovrebbe insegnare i concetti, mentre a volte si chiedono le note a piè pagine in un inutile sfoggio di ricerca del " particulare".
Non si cercano i nessi logici, nè si consigliano letture di approfondimento.
Sai che tanti avvocati che vanno per la maggiore nei loro tribunali, quando arrivano in Cassazione vengono derisi per frasi usate o perchè sconfinano nel merito, invece che attenersi all'analisi di legittimità della norma ?
L'Università dovrebbe completare, ma certifica la mancanza di fondamentali.
Non sono razzista, ma alcune facoltà senza studiare filosofia non puoi approfondirle.
Così come la storia studiata sui manuali scolastici non è quella che troverai in quelli di approfondimento.
Quanti di noi si scoprirono ignoranti negli anni 90 quando si disgregò la ex Yugoslavia...
Così è per il diritto.
Abbandonati nei meandri del diritto tributario o di quello amministrativo da rileggere continuamente sotto le pronunce della corte di giustizia.
Occorrono i testi dei maestri, dei magistrati, ma soprattutto la pratica quotidiana del raffrontare i principi della sentenza ai casi concreti.
Il diritto è vita.
I popoli " antichi" affidavano alla Legge la gran parte dei loro rapporti.
Ma la Legge va interpretata ed adattata.
Rispondi

Da: Mah vero15/11/2011 16:28:19
se ti devi preparare per il concorso è chiaro che devi studiare con una certa furbizia.

non mi sentirei però di rinunciare al metodo di studio.
anche perché non sai se davvero ti sarà utile il testo di civile di chinè (mi pare sia un consigliere tar calabria).
ora scorre. dici. ma il punto è cosa ti avrà offerto per la tua comprensione del civile?
lo saprai al concorso.

sarà utile rileggerti dopo la prova scritta.

ti faccio notare poi che usi gli stessi attributi di altri tuoi colleghi allorchè parlano dei libri di garofoli e caringella. "scorre facile".
come l'acqua fresca...

nessuno lo direbbe mai del gazzoni o del mantovani ...

Rispondi

Da: x tutti15/11/2011 16:39:23
vi va di postare l'esito del concorso? fatemelo sto gran piacere.
Rispondi

Da: sirenettadoro15/11/2011 16:47:55
scusate se mi intrometto... vorrei cortesemente chiedere se qualcuno sa quando usciranno i risultati delle prove scritte dell'ultimo concorso.

Grazie.
Rispondi

Da: sireneT15/11/2011 16:50:48
http://www.repubblica.it/rubriche/bussole/2011/10/12/news/ragazzi_studiate-23110142/

una lettura per allietare i nostri corpi che fanno "tutt'uno" con la scrivania!
Rispondi

Da: x sireneT15/11/2011 16:57:00

piantala
Rispondi

Da: aspirante magistrato15/11/2011 17:04:24

Non mandarmi la sfiga se no tiro fuori il COMITATO ANTI-PICCIO!!

Saluti ;)
Rispondi

Da: Vindica te tibi15/11/2011 17:19:33
Salve a tutti, sono nuova del forum.
Non parteciperò a questi scritti causa orali di avvocatura oltre limite. Mi piacerebbe però iniziare a studiare a prescindere da tutto. Su quali testi però? E' una giungla selvaggia!
Non ho il tempo di  rileggere tutte la pagine (chiedo venia) ma ho letto sopra alcuni consigli circa il testo di Gazzoni per il civile e mantovani per il penale.
i miei dubbi  che rivolgo a tutti e a mah vero che sopra ha consigliato il fiandaca solo per "alcune parti", sono i seguenti:
1) ho il Fiandaca dai tempi universitari ma il mantovani mi ha già schiacciato l'occhio in libreria (a proposito, è già uscito). Cosa fare dall'uno e cosa dall'altro?
2) per l'ammnistrativo avrei pensato al Galli. Pareri?

per l'orale di avvocatura ho optato per il manuale simone, ma giuro che non passa giorno senza maledizioni all'incauto acquisto! Non riesco a capire i passaggi, salta di palo in frasca! espropriazioni, dia, scia e che sò? E' un testo che mi angoscia!
Consigliate di affiancare il Galli a delle riviste? o più in generale ad ogni testo scelto (gazzoni/mantovani)?

Perdonate le domande da "novizia", ma visto che la preparazione è "oltremodo in fieri" :) ogni consiglio è ben accetto!!!
grazie a chi risponderà!
Rispondi

Da: Mah vero15/11/2011 17:45:50
Per Vindica te tibi.

Mi rimproverano di rivelare al pubblico troppi segreti, custoditi gelosamente dai vari candidati che si stanno preparando al concorso.
ci hanno messo del tempo per capire come e dove studiare.

per questo su come studiare  l'espropriazione ho chiesto la mail di Sirene T.

Civile: gazzoni, per la modernità della trattazione, con Bianca o bigliazzi geri.
contratto bianca. diritti reali b.geri.
obblig.plurisogg., cessioni liquidative, adempimento dell'obblig., Bianca.
successioni, bianca e gazzoni.

penale:
che ti dico ora?
Mantovani testo base. Integrato da Fiandaca per colpa, nesso causale, concorso di persone.
se hai tempo e voglia puoi consultare il padovani, marinucci dolcini, canestrari.

amm.vo
è un problema di metodo non di libri.
la materia sfugge perchè manca la visione globale.
non essendo codificata richiede uno studio diverso dal civile e penale.
ma prima di tutto bisgona frequentarne la nomenclatura e la dogmatica. giannini, sandulli (il procedimento), nigro (la giustizia).
una volta che sai bene (rectius: che "vedi") le formule organizzatorie, le funzioni e i servizi, le relazioni organiche e intersoggettive, ecc.ecc. la lettura dei testi e della giurisprudenza non sarà più incerta.

Galli per me è l'unico testo aggiornato strutturato come quelli sopra citati.
rigore scientifico. metodo. precisione del linguaggio.
ha le sue ripetizioni e scivoloni. del tutto sopportabili.
il testo è frutto unico del suo lavoro. se guradi la bibliografia vedrai quanti autori e quanto sapere si coagula in quel libro.

simone ST va bene. magari unitamente al casetta.


Rispondi

Da: Vindica te tibi15/11/2011 18:08:13
sei mostruoso nel senso migliore del termine!!! La personificazione dell'art. 97 cost!!! Efficace, efficiente e a costo zero :)

del Galli ho letto qualcosa, ma velocemente visti i tempi degli orali d'avvocato. Si vede che è frutto di un'unica mano, non noti differenze tra una parte e l'altra.
simone St? non credo sia il mio (manuale da 40 euro circa, per intenderci). Questo "coso verde" che ho (ed è pure un blando eufemismo) è veramente brutto! Mi sembra di non cogliere nulla di quello che leggo e rileggo. Ho spulciato cercando di capire qualcosa di più di alcuni argomenti...ma amministrativo è veramente una bestia, specie se lo riprendi ad urbe condita!!! :) da uscir pazzi!
ieri mi sono "imbattuta" sull'art.  112 cpa. Magari la domanda desterà ilarità, ma potresti dirmi (se hai tempo e voglia, ovviamente) a cosa si riferisce il 112, 2 comma lett. d (... per le quali non sia previsto il rimedio dell'ottemperanza.. è un riferimento al ricorso straordinario)? Ho il maledetto vizio di fissarmi sulle cose!

grazie mille in ogni caso per la precedente risposta!!!!
Rispondi

Da: sireneT15/11/2011 18:10:27
per mah vero....

la mia mail è libardiangela@libero.it

aspetto info sulll' espropriazione!
Rispondi

Da: sireneT15/11/2011 18:19:27
per VINDICA

sì, il 112, comma 2 lett d), secondo parte della dottrina (proprio ieri l' ho studiato dal Giovagnoli), fa riferimento alle decisioni rese su ricorso straordinario trattandosi di provvedimenti equiparati alle sentenze.
Rispondi

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