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CONCORSO MAGISTRATURA 2012
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Da: chi11/11/2011 22:54:48
chi ha il titolo ma non esercita può partecipare?
Rispondi

Da: chi11/11/2011 22:57:03
qualcuno può rispondere x favore?
grazie
Rispondi

Da: x maishe11/11/2011 23:05:07
non capisco nemmeno dove tu voglia arrivare con il tuo discorso, quoto in pieno l'utente senza nik...cmq cara io in genere non guardo gli altri , inoltre "questo giocare di anticipo" non capisco cosa voglia dire, ho sostenuto gli esami in un' università tanto pesante quanto la federico II e ti posso assicurare che il primo obiettivo era superare i veri esami, non certo il concorso in magistratura, non avevi tempo per giocare di anticipo come dici tu...a questo punto forse è la tua preparazione ad essere lacunosa
Rispondi

Da: francesca80 11/11/2011 23:14:08
maische guarda,
sono d'accordo con te sul fatto che questo concorso non si possa improvvisare, ma per il resto... sinceramente no.
è facile parlare dall'agiatezza della "casa familiare", ma per me e, sicuramente per tante altre donne, non è così.
si tratta infatti, di dividersi tra il ruolo di madre, moglie, amante, avvocato, casalinga, amica ...., di incastrarli tra successioni, circostanze del reato e quant'altro.

beh sì, certamente non puoi capire, così come altrettanto certamente è stata una nostra scelta, così com'è una nostra scelta insistere nel coltivare questo sogno e crederci.
né tanto meno vale il discorso del "giocare d'anticipo", perchè anche questo ha un limite. io ho fatto un percorso universitario brillante, e questo mi serve per il ragionamento, è una valida base, però gli istituti, devo "rinfrescarli" spesso, e lo studio fatto 2 anni fa, quando intrapresi seriamente questa strada, onestamente oggi non me lo ritrovo, o almeno così mi sembra.
ed è per questo che è un discorso di qualità, di studiare tanto, ma nel modo giusto, di ragionare, non di imparare "a pappardella"!
...ma forse questo è un modo mio, personale, di studiare e concepire lo studio (...riagganciandomi a una battuta di una di voi di qualche giorno fa io andavo a fare gli esami con lo shampo fatto di fresco e il fard! e quante ce n'erano coi capelli sporchi!!!).

ps.: codice penale commentato, io ho visto quello utet, ma forse uno vale l'altro, ma nn so se vale la pena, è un po' costoso... :(
Rispondi

Da: ...11/11/2011 23:18:46
ma i codici non conviene comprarli dopo?
Rispondi

Da: ...11/11/2011 23:19:34
x adesso uso quelli che ho
Rispondi

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Da: aspirante magstr x "sul corso"11/11/2011 23:20:56
anche io volevo sapere se vale la pena seguire on line caringella o garofoli..che dite? se è uguale al manuale, ovvio, non conviene...qualcuno sta seguendo?
Rispondi

Da: x maishe11/11/2011 23:29:14
mi dici che concorso hai vinto?
Rispondi

Da: al11/11/2011 23:31:04
il corso bellomo si tiene a milano e roma
fa anche l'intensivo,
il probema è che è difficile da seguire se non hai i contenuti già
e richiede una abnegazione e annullamento totale della persona...
altrimenti ad igni lezione ti trovi sempre indietro
Rispondi

Da: al11/11/2011 23:32:26
i corsi on line sono cmq meglio di una formazione da autodidatta
per il semplice fatto che si segue un filo logico aggiornato
Rispondi

Da: x al11/11/2011 23:35:35
grazie
Rispondi

Da: hammam11/11/2011 23:39:30
Mah Vero, i tuoi post mi hanno strappato un sorriso.
profumo di qualcosa di insolito.

Dissacrante al punto giusto.
Del resto, nessuno vede ciò che non vuol vedere.
Elogiare o criticare benemeriti sconosciuti su un forum lascia il tempo che trova.
Non è mia intenzione farlo, ma devo ammettere che leggerti è stato un vero piacere.

Prima dell' off topic, posso chiederti un consiglio?
Non punto a questi scritti di magistratura, troppo imminenti.
Ho da confrontarmi più con le mie idee che col tempo a disposizione!
Da quali testi base partiresti per fondare uno studio sensato, "scientifico"?
Le reminiscenze sono poche ma preoccupa di più lo stato "di assoluto torpore mentale"!!!!
Preso atto dei leit motiv e dei soliti testi "consigliati", hai mai letto  il manuale del prof. Turco (dir. civile)? Me ne hanno parlato bene, ma non ho avuto modo di prenderne atto di persona.
E del Pulitanò (diritto penale), sapresti dirmi qualcosa?

Concordo con te e gli altri forumisti sulla pseudo validità dei plurifamigerati tomoni/armi improprie.
Illegibili anche "materialmente". Solo  a vedere la qualità di stampa mi assale un reflusso gastro-esofageo!
Se non altro, c'è coerenza sul profilo "qualità"....

Grazie per l'eventuale risposta e bella citazione!
Non troppo in alto nè troppo in basso!

buona serata.









Rispondi

Da: Mah vero12/11/2011 01:07:04
per Francesca80

il cod. comm. usalo per le principali figure delittiose.
per la parte generale io leggerei alcune voci dell enciclopedia. se hai una biblioteca giuridica vicino.

il mantovani basta per il concorso.
integralo col fiandaca per: nesso causale. delitto colposo. concorso di persone.
se ci lavori bene ti sara' facile selezionare il materiale giurisp. da utilizzare.
ps.
imprescindibili sono le note sentenze della Corte Cost. 1988.
che nessuno legge.
se c e' tempo magari ci confrontiamo sui principi portanti del sistema penale.

Non conosco i testi di cui si chiedeva consiglio.
vale cmq la stessa regola: se li hai gia' usati non vale la pena cambiarli.

lo studio non deve essere piatto sul testo, ma creativo.
l argomento va costruito. partendo dalle norme.
leggere le norme con attenzione migliora anche la precisione del linguaggio.

per Hammam.
mi ritrovo nel tuo post.
se non ci fosse qualcuno ogni tanto a dirmi qui o nella vita pratica certe cose
dovrei dar credito a chi mi travisa.

due cose ancora:
parlando di natura a proposito di Aspirante Mag. volevo porvi un quesito
da risolvere senza testo, senno' a che serve!?

si puo' adempiere un' obbligazione naturale con una cambiale o con un assegno?

si puo' dire che l atto adempitivo sia un pagamento traslativo?

cambiando argomento:
c e' qualcuno qui a cui piace il cinema di lars von trier e ha visto melancholia?

per Alice.
non mi sovviene nulla. pero' non riesco a seguirti...
mi dici che sono un dilettante. ti dico: magari!
avere paura di qualcosa, o credere alle finzioni proprie o collettive ti trattiene alla terra.
non per plagiare Kundera parlando del dramma della leggerezza, e pero'
la personalizzazione del mondo, il sapere che se guardi in faccia il mostro questo sparisce, superare le colonne d ercole, davvero e' un dramma.
quello di secolarizzare le proprie vicende tanto renderti esule.

io vorrei avere paura come da ragazzo. temere un esame. arrossire.
essere un dilettante!
nulla da fare.
mi tocca vedere le cose come se fossi su marte..

"quando l' uomo pensa, dio ride".

le catene invece sono pur sempre una sicurezza.
senza padrone devi sapere da te cosa fare, come essere felice.
ci vuole competenza e resposabilita'.

vedo la gente che litiga e spreca il proprio tempo nei tribunali.
che eleva il proprio lavoro fino a dargli una importanza massima.
che si struttura in una vita insensata. e ci crede.

io invece sento di perdere solo tempo ed energie. sono stanco di sentire voci che non parlano con le mie parole.
gli unici momenti di pausa sono le uscite con alcuni buoni amici e i ragionamenti delle escort.

chi di voi direbbe che la parte migliore e' quella in cui lotti per vincere un concorso?
dopo tutti desiderano essere qualcosa: dott., avv., giudice, cav., mai se stessi.
questo lo chiamo essere dilettanti. e non ne ho disprezzo.

non te la prendere, ma mi pare che il dilettante sei tu che pensi di giocare una partita a cui nessuno vuol partecipare.



Rispondi

Da: Mah vero12/11/2011 01:21:50
caro Hammam, il maschile e' d obbligo,

l approccio scientifico allo studio consiste nel puntare ad essere autonomi sulle norme.
capacita' quindi di lettura, collegamento, riconduzione a sistema delle antinomie.

non si improvvisa nulla.
occorre esercitarsi.
si ragiona sempre sul dato normativo. poi si redige una scalette. infine si passa al testo per verificare la correttezza del proprio ragionamento, i limiti, le sviste, le omissioni.
col tempo lo scarto tra te e il libro diminuisce. fino a renderti autonomo.
cosi' si liberano in te capacita' mai usate prima.
ci vuole tempo e sacrificio.

se invece hai poco tempo e un concorso lo devi vincere ti prepari cercando di impostate un tema valorizzando il minimo di studio fatto.
tutti possono vincere o perdere un concorso.

la materia no sta nel testo. conta ottenere le chiavi di lettura della stessa.
non imparare libri a memoria.

Rispondi

Da: aspirante magistrato12/11/2011 08:16:33
x mah vero
Ti chiedo scusa per gli ultimi post. Volevo fare la simpatica e invece mi sono resa ridicola. Sarà lo stress per questo esame boh..(martedì prossimo) comunque mi sento una cretina. E' imbarazzante scriverlo sul forum (e sto raccogliendo tutto il coraggio possibile per farlo) ma tenevo a dirtelo anche se non ti conosco. Leggerò sempre i tuoi post con molta attenzione perché sono una fonte di sapere. ogni volta trovo spunti, riflessioni, e imparo qualcosa di nuovo.

Grazie G.

Ps: In futuro qualcun altro potrebbe utilizzare questo nick (come d'altra parte è successo anche ieri) ma NON sarò io.
Rispondi

Da: nikita.johns 12/11/2011 08:50:47
buongiorno a tutti.
x mah vero ultimo post:
ti consiglio il contrario.......dovresti- in pausa- ascoltare i ragionamenti degli amici e uscire con le" escort" .....forse più utile in tutti i sensi e ti prende meno male dentro.....non pensi??? ( per il resto hai ragione ...
Rispondi

Da: Bushi12/11/2011 09:35:40
Ciao a tutti.
Sapete se la domanda in procura va consegnata personalmente.
Rispondi

Da: nikita.johns 12/11/2011 09:43:59
x bushi :
si tratta solo di consegnare documenti firmati e corredati anche della copia del documento di identità ...puoi fare una ulteriore delega a chi te lo porta con altra copia del documento di identità.....semmai.............siamo in Italia....paese di burocrati o nati ..o diventati per formazione permanente ( poi mi fai sapere..)
Rispondi

Da: francesca80 12/11/2011 10:48:10
ok grazie,

spero ci sia realmente il tempo per un confronto... soprattutto perché sto cercando di organizzarmi da sola studio e materiale, per cui ritengo sarebbe certamente utile.

grazie ancora buon week end (di studio ma anche no) a tutti!

Rispondi

Da: ...12/11/2011 10:59:21

- Messaggio eliminato -

Rispondi

Da: al12/11/2011 11:10:04
mi ripeto...
ciò che scrive mah vero...
è quello che dice bellomo...
ma è molto difficile da fare...
Rispondi

Da: maronglacè12/11/2011 11:15:25
probabile se non erro anche belladonna è dello stesso avviso
Rispondi

Da: x al12/11/2011 11:43:25
quali giorni della settimana si tiene il corso di bellomo?
a chi posso rivolgermi?
c'è un sito?
Rispondi

Da: x al12/11/2011 12:02:58
trovato
Rispondi

Da: obiter dictum12/11/2011 12:51:30
Tornando su argomenti giuridici ho visto che nelle pagine precedenti c'è stata una discussione sul 1333.
Ebbene vorrei fare alcune considerazioni sugli atti a titolo di liberalità e quelli gratuiti.
La donazione è un contratto neutro perchè può produrre tanto effetti reali quanto obbligatori.
Non è rinvenibile, quindi, una giustificazione causale tant'è che lo spirito di liberalità vale a connotare solo in termini negativi la fattispecie donativa: vale, cioè, solo ad evidenziare che l'attribuzione viene posta in essere in assenza di un obbligo.
Laddove sussistesse un'obbligazione naturale o civile non saremmo più in presenza di una donazione ma di un'attribuzione posta in essere solvendi causa.
Lo spirito di liberalità, in quanto connotante in negativo la fattispecie, deve allora collegarsi ad un elemento positivo che è l'interesse non patrimoniale del donante.
Ma tale interesse, in quanto non patrimoniale, deve necessariamente accomagnarsi ad una forma solenne posto che nei contratti ciò che rileva è proprio la patrimonialità.
Solo la forma dell'atto pubblico vale, cioè, a compensare l'assenza di patrimonialità che caratterizza la donazione che è pur sempre un contratto.
E' chiaro che se fosse specificato il motivo, e cioè l'interesse non patrimonale del donante, non sarebbe neanche più necessaria la forma dell'atto pubblico (anche se questa sarebbe cmq richiesta) proprio perchè il motivo varrebbe a giustificare la donazione.
Ma la mancata indicazione del motivo rende la donazione ingiustificata (tant'è che è un contratto neutro) e rende necessaria la forma solenne.
Non può allora ravvisarsi la differenza tra donazione e art. 1333 sulla base del contenuto dell'obbligo.
Non può dirsi che laddove c'è un obbligo di fare (o di non fare) c'è un negozio gratuito e laddove c'è un obbligo di dare una donazione, perchè la distinzione tra le due fattispecie è data proprio dalla patrimonialità o meno di esse.
Questa distinzione si basa sul fatto che nel caso di obbligo di fare ci deve essere necessariamente  un consenso sicchè non potrebbe ricorrere il 1333.
Tuttavia, però, la differenza non è data dal contenuto ma dalla patrimonialità o meno della fattispecie.
E' chiaro che in caso di donazione, l'assenza di patrimonialità, richiede come detto detto una forma solenne e quindi anche il consenso del donatario proprio perchè manca una giustificazione causale, mentre in caso di negozio gratuito la patrimonialità non rende necessario un consenso espresso proprio perchè la fattispecie, in quanto patrimoniale, trova una sua giustificazione e non richiede una forma solenne.   


  
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Da: serio12/11/2011 13:00:33
leggendovi mi son reso conto che non so una mazza. civile non lo toccao da secoli meglio il penale e l'amministrativo (che non ho mai sopportato). mi manca quella scintilla per iniziare a studiare seriamente. spero che, guardandovi ogni tanto, possa ritornarmi quel sacro fuoco che mi faceva alzare alle 6 del mattino per studiare. che dirvi ... in bocca al lupo per il vostro futuro. a presto
p.s. non entro nel merito delle questioni giuridiche causa ignoranza latente!
Rispondi

Da: obiter dictum12/11/2011 13:19:04
Vorrei specificare meglio gli ultimi passaggi del mio intervento perche, rileggendoli, credo non siano chiari.
Atteso che la differenza tra atti a titolo di liberalità e atti a titolo gratuito è data dalla patrimonialità o meno dell'interesse 8e non dal differente contenuto dell'obbligo di fare o di dare), anche il 1333, al pari della donazione, può essere considerato una negozio neutro che, cioè, può essere riempito di qualsiasi contenuto (reale o obbligatorio).
E, infatti, si ritiene che esso configuri un pagamento traslativo cioè a dire un atto posto in essere solvendi causa.
In questo senso vale il richiamo alla sentenza con cui il padre trasferiva ex art. 1333 alla figlia l'immobile in adempimento degli obblighi di mantenimento e di istruzione raggiunti in sede di separazione consensuale
 
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Da: 12/11/2011 15:04:19
per l'ennesima volta chi ha il titolo ma non è iscritto può partecipare
Rispondi

Da: obiter dictum12/11/2011 15:13:10
Finisco il discorso...
La differenza in definitiva tra atti a titolo di liberalità e atti a titolo gratuito non può essere data dal contenuto dell'obbligo.
Parte della dottrina basa tale convinzione ritenendo che, poichè l'obbligazione di facere (e di non facere), in quanto difficilmente stimabile, non sarebbe in grado di operare in termini di azione di riduzione o di collazione, essa varrebbe a connotare la fattispecie in termini di gratuità.
Invece l'obbligazione di dare darebbe sempre luogo ad una donazione posto che in tal caso si rende necessario un consenso ex art. 1376 atteso che l'obbligo di dare comporta pur sempre degli oneri a carico del donatario che deve essere meritevole e non indegno.
Tale distinzione basa la differenza tra gratuità e liberalità sull'obbligo di fare o di dare mentre, invece, la distinzione deve essere riguardata sotto il profilo della patrimonialità o meno dell'interesse.
Sicchè in questa diversa prospettiva anche l'art. 1333, come la donazione, è neutro perchè può produrre effetti tanto obbligatori quanto reali.
Nel primo caso si sarà in presenza di una promessa unilaterale obbligatoria che si perfeziona ex art. 1333, nel secondo di un negozio gratuito rifiutabile (e, quindi, di un pagamento traslativo) ove si ammetta che il 1333 è un negozio unilaterale (rifiutabile) in grado cioè di produrre immediatamente effetti e non già un contratto
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Da: per senza nome12/11/2011 15:16:24
Se leggessi il bando scopriresti che che chi è abilitato, anche se non iscritto all'albo degli avvocati, può partecipare.
Invece di ripetere per l'ennesima volta la stessa inutile domanda bastava leggere il bando
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