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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: Antonella so sempre io 23/04/2011 17:47:37
                  ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,       
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                  ,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,forse sarebbe meglio riposare un pò che ne dite?
Rispondi

Da: Bellissima23/04/2011 20:26:05
meravigliosa, stupefacente Antonella!
Ti stai dando all'arte...e che arte!
Bravissima, mi hai davvero lasciata a bocca aperta, i miei complimenti e tanti meravigliosi auguri di una felice Pasqua, a te e a tutti gli altri!
CIAO
Rispondi

Da: ELEONORA223/04/2011 21:15:00
SPERANDO CHE QUESTI SIANO GIORNI DI SERENITA' E TRANQUILLITA'.....BUONA PASQUA A TUTTI GLI  ASPIRANTI D.T. ...
Rispondi

Da: Stefano 24/04/2011 01:32:40
BUONA PASQUA
STEFANO
Rispondi

Da: miur 224/04/2011 09:11:54
                                


 
                                    BUONA PASQUA
Rispondi

Da: x i ricorrenti24/04/2011 11:53:43
Rispondi

E' disponibile l'App ufficiale di Mininterno per Android.
Scaricala subito GRATIS!

Da: ma24/04/2011 11:59:50
bp ai dt
Rispondi

Da: auguri24/04/2011 12:05:08
auguri a tutti!
Rispondi

Da: PER tutti24/04/2011 21:36:15
sono rimasta la sola a studiare anche nei giorni di festa§???????????

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Da: prove Invalsi e delirio collettivo24/04/2011 21:39:31
ormai siamo al delirio collettivo.

- Berlusconi se la prende coi docenti che inculcano il comunismo!!!

- Nel PD reagiscono alla stessa maniera: adesso il fascismo e i documenti storici di tale periodo non si possono neppure leggere o "cantare", perchè inculcano il fascismo!!!

- I genitori si oppongono alle prove Invalsi!!!

Leggete qua, l'articolo riferisce di un documento di genitori contro le prove Invalsi:
"Un altro punto critico che i firmatari sottolineano è l' "assoluta mancanza di informazione alle famiglie"; "dei test - osservano i genitori - non ci sono mai stati comunicati il contenuto, le modalità esecutive e le finalità, al contrario di quanto avviene normalmente per tutte le attività programmate dagli insegnanti e dalla scuola". ....Senza contare poi che i genitori firmatari si dichiarano del tutto contrari all'uso dei test per distinguere fra scuole buone e meno buone. .....La conclusione è scontata: i firmatari propongono di non autorizzare i propri figli alla rilevazione degli apprendimenti che avrà inizio il 10 maggio....   (http://www.tecnicadellascuola.it/index.php?id=31715&action=view)

Povera scuola!!!!!
Che ci stiamo a fare in questo manicomio???
Rispondi

Da: PER tutti24/04/2011 22:01:52
Questa si che è una grave perdita per la scuola:la serietà dell'INVALSI, la scientificità del suo operato erano al 90% frutto dell'inestimabile valore del suo Presidente che aveva creato un team di professionisti seri e super partes. Ed ora????????????
riporto articolo "La Repubblica"

ROMA - La scuola pubblica italiana perde un altro pezzo. Dallo scorso 13 marzo, ma la notizia è emersa solo in queste ore, Piero Cipollone si è dimesso dalla carica di presidente dell'Invalsi, l'Istituto nazionale di valutazione che nelle ultime stagioni per conto del ministero dell'Istruzione ha verificato il livello di apprendimento degli studenti italiani e ha costruito alcuni esami di Stato e diverse prove finali. Cipollone, punto di riferimento dell'ente, da alcuni mesi viveva a Washington, dove svolgeva il compito di rappresentante per l'Italia della Banca mondiale (è uno dei ventiquattro direttori esecutivi).
Rispondi

Da: PER tutti, una riflessione europea24/04/2011 22:15:27
I tedeschi bocciano la loro scuola: basta col federalismo e largo al tempo pieno
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di A.G.
15/04/2011
Il più grande studio mai condotto in tema di istruzione - sono stati intervistati 130.000 cittadini su iniziativa del quotidiano Bild e di quello turco Hurriyet - ha rivelato che i cittadini tedeschi valutano le attuali lezioni con uno stringatissimo 4+: la grande maggioranza vorrebbe mantenere la gratuità della scuola dell'obbligo, ma sarebbe disposta anche a pagare più tasse pur di alzare il livello.
Se in Italia c'è malcontento per l'istruzione pubblica, nei Paesi dell'area Ue l'opinione pubblica non è da meno: l'ultima lamentela di massa giunge dalla Germania, dove il più grande studio mai condotto in tema di istruzione ha rivelato che i cittadini tedeschi valutano la scuola con uno stringatissimo 4+.
La bocciatura dovrebbe far riflettere i responsabili dell'istruzione tedesca perché lo studio ha coinvolto ben 130mila cittadini: grazie ai finanziamenti dalla Fondazione Bertelsmann e dalla Roland Berger Strategy Consultants, gli intervistati hanno risposto a un questionario online tra il 14 febbraio e il 9 marzo, su iniziativa del quotidiano Bild e di quello turco Hurriyet .
Per migliorare il livello scolastico, il 72% de sarebbe persino disposto a pagare più tasse, mentre solo il 43% farebbe altrettanto per migliorare il sistema sanitario. Ma il dato probabilmente più interessante è quello relativo al federalismo scolastico: dopo un lungo periodo di consensi, avrebbe perso il sostegno della popolazione. Un dato per tutti: solo l'8% ritiene che debbano esistere differenze di materie scolastiche a seconda dei Laender, mentre il 92% è a favore di una pianificazione e di un percorso didattico comune a livello federale. Per l'83% degli intervistati la "concorrenza" in questo ambito non porta alcun vantaggio.
Ma ci sono anche altre indicazioni interessanti: l'87% dei tedeschi consultati vorrebbe mantenere la gratuità della scuola dell'obbligo, il 67% vorrebbe estenderla anche agli asili nido e alla materna. La grande maggioranza preferirebbe anche il tempo pieno (81%), di questi il 42% come obbligo, il 38% facoltativo. Pochi consensi ha anche riscosso la meritocrazia anticipata: a due intervistati su tre non piace la selezione dei bambini al termine della quarta classe (67%). E quasi uno su due, il 45%, vorrebbe lasciare i bambini insieme fino alla sesta. Insomma, anche in Germania se la popolazione potesse decidere organizzerebbe una scuola pubblica fortemente diversa da quella in vigore
Rispondi

Da: Una scrittice occasionale25/04/2011 12:58:24
veramente non capisco cosa si vuole.
Docenti non di sinistra o privi di capacià di giudizio?
Cipollone che viene rimpianto per aver abbandonato l'INVALSI?
Si scambia un rifiuto dei genitori alla mancanza di comunicazione per rifiuto ad essere valutati?

Sia chiaro:
voglio essere valutata, voglio che si metta alla prova l'efficacia di quanto insegno, ma come lo si fa? chi lo fa? quanto mi fanno sapere delle modalità e degli esiti?
Rispondi

Da: Una scrittice occasionale25/04/2011 13:06:59
anzi dopo avere letto un po' nel web, direi che non c'è speranza. La scuola è in mano agli economisti, Abravanel ci insegna, che si cimentano nel campo.
Rispondi

Da: risposta25/04/2011 14:12:22
Un economista di origine greca che opera in Canada ritiene l'investimento più produttivo per uno Stato quello nel settore dell'istruzione, in grado di incidere fino al 10% sul Pil nazionale.
Troppi economisti italici con manie di grandezza appoggiano oggi con teorie e dati ascientifici l'operato di politici, che intendono solo danneggiare un elettorato percepito lontano.
Dobbiamo avere il coraggio di far capire che il patrimonio di cultura e di formazione professionale della Nazione non è orientato politicamente, ma è la base del futuro e dell'azione dei Giovani.
Un gruppo di genitori manifesta avversità verso le prove Invalsi. In Germania si dissente dal sistema dell'istruzione, stimato obsoleto anche in sede internazionale. Sono segnali della mancanza del consenso, che deve prendere corpo.
Leggiamo il discorso di Calamandrei nel 1950 sull'istruzione pubblica.
Il partito d'azione, a cui apparteneva, si proponeva come scopo principale la realizzazione di un progetto di equità, accompagnato dalla giustizia sociale e dalla fede incrollabile nella democrazia e nella libertà. Aveva inoltre come ideali l'europeismo.
Rispondi

Da: Piero Calamandrei25/04/2011 14:44:19
«Facciamo l'ipotesi, così astrattamente, che ci sia un partito al potere, un partito dominante, il quale però formalmente vuole rispettare la Costituzione, non la vuole violare in sostanza, ma vuol istituire, senza parere, una larvata dittatura». «Comincia a trascurare le scuole pubbliche, a screditarle, ad impoverirle. Lascia che si anemizzino e comincia a favorire le scuole private. Ed
allora tutte le cure cominciano ad andare a queste scuole private. Cure di denaro e di privilegi». «Il partito dominante, non potendo trasformare apertamente le scuole di stato in scuole di partito, manda in malora le scuole di stato per dare la prevalenza alle sue scuole private. Attenzione questa è la ricetta. L‟operazione si
fa in tre modi:
1) rovinare le scuole di stato, lasciare che vadano in malora. Impoverire i loro bilanci. Ignorare i loro bisogni.
2) Attenuare la sorveglianza ed il controllo sulle scuole private. Non controllarne la serietà. Lasciare che vi insegnino insegnanti che non hanno i titoli minimi per insegnare. Lasciare che gli esami siano burlette.
3) Dare alle scuole private denaro pubblico. Quest‟ultimo è
il metodo più pericoloso. È la fase più pericolosa di tutta l‟operazione».
Rispondi

Da: risposta25/04/2011 14:49:43
Oggi il punto 3) è stato superato dal fatto che scuole private possono erogare un servizio pubblico. Pertanto, se il servizio è di qualità, vanno finanziate. Ma senza sottrarre risorse alle scuole pubbliche.
Rispondi

Da: chimera25/04/2011 15:41:35
vedo che il dibattito,nelle more della correzione,sta toccando altri lidi...ben venga!la nostra scuola langue e dei correttivi sarebbero necessari,correttivi che necessariamente passano attraverso la valutazione,operata magari da un corpo ispettivo serio...e qui casca l'asino!ma davvero vogliamo pensare che docenti continuamente spostati,con anni e anni di ruolo e ora dop riescano a garantire un servizio di qualità?cominciamo a dare serenità ai docenti sul posto di lavoro,a chiedere competenza a tanti ds improvvisati grazie all'ultimo concorso,a riequilibrare presenze e mansioni di tanti ausiliari e collaboratori (più dei carabinieri) che,seduti dietro alle loro scrivanie,guardano le imprese di pulizia fare il loro lavoro e,con un pizzico di compassione,guardano noi docenti sempre più alienati...La scuola siamo noi,tutti noi
Rispondi

Da: chimera25/04/2011 15:44:51
ognuno conosce le magagne della propria scuola,del proprio istituto,i famosi "punti deboli".basterebbe un pò di esercizio di responsabilità a tutti i livelli. e non venitemi a dire che le scuole paritarie offrono un servizio di qualità.....
Rispondi

Da: Una scrittice occasionale25/04/2011 18:03:59
grazie cari colleghi, mi ridate ossigeno. Quasi commovente la citazione di Calamandrei. Ma io non ce la faccio più. Il mio è uno sforzo immane contro tutti. Privato o pubblico, non è più questo il punto. Credo che il governo ed il miur si siano progressivamente allontanati dalle scuole. Altri incompetenti arriveranno, e i miei alunni mi guarderanno allibiti alla richiesta di impegno e studio.
Il consenso..? E' ancora possibile?
Rispondi

Da: Bia. 25/04/2011 19:10:16
Un vento inclemente di scirocco non ha consentito la pasquetta fuori porta...e allora anche questo forum diventa un modo per trascorrere la giornata.
E' tempo di disincanto e di trasformazioni...pare non esistere il passato e il futuro con la sola certezza del presente...allora le discipline con la loro retorica dal passato e la loro proiezione meccanica verso il futuro diventano incomprensibili agli alunni e a volte anche ai docenti...c'è a mio parere un problema di fondo nella Scuola che in larga parte è dentro la stessa Scuola...l'autoreferenzialità e la chiusura ha nel tempo chiuso fuori la Scuola dal Mondo e viceversa...i fondi certo sono esigui ma molto si spende male...le regioni obiettivo 1 hanno molti fondi spesi molto male...i docenti certamente abbiamo il diritto ed anche il dovere di individuare responsabilità esterne...politico e/o amministrative...che certamente esistono ma non possiamo ignorare le responsabilità della categoria...attraverso un ripensamento del ruolo e della funzione passa il riposizionamento sociale del docente e la rinascita...per quanto possibile nel Mondo globale...di una Scuola luogo di sviluppo e cambiamento degli allievi.Forse un dovere abbiamo ed è quello di educare alla libertà ed alla democrazia...le quali non sono mai scontate e vanno tenute in vita dalle nuove generazioni.Se la Scuola riesce almeno in questo ha già fatto tanto.
Rispondi

Da: Una scrittice occasionale25/04/2011 22:05:06
però non si può essere soli a parlare il linguaggio della democrazia e della libertà. Autocritica dei docenti, impegno, ma anche sostegno. Chi diventerà Dt lo ricordi. Uscite dai vostri uffici autoreferenziali e parlate con i docenti. Ascoltate la voce dei più bravi, di quelli sempre presenti e con molti alunni. Rispettate quelli che da anni applicano le sperimentazioni scoprendo solo ora che solo loro ci hanno creduto. Venite nelle nostre scuole, non vi limitate a mandare carte ed avvisi ai dirigenti. Invitateci a raccontare le nostre esperienze. Ricordate di noi poveri manovali della scuola quando sarete nei vostri uffici!
Rispondi

Da: Bia. 25/04/2011 22:44:32
@scrittrice occasionale
Giusto...ma l'Autonomia delle Scuole è la porta verso il futuro della Scuola...complessa da innescare ma affascinante per le intrinsiche potenzialità...il problema credo appartenga alla mediocrità di molti DS che vivono sempre nell'attesa di circolari e indicazioni dimenticando di essere gli autisti di una macchina potente e delicata che per viaggiare alla giusta velocità ha bisogno dell'apporto di tutti famiglie e alunni compresi...ad oggi l'Autonomia è ancora una speranza.
Rispondi

Da: Stefano 26/04/2011 08:49:45
Credo che l'autonomia senza nessun controllo sui livelli sia solo uno strumento per attuare una concorrenza al ribasso tra le scuole. Credo che questo sia quello che sia successo finora e che i danni siano stati enormi. Bisognerà ricominciare tutto da capo, se ci sarà la volontà politica di farlo, e sarà difficile.
Ciao Stefano
Rispondi

Da: Una scrittice occasionale26/04/2011 10:01:22
buongiorno.
per cominciare daccapo bisogna toccare il fondo. Credo che siamo vicini. E' almeno dal 2004 che studio l'autonomia. Mi piace quello che leggo sull' organizzazione e gestione. Il fatto che in un sistema tutti ne debbano condividere gli obiettivi. Nei nostri sistemi c'è solo gerarchia. Il dirigente, il collaboratore, e qualche FS che, se è fortunato, condivide il potere. Ma è un potere minimo. Quello di ripartire i pochi e maledetti soldi fel FIS. Forse è vero quanto dite dei DS. Non ho la fortuna di conoscerne migliori.
Rispondi

Da: Una scrittice occasionale26/04/2011 10:05:51
sulle prove INVALSI:
Insegno lingue e nei primi anni '90  ci arrivò una prova di uscita dal biennio. Fra l'altro, un brano d'ascolto che non dimenticherò mai. Lo ascoltavo e mi chiedevo cosa fosse. L'unicorno nel giardino che mangiava rose. Ho poi scoperto che era in una raccolta di fiabe moderne.
Rispondi

Da: X una scrittrice occasionale26/04/2011 11:53:35
Questo dimostra quanto noi insegnanti ci documentiamo poco.
Non erano fiabe moderne, ma storie, racconti. In particolare "The Unicorn in the garden" è di J.Thurber.
Sono storie raccolte nel testo "Ten Women Ten Stories" ed. Black cat di A.Mignani. Nel testo c'è anche il  racconto "Evelyne" di J. Joyce.
Io non insegno inglese ma non mi sembra così inusitato inserire quel brano in un test d'ascolto!  
Rispondi

Da: Una scrittice occasionale26/04/2011 15:31:06
e già. Mi sono documentata in seguito. Io lo ho trovato in ' Fairy tales and modern fables' ed, Loescher 1991.
Molto normale sottoporre un quindicenne alla 'listening comprehension' di "The Unicorn in the garden" è di J. Thurber.
Io invece insegno inglese ma non amo dire che gli altri sono 'poco documentati'.
Rispondi

Da: come al solito26/04/2011 15:36:04
ci sono persone che amano salire in cattedra per stupidaggini!
Rispondi

Da: Antonella so sempre io 26/04/2011 15:51:53

,,,,,,,,,,,,,,,,
,   _     _   ,
,   +    +   ,
,      . .      ,
,       O     , Ehilà ben trovati come va? Io mi sento ben riposata e pronta per riprendere il solito tran tran... Un salutone

Rispondi

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