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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: Concorrente EX-anziana18/11/2012 14:14:09

X allora ha fatto bene



....ma vuoi mettere la differenza?
Lasciatelo dire da chi fa il capo d'Istituto dal 1984
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Da: lo sapevate che18/11/2012 17:18:34
http://xcolpevolex.blogspot.it/2012/11/chi-si-nasconde-dietro-linvalsi.html#!/2012/11/chi-si-nasconde-dietro-linvalsi.html
Rispondi

Da: non vincerà mai nessun estraneo al sistema18/11/2012 19:39:24
Chi si nasconde dietro l'Invalsi?









16/11/2012




Denunciare il fenomeno dell'Invalsione della Scuola Pubblica Italiana, vuol dire denunciare un processo di scuola, in itinere, che ha come scopo principale, quello di rendere le persone dipendenti da un sistema nozionistico, acritico finalizzato alla settorializzazione del sistema di istruzione favorendo il processo della scuola lavoro e scuola elitaria ma specialmente l'Invalsi, a parer mio, comporta un processo culturale volto a cristallizzare un processo educativo all'obbedienza.
Andando alla ricerca del questionario studente, sul sito dell'Invalsi, si nota la particolare attenzione che viene riservata ad alcune tipologie di domande. In particolar modo il Questionario studente 5° primaria è composto da 17 domande organizzate in modo specifico e dettagliato e tra gli argomenti trattati si segnalano: Percezione del sentirsi sicuri a scuola Genere Risorse disponibili a casa - presenza di risorse educative e materiali Risorse disponibili a casa - numerosità di libri Lingua parlata a casa Il tutto è finalizzato ad indagare, come ammesso dallo stesso Invalsi, anche lo status economico della famiglia dello studente. Certo, si dirà che tale fattore servirà per comprendere il supporto allo studio dello studente, ma in realtà la questione potrebbe essere più rilevante e grave.
L'Invalsi, per la formulazione delle sue prove, si avvale in particolar modo dei test come preparati dal TIMSS and PIRLS International Study Center , ovviamente adattati al contesto italiano. La cosa interessante è che TIMMS e PIRLS sono in stretta connessione con il Boston College e specialmente con l' International Association for the Evaluation of Educational Achievement , che ora chiamerò brevemente IEA, cosa comunque ben visibile sul sito del TIMSS and PIRLS.
Che cosa è l'IEA? E' l' Associazione internazionale per la valutazione del rendimento scolastico (IEA), è un'organizzazione, teoricamente, indipendente, una cooperativa internazionale degli istituti di ricerca nazionali e agenzie di ricerca governativia a cui aderisce l'INVALSI. Ha tra gli scopi principali quello di fornire parametri di riferimento internazionali per aiutare i responsabili politici a individuare i punti di forza e di debolezza dei loro sistemi di istruzione fornire dati di elevata qualità per aumentare la comprensione responsabili politici dei principali fattori di scuola-e non nelle scuole che influenzano l'insegnamento e l'apprendimento fornire dati di elevata qualità che serviranno come risorsa per l'individuazione delle aree di interesse e di azione, e per la preparazione e valutazione delle riforme scolastiche sviluppare e migliorare la capacità dei sistemi di istruzione a impegnarsi in strategie nazionali per il monitoraggio e il miglioramento educativo contribuire allo sviluppo di una comunità mondiale dei ricercatori in valutazione educativa. Il segretario generale dell'IEA è Seamus Hegarty e caso vuole che sia uno degli esperti che collaborano con l'Associazione TreeLLLe, che si avvale di vari consulenti esterni per effettuare ricerche e seminari internazionali.
Ma tra gli esperti emerge anche Alejandro Tiana Ferrer che guarda caso, è stato Presidente dell'IEA associazione internazionale per la valutazione del rendimento educativo. Come è noto l'Associone TreeLLLe, riconosce una gran valenza all'Invalsi e lo sostiene pienamente insieme alla Fondazione Agnelli ed alla Compagnia San Paolo. L'associazione TreeLLE è stata principalmente sostenuta dalla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo di Torino. Specifici progetti sono stati sostenuti dalle fondazioni Pietro Manodori di Reggio Emilia, Cassa di Risparmio in Bologna, Monte dei Paschi di Siena, Cassa di Risparmio di Genova e Imperia, Fondazione Roma e Fondazione Roma Terzo Settore. Il suo Presidente è Attilio Oliva che è stato gran consigliere di Confindustria per l'istruzione,componente della struttura organizzativa della LUISS il cui presidente del CDA è Emma Marcegaglia, e tra i componenti dell'associazione si leggono i nomi di Guido Alpa, Umberto Veronesi, Tullio De Mauro, Umberto Eco, Ezio Mauro, Franco Frattini, Giuliano Ferrara mentre tra i soci fondatori e garanti emergono i nomi di Fedele Confalonieri, Gian Carlo Lombardi, Luigi Maramotti, Pietro Marzotto, Attilio Oliva, Marco Tronchetti Provera. Segretario Assemblea: Guido Alpa.
Ciò è importante sottolinearlo perché lascia ben intendere come vengono anche gestiti i processi politici e mediatici anche in tema di istruzione, e dire che la convergenza degli intenti sia chiara mi sembra più che evidente. Dunque chiaro intreccio di nomi, di studi ed interessi, il fatto che l'Invalsi formuli i propri test facendo riferimento a studi proposti da organismi internazionali privati come TIMSS e PIRLS che a loro volta sono strettamente connessi con l'associazione IEA che è registrata nei Paesi Bassi e con il college di Boston vorrà o non vorrà dire qualcosa? Vorrà dire qualcosa che il direttore del TIMSS e PIRLS , da cui l'INVALSI trae ispirazione per i suoi test, che collabora attivamente con l'IEA, è stato anche consulente della Banca Mondiale ? Vorrà dire qualcosa che i principali dirigenti del TIMSS e PIRLS hanno un ruolo di rilevo nel Boston College che è stato fondato dalla Compagnia di Gesù nel 1863 ?
Vorrà dire qualcosa che il Boston College che si impegna a mantenere e rafforzare il gesuita, la missione dell'Università Cattolica, e in particolare l'integrazione intellettuale, personale, la formazione etica e religiosa, come si legge nel loro sito, è in sostanza direttamente collegato all'Invalsi, visti gli intrecci che ho citato? Chi ha deciso che è questo il modello di scuola che dobbiamo avere in Italia? E ricordiamoci che l'Invalsi, come previsto sia dalla legge che dal suo recente Statuto, può agire sia su mandato dei privati che essere finanziato dagli stessi, anche se ad oggi è finanziato dallo Stato italiano ma agisce imponendo test e valutazioni che si ispirano a modelli universitari gesuiti, privati e strettamente connessi al grande capitale internazionale ed italiano.
Penso che sia chiaro cosa sia il processo di Invalsione, ovvero educare all'obbedienza. Ed allora educhiamo noi alla disobbedienza per l'amore libero ed incondizionato per la cultura ed il sapere critico.


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Da: vincerà18/11/2012 21:17:18
una principessa? vinceranno un re o una regina? qualche nobile cavaliere?
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Da: Caporetto18/11/2012 21:30:56
Chi vorrà mai dei DT colti, indipendenti ma potenziali ropiscatole per il sistema prefigurato dall'articolo precedente? O sei ammanigliato con i gotha o sei tromabato!!!! HAi capito l'INVALSI bancario e industriale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Rispondi

Da: Questo è nulla18/11/2012 22:31:41
rispetto a quanto segnalato dal post di
Report e gli sperperi del Miur del 17/11/2012  21.49.35
E se fosse vero quello che dice il "corvo" del Miur?
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Da: profumo fornero monti18/11/2012 22:39:28
@ non vincerà mai nessun estraneo al sistema

COMPLIMENTI per l'intervento sull'Invalsione.

C'è di che preoccuparsi.
D'altra parte, a me pare che il disegno reazionario-gesuitico-cattolico-ratzingeriano-finanziario-montiano-pseudotecnico stia uccidendo la democrazia, la cultura e l'esistenza stessa dei non allineati.

MALA TEMPORA CURRUNT...
:ò(
Rispondi

Da: speranza sola 19/11/2012 08:07:44
Intrallazzi, sperperi, favoritismi...che schifo!!!! noi stiamo qui a parlare, a ipotizzare.. ma che cosa????tutto è già stato deciso e non certamente per il merito ma per l'appartenenza a questo o quel carrozzone politico o sindacale o di potere economico.. che schifo.. tutti dicono di cambiare per far restare tutto come prima...
Rispondi

Da: e'' piu'' forte19/11/2012 09:01:35
di me! emerge tutta l'amarezza e il disappunto per un concorso già assegnato.
Rispondi

Da: clericus vagans19/11/2012 12:03:03
...forse per avere notizie su questo concorso occorre scrivere alla Gabanelli! Ieri sera vedere l'espressione finto-tonta dei funzionari MIUR. gli stessi che in altre occasioni sono così presenti e informatissimi - mi ha lasciato basito!
Rispondi

Da: speranza sola 19/11/2012 12:44:09
Credo che i concorrenti informati davvero non sono in questo forum ma sono già a studiare.. pensando male spesso ci si indovina!!!!!!
Rispondi

Da: @speranza sola19/11/2012 13:03:19
ho sinceramente creduto che per superare i concorsi fosse necessario studiare... ma ormai so che non è così... i concorrenti informati non hanno alcun bisogno di studiare....
Rispondi

Da: X speranza sola19/11/2012 13:05:12
I "concorrenti informati davvero" forse non hanno nemmeno bisogno di studiare...
Rispondi

Da: Bia. 19/11/2012 13:12:08
Penso che questo  concorso  veda impegnati diverse tipologie di candidati…alcuni che per puro caso hanno superato la preselezione e si sono presentati agli scritti fidando ancora una volta nella buona sorte..altri che invece hanno affrontato la preselezione studiando e hanno continuato a farlo per gli scritti…questi due gruppi hanno fidato e fidano soltanto  o nella buona sorte o nelle proprie capacità o in entrambe le cose…un terzo gruppo invece..seppur probabilmente preparato…è arrivato al concorso con la presunzione di farcela per rendita di posizione….a mio parere il primo ed il terzo gruppo non frequentano questo forum che è invece frequentato soltanto da una parte del secondo gruppo.Naturalmente sui 1000 candidati agli scritti non conosco le percentuali dei vari gruppi ma presumo che il mio ragionamento non sia lontano dalla realtà.
Rispondi

Da: Trevize19/11/2012 15:07:07
Scusatemi ma sono in disaccordo con la gran parte degli interventi postati di recente e vorrei fare sintesi ma per argomentare ci impiegherò un po', abbiate pazienza.

L'Invalsione. Premesso che non sono un fan dell'oggetto e che trovo discutibile l'organizzazione di Vales dal momento che taglia fuori di fatto tutte le persone che sanno davvero di scuola per creare "i valutatori" (ho già scritto in diversi post sul rischio che la valutazione sia appaltata all'esterno e sia tolta di mano ai docenti e agli ispettori), l'intervento di Marco Barone non so fino a che punto sia adeguato a rappresentare il fatto. Mi sembra che si siano estrapolati dati ed esperti ad hoc per dimostrare la tesi dell'asservimento della scuola alle banche, ai poteri forti, ai gesuiti e a quant'altro, in una visione francamente vetero ideologica, rispettabile in quanto opinione ma discutibile in quanto documento. Vi risparmio, ma sono andato a leggere i documenti citati e potrei agevolmente "dimostrare" il contrario, sia pure con lo stesso grado di discutibilità.

Sul concorso. Anche in questo caso mi ripeterò: i cosiddetti "favoriti del re" non hanno bisogno di favoritismi. Hanno già esercitato il ruolo, frequentano le segrete stanze, sanno stare a tavola e in poche parole, godono dei vantaggi dell'esperienza e siccome non sono persone capitate lì per caso sono certo che hanno saputo interpretare le tracce del concorso con la misura e la calibratura adeguate. Non so quanti siano ma ritengo vi sia posto anche per "i non addetti" molto dotati, che certo hanno partecipato al concorso e si astengono dallo scrivere nel forum. E se mi permettete, senza dietrologie di sorta, non ho dubbi che la commissione non stia facendo confidenze a chicchessia.

Sugli scandali. Ce ne sono senz'altro ma a costo di apparire ingenuo, non voglio condividere il gioco al massacro che traspare in alcuni post, della serie "è tutto inutile, passano i soliti", "è tutto un magna magna" eccetera. C'è sempre spazio per le persone competenti, per i capaci e i meritevoli; forse occorre guadagnarselo, ma se non fossimo intimamente convinti che è così, ebbene, perché diamine partecipare a un concorso pubblico dall'esito scontato? perché struggersi nell'attesa se non si fa parte di una casta e si è certi di non avere possibilità?

Insomma, attendiamo senza angoscia: se si è fatto un buon lavoro agli scritti, non c'è motivo che non si venga ammessi agli orali e molti di voi credo abbiano svolte prove di qualità. E in ultimo, il cambiamento viene sempre dal basso: rinunciatari astenersi.

Salutoni a tutti/e
Rispondi

Da: Questo  nulla19/11/2012 15:20:20
Rispondi

Da: Bia. 19/11/2012 15:23:58
Condivisibile e apprezzabile intervento quello di Trevize con il quale presumibilmente racconta la sua visione del mondo che personalmente condivido non si può però ignorare nel nostro Paese più che in altri un "carrierismo familistico amicistico e politico" il quale...indipendentemente dal nostro coinvolgimento diretto in questo concorso....è necessario combattere certamente non riducendo il tutto l'uno ritenendo cioè che tutto sia oggetto di pratiche oscure ma nemmeno ignorando il problema ritenendo che in generale "i raccomandati"non esistano.Naturalmente ogni concorso ha una sua storia e noi mantenendo fiducia nelle istituzioni e nello specifico nella commissioni non possiamo far altro che augurarci che trionfi il merito ma non mi sento di ritenere un "richiamo al gioco al massacro "gli interventi di chi...con ottime ragioni sociologiche...ritiene che forte sia il rischio di "inquinamenti ambientali".In ogni caso rimarremo sempre con il dubbio.
Rispondi

Da: MARCUS 19/11/2012 15:25:18
Io direi di aspettare ancora prima di dare per scontato l'esito negativo del concorso.
Se siamo ancora qui è perché ci crediamo (anche chi "finge", per scaramanzia, che tutto sia già deciso), altrimenti avremmo tante cose più importanti da fare.
Certamente non bisogna essere dei poveri illusi, ma un minimo di ragionamento "positivo" si può fare.
Possibile che nei 16 settori e sottosettori i 145 posti siano già tutti assegnati?
Possibile che il ministero possa fare a meno del contributo degli esperti disciplinari dei molteplici, variegati e specifici settori e sottosettori?
Possibile che si voglia perdere questa occasione per selezionale centinaia di DT da utilizzare nei prossimi vent'anni?
Secondo me, non è possibile.
Rispondi

Da: Questo  nulla19/11/2012 15:28:21
Per Trevize
Secondo me fai l'ingenuo e sei anche demagogico.
Troppe poi sono le tue certezze: " Non so quanti siano ma ritengo vi sia posto anche per "i non addetti" molto dotati, che certo hanno partecipato al concorso e si astengono dallo scrivere nel forum."
Perchè poi un "non addetto dotato" si dovrebbe astenere dallo scrivere sul forum?
Ma dove vivi?
Forse in un paesino di montagna sperduto con 200 abitanti ed una sezione staccata di 8 alunni?
I fatti e le relative decisioni si decidono nella capitale...
Rispondi

Da: Per Marcus19/11/2012 15:31:00
L'occasione per selezionare fra centinaia di validi docenti è stata volutamente mancata nel corso della prova preselettiva.
Rispondi

Da: Trevize19/11/2012 16:27:29
@ questo nulla
Non occorre insolentire gli interlocutori per argomentare le proprie idee, comunque grazie per l'intervento.
Rispondi

Da: @Trevize19/11/2012 17:51:06
Su Invalsi.

Concordo che l'articolo di Marco Barone sia alquanto ingenuo e, chiaramente, scritto senza una conoscenza troppo precisa e circostanziata della situazione. E anche che esso si esponga seriamente a rischi di vetero ideologismo.

Eppure, forse proprio in virtù di un certo candore un po' naif, quell'articolo coglie nel segno più in profondità e meglio di molte opinioni più paludate.

Che l'Invalsi sia stato terreno di caccia per le scorribande di chi, evidentemente, propugna visioni economicistiche e aziendalistiche dell'istruzione è vero. E' un dato di fatto. Chi sono stati i suoi ultimi presidenti/commissari? Cipollone e Sestito. Uomini di nessuna esperienza scolastica e di diretta promanazione dall'ufficio studi di Bankitalia. Evidentemente messi lì non certo per caso, ma per una volontà precisa. Tant'è che Cipollone ha infatti lasciato l'incarico proprio perché designato (si presume sempre da Bankitalia o ambienti affini) per un incarico presso il Fondo Monetario Internazionale.

Viene da chiedersi come faccia il corpo docente a non indignarsi, anzi accettare supinamente, di fronte alla prospettiva concreta di essere analizzato, esaminato, valutato istituzionalmente (per ora sia pure a livello "di sistema", presto a livello sempre più capillare) da un organismo diretto da competenze di statistici ed economisti?

In passato, vi sarebbe stata una sollevazione. Adesso, evidentemente, certi anticorpi culturali non esistono più. Alla scuola è lecito fare di tutto.

Rispondi

Da: @Trevize19/11/2012 18:11:09
Ancora su Invalsi.

Provate a guardare tutti i bandi usciti negli ultimi 3-4 anni da parte di Invalsi, per reclutamento di esperti e affidamenti di incarichi esterni, personale ricercatore a tempo determinato e indeterminato, etc.

Guardate i requisiti ogni volta richiesti (i bandi sono accessibili tutti nell'apposita sezione del sito). Sono ritagliati su misura sul profilo di un gruppo di "esperti", sempre gli stessi, che si sono insediati là dentro e di fatto decidono le linee guida delle politiche educative. Decidono i quadri di riferimento sui quali viene e verrà sempre più perentoriamente misurata l'efficacia del nostro sistema scolastico. Il problema è: su mandato di chi? Chi l'ha deciso che si debba essere giudicati proprio da questo o quel tipo di "esperto", con quel dato profilo? Nessuna legge lo decide, è l'ente stesso che arruola autonomamente il proprio personale. Il problema è che non si tratta di un istituto di ricerca qualsiasi, accademico o scientifico, libero di muoversi nelle direzioni che crede. Si tratta di istituto a cui la legge conferisce speciali poteri nei confronti di un'importante istituzione democratica, la scuola. Poteri che saranno presto, se non proprio di eterodirezione (come io temo), quantomeno di forte e pervasivo impulso ed indirizzo.

In un paese democratico, in una scuola democratica, popolata di istituti "autonomi", i quadri di riferimento, le linee guida delle politiche educative, dovrebbero essere oggetto di decisione aperta, trasparente, accessibile. Non imposti surrettiziamente, in ossequio ai quadri di riferimento di organismi quali OCSE o UE, da parte di tecnostrutture opache, al riparo di una supposta (ma inesistente) neutralità della tecnica. La tecnica non è mai neutrale, fa comodo a taluni che lo si creda, per evitare di assoggettare decisioni che sono culturali al vaglio della pubblica opinione.

Rispondi

Da: Trevize19/11/2012 18:27:55
@ Trevize
Sono assolutamente d'accordo e credo che la discussione professionale andrebbe orientata sui temi che hai toccato e che in qualche occasione ho cercato di anticipare.
Rispondi

Da: vedremo tra gli ammessi19/11/2012 18:37:15
i soliti nomi?
Rispondi

Da: vedremo tra gli ammessi19/11/2012 18:37:15
i soliti nomi?
Rispondi

Da: Credo19/11/2012 19:29:09
nell'assoluta onestà della commissione. Se vi fossero stati i soliti designati, non ci sarebbe stato bisogno di tutto questo tempo per le correzioni........
Rispondi

Da: il merito NON esiste19/11/2012 19:41:33
L'inchiesta della Gabanelli ha toccato marginalmente il Miur (speriamo però che qualcuno continui ad indagare) ma ha messo in evidenza un sistema di intrecci personali pervasivo ed esclusivo. O sei dentro o non sei nessuno.
Rispondi

Da: Francesco 14519/11/2012 19:46:13
Dopo Reporter Il MIUR dovrebbe fare l'esame di coscienza
e far intervenoire la Corte dei Conti e non far finta di niente.
Invalsi da chiudere.
Rispondi

Da: Bia. 19/11/2012 19:55:51
Le plutocrazie travestite da" tecnocrazie buone"hanno governato la parte negra e affamata  del mondo spacciando l'occupazione e lo sfruttamento delle risorse  per aiuti umanitari,si sono insinuate nella parte occidentale e bianca del pianeta attraverso la didattica del consumismo  tentando e forse riuscendovi anche di impossessarsi delle coscienze dei cittadini  attraverso i miraggi dell'uguaglianza.
Le resistenze ideologiche della sinistra storica e del socialismo cattolico hanno frenato nel tempo lo scempio di coscienze voluto dal potere economico.
La morte delle ideologie  sembrava lasciare campo libero alle manovre di accerchiamento finale e di conquista definitiva del cittadino-consumatore per poterlo finalmente educare verso convergenze di pensiero e forse ciò sarebbe avvenuto se la stessa tecnocrazia economica non si fosse suicidata aprendo sotto i piedi dei consumatori il baratro della crisi.
Oggi niente è più come ieri e domani niente sarà come oggi, vi è in atto una necessaria rivoluzione che speriamo sia pacifica che scardinerà il modello sociale esistente proiettandolo verso valori "umani", rivoluzione che travolgerà l'OCSE, e gli addentellati nazionali Invalsi compresa.
La tecnocrazia ha tentato di impossessarsi della Scuola grazie al vuoto di resistenza dei docenti ridotti ad impiegati e senza più alcun riferimento culturale e valoriale pagando tre danari (Fondi UE) tale silenzio e forse compiacenza.
Le imminenti elezioni nazionali presumibilmente ridisegneranno l'attuale geografia politica a vario titolo legata alle plutocrazie  e alle tecnocrazie  creando un vuoto che anche la Scuola sarà chiamata a riempire.
La scommessa per il futuro passa anche per la Scuola, passa per i giovani che oggi la frequentano, passa per i docenti che dovranno essere chiamati, come del resto è nella migliore tradizione della Scuola Democratica, a "estrarre" dai giovani e non "a riempire".
I modelli utilizzati da INVALSI ad oggi sono solo "belle parole" perché estranee al tessuto culturale e destinate nei prossimi mesi a confrontarsi con visioni nuove e diverse dove la responsabilità si coniuga con la partecipazione e la condivisione.
Il mondo sta cambiando perché i cittadini stanno cambiando, in questo possibile futuro prossimo la Scuola dovrà far sentire forte la propria voce uscendo dalla autoreferenzialità nella quale la stessa tecnocrazia la ha cacciata e nella quale spesso i docenti pensavano di vivere tranquilli, ma per farlo, a mio parere, dovrà coltivare il dubbio e il pensiero divergente  .
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