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DIRIGENTE TECNICO MIUR
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Da: Bia. 22/11/2012 21:49:17
Non era mia intenzione flagellare alcuno nè generalizzare.Voleva essere solo una riflessione...peraltro non originale da Don Milani in poi...ma se si ritiene che tutto va bene...tutto va bene.
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Da: Ma secondo voi22/11/2012 21:50:17
Perchè dovrei difendere un docente di liceo di materie scientifiche che durante l'ora di lezione arriva a fare almeno 10 errori di grammatica, SISTEMATICAMENTE.
E viene anche nominato presidente di commissione d'esame di stato!!!!!
E quelli che hanno bisogno di un neuropsichiatra perchè non in grado neanche di fare discorsi sensati, e nessuno si preoccupa di intervenire, se non dopo gli esposti dei genitori.
I genitori sono le vere sentinelle dei malesseri che affliggono la scuola.
Diciamocela tutta a noi sta bene il motto vivi e lascia vivere, l'importante che non tocchino noi.

Rispondi

Da: m.22/11/2012 22:56:15
bravo dissidente! la penso come te-

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Da: il CNPI non vuole estinguere i DT22/11/2012 22:58:45
di Anna Maria Bellesia

21/11/2012





Cnpi: bisogna rendere le scuole protagoniste del processo, coinvolgere le istituzioni del territorio e limitare il ruolo eccessivo dell'Invalsi. Aggiustamenti progressivi ogni tre anni.






Il 20/11/2012 il Cnpi ha espresso il necessario parere sullo schema di Regolamento del Sistema nazionale di valutazione, approvato in prima lettura dal Consiglio dei Ministri del 24 agosto scorso.

Anche in tema di valutazione esterna delle scuole siamo indietro rispetto agli altri paesi europei che da tempo hanno attuato politiche di interventi. Al momento però, sostiene il Cnpi, la bozza appare "eccessivamente generica ed affrettata" e necessita di numerosi emendamenti. Ben 6 quelli proposti, fra integrativi, aggiuntivi e sostitutivi, che adesso spetta al Ministero recepire.

L'importante è che si chiarisca il tipo di approccio: un impianto rigido non va bene, mentre è opportuno procedere periodicamente per "aggiustamenti progressivi", utilizzando al meglio i contributi che possono emergere soprattutto dal confronto con le scuole, che non possono essere ridotte a puro "oggetto" della valutazione, ma vanno rese "protagoniste del processo", in quanto titolari di una autonomia costituzionalmente garantita. La proposta è di una verifica ogni tre anni, allargata alla Conferenza Stato-Regioni e sentito il Cnpi.

Un'osservazione critica inevitabile è proprio la mancanza nel Regolamento di qualsiasi riferimento al rapporto con le istituzioni del territorio, dal quale al contrario non si può prescindere per l'analisi e lo sviluppo di una scuola di qualità. Regioni ed autonomie locali sono soggetti "interessati" al miglioramento dei risultati delle scuole e pertanto debbono essere coinvolte nel processo di valutazione.
Quanto alle famose tre gambe del Snv, l'Invalsi ha un ruolo centrale, forte e impegnativo, perfino "eccessivo". Non condivisibile e problematico appare pertanto l'evidente "squilibrio fra i soggetti cardine del sistema".
L'Indire, da parte sua, "concorre" nella definizione e attuazione dei piani di miglioramento supportando le scuole, che comunque decidono autonomamente se avvalersi dell'Istituto nazionale o di altri soggetti, Università, centri di ricerca, associazioni professionali. Infine la gamba debole, quasi inesistente, è il Corpo ispettivo, che partecipa ai previsti Nuclei di valutazione, formati da un ispettore e da due esperti selezionati e formati dall'Invalsi.
È necessario "ripensarne profilo e funzione", dice il Cnpi, ma forse anche prevenirne l'estinzione fisica, visto che gli ispettori attualmente sono ridotti ad una quarantina, mentre in Francia ce ne sono 4.000, e il mitico Ofsted ne comprende 1.800 per visitare 22.000 scuole.

Pur facendo le debite proporzioni, il confronto con l'Europa non regge. Non si fanno le nozze con i fichi secchi, dice il proverbio. Il Cnpi si esprime più autorevolmente, ma il concetto è lo stesso: "compiti e funzioni dei tre soggetti cardine richiedono un profondo lavoro di ristrutturazione/qualificazione e investimento, senza il quale verrebbero a mancare i presupposti per l'architettura di sistema".

La realizzazione poi del Snv "modificherà sensibilmente impegni, carichi di lavoro, profili ed organizzazione del lavoro del personale impegnato nelle istituzioni scolastiche".
La contrattazione dovrebbe trovare le soluzioni più opportune. Ma di questi tempi non si sa.
Rispondi

Da: 17 novembre22/11/2012 23:14:58
il 17 novembre non doveva accadere qualcosa di apocalittico per i fiduciosi aspiranti DT? come mai i ricorrenti non ne parlano?
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Da: dissidente23/11/2012 08:20:40
''Perchè dovrei difendere un docente di liceo di materie scientifiche che durante l'ora di lezione arriva a fare almeno 10 errori di grammatica, SISTEMATICAMENTE."

Infatti nessuno chiede di difenderlo. Non ho detto che i docenti sono tutti bravi uguali né che sono tutti veramente qualificati. Capita di incontrarne di scadenti, ma non più che in altre professioni.

Ma ovviamente non possiamo farne una colpa del soggetto in questione: è legittimo che ciascuno aspiri a fare il mestiere che preferisce. A me per esempio piacerebbe fare il direttore d'orchestra, se mi volessero. Ma ovviamente un sistema bene organizzato deve fare in modo di selezionare in modo adeguato le proprie modalità di reclutamento.

Riteniamo che sia buono il sistema di reclutamento della scuola italiana? O fa acqua da tutte le parti, con le sanatorie più svariate, concorsi rarissimi e male organizzati, etc.?

Ecco che, allora, con simili modalità di reclutamento, segnate dalla più completa sciatteria e dal deliberato proponimento a degradare la qualità del sistema pubblico, dobbiamo piuttosto stupirci che la scuola malgrado tutto si regga ancora, che sia ancora un caposaldo della nostra democrazia e del nostro vivere civile (o di quel che ne resta), che ancora riesca a trasmettere un briciolo di sapere alle giovani generazioni. E' un mezzo miracolo, che dobbiamo alla dedizione ostinata di molti insegnanti bravi, eroici o semplicemente normali che ci lavorano dentro.

Ripeto: se mi sapete trovare una scuola privata abissalmente migliore delle pubbliche, faccio il sacrificio e ci iscrivo i miei figli. Anche lontano da casa. Dovrebbe essere facile trovarne qualcuna (o no?), se è vero che le scuole pubbliche sono popolate di docenti igoranti scansafatiche analfabeti? I privati possono sceglierseli come vogliono, saranno tutti qualificatissimi, giusto? Peccato che non ne conosco nessuna di queste scuole strafiche gestite dai privati però (tantomeno le cosiddette "scuole d'elite", diplomifici extralusso da cui però non escono fuori studenti che poi entrano alla Normale o ad Harvard, ma in genere una sorta di classe tipo Lapo Elkann).



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Da: PERPLESSO23/11/2012 08:27:01
ALCUNI DIRIGENTI DI SINDACATI RECENTEMENTE VOCIFERANO CHE IL CONCORSO DT PROBABILMENTE VERRA' BLOCCATO ... E CHE PER FINI ISPETTIVI SI PROCEDERA' A NOMINA AD PERSONAM DI DS ... QUALCUNO SA QUALCOSA IN MERITO ...
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Da: dissidente23/11/2012 08:31:47
Don Milani è una delle figure più dannose e più negative della storia della nostra scuola. Io sto con la professoressa, peraltro integerrima e ineccepibile militante antifascista e femminista.

La banale verità è che gli allievi di Don Milani non imparavano, erano preparati in modo molto raffazzonato, ma Milani pretendeva che prendessero ugualmente un diploma, perché così ''doveva'' essere. E invece venivano bocciati, tutto qui. L'idea che lo studio del contratto di lavoro debba SOSTITUIRE la Divina Commedia o Euclide è semplicemente barbarica. Ma ha purtroppo generato frutti (nefasti).

A riprova della pochezza di quel metodo educativo e dell'impianto da esso sotteso, vi è la non riproducibilità di quella esperienza. Non sono sorte in nessun luogo scuole milaniane o simil-Barbiana, al contrario delle esperienza educative più fruttuose (Montessori, Froebel, etc.), che si sono invece diffuse. Se una cosa funziona bene, in genere si diffonde con una certa spontaneità.
Rispondi

Da: Bia. 23/11/2012 09:04:05
Non esistono modelli di scuola "perfetti" esistono visioni del Mondo ed ognuno ha la sua.Se il/la collega "dissidente"ritiene che la Scuola pubblica (personalmente quando parlo di Scuola penso solo a quella pubblica) funzioni bene è una sua visione rispettabile ma non necessariamente condivisibile.Altri pensiamo che tanti siano i problemi e tra questi osiamo inserire,in generale, il problema della classe docente per molti versi vittima degli apparati ministero-sindacali ma per altri versi complice di uno status quo.Una delle cose che parrebbe essere una buona cosa...la democrazia...si diffonde bene se c'è varietà di pensiero e pochi giudizi sommari.Questo...a mio parere...vale o dovrebbe valere anche all'interno della Scuola.Non sono così esperto di Don Milani e/o di Montessori o altri importanti pedagogisti per esprimere un giudizio secco...ho...come tanti altri...una visione delle cose del Mondo e l'idea di Don Milani ...che poi non mi pare così banale sia per le radici sia per il segno che ha lasciato nella scuola italiana...della personalizzazione e della simmetria della relazione docente-discente mi piace e per quanto nelle mie capacità e possibilità mi impegno per la realizzazione di questa.
Rispondi

Da: ricorso.123/11/2012 09:47:25
notizie del ricorso concorso ds lombardia?
Rispondi

Da: chi esto23/11/2012 15:05:34
si rifanno tutti i concorsi eccetto per dt
Rispondi

Da: francesina1 23/11/2012 15:45:55
@ dissidente

La lettura critica di ogni autore va svolta tenendo ben presenti il tempo e lo spazio entro cui questi elabora il suo pensiero ovvero gli anni cinquanta, in un paesino di montagna (Barbiana) dove bisognava combattere l'analfabetismo e di certo la classe docente non aveva la formazione a carattere pedagogico che oggi, molti di noi posseggono.
Inoltre, non è affatto vero che di Don Milani non ci resta nullae che la sua epserienza non sia stata seguita e riprodotta.
Pensa al tempo pieno, a tutto il processo di alfabetizzazione avviato negli anni successivi, all'esperienza delle scuole popolari, alla scrittura collettiva utilizzata ancora oggi ecc.
Quanto invece, agli alunni di oggi, di certo i loro bisogni sono  profondamente diversi e quindi anche la nostra azione formativa non può che essere differente e rispondente alle nuove esigenze  
Rispondi

Da: Bia. 23/11/2012 16:02:24
http://www.ilsussidiario.net/News/Educazione/2012/5/12/SCUOLA-Vittadini-ecco-le-non-riforme-che-condannano-la-nostra-scuola/275123/

è il link di uno dei tanti interventi sulla dispersione scolastica (dato 2010 31,75%) vuol dire 3 ogni 10...come si fa a dire che tutto va bene...naturalmente la responsabilità non è solo dei docenti ma ignorare il fenomeno ci rende responsabili.
Rispondi

Da: Ignorare ?23/11/2012 16:21:51
Nessuno ignora il fenomeno, nessuno dice che tutti i docenti sono bravi docenti.
Semmai, non tutti i docenti sono cattivi docenti e non tutta la scuola è una brutta scuola; la responsabilità della dispersione deve essre cercata anche nella società e nella famiglia, non solo nella scuola. Come puoi pensare che tagliando plessi, docenti, finanziamenti, aumentando la disoccupazione non aumenti la dispersione, e soprattutto non garantendo a tutti le stesse opportunità la dispersione aumenta o diminuisce ?

Affermazioni come "cosa fanno i docenti oltre le 18" non sono utili a risolvere nessun problema e lo riduciamo all'aumento delle ore dei docenti, come se questo rappresenti una soluzione.

Continuamo a dare la responsabilità di tutto alla scuola e nessuna e alla società e alla famiglia che cambia ed è cambiata, come se la scuola non faccia parte della società.
Non ditemi che è autoreferenza.

Su Don Milani non mi esprimo, è un argomento di livello troppo elevato per un misero docente come il sottoscritto.

Rispondi

Da: Bia. 23/11/2012 16:38:27
Nessuno ha detto che tutti i docenti non vanno...e nemmeno il singolo docente...a mio parere è un problema organizzativo che quindi interessa tutti i docenti e nel pratico i singoli collegi...e indubbiamente vi è una responsabilità spalmata sull'intera società sindacati compresi ma se la scuola autonoma funziona male qualche responsabilità  interna va accettata perchè nella logica del tutti colpevoli nessuno lo è con  i problemi che conosciamo e che quasi inesorabilmente investono sempre le classi più deboli.
Rispondi

Da: Inizio23/11/2012 16:53:57
Ecco, questo sarebbe un ottimo inizio per un confronto sereno tra chi desidera ottenere uno scopo condiviso, migliorare la scuola italiana.

Perchè si può migliorare, certo, ma la strada non credo che sia quella di vedere la scuola come un nemico o una spesa inutile, e le famiglie come ostacolo.

Le strategie o riforme utili sinora sono state, nel pratico, depotenziare i pofessionali e i tecnici, tagliare le ore da 36 a 32, costruire artificiosamente classi di concorso con docenti specialisti in molte materie, vedi classi concorso atipiche.  Trascuro per dignità la formazione frattolosa delle maestre diventate specialiste e le pluriclassi. I DS condivisi tra 5 istituti distanti 300Km in due province diverse.
Tutti conosciamo le tre "i" e lo spreco di denaro e tempo che hanno prodotto.

Queste sono le riforme mancate ?
Purtroppo spesso non le abbiamo mancate.

Ecco sulla strategia non sono d'accordo.
Rispondi

Da: OLTRE LORIZZONTE23/11/2012 18:24:24
La selezione della classe dirigente in Italia è stato ed è un problema. Partendo da questo punto si può sgranare il poliedrico mondo della scuola. Se qualcuno ha pensato negli anni '60 di trasformare la scuola in un luogo di compensazione delle tensioni sociali e della soluzione dei problemi lavorativi non ha fatto i conti con i danni che avrebbero prodotto. Chi non ricorda le assunzioni ope legis con corsi di formazione abilitanti. Ebbene tali modi di selezionare la classe dirigente hanno prodotto il mostro: nella PA e non solo sono entrate delle persone che avrebbero fatto meglio a fare altro. Non voglio dire che in questa corsa all'assalto della diligenza non vi siano state e non ci sono persone valide ma certo non è questa la strada maestra per la scelta dei migliori. Se qualcuno pensa di introdurre elementi di egalitarismo sinistrorso gli rispondo subito che non può poi pretendere o esigere il meglio per la funzione più delicata rappresentata dalla scuola. Questo discorso vale anche per l'università e la ricerca dove si riscontrano gli stessi problemi. La questione della visione della scuola fatta tradurre in azioni quotidiane ai migliori docenti non porrà nessun problema se sarà di tipo Montessoriano, Steineriano, dei curricoli o degli obiettivi. Certo una visione della scuola piuttosto che un'altra ha delle sue differenziazioni ma sulle finalità educativo-formativo tutti i metodi devono convergere altrimenti staremmo parlando di altre questioni. Ecco, il nostro decisore politico dovrebbe porsi tali questioni allargandole poi alle famiglie e al territorio certamente non neutri rispetto al raggiungimento di tali finalità formative. Un'ultima osservazione: quando il ministero era in mano (in maggioranza) ad uomini e donne di scuola che avevano fatto tutta l'ascesa della piramide ministeriale forse si sbagliava di meno e si pensava di scuola e per la scuola, oggi, che il MIUR è in mano ai manager, avvocati, e misuratori (come quelli sulle strade) di velocità, scusate di performance,  si parla poco di scuola e molto di teoria della misura. Ovviamente non tutti capiscono di misura e di teoria della misura alla base della quale vi sono dei principi imprescindibili, uno per tutti, l'inscindibilità del misuratore vs il misurato. Orbene se il misuratore è stato scelto come all'inizio del mio teorema si capisce bene che il risultato della misura sarà scadente. Per ovviare parzialmente a ciò, in questo mi trovo d'accordo con il parere del CNPI, bisogna avere diversi punti di vista, ergo diverse misurazioni fatte da diverse entità: i soggetti del territorio, i docenti, gli ATA, gli allievi,  il MIUR, l'INVALSI o chi per esso, le Università che operano ricerche in questo campo, organismi internazionali, Comitati di valutazione o organismi centrali di valutazione, autovalutazione degli operatori, il citato CNPI. Bene, dopo tutto questo lavorio bisogna ritornare a considerare tutto ciò come delle misurazioni che non renderanno mai le singole valutazioni che ogni giorno ognuno di noi realizza nel rapporto dialogico docente-discente. La quantità, la qualità, la continuità, la periodicità di queste continue valutazioni, tradotte in misurazioni per questione di sintesi e leggibilità da parte di tutti, non potrà mai essere sostituita da nessun sistema costoso quanto si voglia. Tutto questo lavorio può solo aggiungere un elemento ulteriore di riflessione sul difficile e bello lavoro che ogni giorno siamo chiamati a svolgere.
Scusate per la lunghezza.
Rispondi

Da: Luce in fondo al viale23/11/2012 19:32:45
Pare che entrò meta' dicembre verranno pubblicati l'elenco degli ammessi alla prova orale D.T..  Pare che sia una notizia attendibile! Poche i candidati che hanno superato le prove, forse dal 5 al10 %. Così' mettiamo fine a questo concorso che e' stato una farsa.
Buona serata.
Rispondi

Da: agave23/11/2012 19:55:26
Mi risulta che se la prima prova non è stata superata, la commissione non ha proceduto alla correzzione della seconda e terza prova.
Risulta anche a qualcun altro?
Rispondi

Da: Bia. 23/11/2012 20:13:26
@agave
qua si danno solo numeri e si fanno solo ipotesi di vario tipo e natura.Nessuna sa niente.
Rispondi

Da: MARCUS 23/11/2012 20:44:16
Aspettiamo ancora qualche settimana e sapremo.
Sono d'accordo con Bia, il resto sono solo chiacchere.
Rispondi

Da: x dissidente 23/11/2012 8.20.4023/11/2012 21:17:32
"A me per esempio piacerebbe fare il direttore d'orchestra.."

Lo dici nel senso di Profumo? allora sei ironico e provocatore.

Io invece manderei Profumo a fare il direttore d'orchestra...

Quanto agli errori linguistici, i professori NON sono i soli laureati a fare errori! leggete cosa scrivono avvocati e persino magistrati, i quali lo stipendio lo prendono ugualmente, e nessuno dice niente.
Rispondi

Da: Notizie sicurissime23/11/2012 21:46:58
La pubblicazione dell'elenco degli ammessi all'orale è prevista per i primi giorni di dicembre.
Rispondi

Da: luce in fondo al viale23/11/2012 22:00:22
E' vero, la commissione ha proceduto alla correzione della 1° prova e, nel caso di negatività, non correggerà le altre due prove.
per esattezza mi hanno riferito entro il 13 dicembre c.a. (è importante scrivere c.a.).
Rispondi

Da: toto ammessi23/11/2012 22:44:53
Rispondi

Da: ammessi23/11/2012 22:47:54
180
Rispondi

Da: quanti24/11/2012 00:36:27
interni?
Rispondi

Da: quanti24/11/2012 00:36:34
interni?
Rispondi

Da: @ quanti24/11/2012 08:29:10
" interni" ?...... TUTTI
Rispondi

Da: bea24/11/2012 08:45:02
non ritengo attendibile la notizia di "luce in fondo al viale". Il profilo di un candidato si valuta sulle tre prove.
Rispondi

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