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Esame avvocato Spagna
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Da: Renzo B.28/03/2013 13:49:56
ragazzi io l'esame l'ho fatto in albania , è una passeggiata di salute

Da: Rosica28/03/2013 15:06:54

- Messaggio eliminato -

Da: Berseker28/03/2013 16:53:49
Bravo Rosica falso,
vedi anche di passare quello per accedere alla terza elementare.

Da: Rosica28/03/2013 17:45:00

- Messaggio eliminato -

Da: Speedymiao 28/03/2013 17:49:33
Ottima risposta. Mi diresti gentilmente quali sono gli ordini che comunque iscrivono..... Nel mese di aprile riceverò la credencial e andrei volentieri in Spagna (dove tu mi dirai) per completare questo percorso!!!
La mia e-mail è laura.spero@libero.it
Grazie in anticipo

Da: Rosica28/03/2013 18:00:30

- Messaggio eliminato -

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Da: rassegna stampa28/03/2013 18:02:47
http://archiviostorico.corriere.it/2009/gennaio/30/Dinosauri_poltrona_mo_0_090130055.shtml

ai detraggitori di de tilla: stà il migliore civilista d'italia, lo vogliobbiste capire?

[Esplora il significato del termine: ORDINI E CASSE CHI SONO GLI ETERNI NUMERI UNO DI AVVOCATI, COMMERCIALISTI, AGRONOMI, ARCHITETTI & C. Dinosauri in poltrona Si dividono fra carsici, dittatori, padri-padroni. Hanno in mano da decenni le associazioni di categoria. Da Parodi a Jogna, da Santorelli a de Tilla, tutti i presidenti che non mollano C' è chi dice: sono dinosauri della poltrona che impediscono il ricambio. Loro si difendono: abbiamo l' esperienza per risolvere i problemi. Certo è che nel mondo dei professionisti esiste una schiera di personalità davvero affezionata alla guida delle categorie. L' attaccamento è trasversale. Sono 33 anni che l' avvocato Maurizio de Tilla è seduto ininterrottamente su uno scranno della categoria forense: ordine, cassa di previdenza, associazioni. L' ultima carica risale a fine dicembre: la presidenza dell' Oua (Organismo unitario dell' avvocatura, l' organo politico-sindacale della categoria), che ha aggiunto a quella dell' Adepp (associazione tra enti previdenziali). Ma c' è chi lo supera: Giuseppe Jogna , perito industriale, che calca senza sosta la scena zigzagando tra gli istituti da 42 anni. Il ragioniere William Santorelli , invece, se a marzo vincerà le elezioni della propria cassa (rimasta divisa da quella dei dottori, a differenza degli albi), potrebbe tornare sotto i ri?ettori, dopo che per 20 anni filati è stato il numero uno del consiglio nazionale di categoria. E che dire del medico genovese Eolo Parodi , classe 1922, tornato al vertice del suo ente pensionistico dopo una militanza ventennale nella Dc e in Forza Italia, preceduta dalla conduzione dell' ordine nazionale? Qualcuno divide i presidenti di lungo corso in tre tipi: i carsici (restano al potere in quanto abili mediatori), i fondatori padripadroni (sono i primi a salire in sella e non mollano più), i dittatori (tutto comando e capillari sistemi di controllo). Tre tipologie che si spalmano nelle diverse rappresentanze. De Tilla, per esempio, per gli avvocati è un riferimento che sembra non avere età. Napoletano, classe 1942, nonno avvocato e padre dottore commercialista, specialista nel settore immobiliare, è entrato nel consiglio forense di Napoli nel 1976, a 34 anni. Dopo un decennio è stato eletto segretario e dopo un lustro ha raggiunto il più alto livello (1991). Nel frattempo ha preso parte al comitato dei delegati della cassa previdenziale di categoria, diventandone consigliere di amministrazione e quindi pilotandolo per dieci anni, fino alla primavera 2007. La presidenza è proseguita tre mandati, l' ultimo dei quali ottenuto soltanto modificando lo statuto (il massimo erano due), suscitando vivaci critiche. La scalata di de Tilla è stata possibile grazie alla riconosciuta abilità politica e all' energia che ogni volta il legale mette in campo. Non badando a spese: leggendari sono stati alcuni congressi e viaggi in pompa magna. Hanno fatto poi discutere le sue plateali manifestazioni di piazza a difesa dell' avvocatura contro la legge Bersani. Il pluripresidente ha tessuto una robusta rete di contatti («Sono amico di Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini », sostiene). Che non gli sono serviti a entrare in Parlamento (con candidature con Forza Italia e An), ma che gli hanno permesso di restare seduto su altri vertici. L' Adepp, l' Oua, ma anche la Federazione europea degli ordini forensi e l' Eurelpro (associazione europea tra casse). La prossima iniziativa di de Tilla, dicono, è la fondazione di un' associazione tra gli Oua d' Europa. A tutto ciò il legale unisce un posto nei cda di Finmeccanica e Allianz. E la professione? A Napoli de Tilla ha lasciato le redini dello studio alla sorella Caterina, a Milano alla figlia (anch' essa Caterina, mentre un altro figlio, Pietro, è attore e fotografo). Ma l' avvocato dice di sé: «Vengo considerato uno dei migliori civilisti d' Italia». A Fano (Pesaro) si trovano invece le radici di Santorelli. Lo ricordano ai bordi del campo di pallavolo, giovane dirigente della locale squadra femminile. Nessuno poteva immaginare che dall' Istituto tecnico commerciale Cesare Battisti potesse diplomarsi il futuro numero uno dei ragionieri, uno dei più potenti lobbysti fra i rappresentanti delle professioni. Non solo: l' uomo che tra il 2001 e il 2007 ha caparbiamente lavorato per portare la sua categoria a unirsi a quella dei dottori commercialisti. L' albo unico è figlio suo. Quando, nel 1988, ha preso le redini del consiglio nazionale, la categoria viveva una stagione di appannamento, ora si sente di nuovo in prima linea. Nel 2008 al ragionier Santorelli (ex Dc, ora vicino a Forza Italia) sarebbe toccata la prima poltrona della cassa unica, se questa si fosse realizzata. Ora dovrà accontentarsi, se tutto andrà bene, di guidare solo quella dei ragionieri. La lista dei presidenti che tengono duro si allunga con il salernitano Raffaele Sirica , a capo dal 1997 del Consiglio nazionale degli architetti e dal 2002 del Cup (Comitato unitario delle professioni), in scadenza a primavera (Sirica non si ricandiderà), con Armando Zingales , al vertice dei chimici di Venezia e dal 1997 numero uno dell' intera categoria e con Roberto Orlandi , nel 1986 fondatore dell' ordine degli agrotecnici. Nato a Forlì, 49 anni, ex funzionario della Regione Emilia Romagna, Orlandi è da 22 anni, cioè da sempre, l' indiscusso comandante della categoria che oggi conta 16 mila iscritti. Puntiglioso, iperattivo, non sempre diplomatico, un debole per l' immagine pubblica, vanta una serie di risultati ottenuti sull' ampliamento delle competenze degli agrotecnici. Promette che nel 2010 non si ricandiderà più: «Torno al mio studio associato di Forlì». Vice del Cup e consigliere Cnel (è capogruppo per le libere professioni), Orlandi nel tempo si è fatto nemici e oppositori. Alla politica racconta di non pensare, anche se è difficile immaginarlo privo di incarichi. Del resto, dopo il medico Parodi, non sarebbe il primo a fare il salto. Lo ha fatto Emilio Nicola Buccico , ex numero uno del Consiglio nazionale forense, poi vicepresidente del Csm, deputato di An e sindaco di Matera (coinvolto nell' inchiesta Toghe lucane dell' ex pm Luigi De Magistris ). Così anche il lucano Giancarlo Laurini , al vertice dei notai, poi entrato con Forza Italia in Parlamento nella scorsa legislatura. Come Orlandi, altri fra gli attuali leader sono stati fondatori, soprattutto nelle associazioni. Solo fra i tributaristi, Giuseppe Falcone (Lapet), Arvedo Marinelli (Ancot) e Riccardo Alemanno (Int). Lo stesso per Giuseppe Lupoi , dal 1999 a capo del Colap (professioni senza albo). I sindacati appaiono identificati con i loro nomi anche se Alemanno, piemontese di Acqui Terme, alla guida dell' Istituto nazionale tributaristi da 12 anni, riconosce di non essere insostituibile, pur se «serve gente con memoria storica». Stessa cosa per Lupoi: «Facciamo tutto gratis e servono sacrifici, non vedo delfini». Eterno sembra anche Jogna, friulano di Spilimbergo (Pordenone), 71 anni. Approdato nel consiglio dei periti industriali di Udine nel 1967 e in quello nazionale dieci anni dopo, dal 1984 al 1997 è stato presidente, per poi passare nella cassa previdenziale, governandola per un decennio. Pensava di aver terminato la corsa. Invece, nell' estate 2007 Jogna è stato chiamato a presiedere di nuovo il consiglio nazionale. Motivo: serviva una persona navigata per dare un futuro alla categoria, messa a rischio dalle riforme universitarie. «Bisogna cambiare, modernizzare», afferma convinto il perito industriale. «Ma a me nessuno ha mai detto di essere da troppo tempo sulla scena». F.St.] ORDINI E CASSE CHI SONO GLI ETERNI NUMERI UNO DI AVVOCATI, COMMERCIALISTI, AGRONOMI, ARCHITETTI & C.
Dinosauri in poltrona
Si dividono fra carsici, dittatori, padri-padroni. Hanno in mano da decenni le associazioni di categoria. Da Parodi a Jogna, da Santorelli a de Tilla, tutti i presidenti che non mollano

C' è chi dice: sono dinosauri della poltrona che impediscono il ricambio. Loro si difendono: abbiamo l' esperienza per risolvere i problemi. Certo è che nel mondo dei professionisti esiste una schiera di personalità davvero affezionata alla guida delle categorie. L' attaccamento è trasversale. Sono 33 anni che l' avvocato Maurizio de Tilla è seduto ininterrottamente su uno scranno della categoria forense: ordine, cassa di previdenza, associazioni. L' ultima carica risale a fine dicembre: la presidenza dell' Oua (Organismo unitario dell' avvocatura, l' organo politico-sindacale della categoria), che ha aggiunto a quella dell' Adepp (associazione tra enti previdenziali). Ma c' è chi lo supera: Giuseppe Jogna , perito industriale, che calca senza sosta la scena zigzagando tra gli istituti da 42 anni. Il ragioniere William Santorelli , invece, se a marzo vincerà le elezioni della propria cassa (rimasta divisa da quella dei dottori, a differenza degli albi), potrebbe tornare sotto i ri?ettori, dopo che per 20 anni filati è stato il numero uno del consiglio nazionale di categoria. E che dire del medico genovese Eolo Parodi , classe 1922, tornato al vertice del suo ente pensionistico dopo una militanza ventennale nella Dc e in Forza Italia, preceduta dalla conduzione dell' ordine nazionale? Qualcuno divide i presidenti di lungo corso in tre tipi: i carsici (restano al potere in quanto abili mediatori), i fondatori padripadroni (sono i primi a salire in sella e non mollano più), i dittatori (tutto comando e capillari sistemi di controllo). Tre tipologie che si spalmano nelle diverse rappresentanze. De Tilla, per esempio, per gli avvocati è un riferimento che sembra non avere età. Napoletano, classe 1942, nonno avvocato e padre dottore commercialista, specialista nel settore immobiliare, è entrato nel consiglio forense di Napoli nel 1976, a 34 anni. Dopo un decennio è stato eletto segretario e dopo un lustro ha raggiunto il più alto livello (1991). Nel frattempo ha preso parte al comitato dei delegati della cassa previdenziale di categoria, diventandone consigliere di amministrazione e quindi pilotandolo per dieci anni, fino alla primavera 2007. La presidenza è proseguita tre mandati, l' ultimo dei quali ottenuto soltanto modificando lo statuto (il massimo erano due), suscitando vivaci critiche. La scalata di de Tilla è stata possibile grazie alla riconosciuta abilità politica e all' energia che ogni volta il legale mette in campo. Non badando a spese: leggendari sono stati alcuni congressi e viaggi in pompa magna. Hanno fatto poi discutere le sue plateali manifestazioni di piazza a difesa dell' avvocatura contro la legge Bersani. Il pluripresidente ha tessuto una robusta rete di contatti («Sono amico di Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini », sostiene). Che non gli sono serviti a entrare in Parlamento (con candidature con Forza Italia e An), ma che gli hanno permesso di restare seduto su altri vertici. L' Adepp, l' Oua, ma anche la Federazione europea degli ordini forensi e l' Eurelpro (associazione europea tra casse). La prossima iniziativa di de Tilla, dicono, è la fondazione di un' associazione tra gli Oua d' Europa. A tutto ciò il legale unisce un posto nei cda di Finmeccanica e Allianz. E la professione? A Napoli de Tilla ha lasciato le redini dello studio alla sorella Caterina, a Milano alla figlia (anch' essa Caterina, mentre un altro figlio, Pietro, è attore e fotografo). Ma l' avvocato dice di sé: «Vengo considerato uno dei migliori civilisti d' Italia». A Fano (Pesaro) si trovano invece le radici di Santorelli. Lo ricordano ai bordi del campo di pallavolo, giovane dirigente della locale squadra femminile. Nessuno poteva immaginare che dall' Istituto tecnico commerciale Cesare Battisti potesse diplomarsi il futuro numero uno dei ragionieri, uno dei più potenti lobbysti fra i rappresentanti delle professioni. Non solo: l' uomo che tra il 2001 e il 2007 ha caparbiamente lavorato per portare la sua categoria a unirsi a quella dei dottori commercialisti. L' albo unico è figlio suo. Quando, nel 1988, ha preso le redini del consiglio nazionale, la categoria viveva una stagione di appannamento, ora si sente di nuovo in prima linea. Nel 2008 al ragionier Santorelli (ex Dc, ora vicino a Forza Italia) sarebbe toccata la prima poltrona della cassa unica, se questa si fosse realizzata. Ora dovrà accontentarsi, se tutto andrà bene, di guidare solo quella dei ragionieri. La lista dei presidenti che tengono duro si allunga con il salernitano Raffaele Sirica , a capo dal 1997 del Consiglio nazionale degli architetti e dal 2002 del Cup (Comitato unitario delle professioni), in scadenza a primavera (Sirica non si ricandiderà), con Armando Zingales , al vertice dei chimici di Venezia e dal 1997 numero uno dell' intera categoria e con Roberto Orlandi , nel 1986 fondatore dell' ordine degli agrotecnici. Nato a Forlì, 49 anni, ex funzionario della Regione Emilia Romagna, Orlandi è da 22 anni, cioè da sempre, l' indiscusso comandante della categoria che oggi conta 16 mila iscritti. Puntiglioso, iperattivo, non sempre diplomatico, un debole per l' immagine pubblica, vanta una serie di risultati ottenuti sull' ampliamento delle competenze degli agrotecnici. Promette che nel 2010 non si ricandiderà più: «Torno al mio studio associato di Forlì». Vice del Cup e consigliere Cnel (è capogruppo per le libere professioni), Orlandi nel tempo si è fatto nemici e oppositori. Alla politica racconta di non pensare, anche se è difficile immaginarlo privo di incarichi. Del resto, dopo il medico Parodi, non sarebbe il primo a fare il salto. Lo ha fatto Emilio Nicola Buccico , ex numero uno del Consiglio nazionale forense, poi vicepresidente del Csm, deputato di An e sindaco di Matera (coinvolto nell' inchiesta Toghe lucane dell' ex pm Luigi De Magistris ). Così anche il lucano Giancarlo Laurini , al vertice dei notai, poi entrato con Forza Italia in Parlamento nella scorsa legislatura. Come Orlandi, altri fra gli attuali leader sono stati fondatori, soprattutto nelle associazioni. Solo fra i tributaristi, Giuseppe Falcone (Lapet), Arvedo Marinelli (Ancot) e Riccardo Alemanno (Int). Lo stesso per Giuseppe Lupoi , dal 1999 a capo del Colap (professioni senza albo). I sindacati appaiono identificati con i loro nomi anche se Alemanno, piemontese di Acqui Terme, alla guida dell' Istituto nazionale tributaristi da 12 anni, riconosce di non essere insostituibile, pur se «serve gente con memoria storica». Stessa cosa per Lupoi: «Facciamo tutto gratis e servono sacrifici, non vedo delfini». Eterno sembra anche Jogna, friulano di Spilimbergo (Pordenone), 71 anni. Approdato nel consiglio dei periti industriali di Udine nel 1967 e in quello nazionale dieci anni dopo, dal 1984 al 1997 è stato presidente, per poi passare nella cassa previdenziale, governandola per un decennio. Pensava di aver terminato la corsa. Invece, nell' estate 2007 Jogna è stato chiamato a presiedere di nuovo il consiglio nazionale. Motivo: serviva una persona navigata per dare un futuro alla categoria, messa a rischio dalle riforme universitarie. «Bisogna cambiare, modernizzare», afferma convinto il perito industriale. «Ma a me nessuno ha mai detto di essere da troppo tempo sulla scena». F.St.

Da: x  Speedymiao28/03/2013 18:28:53
Come si diceva ieri, o hai la domanda di homologacion presentata entro il 30 ottobre 2011 per tutti i colegios salvo che per il colegio de Madrid dove pare  accettino iscrizioni se hai presentato domanda entro il 06/03/12.
Però un giro in Spagna fai comunque bene a farlo.

Da: Ilbpva1328/03/2013 20:38:39
Quanta disinformazione di persone rosicanti ma andate in altri forum, anzi visto che siete avvocati andate a fare le tante cause che avete ahahahahh

Da: Mastandrea28/03/2013 22:42:17
Confermo, Madrid è tra i pochi colegios che iscrivono. Confermato anche recentemente dalla segreteria. Occorre però aver richiesto l'omologazione prima dell'8 marzo 2012. Ci sarebbero poi altri due, tre colegios che iscrivono.

Da: Tango228/03/2013 23:06:03
Con molto piacere leggo Common L. E Rosica quello vero..
Non posto più perché ogni giorno si postano con enorme cattiveria da parte di bifolchi, notizie, indiscrezioni, previsioni assurde.
Ovviamente ad arte sono infiltrati per gettare sconforto tra tutti noi.
Mi dispiace tanto poiché lo scambio di opinioni era veramente interessante.
Spero che l'immondizia scompaia e che il forum possa ripartire con la correttezza di una volta.
Un abbraccio a tutti.

Da: Svemir 28/03/2013 23:14:39
Buonasera, mi potete dire dalla presentazione della sollecitud alla delibera d'iscrizione quanto passa ? Grazie

Da: x todos28/03/2013 23:31:20
Scusa todos, ma te sei un giornalista?

Da: Answer29/03/2013 07:48:51
Scusate perché Madrid prende in considerazione la data del 6.3.2012, che data è ?

Da: Defensor del Pueblo29/03/2013 08:23:18
Perché a quella data la legge che ha introdotto per la prima volta la Disposicion Adicional Novena ancora non esisteva (decreto ley del 6 marzo entrato in vigore il 7 marzo)

Da: Zz29/03/2013 08:34:04
La disposicion novena credo sia entrata in vigore il 27 luglio...

Da: Tango229/03/2013 09:09:37

- Messaggio eliminato -

Da: Xy29/03/2013 09:28:40
Infatti....non capisco perche' si continui con queste menate!!! La domanda pregiudiziale del CNF e' palesemente infondata e in Spagna dopo pasqua continueranno ad inscrivere come prima.  Almeno sino ad ottobre 2013 e chi e' in possesso di credencial con il titolo "Licenciado en derecho".
Cosi' dice la legge comunitaria e quella....se pur mal interpretata.. Spagnola!!!
Scriva su questo forum solo chi e' interessato e chi ha news....perche' fra poco ne avremo!!!!!!

Da: Rosica29/03/2013 09:35:05
Bene, allora cerchiamo di elevare il livello del forum. Ciao Tango, ti rileggo con piacere.
Sembra che sul ricorso del CNF sia caduto il muro del silenzio. Eppure, è un ricorso intepretativo come tanti altri. Alcuni lo hanno deriso, altri lo hanno ritenuto l'anticipo dell'Armageddon che si abbatterà sugli stabiliti.
Non è che un ricorso e, tra l'altro, molto ben fatto con una scelta di termini veramente ben centellinata; ma è pur sempre un ricorso che, quindi, presenta anche punti deboli.

Da: x  Zz29/03/2013 10:02:55
Ma sei un giurista o sei un indovino....."La disposicion novena credo sia entrata in vigore il 27 luglio..."
Credi o sei sicuro, perchè un abogado dovrebbe sapere quando è entrata in vigore.

Da: Ley 5/201229/03/2013 10:04:25
La corte si e' gia' espressa sugli stessi motivi...Al CNF devono capire che il fenomeno Spagna finira' quando la stessa Spagna sara' in grado di cambiare il suo sistema didattico universitario.
Probabilmemte ci vorranno pochi mesi.
Tutto il resto si chiama discrimazione di cittadini comunitari.
Madrid, alla fine, continuera' a fare iscrivere i comunitari come gli spagnoli.
La circolare e' un mero "piacere" al CNF, ma e' contro la legge e non ha effetti di legge!
LO VOGLIAMO CAPIRE!
Gradirei che il prossimo munito di domanda di omologazione post marzo 2012...che va ad iscriversi all'Acam, dia notizie su questa grande fandogna!
Non l'amico dell'amico!!
Per gli agenti: la via Spagnola e' solo questa....se credete di vendere i vostri Master farlocchi, iniziate a cambiare lavoro!
Chiedo scusa per lo sfogo....pero' il livello e' diventato basso basso!

Da: Rosica29/03/2013 10:12:36
Sottolineo che, comunque, tutti i master saranno presenziali e senza possibilità di farlo dall'Italia.
Comunque, concordo con quanto sopra scritto; ci vorranno ancora pochi mesi perchè la Legge spagnola sull'accesso alla professione cambi e renda diverso il sistema da quello attuale.
Riguardo al ricorso del CNF, molto ben fatto, comunque non riesce ad eliminare il fatto che già la Corte si è a riguardo pronunciata.
Nello specifico sullo stabilimento (sentenza Wilson) e sul concetto di abuso del diritto ed accesso alla professione forense all'interno dell'Unione (SS.UU. Tortorici e sentenza Koller, fra l'altro neanche citata nel ricorso de quo).
Certo il discorso è molto più complesso, ma il nocciolo delle questione dovrebbe è questo.

Da: Tango229/03/2013 10:15:12

- Messaggio eliminato -

Da: x  Rosica29/03/2013 10:19:29
Errore, i master possono essere, perchè già li stanno facendo, anche parzialmente on line e parzialmente presenziali.
Ovviamente l'esame finale non sarà solo a test con risposta multipla, vi sarà anche una parte orale (obbligatoria) quindi lo spagnolo bisogna saperlo.

Da: Rosica29/03/2013 11:19:11
Comuque l'esame finale deve essere fatto in spagna, con test a crocette ed orale in spagnolo.
Le cose, comunque, sono notevolmente più complicate.
Chiedo scusa, ma la cosa non mi riguarda direttemente, dato che sono stabilito dai primi mesi del 2011.
In bocca al lupo per tutti gi stabilendi

Tango 2. Ma sei tu od un troll ? Quella di dicembre da te non me la aspettavo.......

Da: Tango229/03/2013 11:27:15

- Messaggio eliminato -

Da: aocatura nobbila e altolocata29/03/2013 11:32:39
la leggia stà fatta per i fessi! ricordatevelo! alla leggia i veri uommini ingi stàanno sopra! e mica fosserebbiro fessi!

lasciate perdere i provocatori che ingi stànno e che dicono che la leggia và rispettata e che non abbisogna comprare i contropaccozzi venduti dagli amici agggienti e non ci si deve piegare alle vessazzzzioni degli amici cumbari dei coa.

in itaglia stiàamo uommini di mondo!

Da: Rosica29/03/2013 11:33:41
Il pessimismo è la mano tesa del diavolo.......Non dico che ci si deve prendere gioco del ricorso del CNF, ma neanche sopravvalutarlo troppo.
Leggetevelo e poi ci confrontiamo nel forum. Presenta indubbi punti di forza, ma anche punti di grande debolezza.

Da: X xy29/03/2013 11:36:08
Io ho inviato i documenti al ministero con raccomandata il 28/02/13 tramite un agenzia.... Ho un ansia tremenda, non riesco a fare il master per motivi economici, secondo te dovrei farlo?

Da: Tango229/03/2013 11:38:43

- Messaggio eliminato -

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