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Ministero Affari Esteri: 177 funzionari amministrativi, contabili e consolari
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Da: Andrea | 1 - 17/05/2019 16:18:16 |
Ma voi non studiate mai? Madonna santa scrivete solo stronzate con un italiano che lascia alquanto a desiderare. | |
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Da: Andrea | 1 - 17/05/2019 16:19:54 |
Comunque, amici di amici di amici mi hanno da poco comunicato che gli scritti saranno a fine settembre / inizi di ottobre. In bocca al lupo. | |
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Da: Caro Andrea | 1 - 17/05/2019 16:47:17 |
Ciao Andrea, alla Crusca dicono che l'espressione "Madonna santa" sarebbe da evitare. Abbi pazienza siamo tutti stressati. Ciaone. | |
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Da: "The handsome half breed" Gino Hernandez | 1 1 - 17/05/2019 17:09:37 |
Io vorrei sapere tutte le persone che si lamentano e che hanno fatto ricorso che punteggio hanno totalizzato, cacciate (sempre se l'espressione è ammessa dall'Accademia della Crusca) i punteggi! Period | |
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Da: pazienza90 | 2 - 17/05/2019 17:29:03 |
è quello che vorrei sapere anche io, comunicateci i punteggi! In primis BIP, quella vera e quella finta, poi tutti quelli che hanno fatto ricorso.. il mio 45,60 | |
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Da: Mah! | 17/05/2019 19:51:25 |
Io pur lavorando molto vicino alla DGRI non ho invece alcuna notizia (nè vado a cercarla...) ma non credo alle date di Andrea: hanno bisogno di Terze aree ed ogni giorno che passa è una sconfitta per i Colleghi all'estero già stremati da organici minuscoli e connazionali all'estero in crescita costante. Mi riesce difficile pensare che non facciano di tutto per arrivare alla prima data utile. Dunque o vi sono problemi relativi a ricorsi vari oppure non credo che saranno irrazionali ed aspetteranno ancora. Mi chiedo: non è che vi sia di mezzo qualche rivendicazione sindacale per le seconde aree non laureate che da parecchi anni si ritrovano a sopperire "temporaneamente" alla mancanza di terze aree? Infatti, credo che vi sia una situazione piuttosto "anomala" rispetto ad altre amministrazioni: erano parecchi anni che non si vedeva un concorso interno e non c'è possibilità di carriera interna per chi è seconda area; da quel che credo in altri posti lavorativi (INPS?) dopo un certo numero di anni di lavoro passi di grado automaticamente, con conseguente gratificazione economica... Al MAECI io che sono dentro da pochi anni guadagno quanto chi è lì da 30. | |
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Da: ni hao | 18/05/2019 06:44:23 |
scusa, Mah!, tu l'hai fatto il concorso interno? per curiosità, puoi dirci com'era rispetto al nostro quiz? capisco la tua posizione sul passaggio per le seconde aree non laureate, ma sinceramente il quiz interno già lo trovo un bel vantaggio sugli esterni, e comunque trovo giusto che sia limitato ai soli laureati. D'altronde ci sono tanti giovani laureati (talvolta persino tanti addottorati) a spasso, per quale motivo "promuovere" senza nessun esame/test un diplomato solo perché interno e con anzianità? | |
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Da: Mah! | 18/05/2019 10:51:54 |
@ni hao Non è una mia posizione, tanto è vero che non ne so niente; provavo a trovare una ragione per lo stop visto che si potrebbe far passare i ricorrenti con riserva dato che c'è urgente necessità di terze aree. Per ciò che riguarda il concorso interno, non l'ho fatto ma chiederò in giro. | |
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Da: Morena2018 | 1 - 18/05/2019 10:58:32 |
Credo che Mah! parlasse di un problema (anche) economico: se sono Seconda area, faccio il lavoro da Seconda area, ma se mi obblighi a fare il lavoro da Terza area, pretendo lo stesso trattamento economico delle "vere" Terze aree. Ci sta come ragionamento. Ed è assurdo che non ci siano scatti legati all'anzianità di servizio, che invece in altre amministrazioni ci sono! Il discorso della laurea lascia il tempo che trova: da un 30enne di oggi si può/deve pretendere la laurea, ma da chi è là dentro da 30 anni no! Parliamo di persone entrate nel mondo del lavoro negli anni '80, quando non c'era la percentuale di laureati di oggi. Personalmente credo che sia piu giusto che "faccia carriera" chi è dentro da 30 anni che non chi è arrivato ieri - ed infatti, se non ho capito male, al punteggio del concorso interno contribuiva anche l'anzianità di servizio. | |
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Da: Morena2018 | 18/05/2019 11:15:46 |
E comunque, i posti per il concorso interno erano a parte, non sono una quota dei 177 del concorso pubblico - tant'è che so di impoegati Maeci che hanno partecipato ad entrambi, proprio perché, avendo pochi anni di servizio, sapevano che quello interno sarebbe stata una battaglia persa! | |
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Da: Seconda Area e Terza Area | 18/05/2019 13:37:28 |
In molte Amministrazioni la Seconda Area sta scomparendo, non fanno più concorsi e il personale della seconda area che va in pensione nn viene rimpiazzato. Basta guardare l'Inps che ha fatto diversi concorsi solo per funzionari di Terza Area, ma nessuno di Seconda Area. Non so come funzioni al Maeci. Per quanto riguarda la data delle prove non è così remota la possibilità a questo punto che siano a settembre. Considerando che agosto è off, se la prossima settimana non esce ancora l'elenco degli ammessi, facile che siano a settembre. Spero di no, anche perchè temo che più in là saranno, più pretenderanno dagli scritti. | |
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Da: Mah! | 19/05/2019 12:54:30 |
Settembre potrebbe anche essere se non si sbrigano, ma mi sfugge perché dovrebbe essere fine settembre/ottobre piuttosto che inizio/metà settembre, se ora si sentono in grado, superati gli scogli dei ricorsi, di stabilire la data. E perché avrebbe il giudice ammesso con riserva i ricorrenti qualora le prove fossero fissate prima del 26 giugno? Immagino perché RIPAM o MAECI abbiano a lui comunicato di volerle fissare quanto prima... altrimenti tutto ciò sarebbe superfluo, o no? | |
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Da: Dat del 26 giugno | 19/05/2019 13:36:42 |
Non capisco il discorso dell'esclusione dei ricorrenti se le prove fossero fissate dopo il 26 giugno. Se uno è ammesso con riserva in via cautelativa, perchè dovrebbe esserci una data limite? Se non si conoscono esattamente i motivi del ricorso comunque è difficile capire anche il dispositivo del Tar. Il 26 giugno nn è così lontano, domani siamo il 20 maggio e credo che almeno 30 giorni dall'approvazione dell'elenco definitivo debbano passare per eventuali ricorsi. Saremmo proprio al limite. | |
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Da: Sp | 19/05/2019 19:00:46 |
Ragazzi secondo me "l'arcano" del 26 giugno è semplicemente dovuto a questo: "in vista di una nuova trattazione collegiale dell'istanza cautelare che in questa sede si fissa all'udienza camerale del 26 giugno 2019;" Non significa altro. | |
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Da: Matrimionio consolare e altro | 19/05/2019 20:22:35 |
Il D. Lgs. 71/2011 art 12 dice che - la celebrazione del matrimonio consolare può essere rifiutata quando vi si oppongano le leggi locali o quando le parti non risiedano nella circoscrizione. Nel compendio e nel libro di consolare invece c'è scritto che se entrambi i nubendi sono residenti in Italia e vogliono sposarsi in un Consolato estrero devono richiedere le pubblicazioni di matrimonio al Comune di residenza in Italia. Questo farebbe presupporre che due nubendi italiani residenti in Italia possano sposarsi in un consolato estero. Venendo al punto : due nubendi residenti in Italia possono o non possono sposarsi in un consolato estero? Mi verrebbe da pensare di sì perchè l'art del D.lgs 71/2011 usa il termine può e non deve. Non ho trovato cmq approfondimenti in alcuna fonte in merito al rifiuto, tranno quanto scritto dall'art 12 del D.lgs 71/2011. Altro dubbio, il discorso delle pubblicazioni matrimniali a volte me le fanno rientrare nelle norme di applicazioni necessarie, altro testo di civile le considera mere irregolarità. A parte tutto il discorso della possibilità di essere esentati dall'effettuare le pubblicazioni matrimoniali mi viene da pensare che la norma del codice civile che regola la materia delle pubblicazioni possa essere considerata come di applicazione necessaria. Purtroppo il non avere dei testi consigliati non aiuta certo lo studio, in diverse materie c'è molta critica da citare, ed è impossibile ricordare che cosa dicono i vari autori. Grazie a chi risponderà, take care and good luck, bye! | |
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Da: Mah! | 19/05/2019 21:47:14 |
@matrimonio consolare e altro... Io la capisco così: mentre se si oppongono leggi locali o se non sei residente il console può rifiutarsi, negli altri casi (cioè se non vi sono impedimenti legislativi locali o se i nubendi sono residenti), il Console deve per forza celebrare il matrimonio. Il fatto che possa rifiutarsi, però, non significa che lo faccia. Dunque se il Console acconsente di sposare due persone non residenti nella sua circoscrizione, queste ultime devono richiedere le pubblicazioni al loro Comune di residenza. Anche io credo che normalmente la pubblicazione sia necessaria ma suppongo (anche se non ho appigli normativi cui riferirmi) che di fronte ad un matrimonio celebrato senza pubblicazione e senza i motivi di cui al c. 1 dell'art. 14 del D. Lgs 71/2011 _ cosa che mi risulta difficile pensare, ci vorrebbe la negligenza/ignoranza sia dei coniugi che dell'Ufficiale di Stato civile_ prima di dichiararlo nullo si proceda ad una pubblicazione tardiva ed il matrimonio venga ratificato decorsi i termini (questo perché il matrimonio non è solo un "contratto" ma ha delle conseguenze _ sentimentali, perdita verginità per qualcuno, possibilità di concepire figli e quant'altro_ e suppongo il legislatore tenda a conservare il vincolo a meno di impedimenti). Quindi necessaria perché il matrimonio sia considerato valido, ma non invalidante il vincolo qualora, sanata la mancata pubblicazione, non emergano cause di nullità (e dunque suppongo che in mancanza di cause di nullità il vincolo sia considerato valido ex tunc). Ma ripeto non ho appigli normativi, solo mi affido al buon senso... Proverò anche io a fare una ricerca sulla rete.... Comunque per quanto riguarda i libri di testo credo che mi dia errore antispam se ti comunico il nome degli editori che hanno pubblicato qualcosa però se fai una ricerca sulla rete ne trovi tre_che servivano anche per i test; suppongo che studiare bene uno di quei tre dovrebbe costituire una quasi garanzia di scrivere qualcosa nelle prove scritte... (io l'altra volta_ma era per seconda area e ciò non va ignorato_ studiai su uno di questi e sono dentro)... senza però tralasciare di seguire le novità normative, verificare l'attinenza con il programma ed approfondire quello in cui tu sei più forte o che ti interessa di più su qualche testo specifico!!! | |
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Da: boke | 20/05/2019 10:20:39 |
Provo a rispondere per quanto concerne il "matrimonio consolare" Allora secondo le norme della Convenzione di Vienna sulle Relazioni Consolari e come disposto dal D.Lgs. 71/2011 il capo d'ufficio consolare è, tra le altre cose, anche un ufficiale di stato civile per lo Stato d'invio, pertanto tutte le attribuzioni che il nostro ordinamento prevede per tale figura sono riprese dal decreto sopramenzionato. Alla luce di tali disposizioni, il capo dell'ufficio consolare celebra il matrimonio fra cittadini o tra un cittadino e un non cittadino. In questo caso gli obblighi che sorgono sono solo in caso in cui il cittadino o i cittadini nubendi siano residenti nella circoscrizione. Mentre, il capo dell'ufficio consolare, si può rifiutare di celebrare in due occasioni: 1) quando il cittadino/i non siano residenti nella circoscrizione; 2) quando vi si oppongano le leggi locali. Per quanto riguarda le pubblicazioni, se i nubendi sono residenti all'estero, devono essere pubblicate nella circoscrizione di riferimento, altrimenti nel comune di residenza in Italia (giova ricordare che se si è residenti nella circoscrizione il capo dell'ufficio consolare è tenuto a celebrare il matrimonio, se non residenti nella circoscrizione, e quindi anche residenti in Italia, può rifiutarsi). Inoltre, il D.Lgs. prevede che se viene contratto matrimonio dinnanzi ad autorità straniere, non sono necessarie le disposizioni vigenti per l'Italia. Sono previste delle deroghe a tale principio, nel senso che già il Codice Civile prevede dei casi in cui si è dispensati dalle pubblicazioni, e al loro relativo decorso, per alcuni motivi previsti all'art.100 c.c. Il D.Lgs. 71/2011 riprende e prevede tali situazioni in cui si è dispensati dalle pubblicazioni matrimoniali, e tra esse si ricordano i gravi motivi come disposto dal Codice Civile. Spero di averti risposto in maniera adeguata, un saluto | |
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Da: boke | 20/05/2019 10:27:45 |
P.s. le pubblicazioni, a mio avviso, non sono considerate norme di applicazione necessaria perché il D.Lgs. prevede espressamente che le pubblicazioni non sono dovute in caso di matrimonio all'estero. Pertanto hanno valore solo nel nostro ordinamento. | |
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Da: Please... | 20/05/2019 11:23:53 |
Le pubblicazioni non sono norme di applicazione necessaria. Ciò si evince dal fatto che se hai contratto matrimonio all'estero omettendo le pubblicazioni e vuoi trascrivere il matrimonio all'ufficio di stato civile italiano, incorri in una sanzione pecuniaria per omesse pubblicazioni. Se fossero necessariamente applicabili il matrimonio non verrebbe trascritto. | |
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Da: Lillo82 | 20/05/2019 15:53:20 |
Ho letto strampalate interpretazioni sull'ordinanza del TAR. Spero non provenissero da laureati in giurisprudenza. Secondo una di queste, "i ricorrenti sono ammessi alle prove scritte SOLO SE queste si dovessero svolgere entro il 26 giugno 2019". Cerchiamo di fare un po' di chiarezza poichè nell'ordinanza è scritto tutt'altro. Il TAR, preso atto che allo stato attuale è ancora in corso "una fase di rivalutazione dei risultati delle prove preselettive", e che per decidere sulla domanda cautelare dei ricorrenti "appare necessario conoscere l'esito o l'attuale stato di tale operazione di verifica" (in poche parole la nuova graduatoria), ha chiesto di depositare "ogni atto e/o documento utile a fornire, in merito, notizie certe al Collegio" entro il 22 giugno. Non mi dilungo sulle ragioni di diritto che giustificano questa richiesta. L'udienza sarà invece il 26 e ovviamente terrà conto dell'eventuale deposito di nuova documentazione. Spero di essere stato chiaro e di aver fugato una volta per tutte le più illogiche teorie che letto. | |
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Da: E con questo | 20/05/2019 16:55:07 |
la seduta è tolta | |
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Da: Walter23 | 20/05/2019 18:32:23 |
Avete altri riscontri/conferme circa la fissazione delle date delle prove a settembre? | |
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Da: Sprint finale | 20/05/2019 20:37:24 |
Siete a conoscenza di qualche corso? Visto il tempo che abbiamo non mi dispiacerebbe essere seguita da qualche prof. In caso negativo vogliamo fare un gruppi di studio? Io sono su Caserta? | |
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Da: XOXOGG | 21/05/2019 10:10:59 |
@Sprintfinale un (mini) gruppo di studio sarebbe una buona idea, io però sono a Roma. Qualcuno di voi è a Roma? | |
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Da: U Thant per Lillo 82 | 21/05/2019 10:59:57 |
Senza polemica sulle "strampalate interpretazioni" e "illogiche teorie" che restano un parere personale che come tutti i pareri personali, sono soggetti a verifica e discussione non potendo assumere a rango di verità assoluta; chiedo cosa possano significare i seguenti passi dell'ordinanza: 1) nella parte in premessa in cui dice: ".... è interinalmente opportuno accogliere la suddetta istanza cautelare, con conseguente AMMISSIONE DEI RICORRENTI , con riserva, alle prove scritte del concorso, QUALORA FISSATTE DALL'AMMINISTRAZIONE PRIMA DELLA PROSSIMA UDIENZA CAMERALE;" (26 giugno) 2) confermando poi il tutto nella parte dispositiva in cui dice: "accoglie, interinalmente, la domanda cautelare, NEI SENSI E NEI LIMITI di cui in motivazione." | |
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Da: Walter23 | 1 - 21/05/2019 12:56:46 |
@U Thant provo a risponderti. Premesso che le decisioni del tar hanno efficacia limitatamente al caso sottoposto all'esame del collegio e che l'ordinanza che hai richiamato ha ad oggetto la richiesta di concessione di una misura cautelare, rispetto alle tue domande 1)se entro il 26 giugno, data dell'udienza in cui si analizzerà più approfonditamente la questione, ripam riesce a fissare le date delle prove scritte, il ricorrente é ammesso con riserva a sostenerle. Tuttavia, laddove, all'esito dell'udienza fissata per il 26 giugno, il collegio dovesse respingere il ricorso, ritenendo fondate le motivazioni alla base dell'esclusione del ricorrente, quest'ultimo non potrà più partecipare alla selezione. 2) con la parte dispositiva dell'ordinanza, il tar ha concesso la misura cautelare richiesta, cioé ha sospeso momentaneamente, in base ad un sommario esame della vicenda di causa (giustificato dalla necessità di esaminare con urgenza la questione), il provvedimento di esclusione del ricorrente. Il richiamo "nei sensi e nei limiti di cui in motivazione" sta proprio a significare che il ricorrente é ammesso a sostenere le prove entro i limiti indicati in precedenza (cioé purché entro il 26 giugno ripam fissi le date degli scritti e purché, dopo l'esame approfondito della vicenda, non risulti che le ragioni del ricorrente siano infondate). | |
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Da: U thant per walter23 | 21/05/2019 13:12:46 |
Ti ringrazio per la risposta ed è proprio come la interpreto io, come avevo giorni addietro rilevato in altro post. Solo che Lillo82 ha "contestato" la mia impostazione, che vedeva i ricorrenti ammessi alle prove scritte SOLO SE queste si dovessero svolgere entro il 26 giugno 2019, per cui chiedevo a lui cosa poteva esserci che non avevo compreso. Ma da quello che dici siamo sulla stessa linea di pensiero. | |
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Da: titoli da dichiarare | 21/05/2019 18:08:48 |
scusate la domanda un po' tardiva: chi ha dichiarato solo laurea quinquennale come titolo d'accesso e non ha titoli aggiuntivi è esonerato dall'invio dell'autocertificazione? grazie a chi vorrà rispondermi | |
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Da: Mai dire MAE! | 21/05/2019 19:25:25 |
Anch'io avrei una domanda da rivolgere agli esperti di diritto amministrativo. Secondo voi, quante sono le probabilità che le prove scritte per APC subiscano un altro rinvio? E ancora: con quanti giorni di preavviso ci dovrebbero comunicare la sede del concorso, ferme restando le date attuali? Lo chiedo perchè dovrei prenotare viaggio e soggiorno e i prezzi cominciano a salire. | |
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Da: Rinvio APC | 21/05/2019 20:01:46 |
Io non sono in graduatoria per APC, ma solo per ACC, almeno per ora. Non credo che subiscano un rinvio le prove APC, altrimenti perchè avrebbero messo un calendario. Questa è ciò che penso. | |
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