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Concorso 175 dirigenti agenzia entrate 2010
48885 messaggi, letto 2140310 volte

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Da: certezze 1  - 15/03/2024 13:59:20
quindi il PIAO è approvato con lo scorrimento di 39 idonei a prescindere da ricorsi e orali 150, giusto?
Rispondi

Da: X su15/03/2024 14:02:21
E cosa c'entra il 150.?
Rispondi

Da: certezze15/03/2024 14:36:46
secondo me niente, ma qualcuno afferma che lo scorrimento sarà attuato dopo la conclusione del 150
Rispondi

Da: X x su15/03/2024 14:50:06
Vergognoso sarai tu e quelli che difendi. Se vai a parlare con le Ooss, prima di spendere parole che posano rivelarsi non vere, sarà il caso che ti informi, no?
Poi oh, che da voi le cose si facciano al contrario è risaputo... Come bandire i concorsi senza copertura finanziaria facendola approvare ex post e a rate.
E poi che sia donna, uomo, o quello che sia, cos'è ci sono le quote rosa anche nell'esprimersi?
Se una donna si comporta da schifo non lo so dice perché è donna? Bel sessismo al contrario.
Ma tanto è inutile, fate e disfate tutto voi e anche a voi dipendenti vi hanno plagiato a dovere, vedo.
Complimenti e cari saluti, in bocca al lupo per il futuro, ne avete bisogno!
Rispondi

Da: siete uno15/03/2024 14:52:37
spasso ho scoperto questo forum per curiosità e non finisco mai di stupirmi
Rispondi

Da: X tutti15/03/2024 15:04:31
Ed e' ancor piu' allucinante il fatto che tanti, per i loro miseri interessi, continuino a difendere tutto sto schifo...Questa e' una nazione FINITA..ed ae ne rappresenta espressione paradigmatica...
Rispondi

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Da: X Tutti15/03/2024 15:18:22
A mio avviso la delibera della Corte dei Conti (non sentenza) mi sembra sancire che l'interpretazione da dare all''art. 19 comma 6 sia un po' diversa da quella applicata dai vertici di AE. Nulla di più nulla di meno.
Rispondi

Da: Il Piao15/03/2024 15:26:00
È  una cagata pazzesca!!
Rispondi

Da: X su15/03/2024 15:30:25
Purtroppo Ae è abituata a schiantarsi contro le sentenze dei giudici, quasi ci gode! Vedremo le prossime sentenze cosa sanciranno, grazie ai validi avvocati , gli stessi che hanno ottenuto l'annullamento della prima graduatoria!!
Rispondi

Da: X tutti15/03/2024 15:51:40
State dando troppa importanza al PIAO.
È un documento programmatico, di massima, peraltro dinamico da un anno all'altro.
Rispondi

Da: X su15/03/2024 16:23:13
Infatti, considerato soprattutto da chi è stato fatto
Rispondi

Da: X su15/03/2024 16:24:11
Quando mai è stato rispettato casa è stato scritto
Rispondi

Da: X sopra15/03/2024 20:21:02
È, letteralmente, una storia infinita che prende le mosse dal concorso a 175 dirigenti di seconda fascia bandito dall'Agenzia nell'anno 2010. Ne è seguito un complesso contenzioso nell'ambito del quale, nel 2015, il Consiglio di Stato ha annullato il bando nella parte in cui attribuiva rilevanza, in sede di valutazione dei titoli e del punteggio finale, agli incarichi dirigenziali conferiti al personale dell'Agenzia sprovvisto della qualifica dirigenziale.
È del gennaio 2019 una ulteriore tappa dell'annosa vicenda quando l'Agenzia, nel rispetto della sentenza dei giudici amministrativi d'appello ha dato il via alle prove orali che si sono protratte fino al 30 giugno 2021, data di approvazione della graduatoria finale di merito con 175 vincitori e 120 idonei, cioè candidati giudicati capaci ma non nominati in quanto in numero eccedente i posti messi a concorso. Una riserva alla quale le amministrazioni pubbliche tradizionalmente attingono in presenza di posti disponibili, per risparmiare tempo e denaro. Infatti, gli idonei sono candidati giudicati capaci e la loro assunzione evita nuovi concorsi, almeno nell'immediato.
Ma non è finito qui, come accade normalmente.
Infatti, mentre il concorso era ancora in fase di svolgimento l'Agenzia, a gennaio 2019, ha bandito una nuova procedura concorsuale per il reclutamento di 150 dirigenti di seconda fascia (identico profilo dei dirigenti di cui al precedente per 175 posti), che, all'esito delle prove scritte ha rivelato appena 46 ammessi agli orali. In ogni caso, dunque, rimarranno almeno 104 posizioni dirigenziali scoperte.
E qui la storia "infinita" si complica perché inizia un braccio di ferro tra Agenzia e Dirstat, il Sindacato dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni, che ha subito sollecitato il ricorso all'assunzione degli idonei, secondo il principio, già richiamato, il quale prevede che, in presenza di posti disponibili e perdurando la necessità di disporre di nuovo personale, si debba prioritariamente ricorrere allo scorrimento di eventuali graduatorie ancora in vigore. Regola di buon senso, come si è visto, costantemente richiamata dalla giurisprudenza amministrativa, in particolare dal Consiglio di Stato, nell'adunanza plenaria n. 14 del 28 luglio 2011.
È una giurisprudenza che richiama una norma esplicita, l'art. 36, comma 1, del d. Lgs. n. 165/2001 che quella regola ha delineato in via definitiva.
Al momento, tuttavia, l'Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto allo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti, con lesione dell'interesse all'assunzione degli idonei. Scelta, peraltro, già indicata dall'Avvocatura Generale dello Stato la quale, intervenuta a difesa dell'Agenzia nel contenzioso instauratosi prima richiamato, aveva affermato che, ove a seguito dell'espletamento del concorso a 150 posto di dirigente fossero rimaste posizioni scoperte, l'Agenzia non avrebbe esitato a coprirle attingendo dalla graduatoria del concorso a 175 dirigenti.
Al moment6o ancora non se ne è fatto niente. Gli interessati protestano e sono pronti ad adire il giudice amministrativo che fin qui non si è dimostrato tenero nei confronti dell'Agenzia ripetutamente bacchettata, come nel caso della graduatoria dei titoli di studio e di servizio che è stata definita in violazione delle indicazioni del bando così evidente che è parso a tutti che l'appello al Consiglio di Stato, che poi ha confermato integralmente la sentenza del TAR Lazio, sia stato un gesto di inammissibile arroganza per un'amministrazione pubblica tenuta al rispetto dei principi costituzionali della legalità e del buon andamento. Si è prodotto, dunque, un nuovo rinvio di un concorso che, ricordiamo, è stato bandito nel 2010. Ed è molto probabile nuovo contenzioso considerato che, ad oggi, lo scorrimento della graduatoria non c'è stato. Per la Dirstat quel che accade si potrebbe spiegare solo con l'obiettivo di conferire incarichi dirigenziali fiduciari, com'è costantemente avvenuto negli anni, a volte premiando soggetti che, quando hanno partecipato a prove concorsuali non le hanno superate. Avessero almeno premiato meritevoli! E così l'art. 19, comma 6, del D. Lgs. n. 165/2001, nato per acquisire alle Pubbliche Amministrazioni elevate professionalità non rinvenibili nei ruoli, è diventato un "dirigentificio" che non fa onore allo Stato, come ripetutamente messo il rilievo da uno studioso ed alto dirigente dello Stato, il Direttore dell'Agenzia delle Dogane, Roberto Alesse che nella struttura che dirige ha eliminato queste nomine coerentemente con quanto aveva scritto in pubblicazioni varie.
Insomma, per riassumere, l'Agenzia delle entrate per molto tempo ha conferito incarichi dirigenziali fiduciari pur avendo, nell'ambito del proprio organico, personale in grado di svolgere la funzione di dirigente, in quanto risultato idoneo a seguito della partecipazione ad un concorso pubblico. Com'era avvenuto in passato con tre concorsi, banditi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze negli anni 1999 e 2000 per l'assunzione di dirigenti, rispettivamente 999, 162 e 163, che avevano generato graduatorie con idonei le quali, pur in presenza di posizioni dirigenziali scoperte, non hanno dato luogo ad assunzioni. Con la conseguenza che gli idonei di tali graduatorie si sono visti scavalcare da altre persone cui è stato conferito incarico dirigenziale "ad personam", una modalità di reclutamento di dirigenti che mortifica il merito.
Per la Dirstat è del tutto fuori luogo l'affermazione dei vertici dell'Agenzia, esplicitata in una nota di alcuni giorni fa, secondo la quale, delle almeno 104 posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte, solo alcune sarebbero nella disponibilità dell'Agenzia, mentre altre sarebbero vincolate per futuri concorsi da espletare con l'intervento della Scuola Superiore dell'Amministrazione. Fuori luogo, spiega il Sindacato dei dirigenti, in quanto la norma che prevede tale modalità di assunzione di futuri dirigenti è del 2023, mentre le posizioni lasciate libere dal concorso per 150 dirigenti conseguono ad un concorso pubblico bandito nel gennaio del 2019.
In altri termini, si sottolinea che, se alle posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte posizioni di ruolo (104) e si sommano quelle liberate a seguito dei pensionamenti degli ultimi 2 anni, si ottiene un totale di posizioni dirigenziali vacanti che è ampiamente sufficiente ad assorbire tutti gli idonei della graduatoria del concorso per 175 dirigenti.
Da ultimo vale la pena di sottolineare come la nuova graduatori approvata a seguito della revisione del punteggio dei titoli ha provocato un effetto paradossale: 29 candidati dei 175, originariamente vincitori prima della rivalutazione dei titoli e dell'approvazione della nuova graduatoria, si sono trovati ad essere solo idonei ed altrettanti candidati, originariamente idonei in graduatoria, sono diventati vincitori. Una situazione che fa immaginare nuovo contenzioso e possibili richieste di risarcimento danni, da parte dei candidati "declassati". Lo eviterebbe lo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti che consentirebbe di rafforzare l'ottimale esercizio delle funzioni dell'Agenzia, la quale dal gennaio 2019 cerca e non ottiene il reperimento di oltre 100 figure dirigenziali di seconda fascia.



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Da: siete .. 1  - 15/03/2024 20:44:33
un elisir contro la depressione. Leggere i post di questo concorso che è oltre l'immaginabile è consolatorio.
Ho visto cose che voi umani
Rispondi

Da: X sopra15/03/2024 21:05:11
È, letteralmente, una storia infinita che prende le mosse dal concorso a 175 dirigenti di seconda fascia bandito dall'Agenzia nell'anno 2010. Ne è seguito un complesso contenzioso nell'ambito del quale, nel 2015, il Consiglio di Stato ha annullato il bando nella parte in cui attribuiva rilevanza, in sede di valutazione dei titoli e del punteggio finale, agli incarichi dirigenziali conferiti al personale dell'Agenzia sprovvisto della qualifica dirigenziale.
È del gennaio 2019 una ulteriore tappa dell'annosa vicenda quando l'Agenzia, nel rispetto della sentenza dei giudici amministrativi d'appello ha dato il via alle prove orali che si sono protratte fino al 30 giugno 2021, data di approvazione della graduatoria finale di merito con 175 vincitori e 120 idonei, cioè candidati giudicati capaci ma non nominati in quanto in numero eccedente i posti messi a concorso. Una riserva alla quale le amministrazioni pubbliche tradizionalmente attingono in presenza di posti disponibili, per risparmiare tempo e denaro. Infatti, gli idonei sono candidati giudicati capaci e la loro assunzione evita nuovi concorsi, almeno nell'immediato.
Ma non è finito qui, come accade normalmente.
Infatti, mentre il concorso era ancora in fase di svolgimento l'Agenzia, a gennaio 2019, ha bandito una nuova procedura concorsuale per il reclutamento di 150 dirigenti di seconda fascia (identico profilo dei dirigenti di cui al precedente per 175 posti), che, all'esito delle prove scritte ha rivelato appena 46 ammessi agli orali. In ogni caso, dunque, rimarranno almeno 104 posizioni dirigenziali scoperte.
E qui la storia "infinita" si complica perché inizia un braccio di ferro tra Agenzia e Dirstat, il Sindacato dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni, che ha subito sollecitato il ricorso all'assunzione degli idonei, secondo il principio, già richiamato, il quale prevede che, in presenza di posti disponibili e perdurando la necessità di disporre di nuovo personale, si debba prioritariamente ricorrere allo scorrimento di eventuali graduatorie ancora in vigore. Regola di buon senso, come si è visto, costantemente richiamata dalla giurisprudenza amministrativa, in particolare dal Consiglio di Stato, nell'adunanza plenaria n. 14 del 28 luglio 2011.
È una giurisprudenza che richiama una norma esplicita, l'art. 36, comma 1, del d. Lgs. n. 165/2001 che quella regola ha delineato in via definitiva.
Al momento, tuttavia, l'Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto allo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti, con lesione dell'interesse all'assunzione degli idonei. Scelta, peraltro, già indicata dall'Avvocatura Generale dello Stato la quale, intervenuta a difesa dell'Agenzia nel contenzioso instauratosi prima richiamato, aveva affermato che, ove a seguito dell'espletamento del concorso a 150 posto di dirigente fossero rimaste posizioni scoperte, l'Agenzia non avrebbe esitato a coprirle attingendo dalla graduatoria del concorso a 175 dirigenti.
Al moment6o ancora non se ne è fatto niente. Gli interessati protestano e sono pronti ad adire il giudice amministrativo che fin qui non si è dimostrato tenero nei confronti dell'Agenzia ripetutamente bacchettata, come nel caso della graduatoria dei titoli di studio e di servizio che è stata definita in violazione delle indicazioni del bando così evidente che è parso a tutti che l'appello al Consiglio di Stato, che poi ha confermato integralmente la sentenza del TAR Lazio, sia stato un gesto di inammissibile arroganza per un'amministrazione pubblica tenuta al rispetto dei principi costituzionali della legalità e del buon andamento. Si è prodotto, dunque, un nuovo rinvio di un concorso che, ricordiamo, è stato bandito nel 2010. Ed è molto probabile nuovo contenzioso considerato che, ad oggi, lo scorrimento della graduatoria non c'è stato. Per la Dirstat quel che accade si potrebbe spiegare solo con l'obiettivo di conferire incarichi dirigenziali fiduciari, com'è costantemente avvenuto negli anni, a volte premiando soggetti che, quando hanno partecipato a prove concorsuali non le hanno superate. Avessero almeno premiato meritevoli! E così l'art. 19, comma 6, del D. Lgs. n. 165/2001, nato per acquisire alle Pubbliche Amministrazioni elevate professionalità non rinvenibili nei ruoli, è diventato un "dirigentificio" che non fa onore allo Stato, come ripetutamente messo il rilievo da uno studioso ed alto dirigente dello Stato, il Direttore dell'Agenzia delle Dogane, Roberto Alesse che nella struttura che dirige ha eliminato queste nomine coerentemente con quanto aveva scritto in pubblicazioni varie.
Insomma, per riassumere, l'Agenzia delle entrate per molto tempo ha conferito incarichi dirigenziali fiduciari pur avendo, nell'ambito del proprio organico, personale in grado di svolgere la funzione di dirigente, in quanto risultato idoneo a seguito della partecipazione ad un concorso pubblico. Com'era avvenuto in passato con tre concorsi, banditi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze negli anni 1999 e 2000 per l'assunzione di dirigenti, rispettivamente 999, 162 e 163, che avevano generato graduatorie con idonei le quali, pur in presenza di posizioni dirigenziali scoperte, non hanno dato luogo ad assunzioni. Con la conseguenza che gli idonei di tali graduatorie si sono visti scavalcare da altre persone cui è stato conferito incarico dirigenziale "ad personam", una modalità di reclutamento di dirigenti che mortifica il merito.
Per la Dirstat è del tutto fuori luogo l'affermazione dei vertici dell'Agenzia, esplicitata in una nota di alcuni giorni fa, secondo la quale, delle almeno 104 posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte, solo alcune sarebbero nella disponibilità dell'Agenzia, mentre altre sarebbero vincolate per futuri concorsi da espletare con l'intervento della Scuola Superiore dell'Amministrazione. Fuori luogo, spiega il Sindacato dei dirigenti, in quanto la norma che prevede tale modalità di assunzione di futuri dirigenti è del 2023, mentre le posizioni lasciate libere dal concorso per 150 dirigenti conseguono ad un concorso pubblico bandito nel gennaio del 2019.
In altri termini, si sottolinea che, se alle posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte posizioni di ruolo (104) e si sommano quelle liberate a seguito dei pensionamenti degli ultimi 2 anni, si ottiene un totale di posizioni dirigenziali vacanti che è ampiamente sufficiente ad assorbire tutti gli idonei della graduatoria del concorso per 175 dirigenti.
Da ultimo vale la pena di sottolineare come la nuova graduatori approvata a seguito della revisione del punteggio dei titoli ha provocato un effetto paradossale: 29 candidati dei 175, originariamente vincitori prima della rivalutazione dei titoli e dell'approvazione della nuova graduatoria, si sono trovati ad essere solo idonei ed altrettanti candidati, originariamente idonei in graduatoria, sono diventati vincitori. Una situazione che fa immaginare nuovo contenzioso e possibili richieste di risarcimento danni, da parte dei candidati "declassati". Lo eviterebbe lo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti che consentirebbe di rafforzare l'ottimale esercizio delle funzioni dell'Agenzia, la quale dal gennaio 2019 cerca e non ottiene il reperimento di oltre 100 figure dirigenziali di seconda fascia.



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Da: X su15/03/2024 21:26:09
.... Abbiamo letto e abbiamo capito....
Rispondi

Da: 150, 175 e scorrimento16/03/2024 06:38:17
Lo scorrimento del 175 (peraltro la graduatoria è scaduta per la decorrenza dei due anni dall'approvazione e la nuova approvazione ha effetto solo per l'assunzione dei vincitori ex tunc) non potrebbe avvenire se non a conclusione del 150 e dei ricorsi che lo riguardano. Solo allora si potrà sapere quanti posti liberi restano.
Inoltre tra le graduatorie di due concorsi prevale quella più recente, quindi bisognerebbe scorrere la graduatoria del 150 prima di passare a quella del 175.
Il fatto che siano in pochi (meno dei posti disponibili) ad aver superato lo scritto non significa nulla, perché possono essere presentati ricorsi al termine della procedura, quando saranno approvati gli atti (ora i verbali della commissione di esame non sono atti acquisibili ed impugnabili).
É infatti stranamente bassa la percentuale dei promossi, in quanto i partecipanti alla prova scritta erano in numero nettamente superiore ai posti disponibili, quindi é chiaro che la commissione abbia posto la soglia della sufficienza troppo in alto, non assolvendo allo scopo per la quale è stata designata.
Quando si organizza un concorso bisogna avere il buon senso di organizzare le prove in modo che quanti superano le prove siano in numero leggermente superiore al numero dei porti disponibili.
Nel 175 ciò non è avvenuto, perché in una prima fase la commissione era abbastanza esigente, poi dall'esame dei candidati dalla lettera C ad M è stata rimaneggiata, divenendo al contrario eccessivamente di manica larga (basta guardare le percentuali esplicitate in un ricorso), facendo passare un numero eccessivo di persone e quindi favorendo il contenzioso, visto che ci sono ora molti idonei in eccesso rispetto ai posti disponibili, che tentano la sorte dei ricorsi per cogliere quello che resta dell'occasione della vita.
Nel 150, al contrario, la commissione è stata molto esigente, troppo. Quei pochi che hanno superato lo scritto poi potrebbero essere ulteriormente decimati all'orale, salvo un provvidenziale rimaneggiamento della commissione (l'esperienza insegna).
Sicuramente non mancheranno spunti per ricorsi ben argomentati,  perché le prove scritte sono acquisibili e confrontabili. Solo alla fine, quando saranno approvati gli atti della commissione si potrà procedere con l'acquisizione delle prove, che ora restano in mano alla commissione e non sono in disponibilità dell' Agenzia.
Per arrivare ad avere graduatorie veramente definitive ed utilizzabili potranno passare anni ancora, intanto i dirigenti assunti dal 175 sono delegittimati, temono di essere caducati in futuro (su tutto incombe un annullamento totale) ed hanno paura di tutto. Soprattutto gli atti e le deleghe che firmano sono a rischio nullità (ex tunc), perché l'annullamento totale della procedura farebbe cadere i presupposti per i quali hanno le competenze dirigenziali. Si tratta di una casa diverso rispetto a quello dei dirigenti nominati a tempo determinato, perché seppure in eccesso, quei dirigenti erano stati nominati dopo la verifica sommaria del possesso dei requisiti per essere nominati dirigenti, cosa che nessuno ha contestato, se non per il numero eccessivo di ricorso a tale procedura.
L' annullamento dell'intera procedura del 175 invece renderebbe illegittima l'assunzione dei "vincitori", non avendo essi dimostrato l'idoneità ad essere dirigenti, per l'effettiva disparità di metodo usato dalla commissione nel corso delle prove, soprattutto per quelli il cui cognome è compreso tra le lettere C ed M.
In tutto questo caos restano affidabili solo i pochi dirigenti preesistenti, salvo un provvidenziale soccorso SNA
Rispondi

Da: X sopra16/03/2024 06:49:04
È, letteralmente, una storia infinita che prende le mosse dal concorso a 175 dirigenti di seconda fascia bandito dall'Agenzia nell'anno 2010. Ne è seguito un complesso contenzioso nell'ambito del quale, nel 2015, il Consiglio di Stato ha annullato il bando nella parte in cui attribuiva rilevanza, in sede di valutazione dei titoli e del punteggio finale, agli incarichi dirigenziali conferiti al personale dell'Agenzia sprovvisto della qualifica dirigenziale.
È del gennaio 2019 una ulteriore tappa dell'annosa vicenda quando l'Agenzia, nel rispetto della sentenza dei giudici amministrativi d'appello ha dato il via alle prove orali che si sono protratte fino al 30 giugno 2021, data di approvazione della graduatoria finale di merito con 175 vincitori e 120 idonei, cioè candidati giudicati capaci ma non nominati in quanto in numero eccedente i posti messi a concorso. Una riserva alla quale le amministrazioni pubbliche tradizionalmente attingono in presenza di posti disponibili, per risparmiare tempo e denaro. Infatti, gli idonei sono candidati giudicati capaci e la loro assunzione evita nuovi concorsi, almeno nell'immediato.
Ma non è finito qui, come accade normalmente.
Infatti, mentre il concorso era ancora in fase di svolgimento l'Agenzia, a gennaio 2019, ha bandito una nuova procedura concorsuale per il reclutamento di 150 dirigenti di seconda fascia (identico profilo dei dirigenti di cui al precedente per 175 posti), che, all'esito delle prove scritte ha rivelato appena 46 ammessi agli orali. In ogni caso, dunque, rimarranno almeno 104 posizioni dirigenziali scoperte.
E qui la storia "infinita" si complica perché inizia un braccio di ferro tra Agenzia e Dirstat, il Sindacato dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni, che ha subito sollecitato il ricorso all'assunzione degli idonei, secondo il principio, già richiamato, il quale prevede che, in presenza di posti disponibili e perdurando la necessità di disporre di nuovo personale, si debba prioritariamente ricorrere allo scorrimento di eventuali graduatorie ancora in vigore. Regola di buon senso, come si è visto, costantemente richiamata dalla giurisprudenza amministrativa, in particolare dal Consiglio di Stato, nell'adunanza plenaria n. 14 del 28 luglio 2011.
È una giurisprudenza che richiama una norma esplicita, l'art. 36, comma 1, del d. Lgs. n. 165/2001 che quella regola ha delineato in via definitiva.
Al momento, tuttavia, l'Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto allo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti, con lesione dell'interesse all'assunzione degli idonei. Scelta, peraltro, già indicata dall'Avvocatura Generale dello Stato la quale, intervenuta a difesa dell'Agenzia nel contenzioso instauratosi prima richiamato, aveva affermato che, ove a seguito dell'espletamento del concorso a 150 posto di dirigente fossero rimaste posizioni scoperte, l'Agenzia non avrebbe esitato a coprirle attingendo dalla graduatoria del concorso a 175 dirigenti.
Al moment6o ancora non se ne è fatto niente. Gli interessati protestano e sono pronti ad adire il giudice amministrativo che fin qui non si è dimostrato tenero nei confronti dell'Agenzia ripetutamente bacchettata, come nel caso della graduatoria dei titoli di studio e di servizio che è stata definita in violazione delle indicazioni del bando così evidente che è parso a tutti che l'appello al Consiglio di Stato, che poi ha confermato integralmente la sentenza del TAR Lazio, sia stato un gesto di inammissibile arroganza per un'amministrazione pubblica tenuta al rispetto dei principi costituzionali della legalità e del buon andamento. Si è prodotto, dunque, un nuovo rinvio di un concorso che, ricordiamo, è stato bandito nel 2010. Ed è molto probabile nuovo contenzioso considerato che, ad oggi, lo scorrimento della graduatoria non c'è stato. Per la Dirstat quel che accade si potrebbe spiegare solo con l'obiettivo di conferire incarichi dirigenziali fiduciari, com'è costantemente avvenuto negli anni, a volte premiando soggetti che, quando hanno partecipato a prove concorsuali non le hanno superate. Avessero almeno premiato meritevoli! E così l'art. 19, comma 6, del D. Lgs. n. 165/2001, nato per acquisire alle Pubbliche Amministrazioni elevate professionalità non rinvenibili nei ruoli, è diventato un "dirigentificio" che non fa onore allo Stato, come ripetutamente messo il rilievo da uno studioso ed alto dirigente dello Stato, il Direttore dell'Agenzia delle Dogane, Roberto Alesse che nella struttura che dirige ha eliminato queste nomine coerentemente con quanto aveva scritto in pubblicazioni varie.
Insomma, per riassumere, l'Agenzia delle entrate per molto tempo ha conferito incarichi dirigenziali fiduciari pur avendo, nell'ambito del proprio organico, personale in grado di svolgere la funzione di dirigente, in quanto risultato idoneo a seguito della partecipazione ad un concorso pubblico. Com'era avvenuto in passato con tre concorsi, banditi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze negli anni 1999 e 2000 per l'assunzione di dirigenti, rispettivamente 999, 162 e 163, che avevano generato graduatorie con idonei le quali, pur in presenza di posizioni dirigenziali scoperte, non hanno dato luogo ad assunzioni. Con la conseguenza che gli idonei di tali graduatorie si sono visti scavalcare da altre persone cui è stato conferito incarico dirigenziale "ad personam", una modalità di reclutamento di dirigenti che mortifica il merito.
Per la Dirstat è del tutto fuori luogo l'affermazione dei vertici dell'Agenzia, esplicitata in una nota di alcuni giorni fa, secondo la quale, delle almeno 104 posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte, solo alcune sarebbero nella disponibilità dell'Agenzia, mentre altre sarebbero vincolate per futuri concorsi da espletare con l'intervento della Scuola Superiore dell'Amministrazione. Fuori luogo, spiega il Sindacato dei dirigenti, in quanto la norma che prevede tale modalità di assunzione di futuri dirigenti è del 2023, mentre le posizioni lasciate libere dal concorso per 150 dirigenti conseguono ad un concorso pubblico bandito nel gennaio del 2019.
In altri termini, si sottolinea che, se alle posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte posizioni di ruolo (104) e si sommano quelle liberate a seguito dei pensionamenti degli ultimi 2 anni, si ottiene un totale di posizioni dirigenziali vacanti che è ampiamente sufficiente ad assorbire tutti gli idonei della graduatoria del concorso per 175 dirigenti.
Da ultimo vale la pena di sottolineare come la nuova graduatori approvata a seguito della revisione del punteggio dei titoli ha provocato un effetto paradossale: 29 candidati dei 175, originariamente vincitori prima della rivalutazione dei titoli e dell'approvazione della nuova graduatoria, si sono trovati ad essere solo idonei ed altrettanti candidati, originariamente idonei in graduatoria, sono diventati vincitori. Una situazione che fa immaginare nuovo contenzioso e possibili richieste di risarcimento danni, da parte dei candidati "declassati". Lo eviterebbe lo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti che consentirebbe di rafforzare l'ottimale esercizio delle funzioni dell'Agenzia, la quale dal gennaio 2019 cerca e non ottiene il reperimento di oltre 100 figure dirigenziali di seconda fascia.



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Da: X su16/03/2024 11:23:11
"Cerca e non ottiene il repereimento di oltre 100 figure dirigenziali di seconda fascia".... ma ne sei proprio sicuro....?!?!

Ahahahahahahahahahahaha............!!!!!!
Rispondi

Da: X x su16/03/2024 11:58:18
SCORRIMENTO GENERALIZZATO SUBITO !!!!!
Rispondi

Da: X sopra16/03/2024 14:48:03
È, letteralmente, una storia infinita che prende le mosse dal concorso a 175 dirigenti di seconda fascia bandito dall'Agenzia nell'anno 2010. Ne è seguito un complesso contenzioso nell'ambito del quale, nel 2015, il Consiglio di Stato ha annullato il bando nella parte in cui attribuiva rilevanza, in sede di valutazione dei titoli e del punteggio finale, agli incarichi dirigenziali conferiti al personale dell'Agenzia sprovvisto della qualifica dirigenziale.
È del gennaio 2019 una ulteriore tappa dell'annosa vicenda quando l'Agenzia, nel rispetto della sentenza dei giudici amministrativi d'appello ha dato il via alle prove orali che si sono protratte fino al 30 giugno 2021, data di approvazione della graduatoria finale di merito con 175 vincitori e 120 idonei, cioè candidati giudicati capaci ma non nominati in quanto in numero eccedente i posti messi a concorso. Una riserva alla quale le amministrazioni pubbliche tradizionalmente attingono in presenza di posti disponibili, per risparmiare tempo e denaro. Infatti, gli idonei sono candidati giudicati capaci e la loro assunzione evita nuovi concorsi, almeno nell'immediato.
Ma non è finito qui, come accade normalmente.
Infatti, mentre il concorso era ancora in fase di svolgimento l'Agenzia, a gennaio 2019, ha bandito una nuova procedura concorsuale per il reclutamento di 150 dirigenti di seconda fascia (identico profilo dei dirigenti di cui al precedente per 175 posti), che, all'esito delle prove scritte ha rivelato appena 46 ammessi agli orali. In ogni caso, dunque, rimarranno almeno 104 posizioni dirigenziali scoperte.
E qui la storia "infinita" si complica perché inizia un braccio di ferro tra Agenzia e Dirstat, il Sindacato dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni, che ha subito sollecitato il ricorso all'assunzione degli idonei, secondo il principio, già richiamato, il quale prevede che, in presenza di posti disponibili e perdurando la necessità di disporre di nuovo personale, si debba prioritariamente ricorrere allo scorrimento di eventuali graduatorie ancora in vigore. Regola di buon senso, come si è visto, costantemente richiamata dalla giurisprudenza amministrativa, in particolare dal Consiglio di Stato, nell'adunanza plenaria n. 14 del 28 luglio 2011.
È una giurisprudenza che richiama una norma esplicita, l'art. 36, comma 1, del d. Lgs. n. 165/2001 che quella regola ha delineato in via definitiva.
Al momento, tuttavia, l'Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto allo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti, con lesione dell'interesse all'assunzione degli idonei. Scelta, peraltro, già indicata dall'Avvocatura Generale dello Stato la quale, intervenuta a difesa dell'Agenzia nel contenzioso instauratosi prima richiamato, aveva affermato che, ove a seguito dell'espletamento del concorso a 150 posto di dirigente fossero rimaste posizioni scoperte, l'Agenzia non avrebbe esitato a coprirle attingendo dalla graduatoria del concorso a 175 dirigenti.
Al moment6o ancora non se ne è fatto niente. Gli interessati protestano e sono pronti ad adire il giudice amministrativo che fin qui non si è dimostrato tenero nei confronti dell'Agenzia ripetutamente bacchettata, come nel caso della graduatoria dei titoli di studio e di servizio che è stata definita in violazione delle indicazioni del bando così evidente che è parso a tutti che l'appello al Consiglio di Stato, che poi ha confermato integralmente la sentenza del TAR Lazio, sia stato un gesto di inammissibile arroganza per un'amministrazione pubblica tenuta al rispetto dei principi costituzionali della legalità e del buon andamento. Si è prodotto, dunque, un nuovo rinvio di un concorso che, ricordiamo, è stato bandito nel 2010. Ed è molto probabile nuovo contenzioso considerato che, ad oggi, lo scorrimento della graduatoria non c'è stato. Per la Dirstat quel che accade si potrebbe spiegare solo con l'obiettivo di conferire incarichi dirigenziali fiduciari, com'è costantemente avvenuto negli anni, a volte premiando soggetti che, quando hanno partecipato a prove concorsuali non le hanno superate. Avessero almeno premiato meritevoli! E così l'art. 19, comma 6, del D. Lgs. n. 165/2001, nato per acquisire alle Pubbliche Amministrazioni elevate professionalità non rinvenibili nei ruoli, è diventato un "dirigentificio" che non fa onore allo Stato, come ripetutamente messo il rilievo da uno studioso ed alto dirigente dello Stato, il Direttore dell'Agenzia delle Dogane, Roberto Alesse che nella struttura che dirige ha eliminato queste nomine coerentemente con quanto aveva scritto in pubblicazioni varie.
Insomma, per riassumere, l'Agenzia delle entrate per molto tempo ha conferito incarichi dirigenziali fiduciari pur avendo, nell'ambito del proprio organico, personale in grado di svolgere la funzione di dirigente, in quanto risultato idoneo a seguito della partecipazione ad un concorso pubblico. Com'era avvenuto in passato con tre concorsi, banditi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze negli anni 1999 e 2000 per l'assunzione di dirigenti, rispettivamente 999, 162 e 163, che avevano generato graduatorie con idonei le quali, pur in presenza di posizioni dirigenziali scoperte, non hanno dato luogo ad assunzioni. Con la conseguenza che gli idonei di tali graduatorie si sono visti scavalcare da altre persone cui è stato conferito incarico dirigenziale "ad personam", una modalità di reclutamento di dirigenti che mortifica il merito.
Per la Dirstat è del tutto fuori luogo l'affermazione dei vertici dell'Agenzia, esplicitata in una nota di alcuni giorni fa, secondo la quale, delle almeno 104 posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte, solo alcune sarebbero nella disponibilità dell'Agenzia, mentre altre sarebbero vincolate per futuri concorsi da espletare con l'intervento della Scuola Superiore dell'Amministrazione. Fuori luogo, spiega il Sindacato dei dirigenti, in quanto la norma che prevede tale modalità di assunzione di futuri dirigenti è del 2023, mentre le posizioni lasciate libere dal concorso per 150 dirigenti conseguono ad un concorso pubblico bandito nel gennaio del 2019.
In altri termini, si sottolinea che, se alle posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte posizioni di ruolo (104) e si sommano quelle liberate a seguito dei pensionamenti degli ultimi 2 anni, si ottiene un totale di posizioni dirigenziali vacanti che è ampiamente sufficiente ad assorbire tutti gli idonei della graduatoria del concorso per 175 dirigenti.
Da ultimo vale la pena di sottolineare come la nuova graduatori approvata a seguito della revisione del punteggio dei titoli ha provocato un effetto paradossale: 29 candidati dei 175, originariamente vincitori prima della rivalutazione dei titoli e dell'approvazione della nuova graduatoria, si sono trovati ad essere solo idonei ed altrettanti candidati, originariamente idonei in graduatoria, sono diventati vincitori. Una situazione che fa immaginare nuovo contenzioso e possibili richieste di risarcimento danni, da parte dei candidati "declassati". Lo eviterebbe lo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti che consentirebbe di rafforzare l'ottimale esercizio delle funzioni dell'Agenzia, la quale dal gennaio 2019 cerca e non ottiene il reperimento di oltre 100 figure dirigenziali di seconda fascia.



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Da: niuvvsss16/03/2024 14:53:59
Sorprendenti niuvs a breve vedrete
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Da: esatto.16/03/2024 15:24:14
continuate è meglio del cinema ;)

Un concorso del 2010 siete meravigliosi
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Da: GINO..16/03/2024 15:48:02
Niuvs? Anticipa qualcosa...
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Da: esatto.16/03/2024 16:00:32
daiiiii anticipa
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Da: X su16/03/2024 16:15:42
La w non la conosci? Capra!!!
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Da: X su16/03/2024 16:18:31
Si vede che lavori in Ae!!
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Da: Domanda.16/03/2024 16:26:04
X esatto

Sii preciso, chi sono i meravigliosi..?
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Da: esatto.16/03/2024 16:38:06
voi in genere.
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Da: X su16/03/2024 17:14:54
Tu invece chi saresti? Un coglione che non ha altro da fare che sbirciare forum? O sei uno interessato perche' sei stato trombato?
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