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Concorso 175 dirigenti agenzia entrate 2010
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Da: X art 1914/03/2024 18:13:42
Per il data scientist, sono d'accordo, per tutto il resto non c'è Mastercard ma c'è la corte dei conti (leggi tutto)

https://www.corteconti.it/HOME/StampaMedia/Notizie/DettaglioNotizia?Id=40167818-799f-40c5-8289-5a7f9671e6c3#:~:text=19%2C%20comma%206%2C%20d.,particolare%20e%20comprovata%20qualificazione%20professionale%E2%80%9D.
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Da: Data scientist14/03/2024 18:43:37
Interessante sentenza.
Sicuramente la Corte dei Conti avrà esaminato i conferimenti di incarichi dirigenziali a tempo determinato dell'Agenzia, non si tratta certo dell'ente locale sperduto sui monti, non trovando nulla da eccepire.
Sicuramente i dirigenti di ruolo non avranno presentato domanda agli interpelli, altrimenti li avrebbero assegnati a loro.
Non vedo quindi perché si cerca di proporre gli idonei del 175 per incarichi che non saprebbero svolgere e per i quali sono stati individuati luminari del settore con curriculum veramente unici.
Rispondi

Da: 14/03/2024 18:46:55
 
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Da: X data scientist 1  - 14/03/2024 18:52:19
Ma non solo, sai come pratica Ae queste nomine per gli interni? Li fa mettere in aspettativa affinché risultino esterni, altrimenti non potrebbe affidar loro l'incarico
Se non è un abuso questo...
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Da: ho letto i post14/03/2024 18:57:26
statemi bene ma e poi mai farei un qualunque concorso da voi. Saluti
Rispondi

Da: X sopra14/03/2024 19:00:38
È, letteralmente, una storia infinita che prende le mosse dal concorso a 175 dirigenti di seconda fascia bandito dall'Agenzia nell'anno 2010. Ne è seguito un complesso contenzioso nell'ambito del quale, nel 2015, il Consiglio di Stato ha annullato il bando nella parte in cui attribuiva rilevanza, in sede di valutazione dei titoli e del punteggio finale, agli incarichi dirigenziali conferiti al personale dell'Agenzia sprovvisto della qualifica dirigenziale.
È del gennaio 2019 una ulteriore tappa dell'annosa vicenda quando l'Agenzia, nel rispetto della sentenza dei giudici amministrativi d'appello ha dato il via alle prove orali che si sono protratte fino al 30 giugno 2021, data di approvazione della graduatoria finale di merito con 175 vincitori e 120 idonei, cioè candidati giudicati capaci ma non nominati in quanto in numero eccedente i posti messi a concorso. Una riserva alla quale le amministrazioni pubbliche tradizionalmente attingono in presenza di posti disponibili, per risparmiare tempo e denaro. Infatti, gli idonei sono candidati giudicati capaci e la loro assunzione evita nuovi concorsi, almeno nell'immediato.
Ma non è finito qui, come accade normalmente.
Infatti, mentre il concorso era ancora in fase di svolgimento l'Agenzia, a gennaio 2019, ha bandito una nuova procedura concorsuale per il reclutamento di 150 dirigenti di seconda fascia (identico profilo dei dirigenti di cui al precedente per 175 posti), che, all'esito delle prove scritte ha rivelato appena 46 ammessi agli orali. In ogni caso, dunque, rimarranno almeno 104 posizioni dirigenziali scoperte.
E qui la storia "infinita" si complica perché inizia un braccio di ferro tra Agenzia e Dirstat, il Sindacato dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni, che ha subito sollecitato il ricorso all'assunzione degli idonei, secondo il principio, già richiamato, il quale prevede che, in presenza di posti disponibili e perdurando la necessità di disporre di nuovo personale, si debba prioritariamente ricorrere allo scorrimento di eventuali graduatorie ancora in vigore. Regola di buon senso, come si è visto, costantemente richiamata dalla giurisprudenza amministrativa, in particolare dal Consiglio di Stato, nell'adunanza plenaria n. 14 del 28 luglio 2011.
È una giurisprudenza che richiama una norma esplicita, l'art. 36, comma 1, del d. Lgs. n. 165/2001 che quella regola ha delineato in via definitiva.
Al momento, tuttavia, l'Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto allo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti, con lesione dell'interesse all'assunzione degli idonei. Scelta, peraltro, già indicata dall'Avvocatura Generale dello Stato la quale, intervenuta a difesa dell'Agenzia nel contenzioso instauratosi prima richiamato, aveva affermato che, ove a seguito dell'espletamento del concorso a 150 posto di dirigente fossero rimaste posizioni scoperte, l'Agenzia non avrebbe esitato a coprirle attingendo dalla graduatoria del concorso a 175 dirigenti.
Al moment6o ancora non se ne è fatto niente. Gli interessati protestano e sono pronti ad adire il giudice amministrativo che fin qui non si è dimostrato tenero nei confronti dell'Agenzia ripetutamente bacchettata, come nel caso della graduatoria dei titoli di studio e di servizio che è stata definita in violazione delle indicazioni del bando così evidente che è parso a tutti che l'appello al Consiglio di Stato, che poi ha confermato integralmente la sentenza del TAR Lazio, sia stato un gesto di inammissibile arroganza per un'amministrazione pubblica tenuta al rispetto dei principi costituzionali della legalità e del buon andamento. Si è prodotto, dunque, un nuovo rinvio di un concorso che, ricordiamo, è stato bandito nel 2010. Ed è molto probabile nuovo contenzioso considerato che, ad oggi, lo scorrimento della graduatoria non c'è stato. Per la Dirstat quel che accade si potrebbe spiegare solo con l'obiettivo di conferire incarichi dirigenziali fiduciari, com'è costantemente avvenuto negli anni, a volte premiando soggetti che, quando hanno partecipato a prove concorsuali non le hanno superate. Avessero almeno premiato meritevoli! E così l'art. 19, comma 6, del D. Lgs. n. 165/2001, nato per acquisire alle Pubbliche Amministrazioni elevate professionalità non rinvenibili nei ruoli, è diventato un "dirigentificio" che non fa onore allo Stato, come ripetutamente messo il rilievo da uno studioso ed alto dirigente dello Stato, il Direttore dell'Agenzia delle Dogane, Roberto Alesse che nella struttura che dirige ha eliminato queste nomine coerentemente con quanto aveva scritto in pubblicazioni varie.
Insomma, per riassumere, l'Agenzia delle entrate per molto tempo ha conferito incarichi dirigenziali fiduciari pur avendo, nell'ambito del proprio organico, personale in grado di svolgere la funzione di dirigente, in quanto risultato idoneo a seguito della partecipazione ad un concorso pubblico. Com'era avvenuto in passato con tre concorsi, banditi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze negli anni 1999 e 2000 per l'assunzione di dirigenti, rispettivamente 999, 162 e 163, che avevano generato graduatorie con idonei le quali, pur in presenza di posizioni dirigenziali scoperte, non hanno dato luogo ad assunzioni. Con la conseguenza che gli idonei di tali graduatorie si sono visti scavalcare da altre persone cui è stato conferito incarico dirigenziale "ad personam", una modalità di reclutamento di dirigenti che mortifica il merito.
Per la Dirstat è del tutto fuori luogo l'affermazione dei vertici dell'Agenzia, esplicitata in una nota di alcuni giorni fa, secondo la quale, delle almeno 104 posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte, solo alcune sarebbero nella disponibilità dell'Agenzia, mentre altre sarebbero vincolate per futuri concorsi da espletare con l'intervento della Scuola Superiore dell'Amministrazione. Fuori luogo, spiega il Sindacato dei dirigenti, in quanto la norma che prevede tale modalità di assunzione di futuri dirigenti è del 2023, mentre le posizioni lasciate libere dal concorso per 150 dirigenti conseguono ad un concorso pubblico bandito nel gennaio del 2019.
In altri termini, si sottolinea che, se alle posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte posizioni di ruolo (104) e si sommano quelle liberate a seguito dei pensionamenti degli ultimi 2 anni, si ottiene un totale di posizioni dirigenziali vacanti che è ampiamente sufficiente ad assorbire tutti gli idonei della graduatoria del concorso per 175 dirigenti.
Da ultimo vale la pena di sottolineare come la nuova graduatori approvata a seguito della revisione del punteggio dei titoli ha provocato un effetto paradossale: 29 candidati dei 175, originariamente vincitori prima della rivalutazione dei titoli e dell'approvazione della nuova graduatoria, si sono trovati ad essere solo idonei ed altrettanti candidati, originariamente idonei in graduatoria, sono diventati vincitori. Una situazione che fa immaginare nuovo contenzioso e possibili richieste di risarcimento danni, da parte dei candidati "declassati". Lo eviterebbe lo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti che consentirebbe di rafforzare l'ottimale esercizio delle funzioni dell'Agenzia, la quale dal gennaio 2019 cerca e non ottiene il reperimento di oltre 100 figure dirigenziali di seconda fascia.



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Da: X sopra14/03/2024 19:03:22
È, letteralmente, una storia infinita che prende le mosse dal concorso a 175 dirigenti di seconda fascia bandito dall'Agenzia nell'anno 2010. Ne è seguito un complesso contenzioso nell'ambito del quale, nel 2015, il Consiglio di Stato ha annullato il bando nella parte in cui attribuiva rilevanza, in sede di valutazione dei titoli e del punteggio finale, agli incarichi dirigenziali conferiti al personale dell'Agenzia sprovvisto della qualifica dirigenziale.
È del gennaio 2019 una ulteriore tappa dell'annosa vicenda quando l'Agenzia, nel rispetto della sentenza dei giudici amministrativi d'appello ha dato il via alle prove orali che si sono protratte fino al 30 giugno 2021, data di approvazione della graduatoria finale di merito con 175 vincitori e 120 idonei, cioè candidati giudicati capaci ma non nominati in quanto in numero eccedente i posti messi a concorso. Una riserva alla quale le amministrazioni pubbliche tradizionalmente attingono in presenza di posti disponibili, per risparmiare tempo e denaro. Infatti, gli idonei sono candidati giudicati capaci e la loro assunzione evita nuovi concorsi, almeno nell'immediato.
Ma non è finito qui, come accade normalmente.
Infatti, mentre il concorso era ancora in fase di svolgimento l'Agenzia, a gennaio 2019, ha bandito una nuova procedura concorsuale per il reclutamento di 150 dirigenti di seconda fascia (identico profilo dei dirigenti di cui al precedente per 175 posti), che, all'esito delle prove scritte ha rivelato appena 46 ammessi agli orali. In ogni caso, dunque, rimarranno almeno 104 posizioni dirigenziali scoperte.
E qui la storia "infinita" si complica perché inizia un braccio di ferro tra Agenzia e Dirstat, il Sindacato dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni, che ha subito sollecitato il ricorso all'assunzione degli idonei, secondo il principio, già richiamato, il quale prevede che, in presenza di posti disponibili e perdurando la necessità di disporre di nuovo personale, si debba prioritariamente ricorrere allo scorrimento di eventuali graduatorie ancora in vigore. Regola di buon senso, come si è visto, costantemente richiamata dalla giurisprudenza amministrativa, in particolare dal Consiglio di Stato, nell'adunanza plenaria n. 14 del 28 luglio 2011.
È una giurisprudenza che richiama una norma esplicita, l'art. 36, comma 1, del d. Lgs. n. 165/2001 che quella regola ha delineato in via definitiva.
Al momento, tuttavia, l'Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto allo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti, con lesione dell'interesse all'assunzione degli idonei. Scelta, peraltro, già indicata dall'Avvocatura Generale dello Stato la quale, intervenuta a difesa dell'Agenzia nel contenzioso instauratosi prima richiamato, aveva affermato che, ove a seguito dell'espletamento del concorso a 150 posto di dirigente fossero rimaste posizioni scoperte, l'Agenzia non avrebbe esitato a coprirle attingendo dalla graduatoria del concorso a 175 dirigenti.
Al moment6o ancora non se ne è fatto niente. Gli interessati protestano e sono pronti ad adire il giudice amministrativo che fin qui non si è dimostrato tenero nei confronti dell'Agenzia ripetutamente bacchettata, come nel caso della graduatoria dei titoli di studio e di servizio che è stata definita in violazione delle indicazioni del bando così evidente che è parso a tutti che l'appello al Consiglio di Stato, che poi ha confermato integralmente la sentenza del TAR Lazio, sia stato un gesto di inammissibile arroganza per un'amministrazione pubblica tenuta al rispetto dei principi costituzionali della legalità e del buon andamento. Si è prodotto, dunque, un nuovo rinvio di un concorso che, ricordiamo, è stato bandito nel 2010. Ed è molto probabile nuovo contenzioso considerato che, ad oggi, lo scorrimento della graduatoria non c'è stato. Per la Dirstat quel che accade si potrebbe spiegare solo con l'obiettivo di conferire incarichi dirigenziali fiduciari, com'è costantemente avvenuto negli anni, a volte premiando soggetti che, quando hanno partecipato a prove concorsuali non le hanno superate. Avessero almeno premiato meritevoli! E così l'art. 19, comma 6, del D. Lgs. n. 165/2001, nato per acquisire alle Pubbliche Amministrazioni elevate professionalità non rinvenibili nei ruoli, è diventato un "dirigentificio" che non fa onore allo Stato, come ripetutamente messo il rilievo da uno studioso ed alto dirigente dello Stato, il Direttore dell'Agenzia delle Dogane, Roberto Alesse che nella struttura che dirige ha eliminato queste nomine coerentemente con quanto aveva scritto in pubblicazioni varie.
Insomma, per riassumere, l'Agenzia delle entrate per molto tempo ha conferito incarichi dirigenziali fiduciari pur avendo, nell'ambito del proprio organico, personale in grado di svolgere la funzione di dirigente, in quanto risultato idoneo a seguito della partecipazione ad un concorso pubblico. Com'era avvenuto in passato con tre concorsi, banditi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze negli anni 1999 e 2000 per l'assunzione di dirigenti, rispettivamente 999, 162 e 163, che avevano generato graduatorie con idonei le quali, pur in presenza di posizioni dirigenziali scoperte, non hanno dato luogo ad assunzioni. Con la conseguenza che gli idonei di tali graduatorie si sono visti scavalcare da altre persone cui è stato conferito incarico dirigenziale "ad personam", una modalità di reclutamento di dirigenti che mortifica il merito.
Per la Dirstat è del tutto fuori luogo l'affermazione dei vertici dell'Agenzia, esplicitata in una nota di alcuni giorni fa, secondo la quale, delle almeno 104 posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte, solo alcune sarebbero nella disponibilità dell'Agenzia, mentre altre sarebbero vincolate per futuri concorsi da espletare con l'intervento della Scuola Superiore dell'Amministrazione. Fuori luogo, spiega il Sindacato dei dirigenti, in quanto la norma che prevede tale modalità di assunzione di futuri dirigenti è del 2023, mentre le posizioni lasciate libere dal concorso per 150 dirigenti conseguono ad un concorso pubblico bandito nel gennaio del 2019.
In altri termini, si sottolinea che, se alle posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte posizioni di ruolo (104) e si sommano quelle liberate a seguito dei pensionamenti degli ultimi 2 anni, si ottiene un totale di posizioni dirigenziali vacanti che è ampiamente sufficiente ad assorbire tutti gli idonei della graduatoria del concorso per 175 dirigenti.
Da ultimo vale la pena di sottolineare come la nuova graduatori approvata a seguito della revisione del punteggio dei titoli ha provocato un effetto paradossale: 29 candidati dei 175, originariamente vincitori prima della rivalutazione dei titoli e dell'approvazione della nuova graduatoria, si sono trovati ad essere solo idonei ed altrettanti candidati, originariamente idonei in graduatoria, sono diventati vincitori. Una situazione che fa immaginare nuovo contenzioso e possibili richieste di risarcimento danni, da parte dei candidati "declassati". Lo eviterebbe lo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti che consentirebbe di rafforzare l'ottimale esercizio delle funzioni dell'Agenzia, la quale dal gennaio 2019 cerca e non ottiene il reperimento di oltre 100 figure dirigenziali di seconda fascia.



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Da: ho letto i post14/03/2024 19:06:01
follia allucinante
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Da: X su 1  - 14/03/2024 19:07:25
Gli art.19 comma 6 sono la VERGOGNA dell'amministrazione,  devono essere azzerati tutti, tranne qualche rara eccezione, come d'altronde hanno fatto in Dogana con l'arrivo di un direttore serio
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Da: X su 1  - 14/03/2024 19:09:22
Per fortuna la Corte dei Conti è stata notiziata, prima o poi arriverà
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Da: Diciamo 1  - 14/03/2024 19:26:32
Che basterebbe non dare gli art 19 comma 6 ai funzionari interni, la ratio della norma effettivamente è quella di reperire professionalità specifiche ed eccezionali all'esterno non rinvenibili all'interno .
A completare il quadro basterebbe non fare concorsi basati unicamente su un colloquio.
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Da: Incarichi art. 19 comma 6 1  - 14/03/2024 19:31:37
La Corte dei Conti avrà già visionato gli atti di conferimento degli incarichi e non avrà eccepito nulla, visto che si tratta di incarichi conferiti anni fa.
Del resto si tratta di incarichi dirigenziali per i quali mancano le professionalità dei dirigenti di ruolo (ad esempio i no-core).
Non capisco questo accanimento contro professionisti preparatissimi che non hanno avuto la possibilità di concorsi dedicati. Si tratta solo di invidia per non essere al loro posto
Rispondi

Da: X Tutti 1  - 14/03/2024 19:53:23
X data scient

In agenzia di "luminari" non ce ne sono perché se ci fossero sarebbero altrove. Ricordo bene che alcuni dirigenti specialmente dopo la sentenza 37/2015 pur essendosi proposti per alcuni incarichi messi ad interpello sono stati più o meno gentilmente messi da parte e dopo qualche  giorno è arrivato il super dimezzamento delle posizioni dirigenziali. E stata una stagione di 19 comma 6 a go go e credo sia una delle pagine più brutte della storia di questa p. a.. Ricordo inoltre che i dirigenti dovrebbero in teoria saper reggere qualsiasi tipo di incarico nell'ambito degli uffici di AE  se solo,  mettendo da parte le ipocrisie, si dà loro la possibilità di ricoprire le posizioni richieste. Daltronde in caso di non raggiungimento degli obiettivi possono pacificamente essere rimossi.
Rispondi

Da: Just14/03/2024 20:20:20
Maledette insondabili cooptazioni.!
Rispondi

Da: Domanda. 1  - 14/03/2024 20:24:59
Notizie sul numero dei ricorsi pervenuti dopo l'emissione della nuova graduatoria?
Rispondi

Da: ho letto i post14/03/2024 20:25:40
25000 assurdo
Rispondi

Da: X tutti14/03/2024 20:58:59
Il PIAO è stato pprovato
Rispondi

Da: PIAO14/03/2024 21:37:59
Si è riunito il comitato?
Rispondi

Da: X sopra14/03/2024 22:12:58
È, letteralmente, una storia infinita che prende le mosse dal concorso a 175 dirigenti di seconda fascia bandito dall'Agenzia nell'anno 2010. Ne è seguito un complesso contenzioso nell'ambito del quale, nel 2015, il Consiglio di Stato ha annullato il bando nella parte in cui attribuiva rilevanza, in sede di valutazione dei titoli e del punteggio finale, agli incarichi dirigenziali conferiti al personale dell'Agenzia sprovvisto della qualifica dirigenziale.
È del gennaio 2019 una ulteriore tappa dell'annosa vicenda quando l'Agenzia, nel rispetto della sentenza dei giudici amministrativi d'appello ha dato il via alle prove orali che si sono protratte fino al 30 giugno 2021, data di approvazione della graduatoria finale di merito con 175 vincitori e 120 idonei, cioè candidati giudicati capaci ma non nominati in quanto in numero eccedente i posti messi a concorso. Una riserva alla quale le amministrazioni pubbliche tradizionalmente attingono in presenza di posti disponibili, per risparmiare tempo e denaro. Infatti, gli idonei sono candidati giudicati capaci e la loro assunzione evita nuovi concorsi, almeno nell'immediato.
Ma non è finito qui, come accade normalmente.
Infatti, mentre il concorso era ancora in fase di svolgimento l'Agenzia, a gennaio 2019, ha bandito una nuova procedura concorsuale per il reclutamento di 150 dirigenti di seconda fascia (identico profilo dei dirigenti di cui al precedente per 175 posti), che, all'esito delle prove scritte ha rivelato appena 46 ammessi agli orali. In ogni caso, dunque, rimarranno almeno 104 posizioni dirigenziali scoperte.
E qui la storia "infinita" si complica perché inizia un braccio di ferro tra Agenzia e Dirstat, il Sindacato dei dirigenti delle pubbliche amministrazioni, che ha subito sollecitato il ricorso all'assunzione degli idonei, secondo il principio, già richiamato, il quale prevede che, in presenza di posti disponibili e perdurando la necessità di disporre di nuovo personale, si debba prioritariamente ricorrere allo scorrimento di eventuali graduatorie ancora in vigore. Regola di buon senso, come si è visto, costantemente richiamata dalla giurisprudenza amministrativa, in particolare dal Consiglio di Stato, nell'adunanza plenaria n. 14 del 28 luglio 2011.
È una giurisprudenza che richiama una norma esplicita, l'art. 36, comma 1, del d. Lgs. n. 165/2001 che quella regola ha delineato in via definitiva.
Al momento, tuttavia, l'Agenzia delle Entrate non ha ancora provveduto allo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti, con lesione dell'interesse all'assunzione degli idonei. Scelta, peraltro, già indicata dall'Avvocatura Generale dello Stato la quale, intervenuta a difesa dell'Agenzia nel contenzioso instauratosi prima richiamato, aveva affermato che, ove a seguito dell'espletamento del concorso a 150 posto di dirigente fossero rimaste posizioni scoperte, l'Agenzia non avrebbe esitato a coprirle attingendo dalla graduatoria del concorso a 175 dirigenti.
Al moment6o ancora non se ne è fatto niente. Gli interessati protestano e sono pronti ad adire il giudice amministrativo che fin qui non si è dimostrato tenero nei confronti dell'Agenzia ripetutamente bacchettata, come nel caso della graduatoria dei titoli di studio e di servizio che è stata definita in violazione delle indicazioni del bando così evidente che è parso a tutti che l'appello al Consiglio di Stato, che poi ha confermato integralmente la sentenza del TAR Lazio, sia stato un gesto di inammissibile arroganza per un'amministrazione pubblica tenuta al rispetto dei principi costituzionali della legalità e del buon andamento. Si è prodotto, dunque, un nuovo rinvio di un concorso che, ricordiamo, è stato bandito nel 2010. Ed è molto probabile nuovo contenzioso considerato che, ad oggi, lo scorrimento della graduatoria non c'è stato. Per la Dirstat quel che accade si potrebbe spiegare solo con l'obiettivo di conferire incarichi dirigenziali fiduciari, com'è costantemente avvenuto negli anni, a volte premiando soggetti che, quando hanno partecipato a prove concorsuali non le hanno superate. Avessero almeno premiato meritevoli! E così l'art. 19, comma 6, del D. Lgs. n. 165/2001, nato per acquisire alle Pubbliche Amministrazioni elevate professionalità non rinvenibili nei ruoli, è diventato un "dirigentificio" che non fa onore allo Stato, come ripetutamente messo il rilievo da uno studioso ed alto dirigente dello Stato, il Direttore dell'Agenzia delle Dogane, Roberto Alesse che nella struttura che dirige ha eliminato queste nomine coerentemente con quanto aveva scritto in pubblicazioni varie.
Insomma, per riassumere, l'Agenzia delle entrate per molto tempo ha conferito incarichi dirigenziali fiduciari pur avendo, nell'ambito del proprio organico, personale in grado di svolgere la funzione di dirigente, in quanto risultato idoneo a seguito della partecipazione ad un concorso pubblico. Com'era avvenuto in passato con tre concorsi, banditi dal Ministero dell'Economia e delle Finanze negli anni 1999 e 2000 per l'assunzione di dirigenti, rispettivamente 999, 162 e 163, che avevano generato graduatorie con idonei le quali, pur in presenza di posizioni dirigenziali scoperte, non hanno dato luogo ad assunzioni. Con la conseguenza che gli idonei di tali graduatorie si sono visti scavalcare da altre persone cui è stato conferito incarico dirigenziale "ad personam", una modalità di reclutamento di dirigenti che mortifica il merito.
Per la Dirstat è del tutto fuori luogo l'affermazione dei vertici dell'Agenzia, esplicitata in una nota di alcuni giorni fa, secondo la quale, delle almeno 104 posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte, solo alcune sarebbero nella disponibilità dell'Agenzia, mentre altre sarebbero vincolate per futuri concorsi da espletare con l'intervento della Scuola Superiore dell'Amministrazione. Fuori luogo, spiega il Sindacato dei dirigenti, in quanto la norma che prevede tale modalità di assunzione di futuri dirigenti è del 2023, mentre le posizioni lasciate libere dal concorso per 150 dirigenti conseguono ad un concorso pubblico bandito nel gennaio del 2019.
In altri termini, si sottolinea che, se alle posizioni che il concorso per 150 dirigenti lascerà scoperte posizioni di ruolo (104) e si sommano quelle liberate a seguito dei pensionamenti degli ultimi 2 anni, si ottiene un totale di posizioni dirigenziali vacanti che è ampiamente sufficiente ad assorbire tutti gli idonei della graduatoria del concorso per 175 dirigenti.
Da ultimo vale la pena di sottolineare come la nuova graduatori approvata a seguito della revisione del punteggio dei titoli ha provocato un effetto paradossale: 29 candidati dei 175, originariamente vincitori prima della rivalutazione dei titoli e dell'approvazione della nuova graduatoria, si sono trovati ad essere solo idonei ed altrettanti candidati, originariamente idonei in graduatoria, sono diventati vincitori. Una situazione che fa immaginare nuovo contenzioso e possibili richieste di risarcimento danni, da parte dei candidati "declassati". Lo eviterebbe lo scorrimento della graduatoria del concorso per 175 dirigenti che consentirebbe di rafforzare l'ottimale esercizio delle funzioni dell'Agenzia, la quale dal gennaio 2019 cerca e non ottiene il reperimento di oltre 100 figure dirigenziali di seconda fascia.



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Da: X sopra 1  - 14/03/2024 23:08:33
Ti posso assicurare che nell' immaginario collettivo 175 e art 19 comma 6 sono messi sullo stesso piano.
Rispondi

Da: X su15/03/2024 07:54:50
Forse i migliori sono proprio gli idonei..
Rispondi

Da: certezze 1  - 15/03/2024 10:03:36
che il PIAO sia stato approvato da dove è stato desunto?
Rispondi

Da: X su 1  - 15/03/2024 11:26:01
C'è nei comunicati sindacali mi pare
Rispondi

Da: X tutti 1  - 15/03/2024 11:32:33
Ae e' veramente un posto allucinante...prima viene chiusa, meglio e'...
Rispondi

Da: X su15/03/2024 12:05:00
Sul serio!!
Rispondi

Da: certezze 1  - 15/03/2024 12:45:02
nei comunicati sindacali c'è solo quanto dichiarato da ae in merito al PIAO, ma che sia stato approvato non risulta
Rispondi

Da: X su 1  - 15/03/2024 12:59:05
https://www.facebook.com/share/p/M9mUQ4XSnNAGj7it/

La fenomena aveva dichiarato che non era ancora stato convocato il Cdg.
Mentendo palesemente. Ma perché fa così? Lo chiedo a chi la definiva in gamba qualche post fa, insieme a quell'altro
Rispondi

Da: X su 1  - 15/03/2024 13:19:40
A parte il tuo vergognoso intervento nei confronti di una donna in genere , ma che nel caso specifico ha vinto ( non idonea, vincitrice  ) un concorso vero da  dirigente , se tu  avessi studiato un minimo  l'organizzazione dell'Agenzia, avresti potuto sapere  che quando  il direttore convoca il comitato non è tenuto comunicarlo a chicchessia .
Rispondi

Da: PIAO15/03/2024 13:33:16
Ora quale sarà il prossimo passo? Prima orali dei 150 e poi scorrimento dei 175?
Rispondi

Da: Domanda. 1  - 15/03/2024 13:42:41
Vorrei sapere il numero dei ricorsi presentati al giudice ordinario distinti per tipologia di ricorrente se possibile. Grazie.
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